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37 del XIX secolo ad oggi in direzione est fino a formare Ringsend e la

Penisola Poolberg.

Quando fu annunciata la costruzione della Custom House, le famiglie che abitavano nelle eleganti case georgiane poste nelle strade vicine, come Marlborough St o Montgomery St (adesso Foley St.), protestarono fortemente, prevedendo che l’aumento del traffico urbano, la sporcizia ed il rumore conseguenti alle attività che si sarebbero svolte, avrebbero portato ad un drammatico cambiamento della vita di quell’area, che avrebbe comportato, tra le altre cose, ad una drastica diminuzione del valore delle loro proprietà.

Fig.24: Il nuovo Abbey Theatre Fig.25: Il vecchio Abbey Theatre, foto d’epoca

E non si sbagliavano: per oltre cento anni, ogni settimana, migliaia di bovini attraversarono quelle strade dirigendosi verso North Wall, lasciando dietro di sé enormi quantità di sporcizia e provocando di continuo un grande caos nel traffico. i quartieri dei palazzi georgiani vicino la Custom House divennero i peggiori bassifondi di Dublino: uno dei più famigerati fu Cumberland Street, che si trovava accanto alla Westland Row Station. In epoca vittoriana, zone basse come i Docklands furono considerate malsane. Uno degli svantaggi era costituito dall’odore che emanava il fiume Lissey: fino alla fine della prima guerra mondiale, infatti, la maggior parte delle acque reflue di Dublino venivano scaricate nel fiume stesso. I cattivi odori provenienti dalle officine del gas e dalle fabbriche di concimi chimici contribuirono ulteriormente alle condizioni di degrado dell’area. Molte delle abitazioni costruite nei Docklands durante il XIX secolo erano a buon mercato, di bassa qualità e spesso schiacciate tra stretti vicoli e viuzze: quando la Dublin Corporation iniziò il suo programma di riabilitazione degli alloggi, alcuni dei suoi primi interventi furono eseguiti nei Docklands, nella Townsend St ed in Foley St..

Ma il regime di liquidazione utilizzato non ha fatto altro che contribuire a peggiorare il problema dell’abbandono urbano: molti immobili furono spesso chiusi o demoliti, senza che i loro siti venissero riutilizzati o rinnovati, il che portò alla diminuzione della popolazione. Nel 1930, infatti, le famiglie cominciarono a preferire le case delle periferie, nonostante nelle

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nuove aree mancassero negozi, scuole e i servizi principali. In questo modo la popolazione dei Docklands si è dimezzata tra il 1900 ed il 1980.

Fig.26: Operazione di immagazzinamento, foto d’epoca

L’evoluzione economica ha poi peggiorato lo stato già fortemente degradato delle aree: dal 1950 la containerizzazione roll-on e roll-off e l’utilizzo sempre più frequente dei traghetti hanno eliminato la necessità degli impianti di stoccaggio e l’utilizzo di aree banchina di grandi dimensioni dove scaricare i carichi: questo portò al degrado dei siti urbani ed alla scomparsa di migliaia di posti di lavoro.

La Dublin Docklands Development Authority è stata istituita il 10 maggio del 1997 dal Ministro per l’Ambiente nell’ambito del “Dublin Docklands Development Act, 1997”. Questo ha assunto le funzioni del Custom House Docks Development Authority (CHDDA). Ai sensi dell’art. 18 della legge, l’Autorità è tenuta a predisporre un Piano per la riabilitazione della zona e promuovere l’attuazione del Masterplan.

La zona dei Docklands è stata definita nel primo programma della Dublin Docklands Development Authority Act del 1997 e comprende l’area illustrata nella planimetria raffigurata qui di seguito.

Nel 2003 è stato redatto un Masterplan che ha avuto come scopo lo sviluppo economico e sociale dei Docklands e la sua trasformazione fisica, con una crescita urbana ad est della città di Dublino, che ha attratto nuove grandi imprese, compagnie, società e migliaia di nuovi residenti e visitatori.

Nel 2008 si è proceduto alla stesura del nuovo Masterplan, che stabilisce un quadro generale per un periodo di 10 anni, con particolare attenzione ai successivi 5, fino al 2013, dopodiché il Masterplan sarà nuovamente esaminato in conformità con le disposizioni della legge del 1997.

Il processo decisionale

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Fig.27: L’area di intervento dei Docklands

Essa fornisce un quadro per guidare lo sviluppo e la riabilitazione dei Docklands, che abbraccia rigenerazione sociale, sviluppo economico, uso del suolo, trasporti, infrastrutture, design urbanistico, arte, turismo e cultura. Stabilisce altresì il quadro strategico e le politiche per la preparazione di dettagliati schemi di pianificazione da parte dell’Authority a norma della sezione 25 della Dublin Docklands Development Authority Act 1997. Questa ha come scopo quello di fungere da guida negli schemi di pianificazione, e di gestire la effettiva realizzazione dei programmi di sviluppo e rigenerazione dell’area.

Lo sviluppo del Piano 2008 si è aperto con una revisione dettagliata del Masterplan 2003: nel corso del processo c’è stata una consultazione continua con il Consiglio, la Comunità e tutti gli attori del Settore. Una tappa importante del processo è stata la presentazione e la collaborazione con oltre 200 rappresentanti delle Comunità alla Social Docklands Regeneration Conference nel gennaio del 2008. Il progetto del Piano è stato poi pubblicato da giugno a settembre per le eventuali osservazioni: dopo il ricevimento e l’esame di ltre 120 osservazioni, il Consiglio dell’Authority ha emendato e modificato il progetto del Masterplan 2008, ed è stato definitivamente adottato il 27 novembre 2008.

Fino a pochi anni fa, ad eccezione del centro finanziario IFSC, i Docks di Dublino si presentavano come zona industriale con bassi fabbricati e poche abitazioni, ma in lontananza però, già si vedevano le decine di gru che avrebbero trasformato in poco tempo tutta l’area.

Gli interventi hanno riguardato la realizzazione di quartieri residenziali, aree pubbliche, impianti sportivi, scuole, parchi pubblici: è stato inoltre

Il progetto di riabilitazione

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previsto che, per legge, ogni palazzo destini il 20% dei suoi appartamenti alle fasce medio-basse della popolazione, al fine di evitare che si creino nuovi ghetti dove rinchiudere le fasce più povere.

Fig.28: Il Millennium Bridge

Tra i progetti più importanti va menzionato il Centro di Arte e Cultura progettato dall’Architetto di fama mondiale Daniel Liebskind, che comprende un auditorium con oltre 2000 posti e servizi accessori. Il progetto, molto complesso e diversificato, include anche la costruzione del nuovo Abbey Theatre.

Il progetto di Mayor Square ha riguardato la riqualificazione di un intero quartiere abbandonato: adesso è il punto di riferimento per nuove residenze, circa 30 tra ristoranti e negozi, un asilo nido, uffici, un hotel a 4 stelle ed il National college of Ireland. Situato sul lato orientale del quartiere centrale degli affari della città, sul lato nord del fiume principale, l’area comprende circa 10 ettari (25 acri). Oggi la rete stradale è sostanzialmente quella prevista nella prima metà del XVIII secolo. L’arteria esistente, Mayor Street, attraversa il quartiere ad est e ad ovest insieme alla creazione di una nuova strada pedonale che ha direzione nord-sud; delle passerelle collegano la banchina del fiume con il nuovo spazio pubblico, il Mayor Walk, che costituisce il principale spazio urbano all’interno di questo nuovo quartiere.

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Fig.29: Il James Joyce Bridge

Il Grand Canal Square è diventato un nuovo spazio urbano all’interno dei Docklands, ed è stato inaugurato nel giugno del 2007: la piazza si trova presso il Grand Canal Dock sul lato sud del fiume Liffey tra Quay Sir John Rogerson’s e Pearse Street. Progettato dal paesaggista americano Martha Schwartz e sviluppato dal Dublin Docklands Development Authority, con i suoi 10.000 mq è uno dei più grandi spazi pubblici pavimentati della città. E’ uno dei progetti di design del paesaggio più innovativi mai intrapreso in Irlanda, ed è destinato a diventare una delle destinazioni culturali chiave della città. Grand Canal Square si trova sul lato ovest del Grand Canal Dock con un lato esterno rivolto verso il fiume. Il grande e colorato edificio di vetro progettato da Duffy Mitchell O’Donoghue, il N1 Grand Canal Square, è posto sul suo lato sud, mentre il Grand Canal Theatre progettato da Daniel Liebskind è posto sul lato est, e l’Hotel a 5 stelle progettato da Aires Mateus sul lato nord. Vi si trovano negozi, caffè e ristoranti: la piazza è costruita sopra un parcheggio sotterraneo, e presenta una suggestiva composizione composta di un “tappeto” rosso che si estende dal teatro oltre il molo. Questo è attraversato da una altro “tappeto” verde con prati e vegetazione. Il “tappeto” rosso è stato realizzato in resina su cui sono conficcati dei bastoni di vetro che emettono una luce rossa dall’effetto incandescente, mentre il “tappeto” verde è costituito da delle fioriere a forma di poligono piene di vegetazione palustre. Tutta la piazza è inoltre attraversata da sentieri lastricati in granito che consentono di attraversarla in ogni direzione, consentendo altresì di ospitare grandi eventi pubblici e spettacoli.

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Fig.30: Il Grand Canal Square

Di rilevante importanza è inoltre la costruzione di modernissimi ponti di design, dal Millennium Bridge in alluminio bronzato, costruito per festeggiare il 2000, al celebre James Joice Bridge, bianco e futuristico, progettato dall’architetto Santiago Calatrava, che ha anche progettato un’altra struttura ipermoderna, il Macken Street Bridge nella zone dell’ex porto.

A seguito degli interventi di riabilitazione, un grande impulso allo sviluppo economico dell’area è stato dato dal fatto che molte società ed aziende di importanza internazionale e mondiale hanno aperto delle sedi nell’area dei Docklands. Google, PFPC, McCann Fitzgerald, Mason Hayes e Curran soltanto per citarne alcuni, hanno creato migliaia di posti di lavoro, facendo diventare l’area un luogo dove vivere e lavorare.

I principali attori del progetto di riabilitazione dell’area dei Docks di Dublino sono stati il Governo Irlandese, che, attraverso il Ministero per l’ambiente, ha istituito la Dublin Docklands Development Authority, composta da tecnici ed esperti che, in collaborazione con le autorità locali, hanno curato la stesura dei due Masterplan del 2003 e 2008. In questo Attori

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