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Academic year: 2022

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Territorio Rubrica

1 Il Mattino di Padova 28/10/2019 L'ASSALTO DEI SUPERMERCATI QUATTRO NUOVI IN POCHI MESI 2

17 Il Mattino di Padova 28/10/2019 "PONTE DI CURTAROLO A RISCHIO TOCCA A ZAIA TROVARE SOLUZIONI"

5

6 Il Mattino di Padova e catena Veneta 28/10/2019 LA PISTA PIU' LUNGA D'EUROPA PEDALANDO CON VISTA LA NA PEDALANDO CON VISTA LA NA

6

Edilizia Rubrica

1 Il Sole 24 Ore 28/10/2019 AREE DISMESSE, RIUSO A TEMPO PRIMA DEI LAVORI (P.Pierotti) 8

1 Il Sole 24 Ore 28/10/2019 I DIRITTI EDIFICATORI NON SONO "REALI": IL REGISTRO E' RIDOTTO (A.Busani)

10

14 Il Sole 24 Ore 28/10/2019 EDIFICI ALPINI SOSTENIBILI CON IL PROGRAMMA HABIT.A (-.Sg.) 13

15 Il Sole 24 Ore 28/10/2019 DEEPKI ANALIZZA E RIDUCE I CONSUMI ENERGETICI DEGLI

IMMOBILI AZIENDALI (A.Lovera)

14

13 Il Messaggero 28/10/2019 UN TETTO ALLA SPESA PER I MINISTERI NODI FAMIGLIA E TASSE

(L.ci.)

15

39 Trovolavoro (Corriere della Sera) 28/10/2019 IL FUTURO E' IL RECUPERO DELLA TRADIZIONE CERCASI MANODOPERA (A.Zinola)

17

Immobiliare Rubrica

14 Il Sole 24 Ore 28/10/2019 ENTRO LA FINE DEL 2019 ATTESI INVESTIMENTI IMMOBILIARI IN

ITALIA PER 11 MILIARDI

19

15 Il Sole 24 Ore 28/10/2019 ACCORDO FIAIP-CRIF, PIU' SERVIZI CONTRO L'AVANZATA DEL

PROPTECH (A.Lovera)

20

34 L'Economia (Corriere della Sera) 28/10/2019 CITTA' INTELLIGENTI ED EDIFICI RINATI E IN PIU "TAGLIAMO" LA BOLLETTA (E.Comelli)

21

41 L'Economia (Corriere della Sera) 28/10/2019 CANONI CONCORDATI, I CONTI IN TASCA AL RINCARO (G.Pa.) 22 42 L'Economia (Corriere della Sera) 28/10/2019 ANCHE I FONDI ORA CERCANO CASA (G.Pagliuca) 23

59 L'Economia (Corriere della Sera) 28/10/2019 LE SCADENZE DELLA SETTIMANA (P.Dubini) 24

61 L'Economia (Corriere della Sera) 28/10/2019 SU LE RICHIESTE DI MUTUI - GIU' I TASSI AL MINIMO STORICO 25

21 La Stampa 28/10/2019 TUTTOSOLDI- CASA, PER GLI UNDER 44 MEGLIO L'ACQUISTO

RISPETTO ALL'AFFITTO

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Sommario Rassegna Stampa

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Il Mattino

LA GRANDE DISTRIBUZIONE INVESTE ANCORA

L'assalto dei supermercati quattro nuovi in pochi mesi

A novembre apriranno i Despar in Prato della Valle e alla Sacra Famiglia. Poi Aldi ed Eurospin Sono punti vendita qualificati "piccoli", ma poi arriverà anche l'Iper Rossetto di via Sarpi

Il nuovo anno si aprirà con 4 mila metri quadri di supermercati in più. Un aumento di circa il 10% ri- spetto ai circa 40 mila già esistenti in città destinati alla grande distri- buzione. Non basta: l'apertura di un nuovo ipermercato è in pro- gramma nella seconda metà del 2020. 117 novembre parte l'opera- zione Despar nell'ex frontone di Prato della valle. A fine mese toc- cherà a un'altra struttura dello s tes-

L'ASSALTO DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE

so gruppo, quella alla rotatoria tra via Aosta, via Cernaia e via Goito, in Sacra Famiglia. Nelle prime setti- mane del 2020 è in programma l'a- pertura del nuovo Aldi in via del Plebiscito. Poi in primavera arrive- rà l'Eurospin in via Sarpi e nella stessa area, ai piedi del cavalcavia Dalmazia, arriverà nella seconda parte del nuovo anno anche l'enor- me Iper Rossetto. MALFITANO / A

PAG 11 II cantiere dell'Iper Rossetto

I supermercati aumentano del 10% l'anno In pochi mesi aprono 4 mila metri quadri

Due Despar in novembre, poi Aldi a gennaio 2020 ed Eurospin in primavera. li format è quello del piccolo punto vendita

Claudio Malfitano

Il nuovo anno si aprirà con 4 mila metri quadri di supermer- cati in più. Un aumento di cir- ca il 10% rispetto ai circa 40 mi- la già esistenti in città destinati alla grande distribuzione.

Non basta: l'apertura di un nuovo ipermercato è in pro- gramma nella seconda metà del 2020. Ma è un'eccezione, perché il formato più "in voga"

del momento è quello delle pic- cole strutture posizionate lun- go gli assi fondamentali della viabilità cittadina. Anche per- ché al di sotto dei 1.500 metri quadri non è necessaria l'auto- rizzazione del Comune per l'a- pertura.

Questi sono i freddi numeri, veniamo al calendario dei futu- ri tagli del nastro. Tra pochi giorni, il 7 novembre parte l'o- perazione Despar nell'ex fron- tone di Prato della valle, final- mente riaperto al pubblico do-

DO

oltre un anno di lavori di ri-

strutturazione. A fine mese toc- cherà a un'altra struttura dello stesso gruppo, quella alla rota- toria tra via Aosta, via Cernaia e via Goito, in Sacra Famiglia.

Nelle prime settimane del 2020 è in programma l'apertu- ra del nuovo Aldi in via del Ple- biscito. Poi in primavera arrive- rà l'Eurospin in via Sarpi e nel- la stessa area, ai piedi del caval- cavia Dalmazia, arriverà nella seconda parte del nuovo anno anche l'enorme Iper Rossetto.

DISTRETTO ALIMENTARE

proprio l'area di via Sarpi quella in cui i lavori procedo- no più speditamente. E le due nuove strutture commerciali sono una a fianco dell'altra.

Sono nascoste da un muro le ruspe dell'Eurospin, tra via Sarpi e via Belfiore: qui nella lottizzazione Thomas arriverà il primo supermercato in città di un marchio che conta oltre mille punti vendita in Italia.

Una struttura di poco meno di

1.500 metri quadri, con un cen- tinaio di posti a parcheggio. Po- co lontano sorgerà anche un al- ro fabbricato da mille metri quadri con destinazione dire- zionale e produttiva. In questo caso il via libera dell'ammini- trazione in realtà c'è stato, na non dal punto di vista com- merciale (come detto, sotto i 1.500 metri quadri non è ne- cessario) quanto da quello ur- banistico: Palazzo Moroni ha icevuto un cambio un'area verde di circa 2 mila metri qua- dri accanto alla carrozzeria Porta Trento, utile per amplia-

e il parco delle Mura.

Proprio di fronte all'Euro- pin, in quello che diventerà un vero e proprio distretto del ommercio alimentare, aprirà nella seconda parte del 2020 'Iper Rossetto. Una struttura la 4.500 metri quadri autoriz- ata ancora negli anni '90:

avrà al piano terra un grande parcheggio con 368 posti au- o, al primo piano l'area del su-

permercato e all'ultimo uffici, servizi del personale e locali tecnici. Un'operazione da cir- ca 25 milioni di euro.

APERTURE DESPAR

A far la parte del leone, nelle nuove aperture, è il marchio Despar (società in cui negli an- ni '90 era socio anche il sinda- co Sergio Giordani). Il 7 no- vembre inaugura in Prato del- la Valle un supermercato "de- luxe", come quello in piazza della Frutta. E a fine novem- bre si alzeranno le saracine- sche del punto vendita in Sa- cra Famiglia realizzato a tem- po di record: avrà una superfi- cie di 996 metri quadri.

IL MODELLO ALDI

La velocità con cui sorgono le strutture commerciali eviden- zia la lentezza con cui procedo- no le opere pubbliche. L'esem- pio di Aldi, azienda tedesca del settore discount, è palese:

lunedì scorso sono iniziati i la-

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vori della nuova struttura tra via Viotti e via Plebiscito, e l'a- zienda conta di aprire già a gennaio 2020. Riqualificando così un'area dell'Arcella in pie- na trasformazione. Aldi infatti amplierà e sistemerà l'area ver- de tra via Mancinelli e via Re- spighi. In più nei vicini condo- mini di via Mendelssohn arri- veranno gli studenti del pro- getto "DoveVivo".

Questo è il modello insegui- to dai grandi gruppi della Gdo (grande distribuzione organiz- zata) : in forte declino il format dell'ipermercato da più di 8 mi- la metri, funziona meglio il mo- dello discount tra i mille e i 1.500 metri quadri. Veloce da costruire e senza necessità di autorizzazioni.

IL CALENDARIO

a

Entro novembre

Il 7 novembre aprirà il De- spar nel frontone dell'ex foro boario in Prato della Valle. En- tro il mese anche il nuovo pun- to vendita in Sacra Famiglia.

Q

Primi mesi del 2020 A inizio anno dovrebbe esse- re completato l'Aldi di via Ple- biscito all'Arcella. E nella prossima primavera aprirà anche l'Eurospin in via Sarpí, che sta sorgendo nascosto da un muro.

D

Tra un anno

In fase di cantiere è anche l'I- per Rossetto alla base del ca- valcavia Sarpi-Dalmazia. E il più grande supermercato in costruzione: 4.500 metri qua- dri. Apriràin autunno 2020.

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L.'assali° dei supernwreaü quattro nuoci in pochi mesi

PADOVA a1?99S

I supermercati aumentano nel 10%l'aunu la pochi mesi aprono I mila metri quadri

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CAVALCAVIA DALMAZIA V7A SARPI

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Qui sopra l'area del distretto alimentare con Iper Rossetto e dietro l'Eurospin. A lato in alto il futuro Eurospin e sotto l'Aldi all'Arcella. Qui sotto invece le due nuove strutture Despar

PRATI)

DELLA VALI.0 SACRA FAMIGLIA

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Il Mattino

TRAFFICO SULLA VALSUGANA

«Ponte di Curtarolo a rischio tocca a Zaia trovare soluzioni»

Il portavoce delle imprese cittadellesi Sartore incontrerà oggi il governatore Il sindaco Rocchio: al ministro chiediamo procedure urgenti per i lavori

Silvia Bergamin

CURTAROLO. «La Regione ci ha dato un ponte di Curtarolo "di- fettato", ora dovrebbe aiutarci a sistemarlo». A dirlo è Oddo- ne Sartore, portavoce delle ca- tegorie economiche del Citta- dellese che oggi ribadirà il con- cetto al governatore del Vene- to Luca Zaia, ospite d'onore al- la Fiera Franca di Cittadella.

COMPETITIVITÀ IN GIOCO

Sartore è preoccupato per il ri- schio di una graduale perdita di competi tività del nord Pado- vano: «Noi facciamo parlare i numeri. La Camera di Com- mercio ha verificato che sul ponte, verso nord e verso sud, transitano 40 mila mezzi al giorno ed il 7, forse 8 per cento sono camion. Se anche un ca- mionista lavorasse 200 giorni all'anno, e arrotondiamo per

difetto», ipotizza il referente delle imprese, «la deviazione rispetto al passaggio a Curtaro- lo costerebbe minimo 6 mila euro all'anno; i camion sono 3 mila e quindi i conti sono pre- sto fatti, 18 milioni di euro di spese in più che pesano sulle nostre aziende». Altri dati:

«Nel Cittadellese sempre la Ca- mera di Commercio ha regi- strato una diminuzione dello 0,1-0,2 per cento di attività, mentre nel resto della provin- cia c'è una crescita. Infrastrut- ture inadeguate rischiano di al- lontanare gli investimenti. In questo momento chi vuole fa- re business sceglierà, per esem- pio, zone vicine alla Pedemon- tana».

IL RUOLO DI ANAS

Sartore confida nel passaggio di competenze ad Anas, «an- che se è in passivo», sa bene che la Provincia declassata

«non ha risorse» e bacchetta la Regione: «Il tratto da Cittadel- la a Padova è passato alla Pro- vincia, prima era una strada re- gionale. Per semplificare: se mi danno un prodotto con dei

"difetti", ho diritto a essere ri- sarcito. E da Veneto Strade la Provincia ha ricevuto un pon- te in stato di degrado».Un pro- blema scoperto grazie ai con- trolli dopo la tragedia del Pon- te Morandi a Genova.

IL SINDACO

«Da agosto con il presidente della Provincia, Fabio Bui, ci stiamo incontrando regolar- mente. La volontà comune è che la competenza passi ad Anas»: a ribadirlo è il sindaco di Curtarolo, Martina Roc- chio. La linea del primo cittadi- no: «Noi puntiamo su una pro- cedura d'urgenza, con i tempi ordinari la sistemazione della struttura si dovrebbe conclu-

II ponte sul Brenta lungo la Valsugana presenta notevoli problemi: è necessaria la manutenzione

dere nel 2022». Un'eternità, non compatibile con le esigen- ze del territorio: «Stiamo par- lando di un'arteria fondamen- tale per tutta l'Alta Padovana»

sottolinea il sindaco Rocchio,

«Sul fronte della sicurezza so- no stati posizionati sensori e di- spositivi». A metà settembre sono state effettuate tre ore di monitoraggio e 164 mezzi non hanno rispettato l'ordinanza che fissa il limite delle 18 ton- nellate all'attraversamento.

L'amministratrice segnala una nota positiva: «C'è stata una ri- duzione considerevole dei pas- saggi di camion che violano l'ordinanza». Si attende un se- gnale dal ministro Paola De Mi- cheli che ha le competenze su infrastrutture e trasporti: «Vo- gliamo incontrarla», conclude Rocchio, «E necessario affron- tare questo grave problema.

Comprendo bene la frustrazio- ne del presidente Bui, è neces- saria collaborazione tra tutte le realtà».

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il rŸiattino la tribuna la Nüóva 6

MOBILITÀ SOSTENIBILE

La pista più lunga d'Europa pedalando con vista laguna

Cavallino: tracciato da 6,8 km, a dicembre via ai cantieri, Venti mesi di lavori Buona parte del percorso sarà a sbalzo sull'acqua, investiti 12,6 milioni di euro

Francesco Macaluso Il nuovo percorso partirà illuminazione e zone con ser- dal ponte di Ca' Savio, colle- vizi perlebicielettriche.

gandosi con i suggestivi per-

corsi lagunari di Saccagnana

VIADELCORTIVO

e Lio Piccolo, per percorrere Su questo tratto di via Porde- tutto il litorale fino a raggiun- lio sarà ricavato, lato laguna, gere piazza Santa Maria Elisa- un percorso ciclabile sulla car- betta e immettersi con la già reggiata, mantenendo il mar- realizzata pista ciclabile lun- ciapiede sul lato opposto. Do- go il canale Casson. po l'incrocio con la ciclabile della Marinona, si interverrà

AREE DI SOSTA

sul lato dei campi sportivi ri- L'obiettivo è mettere in con- qualificando il marciapiede e nessione i 40 chilometri di ci- la recinzione e realizzando un clopedonali di Cavallino-Tre- tratto di marciapiede per arri- porti e valorizzare le quattro vare in sicurezza al campo piazzole lato laguna esistenti, sportivo.

non oggetto di concessione,

con aree attrezzate per la so- ILTRATTOPIÙLUNGO sta, il ristoro e l'ormeggio di Il tratto Marinon - via Brigata imbarcazioni. Le piazzole ver- Torino è il più lungo - circa 5 ranno messe in sicurezza per km - nel quale la pista ciclabi- le fermate del bus con pensili- le sarà realizzata con una na, panca e parcheggio per le struttura a sbalzo sulla lagu- bici. Previste anche aree om- na. La larghezza della passe- breggiate con arredo urbano, rella ciclopedonale è di 3 me-

CAVALLINO.

Al via nella prima settimana di dicembre i can- tieri per realizzare, in circa 20 mesi, la pista ciclopedonale fronte laguna più lunga d'Eu- ropa. Il sindaco Roberta Ne- sto a fine novembre presente- rà alla cittadinanza il proget- to della nuova pista ciclopedo- nale con oltre 300 punti luce lungo via Pordelio per una lun- ghezza di 6,85 chilometri, dei quali 4,9 a sbalzo sulla lagu- na. «Sarà un intervento da 12,6 milioni che riqualifiche- rà via Pordelio», spiega il pri- mo cittadino, «adeguando e mettendo in sicurezza l'impor- tantissimo asse viario alterna- tivo alla ciclopedonale di via Fausta, collegando la strada provinciale, Cavallino a Ca' Savio, sino a Punta Sabbioni».

La "concorrente"

a impatto zero sul Lago di Garda

In Veneto c'è solo un'altra pi- sta ciclopedonale paragona- bile a quella dí Cavallino-Tre- porti: si tratta del percorso realizzato sul lago di Garda nel luglio 2018. La "cugina", intitolata "Garda by Lake"

ma già soprannominata "ci- clovia dei sogni", per ora è la più panoramica d'Italia, ma la sua fama sta per essere mi- nacciata da Cavallino-Trepor- ti. Una passerella d'acciaio corre lungo il lago, all'altezza di Limone sul Garda, in pro- vincia di Brescia. Per circa 1,2 chilometri è a sbalzo sull'ac-

qua, agganciata alla roccia vi- va, regalando a chi la percor- re una vista mozzafiato dell'altra sponda, quella tren- tina. Ma soprattutto la ciclabi- le è a impatto zero. Solo 2 i chi- lometri di ciclopista fino a Ca- po Reamol, ma è prevista un'estensione, inizialmente fino a Riva del Garda, per un totale di 12 km, che cambia scenario dietro a ogni curva.

tri, ristretta a 2,5 quando sa- ranno presenti strutture lun- go la laguna. Alla struttura di base potranno essere annessi pontili, supporti per l'appro- do, scalette o rampe per la di- scesa in acqua. Particolare at- tenzione, in un'ottica di soste- nibilità ambientale, alla scel- ta dei materiali che dovranno garantire massima durata e bassa manutenzione, valutan- do attentamente anche il rap- porto costi benefici.

PISTA SULLA CARREGGIATA

Da via Brigata Torino a via Treportina sarà il tratto nel quale la pista ciclabile sarà realizzata sulla carreggiata. Il tracciato si innesta sulla pista esistente e sarà ricavato lato laguna a doppio senso di mar- cia per 2,5 metri di larghezza sulla strada, occupando quin- di parte della banchina.

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il rŸiättino la tribuna la Nüóva 6

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Tre immagini tratte dai rendering della pista cicloped onale che l'amministrazione comunale di Cavallino-Treporti realizzerà lung o via Pordelio, con vista sulla laguna. Camminatori, ciclisti e podisti potranno quindi godere Insicurezza d'un paesaggio unico al mondo grazie ai 6,8 chilometri di percorso protetto. I lavori inizieranno a dicembre e dureranno, salvo intoppi, venti mesi

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Riqualificazioni

Aree dismesse, riuso a tempo prima dei lavori

I casi in Italia e all'estero in cui il recupero di spazi degradati in aree urbane da riqualificare è passato da eventi e manifesta- zioni anche di breve durata. Si è così rivalutato il mercato immo- biliare circostante e l'intera area.

Pierotti —a pagina 14

Riqualificazioni. Il recupero di spazi degradati passa sempre più spesso da eventi anche di breve durata

Progetti a tempo per le aree

da rigenerare

Paola Pierotti

difici pubblici e privati, aree urbane e spazi aperti sono soggetti a cicli di alto e basso utilizzo. Nei mo- menti di transizione, c'è «un gap temporale, tra vecchia e nuova destinazione d'uso - come lo definisce Isabella Inti, presi- dente di Temporiuso e docente al Po- litecnico di Milano - dove è possibile sperimentare attività e progetti tem- poranei, che possono offrire nuovi scenari di rigenerazione urbana».

Spunti anche per identificare voca- zioni future. Riqualificazione del pa- trimonio e sottrazione dello stesso al degrado, sussidiarietà con il terzo set- tore e creazione di incubatori cultura- li. E ancora, posizionamento del bene sul mercato immobiliare, in attesa che l'edificio o l'area possano essere ap- prezzati, unavoltariaccesi. Queste so- no alcune delle finalità economiche, sociali e urbanistiche del riuso tempo- raneo che sempre più spesso ha rica- dute dirette sul valore immobiliare.

Un caso che fa scuola è l'iniziativa promossa dalla società Ninetynine guidata da Simone Mazzarelli a Roma per la riattivazione del palazzo della

Civiltà Italiana oggi headquarter di Fendi. In questi giorni Ninetynine ha stilato il bilancio della sua divisione

"Urban Value": investimenti per 3,9 milioni di euro in tre anni, 2mila aziende coinvolte e 1,5 milioni di visi- tatori, 604 attività realizzate e 894mila euro di ricavi peri proprietari degli immobili, un indotto perle città ospitanti che supera i 56 milioni,

500

posti di lavoro creati.

Una macchina ro data per il team di Mazzarelli che ha affiancato nella ca- pitale Cdp nell'area di Guido Reni (Guido Reni District) e per il Palazzo degli Esami e per l'Atac ha ridato vita atre ex autorimesse: PratiBus District, Ragusa Off e San Paolo District; a que- ste si aggiunga l'ex cartiera Ligestra (CityLab 971). A Napoli con Agenzia del Demanio ha riattivato Palazzo Fondi. Ultima operazione, dapoco as- segnata tramite gara dal Comune di Milano, la trasformazione del Caval- cavia Bussa in un contenitore di attivi- tà aperte al pubblico in ambito sporti- vo, ricreativo, cinematografico, arti- stico e di intrattenimento.

«Di fatto prendiamo in gestione dei ruderi - racconta Mazzarelli - e con un investimento iniziale (per Atac si parla di un milione di euro, per Pa-

lazzo Fondi mezzo milione, per Guido Reni a milioni, ndr) li facciamo diven- tare delle infrastrutture idonee per ambientare una serie di attività tem- poranee. Siamo dei gestori, trasfor- miamo l'immobile inunbrand, sem- pre prestando attenzione alla comu- nità e ai diversi target». In questi anni si sono affacciati operatori del mondo food, della moda, e dell'innovazione;

glispazihanno ospitato anche merca- tini, riprese televisive, mostre, shoo- ting. «A Napoli, dove il palazzo diven- terà la sede dell'Agcom, in un anno e mezzo di attività temporanee, si sono generati 4,4 milioni di indotto per l'economia della città».

Da Berlino a NewYork i casi inter- nazionali di successo fanno scuola, e anche in Italia ormai le pratiche di riu- so temporaneo vengono riconosciute per il loro valore economico. «Negli ultimi dieci anni - racconta Isabella Inti - sono stati avviati numerosi pro- getti dauna pluralità di soggetti istitu- zionali e informali. Da Milano a Sesto San Giovanni, da Bologna a Ferrara con la Factory Grisù, da Genova a Lec- ce, a San Vito dei Normanni (Br), fino in Sicilia con esperienze a Favara e Giarre. Una rete informale di riutiliz- zatori dal basso con associazioni, arti-

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sti, artigiani e makers, studenti e gruppi di cittadini, studi di architetti e designer, piccole imprese creative con attori tra i zo e 5o anni, chè si sono attivati per promuovere ricerche, campagne di sensibilizzazione e stra- tegie di intervento». Un fermento che attraverso la creatività e l'imprendito- rialità va a creare un mercato, ad ali- mentare quella nicchia che per una decina d'anni poche strutture come la stessa Urban Value hanno capitaliz- zato, anche educando la committenza pubblica e privata ad una domanda in continua evoluzione.

«Sperimentazioni positive, contut- ti i rischi del caso» commenta un rap-

presentante della committenza com'è Marco Sangiorgio, direttore Cdp Inve- stimenti sgr. Ricordando l'esperienza di successo del Guido Reni District da- vanti al Museo Maxxi dove «la città si è ripresaun luogo chiuso da anni, grazie ad un fitto programma di iniziative culturali e ludiche. Sul fronte della nor- mativa c'è ancora qualche passo da fa- re: nel Lazio ad esempio c'è una legge regionale che prevede questi usi per una durata limitata, ma per stare tran- quilli meglio optare per il comodato che per l'affitto». Sul fronte della nor- mativa si è distintala Regione Veneto grazie all'articolo 8 della legge i4/2o17 sul contenimento del consumo di suo-

lo. Claudio Bertorelli, paesaggista ur- bano di Aspro Studio, ha contribuito a questo obiettivo forte della considera- zione che «le destinazioni d'uso classi- che non riescano ad intercettare biso- gni e tendenze del mercato. Concreta- mente stiamo lavorando a Verona Est, dove c'era il grande polo della logistica delle Ferrovie dello stato che sta perdi- ventare un polo dello sport (Adige Docks) e nel tempo di transizione è stato riaperto come piazza. Ancora, a Treviso di fronte all'aeroporto nel- l'area delle ex ceramiche Pagnossin si sta lavorando per fame un polo delle eccellenze, restituendola alla comuni- tà con usi temporanei».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma. Due esempi di uso temporaneo di aree dismesse; sopra, una sfilata a Pratibus District e sotto, torneo di basket a Ragusa Off, due ex autorimesse Atac

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IN NORME&TRIBUTI

I diritti edificatori non sono «reali»:

il registro è ridotto

Busani -- a pagina 23

Immobili

Diritti edificato la natura

obbligatoria

«taglia» il registro

a

Angelo Busani

—a pagina 23

Diritti edificatori: la natura obbligatoria taglia l'imposta di registro sulla vendita

URBANISTICA

La Cassazione si è orientata per la natura non reale della possibilità di costruire Sulle cessioni non va quindi applicata l'aliquota del 9%

ma quella dello 0,5 o del 3%

Pagina a cura di Angelo Busani

Una svolta decisiva nel trattamento fiscale del contratto avente a oggetto la cessione dei diritti edificatori, vale a dire del diritto di realizzare la co- struzione di un edificio in un dato fondo: è quanto potrebbe derivare dall'ordinanza della Cassazione n.

26016 del 15 ottobre 2019 (di rimes- sione alle Sezione Unite), nella quale, pur non essendo trattata questa ma- teria, vi è, perla prima volta, una deci- sa presa di posizione della giurispru- denza di vertice rispetto al tema della natura giuridica dei diritti edificatori.

Raggiunta una solida convinzione su questo tema, se ne possono dunque derivare, con notevole fondatezza, le relative conseguenze tributarie.

La Cassazione si schiera infatti con decisione nel senso della natura ob- bligatoria e non reale e da ciò conse- gue che all'atto traslativo dei diritti edificatori, posto in essere da un ce- dente che non sia un soggetto Iva, si deve applicare l'imposta di registro non con l'aliquota propria degli atti traslativi di beni immobili (i19%) ma con l'aliquota propria degli atti con i quali si pattuisce la cessione dei credi- ti (0,5%) o, tutt'al più, dei beni diversi

dagli immobili 01 3%).

A seguito della pronuncia della Cassazione si prospetta, pertanto, uno squarcio di luce nitidain una ma- teria assai controversa, la quale af- fondale sue radici nell'epoca in cui la cosiddetta cessione di cubatura era ipotizzabile solo mediante la costitu- zione di una servitù tra due fondi, ne- cessariamente vicini se non confi- nanti: e cioè una servitù consistente nel limitare la volumetria realizzabile sul "fondo servente" (in base alla sua superficie e all'indice volumetrico previsto dal piano regolatore comu- nale) affinchè la cubatura non realiz- zata su detto fondo fosse realizzabile sul "fondo dominante", unitamente alla cubatura di per sé già prevista sul fondo dominante.

Una radicale svolta si è però avuta, di recente, per due fattori concomi- tanti. Il primo è di ordine urbanistico:

per ragioni vuoi di compensazione, vuoi di incentivazione, vuoi di pere- quazione, i Comuni hanno iniziato a prevedere, negli strumenti urbanisti- ci, l'attribuzione di diritti edificatori ai proprietari di aree che si vengano a trovare in determinate situazioni, co- me, ad esempio, al proprietario di un fondo vincolato a verde pubblico al quale il Comune offre in cambio il di- ritto di realizzare una data volumetria su un altro fondo (non necessaria- mente ancora individuato al momen- to dell'attribuzione della cubatura).

Ebbene, i diritti edificatori sono bensì, in origine, riferiti a un dato fon- do ma sono concepiti in urbanistica per poter essere "distaccati" dal fondo da cui promanano senza dover essere immediatamente impressi su altro fondo: in sostanza, dopo esser "de- collati" dal fondo di provenienza, possono rimanere "in volo", e cioè

nella titolarità del soggetto che li ha acquisiti, fino a che questi non decida di sfruttarli sul fondo di "atterraggio";

oppure, dopo il decollo, possono es- sere oggetto di cessione per un infini- to numero di volte, fino a che il sog- getto titolare decida di sfruttarli, su un fondo di atterraggio.

Il secondo fattore è che con l'arti- colo 5, del DI 70/2011, è stato intro- dotto nel Codice civile l'articolo 2643 n. 2-bis secondo il quale la cessione del diritto edificatorio può essere tra- scritta nei registri immobiliari (così come la cessione di un bene immobi- le). Questa novità ha dato una spinta decisiva alla commerciabilità dei di- ritti volumetrici senza dover usare lo schema della servitù. Infatti, l'utilizzo della servitù, per sua stessa natura, costringe all'atterraggio immediato del diritto di cubatura nell'istante stesso del suo decollo; invece, se si ipotizza che il diritto edificatorio pos- sa esser ceduto senza la servitù, se ne deriva che il diritto edificatorio può decollare senza atterrare subito e può essere trasferito dal proprietario del fondo di decollo ad altro soggetto il quale, a sua volta, può divenirne tito- lare senza dover procedere all'imme- diato atterraggio del diritto (quindi anche un soggetto non proprietario di un fondo di possibile atterraggio).

Se, dunque, la Cassazione eviden- zia una decisa propensione a consi- derare il diritto di edificare come una situazione giuridica non qualificabi- le in termini di diritto reale immobi- liare, è inevitabile derivarne che il contratto di cessione deve essere fi- scalmente considerato come se avesse a oggetto un bene diverso dai beni immobili.

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MANCA L'IMMEDIATEZZA

La volumetria resta staccata dal terreno anche a lungo

Difficile, di conseguenza, qualificare l'area di decollo come fabbricabile ai fini Ici

L'ordinanza26o16/2o19disponela rimessione alle Sezioni Unite della Cassazione della questione se un'area gravata daunvincolo diine- dificabilità assoluta sia comunque da considerare (ai fini Ici-Imu) come area edificabile se al proprietario dell'area sia stata attribuita, in com- pensazione, una volumetria che il medesimo non abbia ancora im- presso ad altra area. Le Sezioni unite vengono dunque coinvolte inragio- ne della complessità dellamateriae della variegatezza delle opinioni espresse in questo àmbito.

L'ordinanza 26016 qualifica co- me «preferibile» la tesi che intende i diritti edificatori come diritti «di natura obbligatoria», sia pure «con profili di realità»; di conseguenza, ricusa l'idea secondo la quale i diritti edificatori sarebbero da considerare come «diritti reali di godimento» (si veda l'articolo a fianco).

Iprofili di realità cui la Cassazio- ne accenna sono indubbi: la volu- metria necessariamente origina da un fondo e compete al proprietario del fondo. Può originare perché lo strumento urbanistico comunale consente, in una certa zona, l'edifi- cazione di edifici di un dato tipo e di una data volumetria. Mala strumen- tazione urbanistica comunale può anche disporre che i proprietari di aree, in determinati contesti (ad esempio, per incentivarli all'esecu- zione di opere di urbanizzazione), possono ottenere il diritto di realiz- zare la costruzione di un dato edifi- cio su un fondo diverso da quello la cui proprietà ha dato origine all'at- tribuzione del diritto edificatorio.

A farpropendere perla natura re-

aie del diritto edificatorio è stata an- che l'introduzione nel Codice civile dell'articolo 2643 n. 2-bis, che con- sente di trascrivere nei registri im- mobiliari gli atti che hanno a oggetto la cessione dei diritti edificatori: la trascrizione, infatti, è un'operazione tipicamente attinente ai contratti che comportano il trasferimento della proprietà di beni immobili op- pure la costituzione o il trasferimen- to di diritti reali immobiliari. Si obietta tuttavia che in alcuni casi si trascrivono anche contratti a effica- cia obbligatoria: si pensi alla trascri- zione della locazione di durata supe- riore a nove anni oppure alla trascri- zione del contratto preliminare di compravendita immobiliare.

Tuttavia, secondo la Cassazione, queste argomentazioni non sono decisive: è vero che il diritto edifica- torio necessariamente "decolla" da un fondo e, infine, "atterra" su un al- tro, ma è altresìvero che la volume- tria può restare per lungo tempo "in volo", completamente staccata sia dal fondo di decollo (che la genera) sia daquello di atterraggio (che deve riceverla), potendo nel frattempo essere liberamente ceduta a fronte di un prezzo: «si tratta di un diritto che non presenta quei caratteri di immediatezza e di inerenza che con- notano qualsiasi diritto reale».,

Alla luce di questo ragionamento, inoltre, è difficile considerare area edificabile il terreno dal quale i diritti edificatori sono decollati rendendo- lo inedificabile: anche sei diritti edi- ficatori sono ancora nella titolarità del proprietario non si può non te- ner conto del fatto che, durante il

"volo", il proprietario del fondo non può essere considerato come pos- sessore di un'area fabbricabile, in quanto egli è in realtà titolare e pos- sessore diun'area gravata daun vin- colo di inedificabilità assoluta.

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L'ANTICIPAZIONE

IL SOLE 24 ORE 16 OTTOBRE 2019-PAG.31 L'articolo che ha dato notizia dell'ordinanza di remissione alle Sezioni unite in cui la Corte ha affrontato il problema della natura giuridica dei diritti edificatori

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IL QUADRO

I DIRITTI EDIFICATORI Il diritto di costruire nasce da un fondo (sulla base delle regole previste dallo strumento urbanistico) e compete al proprietario del fondo. Il Prg può però

permettere di utilizzare lavolumetriaedificabile su un fondo diverso da quello che ha dato origine all'attribuzione del diritto edificatorio.

4

LA TRASCRIZIONE L'articolo 5, del DI 7o/2011 ha introdotto nel Codice civile una norma (l'articolo 2643 n.

2-bis) che permette la trascrizione della cessione del diritto edificatorio nei registri immobiliari (tanto quanto si trascrive la cessione di un bene immobile). Questo ha fatto propendere per la natura reale del diritto edificatorio.

2

LA NATURA GIURIDICA La natura giuridica dei diritti edificatori è datempo al centro di un dibattito relativo soprattutto alla possibilità di qualificazione come diritto reale immobiliare o, invece, come rapporto obbligatorio

privo di natura reale. Da questa qualificazione dipende anche il trattamento fiscale della cessione.

5

3

IL DISTACCO

In origine i diritti edificatori sono riferiti a un dato fondo ma possono essere

distaccati dal fondo di provenienza (da cui

"decollano") senza dover essere subito collocati su altro fondo (su cui

"atterrano"). E mentre sono in "volo" possono essere ceduti a terzi.

L'ORDINANZA

Nell'ordinanza 26016/2019 la Corte ha ritenuto «preferibile»

la tesi secondo cui i diritti edificatori sono «di natura obbligatoria», sia pure «con

profili di realità»; non si tratta quindi di «diritti reali di godimento» poiché mancano i

«caratteri di immediatezza e di inerenza che connotano qualsiasi diritto reale».

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Paraloup (Cuneo). Borgo

coinvolto nel progetto Habit.A

IL PROGETTO DELLA SETTIMANA

FONDI EUROPEI

Edifici alpini sostenibili con il programma Habit.A

Coerente con il contesto che la circonda e ben inserita nel paesaggio; utile dal punto di vista funzionale e capace di in- nescare un impatto positivo per lo sviluppo sociale ed econo- mico del territorio. Sono le caratteristiche che deve avere oggi un'architettura rurale o montana: la definizione di un elenco dettagliato dei criteri che occorre rispettare per rag- giungere questi obiettivi è al centro del progetto di ricerca europeo italo-francese "Habit.A"; iniziativa che si inserisce nel programma Interreg Alcotra 2ol4/ao e che vede l'ordine degliArchitetti di Cuneo capofiladiun team di enti e soggetti che certificano la qualità del costruito, come Itaca e Enviro-

batBdm (simile all'italiana CasaClima).

Fra le prime attività di Habit.A, una giuria di esperti italo-francesi ha individuato a fine set- tembre dieci architetture "testimoniai" (su 80 ca- se history individuate in parte da esperti e in parte conuna call). Si tratta di immobili che in tutto o in parte già rispondono alle caratteristiche tipologi- che messe a fuoco da Habit.A: tale altre, la ristrut- turazione diun antico fienile in Valle SturadiDa- rio Castellino; un intervento all'interno del centro storico di Forcalquier; la Maison du Bois di Meo- lans-Revel, centro per comunicare la filiera del legno; una stalla a San Peyre, caso unico di strut- tura"povera" che è stata sviluppata d agli architet- ti dello studio Amun. È in corso un lavoro tecnico che porterà alla definizione divari indicatori: un"vademecum" di riferi- mento utile a chi dovrà costruire ex novo o riqualificare una struttura montana o rurale sul territorio alpino. Parliamo di progettisti, ma anche di imprese ed enti chiamati a dare au- torizzazionie permessi. Diversi sono gli esempi che dimo- strano come la ristrutturazione di un'attività economica in un piccolo borgo può avere come effetto la rinascita di un intero abitato. Così ad esempio è accaduto per il recupero delle borgataValliera di Castelmagno, completamente ab- bandonatae apoco apoco ristrutturata, apartire dai locali dedicati alla produzione del famoso formaggio.

—E. Sg.

4. RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non è ne- cessario installare centraline o acquistare software

ma serve

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l'anali- si dei dati esistenti

Efficienza. Risparmi rilevanti sono possibili senza interventi strutturali

Deepki analizza e riduce i consumi energetici

degli immobili aziendali

S

enza bisogno di investire somme ingenti, installare pannelli solari o "smonta- re" il sistema di riscalda- mento, i grandi complessi immo- biliari possono risparmiare sul la- to energetico in breve tempo, semplicemente analizzando a do- vere i dati esistenti e ottimizzando tutti i versanti, da quelli più tecnici a quelli commerciali.

È con questa strategia che si sta affermando Deepki, operatore che nasce cinque anni fa in Francia, at- tivo in Italia dal 2018, che ha da po- co raccolto 8 milioni di euro in un nuovo round di finanziamento (guidato dal fondo tedesco Sta- tkraft Ventures), tre dei quali de- stinati a un'ulteriore fase di svi- luppo in Italia.

«Ci rivolgiamo a chi possiede o gestisce grandi portafogli immo- biliari di tutti i tipi, dal terziario al residenziale. Quindi parliamo di banche, grandi aziende, fondi, so- cietà di asset management - spie- ga al Sole 24 Ore Valentina Mauro, direttrice di Deepki Italia -. L'idea è non imporre nulla al cliente: non deve installare centraline o acqui- stare software. Con l'analisi dei big data ci occupiamo di ottimiz- zare i dati già esistenti, provenien- ti dalle fonti più disparate, in certi casi contiamo fino a ottanta input diversi. Sono divisi in quattro ma- cro categorie: dati energetici e consumi in bolletta; perfórmance di superficie, involucro e impianti;

attività specifica operata dal clien- te; infine, open data estranei al- l'immobile fisico, ma che riguar- dano meteo e temperature in base alla geolocalizzazione e orari di

apertura». Il software di Deepki

"miscela" tutte queste informa- zioni, recuperati sotto forme di- verse (Pdf, Excel, Erp eccetera) e fornisce un'analisi delle incon- gruenze riscontrate per ogni sin- golo edificio che compone il por- tafoglio immobiliare del cliente che vuole "ristrutturare" la sua bolletta energetica. Dopodiché identifica una sorta di edificio mo- dello, lo paragona con quello con le performance peggiori, e indica i correttivi da adottare.

Ma prima di opzionare inter- venti "impegnativi" e costosi su impianti e strutture, si agisce sul- l'efficientamento dell'esistente e sull'aspetto commerciale. Una delle casistiche più frequenti, in- fatti, è che molti tenant paghino troppo rispetto ai consumi solo perché vincolati a vecchi contratti mai rinnovati e talvolta tariffe non più in commercio.

«Il ritorno per il cliente è rapi- do. Spesso nel giro di due mesi si può già registrare un beneficio.

Nel retail, già dopo un anno ab- biamo constato un 15-2o per cen- to di risparmi derivante dalla pri- ma mappatura del portafoglio», aggiunge Mauro. La fase di cre- scita di Deepki passerà attraverso l'ampliamento dello staff nel no- stro Paese, attualmente compo- sto da sei persone, e dall'acquisi- zione di nuovi clienti, tra i quali già figurano società come Gene- rali Real Estate, Axa, Bnp Real Estate, Invesco, Klepierre, Ferre- ro, Maisons du Monde, Crédit Agricole ed Engie.

—A. Lo.

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La manovra in arrivo

Un tetto alla spesa per i ministeri

Nodi famiglia e tasse

>Solo a fine settimana il testo del disegno di legge di Bilancio Vari dossier ancora da definire, domani vertice di maggioranza

LE MISURE

ROMA Ormai in Gazzetta ufficiale il decreto fiscale, che assicura una parte delle coperture finan- ziarie, il governo deve portare in Parlamento la componente più sostanziosa della manovra, ov- vero il disegno di legge di Bilan- cio. La scadenza era fissata allo scorso 20 ottobre. ma è impro- babile che il testo arrivi alle Ca- mere prima del fine settimana.

Non sono pochi i nodi ancora da sciogliere e i partiti della mag- gioranza sono intenzionati a portare avanti le proprie richie- ste sia in questi ultimi giorni di trattativa sia dopo, durante il passaggio nelle commissioni e

nelle aule parlamentari. Italia Viva, la formazione di Matteo Renzi, spinge ad esempio per un intervento di contenimento del- la spesa pubblica, che permetta anche di reperire risorse alter- native a quelle derivanti da nuo- ve imposte. In questa prospetti- va sarebbe stata raggiunta un'in-

IN VISTA ANCHE AGGIUSTAMENTI PER LE NUOVE IMPOSTE, A PARTIRE DA QUELLA

SULLA PLASTICA

tesa per ancorare la spesa per consumi intermedi delle ammi- nistrazioni centrali (a partire quindi dai ministeri) alla media degli ultimi tre anni. Di fatto si tratterebbe di un congelamento delle uscite ai valori nominali:

resta da capire se applicata su tutte le voci. Tra i dossier più de- licati quello relativo al fondo della famiglia (che sarà al cen- tro di un vertice domani): andrà inoltre definito il dettaglio delle nuove imposte previste, tra cui quella sulla plastica. Quest'ulti- mo prelievo, a seguito delle ri- mostranze delle aziende, po- trebbe essere rivisto con l'esclu- sione di quella riciclata.

L.Ci.

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OD/ Partite Iva Resta il regime semplificato

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ella essere chiarite le correzioni aallalegge di Bilancio dovranno cosiddetta "fiat tax" per le partite Iva. Di certo, a differenza di quanto previsto dal precedente esecutivo, il regime più favorevole non sarà esteso a imprese e professionisti per fatturato tra 65 mila e 100 mila euro. Al di sotto della soglia dei 65 mila resterebbero confermati l'aliquota al 15% e il regime forfettario (invece che analitico) per la determinazione del reddito. Ma questi vantaggi potrebbero essere riservati solo ai contribuenti che non superano alcuni limiti di spesa odi reddito.

` Pensioni Per Quota 100 r-k~r- possibili limature

fficialmente l'intenzione del governo è di non toccare l'impianto di Quota 100: il meccanismo di

pensionamento anticipato introdotto dal precedente esecutivo dovrebbe restare in vigore fino al 2021, terzo e ultimo annodi applicazione già prevista. In Parlamento però soprattutto Italia Viva è decisa a intervenire; se non per cancellare la misura almeno per allungare le finestre di uscita, recuperando così un po' di risorse finanziarie. Dovrà inoltre essere affrontato il problema dello "scalone"

che si creerà dopo il 2021 al venir meno di Quota 100.

~-- Affitti

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Rischio aumento BBB

aja. B

per la "cedolare"

R

esta aperto il nodo della "cedolare secca" la tassazione sostitutiva (e più favorevole) applicata agli affitti.

Il governo ha fatto sapere di voler portare al 12,5 per cento l'aliquota nel caso di locazione abitativa a canone concordato: un livello più alto del 10%

temporaneamente in vigore negli ultimi anni, anche se più basso del 15%a cui si tornerebbe in assenza di interventi legislativi. Dunque nei fatti si

tratterebbe di un aumento del prelievo.

Da definire anche la proroga della cedolare applicata in via sperimentale lo scorso anno per la locazione di negozi.

Cuneo fiscale Benefici ai redditi fino a 35 mila euro

A

1 taglio del cuneo fiscale, ovvero le tasse e i contributi che decurtano lo stipendio del lavoratore rispetto all'importo lordo versato dall'impresa, il governo ha destinato 3 miliardi per il 2020 e 5 negli anni successivi. L'idea di base è trasformare gradualmente l'attuale bonus 80 euro in detrazione d'imposta, potenziarlo per chi già lo percepisce ed estenderlo ai redditi da lavoro dipendente fino a circa 35 mila euro. Un piano dunque a beneficio dei lavoratori. Per il 2021 poi potrebbe essere prevista la cancellazione di alcuni degli oneri contributivi a carico delle imprese.

Aiuti per i figli Si studia il via all'assegno unico

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uno dei nodi più caldi da sciogliere con il disegno di legge di Bilancio: nel Documento programmatico inviato in Europa il ministero dell'Economia ha dichiarato l'intenzione di destinare 600 milioni nel 2020 ad un nuovo fondo perla famiglia. Ma come saranno impegnate queste risorse? Di certo una parte andrà ad azzerare i costi degli asili nido per le famiglie a reddito

medio-basso. Ma una parte della maggioranza spinge per sperimentare già dal prossimo anno l'assegno unico per i figli, che dovrebbe assorbire le varie forme di sostegno già in vigore.

Lavori in casa Da confermare il bonus giardini

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I governo ha già ribadito la propria volontà di confermare le attuali agevolazioni per le ristruttu razioni edilizie, per il risparmio energetico e per l'acquisto di mobili. Inoltre verrà introdotta una nuova specifica

detrazione, che potrà arrivare fino al 90%

delle spese sostenute per il rifacimento delle facciate dei palazzi. Non ha bisogno di proroghe (in quanto in vigore fino al 2021) il cosiddetto sisma-bonus.

Verrebbe meno invece la detrazione destinata alla sistemazione di giardini e aree verdi, ma sta crescendo la pressione perla conferma anche di questa

agevolazione.

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IL FUTURO L 1L RECUPERO DEI,Lí1 TRADIZIONE

CERCASI MANODOPERA

La tecnica dei muri a secco? Fortemente richiesta

di An a Zrt'noola

he cosa hanno in comune i rulli di Alberobello, in Pu- glia, e il ponte di Dolceacqua, in Liguria, dipinto da Cla.ude Monet? Entrambi sono realizzati con il sistema costruttivo dei muri a secco. Si tratta di una tecnica antichissima, che comporta la collocazione delle pietre una sull'altra, senza l'utilizzo di altri ele- menti. Il sistema, un tempo molto diffu- sonel nostro paese, è poi caduto in disu- so a causa della disponibilità di tecnolo- gie più rapide, a partire dal cemento ar- mato. Un «abbandono» che ha determinato la progressiva scomparsa di manodopera esperta. Di fatto oggi so- no pochissimi gli operai edili che cono- scono, e sanno utilizzare, questa tecni- ca.Nasce proprio da qui l'idea di orga- nizzare un corso di formazione ad hoc, rivolto a chi già lavora nel comparto e de- sidera acquisire competenze specifiche sulle modalità esecutive dei muri a sec- co. «Ci siamo accorti che questo genere di professionisti è molto richiesto per eseguire interventi di manutenzione e restauro delle opere esistenti -- spiega Carmelo La Licata, coordinatore proget- ti sociali e antichi mestieri di Cita Italia E importante che il lavoro sia curato da maestri artigiani specializzati, in gra- do di salvaguardare l'opera e di preser- varne gli aspetti funzionali, estetici e pa- esaggistici».

Non va dimenticato che i muretti a sec- co sono stati iscritti dall'Unesco tra i pa- trimoni dell'umanità. Il motivo addotto dall'organizzazione è duplice: da una parte vi è la valenza funzionale, in quan- to sono essenziali per prevenire frane, inondazioni e valanghe, dall'altra parte

vi è l'aspetto concettuale poiché testi- moniano la relazione armoniosa tra gli uomini e la natura. Senza dimenticare la dimensione storica, visto che vantano una tradizione secolare, «Sono opere di valore e come tali vanno trattate dice La Licata lasciare che vi mettano le mani soggetti privi di una preparazione adeguata è come affidare una tela rina- scimentale a una persona che non ha mai curato prima quel tipo di quadri».

La prima edizione del corso --promos- sa dall'associazione datoriale Cifa Italia, finanziata dal fondo interprofessionale Fonarcom e da IterEgo, e patrocinato dal CAI e dal Comune di Massa si è svolta nel borgo di Resceto, nei pressi di Massa Carrara. Vi hanno preso parte 8 operai, appartenenti a 3 imprese, coordinati da 3 formatori: due architetti (Anna della

`Iommasina e Sauro Quadrelli) e il mae- stro artigiano Massimo Gianfranceschi.

«All'inizio alcuni erano un po' scettici poiché, non essendo novellini, pensava- no di avere già nozioni sufficienti. Poi si sono ricreduti e hanno ammesso che l'iniziativa è stata utile sia perché hanno appreso nuove tecniche sia perché han- no compreso il razionale alla base di pratiche che già attuavano». Un esem- pio? La scelta delle pietre da utilizzare. A un occhio inesperto una vale l'altra, ma non è così. Ogni pietra va collocata in una determinata posizione in funzione delle sue caratteristiche, quali il mate- riale costitutivo e le dimensioni.

La formazione si è sviluppata nel corso di due giornate, per un totale di i6 ore.

«Abbiamo dovuto concentrare l'attività.

poiché i partecipanti lavorano full time e, quindi, non avevano grande disponi- bilità di tempo. In tal senso il corso non è stato esaustivo ma ha sicuramente co- struito una base cognitiva importante.

Con l'occasione è stata risolta anche una piccola criticità. Grazie all'approccio training on the job è stato ricostruito un antico muro che era semi-crollato».

Dato l'interesse e la grande quantità di manufatti da restaurare sul territorio, sono in programma altre edizioni del corso, «In un prossimo futuro, le impre- se che vorranno effettuare lavori di ma- nutenzione su questo tipo di opere do- vranno esibire una documentazione che certifichi il know how del proprio perso- nale. E uno dei motivi per cui, al termine del percorso, i partecipanti ricevono un attestato di competenza che ha validità europea».

Quali sono le regioni in cui si concentra la richiesta? I muretti a secco si trovano in tutta Italia. Si va dalla Liguria, dove ci sono migliaia di ettari di terrazzamenti, alla Sardegna, con le strutture millena- rie dei nuraghi, dalla Valle d'Itria, dove venivano utilizzati per dividere gli ap- pezzamenti di terreni, all'isola di Pantel- leria. Ma si trovano anche in altri paesi affacciati sul Mediterraneo, quali la Cro- azia, la Francia e la Grecia.

L'impegno di Cifa Italia per il recupero degli antichi mestieri non si ferma qui.

«A breve partiremo con una nuova av- ventura che ha come obiettivo formare

"maestri d'ascia" in Versilia e in Lunigia- na: territori da sempre vocali alla cantie- ristica dove oggi, purtroppo, non si tro- vano artigiani specializzati». Si tratta di una professione che risale ai tempi in cui le barche venivano costruite in legno. Il loro lavoro consisteva nel sagomare e adattare il ceppo di legno con l'ascia (da cui il nome) per adattarlo via via alla for- ma definitiva. I pochi rimasti si occupa- no della riparazione e del restauro di barche già esistenti e, più di rado, della costruzione di nuove imbarcazioni.

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Porta Nuova.

Milano è la città che maggiormente attrae i capitali esteri

Real estate Entro la fine del 2019 attesi investimenti

immobiliari in Italia per 11 miliardi

Il dato emerso al Colma Re Forum di Milano è sensibilmente superiore alla media registrata negli ultimi 5 anni, che ammonta a 7,9 miliardi di euro

ilsole24ore.com/sez/casa

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Professionisti. Gli agenti immobiliari potranno facilmente accedere alle informazioni catastali e urbanistiche relative alle case in vendita e fornire soluzioni nel caso emergano irregolarità

Accordo Fiaip-Crif, più servizi contro l'avanzata del proptech

Adriano Lovera

iaip spinge sui servizi digi- tali a favore degli agenti immobiliari. L'associazio- ne di categoria ha stretto un accordo con Crif Real Estate, tra ileader nell'am- bito delle valutazioni immobiliari e nel reperimento e gestione delle in- formazioni relative agli edifici. Da ora, Crif potrà fornire all'agente tutte le informazioni importanti relative all'immobile oggetto di compraven- dita, come planimetrie, estratti di mappa, visure catastali, attestati di prestazione energetica, relazioni tec- niche integrate e altro.

Il tutto a distanza, in formato elet- tronico, in modo da offrire al cliente un fascicolo casa completo, chiamato Dna Casa. «È essenziale che la foto- grafia dell'immobile sia chiara da su- bito, per evitare che sia il notaio a rile- vare intoppi al momento del rogito.

Un servizio ancora più importante in un Paese come l'Italia, dove 1178% de- gli immobili presenta difformità cata- stali», spiega Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip. Il contri- buto di Crif avrà un costo di alcune decine di curo, a seconda del tipo di richiesta, che l'agente potrà inserire nel computo totale della provvigione o fatturare separatamente.

Ma l'apporto della società non si esaurisce con il reperimento dei dati.

«I consulenti Crif, in caso di situazioni da sanare, potranno fornire una stima preliminare dei correttivi necessari e del relativo costo», aggiunge Baccari- ni. L'accesso alla banca dati Crif è in- tegrata all'interno della piattaforma

di lavoro "Una Fiaip", presentata già da alcuni mesi, che l'associazione sta cercando di diffondere tra gli associa- ti come mortalità di lavoro standard e che si basa su alcuni concetti di base, come la corretta valutazione del prez- zo, anche tramite strumenti informa- tici, e la collaborazione tra agenti nel- l'ambito di reti Mls.

«Nessun problema ad ammettere che questi servizi, sui cui abbiamo in- vestito, sono la nostra risposta al proptech che prende sempre più pie- de - aggiunge Baccarini -. Se gli agenti non dimostrano di fornire un valore aggiunto, i potenziali acqui- renti e venditori sono sempre più spinti a tentare la strada della disin- termediazione. Ecco perché vorrem- mo che questo sistema si estendesse a tutto il settore, non solo alla nostra associazione».

In fatto di proptech, sono interes- santi alcuni dati emersi da una ricer- ca condotta dall'ufficio studi Fiaip insieme a Università di Siena e Lum- sa su un campione di oltre 50o giova- ni tra i ao e i 35 anni, la fascia di popo- lazione più sensibile al richiamo del- le agenzie online. La maggior parte degli interpellati ha messo al primo posto l'agenzia immobiliare fisica come fonte di informazione privile- giata in una ipotetica ricerca della prima casa, seguita dai suggerimenti di parenti e amici e solo al terzo posto daí portai di annunci online. «Que- sto ci fa ben sperare perché la dire- zione che abbiamo intrapreso è pro- prio questa: non essere visti solo co- me venditori, ma come consulenti», conclude Baccarini.

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Da un sondaggio emerge come l'agenzia fisica rimanga un riferimento' anche per i Millennial

COME CAMBIA IL SETTORE

GLI ASSOCIATI FIAIP

10mila

Agenti immobiliari Secondo il presidente Baccarini rappresentano almeno ismila agenzie:

considerando che molte sono iscritte in CdC ma "dormienti", sono pari al 50% del settore

AL CATASTO

78%

Case con difformità È essenziale che lo stato dell'immobile sia regolare da subito, per evitare che sia il notaio a rilevare intoppi al rogito: l'accordo con Crif affronta queste criticità

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