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Da tempo, ormai, si dà per superato il Welfare State classico, con la strutturazione del cosiddetto Welfare Mix46, combinazione di attori pubblici e privati. La mancanza di una

cornice definita che contenga il lavoro sociale, causa un senso di incertezza disorientamento nei professionisti e di conseguenza anche nei cittadini. I professionisti vivono, pertanto, un crescente senso di frustrazione a causa del maturato stile burocratico-prestazionistico del lavoro sociale.

E’ necessario fare una riflessione sulla connessione tra mandato di servizio sociale e sistema di Welfare. Va ricordato, che il Welfare novecentesco in Europa, stante lo sviluppo tecnologico e dell’economia capitalistica, si fondava su un sistema di all’interno del quale il servizio sociale si poneva come collante tra raccolta e redistribuzione47. In questo sistema assistenziale il servizio sociale, aveva la

responsabilità di informare i cittadini sulle prestazioni assistenziali per il loro godimento, nella logica di incontro tra domanda ed offerta. A modificare queste dinamiche si presenta quella che Bauman ha chiamato “liquefazione della società”48.

Sfuma la percezione collettiva ed aumenta il bisogno di protezione sociale ma non da

45Legge Regionale 28 dicembre 2018, n. 48 pubblicato su Bollettino Ufficiale della Regione n. 133 del 28/12/2018.

46Ascoli U., 2003, Il welfare mix in Europa, Carocci, Roma.

47Vecchiato T., 2014, Valori e sintassi di un welfare generativo, in Fondazione Emanuela Zancan, Welfare generativo. Responsabilizzare, rendere, rigenerare. Lotta alla povertà. Rapporto 2014, il Mulino, Bologna, pp. 154-167.

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parte di un collettivo definito, bensì da parte dei singoli individui. Il che comporta singole aspettative di benessere.

Il servizio sociale nella sua pratica si fonda sul riconoscimento dell’unicità della persona e del suo valore come individuo, valorizzandone la complessità. Oltre a ciò il ruolo del servizio sociale è anche quello di ricollegare l’individuo alla comunità.

Il sistema di Welfare Generativo proposto dalla Fondazione Zancan implementa le dinamiche proprie del Welfare State (raccolta e redistribuzione delle risorse) con altri 3 interventi, che lo connotano come un sistema di investimento sociale, dell’intero tessuto sociale:

1. Rigenerare. Questo termine sottolinea i potenziali risultati degli interventi di Welfare Generativo nella misura in cui i sostegni non si limitano all’erogazione

di beni ma anche nell’attivazione delle persone destinatarie di aiuto, generando pertanto un effetto volano nel reimpiego delle capacità degli aiutati. In tal senso la “soddisfazione” del bisogno dell’aiutato si associa alla sua acquisizione di un ruolo attivo nella società come contributo al benessere generale. Questa visione della persona come portatore di bisogni e risorse nel servizio sociale si traduce in un mandato di accompagnamento sociale e nella condivisione e co- costruzione con la persona, di un percorso di risoluzione del bisogno, che pone la persona stessa come protagonista dell’intervento. L’operatore sociale in questi termini non si configura come “colui il quale risolve i problemi” ma come “colui il quale accompagna gli utenti nel percorso di fronteggiamento”4950.

2. Rendere. Il tentativo di costituire azioni di sostegno che siano in grado di valorizzare le risorse e le capacità delle persone destinatarie di aiuto costituisce uno degli obiettivi delle politiche che si ispirano ad un’ottica di welfare generativo. In questo senso non si tratta di erogare benefici economici a beneficiari passivi. Una spesa di questo tipo sarebbe classificata come uscita “a fondo perduto”, con il rischio che tale spesa cresca al crescere dei bisogni della cittadinanza, rendendola sempre meno sostenibile. La prospettiva generativa connota i beneficiari come attori attivi impegnati in azioni di riattivazione sociale e lavorativa, a beneficio dell’intera collettività.

49 Folgheraiter F., 1998, Teoria e metodologia del servizio sociale. La prospettiva di rete, Franco Angeli, Milano.

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3. Responsabilizzare. Con questo termine si fa riferimento al binomio diritto- dovere. Le persone destinatarie di aiuto sono pertanto chiamate a contribuire nella riuscita del processo di aiuto. La persona in questo senso riceve un servizio/un bene di cui ha diritto ed ha il dovere di partecipare nel processo di sostegno al proprio benessere e a quello della comunità. Per un sistema di questo tipo sono necessarie attività di promozione dei principi di coesione e solidarietà sociale e della costituzione di interazioni positive fondate sulla reciproca responsabilità.

Il sistema di Welfare Generativo non nega la necessità che sia presente una componente redistributiva del welfare, ma vi si associa la connotazione di investimento personalizzato per l’innesco dello sviluppo delle relazioni nel tessuto sociale secondo i principi di solidarietà e coesione.

In questo sistema la professionalità del servizio sociale richiede un investimento in termini di evoluzione teorica, metodologica ed organizzativa.

L’idea di povertà ha superato le caratteristiche tipiche del fenomeno, diventando un fenomeno multidimensionale alla base del quale si possono individuare le disuguaglianze strutturali in termini di capabilities sociali e lavorative. La risposta alla complessità del fenomeno povertà richiede, pertanto, un’evoluzione del classico sistema di welfare basato sulla redistribuzione di risorse attraverso trasferimenti monetari ed il sistema fiscale. L’obiettivo di sicurezza sociale deve fare i conti con le conseguenze dell’impianto economico neoliberista, nella previsione per gli Stati di ridurre al minimo l’impegno economico finalizzato alle politiche sociali.E’ necessario un sistema di Welfare in grado di rigenerare e rinvigorire le risorse disponibili, attraverso l’empowerment delle persone e della comunità, attraverso la responsabilizzazione delle persone beneficiarie e la promozione di solidarietà e coesione sociale. Si tratta della proposta culturale, dalla Fondazione Zancan presentata nel Rapporto sulla lotta alla povertà 2012 ed approfondita nel Rapporto 2013 denominata Welfare Generativo51 (WG). Un sistema di Welfare di tipo generativo

impone di cambiare logica puntando dal costo all’investimento ed ha il pregio di riconoscere l’importanza ed il valore dell’uguaglianza, della solidarietà e della responsabilità sociale, con il fine di aumentare l’impatto politiche sociali,

51 Fondazione Emanuela Zancan, 2012, Vincere la povertà con un welfare generativo. La lotta alla povertà. Rapporto 2012, il Mulino, Bologna.

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riconoscendone il valore positivo per i singoli destinatari e la complessiva comunità. Le dinamiche che regolano il classico sistema di Welfare italiano sono la raccolta e la redistribuzione delle risorse; mentre nel sistema di Welfare Generativo le dinamiche si potenziano, e le risorse oltre ad essere raccolte e redistribuite vengono rigenerate, investite per fruttare e ne vengono responsabilizzati i destinatari.

Alcune strategie “rigenerative” sono già in uso nel lavoro sociale, basti pensare alla logica circolare che caratterizza il rapporto tra teoria e prassi, il lavoro di rete e la strutturazione del progetto individualizzato che richiede la collaborazione ed adesione della persona.