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un osservatore solidale con la terra, alla forza di attrazione gravitazionale citata nel punto (2b) precedente, deve sommare la forza apparente -ma , dove a è l'accelerazione del sistema Terra

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Academic year: 2021

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(1)

Le maree

Osservazioni preliminari:

1 -- Le maree si presentano con periodicità identica a quella delle fasi lunari.

2 -- Le maree non sono un banale fenomeno di attrazione gravitazionale da parte della Luna:

a) la Luna passa al meridiano una volta al giorno; le maree presentano invece due massimi al giorno (uno quando la luna è al meridiano, l'altro circa 12 ore dopo, quando la Luna è "dalla parte opposta") .

b) tenuto conto delle rispettive masse e distanze, l'attrazione gravitazionale del Sole su un qualunque oggetto posto sulla superficie della Terra supera quella analoga della Luna di un fattore 180 ma la marea imputabile al Sole è più debole di quella riferibile alla Luna.

3 – Si ricordi infine che la Terra non è un sistema di riferimento inerziale (anche prescindendo dalla rotazione diurna, c'è infatti la rivoluzione attorno al sole); un osservatore solidale con la terra, alla forza di attrazione gravitazionale citata nel punto (2b) precedente, deve sommare la forza apparente -ma , dove a è l'accelerazione del sistema Terra. Per questa ragione un punto materiale che ruota per esempio attorno al Sole sotto l'effetto della attrazione gravitazionale solare, si muove con una accelerazione pari a quella provocata dalla stessa attrazione gravitazionale solare;

perciò il suo "peso apparente" verso il Sole risulta nullo.

Con riferimento alla figura, per semplicità di disegno consideriamo il centro di massa (c.m.) del sistema Terra-Luna esterno alla Terra (in realtà esso si trova dentro alla Terra).

Chiamiamo P l'accelerazione dovuta alla forza di attrazione gravitazionale lunare esercitata su un corpo in un punto generico P.

Durante il mese lunare, Terra e Luna ruotano attorno a c.m. in 28-29 giorni con la stessa velocità angolare ; in particolare anche i punti A, O, B della Terra ruotano attorno a c.m. descrivendo le orbite (disegnate circolari per semplicità) indicate in Figura, ancora con velocità angolare 

Il punto O, centro di massa della Terra, descrive l'orbita prevista dalle leggi di Keplero, sotto l'effetto della attrazione gravitazionale della Luna. Ogni oggetto di massa M , posto in O, e che si muova, solidalmente con la terra, sull'orbita descritta da O, con velocità angolare  è soggetto alla forza gravitazionale lunare e possiede l'accelerazione RO propria del moto (circolare) che sta compiendo attorno a c.m. : anche per questo aspetto la Terra non è un sistema inerziale.

Per un osservatore non inerziale, solidale con la terra , il corpo M, posto in O, è soggetto sia alla forza gravitazionale lunare (il "peso" M), sia alla forza apparente -Ma = -MRO che è proprio uguale in modulo (ed opposta in segno) a M ; esso quindi si trova in equilibrio sotto l'effetto di queste forze: il suo "peso apparente" verso la Luna è zero.

Per un oggetto analogo posto in B, il peso MB risulta invece maggiore di MO (perché l’attrazione gravitazionale lunare varia da punto a punto come 12

R e il punto B è più vicino alla Luna del punto O)

; viceversa la accelerazione RB è minore di quella corrispondente al punto O, perché RB < RO. La forza peso M prevale sulla forza apparente -MRB e l'oggetto è attratto verso la Luna.

L'opposto accade per un oggetto posto in A: M < MO e invece RA >  RO. Prevale quindi la forza apparente -MRA e l'oggetto tende a sfuggire, come se fosse "respinto" dalla Luna (formando così il secondo massimo di marea "dalla parte opposta").

(2)

I due massimi non sono necessariamente uguali .

L'effetto è rilevante perché la lunghezza del diametro terrestre AB non è trascurabile di fronte alla distanza O-Luna e le distanze A-c.m. (RA) e B-c.m. (RB) sono notevolmente diverse da O-c.m. (RO).

Le maree imputabili al Sole sono riconducibili alle stesse cause: un punto materiale "è senza peso"

verso il Sole (come detto nel punto (3) precedente) soltanto se si muove attorno ad esso sull'orbita prevista dalle leggi di Keplero; ogni punto sulla superficie terrestre può essere o "più vicino" oppure

"più lontano" dal Sole per una quantità pari alla lunghezza del raggio terrestre: il campo gravitazionale solare non è uniforme (varia come 12

R ) e ai due estremi del diametro terrestre esso risulta un po’

diverso in modulo; tuttavia pur essendo la massa solare molto più grande della massa lunare, l'effetto solare sulle Maree è meno rilevante perché, come si è visto poco sopra, interviene anche il rapporto fra il diametro terrestre e la distanza Terra-Sole; tale rapporto è molto più piccolo dell'analogo rapporto fra diametro terrestre e distanza Terra-Luna (nel caso Terra-Sole, a causa dell'enorme massa solare, la posizione del centro di massa del sistema coincide praticamente col centro di massa solare).

In definitiva: l’effetto Marea risulta dalla combinazione delle forze apparenti che esistono nel sistema Terra (non inerziale) con la non-uniformità del campo gravitazionale dell’altro “oggetto” (Luna o Sole).

Figura Mar-01

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