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Piano Triennale dell'offerta Formativa

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Academic year: 2022

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(1)

                                                   

Piano Triennale dell'Offerta Formativa

a.  s. 2018 - 2019

Liceo Artistico Statale Caravaggio

Aggiornamento Piano triennale dell’offerta formativa (Ex art.1, comma 14, legge n.107/2015)

Approvato dal Collegio Docenti in data 4 ottobre e dal Consiglio di Istituto il 5/11/2018

Via Prinetti, 47 Cod. mecc. MISL020003 www.liceocaravaggio.gov 20127 Milano Cod. fisc. 80094670157 segreteria@liceocaravaggio.com Tel. 02 2846948 Fax 02 26117878 posta certificata misl020003@pec.istruzione.it

(2)

L’aggiornamento riguarda i seguenti argomenti:

Offerta formativa

pag. 3

-­   Piano per l’inclusione  

-­   Criteri per l’attribuzione del credito scolastico   -­   Criteri sospensione del giudizio  

-­   Criteri per l’assegnazione del voto di condotta  

-­   Regolamento di’Istituto e misure disciplinari in merito a   bullismo e cyberbullismo

-­   CLIL  

Organizzazione della scuola

pag. 29

-­   Scelte di gestione e di organizzazione interna:  

•   Funzioni strumentali  

•   Animatore digitale  

•   Referente bullismo e cyberbullismo  

•   Comitato scientifico  

•   Commissioni di lavoro e docenti referenti  

•   Coordinatori dei dipartimenti di materia e di classe  

•   Fabbisogno di organico  

•   Sicurezza  

Ampliamento dell’offerta formativa

pag. 43

-­   Progetti ed attività (elenco)  

-­   Pon  

- Bibliopass (Progetto Biblioteche Scolastiche Innovative))????

-­   Attività di promozione culturale  

Allegati pag. 54

(3)

-­   Progetti ed attività (testi completi)  

Offerta formativa

PIANO PER L’INCLUSIONE

Parte 1 – Analisi dei punti di forza e criticità A – Rilevazione dei BES presenti:

1.   Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

23 (di cui 5 in uscita)+ 6 (in entrata 2018/19)

●   Minorati vista   1 in uscita

●   Minorati udito  

●   Psicofisici  

22 (di cui 4 in uscita) + 6 (in entrata 2018/19) 2.   Disturbi evolutivi specifici

●   DSA   93 di cui 20 in

uscita

●   ADHD/DOP   3

●   Borderline cognitivo   3.   Svantaggio

●   Socio-economico/Disagio comportamentale - relazionale   17

●   Linguistico - culturale   7

TOTALE 144

(4)

% su popolazione 18%

●   N° PEI redatti dai GLHO   23

●   N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in presenza di

certificazione sanitaria   96

●   N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in assenza di

certificazione sanitaria   24

B - Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in: SI/NO

●   Insegnanti di sostegno  

Attività individualizzate e di

piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI*

●   AEC (assistente educativo culturale)  

Attività individualizzate e di

piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

●   Assistenti alla comunicazione  

Attività individualizzate e di

piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

●   Funzioni

strumentali/coordinamento  

Area Studenti

SI

●   Referenti di Istituto  

●   Disabilità  

●   DSA  

●   Svantaggio

socio/economico/cultural e/ linguistico  

SI

(5)

●   Psicopedagogisti e affini

esterni/interni   SI

●   Docenti tutor/mentor per ASL   SI

C - Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso:

●   Coordinatori di classe e simili  

Partecipazione a GLI (1

coord.) SI

Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni (ASL) SI*

Progetti didattico - educativi a prevalente tematica inclusiva

SI*

●   Docenti con specifica formazione  

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni (ASL) SI*

Progetti didattico - educativi a prevalente tematica inclusiva

SI*

●   Altri docenti  

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni (ASL) SI*

Progetti didattico - educativi a prevalente tematica inclusiva

SI*

D – Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili SI

(6)

Progetti di

inclusione/laboratori NO

E - Coinvolgimento famiglie

Informazione/formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione (ASL e

cogestione)

SI*

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

NO

F - Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS/CTI 21 Milano

Accordi di programma/

protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità

SI

Accordi di programma/

protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili

NO

Procedure condivise di

intervento sulla disabilità SI Procedure condivise di

intervento su disagio e simili SI Progetti territoriali integrati NO Progetti integrati a livello di

singola scuola NO

Rapporti con CTS / CTI SI

G - Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SI*

Progetti integrati a livello di

singola scuola SI*

(7)

Progetti a livello di reti di

scuole NO

H – Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche/gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo - didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica

interculturale/italiano L2 NO Psicologia e psicopatologia

dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità

(Autismo, ADHD, Intellettive, Sensoriali..)

SI

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati 0:per niente 1:poco 2:abbastanza 3:molto 4:moltissimo - indicatori UNESCO

0 1 2 3 4

●   Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel

cambiamento   X

●   Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione

e aggiornamento degli insegnanti   X

●   Adozione di strategie di valutazione coerenti con

prassi inclusive   X

(8)

●   Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola   X

●   Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti  

X

●   Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative  

X

●   Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla

promozione di percorsi formativi inclusivi   X

●   Valorizzazione delle risorse esistenti   X

●   Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive

utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione   X

●   Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e

l’orientamento in uscita  

X

*Progetti inclusivi e interventi attivati nell’a.s. 2017/2018:

●   Interventi di recupero matematica, inglese e sportello di fisica per tutti gli alunni, compresi gli studenti con BES  

●   Progetto Intercultura/L2  

●   Cactus  

●   Educational Art  

●   Incontri di sensibilizzazione rispetto ai BES  

●   Educazione alla legalità e il problema delle tossicodipendenze  

●   Educazione alla salute  

●   Educazione tra pari  

●   L’arte nell’orto  

●   Contorno decorato “Arte ambientale in opera  

●   Scienza e creatività  

●   Torchio in aula  

●   Il quotidiano in classe  

●   Commemorazione della Shoah  

●   @Digital Caravaggio  

●   Concorso “Aula 787”  

(9)

●   Fuori Aula  

●   Attività di alternanza scuola lavoro (ASL)  

●   Cogestione  

●   Viaggi d’istruzione  

Parte 2 – Obiettivi di incremento dell’inclusività

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo:

a.   Docenti referenti per le rispettive categorie di BES con specifiche

competenze per la rilevazione dei BES nell’Istituto, raccolta documentazione, monitoraggio, supporto ai docenti curricolari, studenti e genitori,

coinvolgimento nell’elaborazione del POFT e orientamento:  

●   Referente per la disabilità  

●   Referente per i disturbi specifici di apprendimento DSA  

●   Referente per svantaggio socio/economico/culturale/linguistico  

●   Referente Cyberbullismo  

●   Commissione BES  

●   GLI Gruppo di lavoro per l’inclusione con la presenza di tutte le componenti istituzionali, aperto anche ad una rappresentanza dei genitori dell’Istituto  

●   Figura di un docente tutor all’interno dei Consigli di Classe (es. tutor ASL)  

b.   Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento:  

●   Corso di formazione sui disturbi specifici di apprendimento/L2 rivolto a tutti i docenti  

●   Interventi di formazione/informazione da parte di specialisti rivolto agli studenti nelle classi e in plenaria  

●   Corsi di formazione/informazione per i docenti, il personale ATA, gli studenti e i genitori sulla prevenzione del Cyberbullismo  

c.   Adozione di strategie e strumenti per rilevare, monitorare e valutare il grado di inclusività dell’istituto  

d.   Incrementare le azioni di raccordo tra docenti, educatori e assistenti alla comunicazione per la condivisione degli interventi, la razionalizzazione delle risorse di sostegno sulla base dei bisogni degli studenti e la definizione dei

(10)

criteri di assegnazione del monte ore dei docenti di sostegno/educatore condivisi con i Consigli di Classe  

e.   Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti  

f.   Incrementare la collaborazione con: CTS, CTI 21 Milano

Associazioni/Fondazioni/Cooperative Onlus del territorio, Pio Istituto dei Sordi   g.   Prosecuzione dei progetti realizzati nel presente anno scolastico*,

realizzazione dei nuovi progetti per l’anno scolastico 2018/19 e inseriti nel POFT.  

h.   Ampliare il Progetto Intercultura/L2 per includere non solo gli studenti NAI ma anche tutti quegli studenti che presentano notevoli difficoltà linguistiche perché utilizzano poco la lingua italiana a casa e fuori dalla scuola.  

i.   Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative  

●   Consolidare le modalità di coinvolgimento diretto dei rappresentanti dei genitori, dei rappresentanti degli studenti e dei rappresentanti istituzionali all’interno del GLI per rilevare ed analizzare i bisogni e per proporre e condividere linee di intervento nella programmazione educativa  

j.   Maggiore valorizzazione delle risorse con specifiche competenze già esistenti all’interno dell’istituto per un uso funzionale ai bisogni  

k.   Necessità di risorse aggiuntive, potenziamento, considerato l’elevato numero di studenti con BES presenti nell’Istituto  

l.   Proseguire e migliorare le azioni di raccordo/continuità educativa per studenti con BES in ingresso e l’orientamento in itinere e in uscita  

Elaborato dal gruppo GLI nella convocazione del giorno 06/06/2018.

Approvato dal Collegio Docenti in data 14/06/2018.

(11)

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

                                                                                                                                         

ALLEGATO  A    

TABELLA

Media dei voti Fasce di credito III

ANNO Fasce di credito IV

ANNO Fasce di credito V ANNO

M=6 7-8 8-9 9-10

6<M≤7 8-9 9-10 10-11

7<M≤8 9-10 10-11 11-12

8<M≤9 10-11 11-12 13-14

9<M≤10 11-12 12-13 14-15

Regime transitorio

Candidati che sostengono l’esame nell’a.s. 2017/2018:

Tabella di conversione del credito conseguito nel III e nel IV anno:

Somma crediti conseguiti

per il III e per il IV anno Nuovo credito attribuito per il III e IV anno (totale)

6 15

7 16

8 17

9 18

10 19

11 20

 

(12)

12 21

13 22

14 23

15 24

16 25

Candidati che sostengono l’esame nell’a.s. 2018/2019:

Tabella di conversione del credito conseguito nel III anno:

Credito conseguito per il III anno Nuovo credito attribuito per il III anno

3 7

4 8

5 9

6 10

7 11

8 12

 

SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO

Criteri per la sospensione del giudizio nello scrutinio di Giugno, approvati dal Collegio dei Docenti nella seduta del 18/05/2017, con DELIBERA n° 22: sospensione del giudizio con massimo 3 materie, senza limite di punti mancanti per la sufficienza per tutte le classi.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA (Delibera del Collegio dei Docenti, 13.01.2009)

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Voto Obiettivo Indicatori Descrittore 10/9 Acquisizion

e di una coscienza morale e civile

Comportamento L’alunno/a è sempre corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali.

Uso delle strutture

della scuola Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

Rispetto del

regolamento Rispetta il regolamento. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari

Partecipazi one alla vita didattica

Frequenza Frequenta costantemente le lezioni e rispetta gli orari. Nel caso di assenze giustifica con tempestività.

Partecipazione al dialogo

educativo e didattico

Segue con interesse continuo le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica.

Rispetto delle

consegne Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante. E’ sempre munito del materiale necessario.

8 Acquisizion e di una coscienza morale e civile.

Comportamento Nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è sostanzialmente corretto/

a. Rispetta gli altri e i loro diritti.

Uso delle strutture della scuola

Non sempre utilizza al meglio il materiale e le strutture della scuola.

Rispetto del

regolamento Rispetta il regolamento, ma talvolta riceve richiami verbali.

Partecipazi one alla vita didattica

Frequenza Frequenta con regolarità le lezioni, ma talvolta non rispetta gli orari.

Partecipazione al dialogo

educativo e didattico

Segue con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita scolastica.

Rispetto delle

consegne Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente munito del materiale

necessario.

7 Acquisizion e di una coscienza morale e civile.

Comportamento Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della

scuola non sempre è corretto. Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei

loro diritti.

Uso delle strutture

della scuola Utilizza in maniera non accurata il materiale e le strutture della scuola.

Rispetto del

regolamento Talvolta non rispetta il regolamento, riceve richiami verbali e ha a suo carico richiami scritti.

Partecipazi one alla vita didattica

Frequenza Si rende responsabile di assenze e ritardi, e non giustifica regolarmente.

Partecipazione al dialogo

educativo e didattico

Segue in modo passivo e marginale l’attività scolastica. Collabora raramente alla vita della classe e dell’istituto.

Rispetto delle consegne

Molte volte non rispetta le consegne e non è munito del materiale scolastico.

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6 Acquisizion e di una coscienza morale e civile.

Comportamento Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della

scuola è poco corretto. Spesso mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro

diritti.

Uso delle strutture della scuola

Utilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola.

Rispetto del regolamento

Viola frequentemente il regolamento. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con l’allontanamento dalla comunità per un periodo non superiore a sei giorni.

Frequenza Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici, e non giustifica regolarmente.

Partecipazi one alla vita

didattica Partecipazione al dialogo

educativo e didattico

Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante le

Lezioni Rispetto delle

consegne Rispetta le consegne solo saltuariamente. Spesso non è munito del materiale scolastico.

5 Acquisizion e di una coscienza morale e civile.

Comportamento Si comporta in modo arrogante e irrispettoso nei confronti dei docenti, degli alunni e del personale della scuola.

Uso delle strutture

della scuola Utilizza in maniera trascurata e irresponsabile il materiale e le strutture della scuola. Danneggia

e imbratta muri e suppellettili.

Rispetto del

regolamento Viola di continuo il regolamento. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con

l’allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni anche gravi.

Frequenza Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi che restano ingiustificati o che vengono

giustificati in ritardo.

Partecipazi one alla vita didattica

Partecipazione al dialogo

educativo e didattico

Non dimostra alcun interesse per il dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di

disturbo durante le lezioni.

Rispetto delle consegne

Non rispetta le consegne. Sistematicamente è privo del materiale scolastico.

Incidenza delle sanzioni disciplinari sul voto di condotta

Ai fini di un più chiaro rapporto tra le sanzioni disciplinari e l’attribuzione del voto in condotta si precisa quanto segue:

1. I richiami verbali non hanno un’incidenza diretta sul voto di condotta, ma, se ripetuti, contribuiscono a determinare un quadro generale di scarso rispetto delle regole di comportamento. Al riguardo verrà prestata particolare attenzione al numero degli ingressi in ritardo alla prima ora di lezione non giustificati da disservizi

(15)

dei mezzi di trasporto, all’ingresso in ritardo in aula alla fine dell’intervallo, alle soste fuori orario presso il bar dell’istituto, all’uso improprio delle uscite di sicurezza.

2. Un solo richiamo scritto senza convocazione dei genitori, esclude automaticamente dalla fascia del voto 10, ma, se non intervengono ulteriori fattori negativi e tenuto conto delle circostanze del richiamo stesso, può ancora permettere l’accesso alla fascia del voto 9.

3. Due o più richiami scritti, con o senza convocazione dei genitori, escludono automaticamente dalla fascia del voto 9.

4. La censura o la sospensione per un massimo di due giorni escludono automaticamente dalla fascia del voto 8.

5. Una sola sospensione superiore a due giorni e inferiore a cinque giorni, se è seguita da una chiara dimostrazione di recupero comportamentale e tenuto conto delle circostanze della sospensione stessa, può ancora permettere l’accesso alla fascia del voto 7.

6. Più sospensioni o una sola sospensione superiore a cinque giorni escludono automaticamente dalla fascia del voto 7.

7. Più sospensioni o una sola sospensione superiore a cinque giorni, se non sono seguite da una chiara dimostrazione di recupero comportamentale, escludono dalla sufficienza in condotta.

FREQUENZA

Come da normativa vigente (DPR n. 122/2009 – art. 14 comma 7 e CM n. 20 del 4/3/2011), ai fini della validità dell’anno scolastico, è richiesta la frequenza di almeno tre

quarti dell’orario annuale di ogni percorso scolastico. Il mancato conseguimento del limite di frequenza comporta la non ammissione alla classe successiva e/o la non ammissione all’esame finale. I limiti minimi di frequenza, calcolati sulla base del monte ore annuale del nostro Liceo (Nuovo ordinamento), sono i seguenti:

- per il BIENNIO su 1122h del monte ore annuale, il limite massimo di assenze è 280h

- per il TRIENNIO su 1155h del monte ore annuale, il limite massimo di assenze è 288h

Recupero e potenziamento

(16)

Sulla base degli esiti del primo periodo saranno realizzate attività di recupero e sostegno, che la scuola prevede di organizzare anche con il supporto di docenti dell’organico del potenziamento. Per gli studenti che non necessitano si svolgere attività di recupero, saranno organizzate attività di approfondimento e/o ripasso di argomenti inerenti le varie discipline di Insegnamento. Inoltre, rimane la possibilità, qualora i docenti lo ritengano necessario, di attivare sportelli di studio pomeridiano.

 

(17)

REGOLAMENTO D’ ISTITUTO SEZIONE PREVENZIONE E CONTRASTO DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO

PREMESSA

Il nostro Istituto, luogo di formazione, inclusione ed accoglienza, si impegna sul fronte della prevenzione del bullismo e cyberbullismo, e, più in generale di ogni forma di violenza e intende attivare strategie di intervento utili ad arginare comportamenti a rischio determinati, in molti casi, da condizioni di disagio sociale non ascrivibili solo al contesto educativo scolastico.

La realtà del bullismo è, da tempo, ampiamente diffusa tra i banchi e si

concretizza in atti di aggressione che si realizzano spesso nel segreto ed in assenza di testimoni adulti.

La rapida diffusione delle tecnologie ha determinato, in aggiunta al bullismo “in presenza”, il fenomeno del cyberbullismo, così definito dalla Legge 29 maggio 2017, n.71: “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.”

Quest’ultima forma di bullismo, esercitata a distanza attraverso strumenti informatici, si traduce in numerose forme di aggressione e molestie, sovente accompagnate dall’anonimato ed accresciute dal fatto che la distanza del persecutore rispetto alla vittima rende più difficile la percezione della sua sofferenza. Obiettivo di questo regolamento è quello di orientare il nostro Istituto nell’individuazione e prevenzione dei comportamenti deviati, troppo spesso ignorati o minimizzati.

Il bullismo e il cyberbullismo devono essere conosciuti e combattuti da tutti in tutte le forme, come previsto:

- dagli artt. 3- 33- 34 della Costituzione Italiana;

- dalla Direttiva MIUR n.16 del 5 febbraio 2007 recante “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo”;

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- dalla direttiva MPI n. 30 del 15 marzo 2007 recante “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di „telefoni cellulari‟ e di altri dispositivi elettronici durante l‟attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”;

- dalla direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante “Linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali”;

- dalla direttiva MIUR n.1455/06; - dal D.P.R. 249/98 e 235/2007 recante “Statuto delle studentesse e degli studenti”; - dalle linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, MIUR aprile 2015;

- dagli artt. 581-582-594-595-610-612-635 del Codice Penale; - dagli artt. 2043-2047- 2048 Codice Civile; - dalla Legge del 29 maggio 2017, n.71;

- dall‟Aggiornamento delle LINEE DI ORIENTAMENTO MIUR, ottobre 2017, per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo.

La nuova legge n.71/2017 definisce il ruolo dei diversi attori del mondo della scuola italiana (MIUR, USR, Istituti Scolastici, Corpo docente) nella promozioni di attività preventive, educative e rieducative.

L’insieme di queste azioni di attenzione, tutela ed educazione è rivolto a tutti i soggetti coinvolti in episodi di bullismo e cyberbullismo, sia che si trovino nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, e senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche. In particolare:

a. Ogni istituto scolastico deve individuare fra i docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del bullismo e cyberbullismo, anche avvalendosi della collaborazione delle Forze di polizia e delle associazioni e dei centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio. Il ruolo di tale docente è dunque centrale.

b. Secondo quanto già previsto dalla legge 107 (la Buona Scuola) deve esser fatta una formazione del personale scolastico sul tema.

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c. Deve essere promosso un ruolo attivo degli studenti e di ex studenti in attività di peer education, nella prevenzione e nel contrasto del bullismo e cyberbullismo nelle scuole.

d. In un’ottica di alleanza educativa, il Dirigente Scolastico che venga a conoscenza di atti di bullismo e cyberbullismo informerà tempestivamente i genitori dei minori coinvolti. Il Regolamento di Istituto e il Patto Educativo di Corresponsabilità (destinato a tutte le famiglie) vanno integrati con specifici riferimenti a comportamenti di bullismo e cyberbullismo e relative sanzioni disciplinari. Il Dirigente attiva, nei confronti dello/gli studente/i che ha/hanno commesso atti di bullismo e/o cyberbullismo, azioni non di carattere punitivo ma educativo, queste ultime devono essere proporzionate alla gravità degli atti compiuti.

e. Le istituzioni scolastiche devono promuovere, nell’ambito della propria autonomia, l’educazione all’uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri ad esso connessi.

RUOLO DELLE VARIE FIGURE SCOLASTICHE 1. IL DIRIGENTE SCOLASTICO:

- individua attraverso il Collegio dei Docenti, un referente del bullismo e cyberbullismo;

- coinvolge, nella prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo, tutte le componenti della comunità scolastica, partendo dall'utilizzo sicuro di Internet a scuola;

- prevede all’interno del PTOF corsi di aggiornamenti e formazione in materia di prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, rivolti al personale docente e Ata;

- promuove sistematicamente azioni di sensibilizzazione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo nel territorio in rete con enti, associazioni, istituzioni locali ed altre scuole, coinvolgendo alunni, docenti, genitori ed esperti;

- favorisce la discussione all'interno della scuola, attraverso i vari organi collegiali, creando i presupposti di regole condivise di comportamento per il contrasto e prevenzione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo;

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- prevede azioni culturali ed educative rivolte agli studenti, per acquisire le competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole.

2. IL REFERENTE DEL “BULLISMO E CYBERBULLISMO”:

- promuove la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del cyberbullismo attraverso progetti d'istituto che coinvolgano genitori, studenti e tutto il personale;

- coordina le attività di prevenzione ed informazione sulle sanzioni previste e sulle responsabilità di natura civile e penale, anche con eventuale affiancamento di genitori e studenti;

- si rivolge a partner esterni alla scuola, quali servizi sociali e sanitari, aziende del privato sociale, forze di polizia, per realizzare un progetto di prevenzione;

- cura rapporti di rete fra scuole per eventuali convegni/seminari/corsi e per la giornata mondiale sulla Sicurezza in Internet la “Safer Internet Day”.

3. IL COLLEGIO DOCENTI:

- promuove scelte didattiche ed educative, anche in collaborazione con altre scuole in rete, per la prevenzione del fenomeno.

4. IL CONSIGLIO DI CLASSE :

- pianifica attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e collaborativo degli studenti e all'approfondimento di tematiche che favoriscano la riflessione e la presa di coscienza della necessità dei valori di convivenza civile;

- favorisce un clima collaborativo all'interno della classe e nelle relazioni con le famiglie propone progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.

5. IL DOCENTE:

- intraprende azioni congruenti con i propri alunni, tenuto conto che l’istruzione ha un ruolo fondamentale sia nell’acquisizione e rispetto delle norme relative alla convivenza civile, sia nella trasmissione dei valori legati ad un uso responsabile di internet;

- valorizza nell'attività didattica modalità di lavoro di tipo cooperativo e spazi di riflessioni adeguati al livello di età degli alunni.

6. I GENITORI:

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- partecipano attivamente alle azioni di formazione/informazione, istituite dalle scuole, sui comportamenti sintomatici del bullismo e del cyberbullismo;

- sono attenti ai comportamenti dei propri figli; - vigilano sull’uso delle tecnologie da parte dei ragazzi, con particolare attenzione ai tempi, alle modalità, agli atteggiamenti conseguenti;

- conoscono le azioni messe in campo dalla scuola e collaborano secondo le modalità previste dal Patto di corresponsabilità;

- conoscono il codice di comportamento dello studente;

- conoscono le sanzioni previste dal Regolamento d’Istituto nei casi di bullismo, cyberbullismo e navigazione on-line a rischio.

7. GLI ALUNNI:

- sono coinvolti nella progettazione e nella realizzazione delle iniziative scolastiche, al fine di favorire un miglioramento del clima relazionale; in particolare, dopo opportuna formazione;

- possono operare come tutor per altri studenti;

- imparano le regole basilari, per rispettare gli altri, quando sono connessi alla rete, facendo attenzione alle comunicazioni (email, sms, mms) che inviano. Non è loro consentito, durante le attività didattiche o comunque all’interno della scuola, acquisire – mediante telefonini cellulari o altri dispositivi elettronici - immagini, filmati o registrazioni vocali, se non per finalità didattiche, previo consenso del docente. La divulgazione del materiale acquisito all’interno dell’istituto è utilizzabile solo per fini esclusivamente personali di studio o documentazione, e comunque nel rispetto del diritto alla riservatezza di tutti;

- durante le lezioni o le attività didattiche in genere non si possono usare cellulari, giochi elettronici e riproduttori di musica, se non per finalità didattiche, previo consenso del docente.

MANCANZE DISCIPLINARI

Sono da considerarsi tipologie persecutorie qualificate come Bullismo:

- la violenza fisica, psicologica o l’intimidazione del gruppo, specie se reiterata;

- l’intenzione di nuocere;

- l’isolamento della vittima.

(22)

Rientrano nel Cyberbullismo:

- Flaming: Litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare.

- Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi.

- Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce fisiche, al punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità.

- Denigrazione: pubblicazione all’interno di comunità virtuali , quali newsgroup, blog, forum di discussione, messaggistica immediata, siti internet,… di pettegolezzi e commenti crudeli, calunniosi e denigratori.

- Outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte all’interno di un ambiente privato - creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in un blog pubblico.

- Impersonificazione: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona con l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi che screditino la vittima.

- Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività on line.

- Sexting: invio di messaggi via smartphone e Internet, corredati da immagini a sfondo sessuale.

L’INTERVENTO IN CASI DI CYBERBULLISMO: MISURE CORRETTIVE E SANZIONI

L’Istituto adotta sanzioni disciplinari che possono realizzarsi in attività a favore della comunità scolastica. Le sanzioni devono apparire come le conseguenze dell’atto di bullismo o di cyberbullismo e riflettere la gravità del fatto, in modo da dimostrare a tutti (studenti e genitori) che il bullismo ed il cyberbullismo non sono in nessun caso accettati. Il provvedimento disciplinare dovrà tendere alla rieducazione ed al recupero dello studente. Tali misure/azioni dovranno essere strategicamente modulate a seconda delle realtà in cui vengono applicate, ma il cyberbullo – che come detto spesso non è del tutto consapevole della sofferenza provocata – dovrebbe essere aiutato a comprendere la conseguenza del suo gesto nei confronti della vittima mediante la condivisione del dolore e la riflessione sulla condotta sbagliata messa in atto. Chi si comporta da cyberbullo esprime a sua volta malessere, immaturità, insicurezza e scarsa autostima. In questa fase è determinante la collaborazione con i genitori. Da una parte essi non devono difendere in modo incondizionato i figli e sottovalutare i fatti considerandoli “una ragazzata”. Spesso si incorre in pensieri ed opinioni essenzialmente errati ma troppo spesso radicati:

credere che sia un fenomeno facente parte della crescita oppure giudicare colpevole la vittima perché non è stata in grado di sapersi difendere o, addirittura,

(23)

perché “se l’è andata a cercare”. Prima di tutto esistono implicazioni legali di cui spesso non si tiene conto. Se per un ragazzo entrare nel profilo Facebook di un compagno, impossessandosi della password, è poco più di uno scherzo, per la polizia postale è furto di identità. Divulgare messaggi denigratori su una compagna di classe può rappresentare diffamazione; in caso di foto che la ritraggono seminuda si parla di diffusione di materiale pedopornografico. E se il ragazzo ha più di 14 anni è perseguibile per legge. Dall’altra parte, però, i genitori non dovrebbero neanche reagire in modo errato e spropositato anziché assumere un atteggiamento costruttivo.

SCHEMA PROCEDURE SCOLASTICHE IN CASO DI ATTI DI CYBERBULLISMO

Quando si viene a conoscenza di un atto che potrebbe essere configurabile come cyberbullismo ne consegue l’informazione immediata al Dirigente Scolastico. A fenomeni di cyberbullismo è spesso collegata la commissione di veri e propri reati, dei quali il D.S. non può ometterne denuncia all'autorità giudiziaria.

1a Fase: analisi e valutazione dei fatti

- Soggetto responsabile: Coordinatore di classe/Insegnante di Classe - Altri soggetti coinvolti: Referente Cyberbullismo/Psicologo

- Raccolta di informazioni sull’accaduto.

- Interviste e colloqui agli attori principali, ai singoli, al gruppo; vengono raccolte le diverse versioni e ricostruiti i fatti ed i punti di vista. In questa fase è importante astenersi dal formulare giudizi; è piuttosto necessario creare un clima di empatia, di solidarietà e di disponibilità al confronto che permetta un’oggettiva raccolta di informazioni; l’adulto è un mediatore in un contesto neutro.

- Raccolta di prove e documenti: quando è successo, dove, con quali modalità.

2a Fase: risultati sui fatti oggetto di indagine

- I fatti sono confermati; esistono prove oggettive: si apre un protocollo con uso di apposita modulistica; vengono stabilite le azioni da intraprendere.

- I fatti non sono configurabili come cyberbullismo: Non si ritiene di intervenire in modo specifico; prosegue il compito educativo.

3a Fase: azioni e provvedimenti

(24)

- Supporto alla vittima e protezione; evitare che la vittima si senta responsabile;

comunicazione alla famiglia (convocazione) e supporto nell’affrontare la situazione segnalata, concordando modalità di soluzione e analizzando le risorse disponibili dentro e fuori della scuola (psicologo, medico, altri…);

- lettera di comunicazione formale all’alunno ed ai genitori del cyberbullo;

- scelta dell’opportuno ammonimento al cyberbullo;

- valutazione di un intervento personalizzato: obiettivi: sviluppo dell’empatia, dell’autocontrollo, aumento della positività, evidenza delle conseguenze di ogni comportamento, sviluppo delle abilità di dialogo, di comunicazione e di negoziazione;

- valutazione del tipo di provvedimento disciplinare, secondo la gravità: a) sospensione del diritto a partecipare ad attività complementari ed extrascolastiche;

b) imposizione al cyberbullo di svolgimento di azioni positive, per es. lettera di scuse a vittima e famiglia; c) sospensione; e) eventuale avvio della procedura giudiziaria:

denuncia ad un organo di polizia o all’autorità giudiziaria (questura, carabinieri, ecc.);

- nel caso la famiglia non collabori, giustifichi, mostri atteggiamenti oppositivi o comunque inadeguatezza, debolezza educativa o sia recidiva nei comportamenti:

segnalazione ai Servizi Sociali del Comune.

4a Fase: percorso educativo e monitoraggio I docenti di classe e gli altri soggetti coinvolti:

- si occupano del rafforzamento del percorso educativo all’interno della classe e/o del gruppo coinvolti;

- provvedono al monitoraggio del fenomeno e della valutazione dell’intervento attuato sia nei confronti del cyberbullo, sia nei confronti della vittima.

COSA PUÒ FARE IN AUTONOMIA UN RAGAZZO/A VITTIMA DI CYBERBULLISMO?

Ciascun minore ultraquattordicenne (o i suoi genitori o chi esercita la responsabilità del minore) che sia stato vittima di cyberbullismo può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un'istanza per l'oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti diffusi nella rete. Se entro 24 il gestore non avrà provveduto, l'interessato può rivolgere analoga richiesta al Garante per la protezione dei dati personali, che rimuoverà i contenuti entro 48 ore.

(25)

Il Garante ha pubblicato nel proprio sito il modello per la segnalazione e/o reclamo in materia di cyberbullismo da inviare a: cyberbullismo@gpdp.it.

IN COSA CONSISTE IL PROVVEDIMENTO DI CARATTERE AMMINISTRATIVO?

È stata estesa al cyberbullismo la procedura di ammonimento del Questore, prevista in materia di stalking (art. 612-bis c.p.). Nel caso in cui non si ravvisino reati perseguibili d’ufficio o non sia stata formalizzata querela o presentata denuncia per le condotte di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito dei dati personali commessi mediante la rete Internet nei confronti di altro minorenne, è possibile rivolgere al Questore, autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, un’istanza di ammonimento nei confronti del minore ultraquattordicenne autore della condotta molesta. La richiesta potrà essere presentata presso qualsiasi ufficio di Polizia e dovrà contenere una dettagliata descrizione dei fatti, delle persone a qualunque titolo coinvolte ed eventuali allegati comprovanti quanto esposto. E’

bene sottolineare che l’ammonimento, in quanto provvedimento amministrativo, non richiede una prova certa e inconfutabile dei fatti, essendo sufficiente la sussistenza di un quadro indiziario che garantisca la verosimiglianza di quanto dichiarato. Qualora l’istanza sia considerata fondata, anche a seguito degli approfondimenti investigativi ritenuti più opportuni, il Questore convocherà il minore responsabile insieme ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la potestà genitoriale, ammonendolo oralmente e invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge con specifiche prescrizioni che, ovviamente, varieranno in base ai casi. La legge non prevede un termine di durata massima dell'ammonimento, ma specifica che i relativi effetti cesseranno al compimento della maggiore età.

VIOLAZIONE. SANZIONE. PROCEDURA E ORGANI COMPETENTI.

Nella tabella sottostante sono indicati i principali tipi di violazione, le sanzioni , i provvedimenti e gli organi competenti alla loro irrogazione.

INFRAZIONE SANZIONE PROCEDURA E ORGANI

COMPETENTI Uso non autorizzato del

telefono cellulare in classe (chiamate, sms, chat, giochi)

Richiamo verbale e annotazione sul libretto personale

Ascolto motivazioni dello studente/ssa da parte del Docente che ha rilevato

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l’infrazione e comminazione della sanzione

In caso di reiterazione

Ammonizione scritta Intervento Educativo

Ascolto motivazioni dello studente/ssa da parte del Docente che ha rilevato l’infrazione e comunicazione al coordinatore di classe

Ammonizione scritta da parte del Coordinatore di classe - Convocazione della famiglia o di chi esercita la

responsabilità genitoriale Utilizzo smartphone e dispositivi

elettronici a scuola: riprese video non autorizzate all’interno della scuola che violano il diritto alla protezione dei dati personali e la libertà personale altrui (diffusione non autorizzata di immagini, filmati, registrazioni di suoni e dati altrui, ect)

(D.M. del 30/11/07 n. 104).

Ammonizione scritta Intervento Educativo

Relazione scritta

dell’accaduto da parte di chi rileva l’infrazione

Deferimento al Dirigente Scolastico

Ascolto motivazioni dello studente/ssa e convocazione della famiglia per colloquio – ammonizione da parte de D.S.

Se il fatto costituisce reato è prevista la segnalazione alle autorità competenti

In caso di reiterazione

Sospensione fino a 5 giorni

Intervento Educativo

Relazione scritta sull’accaduto al Dirigente Scolastico ––

convocazione C. di classe – ascolto delle motivazioni dello studente/ssa – acquisizione eventuali memorie scritte - discussione e proposta – delibera – provvedimento del Dirigente Scolastico –

comunicazione ai genitori e/o allo studente/ssa

(27)

Se il fatto costituisce reato è prevista la segnalazione alle autorità competenti

Atti di bullismo/cyberbullismo di lieve/media entità

Sospensione fino a 5 giorni

Intervento Educativo

Relazione scritta sull’accaduto al Dirigente Scolastico ––

convocazione C. di classe – ascolto delle motivazioni dello studente/ssa – acquisizione eventuali memorie scritte - discussione e proposta – delibera – provvedimento del Dirigente Scolastico –

comunicazione ai genitori e/o allo studente/ssa

Se il fatto costituisce reato è prevista la segnalazione alle autorità competenti

In caso di reiterazione

Sospensione da 5 a 10 giorni Intervento Educativo

Gravi atti di

bullismo/cyberbullismo

Sospensione da 5 a 15 giorni di sospensione

Intervento Educativo

Relazione scritta sull’accaduto al Dirigente Scolastico ––

convocazione C. di classe – ascolto delle motivazioni dello studente/ssa – acquisizione eventuali memorie scritte - discussione e proposta – delibera – provvedimento del Dirigente Scolastico –

comunicazione ai genitori e/o allo studente/ssa.

Segnalazione alle autorità competenti.

In caso di reiterazione

Sospensione da 16-30 giorni di sospensione

Relazione scritta sull’accaduto al Dirigente Scolastico ––

convocazione C. d’Istituto – ascolto delle motivazioni dello studente/ssa – acquisizione eventuali memorie scritte - discussione e proposta – delibera – provvedimento del Dirigente Scolastico –

comunicazione allo

studente/ssa e/o ai genitori e

(28)

Intervento Educativo consegna del provvedimento medesimo e illustrazione delle misure previste per favorire un sereno rientro nella comunità scolastica.

Segnalazione alle autorità competenti

Le infrazioni di cui sopra si intendono riferite anche ad eventuali comportamenti tenuti in occasione di uscite didattiche, visite di istruzione, scambi ed attività laboratoriali esterne, sia in Italia che all’estero.

La responsabilità disciplinare è personale.

Tutte le sanzioni sono pubbliche, motivate e adottate secondo criteri di efficacia, economicità e trasparenza, ai sensi dell’art. 4 del DPR n. 249/98 come modificato dal DPR n235/07 e dell’art. 1 co. 1 della L. n. 241/90.

Le sanzioni sono sempre proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente/ssa, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano; allo studente/ssa è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni in attività in favore della comunità scolastica

La coesistenza di più infrazioni e/o la presenza di circostanze aggravanti possono comportare l’applicazione di un provvedimento di livello superiore, mentre la presenza di circostanze attenuanti può comportare l’applicazione di un provvedimento di livello inferiore.

Per esempio possono costituire specifiche circostanze aggravanti l’abitualità del comportamento illecito e una motivazione di carattere razzista o di intolleranza verso qualunque diversità.

In nessun caso può essere sanzionata la libera espressione delle proprie opinioni correttamente manifestata e non lesiva della dignità e del rispetto altrui.

Tutti i provvedimenti disciplinari hanno una funzione prevalentemente rieducativa e si propongono di far acquisire agli studenti la consapevolezza dei propri comportamenti devianti e la capacità di correggerli, educandoli ad interagire correttamente con gli altri sia all’interno che all’esterno della comunità scolastica.

(29)

I provvedimenti disciplinari notificati ai destinatari secondo la normativa vigente (art.

3 co. 4 della L. 241/90 e successive modifiche) devono indicare il termine e l’autorità cui è possibile presentare ricorso.

In tutti i casi in cui sia necessario comminare una sanzione il Consiglio di classe insieme alla famiglia e, ove necessario, ai servizi sociali e all'autorità giudiziaria, promuove un percorso di recupero educativo dello studente/ssa, volto a permetterne l'inclusione, la responsabilizzazione e il reintegro, nella comunità scolastica.

Le sospensioni che prevedono allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico e/o con esclusione dallo scrutinio finale possono essere irrogate, ai sensi dell’art. 4 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e dei commi 4 e 5, art. 7, del presente regolamento, solamente qualora risultino non esperibili interventi per un proficuo reinserimento dello studente nella comunità scolastica durante l’anno in corso.

In tutti i casi di allontanamento in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente/ssa è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

CLIL

Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è un approccio didattico di tipo immersivo che punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari. L'approccio CLIL ha infatti il duplice obiettivo di focalizzarsi tanto sulla disciplina insegnata che sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera.

Viste le sue caratteristiche, il CLIL sviluppa nello studente:

• Una maggiore fiducia nella proprie capacità comunicative nella lingua straniera target

• competenze linguistiche più spendibili, specialmente in attività pratiche

• Maggiore apertura e disponibilità alla mobilità nell'istruzione e nel lavoro

Presso il LAS Caravaggio, nelle classi quinte sono previsti moduli didattici CLIL di Matematica, di Fisica e di Filosofia. Per quanto riguarda lo svolgimento degli esami di stato, si fa riferimento ancora alla Circolare Ministeriale MIURAOODGOS prot. n.

4969 del 25 luglio 2014, (art. 5) “Le nuove modalità di svolgimento dell’Esame di Stato

(30)

riguarderanno le classi quinte dei licei ed istituti tecnici nell’ a.s. 2014-15. In generale l’accertamento del profitto nelle discipline non linguistiche veicolate in lingua straniera dovrà, in sede di esame, mettere gli studenti in condizione di valorizzare il lavoro svolto durante l’anno scolastico. Tuttavia, qualora la DNL veicolata in lingua straniera costituisca materia oggetto di seconda prova scritta, stante il carattere nazionale di tale prova, essa non potrà essere svolta in lingua straniera. Invece, la DNL veicolata in lingua straniera costituirà oggetto d’esame nella terza prova scritta e nella prova orale come di seguito precisato:

• TERZA PROVA SCRITTA: La scelta della tipologia e dei contenuti da parte della Commissione terrà conto della modalità con le quali l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera tramite metodologia CLIL è stato attivato, secondo le risultanze del documento del Consiglio di classe di cui all’articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998 n. 323.

• PROVA ORALE: Per la disciplina non linguistica, il cui insegnamento sia stato effettuato con la metodologia CLIL, il colloquio potrà accertare anche in lingua straniera le competenze disciplinari acquisite, qualora il relativo docente venga a far parte della Commissione di esame in qualità di membro interno.”

Referenti per le classi quinte: proff. Francesca Bulgarini e Federico Ferri

 

(31)

Organizzazione della scuola

SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE INTERNA

Si indicano di seguito le variazioni

Funzioni strumentali: aree e commissioni

I docenti responsabili di Funzioni Strumentali hanno compiti di coordinamento generale relativamente a specifiche aree di intervento coerenti con i principi che ispirano l’Offerta Formativa. Per l’a.s. 2018/2019, il Collegio dei Docenti, per una migliore gestione delle attività della scuola, ha individuato tre aree d’intervento e precisamente: Area PTOF, ASL e Inclusione/Sostegno.

1. Area POF/Offerta Formativa

Prof.sse Agnese Dionisio e Laura Elisabetta Terni, con le seguenti mansioni:

individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto e capacità di rispondere alle attese educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza; definizione di obiettivi e traguardi di apprendimento per le varie classi e anni di corso; attività opzionali ed elettive che arricchiscono l’offerta curricolare; modalità di progettazione didattica, monitoraggio e revisione delle scelte progettuali effettuate dagli insegnanti; modalità impiegate per valutare le conoscenze e le competenze degli allievi.

2. Area Supporto allo studente/Alternanza Scuola-Lavoro (ASL)

-­‐  Prof.ssa: Marisa Cristanini con le seguenti mansioni: strategie ed azioni di orientamento in entrata, in uscita e nel passaggio dal primo al secondo biennio;

organizzazione delle attività di stage e di Alternanza Scuola Lavoro. Nello specifico il Referente dell’Alternanza Scuola Lavoro:  

●  Presenta in Consiglio d’Istituto al Collegio docenti e ai Consigli di classe le attività di alternanza scuola/lavoro;  

●  Analizza la struttura economica del territorio con concentrazione sul settore di interesse principale della scuola;  

(32)

●  Definisce una “mappa” degli stakeholder più interessanti;  

●  Ricerca sul territorio nuove strutture, nuovi studi professionali, essendo questa la preferenza degli studenti.  

●  Concorda con il mondo del lavoro, gli studenti e le loro famiglie i luoghi presso cui si svolgerà l’alternanza  

●  Prepara tutta la documentazione necessaria per iniziare le attività;  

●  Supporta i singoli studenti consigliandoli e motivandoli nel loro percorso di alternanza;  

●  E’ responsabile della piattaforma predisposta dall’USR, per l’inserimento dei dati, delle valutazioni singole degli studenti ed il suo aggiornamento;  

●  Predispone i materiali di lavoro utili ai Consigli di Classe per l’elaborazione dei progetti;  

●  Elabora i percorsi e i progetti definendo attività e competenze;  

●  Raccoglie la documentazione e valuta il tutto al termine del percorso per condividere i risultati con i Consigli di Classe;  

●  Predispone la certificazione finale individuale;  

●  Organizza le attività di formazione della sicurezza sui luoghi di lavoro per gli alunni delle classi terze. - Controlla, organizza e monitora i processi insieme ai consigli di classe;  

●  E’ responsabile dell’organizzazione dell’archivio cartaceo e digitale dell’Alternanza, rinnovato annualmente;  

●  Verifica annualmente la documentazione necessaria all’attivazione dei processi dell’Alternanza e periodicamente apporta correttivi;  

●  Partecipa alle riunioni di aggiornamento e coordinamento promosse dal Ministero, dall’USR, dall’UST, dalla Rete dell’ambito territoriale;  

●  Affianca e supporta il lavoro dei tutor e dei Consigli di Classe;  

●  Al termine rendiconta il progetto al Dirigente e agli organi della scuola.  

3. Area inclusione/Sostegno

Prof.ssa Carmela Frasconà, con la seguente mansione: facilitare il processo d’apprendimento degli alunni con bisogni educativi speciali. In particolare, la figura referente interviene con le seguenti modalità:

(33)

●   Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni educativi speciali (BES), dei nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza  

●   Coordina i GLH operativi e il GLI d’istituto  

●   Diffonde la cultura dell’inclusione  

●   Propone la partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione sui temi dell’inclusione  

●   Offre consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali e DSA e fornisce collaborazione/consulenza alla stesura di PdP.  

●   Condivide con il Dirigente scolastico, lo staff dirigenziale e le altre F.S. impegni e responsabilità per sostenere il processo di inclusione degli studenti con bisogni speciali.  

Altre figure di riferimento legate alla gestione e all’organizzazione:

1.   Animatore digitale

Prof.ssa Gabriella Lattari, con le seguenti mansioni:

●   Area progettazione (Strumenti) : creazione di un account istituzionale per tutta la comunità scolastica (docenti, studenti, personale ATA) utilizzando Google Suite for Education; utilizzo di Google Calendar per la prenotazione dei laboratori informatici; aggiornamento del sito web dell’Istituto(comunicazioni delle attività didattiche svolte; inserimento dei dati relativi all’organigramma); apertura di un canale di comunicazione con gli studenti facilmente consultabile; costruzione di modelli editabili on line per la richiesta di assenza del personale docente e ATA; trasformazione della biblioteca scolastica in una “Biblioteca scolastica innovativa” secondo progetto vincitore bando Miur #azione 24 del PSDN e sua digitalizzazione attraverso una piattaforma di digital lending; adesione bandi PON finalizzata allo sviluppo di competenze digitali attraverso il potenziamento delle attrezzature informatiche e l’adeguamento di spazi funzionali.  

●   Area competenze e contenuti: aggiornamento di un gruppo di docenti che condivide esperienze di didattica digitale sviluppando un tema trasversale secondo il progetto “Digitalcaravaggio”; aggiornamento dell’archivio di materiali didattici digitali denominato come “Didattica digitale innovativa”

condiviso con la comunità scolastica sulla piattaforma di Google Apps for Education e con regolamento di utilizzo depositato agli attI; aggiornamento del sito “Didattica digitale” linkabile dal sito dell’Istituto e contenente l’attività

(34)

dell’Istituto svolta nell’ambito del PNSD e aggiornamento dello stesso;

gestione del giornalino digitale dell’Istituto utilizzando la piattaforma Wordpress di Repubblica.  

●   Area formazione e accompagnamaneto: formazione all’uso delle «Google Suite for Education» degli amministratori, del personale docente, degli studenti e del personale ATA; formazione all’uso delle «Google Suite for Education» del personale amministrativo per l’organizzazione mediante l’accompagnamento individuale; formazione all’uso delle “Google Suite for Education” del personale docente per la didattica mediante l’accompagnamento individuale; segnalazione di eventi e opportunità formative in ambito digitale comunicate nella pagina del sito web dell’istituto dedicata al PNSD.  

2. Referente per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo

Prof.ssa Dionisia Iannece, con le seguenti mansioni: organizzazione e promozione di attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo (legge regionale l.r. 1/2017 in applicazione della legge 71/2017). Nello specifico il referente

●   promuove la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del

cyberbullismo attraverso progetti d'istituto che coinvolgano genitori, studenti e tutto il personale;  

●   coordina le attività di prevenzione ed informazione sulle sanzioni previste e sulle responsabilità di natura civile e penale, anche con eventuale affiancamento di genitori e studenti;  

●   si rivolge a partner esterni alla scuola, quali servizi sociali e sanitari, aziende del privato sociale, forze di polizia, per realizzare un progetto di prevenzione;  

●   cura rapporti di rete fra scuole per eventuali convegni/seminari/corsi e per la giornata mondiale sulla Sicurezza in Internet la “Safer Internet Day”.  

●   Svolge un importante compito di supporto al Dirigente Scolastico per la revisione/stesura di Regolamenti (Regolamento d’istituto), atti e documenti (PTOF, PdM, Rav)  

●   Comitato scientifico  

Viene deliberato il Comitato scientifico (Collegio docenti, 18 settembre 2017), secondo i criteri indicati dalla legislazione (Indicazioni Nazionali per i Licei e i Regolamenti di riordino dei Licei “Nuovi Ordinamenti”, D.Lgs. n. 112/25.06.2008, art.

(35)

64, comma 4,; Legge n. 133/6.08.2008; Decreto delPresidente della Repubblica n.

89/15.03.2010,art.10, comma 3). Il Comitato va a sostituire e ad ampliare le funzioni del precedente Gruppo PTOF.

Continua pertanto l’azione di valorizzazione dei Dipartimenti di indirizzo, propri del liceo artistico (Art Figurative, Design, Architettura, Grafica, Audiovisivo/Multimediale), ma la estende secondo una duplice finalità:

- rafforzare il raccordo tra gli obiettivi educativi della scuola e le novità della ricerca pedagogica (a supporto dei progetti avviati nel liceo.

- rafforzare il raccordo con le realtà professionali presenti sul territorio, riguardanti le specificità degli indirizzi del liceo artistico Caravaggio, in modo da supportare i progetti e le attività di Alternanza Scuola Lavoro. Docenti: Belli, Bernascono, Bulgarini, Cristanini, Gini, Manici, Pezzimenti, Raso, Verga.

COMMISSIONI DI LAVORO E DOCENTI REFERENTI

I nomi dei membri delle commissioni, gruppi di lavoro e referenti si riferiscono alle variazioni approvate nel Collegio dei Docenti del 10 ottobre 2017

Commissioni d’Area 1.POF/Offerta formativa

NOME E COMMISSIONE COMPONENTI REFERENTI

ARTE/CULTURA/PROGETTI Dionisio, Ferri, Ferzoco, Gini, Manici,

Ritondale, Schinetti, Terni.

 

SITO E COMUNICAZIONE Lattari, Verga. Verga

 

Commissioni d’Area 2. Supporto allo studente/Inclusione e Differenziazione

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