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GIADA2 CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

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CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

Corso Rid- Magrif 24 e 25 maggio 2017

Roma

GIADA2

La presente relazione si compone di due parti.

La prima, di carattere descrittivo, attiene alle caratteristiche strutturali del sistema e attinge alle relazioni già presentate dalla sottoscritta ai corsi della SSM da giugno 2016.

La seconda, di carattere valutativo, rappresenta l’esito della esperienza maturata presso il Tribunale di Napoli, ufficio giudiziario pilota, in circa un anno e mezzo di funzionamento del sistema, e indica, tra le altre cose, le modifiche evolutive richieste dal Tribunale.

PRIMA PARTE

Con l’acronimo G.I.A.D.A. si intende Gestione Informatica Automatizzata Assegnazioni Dibattimento.

Il sistema GIADA supporta le assegnazioni della prima udienza per il Settore Penale dei procedimenti (collegiali e monocratici) alle sezioni penali del Dibattimento (collegi e giudici monocratici).

L’obiettivo perseguito è quello dell’equa distribuzione dei carichi di lavoro tra i giudici realizzato con criteri automatici e predeterminati. Inoltre attraverso la piena integrazione con il sistema di registrazione SICP, i dati e le informazioni contenute nel registro penale informatico sono automaticamente disponibili in GIADA, con evidenti vantaggi in termini di efficienza e correttezza del dato. Sulla base dei dati forniti nella richiesta il sistema calcola in automatico, con parametri predeterminati, il peso che rappresenta il carico di lavoro stimato per il procedimento. I processi sono così associati ad una determinata classe di peso e all’interno della stessa sono assegnati a rotazione a un giudice/collegio. I dati relativi alla assegnazione e alla identificazione della prima data di udienza dibattimentale vengono poi ribaltati da GIADA in SICP.

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GIADA consente l’accesso a diversi profili (Dibattimento, GIP, PM), ciascun profilo è autorizzato all’utilizzo di date funzionalità.

La configurazione dei parametri di valutazione dei processi resta affidata al Presidente del Tribunale e, in particolare, all’ufficio del dibattimento.

Il Pubblico Ministero ed il giudice per l’udienza preliminare/giudice per le indagini preliminari, accedendo al sistema rispettivamente tramite il profilo PM o GIP/GUP, può effettuare la richiesta di fissazione udienza al Dibattimento. Risulta pertanto evidente l’ulteriore grande vantaggio, ossia quello di ottenere direttamente dal sistema informatico, secondo la configurazione del sistema decisa dall’ufficio di dibattimento, la prima data di udienza, evitando il passaggio di carte tra gli uffici o i contatti per ottenere l’indicazione della data.

Il sistema, già in uso presso il Tribunale di Milano (stand alone), è stato modificato al fine di renderlo compatibile ed interoperativo con il sistema di registrazione SICP. In uso da novembre 2015 presso il Tribunale di Napoli – Tribunale pilota – è stata di recente rilasciata la nuova versione, installata in data 18 ottobre 2016, destinata a risolvere alcune anomalie che il sistema ha presentato nella prima fase di utilizzo.

Nel caso di Tribunali che abbiano Sezioni con competenza semi-specializzata per materie, i reati che ricadono in una data materia sono assegnati alla sezione competente. I procedimenti aventi ad oggetto reati non rientranti nelle materie specializzate possono poi essere distribuiti “a pioggia” su tutte le Sezioni in modo da riequilibrare i carichi di lavoro.

Il nuovo sistema viene utilizzato per l’assegnazione delle seguenti tipologie di richiesta:

1. citazione diretta (su richiesta del PM);

2. rinvio a giudizio (su richiesta del GIP);

3. giudizio immediato (su richiesta del GIP);

4. rinvio al dibattimento per opposizione al decreto penale (su richiesta del GIP).

Fasi di assegnazione

Il procedimento di assegnazione avviene attraverso le fasi di seguito descritte:

1 Inserimento dei dati da parte del PM (per i reati a citazione diretta) o del GIP (per i reati da udienza preliminare, giudizi immediati e opposizione a decreto penale di condanna) per la definizione del “peso” del processo

2 Classificazione del processo in funzione del suo “peso” (processo di Classe 1 = processi con

“peso” da 1 a 10; di Classe 2 = processi con “peso” da 11 a 20; …)

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3 Assegnazione dei processi ai Giudici/Collegi a rotazione a seconda dell’occorrenza di ciascuna classe di peso. In questo modo, una volta assegnato un procedimento ad un giudice/collegio, lo stesso giudice/collegio non si vedrà assegnato un processo della stessa classe sino a quando anche tutti gli altri giudici/collegi competenti sulla materia non ne avranno a loro volta avuto uno assegnato.

In particolare GIADA individua il Giudice/collegio cui assegnare il processo per la prima udienza dibattimentale tenendo conto:

 della materia;

 delle code, assegnando quindi il processo al giudice/collegio che ha una coda più bassa, ossia un indice di assegnazione più basso

 tutto ciò nel rispetto del range di assegnazione fissato in sede di configurazione in funzione del tipo di rito.

In sintesi, Giada nel momento in cui deve assegnare un procedimento va a ricercare il Giudice/Collegio a cui spetta in base all’algoritmo descritto nella tabella allegata, verifica che ci sia una udienza non satura (vedi paragrafo configurazione) che cada entro i limiti temporali stabiliti e lo assegna. Nel caso in cui tutte le udienze siano sature richiede un intervento manuale1.

Le regole qui sopra descritte permettono a GIADA di garantire una distribuzione omogenea dei procedimenti tra le varie date di udienza.

Configurazione

La configurazione del sistema spetta completamente al Tribunale.

Nel menu configurazione di sistema sono caricate le sezioni, le aule, le classi di peso, le competenze/materie, la capacità produttiva di ciascun giudice (parametro percentuale utilizzato per calibrare gli esoneri) e il tetto massimo di processi per ciascuna udienza.

Nel menu gestione sono poi caricati i nominativi dei giudici per assegnarli alle sezioni (anche in % in modo da tener conto di eventuali esoneri) e i collegi.

Calendario delle udienze e range di fissazione

1 Ciascuna udienza ha una capacità predefinita complessiva - stabilita dall’amministratore di sistema in sede di configurazione - che, quanto al settore monocratico, viene suddivisa tra citazioni dirette e richieste provenienti da GIP, oltre ad un margine per gli urgenti.

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GIADA assegna i procedimenti ai Giudici/Collegi selezionando una data del calendario udienze che cada in un periodo predefinito (range di fissazione stabilito dal Tribunale) e dipendente dalla tipologia di procedimento e dallo stato dell’imputato. Ad esempio, per la fissazione della prima udienza dibattimentale da decreto di citazione a giudizio diretta da 120 giorni a 360 giorni.

Ovviamente potranno essere individuati casi di URGENZA con range di fissazione arretrato (esempio, in caso di imputato detenuto o processo prossimo alla prescrizione). In questi casi, al momento della richiesta data il P.M. o il Gip/Gup dovrà evidenziare una specifica funzione prevista dal sistema per attivare la richiesta di data urgente. Risulta evidente che l’imputato detenuto per altro dovrà essere indicato come libero al momento della richiesta data, non essendovi ragioni di anticipare la trattazione del processo.

Giada tiene conto del periodo di sospensione feriale che dovrà essere configurato al momento della predisposizione del calendario, nonché degli eventuali esoneri.

Capacità produttiva del giudice

Per quel che riguarda i magistrati, un parametro che influisce nella distribuzione dei processi è la capacità produttiva, ossia il tempo che il magistrato dedica all’attività delle udienze. Si dovrà porre a 100% la percentuale del giudice che lavora a tempo pieno e le percentuali dei restanti giudici commisurate su questa.

L’applicativo Giada 2 permette di configurare, per ciascun giudice:

 la capacità produttiva monocratica, ossia la percentuale di capacità produttiva associata a ciascun giudice per il rito monocratico (quanto “tempo” in percentuale il magistrato dedica all’attività). E’ un parametro di configurazione del giudice, modificabile dall’utente;

 la capacità produttiva collegiale, ossia la percentuale di capacità produttiva associata a ciascun giudice per il rito collegiale (quanto “tempo” in percentuale il magistrato dedica all’attività).

E’ un parametro di configurazione del giudice, modificabile dall’utente.

Per quel che riguarda i collegi, la capacità del collegio indica la percentuale di capacità produttiva del collegio stesso. E’ un valore calcolato nel seguente modo: è la sommatoria della capacità dei singoli giudici del collegio, ove la capacità del singolo giudice è data dalla ‘capacità produttiva collegiale’

del giudice diviso il numero dei collegi di appartenenza.

L’applicativo Giada 2 distribuisce in modo omogeneo tenendo conto anche della capacità produttiva del magistrato (analogo discordo per il collegio), per cui, a parità di condizioni, un magistrato con

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una capacità produttiva monocratica pari al 50%, avrà assegnati la metà dei processi della stessa classe di peso, rispetto ai magistrati con una capacità produttiva pari al 100%.

Si fa presente, a tal proposito, che se l’obiettivo è saturare le giornate di udienza con lo stesso numero di procedimenti per tutti i magistrati, indipendentemente dalla loro percentuale di impegno, è necessario inserire anche il 50% delle giornate di disponibilità rispetto agli altri magistrati, altrimenti i processi si distribuiranno in valore minore sui diversi giorni di disponibilità.

Tetto massimo di processi per udienza

Nella definizione del calendario delle udienze, per ogni magistrato/collegio e per ogni data udienza, è possibile definire 3 parametri:

 numero massimo di procedimenti che può trattare, denominato disponibilità (i processi sono da ritenersi come la sommatoria di tutti i procedimenti: urgenti, non urgenti, citazioni dirette e udienze preliminari).

 numero massimo di procedimenti urgenti (citazioni dirette o udienze preliminari) che sono in più rispetto alla disponibilità del giudice. Tale valore è uno spazio riservato che, qualora non sia riempito con procedimenti urgenti, rimane vuoto.

 numero massimo di citazioni dirette (urgenti e non urgenti) che sono incluse nella disponibilità del giudice. Tale valore non è uno spazio riservato che, qualora non ci siano citazioni dirette, rimane vuoto, ma un contenitore all’interno della disponibilità del giudice, che, qualora non sia saturato dalle citazioni dirette che sono assegnate in tempi più lontani (e quindi per prime), è riempito per ultimo con quello che arriva, udienze preliminari urgenti e non.

Supponiamo di avere un magistrato con:

• disponibilità 10

• numero massimo citazioni dirette 6 (quota parte delle disponibilità)

• numero massimo urgenti 2 Il tetto giornaliero sarà quindi 12.

Le classi di peso

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Momento fondamentale delle configurazione è la determinazione del numero e consistenza delle classi di peso dei processi. Ciascun Tribunale dovrà valutare in assoluta autonomia e discrezionalità tali parametri.

Potrà così essere attribuito ad esempio il punteggio 1 per ciascun imputato libero e 2 per ciascun imputato detenuto; potrà assegnarsi un punteggio standard per ciascun reato del processo ed un altro maggiore per determinati reati (ad esempio reati associativi). Tutti i punteggi configurati andranno a formare dei panieri che rappresentano appunto le classi di peso. Ad esempio: I classe di peso da 0 a 2 (1 imputato libero e 1 imputazione); II classe di peso da 3 a 6; etc

Il numero e la consistenza delle classi di peso è decisa dal singolo Tribunale.

Utilizzando tale sistema tutti i parametri per il calcolo del “peso” saranno valorizzati in modo automatico da GIADA prelevando i dati da SICP.

Modalità di assegnazione

I) Procedura di assegnazione per la Procura (per i processi che prevedono citazione diretta) La Procura provvederà:

1. all’aggiornamento del procedimento in SICP preliminarmente all’invio della richiesta di fissazione udienza

2. all’inserimento richiesta fissazione udienza in GIADA

Nel ricevere l’inoltro informatico della richiesta GIADA individua la data della prima udienza e il nominativo del giudice e contemporaneamente in automatico aggiorna il procedimento anche in SICP.

La Procura procederà quindi alla notifica del decreto di citazione in giudizio, alla formazione e trasmissione del fascicolo del dibattimento in Tribunale.

Il Dibattimento prenderà in carico il fascicolo al registro generale con l’assegnazione del numero del dibattimento (RG-Dib).

II) Procedura di assegnazione per il GIP (per i reati che prevedono la celebrazione di udienza preliminare o per i decreti di giudizio immediato anche a seguito di opposizione a decreto penale) L’ufficio GIP provvederà:

1. all’aggiornamento del procedimento in SICP preliminarmente all’invio della richiesta di fissazione udienza

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2. all’inserimento della richiesta di fissazione udienza in GIADA che individua la data della prima udienza e il nominativo del giudice o del collegio aggiornando in automatico il procedimento anche in SICP.

L’ufficio GIP procederà quindi alla notifica del decreto di rinvio a giudizio o del decreto di giudizio immediato, alla formazione e trasmissione del fascicolo del dibattimento in Tribunale.

Il Dibattimento prenderà in carico il fascicolo al registro generale con l’assegnazione del numero del dibattimento (RG-Dib).

III) Procedura di riassegnazione

Il sistema GIADA, oltre alle assegnazioni da PM o da GIP qui sopra descritte, consente funzionalità di riassegnazione. Nello specifico è prevista una procedura di riassegnazione automatica ed una procedura di riassegnazione puntuale.

I casi sono i seguenti:

1. Astensione di un collegio o di un magistrato

La procedura si gestisce in SICP: viene annullata l’udienza e inserita la nuova data di richiesta fissazione. Poi si passa a GIADA per la nuova assegnazione. Successivamente in SICP sarà riabilitata l’udienza (quella inizialmente fissata da GIADA) in modo che il collegio o il magistrato che si sono astenuti comunichino alle parti la nuova data e il nominativo del collegio/magistrato assegnatari (riassegnazione automatica).

2. Riunione di processi

Per le richieste di riunione accolte, il cancelliere registrerà la riunione in SICP dove il procedimento passerà in stato “non attivo”. Successivamente sarà possibile ricalcolare il peso del procedimento riunito tramite una funzionalità di GIADA (riassegnazione puntuale).

IV) Procedure di assegnazione in caso di momentanea indisponibilità del sistema

Nei casi di emergenza che potrebbero verificarsi in caso di momentanea indisponibilità dei sistemi informatici dovrà essere prevista una apposita procedura da utilizzarsi da parte dei GIP che necessitano dell’indicazione della data di udienza a comunicare immediatamente alle parti nel corso dell’udienza preliminare.

Risolto il problema tecnico, l’ufficio del dibattimento immetterà i dati relativi ai procedimenti assegnati con il "turno di assegnazione cartaceo" nel sistema GIADA (in modo da consentire al sistema di conteggiare il nuovo processo nel calcolo delle code dei giudici/collegi).

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SECONDA PARTE

L’obiettivo principale del sistema, come è possibile desumere leggendo l’algoritmo allegato, è di garantire l’equa distribuzione per classi di peso dei processi. Ciò non significa che l’equa distribuzione sia garantita in ciascuna udienza, perché questo obiettivo ha di mira l’equa distribuzione sui ruoli collegiali e monocratici. Quindi, è un obiettivo che si realizza nel medio-lungo periodo. Ciò detto, affinché all’equa distribuzione dei processi per classi di peso si accompagni anche la saturazione delle udienze – per le quali, come abbiamo visto, viene fissato un tetto massimo di processi per udienza – è fondamentale condurre una attenta fase – che precede, ovviamente, la configurazione – di analisi dei flussi. Infatti, poiché le fissazioni devono rispettare un range (stabilito in sede di configurazione tenuto conto dei termini di legge per le fissazioni), per garantire la saturazione delle udienze è necessario che per ciascuna classe di peso i processi non assegnati in base alla specializzazione, che vengono quindi distribuiti “a pioggia” tra i ruoli monocratici e quelli collegiali, siano in numero tale da garantire appunto la saturazione delle udienze. Sempre ai fini della saturazione delle udienze, è necessario che il rapporto tra processi da citazione diretta e i processi provenienti da gip/gup presentino un determinato rapporto tra loro, conseguente proprio all’analisi dei flussi delle due tipologie di processi. In mancanza, potranno verificarsi dei “buchi” nelle fissazioni e non sarà quindi garantita la saturazione. Ciò potrebbe comportare la necessità, all’atto della configurazione, di apportare alcune modifiche nella distribuzione degli affari effettuata sulla base delle specializzazioni, laddove, d’altro canto, in caso di modifica della organizzazione interna all’ufficio, potrebbe risultare necessario apportare degli aggiustamenti alla configurazione del sistema.

Profili organizzativi

Giada è un sistema condiviso tra amministrativi e giudici e tra uffici diversi.

Ciò richiede un adattamento del modello organizzativo:

- Gli Amministrativi lato Pm/gip/gup devono curare la corretta tenuta del registro SICP aggiornando tutti i dati che dovranno essere letti da GIADA al momento della richiesta di data.

Questa esigenza è tanto più evidente in caso di richiesta data all’esito della udienza preliminare, considerata l’esigenza di individuare con immediatezza la prima data di udienza dibattimentale. Così gli amministrativi del G.u.p. dovranno aggiornare all’esito dell’udienza e prima della richiesta data da Giada lo step presente in Sicp “richiesta udienza al dibattimento”. Allo stesso modo dovranno operare l’eventuale stralcio in Sicp prima che il

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giudice per l’udienza preliminare richieda per la parte stralciata la data di udienza dibattimentale.

- Può essere previsto che sia direttamente il Pubblico Ministero o il gip/gup a richiedere la data di udienza dibattimentale collegandosi direttamente al sistema (presso il Tribunale di Napoli è stato predisposto dal Magrif un vademecum per supportare i giudici) oppure che vi provvedano gli amministrativi su indicazione del magistrato che dovrà fornire i parametri da inserire nel sistema informatico Giada.

- La Procura della Repubblica ed il Tribunale dovranno sottoscrivere un protocollo per la gestione concordata del sistema e per regolamentare l’eventuale procedura alternativa in caso di indisponibilità del sistema informatico (analoga procedura dovrà essere prevista per i gip/gup).

Rilievi critici e suggerimenti

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- Va evidenziato che la funzionalità di RIASSEGNAZIONE presenta allo stato un grosso limite in quanto il Tribunale non ha una configurazione propria per procedere a nuova assegnazione da Giada quando si tratta di processi introdotti da decreto di citazione diretta a giudizio.

Quindi, in tali casi, in attesa di una modifica evolutiva del sistema, dovrà procedersi alla apertura di un ticket per procedere a riassegnazione automatica per la individuazione del giudice. La creazione di una autonoma configurazione lato dibattimento ai fini delle rifissazioni di udienza sia per richieste provenienti dal PM che dal gip/gup dovrebbe opportunamente essere accompagnata dalla inibizione al richiedente data della possibilità di procedere in via autonoma a nuova richiesta di data della prima udienza dibattimentale su Giada2, mediante la procedura di annullamento data in sicp. Infatti, essendo l’annullamento della data di udienza, per qualsiasi ragione, una prerogativa del Tribunale, gli utenti richiedenti data (P.M. o Gip/Gup) devono opportunamente farne richiesta al Tribunale che provvederà, in caso di accoglimento, all’annullamento della data da Giada, autorizzando l’utente richiedente data ad annullare la data in Sicp e ad avanzare eventuale nuova richiesta mediante il sistema.

- In caso di passaggio del ruolo da un magistrato ad un altro, il sistema allo stato attuale non è in grado di far subentrare il nuovo magistrato nella medesima posizione (coda) del magistrato precedente. Il sistema infatti in tali casi considera in automatico il nuovo giudice che subentra in un ruolo con coda 0, come se il giudice partisse da ruolo 0 e non tenendo conto pertanto dei fascicoli ereditati. Per ovviare a questo inconveniente, in attesa di una modifica evolutiva del sistema che consenta di attribuire al giudice subentrante nel ruolo la stessa coda del giudice

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precedente, ci sono due accorgimenti alternativi: 1. Configurare il nuovo giudice in assegnazione dal giorno in cui terminano le assegnazioni del precedente, che quindi continuerà ad essere configurato nel sistema fino a quando le udienze non saranno sature; 2.

Attribuire al giudice subentrante lo stesso valore di coda del giudice precedente (modifica che richiede l’intervento di un tecnico).

- Come abbiamo visto, il sistema prevede la possibilità di fissare con un range anticipato i processi urgenti. Per processi urgenti il sistema intende i processi con detenuti o quelli in prescrizione (si fa riferimento alla prima schermata che visualizza l’utente all’atto della fissazione di udienza, dove sono appunto presenti le due stringhe “imputato detenuto” e “in prescrizione”). Se l’ufficio giudiziario intende considerazione urgenti altre tipologie di processi – ad esempio, i processi per i quali è prevista priorità legale di trattazione – potrà solo allo stato stabilire che gli utenti nei casi di processi con priorità legale di trattazione fleggano la stringa “processi in prescrizione”. Si tratta chiaramente di una convenzione, in quanto, salvo modifica evolutiva del sistema, quest’ultimo non ha una stringa ad hoc per tali casi.

Rossella Marro

Referente distrettuale per l’informatica – penale Distretto di Napoli

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Le macro-fasi per l’assegnazione di un processo ad un magistrato sono le seguenti:

 si individuano la materia e la classe di peso del procedimento in fase di assegnazione;

 si inizializzano le code di tutti i magistrati relative alla classe di peso del procedimento, decrementandole, come da algoritmo di Giada Milano;

 si leggono i magistrati competenti per la materia del procedimento ordinati in ordine crescente di peso, ossia a partire dal più scarico (quello con la coda che ha il valore minore), e si verifica se siano idonei all’assegnazione, uno per volta.

Se non esistono magistrati disponibili o per tutti i magistrati non esiste alcuna data di disponibilità  si invia un messaggio di impossibilità di fissare l’udienza;

 se esistono dei magistrati disponibili, per ciascun magistrato individuato si verifica l’esistenza di giornate di udienza disponibili entro la scadenza dei termini;

o se per il magistrato individuato non esiste alcuna data utile (ossia nessuna data di disponibilità che rispetti la scadenza dei termini della richiesta)  si analizza il magistrato successivo;

o se per il magistrato individuato esiste almeno una data utile, si seleziona il primo giorno disponibile (ossia il più vicino dal punto di vista temporale);

o se il tetto dell’udienza selezionata è saturo (cioè non c’è più spazio nella giornata di udienza per il magistrato, data dalla somma della disponibilità + lo spazio per le urgenti) si analizza la data successiva per lo stesso magistrato;

o se il tetto dell’udienza selezionata non è saturo e il processo ha carattere di urgenza  il procedimento è assegnato al magistrato nella data udienza selezionata;

o se il tetto dell’udienza non è saturo e il processo non ha carattere di urgenza :

 se la richiesta è una citazione diretta e il numero massimo delle citazioni dirette del magistrato (contando quelle urgenti e quelle non urgenti) non è stato saturato ed il magistrato ha disponibilità, nei limiti della sua disponibilità giornaliera, nella data selezionata  il procedimento è assegnato al magistrato nella data udienza selezionata;

 se la richiesta è una citazione diretta e il numero massimo delle citazioni dirette (contando quelle urgenti e quelle non urgenti) è stato saturato  si analizza la data successiva per lo stesso magistrato;

 se la richiesta non è una citazione diretta ed il magistrato ha disponibilità, nei limiti della sua disponibilità giornaliera, nella data selezionata  il procedimento è assegnato al magistrato nella data udienza selezionata;

 se la richiesta non è una citazione diretta ed il magistrato non ha disponibilità nella data selezionata  si analizza la data successiva per lo stesso magistrato;

 individuati il magistrato e la data per il processo, si aggiorna la coda del magistrato per la classe di peso, secondo l’algoritmo di Giada Milano, incrementandone il valore.

Secondo tale algoritmo di calcolo, la distribuzione delle assegnazioni è omogenea per classe di peso e per magistrato, ossia i processi sono distribuiti uniformemente a ciascun magistrato all’interno della classe di peso, individuando prima il magistrato più scarico per quella classe di peso e poi la prima data udienza utile alla fissazione, con l’obiettivo di saturare le singole udienze del giudice.

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