• Non ci sono risultati.

La Rassegna Stampa è consultabile nel sito:

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "La Rassegna Stampa è consultabile nel sito:"

Copied!
34
0
0

Testo completo

(1)

Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani

90133 Palermo, Via A. Volta, 44 Tel.: 091/333114/324724 Fax: 091/6193528 C.F. 8029280825 - info@ancesicilia.it – www.ancesicilia.it

La Rassegna Stampa è consultabile nel sito: www.ancesicilia.it

Del

(2)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 5

(3)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 17

(4)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 4

(5)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 12

(6)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 12

(7)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 2

(8)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 13

(9)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

https://qds.it/efficienza-energetica-contributi-per-117-imprese/

Efficienza energetica, contributi per 117 imprese

Rosario Battiato |

Dipartimento regionale programmazione: concessi circa 38 milioni di euro per ridurre i consumi e le emissioni. Circa 7,4 milioni di euro sono destinati a 14 grandi aziende, mentre il resto (30,5 milioni) sosterranno gli interventi di un centinaio di Pmi isolane. L’avviso pubblico prevede anche il supporto per installare impianti di produzione di energia rinnovabile esclusivamente per finalità di autoconsumo

PALERMO – Poco meno di 38 milioni di euro per 117 operazioni ammesse al finanziamento.

È la somma complessiva concessa nell’ambito dell’Avviso pubblico (con procedura valutativa a sportello) per la concessione di incentivi volti alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni gas climalteranti delle imprese, compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo. Una grande occasione per il sistema produttivo isolano – uno dei criteri fondamentali è che l’unità produttiva sia dislocata in Sicilia – che potrà così tentare la via della ripresa sostenibile, soprattutto in un periodo di crisi galoppante come l’attuale.

(10)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

GRANDI IMPRESE E PMI

Circa 7,4 milioni sono stati destinati a 14 grandi imprese, mentre poco più di un centinaio (103) sono state le piccole e medie imprese che hanno ottenuto 30,5 milioni di euro di contributi.

“Poiché non sussiste la completa copertura finanziaria per tutte le 103 Pmi in graduatoria – si legge in una nota del dipartimento regionale della Programmazione –, 102 di queste potranno accedere immediatamente al finanziamento, mentre per una (la ditta Tris Sicilia) si potrà procedere, a richiesta della stessa, alla concessione di un contributo parziale paria a 1.076.468,19 euro”. Ci sono state 29 operazioni non ammesse “per mancato raggiungimento del punteggio minimo di 50/100 o della soglia minima prevista di euro 50.000 di costo progettuale), per un totale di contributi richiesti e non concessi pari a euro 5.252.981,03”.

GLI OBIETTIVI

L’avviso, lanciato il 15 novembre del 2018 dal Dipartimento dell’Energia, prevedeva la procedura valutativa a sportello, selezionando i beneficiari per l’ammodernamento energetico del sistema produttivo regionale, cui destinare le risorse appostate sull’Asse 4 “Energia Sostenibile e Qualità della Vita”, Azione 4.2.1, del Po Fesr Sicilia 2014/2020, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale. La dotazione finanziaria del fondo ammontava a 37 milioni di euro, di cui la parte più sostanziosa (75%) destinata alle pmi, e il resto (25%) alle grandi imprese.

Nell’ambito di un generale ammodernamento del sistema produttivo isolano, l’avviso prevede anche il supporto alla installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile esclusivamente per autoconsumo e, al fine di aumentare l’efficacia dell’azione regionale, gli “interventi di efficientamento saranno subordinati alla realizzazione di audit energetici che certifichino la situazione di partenza e che rappresentino l’elemento di riferimento per la quantificazione dei risparmi energetici conseguiti”.

LE IMPRESE INCENTIVATE

La gamma delle imprese che hanno ottenuto i benefici è molto ampia e comprende diverse categorie produttive. Ci sono, tra le altre, supermercati, società agricole, pastifici, strutture ricettive alberghiere ed extralaberghiere, cooperative sociali, cantieri navali, vivai, imprese di depurazione delle acque, bar, falegnamerie, mangimifici, società turistiche, aziende dolciarie, colorifici, frantoi.

(11)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 2

(12)

12 giugno 2020

Servizio a pag. XXI

(13)

12 giugno 2020

Servizio a pag. XXI

(14)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

Dl semplificazioni, già 200 proposte di articoli dai ministeri ma Palazzo Chigi frena

Giorgio Santilli

Dalle modifiche al codice appalti alla rigenerazione urbana. L’ultimo esempio di fallimento di questo tipo è il «decreto sblocca cantieri» del marzo 2019

Il rischio di fare un decreto Rilancio-bis, con molte decine di articoli e centinaia di pagine, impossibile da leggere e ancora più da attuare, c’è tutto, ma Palazzo Chigi frena.

Sul decreto semplificazioni, che andrà al Consiglio dei ministri nella seconda metà di giugno, sono arrivate dai ministeri duecento proposte di articoli: dalla semplificazione anagrafica a una trentina di modifiche al codice appalti, dall’imposta sull’affissione della pubblicità alla rigenerazione urbana, dall’alta formazione artistica museale e coreutica alla funzionalità delel forze armate. Il vero rischio, paradossale, che sempre si ripropone quando si prepara un provvedimento di questo genere e con questo titolo, è la tentazione dei ministeri di svuotare i cassetti e aggredire la burocrazia aumentando le norme di riferimento e annacquando di fatto la portata delle riforme. Piccoli segmenti aggiunti a piccoli segmenti, nuove procedure per ridurre le procedure. Un labirinto che raramente ha prodotto risultati positivi e concreti aldilà degli annunci.

L’ultimo esempio di fallimento di questo tipo è il «decreto sblocca cantieri» del marzo 2019, discusso per sei mesi con profonde lacerazioni nel governo Conte 1 di tinta gialloverde e senza che,a distanza di oltre un anno, abbia prodotto risultati concreti in termini di rilancio degli investimenti. Basti pensare al capitolo supercommissari che veniva presentato come il più rilevante, la leva decisiva per ripartire e ora viene riproposto al centro del dibattito più o meno con lo stesso tono (anche se i protagonisti sono parzialmente diversi).

L’obiettivo - stavolta con l’aggravante dell’emergenza Covid - è sempre quello di rilanciare gli investimenti pubblici. Proprio per la particolarità del momento, però, è chiaro a tutti che stavolta non si può prendere in giro gli italiani né fare flop, ne va della sopravvivenza e della credibilità del Paese che, per altro, dovrà mettere a punto (e poi spendere) concretamente un piano da 200 miliardi di euro con i Fondi Ue.

Il primo a frenare rispetto a un provvedimento monstre di micronorme è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che rigetta le proposte ministeriali e ha in mente alcune riforme incisive. Non a caso ha già parlato di abuso d’ufficio e danno erariale, due proposte manifesto sul tema chiave della “paralisi della firma” e non sempre gradite in passato ai partiti della sua maggioranza. Conte pensa a una sorta di semestre (o forse anno) «bianco» in cui sperimentare nuove procedure eccezionali ed emergenziali che azzerino la burocrazia e siano il punto di inizio di un processo di riforma che riveda a fondo anche le procedure ordinarie (si veda Il Sole 24 Ore del 1° maggio scorso).

(15)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

L’ulteriore rischio, non nuovo a questa maggioranza, è di non riuscire a trovare la sintesi fra posizioni contrapposte e che le idee chiare del premier debbano fare i conti con la rissa quotidiana dentro il governo. D’altra parte, l’inizio non fa ben sperare. Si parla di questo decreto da due mesi e doveva essere prima il «decreto Aprile», poi il

«decreto Rilancio», ma i due treni sono già persi e non è detto che gli Stati generali convocati dal premier aiutino ad accelerare.

Anche perché è la maggioranza a essere drasticamente spaccata sul tema. Sono settimane che il Pd frena sulla discussione, cominciata ancora prima dell’emergenza Covid, di generalizzare il «modello Genova» fatto di commissari e pesantissime deroghe al codice degli appalti. A tutte le altre componenti della maggioranza, invece, il «modello Genova» - più slogan che sostanza - va bene, mentre anche i costruttori dell’Ance si mettono di traverso. Soprattutto se i poteri dei supercommissari fossero quelli di affidare miliardi di appalti senza gara e non quella, più naturali, di bypassare alcuni pareri sul progetto per rendere più spedito il cammino di apertura dei cantieri.

Una possibile mediazione la offre l’Anac, l’Autorità anticorruzione, co una proposta al governo: si applichi a tutti gli appalti la corsia emergenziale già prevista dal codice, agli articoli 63 e 163. Basterebbe un articolo del decreto Semplificazioni che dicesse: si può applicare la corsia di emergenza del codice perché il Covid ha creato una condizione di emergenza per tutta l’economia nazionale.

Un rating per ridurre le stazioni appaltanti

La riforma più radicale contenuta nel codice appalti è rimasta lettera morta. Si tratta del rating per le pubbliche amministrazioni, che, se non hanno alcune caratteristiche organizzative e di capacità tecnico-amministrative necessarie per svolgere un appalto, non sono qualificate come stazione appaltante. Per questa via sarebbe anche possibile ridurre l’abnorme numero di stazioni appaltanti, oggi superiore alle 30mila per concentrare questi poteri in poche amministrazioni e centrali operative cui potrebbero rivolgersi anche le amministrazioni pubbliche “non appaltanti”.

(16)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

Palermo, concessione da 155,3

milioni per l'impianto rifiuti in zona Bellolampo

Alessandro Lerbini.

E l'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale manda in gara due lavori per i porti isolani dal valore complessivo di 159,5 milioni

Maxiconcessione per l'impianto rifiuti di Palermo. Rap - Risorse ambiente Palermo - manda in gara la costruzione e gestione di un polo impiantistico comprensivo di un impianto di digestione anaerobica con produzione di biometano della frazione organica proveniente dall'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti solidi urbani e di un impianto di digestione anaerobica con produzione di biometano della Forsu derivante dalla raccolta differenziata da realizzarsi in località Bellolampo.

Il valore della concessione, che avrà una durata di 22 anni e scadrà nel 2043, è di 155,3 milioni.

L'importo dell'investimento è a totale carico del concessionario e si intende comprensivo dei costi del progetto di fattibilità definitivo ed esecutivo delle spese di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori, direzione lavori, contabilità collaudo e delle spese sostenute per la pubblicazione del bando. Termine: 13 luglio.

La Top 10 della settimana:

1- RAP SpA - Risorse Ambiente Palermo di Palermo

Oggetto: Procedura aperta. Rep.n. 11/20 - Affidamento della concessione di costruzione e gestione di un polo impiantistico comprensivo di un impianto di digestione anaerobica con produzione di biometano della frazione organica proveniente dall'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti solidi urbani di RAP SpA e di un impianto di digestione anaerobica con produzione di biometano della FORSU derivante dalla raccolta differenziata da realizzarsi in località Bellolampo nel Comune di Palermo

Importo: 155.382.500,00 Termine: 13/07/2020

2- Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale Oggetto: Procedura aperta. Project financing - Gara ai sensi dell'art. 183 commi 15-20 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. per l'affidamento in concessione della gestione dei servizi di interesse generale nei porti di Palermo e Termini Imerese, con annessi lavori di realizzazione di un nuovo parcheggio multipiano in via Patti, ristrutturazione della pavimentazione in via Patti, rifacimento del prato presso il porticciolo della Cala e presso il Castello a Mare, implementazione della segnaletica esistente sia per il traffico veicolare che per il traffico pedonale.

Importo: 135.916.510,00 Termine: 10/07/2020

(17)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

3- Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti - Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari Generali ed il Personale - Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorità Portuali, le Infrastrutture Portuali ed il Trasporto Marittimo e per vie d'acqua interne di Roma

Oggetto: Concessione trentennale presentata dalla società Energia Wind 2020 srl per uno specchio acqueo all'interno di area marina di km² 114 sita nel Mare Adriatico, nel tratto di mare di competenza della Capitaneria di porto di Rimini, antistante i comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica, per la realizzazione ed esercizio della centrale eolica offshore «Rimini» (330 mW) e opere connesse, tra cui: n. 59 aerogeneratori; una rete elettrica costituita da circa 20 km di cavi elettrici tripolari in rame sottomarini; n. 2 piattaforme marine in acciaio, di forma circolare (circa 40 metri di diametro); n. 2 condotte elettriche sottomarine; n. 2 giunti cavi terra-mare e n. 2 vasche.

Importo: 135.572.328,00 Termine: 04/07/2020

4- Cepav Due - Consorzio Eni per l'Alta Velocità di San Giuliano Milanese Oggetto: Procedura aperta. Appalto 3 Lonato est e Sirmione - Esecuzione delle opere civili di linea e opere connesse comprese tra il km 121+401 ed il km 126+963, del lotto funzionale Brescia-Verona – Lotto costruttivo 1, nell'ambito della linea AV/AC Milano- Verona, tratta Brescia est-Verona - Rif. 7774096

Importo: 78.553.355,67 Termine: 06/08/2020 5- Comune di Grottaglie

Oggetto: Procedura aperta. Project financing - Gara ai sensi dell'art. 183 comma 15-20 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. per la messa a norma degli impianti, della manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura comunale denominata «San Francesco De Geronimo» e della gestione della RSA e casa di riposo per anziani.

Importo: 62.065.268,00 Termine: 24/07/2020

6- A.N.A.S. Spa - Ente Nazionale per le Strade - Direzione Generale di Roma

Oggetto: Procedura aperta. RM 85-20 gara in 3 lotti - Accordo quadro quadriennale con un unico operatore per l'esecuzione di lavori di manutenzione programmata, compresa la parziale demolizione e ricostruzione, di ponti e viadotti ricadenti lungo le strade in gestione ANAS nella regione Lazio - Lotto 1 Esecuzione di lavori di manutenzione programmata, compresa la parziale demolizione e ricostruzione, di ponti e viadotti lungo la SS n. 148 Pontina e nell'area dell'Aereoporto di Fiumicino Importo: 35.000.000,00

Termine: 20/07/2020

7- Autostrade per l'Italia Spa di Roma

Oggetto: Procedura ristretta. Adeguamento del tratto di attraversamento appenninico tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello (Variante di Valico – autostrada A1 Milano- Napoli) - Opere PREVAM lotto 6/7 Appalto tender_43231 – Commessa 0G243 Importo: 27.479.518,17

(18)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

Termine: 09/07/2020

8- A.N.A.S. Spa - Ente Nazionale per le Strade - Direzione Generale di Roma

Oggetto: Procedura aperta. RM 85-20 gara in 3 lotti - Accordo quadro quadriennale con un unico operatore per l'esecuzione di lavori di manutenzione programmata, compresa la parziale demolizione e ricostruzione, di ponti e viadotti ricadenti lungo le strade in gestione ANAS nella regione Lazio - Lotto 2 Esecuzione di lavori di manutenzione programmata, compresa la parziale demolizione e ricostruzione, di ponti e viadotti lungo la SS n. 4 Salaria e sulla rete consolare in gestione ANAS Importo: 25.000.000,00

Termine: 20/07/2020

9- Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale Oggetto: Procedura aperta. Project financing - Gara ai sensi dell'art. 183, comma 15 del D.Lgs. 50/2016 per affidamento della concessione dei lavori e dei servizi finalizzati allo sviluppo in chiave «Smart Port» delle aree dei porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle

Importo: 23.626.026,00 Termine: 10/07/2020

10- E2i Energie Speciali Srl di Milano

Oggetto: Procedura negoziata con bando. Progettazione, costruzione, trasporto, montaggio e messa in servizio di n. 8 aerogeneratori per il campo eolico di Mazara del Vallo

Importo: 22.000.000,00 Termine: 13/07/2020

(19)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

Edifici unifamiliari, esenzione difficile per i costi di costruzione

Guglielmo Saporito

Tar Piemonte: l'agevolazione va concessa se l'intervento soddisfa esigenze di ordine sociale

Demolizioni e ricostruzioni ancora incerte tra le normative edilizie e sismabonus: gli ultimi dubbi vengono dalle pronunce Tar Piemonte (numero 322) e del Consiglio di Stato (3405/2020), in tema di edifici unifamiliari e costi di costruzione. Una norma del Testo unico edilizia (articolo 17 Dpr 380 / 2001) consente, per le ristrutturazioni e ampliamenti, l’esenzione dal costo di costruzione da versare al Comune. L’importo che sarebbe dovuto, pari a circa il 10% del valore dei materiali utilizzati, non va tuttavia pagato per le ristrutturazioni e gli ampliamenti inferiori al 20% di “edifici unifamiliari”.Secondo il Tar, l’intervento di ristrutturazione su un edificio unifamiliare, per sottrarsi al pagamento del costo di costruzione, deve comunque soddisfare esigenze di ordine sociale: non basta quindi che l’edificio demolito e ricostruito resti

“unifamiliare”, se il manufatto ha una particolare estensione. Con questo metro, nel caso specifico, l’esenzione dal costo di costruzione è stata negata ad un’abitazione di 14 vani, ritenuta appunto “di particolare consistenza”. Un principio identico e’ stato applicato dal Consiglio di Stato che, nella sentenza del 1° giugno 2020 numero 3405, precisa come si debba calcolare l’ampliamento del 20% sugli edifici unifamiliari. A parere dei giudici, occorre usare come parametro di partenza la superficie dei soli vani residenziali, escludendo quelli accessori, perché il legislatore ha inteso favorire le ristrutturazioni su abitazioni di un unico nucleo familiare. Nel caso specifico deciso dai giudici romani, un proprietario intendeva beneficiare dell’esenzione che spetta per ampliamenti entro il limite del 20%, inglobando nel dato di partenza (la superficie) anche un loggiato, vani accessori, una soffitta ed una cantina: in tal modo, la superficie complessiva superava 700 m² . Accordare un’ esenzione anche a questo tipo di intervento, viola, secondo il Consiglio di Stato, il principio posto dall’articolo 17 del Tu 380, che intende agevolare le condizioni abitative di un nucleo familiare e quindi si riferisce alle parti abitabili. Queste precisazioni sul concetto di “edificio unifamiliare”, sono utili anche nell’applicazione del decreto legge 34 / 2020 che estende fino al 110%

gli incentivi eco e sisma bonus (articolo 119, commi1 e 10). Il parametro per ottenere i benefici della norma del 2020 è infatti l’unità immobiliare, la cui nozione è desumibile dalla normativa catastale (articolo 5 Rdl 652/1939): ogni entità suscettibile di produrre reddito autonomo è appunto un’unità immobiliare, e puo’ ottenre un beneficio fino a 30 o 60 mila €. Attraverso frazionamenti catastali potrebbero ottenersi maggiori benefici, ma occorre tener presente che il dato di partenza e’ quello urbanisticamente e catastalmente legittimo al momento dell’inizio delle opere. Di fatto, comunque, anche i benefici del 2020 adottano un criterio sfavorevole agli edifici unifamiliari, perché il comma 10 dell’articolo 119 Dl 34 prevede che gli edifici unifamiliari (cioe’ le villette singole) possano ottenere i bonus solo se adibiti ad abitazione principale, escludendo quindi (almeno attualmente) le case vacanze.

(20)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

Appalti, Anie: il codice non va

sospeso ma attuato negli aspetti più moderni e attuativi

Q. E. T.

Le industrie dell'elettrotecnica ed elettronica italiana sono pronte a giocare la partita dell'innovazione nei settori del trasporto, delle reti, nelle telecomunicazioni e nelle costruzioni

Federazione Anie – in rappresentanza dell'industria elettrotecnica ed elettronica italiana, di cui fanno parte i principali fornitori di tecnologie nell'ambito dei settori speciali che negli ultimi anni stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante anche nel mercato dei settori ordinari – ribadisce la necessità che il codice appalti non vada

"sospeso" ma, al contrario, attuato nella sua interezza.

A tal fine Anie individua alcune proposte emendative per limitare l'impatto dell'emergenza sanitaria sul settore degli Appalti Pubblici e contestualmente ripropone alcune misure ritenute imprescindibili per rendere più snelle le procedure, attraverso la riduzione degli oneri burocratici, facilitando così l'accesso alle gare.

«Gli appalti pubblici, oggi più che mai, possono rappresentare una straordinaria leva di politica economica in grado di contribuire ad aumentare il benessere collettivo e permettere alla nostra industria di tornare ad essere competitiva. Riteniamo però che la ripartenza non possa prescindere da un piano di investimenti in infrastrutture definito e dal rispetto di un quadro normativo certo e semplificato» commenta Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di Federazione Anie. «Occorre definire procedure di gara in grado di intercettare l'offerta di innovazione tecnologica che le industrie Anie sono pronte ad offrire nei settori del trasporto, nelle rete elettriche, nelle telecomunicazione e anche nei settori tradizionali delle costruzioni. Sarebbe inoltre importante attuare alcune norme del codice oggi sospese. Per queste ragioni riteniamo che il codice degli appalti non debba essere soltanto "corretto" ma vada attuato negli aspetti più moderni ed innovativi, attraverso l'adozione del Regolamento».

L'attuale emergenza ha inoltre messo in risalto un aspetto più volte trascurato, ovvero quello della centralità ed importanza della digitalizzazione nelle costruzioni, pubbliche o private, «È ormai pacifico come l'edificio moderno (smart building) non possa più prescindere dalle tecnologie in esso contenute» prosegue il direttore generale di Federazione Anie. L'innovazione tecnologica è sempre più strategica anche per garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive (si pensi ad esempio alla necessità di integrare le strutture pubbliche e private con sistemi di sicurezza attivi anche per la rilevazione della temperatura corporea o per la regolamentazione degli ingressi).

«Queste valutazioni e considerazioni crediamo debbano essere poste alla base delle scelte dell'Esecutivo per ottenere una regolamentazione sugli appalti snella ed al passo

(21)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

con i tempi in grado di adattarsi alle rinnovate necessità del settore sempre più orientato verso la valorizzazione della componente tecnologica e la sostenibilità ambientale» aggiunge Portaluri.

Misure per fronteggiare la crisi da Covid -19

La Federazione condivide ed apprezza gli sforzi in materia di appalti già posti in essere dall'Esecutivo tanto nel Dl Cura Italia, quanto nel Dl Rilancio, ma ritiene necessarie ulteriori misure atte a sostenere la liquidità delle imprese gravate, in questa fase di ripresa, da oneri ben più rilevanti rispetto al periodo antecedente l'emergenza sanitaria.

Le proposte della Federazione sono volte tanto a sostenere la liquidità delle imprese quanto a rendere più agevole la gestione dei contratti nel periodo di emergenza sanitaria.

Sul fronte "liquidità" le richieste della Federazione sono principalmente tre e mirano a risolvere alcune problematiche che hanno caratterizzato la prima fase dell'emergenza sanitaria nonché ad integrare i contratti da affidare per renderli rispondenti alle attuali necessità. In primo luogo, è necessario garantire il pagamento dei SaLlrimasti inevasi a causa della sospensione delle attività dovuta al lockdown, in quanto molte imprese si sono trovate nell'impossibilità di ricevere i pagamenti non avendo raggiunto, al momento della sospensione, le soglie di importi previste contrattualmente per l'emissione degli stessi. Parimenti si ritiene doveroso riconoscere alle imprese i maggiori costi sostenuti dalle imprese per la messa in sicurezza dei cantieri, l'implementazione dei protocolli anti-contagio ha reso necessario non solo un massiccio acquisto di DPI ma anche la riorganizzazione dei luoghi di lavoro. Da ultimo è opportuno prevedere l'introduzione, nei contratti da affidare, di specifiche clausole di revisione prezzi in grado di bilanciare eventuali squilibri nei prezzi dei materiali dovuti all'emergenza sanitaria.

Sul fronte "semplificazione" la Federazione ritiene necessario abrogare la disciplina di cui all'art. 4 del Dl Fiscale, nonché chiarire che il Covid-19 rappresenta indubitabilmente una causa di forza maggiore.

Misure per lo snellimento e la semplificazione delle procedure

Federazione Anie condivide la volontà dell'esecutivo di non sospendere l'applicazione del Codice e sostiene la necessità di pervenire all'adozione del Regolamento di attuazione ed esecuzione a mezzo del quale l'intero quadro normativo verrebbe portato a regime. Tutte le misure suggerite da Anie sono ispirate dall'esigenza di semplificare e rendere più celeri le procedure. In particolare, vanno segnalate la riduzione del numero dei soggetti da verificare; l'eliminazione dell'obbligo di indicare la terna di subappaltatori; il ridefinizione del limite del subappalto, la revisione del divieto di autorizzazione del subappalto, la riduzione dei tempi delle procedure

(22)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

Allegro (Iniziativa): aule vecchie e materiali scadenti, sostenere l'edilizia scolastica con il partenariato pubblico-privato

Q. E. T.

L'aministratore delegato della società di consulenza: bisogna intervenire in maniera strategica su un fronte più ampio di incontro tra il pubblico e il capitale privato, in sinergia con i fondi strutturali europei

«L'edilizia scolastica è fondamentale per l'intero sistema dell'istruzione, che in questa fase post pandemia deve poter contare anche su misure di sviluppo degli spazi e di messa in sicurezza di edifici che hanno un'età media di 52 anni. Molte scuole, inoltre, non rispettano i criteri antisismici, i materiali di costruzione sono scadenti e inquinanti. Può essere utile, quindi, rilanciare il settore attraverso un programma di potenziamento in Partenariato Pubblico-Privato (PPP), con strumenti di ingegneria finanziaria e investimenti infrastrutturali».

È quanto dichiara Ivo Allegro, amministratore delegato di Iniziativa (www.iniziativa.cc), società di consulenza leader nei settori corporate finance, fondi strutturali Ue, PPP e sviluppo di asset per pubbliche amministrazioni locali e territoriali.

«Oltre alle misure previste nel decreto scuola appena approvato e orientate alla riqualificazione veloce dell'edilizia scolastica e a quelle indicate nel Piano Colao, con la possibilità di creare un fondo – prosegue Allegro – ritengo decisivo intervenire in maniera strategica su un fronte più ampio di incontro tra il pubblico e il capitale privato, in sinergia con i fondi strutturali europei. Un terreno fertile per la scuola – conclude – sia sotto il profilo edilizio che della didattica e che nel suo sviluppo può contare sull'impiego delle tecnologie digitali e l'utilizzo di importanti risorse finanziarie».

(23)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

Assoedilizia chiede di sospendere le regole milanesi su Cis ed edifici

degradati

Q. E. T.

Achille Colombo Clerici: «I proprietari di casa non sono assolutamente in grado di far fronte ai gravosi obblighi loro imposti per quanto attiene al Certificato d'idoneità statica»

«I proprietari di casa milanesi non sono assolutamente in grado di far fronte ai gravosi obblighi loro imposti per quanto attiene al CIS-Certificato Idoneità Statica e al recupero degli edifici abbandonati e degradati e chiedono la sospensione dei termini previsti dal Regolamento edilizio per il Cis (26 novembre 2020) e dal Piano delle Regole allegato al Pgt (un anno)».

È la richiesta rivolta dal presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici al Comune di Milano, con istanza della quale si riporta il testo.

«Assoedilizia richiama l'attenzione dell'ill.mo assessore Maran e di tutta l'amministrazione comunale competente sulla gravissima posizione dei proprietari immobiliari milanesi che, già penalizzati dalla situazione di crisi generale che perdura ormai da diversi anni, aggravata da una parallela indiscriminata imposizione fiscale, sono attualmente gravati dagli effetti della pandemia che li sta penalizzando in quanto, se diretti utilizzatori degli immobili, hanno dovuto sopportare gravissimi disagi, oneri e difficoltà di vita familiare ed economico-lavorativa, e se locatori si sono trovati a sostenere, oltre alle proprie, le derivate difficoltà dei conduttori a pagare i canoni di locazione con il conseguente tentativo di recedere dai contratti in corso o, quanto meno, di ottenere una diminuzione degli importi di corrispettivo e, d'altra parte, a dover adempiere a tutti gli obblighi, a loro carico, senza eccezione alcuna.

Inoltre la sospensione, durante tutta la fase del lockdown, delle attività dei professionisti privati e della Pubblica Amministrazione, non ancora pienamente superata ( stante il permanere del contagio, nonostante la parziale "liberazione", sul piano meramente giuridico, dalla consegna rigida) ha prodotto e sta producendo un intasamento e un rallentamento operativo che non sono certamente le condizioni migliori per poter far fronte regolarmente alle scadenze amministrative.

E in questa situazione di eccezionale gravità i proprietari di case si stanno rendendo conto che saranno tenuti anche a dare esecuzione ai gravosi obblighi loro imposti dalle nuove normative comunali (nuovo PGT e Regolamento edilizio).

In particolare ci riferiamo all'art. 11 del Regolamento Edilizio, attualmente ancora in vigore, che ha introdotto l'obbligo del CIS i cui termini di deposito sono stati differiti, dall'art. 52 comma 12 del Piano delle Regole del nuovo PGT, di 12 mesi stante l'avvio del procedimento di formazione del nuovo Regolamento Edilizio in adeguamento al Regolamento Edilizio Tipo: il primo termine scadrà il 26 novembre 2020 ed è altamente improbabile che prima di tale data venga approvato il Nuovo Regolamento.

In ogni caso nell'attuale situazione di emergenza risulterebbe assolutamente impossibile l'acquisizione della documentazione indispensabile per la formazione della certificazione (uffici oberati di arretrato e tutte le difficoltà che abbiamo costantemente

(24)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

segnalato).

Ci riferiamo inoltre all'art. 11 del Piano delle Regole del nuovo PGT del Comune di Milano, che prevede, per gli "edifici abbandonati e degradati" (si considerano abbandonati gli edifici dismessi da più di un anno) l'obbligato recupero pena la demolizione che, se non viene effettuata dal proprietario, porta alla penalizzazione rappresentata dal mancato riconoscimento della integrale SL esistente.

A questo punto è pacifico che i proprietari non sono in grado, né di affrontare, né di sopportare oneri del genere in questa situazione di emergenza di salute ed economica.

Divengono necessari, quindi, provvedimenti che li esentino da quegli obblighi che non risultino finalizzati a particolari situazioni immobiliari di emergenza, per le quali l'Amministrazione è già dotata di tutti i poteri di legge necessari per attuare le opportune misure».

(25)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 1-8

(26)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 1-8

(27)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 5

(28)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 5

(29)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 40

(30)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 40

(31)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 40

(32)

12 giugno 2020

Servizio a pag. 41

(33)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

https://www.lavoripubblici.it/news/2020/06/categoria/23847/Agenzia-delle-Entrate-Due-risposte-a-Due- quesiti-sul-Bonus-facciate-

Agenzia delle Entrate: Due risposte a Due quesiti sul

“Bonus facciate”

L’azienda pubblica che restaura la facciata di alcuni dei suoi immobili e, facendolo, effettua anche la riqualificazione energetica dell’involucro degli stessi, può avvalersi di una sola delle relative agevolazioni (eco o facciate bonus). Mentre, i contribuenti che rinnovano l’aspetto di un edificio situato in un area assimilabile alle zone A e B descritte nel decreto n. 1444/1968 (dove gli immobili agevolati devono ricadere), per accedere al bonus, devono ottenere una certificazione urbanistica dall’ente competente e non da un semplice professionista. Sono, in estrema sintesi, le conclusioni raggiunte dall’Agenzia delle entrate nelle risposte nn. 179 e 182, dell’11 giugno 2020.

Bonus facciate e Legge di Bilancio

In entrambi i casi, la disposizione di partenza è la legge di bilancio 2020 (articolo 1, commi 219 e successivi, legge 27 dicmebre 2019, n. 160), che ha introdotto l’inedito sconto fiscale, ma il punto di riferimento indiscusso, ai fini del ragionamento, è la circolare n. 2/2020.

Bonus facciate nel caso di azienda pubblica

Il documento di prassi, nel caso dell’azienda pubblica che ha chiesto se il bonus facciate si può applicare a tutti i tipi di immobili (residenziali e non), a tutte le categorie di contribuenti e alle spese sostenute per la realizzazione dell'isolamento termico degli edifici, è servito a chiarire che:

sotto il profilo soggettivo, la detrazione riguarda le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società

(34)

12 giugno 2020

Servizio a pag. ----

semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d'impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali) residenti e non residenti nel territorio dello Stato, che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell'intervento in base ad un titolo idoneo e sostengono le spese nel 2020, a prescindere dalla tipologia di reddito percepito

sotto il profilo oggettivo, il beneficio è ammesso a fronte di interventi finalizzati al recupero o restauro della "facciata esterna", realizzati su edifici o parti di edifici esistenti oppure su unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, comprese quelle strumentali, esclusivamente sulle "strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi".

Nell’ipotesi in cui gli interventi non siano di sola pulitura o tinteggiatura esterna, ma siano anche influenti dal punto di vista termico e si verifichi una possibile sovrapposizione tra gli interventi ammessi al "bonus facciate" e quelli di riqualificazione energetica oppure quelli di recupero del patrimonio edilizio, l’azienda potrà avvalersi, per le medesime spese, di una sola delle predette agevolazioni (risposta n. 179/2020).

Area equiparabile alle zone A e B

Nella circolare n. 2/2020 anche la risposta ai contribuenti che vogliono sapere come attestare che l’immobile sottoposto a nuovo look insiste su un’area equiparabile alle zone A e B descritte nel Dm n. 1444/1968, dove devono essere necessariamente ubicati gli immobili ammessi all’agevolazione.

In particolare, gli istanti, considerato che l’edificio da ripulire è situato in un Comune sprovvisto di adeguati strumenti urbanistici, vorrebbero far predisporre l’ “attestazione di equipollenza” da un ingegnere o un architetto iscritto ai rispettivi ordini professionali.

Comuni privi di strumeni urbanistici

Come detto, la detrazione spetta, tra l'altro, a condizione che gli edifici oggetto degli interventi siano ubicati in zona A o B ai sensi dell’articolo 2 del richiamato Dm, ma quando gli interventi sono effettuati su unità immobiliari ubicate in Comuni privi di strumenti urbanistici, ma ricadenti in territori aventi caratteristiche tali da rientrare nelle predette zone A o B, la circolare ha precisato che il bonus spetta comunque se, in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali, le aree dove ricadono gli edifici “ripuliti” sono assimilabili alle dette zone.

Lo stesso documento di prassi, infine, ha precisato che l'assimilazione della zona territoriale nella quale ricade l'edificio oggetto dell'intervento alle predette zone A o B deve risultare, ai fini del

“bonus facciate”, dalle certificazioni urbanistiche rilasciate dagli enti competenti. Quindi l’

“attestazione di equipollenza” non può essere predisposta, come proposto dagli istanti, da un ingegnere o architetto, ma soltanto dall’ente competente (risposta n. 182/2020).

Riferimenti

Documenti correlati

Citando i numeri della Banca d'Italia, l'Ance ricorda che i prestiti alle imprese di costruzioni nei primi 9 mesi del 2020 mostrano variazioni ancora negative sui finanziamenti

Con la sentenza 3982, il Tar della Campania si è espresso respingendo il ricorso presentato da Anac che ha impugnato il bando di gara e gli atti a questo collegati pubblicato da

La funzione di coordinatore per l'esecuzione secondo il Dlgs 81/2008, per il fatto di essere ricompresa tra quelle obbligatoriamente deputate ai componenti

In questo caso si emette il certificato di idoneità statica che vale in due anni e si indicano quali sono le operazioni da fare per sanare le situazioni di pericolo, a seguito

77, per l’esercizio delle opzioni relative alle detrazioni spettanti per gli interventi di ristrutturazione edilizia, recupero o restauro della facciata degli

Tale ricorso veniva accolto dal Tar Sardegna, sulla base dell'assunto secondo cui la mancanza della firma digitale dell'offerta non aveva determinato una incertezza sulla

Per 41 delle 80 tipologie di attività viene ampliata o introdotta la categoria cosiddetta A, riservata ai casi considerati dal legislatore a minor rischio di incendio e

L'Anac ha sottolineato che «la procedura in questione è stata avviata prima dell'entrata in vigore del decreto "Semplificazioni", dal momento che l'amministrazione ha