• Non ci sono risultati.

Uno zig-zag tra paesaggio e storia

E’ tempo che diventi tempo E’ tempo”

3.2 Uno zig-zag tra paesaggio e storia

Il parco è progettato dall’architetto paesaggista Yufan Zhu5, il quale enfatizza gli

elementi naturali e culturali da lui colti nel luogo. Durante il suo primo sopralluogo, infatti, rimane affascinato dalla morfologia delle montagne che rendono il paesaggio come “..un’opera di land- art di grande scala. I cumuli di pietre Mani, incise con parole e simboli religiosi, sono sparsi senza ordine nella distesa, e regalano al contesto una silenziosa sacralità”6. Decide di concentrare quindi il

suo intervento in un corridoio di 560 metri che si estende, a partire dal Memorial Museum, zig-zagando tra i pioppi Cathay. Questo sentiero, che costituisce il tema principale del memoriale, è segnato dalle pietre Mani7, poste in cumuli di varie

dimensioni, e pareti in acciaio Corten. La visita nel parco è scandita da 5 portali numerati posizionati lungo il percorso e che rappresentano le tappe del processo di ricerca. Dal portale 1 corrispondente all’ingresso, si ammirano scenari naturali del luogo, incorniciati da una foresta di pioppi Cathay. Seguendo due lunghi muri con incise le storie degli scienziati che hanno trascorso la loro vita in questo luogo, si prosegue attraverso i portali 2, 3 e 4 che rievocano gli esperimenti nucleari

5 Architetto paesaggista e professore presso Institute of Landscape Architecture at the School of

Architecture, nell’Università di Tsinghua e direttore del Reasearch Center of Landscape vs Design Study. Le sue ricerche hanno come fuoco le teorie della progettazione paesaggistica e la storia del paesaggio. Recentemente ha progettato Il Central Park of Modern Art nel Beijing Central Business District (2004-2006) e il Quarry Garden nel Shanghai Chen Mountain Botanical Garden (2007- 2010), ricevendo nel 2012 il premio ASLA General Design Honor Award.

6 Belligerante F., Shuping Xiang, Tibet Nuclear Memorial park, in Topscape, n.15, Paysage editore,

Milano, 2014, pp.72-77

7 Si tratta di pietre, rocce o ciottoli, di forma generalmente appiattita, sulla quale sono iscritte

sei sillabe mantra di Avalokiteshvara, come forma di preghiera nel Buddismo tibetano. Sono poste spesso lungo i lati della strada e i fiumi a formare tumuli come offerta agli spiriti del luogo.

Fig. 7_ Tibet Nuclear Memorial Park, il muro a zig-zag in acciaio Corten che accompagna il visitatore alla Sunken Plaza

Fig. 8_Tibet Nuclear Memorial Park, planimetria generale

Legenda

1_Landmark sculpture Fusion 2_Landmark sculpture Dwaning 3_Piattaforma dell’alzabandiera 4_Belvedere

5_Percorso 596 6_Gate 1

7_Piattaforma Guardare avanti 8_Scultura United Scenario 9_Scultura The mail box Scenario 10_Scultura Workout Scenario 11_Gate 2 12_Luogo con ID 19641016 13_Gate 3 14_Gate 4 15_Luogo con ID 19641017 16_Gate 5 17_Laghetto

18_Seduta In a Faraway Fairyland 19_Muro della Memoria

20_Monumento alla Bomba Atomica

Riserva Pioppi Cathay

Nodi

a_entrata al Memorial Park b_corridoio di Pioppi c_Sunken Plaza d_Tumulo della pace

Zone

A_Piazza ed ingresso B_Museo

C_Parco

D_Giardino con il monumento alla bomba atomica

più importanti condotti nella base. Un tunnel in acciaio Corten conduce il visitatore verso uno spazio angusto e stretto, dal quale, attraverso una scala si esce sulla piattaforma del portale 5. Qui si presenta un laghetto circondato da una panchina con inciso il testo di una famosa canzone cinese “In a Faraway Fairyland”8 (tr. it. Nel lontano

paese delle fate) che offre un momento di sosta e riflessione prima di giungere al termine del parco, nel Tumulo della Pace, un luogo di raccoglimento e meditazione realizzato con i residui della costruzione del memoriale stesso.

Lungo il sentiero troviamo piattaforme belvedere, opere di Land-art, sculture, e date incise nel terreno9. Nella parte finale, invece, svetta il

Memorial Wall, un muro di otto metri di altezza e cinque di larghezza realizzato sempre in acciaio Corten, con incisi i nomi delle 6458 persone coinvolte nella ricerca nucleare, e che per essa si immolarono. Il progettista ha usato modi diversi per stimolare l’empatia dei visitatori. Ha mantenuto i pioppi presenti, piantati dai ricercatori della zona oltre 50 anni prima, come testimoni viventi della storia del luogo, trasformando il percorso tra le piante in una sorta di esperienza memoriale dinamica, al pari dei numerosi segnali sul muro di acciaio, utilizzato come riparo durante i test della bomba atomica, che sollecitano nei visitatori l’immedesimazione con chi quei test li visse in trepidante attesa. Anche la scelta di mantenere gli elementi paesaggistici presenti più estranei alla vicenda, come per esempio i cumuli di pietre Mani, come omaggio alla tradizione tibetana, coinvolge la cultura e il contesto culturale del luogo, creando un insieme che, senza compromettere lo spazio, il paesaggio e il contesto culturale, garantisce un efficace racconto di quanto accaduto.

8 In a Faraway Fairyland è una canzone di fama mondiale

prodotta dal musicista cinese Wang Luobin, nel 1939, e il cui testo parla proprio di quel pezzo di terra.

9 Ogni data rappresenta un momento particolare nella

storia delle ricerche nucleari, come per esempio il tratto “596”, giorno dell’inizio dei test nucleari nel 1964, oppure il 19641016”, giorno del test della prima bomba atomica. Fig. 9_ Il gate 2 in acciaio Corten

Fig. 11_La targa con incisa la data del primo test con la bomba ad idrogeno (17 giugno 1967) Fig. 10_ Il Muro della memoria

Ogni volta che la natura si sveglia ci ricorda la sua potenza. Il 28 luglio 1976 un terrificante terremoto colpisce la provincia di Habei, nel nord della prefettura cinese di Tangshan. Considerato il terremoto più catastrofico del XX secolo10,

il quinto nella storia per numero di vittime, provoca oltre 240 mila morti. La ricostruzione della città di Tangshan dura più di 20 anni, mentre altri 10 anni sono preventivati dal governo per raggiungere lo sviluppo economico prefissato11. Per

ricordare le numerose vittime in quella che è oggi una importante città industriale12,

durante gli anni della ricostruzione, vengono realizzati molti piccoli memoriali personali, finché, nel 2005, viene promosso un concorso internazionale13 per la

costruzione di un grande memoriale cittadino in onore di tutta la popolazione uccisa dal terremoto. Tra le innumerevoli proposte14 giunte, la giuria seleziona il

progetto Memorial Road dello studio cinese A6/architecture studio, il cui team di progettazione è composto da Ye Yuan, Jiutai Li e Xu Nan, e nell’anno seguente il progetto è realizzato. Aperto ufficialmente nel 2009 è ancora oggi considerato uno dei più importanti memoriali di tutta la Cina. Il disegno del Tangshan Earthquake Memorial Park rispecchia la filosofia locale di “soggezione della natura, l’amore per la vita, esplorazione della scienza, e memoria della storia”15. Il progetto

sfrutta le potenzialità e le presenze della zona: un gruppo di vecchi corpi idrici, un boschetto e tante rovine del terremoto. Una strada, chiamata appunto Memorial

Road attraversa l’area da sud a nord, dividendo la zona delle vecchie industrie e il

bosco, mentre un muro ortogonale di 400 metri e un vecchio binario, abbandonato e storto a causa del terremoto, dividono il resto del parco da est a ovest. Si vengono così a determinare quattro aree: l’area delle rovine industriali, la vasca d’acqua, la zona piantumata e l’area con le macerie. All’intersezione degli assi è collocato il museo delle scienza dei terremoti.

L’ingresso del parco è in una piazza quadrata ribassata rispetto al piano della strada: da qui i visitatori iniziano un cammino spirituale all’interno del parco, partendo da sensazioni di serenità e tranquillità. In un angolo della piazza vuota,

10 Definito così dall’opinione pubblica, in quanto questo terremoto capitò proprio nel mezzo della

crisi del Partito Comunista Cinese

11

Questo le procura l’appellativo di Città fenice, trasformandola oggi in una delle zone industriali più importanti della Cina

12 Il distretto di Nanhu, zona molto ricca di risorse naturali e sede di avvenimenti storici significativi,

rappresenta per molti il contesto più interessante e importante per la costruzione di un nuovo spazio urbano per la città

13 Nel 2005 viene proposto dalla Società architettonica della Cina un concorso internazionale

per la progettazione urbana di tale distretto, e la proposta dello studio Latz + Partner Landschaftsarchitekten vince il primo premio

14 Si parla di un totale di 276 progetti provenienti da 17 paesi diversi 15 cfr. http://www.a6-studio.com