QUALITA’ SICUREZZA AMBIENTE Via Sicuri 60/A – 43100 PARMA
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Comune di Parma Provincia di Parma
INTERVENTO:
Progetto P/20/19 – Disposizioni in ordine alla realizzazione sul territorio della regione Emilia Romagna del servizio “Numero Unico di Emergenza Europeo 112” CUR 112 in
Via del Taglio a Parma
CUR NUE 112
Strada del Taglio, Parma (PR) OGGETTO:
REQUISITI ACUSTICI PASSIVI E TEMPO DI RIVERBERAZIONE
COMMITTENTE: FOTO:
Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma
Strada del Quartiere n. 2/A 43125 Parma (PR)
SERVIZIO ACUSTICA-RELAZIONE TECNICA
CODICE ATTIVITA’ A1250
CODICE CLIENTE C696
OFFERTA O116/21
00 23/09/2021 DOC M. G. M. G. M. G.
Aggiornamenti Data Descrizione Redatto Verificato Approvato
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SOMMARIO
1 PREMESSA ... 3
2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ... 3
2.1 DECRETO CAM (DM 11 ottobre 2017) - – Criteri ambientali minimi per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici . 3 2.2 UNI 11367:2010 – Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera ... 4
2.3 UNI 11532:2014 – Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati ... 5
2.4 Rumore da impianti misurato nell’ambiente dove esso si origina ... 6
2.5 Parametri da garantire per il progetto ... 7
2.6 Avvertenze generali valide per tutti gli impianti ... 8
3 DESCRIZIONE INTERVENTO ... 8
4 CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DI PROGETTO ... 10
4.1 Involucro esterno dell’edificio ... 10
4.2 Parete di separazione tra ambienti ... 10
5 INDICE DI VALUTAZIONE DELL’ISOLAMENTO ACUSTICO NORMALIZZATO DI FACCIATA D2m,nT,w 17 6 PARETI VERTICALI TRA AMBIENTI ADIACENTI - INDICE DI VALUTAZIONE DELL’ISOLAMENTO ACUSTICO NORMALIZZATO DnT,w E POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R’w ... 18
6.1 Pareti verticali di separazione tra ambienti “abitativi” ... 19
6.1.1Uno dei due ambienti separati è la Sala Operativa ... 19
6.1.2Uno dei due ambienti separati è la Sala Riunioni ... 19
6.1.3Parete di separazione tra ambienti (tutti gli altri casi) ... 19
6.2 Pareti con porte di accesso ad ambienti collettivi da ambienti “abitativi” ... 19
6.2.1Parete con porte tra corridoio e la Sala Operativa ... 19
6.2.2Parete con porte tra corridoio e Sala Riunioni ... 19
6.2.3Parete con porte tra corridoio e ambienti “abitativi” (tutti gli altri casi) ... 20
6.3 Accorgimenti in fase di posa ... 20
7 IMPIANTI - RUMOROSITA MISURATA NELL’AMBIENTE PIU’ PROSSIMO A QUELLO DOVE SI ORIGINA IL RUMORE ... 21
8 TEMPO DI RIVERBERO ... 21
8.1 Sala Riunioni Vuota ... 22
9 CONCLUSIONI ... 23
1 PREMESSA
La presente relazione è una sintesi degli studi relativi ai Requisiti Acustici Passivi e Tempo di Riverberazione del progetto “REALIZZAZIONE SUL TERRITORIO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA DEL SERVIZIO NUMERO UNICO DI EMERGENZA EUROPEO 112” in Strada Del Taglio a Parma (PR). Questo documento riporta quindi i parametri obiettivo acustici essenziali del progetto, nonché delle raccomandazioni per garantire tali parametri.
La presenza di situazioni di discontinuità (ricomprendendo anche tutta la componente impiantistica), anche di piccola entità, e l’insieme delle variabili costruttive in gioco all’interno di una costruzione edile, può indurre decadimenti significativi, dei requisiti acustici attesi e indicati in via teorica. Pertanto la messa in opera degli elementi costruttivi e di finitura, deve essere eseguita prestando la massima attenzione.
2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
DECRETO CAM (DM 11 ottobre 2017) – Criteri ambientali minimi per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici:
- Paragrafo 2.3.5.6: Comfort acustico;
UNI 11367 – Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera;
UNI 11532 – Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati
UNI EN 12354 – Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti:
- Parte 1: Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti;
- Parte 3: Isolamento acustico contro il rumore proveniente dall’esterno per via aerea;
- Parte 6: Assorbimento acustico in ambienti chiusi;
UNI TR 11175 – Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici;
UNI EN ISO 717 - Valutazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio:
- Parte 1 – Isolamento di rumori aerei;
UNI 8199:1998 - Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione
R.A.C.- Regolamento Acustico Comunale – Comune di Parma
2.1 DECRETO CAM (DM 11 ottobre 2017) - – Criteri ambientali minimi per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici Al Paragrafo 2.3.5.6 del DM 11 ottobre 2017 si legge quanto segue:
“I valori dei requisiti acustici passivi dell'edificio devono corrispondere almeno a quelli della classe II ai sensi delle norma UNI 11367. Gli ospedali, le case di cura e le scuole devono soddisfare il livello di «prestazione superiore» riportato nel Prospetto A.1 dell'Appendice A della norma UNI 11367. Devono essere altresì rispettati i valori caratterizzati come «prestazione buona» nel Prospetto B.1 dell'Appendice B alla norma UNI 11367.Gli ambienti interni devono essere idonei al raggiungimento dei valori indicati per i descrittori acustici riportati nella norma UNI 11532.
I descrittori acustici da utilizzare sono: quelli definiti nella UNI 11367 per i requisiti acustici passivi delle unità immobiliari; almeno il tempo di riverberazione e lo STI per l'acustica interna agli ambienti di cui alla UNI 11532.”
2.2 UNI 11367:2010 – Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera
Di seguito degli stralci della norma UNI 11367:2010 dove sono messi in evidenza i valori di riferimenti richiamati dal Decreto CAM
…
…
…
2.3 UNI 11532:2014 – Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati
La UNI 11532 definisce dei valori ottimali di riferimento in relazione alla destinazione d’uso; si riporta uno stralcio della norma nella versione ritirata del 2014, in quanto ad oggi la più semplice e facilmente utilizzabile (non è ancora uscita una versione sostitutiva più recente dedicata agli uffici).
2.4 Rumore da impianti misurato nell’ambiente dove esso si origina
Il Decreto CAM non disciplina il Rumore da Impianti misurato nell’ambiente dove esso si origina.
Si consiglia di aver cura di tale aspetto per garantire il corretto comfort acustico degli ambienti.
Il Regolamento Acustico Comunale di Parma indica come accettabile un valore pari all’aumento dei limiti previsti del DPCM 05/12/97 fino a 10 dBA, a meno che non siano meri locali tecnici. Si avrebbe quindi per il caso in esame, come valore massimo accettabile per gli impianti tecnologici: LAS,max ≤ 45 dBA (impianti discontinui) e LAeq ≤ 45 dBA (impianti continui). Ciononostante, per garantire un comfort acustico degli ambienti si fa riferimento alla UNI 8199:1998 di cui segue la tabella di riferimento.
2.5 Parametri da garantire per il progetto
Tenendo quindi conto di tutto quanto appena esposto, i parametri obiettivo da garantire per questo progetto sono:
Tab.1 Parametri da garantire per il progetto
N° ELEMENTO PARAMETRI COGENTI
DECRETO CAM (UFFICI) e RAC DI PARMA PARAMETRI OBIETTIVO DEL PROGETTO
1 Facciate esterne D2m,nT,w ≥ 40 dB D2m,nT,w ≥ 40 dB /
2 Pareti verticali tra ambienti - stessa UI / DnT,w ≥ 53 dB
R’w ≥ 45 dB
Se uno dei due ambienti separati è la Sala Operativa o la Sala Riunioni Per tutti i casi
3 Pareti con porte di accesso ad ambienti collettivi - stessa UI
DnT,w ≥ 36 dB DnT,w ≥ 40 dB DnT,w ≥ 36 dB
Sala Operativa e Sala Riunioni Tutti gli altri casi
4 Rumore Impianti continui (Ventilazione, riscaldamento, …) misurato nell’ambiente più prossimo a quello dove esso ci si origina
Lic ≤ 28 dBA Lic ≤ 28 dBA /
5 Rumore Impianti discontinui (Rubinetti, wc, …) misurato nell’ambiente più prossimo a quello dove esso ci si origina
Lid ≤ 33 dBA Lid ≤ 33 dBA /
6 Tempo di riverbero / Tr ≤ 0,6 s
Tr ≤ 0,6 s
Sala Operativa Tutti gli altri casi 7 Rumore Impianti (Ventilazione, riscaldamento, …)
misurato nell’ambiente dove esso si origina
45 dBA
45 dBA
35-40 dBA
45dBA
Uffici e Sala Riunioni parti comuni e Sala Operativa e
Tutti gli altri casi (spogliatoi, locali tecnici)
2.6 Avvertenze generali valide per tutti gli impianti
Le tubazioni/canalizzazioni, ove necessario, dovranno essere adeguatamente isolate acusticamente in modo da evitare il passaggio di rumore irradiato dalle stesse; in particolare le tubazioni degli scarichi idrici e fognari dovranno essere ad alto isolamento acustico;
Gli “alleggerimenti” nelle pareti, eventualmente necessari per l’alloggio degli impianti/cavi, .., dovranno essere foderate con materiali tali da ripristinare l’isolamento acustico originale della parete;
Lo stesso dicasi in corrispondenza delle placche elettriche o altro genere di “terminale” impiantistico;
Laddove le tubazioni e loro diramazioni dovessero essere possibili “veicoli di trasporto del rumore”, sia in ambiente diretto che tra ambienti diversi, dovranno essere previsti tutti i necessari silenziatori al fine di impedire questo “passaggio”; si intendono tubazioni di qualsivoglia genere, sia poste orizzontalmente che verticalmente rispetto alla struttura, di qualunque dimensione e per qualunque scopo. Per la scelta dei silenziatori e quanto eventualmente necessario dovrà essere prodotta relazione tecnica di dettaglio;
In generale tutti gli attraversamenti, forature, “scassi”, per pose impiantistiche, dovranno essere attentamente chiuse e sigillate ai bordi una volta posizionati cavi e, fili, impianti, …, e, se necessario si dovranno prevedere inserti, fasciature per garantire il perfetto rispristino della continuità.
Si dovrà avere cura, nel caso vi siano emissioni di rumore in ambiente esterno, di verificare il corretto impatto acustico ai recettori sensibili, con l’impegno di minimizzarlo.
3 DESCRIZIONE INTERVENTO
Il progetto prevede un fabbricato monopiano con forma articolata ed una serie distinta di blocchi prefabbricati sul lato Est. Il lay-out interno (vedi Fig.1) prevede: il corridoio di smistamento e la sala del centro di risposta (“Sala Operativa”) con le varie postazioni, ad Est le sale server e continuità elettrica oltre agli spogliatoi, servizi e spazio ristoro, ad Ovest gli uffici, l’accettazione, una sala riunioni ed altri locali di servizio e supporto.
Fig.1 Planimetria Piano Terra (non in scala) NORD
4 CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DI PROGETTO
In questo capitolo verrà calcolato il potere fonoisolante teorico Rw dei principali elementi costruttivi di progetto sulla base dello spessore e la densità dei materiali che li compongono. Per la codifica degli elementi costruttivi si farà riferimento al documento di progetto DS_A5.0_Abaco dei serramenti interni, delle pareti e dei solai.pdf.
4.1 Involucro esterno dell’edificio
A progetto l’elemento cieco che funge da involucro esterno è la parete esterna codificata Pe1-12.
Stratigrafia Parete Esterna – Pe 1-12
Composizione Spessore
[mm]
Densità [kg/m3]
Massa superficiale
[kg/m²]
Rw
[dB]
i. Intonaco per capotto 10 1400 14
52 Stimato con software INSUL
ii. Pannello isolante lana di roccia 150 50 8
iii. Blocco in laterizio 350 700 245
iv. Intonaco 10 1400 14
I serramenti invece sono del tipo NC75STH della Metra con vetro 44.2 PVB / 15 / 44.2 PVB (Rw = 40 dB) 4.2 Parete di separazione tra ambienti
A progetto le pareti di separazione tra ambienti sono le pareti interne codificate pi 1a, pi1b e pi 2-4 Stratigrafia Parete pi 2-4
Composizione Spessore
[mm]
Densità [kg/m3]
Massa superficiale
[kg/m²]
Rw
[dB]
i. Lastra di cartongesso 13 700 9
55 Rapporto di
prova 330226-Ist.
Giordano
ii. Lastra di cartongesso 13 700 9
iii. Intercapedine (sp.75 mm) con:
Struttura con montanti a C 50x50x50 sp. 0,6 mm (i = 600 mm);
Pannello in lana roccia (densità 40 kg/m3) sp. 75 mm
75 110 8
v. Lastra di cartongesso 13 700 9
iv. Lastra di cartongesso 13 700 9
Stratigrafia Parete pi 1a
Composizione Spessore
[mm]
Densità [kg/m3]
Massa superficiale
[kg/m²]
Rw
[dB]
i. Intonaco 15 1400 21 47
Stimato con software INSUL
ii. Blocco in laterizio 300 800 240
iii. Intonaco 15 1400 21
Stratigrafia Parete pi 1b
Composizione Spessore
[mm]
Densità [kg/m3]
Massa superficiale
[kg/m²]
Rw
[dB]
i. Intonaco 15 1400 21 50
Stimato con software INSUL
ii. Blocco in laterizio 400 800 320
iii. Intonaco 15 1400 21
Di seguito il calcolo di Rw delle pareti appena descritte con il software Insul/Guardian o con certificato di prova.
Vetro 44.2 PVB / 15 / 44.2 PVB
Parete Pe 1-12
Da calcolo risulta Rw = 55 dB, con il margine di sicurezza di 3 dB indicato da INSUL Rw = 52 dB.
Parete pi 2-4
Da certificato di prova di laboratorio Rw = 55 dB
Parete pi 1a
Da calcolo risulta Rw = 50 dB, con il margine di sicurezza di 3 dB indicato da INSUL Rw = 47 dB.
Parete pi 1b
Da calcolo risulta Rw = 53 dB, con il margine di sicurezza di 3 dB indicato da INSUL Rw = 50 dB.
Segue una planimetria dove si possono reperire le pareti esterne, le pareti interne, i serramenti interni e relativa codifica. Inoltre, sono evidenziati in viola gli ambienti campione che saranno oggetto di analisi.
Fig.2 Mappa delle pareti e serramenti interni NORD
Ufficio 5 Sala
Riunioni
5 INDICE DI VALUTAZIONE DELL’ISOLAMENTO ACUSTICO NORMALIZZATO DI FACCIATA D2m,nT,w
Per verificare il rispetto dell’indice di isolamento acustico standardizzato D2m,nT,w si analizzeranno le facciate esterne di un ambiente campione ritenuto rappresentativo per l’edificio in progetto. Si tratta dell’Ufficio 5 (Campione 1) indicato nella Figura 2.
Alla fine dell’analisi si fornirà un’indicazione sul potere fonoisolante minimo dei “serramenti esterni” da installare.
Il valore dell’indice di isolamento acustico standardizzato di facciata obiettivo deve essere D2m,nT,w ≥ 40 dB.
L’indice D2m,nT,w si calcola secondo l’equazione seguente:
D2m,nT,w = R’w + Fcp + ΔLfs
Dove:
- Fcp è il fattore correttivo sempre positivo che interpreta il contributo dovuto alla profondità dell’ambiente retrostante la facciata:
Fcp =10log[V/(6T0S)] con V volume dell’ambiente, T0 = 0,5 s tempo di riverbero di riferimento e S superficie della facciata;
- ΔLfs è il fattore che può essere sia positivo che negativo, che tiene conto della forma della facciata seguendo lo schema riportato nella tabella contenuta nella norma UNI EN 12354 (per il caso in esame ΔLfs = 0);
- R’w è il potere fonoisolante medio della facciata in opera.
Conoscendo quindi il valore di D2m,nT,w minimo obiettivo della facciata (parete esterna + “serramento esterno”), si può desumere da calcolo il valore del potere fonoisolante in opera che dovranno avere i “serramenti esterni”.
Avremo quindi:
Le dimensioni seguenti:
Ambiente campione Ufficio 5
Altezza [m] 3,1
Superficie della stanza [m²] 16,5 Volume dell'ambiente [m3] 51,2
Ambiente campione Ufficio 5
Altezza della facciata [m] 3,1
Larghezza della facciata [m] 8,2
Superficie della facciata [m²] 25,4 L’Indice di valutazione dell'isolamento di facciata
Ambiente campione Ufficio 5
D2m,nT,w min [dB] DM 11/10/2017 40
R’w facciata minimo calcolato [dB] 42
Si avrà quindi come R’w minimo dei “serramenti esterni”
Ambiente campione Ufficio 5
Elemento Sup. [m²] R’w [dB]
Facciata intera 25,4 42
Parete esterna Pe 1-12 20,3 50
“Serramento esterno” 5,1 36
I valori R’w indicati nella tabella sopra devono essere riscontrati in opera.
I “serramenti esterni” dovranno garantire dei valori da rapporto di prova in laboratorio pari a Rw ≥ 40 dB (almeno 4 dB superiori ai valori in opera desunti dal calcolo) su campioni analoghi e paragonabili sia per forma che per dimensioni che per composizione e tipologia di apribili e relative chiusure, dovranno essere preventivamente approvati dalla committenza e la Direzione Lavori.
Si precisa inoltre che per “serramenti esterni” si intende la completa chiusura dell’apertura a partire dalla parete.
Il vetro del serramento dovrà comunque garantire un valore da rapporto di prova in laboratorio pari a Rw ≥ 40 dB
In sede di fornitura, sarà l’Appaltatore a garantire che la facciata esterna risulti in linea con gli obiettivi minimi tramite:
La produzione di un certificato acustico rilasciato da un laboratorio accreditato da cui si evince il valore di Rw (valore teorico) della soluzione (parete esterna + serramento esterno);
La predisposizione di una relazione tecnica che attesti il raggiungimento del valore obiettivo minimo per il parametro D2m,n,T,w in opera.
Il collaudo acustico in opera sarà effettuato al termine dei lavori seguendo la norma di riferimento e i risultati verranno utilizzati per verificare la congruenza della fornitura con i parametri obiettivi.
6 PARETI VERTICALI TRA AMBIENTI ADIACENTI - INDICE DI VALUTAZIONE DELL’ISOLAMENTO ACUSTICO NORMALIZZATO DnT,w E POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R’w
L’indice DnT,w di una parete di separazione tra due ambienti si calcola secondo l’equazione seguente:
DnT,w = R’w + 10log[V/(6T0S)]
Dove:
- Vè il volume dell’ambiente ricevente;
- T0 = 0,5 s è il tempo di riverbero di riferimento;
- Sè il superficie della parete di separazione tra i due ambiente;
- R’w è il potere fonoisolante medio della parete di separazionetra i due ambiente in opera.
6.1 Pareti verticali di separazione tra ambienti “abitativi”
6.1.1 Uno dei due ambienti separati è la Sala Operativa
Il parametro da garantire in questo caso è DnT,w ≥ 53 dB.
La parete è quella codificata pi 1a. La performance acustica di tale parete abbinata alla volumetria della Sala Operativa è sufficiente a garantire il parametro obiettivo.
La parete dovrà comunque garantire in opera un potere fonoisolante R’w ≥ 45 dB
6.1.2 Uno dei due ambienti separati è la Sala Riunioni
Il parametro da garantire in questo caso è DnT,w ≥ 53 dB.
La parete è quella codificata pi 2-4. La performance acustica di tale parete abbinata alla volumetria della Sala Operativa è sufficiente a garantire il parametro obiettivo.
La parete dovrà comunque garantire in opera un potere fonoisolante R’w ≥ 45 dB
6.1.3 Parete di separazione tra ambienti (tutti gli altri casi) Il parametro da garantire in questo caso è R’w ≥ 45 dB.
La parete è quella codificata pi 2-4. La performance acustica di tale parete è sufficiente a garantire l’obiettivo.
In sede di fornitura, sarà l’Appaltatore a garantire che le pareti di separazione tra ambienti risultino in linea con gli obiettivi minimi tramite:
La produzione di un certificato acustico rilasciato da un laboratorio accreditato o calcolo teorico da cui si evince il di Rw (valore teorico) della soluzione (parete di separazione)
La predisposizione di una relazione tecnica che attesti il raggiungimento del valore obiettivo minimo per i parametri Dn,T,w. e R’w (valori in opera)
Il collaudo acustico in opera sarà effettuato al termine dei lavori seguendo la norma di riferimento e i risultati verranno utilizzati per verificare la congruenza della fornitura con i parametri obiettivi.
6.2 Pareti con porte di accesso ad ambienti collettivi da ambienti “abitativi”
6.2.1 Parete con porte tra corridoio e la Sala Operativa
Il parametro da garantire in questo caso è DnT,w ≥ 40 dB.
La parete in gioco è quella codificata pi 1° e la porta è un serramento in alluminio tipo Metra NC75STH con vetro 44.2 PVB / 15 / 44.2 PVB
Per garantire il parametro obiettivo e una buona qualità acustica interna, si richiedono dei serramenti interni (delle porte) con dei valori da rapporto di prova in laboratorio pari a Rw ≥ 40 dB.
6.2.2 Parete con porte tra corridoio e Sala Riunioni
Il parametro da garantire in questo caso è DnT,w ≥ 40 dB.
La parete è quella codificata pi 2-4 e la porta è in legno.
Per garantire il parametro obiettivo, e una buona qualità acustica interna, si richiedono dei serramenti interni (porte) con dei valori di R’w adeguati
6.2.3 Parete con porte tra corridoio e ambienti “abitativi” (tutti gli altri casi) Il parametro da garantire in questo caso è DnT,w ≥ 36 dB.
La parete è quella codificata pi 2-4 e la porta è in legno.
Per garantire il parametro obiettivo, e una buona qualità acustica interna, si richiedono dei serramenti interni (porte) con dei valori di R’w adeguati
Si precisa che per “serramenti interni” si intende la completa chiusura dell’apertura a partire dal vano presente sulla parete.
In sede di fornitura, sarà l’Appaltatore a garantire che le pareti di separazione con porte tra corridoi e ambienti risultino in linea con gli obiettivi minimi, tramite:
La produzione di un certificato acustico rilasciato da un laboratorio accreditato o calcolo teorico da cui si evince il valore di Rw (valore teorico) della soluzione proposta (parete, porta, parete + porta);
La predisposizione di una relazione tecnica che attesti il raggiungimento del valore obiettivo minimo per il parametro Dn,T,w. (valore in opera)
Il collaudo acustico in opera sarà effettuato al termine dei lavori seguendo la norma di riferimento e i risultati verranno utilizzati per verificare la congruenza della fornitura con i parametri obiettivi.
6.3 Accorgimenti in fase di posa
Nel seguito si riportano una serie indicazioni (non esaustiva) di carattere generale relative alla realizzazione delle pareti per limitare la trasmissione del rumore di cui tenere conto, poiché le prestazioni saranno verificate in opera:
i. Prevedere una soluzione che permette di minimizzare l’indebolimento acustico dovuto alla presenza delle scatole elettriche (es: sfalsarle di almeno 1 m sui due fronti opposti di una parete), delle canalizzazioni relative all’impianto di ventilazione (es.: prevedere dei silenziatori adeguati a garantire sia la prestazione acustica della parete indebolita dall’attraversamento della canalizzazione sia una buona privacy), ….
ii. Posizionare sotto le guide, a pavimento e soffitto, nonché dietro i montanti di partenza e di arrivo del setto parete, una banda resiliente adesiva che consente il disaccoppiamento dalle strutture portanti dell’edificio (vedi esempio in Fig. 3);
iii. Prevedere sempre almeno due lastre con i giunti sfalsati in modo da alternare la giunzione tra lastre consecutive;
Fig.3 Esempio di banda resiliente sotto le guide e dietro i montanti
iv. Realizzare la parete a tutt’altezza dal grezzo del pavimento al quello del solaio, interrompendo di fatto la continuità del controsoffitto e del pavimento (vedi Fig.4).
Fig.4 Esempio su come realizzare la Giunzione tra parete di separazione e solaio
7 IMPIANTI - RUMOROSITA MISURATA NELL’AMBIENTE PIU’ PROSSIMO A QUELLO DOVE SI ORIGINA IL RUMORE
Si ricorda che i parametri acustici di riferimento per questo progetto sono:
/ Parametri obiettivo
Rumore Impianti continui (Ventilazione, riscaldamento, …)misurato
nell’ambiente più prossimo a quello dove esso ci si origina Lic ≤ 28 dBA Rumore Impianti discontinui (Rubinetti, wc, …) misurato nell’ambiente più
prossimo a quello dove esso ci si origina Lid ≤ 33 dBA
In sede di fornitura, sarà l’Appaltatore a garantire che i parametri Lic e Lid negli ambienti risultino in linea con gli obiettivi minimi in sede di collaudo in opera.
8 TEMPO DI RIVERBERO
In maniera generale il Tempo di riverberazione Tr [s] è funzione del volume V [m3] e dell’area equivalente di assorbimento A [m2] dell’ambiente. A sua volta A [m2] dipende dal coefficiente di assorbimento acustico α [-] dei materiali presenti nell’ambiente e della superficie S [m2] di questi materiali.
Le calcolazioni del Tr [s] che seguono sono state eseguite con la formula di Sabine:
Tr = 0,161 V/A
Dove:
- V [m3] il volume dell’ambiente;
- A [m2] è l’area equivalente di assorbimento totale:
- Il valore di A è ricavato con la seguente relazione: A = Σ αi Si [m2] con
αi [-] il coefficiente di assorbimento i-esimo degli elementi presenti nell’ambiente;
Si [m2] la superficie i-esima degli elementi presenti nell’ambiente.
Nota: si ricorda che si può garantire il Tempo di Riverbero con dei materiali con prestazioni acustiche diverse da quelli citati nel riepilogo in Tabella 2;
Per verificare il rispetto Tempo di Riverbero del progetto si analizzerà la Sala Riunione (Campione 2) come ambiente campione. Per la sua collocazione vedere la Figura 2.
Segue un riepilogo dei coefficienti di assorbimento acustico utilizzati per le valutazioni Tab.2 coefficienti di assorbimento acustico α [-] utilizzati per le valutazioni
Coefficiente di assorbimento α dei materiali
Note Materiale tipo 125 Hz 250 Hz 500 Hz 1 kHz 2 kHz 4 kHz NRC
1 Cartongesso 0,20 0,15 0,10 0,05 0,05 0,10 0,09
Dati presi da bibliografia
2 Legno 0,10 0,07 0,05 0,04 0,04 0,04 0,05
3 Vetro 0,15 0,05 0,03 0,03 0,02 0,02 0,03
4 Gres porcellanato 0,01 0,01 0,01 0,01 0,02 0,02 0,01
6 Controsoffitto
Assorbimento acustico minimo 0,15 0,40 0,75 0,80 0,90 0,85 0,70 /
8.1 Sala Riunioni Vuota
Volume [m3] Materiali considerati nella valutazione Superficie [m²]
144,15 Pareti - Cartongesso 76,10
Porta interna - legno 2,64
Serramento esterno - vetro 7,68
Pavimento - gres porcellanato 46,50
Controsoffitto 46,50
Il risultato sarà:
Frequenze 125 Hz 250 Hz 500 Hz 1 kHz 2 kHz 4 kHz
Tr,calc [s] calcolato 0,76 0,81 0,66 0,62 0,62 0,66
Tr,calc medio (125 Hz - 4 kHz) [s] 0,6
Tr,ott [s] obiettivo 0,6
Come si evince dalle calcolazioni non emergono problematiche.
L’assorbimento acustico minimo del controsoffitto dovrà essere pari a αw / NCR = 0,7.
In sede di fornitura, sarà l’Appaltatore a garantire che il Tempo di riverberazione negli ambienti risulti in linea con gli obiettivi minimi, tramite:
La produzione di un certificato acustico rilasciato da un laboratorio accreditato da cui si evince il valore di assorbimento acustico αw / NCR del controsoffitto;
La predisposizione di una relazione tecnica preventiva che attesti il raggiungimento del valore obiettivo minimo per il parametro Tr in opera.
Il collaudo acustico in opera sarà effettuato al termine dei lavori seguendo la norma di riferimento e i risultati verranno utilizzati per verificare la congruenza della fornitura con i parametri obiettivi.
9 CONCLUSIONI
Si ricorda che le considerazioni e i risultati qui espressi sono frutto di valutazioni analitiche e teoriche in relazione agli elaborati progettuali.
La variazione nella composizione dei pacchetti considerati e/o delle dimensioni degli ambienti porta inevitabilmente alla modifica dei valori indicati nella presente relazione e dovrà essere adeguatamente documentata per consentire corrette valutazioni.
Parma, lì 23/09/2021
IL TECNICO Ing. Gabriella Magri
Iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Parma N°1438 Tecnico Competente in Acustica
Numero iscrizione ENTECA: 5491 N° RER/00448 (D. Lgs. 42/2017)