• Non ci sono risultati.

Guarda Questo numero. Questione nazionale e questione europea #1 - Questioni marxiane #1 | Materialismo Storico

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Guarda Questo numero. Questione nazionale e questione europea #1 - Questioni marxiane #1 | Materialismo Storico"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Materialismo Storico, n° 1/2019 (vol. VI)

5 Questo numero

Stefano G. Azzarà

Anche il numero 1/2019 di MS, previsto per lo scorso luglio, viene pubblicato a fine anno con un ritardo del quale ci scusiamo.

Il numero presenta in apertura il ricordo di Domenico Losurdo inviatoci da João Quartim de Moraes, docente della Universidade Estadual de Campinas e animatore di “Crítica Marxista” (Brasil). Quartim è uno dei più importanti intellettuali brasiliani di orientamento marxista e al suo lavoro culturale e organizzativo si devono gran parte dei viaggi e delle conferenze di Losurdo in Brasile e la traduzione portoghese di molti dei suoi libri.

I Saggi presenti in questo numero si dividono in due sezioni.

“Questione nazionale e questione europea” è l’avvio di un confronto teorico e storiografico su un tema cruciale del nostro tempo rispetto al quale gli studiosi marxisti continuano a dividersi, fiancheggiando per lo più le due posizioni prevalenti e confermando in tal modo uno stato di subalternità ideologica che sembra non aver fine. Se l’entusiasmo euromane acritico, tipico delle posizioni liberaldemocratiche, è la conseguenza di una forma astratta e immediata di universalismo che rifiuta di fare i conti con le specifiche situazioni, le problematiche e gli squilibri presenti nei diversi paesi europei, ingenerando contraddizioni che mettono a rischio il progetto comunitario, l’eurofobia altrettanto acritica delle tendenze liberalconservatrici populiste e sovraniste oggi in voga è a sua volta espressione di una reazione particolarista e fondamentalista che a quella astrattezza contrappone la costruzione di identità irrigidite e persino naturalistiche, fino a ridefinire in chiave Herrenvolk ed escludente la stessa idea di democrazia. Vedremo meglio più avanti queste tematiche nel loro specifico. Ci sembra necessario intanto riaprire il dibattito, sfuggendo a queste alternative - entrambe insoddisfacenti, sebbene non collocabili sullo stesso piano – e cercando di elaborare una lettura autonoma. Una lettura che coniughi cioè la doverosa critica del processo di convergenza europeo e delle sue evidentissime insufficienze (quel deficit di diritti economici e sociali che fa i conti con l’esaurimento dei margini redistributivi del capitale e con la crisi delle socialdemocrazie e dello stesso liberalismo democratico) con il riconoscimento dell’importanza strategica della ricerca di

(2)

Materialismo Storico, n° 1/2019 (vol. VI)

6 una forma di democratizzazione consensuale dello spazio sovranazionale in un’epoca nella quale si profilano già nuovi conflitti di portata globale. La discussione è aperta dagli interventi di Guglielmo Forges Davanzati sul “sovranismo” antieuropeo e di Fabio Frosini sulle dinamiche di rivoluzione passiva presenti nell’Europa odierna.

La sezione “Questioni marxiane” si presenta anch’essa come una rubrica periodica nella forma di un laboratorio culturale: è aperta in questo caso da un saggio di Tom Rockmore sulle caratteristiche filosofiche del progetto di Marx; seguono una lettura del Diciotto Brumaio proposta da Javier Balsa e un intervento di Giorgio Bellucci sull’annoso problema della trasformazione dei valori in prezzi nel Capitale.

La sezione “Studi diversi” presenta un importante saggio di Daniela Bostrenghi sul carteggio tra Spinoza e Oldenburg, una ricostruzione dell’estetica di Galvano della Volpe proposta da Piergiorgio Bianchi, una lettura controcorrente di Giovanna Errede del mito dell’apertura e della xenofilia nella romanità, infine una ricognizione di Niccolò Maggio sulla riscoperta e sull’uso del Medioevo come mito nazionale durante il Risorgimento italiano.

Il numero è completato da tre “Note”: una ricostruzione dell’originalità del progetto leninista rispetto allo stato dello stesso marxismo coevo a cura di Gianni Fresu, una riflessione di Francesco Schettino sul nesso tra la rivoluzione tecnologica e digitale in corso e le nuove forme di imperialismo, una lettura di Alessandro Cardinale della nuova edizione tedesca del Primo libro del Capitale.

Infine, due recensioni a cura di Riccardo Bonfiglioli: la prima si occupa del libro di Riccardo Bellofiore, Francesco Garibaldo e Marina Mortágua, Euro al capolinea? La vera natura della crisi europea (Rosenberg & Sellier, Torino, 2019), e si ricollega alla sezione sulla questione euroepa; la seconda del libro di Romano Luperini Dal modernismo a oggi. Storicizzare la contemporaneità (Carocci Editore, Roma, 2018), un tema importante per una rivista che fa della critica del postmoderno un obiettivo strategico.

Nel prossimo numero pubblicheremo, a cura di Fabio Frosini, le relazioni presentate all’edizione dell’edizione 2019 del seminario permanente L’egemonia dopo Gramsci.

Riferimenti

Documenti correlati

PRIMA BEVI IL TÈ, POI FAI LA GUERRA Lontano dai toni apocalittici che spesso leggiamo sui giornali, Chiara Cataldi racconta con leggerezza un anno di lavoro a Kabul.. Della ricerca

rischio professionale, il quale pone “a fondamento della responsabilità civile del datore di lavoro, non la colpa, ma l’esercizio di un’attività potenzialmente pericolosa

(A) Contralateral responses of primary motor cortex (M1) inhibitory ⁄ facilitatory curves in frontotemporal lobar degen- eration (FTLD), Alzheimer disease and healthy controls..

senza leggere il testo “portante”. E, allo stesso modo, tramite la guida del tratteggio che lo rileva, si può leggere il testo senza osservare la losanga. Si

[11]Lance Patrick Williams,” Low Cost Radar and Sonar using Open Source Hardware and Software”, Master Thesis 2008, Department of Electrical Engineering

L’edificio scolastico oggetto di studio si trova in Piazza 2 Giugno 10 in località Ponte di Arcola nel Comune di Arcola, appartenente alla provincia di La Spezia, è posto

2.4 Cenni sulle norme impiegate nel progetto originale L’esame delle normative vigenti al momento della progettazione e realizzazione può fornire indicazioni che confermino la

d) gli orizzontamenti, per la loro composizione, possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e