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MECCANICA RAZIONALE ING. MECCANICA prof. Daniele Andreucci Prova a distanza del 12/05/2020

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(1)

MECCANICA RAZIONALE ING. MECCANICA prof. Daniele Andreucci Prova a distanza del 12/05/2020

1. Un cilindro di massa m, raggio R e altezza H, è vincolato a muoversi mantenendo il centro A di una delle due basi nell’origine O del sistema di riferimento fisso (O, (e

h

)).

Nel centro B dell’altra base è applicata la forza F

B

= k(x

1

+ R)e

1

, con k > 0 costante.

Il cilindro parte da fermo, con −− →

AB(0) = He

3

. Dire quali delle seguenti affermazioni sono vere.

1) Il moto è una rotazione intorno all’asse x

2

. 2) L’energia meccanica si conserva durante il moto.

3) Il momento delle quantità di moto (rispetto a A) si conserva durante il moto.

Soluzione 1. S

Scegliamo un sistema solidale S = (A, (uh)) in modo che u3=−−→

AB/H e che uh(0) = eh, h = 1, 2, 3. Nell’ipotesi che il moto sia una rotazione come indicato, il versore e1 resta sempre nel piano hu1, u3i, quindi il momento della forza è diretto lungo u2= e2. Le equazioni di Eulero sono

I11˙ω1= (I11− I332ω3,

I11˙ω2= (I33− I112ω3+ Hk(x1B(ϕ) + R) sin ϕ , I33ω33= 0 .

Qui ϕ è l’angolo (di rotazione) tra u3e e1. Quindi le equazioni hanno in effetti una soluzione ω = (0, ˙ϕ, 0) con ϕ soluzione della seconda equazione. Perciò per l’unicità di soluzioni, il moto è davvero una rotazione.

2. S

La forza applicata è conservativa.

3. N

Nei moti polari

LA= σAω= I11ϕu˙ 2.

La seconda uguaglianza vale in effetti perché il moto è una rotazione intorno a u2. Si vede infine (per esempio dalle equazioni di Eulero di cui sopra) che ˙ϕ non è costante.

2. Un punto materiale P di massa m è vincolato a muoversi sulla sfera

x

21

+ x

22

+ x

23

= R

2

,

(2)

soggetto alla forza

F = −k(x

1

e

1

+ x

2

e

2

) . Dire quali delle seguenti affermazioni sono vere.

4) Gli unici punti di equilibrio sono i poli (0, 0, R) e (0, 0, −R).

5) Nella parametrizzazione lagrangiana

(x

1

, x

2

) ∈ Q = {(x

1

, x

2

) | x

21

+ x

22

< R

2

} , x

3

=

q

R

2

− x

21

− x

22

, l’energia cinetica è

T

l

= m 2



˙x

21

+ ˙x

22

+ R

2

˙x

1

˙x

2

R

2

− x

21

− x

22

 . 6) Si può scrivere la lagrangiana del moto.

Soluzione 1. N

Si ha equilibrio ove le componenti lagrangiane delle forze si annullano, ossia dove il prodotto scalare tra forza e vettori tangenti alla sfera si annulla, ossia dove la forza è ortogonale alla sfera, e quindi anche sull’equatore x3= 0.

2. N

Si vede subito che per (x1, x2) vicino alla circonferenza x21 + x2 = R2 la forma quadratica data (in ( ˙x1, ˙x2)) non è definita positiva (si prenda ˙x1= − ˙x2 < 0 e si mandi x21+ x22→ R2−.

3. S

La forza è conservativa con potenziale U = −k

2(x21+ x22) ,

e quindi come è noto dalla teoria si può definire il potenziale lagrangiano.

3. Un punto P di massa m si muove sulla circonferenza x

21

+ x

22

= R

2

, x

3

= 0 . Il vincolo è scabro, tale che, se la velocità non è nulla,

|f

tanvin

| = µ|f

norvin

| , ove µ > 0 è costante.

Su punto agisce la forza elastica repulsiva F = k −−→

OP ,

ove O è il centro della circonferenza e k > 0 è costante.

Le condizioni iniziali sono

X (0) = Re

1

, v(0) = v

0

e

2

,

(3)

con v

0

> 0.

Dire quali delle seguenti affermazioni sono vere.

7) Il punto si arresta a un istante ¯ t < mv

0

/(µkR).

8) La reazione vincolare non fa lavoro.

9) Se s(t) indica l’ascissa curvilinea di P al tempo t, allora ¨ s(t) è costante.

Soluzione 1. S

La risposta richiede la scrittura delle equazioni di moto:

m¨s = fvin· T ,

mR1˙s2= −kR + fvin· N , 0 = fvin· B .

Dunque, se s cresce nel verso antiorario, cosicché ˙s(0) = v0> 0 si ha finché il moto non si arresta

m¨s = −µ(mR1˙s2+ kR) < −µkR . Per integrazione

m ˙s(t) < mv0− µkRt da cui l’asserto.

2. N

La reazione vincolare ha secondo la legge assegnata una componente non nulla parallela alla velocità (ossia alla tangente alla curva). Per cui il suo lavoro non è nullo.

3. N

Occorre scrivere le equazioni di moto (vedi sopra). L’equazione scalare in s mostra subito che ¨s è strettamente negativo, quindi ˙s varia e quindo lo fa anche ¨s.

4. Dire quale delle seguenti componenti lagrangiane delle forze sono conservative in senso lagrangiano e quali no.

In ogni caso ℓ = 2 e le coordinate lagrangiane sono (x, y) ∈ R

2

. 10)

Q

x

= xy , Q

y

= x

2

2 + t . 11)

Q

x

= x + ˙y , Q

y

= x

2

2 + x ˙y + y . 12)

Q

x

= y , Q

y

= −x .

Soluzione

1. S Infatti

Ul(x, y, t) = x2y 2 + yt . 2. N

Impossibile, perché le componenti dipendono dalle derivate nel tempo delle coordi- nate lagrangiane.

(4)

3. N

Non è soddisfatta la condizione di chiusura, necessaria per l’esistenza di un poten- ziale.

5. Un sistema di corpi rigidi è vincolato da vincoli olonomi fissi.

Le coordinate lagrangiane sono (ϕ, θ) ∈ (0, 2π) × (0, 2π). Qui a, b, c sono costanti positive.

Dire quali delle seguenti funzioni possono rappresentare l’energia cinetica del sistema in forma lagrangiana.

13) T

l

= a ˙ ϕ

2

+ b ˙θ

2

+ cθ

2

. 14) T

l

= a

2

ϕ ˙

2

+ abϕ ˙ ϕ ˙θ + b

2

˙θ

2

. 15) T

l

= a

2

ϕ ˙

2

+ 2ab ˙ ϕ ˙θ + b

2

˙θ

2

.

Soluzione

1. N

Se i vincoli sono fissi l’energia cinetica deve essere una forma quadratica nelle ( ˙ϕ, ˙θ).

2. N

La forma quadratica che rappresenta la Tl deve essere definita positiva, mentre quella data ha determinante negativo per qualche ϕ.

3. N

La forma quadratica uguaglia (a ˙ϕ + b ˙θ)2 e quindi è solo semidefinita positiva.

6. Sia ϕ : I → R

3

una soluzione di

˙

ϕ = F (ϕ) , con F ∈ C

1

(R

3

).

Dire quali delle seguenti affermazioni sono vere e quali no.

16) Se ϕ(t

1

) = ϕ(t

2

) per t

1

6= t

2

, allora la funzione ϕ è periodica.

17) Se F (x

0

) = 0, allora x

0

è un punto di equilibrio.

18) Sia x

0

di equilibrio. Allora se ϕ(¯ t) 6= x

0

per un ¯ t ∈ R, vale ϕ(t) 6= x

0

per ogni t ∈ R.

Soluzione 1. S

Perché ϕ(t) e ϕ(t − t1+ t2) risolvono lo stesso problema di Cauchy (con punto iniziale (t1, ϕ(t1))) e quindi coincidono per il teorema di unicità.

2. S

È la definizione di punto di equilibrio.

3. S

Altrimenti si contraddirebbe il teorema di unicità: esiste una sola soluzione che passa per il punto di equilibrio all’istante ¯t e questa è quindi quella costante.

7. Si consideri il momento delle quantità di moto L

O

di un corpo rigido C, di polo O solidale con C. Qui ω è la velocità angolare di C.

Dire quali delle seguenti affermazioni sono vere e quali no.

19) Se ω è sempre nullo durante il moto, anche L

O

lo è.

20) Se L

O

è costante nel sistema fisso, allora è costante anche nel sistema

solidale.

(5)

21) Se il moto è polare, L

O

è un multiplo scalare di ω.

Soluzione 1. N

No, nel caso in oggetto vale (in genere)

LO= m(XG− XO) × Vt(XO(t), t) 6= 0 . 2. N

Nei moti polari per inerzia, per esempio, LO è sempre costante nel sistema fisso, ma è costante nel sistema solidale solo nelle rotazioni.

3. N

Nei moti polari per inerzia, per esempio, LO= σOω che non è (salvo il caso delle rotazioni) un multiplo scalare di ω.

8. Un sistema di punti materiali soggetto a vincoli olonomi lisci e fissi ha equazione di moto

¨

x = f (x) ,

ove f ∈ C

(R) e x ∈ R è la coordinata lagrangiana (infatti si assume ℓ = 1).

Si assume anche

f (x) ≥ x

2

, x ∈ R .

Dire quali delle seguenti affermazioni è vera, con riferimento al diagramma delle orbite del moto nel piano delle fasi (x, p).

22) Le orbite (x(t), p(t)) del moto tali che p(0) = 0, x(0) 6= 0 hanno in t = 0 un punto di inversione del moto (ossia p(t) cambia segno intorno a t = 0).

23) Esiste almeno un punto di equilibrio.

24) Esistono orbite su cui p diviene illimitata.

Soluzione 1. S

Questo è vero per tutte le orbite nel piano delle fasi, a meno che non si tratti di orbite degeneri corrispondenti a punti di equilibrio, ma questo è impossibile per x 6= 0, perché per ipotesi f (x) > 0 per x 6= 0.

2. N

I punti di equilibrio corrispondono alle soluzioni di f (x) = 0, che nel nostro caso può valere al più in x = 0, ma non necessariamente; basta prendere f (x) = x2+ 1.

3. S

Si ha per x > 0

U (x) = U (0) +

x

Z

0

f (s) ds ≥ U (0) +x3 3 . Quindi per esempio le orbite date da

p =r 2

m(E + U (x)) ,

con E ∈ R qualunque, sono definite almeno in una semiretta (¯x, +∞) e soddisfano p → +∞ se x → +∞.

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