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QUESITI N° 1 V F 1.1 Quando si esamina un gruppo di persone è

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Academic year: 2021

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(1)

QUESITI N° 1 V F 1.1 Quando si esamina un gruppo di persone è più corretto utilizzare il termine popolazione

anziché i termini collettivo o collettività

1.2 L'unità statistica può essere costituita da un gruppo di soggetti

1.3 Le determinazioni assunte da una variabile qualitativa possono essere espresse mediante valori numerici

1.4 Le determinazioni assunte da una variabile quantitativa sono sempre valori numerici 1.5 La rappresentazione grafica detta istogramma può essere utilizzata per variabili almeno ordinabili

1.6 Il grafico a nastri viene comunemente utilizzato per variabili qualitative, sia ordinabili sia non ordinabili

1.7 Le frequenze relative sono espresse da numeri reali

1.8 I quartili possono essere determinati solo per variabili almeno ordinabili

1.9 Il valore numerico della mediana calcolata per una variabile quantitativa corrisponde sempre alla semisomma dei valori assunti dal primo e dal terzo quartile

1.10 La prima frequenza assoluta cumulata è sempre nulla 1.11 L’ultima frequenza relativa cumulata è sempre pari a 1

1.12 In un istogramma la frequenza associata ad una classe di valori corrisponde all’area del rettangolo con una base corrispondente a quella classe

1.13 In un istogramma l’asse delle ascisse e delle ordinate possono essere scambiate fra di loro

1.14 In un diagramma ad aste le altezze dei segmenti sono sempre proporzionali alla frequenza associata a ciascun valore della variabile

1.15 I rettangoli che formano un istogramma hanno come base la classe di valori e altezza proporzionale alla densità di frequenza associata alla classe

1.16 Per una variabile quantitativa il valore assunto dalla mediana è sempre maggiore o uguale a zero

1.17 La media aritmetica risulta invariante per trasformazioni di scala

1.18 In una distribuzione di frequenza, la frequenza massima è la moda della distribuzione 1.19 Le frequenze cumulate possono essere calcolate per distribuzioni di frequenza relative a variabili di qualsiasi tipo

1.20 La media aritmetica assume lo stesso valore se viene calcolata utilizzando le frequenze assolute o le frequenze relative

1.21 La moda può essere determinata solo per variabili almeno ordinabili

1.22 Il valore assunto dalla seconda frequenza cumulata può essere minore, uguale o maggiore del valore assunto dalla prima frequenza cumulata

1.23 Il valore assunto dalla media ponderata non è necessariamente compreso nel campo di variazione della variabile, a differenza di quanto accade per la media aritmetica semplice 1.24 Il valore assunto dal terzo quartile è sempre maggiore o uguale al valore assunto dal primo quartile

1.25 La media aritmetica rende minima la somma dei quadrati degli scarti

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QUESITI N° 1 V F 1.26 La moda rende minima la somma dei valori assoluti degli scarti

1.27 Considerata la sequenza di valori di una variabile X rilevata su n unità statistiche, il quantile di ordine p è pari al più piccolo valore intero superiore o uguale prodotto np 1.28 La media aritmetica non dipende dall’ordinamento dei valori assunti dalla variabile 1.29 Il valore assunto dalle frequenze assolute si può ottenere sulla base del valore assunto dalle frequenze relative solo se è nota la numerosità delle osservazioni

1.30 I rettangoli che compongono un istogramma non possono essere ordinati in modo arbitrario

1.31 Considerata una variabile quantitativa, i valori assunti dalla moda, dalla media e dalla mediana risultano sempre interni al suo campo di variazione

1.32 La moda di una variabile quantitativa può essere minore, maggiore o uguale alla mediana

1.33 La media aritmetica non dipende dall’unità di misura utilizzata nella rilevazione dei valori della variabile

1.34 La mediana di una variabile quantitativa dipende dall’unità di misura utilizzata nella rilevazione

1.35 La moda e la mediana sono entrambe più robuste della media alla presenza di valori anomali

1.36 Gli intervalli di una distribuzione in classi possono essere di ampiezze diverse, ma tali ampiezze devono risultare tutte crescenti oppure decrescenti

1.37 La densità di frequenza associata ad una classe non può mai assumere un valore minore di zero

1.38 I rettangoli di un istogramma sono compresi solo nel primo e/o secondo quadrante di un sistema di assi cartesiani

1.39 Se si raddoppiano i valori assunti da una variabile quantitativa, la loro media risulterà doppia rispetto a quella calcolata sui valori originari

1.40 Su una distribuzione relativa ad una variabile qualitativa ordinabile possono essere calcolati quattro quartili

1.41 La moda di una variabile quantitativa è sempre invariante per trasformazioni di scala 1.42 In una distribuzione in classi la prima classe può essere aperta a sinistra

1.43 La media calcolata su una distribuzione in classi può assumere valori diversi a seconda di come sono stati scelti gli estremi degli intervalli

1.44 Il calcolo dei quartili richiede sempre l’ordinamento delle determinazioni rilevate sulle unità statistiche esaminate

1.45 La somma di tutte le frequenze relative cumulate è sempre pari a 1 1.46 Una distribuzione può avere più mode

1.47 La mediana di una variabile quantitativa è sempre minore della media aritmetica 1.48 Due popolazioni possono avere la stessa media ma mediane differenti

1.49 In una distribuzione in classi, le classi devono avere tutte la stessa ampiezza

1.50 In un grafico a nastri le basi dei rettangoli hanno una lunghezza proporzionale alla densità di frequenza

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SOLUZIONI

QUESITI N° 1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

F V V V F V F V F F V V F V V F F F F V

21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40

F F F V V F F V V V V V F V V F V V V F

41 42 43 44 45 46 47 48 49 50

F V V V F V F V F F

Riferimenti