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danno esistenziale danno esistenziale

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Tra danno psichico e Tra danno psichico e

danno esistenziale danno esistenziale

Dr. Giovanni Cannavò Dr. Giovanni Cannavò

Palermo

Palermo 9 novembre 20029 novembre 2002

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IL DANNO PSICHICO IL DANNO PSICHICO

Mentre ancora 8-10 anni fa era raro imbattersi nella valutazione di danni afferenti alla sfera psichica, oggi questi sono diventati di comune riscontro:

OGNI MEDICO ESPERTO DEVE ESSERE IN GRADO DI CAPIRE QUANDO IL CASO SIA MERITEVOLE DI

APPROFONDIMENTO DA PARTE DI UNO SPECIALISTA PSICHIATRA

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TRATTERÒ BREVEMENTE I VARI ASPETTI DEL TRATTERÒ BREVEMENTE I VARI ASPETTI DEL

DANNO PSICHICO, COSÌ COME SI DANNO PSICHICO, COSÌ COME SI RISCONTRA NELL

RISCONTRA NELL’ATTIVIT’ATTIVITÀÀ PROFESSIONALE:PROFESSIONALE:

1. Sintetico esame della patologia psichica di origine traumatica;

2. Danni riflessi;

3. Danno psichico per eventi non di origine traumatica;

4. Danno esistenziale;

5. Presentazione di alcuni casi selezionati dalla mia

casistica personale.

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IL DANNO PSICHICO IL DANNO PSICHICO

DA TRAUMA CRANICO GRAVE DA TRAUMA CRANICO GRAVE

A UN ANNO DI DISTANZA DA UN GRAVE TRAUMA CRANICO:

A UN ANNO DI DISTANZA DA UN GRAVE TRAUMA CRANICO:

 il 40-50% circa dei pazienti riesce a riprendere gradualmente la vita e le attività precedenti;

 il 20-30% presenta menomazioni invalidanti residue, ma è autonomo nella maggior parte delle attività quotidiane;

 la restante percentuale presenta esiti gravi e permanenti, tali da necessitare di interventi assistenziali anche per le attività quotidiane.

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SEQUELE PSICO

SEQUELE PSICO--PATOLOGICHE PATOLOGICHE DEL TRAUMA CRANICO

DEL TRAUMA CRANICO SEQUELE MAGGIORI:

SEQUELE MAGGIORI:

• sindromi psicotiche

• nevrosi

•disturbi di personalità (provocano forte disagio nel campo sociale, lavorativo e in altre importanti aree di attività del soggetto)

SEQUELE MINORI:

SEQUELE MINORI:

• sindrome soggettiva del traumatizzato cranico

• disturbo post-traumatico da stress

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Gli esiti disabilitanti dei traumatismi cranio-encefalici costituiscono un problema di particolare rilevanza sanitaria e sociale nella società moderna:

 elevata incidenza della patologia

 interessa spesso giovani in età scolastica o lavorativa

 quantità e complessità delle sequele disabilitanti di tipo fisico, cognitivo e comportamentale

Nella valutazione del danno alla persona, in passato, si Nella valutazione del danno alla persona, in passato, si éé

dedicata maggiore attenzione alle disabilit

dedicata maggiore attenzione alle disabilitàà fisiche e motorie fisiche e motorie rispetto ai deficit psichici e ai problemi sociali.

rispetto ai deficit psichici e ai problemi sociali.

IN REALT

IN REALTÀÀ SPESSO I PROBLEMI MAGGIORI PER IL SPESSO I PROBLEMI MAGGIORI PER IL PAZIENTE E LA FAMIGLIA SONO QUELLI DI ORDINE PAZIENTE E LA FAMIGLIA SONO QUELLI DI ORDINE

PSICOLOGICO E SOCIALE, QUANDO NON PSICOLOGICO E SOCIALE, QUANDO NON

CHIARAMENTE PSICHIATRICO.

CHIARAMENTE PSICHIATRICO.

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DANNI RIFLESSI DANNI RIFLESSI

Entità delle ripercussioni sul nucleo familiare

DANNO RIFLESSO: forma di danno biologico di natura psichica, accreditabile alle vittime secondarie per:

 morte di congiunti;

 “privazioni relazionali” dovute a minorazioni psico-fisiche derivate dal trauma subito;

 cambiamenti in peius dei rapporti con l’esterno a causa della modificazione del rapporto con il familiare (necessità di assistenza dell’infortunato, frequentazioni o stile di vita legati alla presenza del leso).

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DANNO PSICHICO PER EVENTI DANNO PSICHICO PER EVENTI NON DI ORIGINE TRAUMATICA NON DI ORIGINE TRAUMATICA

IL DANNO ALLA SALUTE, NEL SENSO DI DANNO PSICHICO, IL DANNO ALLA SALUTE, NEL SENSO DI DANNO PSICHICO, VIENE RICONOSCIUTO ANCHE IN CAMPI DIVERSI DA QUELLO VIENE RICONOSCIUTO ANCHE IN CAMPI DIVERSI DA QUELLO

DELLDELLALTERAZIONE DEI RAPPORTI FAMILIARIALTERAZIONE DEI RAPPORTI FAMILIARI

 Sentenza riguardante i danni provocati dalla fuga di diossina da una fabbrica della Roche in Lombardia: "danno, costituito dall'alterazione delle normali attitudini di vita, ridondante in ansia, fobie, sofferenze legate al rivivere attuale del trauma, mediante il riemergere di ricordi, con disturbi evolutivi conseguenti della personalità“

 Caso di diffamazione, derivante dalla pubblicazione di notizie riguardanti la condizione di sieropositività

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DANNO ESISTENZIALE DANNO ESISTENZIALE

Il concetto di salute appare oggi concepito in termini piuttosto ampi, tali da corrispondere allo stato di benessere ed equilibrio emotivo del soggetto, che può essere compromesso, a seconda delle peculiarità del singolo soggetto, da motivazioni diverse.

 Tutto ciò ha portato alla definizione di una nuova categoria di danno:

DANNO ESISTENZIALE:

DANNO ESISTENZIALE:

o esiste a prescindere da una lesione della psiche o del corpo;

o a prescindere dal danno morale in quanto non consiste in una sofferenza;

o può sussistere a prescindere da qualsiasi compromissione del patrimonio;

o è causa di un’alterazione del benessere psicofisico, dei normali ritmi di vita, che si riflettono sulla tranquillità personale del soggetto alterando le normali attività quotidiane e provocando uno stato di irritazione, di perdita di serenità

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Valutazione del danno psichico Valutazione del danno psichico

proposta da

proposta da Marigliano Marigliano e Brondolo e Brondolo

Con riferimento al DSM-IV, sembra proponibile la seguente scala di valutazioni del danno da menomazione psichica:

1) I sintomi psicopatologici rappresentano reazioni transitorie ed eventi lesivi costituenti uno stimolo psico-sociale stressante, qualche deficit dell’attenzione, una riduzione della capacità di concentrarsi a lungo in un compito, una lieve labilità emotiva, modeste alterazioni del ritmo del sonno anche episodiche, transitori stati depressivi, abbassamento delle prestazioni scolastiche e/o lavorative scaturite da futili motivi (discussioni in famiglia - tra amici), tutti sintomi che possono configurare un danno biologico temporaneo da menomazione psichica.

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2) Intensificazione e permanenza, a distanza di almeno un anno, di sintomi nell’ambito delle funzioni cognitive e della vita affettiva: appiattimento della affettività, difficoltà espressive, occasionali attacchi di panico, abbandono delle amicizie, alterazioni dei rapporti interpersonali con possibilità di interruzione di relazioni affettive stabili, e peggioramento globale del modo di essere.

Indicazione valutativa proposta 10

Indicazione valutativa proposta 10--15%.15%.

3) Presenza di sintomi psicopatologici più gravi quali: idee di suicidio, frequenti attacchi di panico, tendenze cleptomaniche ed altre anomalie della condotta (potus, assunzione incongrua ed arbitraria di psicofarmaci, trascorrere spesso la notte fuori casa), alterazioni significative del tono dell’umore, prendere decisioni avventate che coinvolgono altri componenti della famiglia, ripetute assenze non giustificate dal lavoro, ecc.

Indicazione valutativa proposta 20

Indicazione valutativa proposta 20--30%.30%.

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4) Presenza di più gravi sintomi psicopatologici: diminuzione delle capacità critiche nell’esame della realtà, episodiche alterazioni dell’orientamento temporo-spaziale ed affettivo, diminuzione delle funzioni cognitive con significativo deficit delle prestazioni abituali sia nella vita di relazione che sul lavoro, significativa alterazione della capacità di entrare in rapporto con gli altri per la difficoltà di comunicazione, alterazioni anche gravi del comportamento (episodi di violenza, tendenze tossicofiliche, disordini affettivi e sessuali anche nell’ambito familiare), subentranti episodi depressivi, ecc.

Indicazione valutativa proposta 30

Indicazione valutativa proposta 30--40%.40%.

5) Significativa la episodica alterazione della capacità di comunicare, di entrare e di essere in relazione con gli altri, diminuzione delle capacità critiche e di giudizio e saltuari deliri con deficit del funzionamento sociale ed occupazionale.

Indicazione valutativa proposta 40

Indicazione valutativa proposta 40--50%.50%.

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SELEZIONE DI CASI CLINICI SELEZIONE DI CASI CLINICI

DALLA CASISTICA DALLA CASISTICA

PERSONALE

PERSONALE

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Signora Bianchi. Incidente stradale

• 48 anni

• Casalinga

• Alla guida della propria auto veniva investita frontalmente da un’altra autovettura

• Riportava delle contusioni, ma l’investitore decedeva

• Dopo tale evento cominciava a manifestare delle conseguenze psicopatologiche e psicologiche

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•Anamnesi familiare positiva per disturbi dell’umore e d’ansia

•Anamnesi personale negativa per patologie psichiatriche Dopo l’incidente emergeva

un quadro psicopatologico

identificabile come: Ad andamento cronico

• Incubi che fanno rivivere l’incidente avvenuto

• Ricordi improvvisi e vividi

• Stato di allarme e ipervigilanza, in particolare alla guida

• Evitamento fobico della guida

• Irritabilità, difficoltà a prendere sonno

• Umore oscillante sul versante depressivo

Difficile

adattamento sociale e vita di relazione

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Signora Rossi. Infortunio sul lavoro

• 24 anni

• Scalpo sub-totale del cuoio capelluto

• Non riferiva alcun disturbo psichiatrico fino al momento dell’infortunio. Anamnesi familiare negativa.

• Nei giorni successivi al trauma quadro psicopatologico caratterizzato da Fobia Sociale e Depressione Reattiva, forte coinvolgimento della sfera affettiva, sentimenti di disperazione, umore depresso, crisi di pianto, incapacità di proiettarsi nel futuro e di guardarsi allo specchio, per circa un anno rifiuto di uscire di casa. In ambito lavorativo evitamento fobico del macchinario responsabile del trauma e difficoltà nei rapporti interpersonali con i colleghi.

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Signor Verdi. Responsabilità professionale

• 74 anni - pensionato

• Intervento di prostatectomia totale

• Nuovo intervento 4 anni dopo per rimuovere una garza rimasta in vescica

• L’intervento lo rendeva incontinente e impotente

• Non aveva mai avuto disturbi psichiatrici prima dell’intervento, né familiarità per tali disturbi nel gentilizio.

• Nel periodo successivo all’intervento prendeva coscienza dei postumi e la situazione provocava un profondo trauma psicologico. Umore depressivo, crisi di pianto, disturbi del sonno. Sentimenti accentuati con il secondo intervento.

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Signor Giallo. Responsabilità professionale

• 51 anni

• Intervento di penis-plastica da Sindrome di Peronye

• Dopo ripetuti interventi le dimensioni del pene si riducevano di circa il 50%

• Non riferiva alcun disturbo psichiatrico fino all’evento in questione. Anamnesi familiare negativa per disturbi dell’umore e d’ansia.

• Dal momento dell’intervento cominciava a svilupparsi un quadro psicopatologico caratterizzato inizialmente da una demoralizzazione di tipo reattivo ai postumi organici e in seguito un disturbo dell’adattamento con umore depresso alla nuova situazione fisica, con delle ripercussioni sulla vita familiare e sui rapporti interpersonali con la partner.

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Signor Viola. Aggressione da un condomino

• 74 anni - pensionato

• Aggredito sia verbalmente che fisicamente da un condomino:

precordialgia, contusioni al volto, al collo e agli arti superiori e inferiori e veniva ricoverato in Ospedale per alcuni giorni.

• Non riferiva precedenti di carattere psichiatrico prima dell’evento in questione. Anamnesi familiare negativa.

• Dal momento delle dimissioni cominciava a sviluppare un corredo sintomatologico su base ansiosa, caratterizzato da ansia anticipatoria, paura di essere aggredito, sensazione di essere spiato dai condomini, somatizzazione gastrointestinale e cardiovascolare con nausea, aerofagia, tachicardia frequente con sensazione di fame d’aria, sintomi dello spettro panico.

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Minore Neri. Incidente stradale

• 11 anni

• Investito sulle strisce pedonali

• Trauma cranico con contusione parietale destra e contusioni multiple agli arti superiori

Dopo l’incidente: • Disturbi della memoria e della concentrazione

• Ripercussioni sull’andamento scolastico

• Aumento dell’irritabilità e dell’aggressività

• Aumento dell’ansia di separazione dai familiari

• Incubi notturni ed enuresi

• Paura di attraversare la strada e uscire da solo

Attenuazione col tempo della sintomatologia con risoluzione spontanea del disturbo.

Non riconoscimento di invalidità permanente.

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Minore Rosa. Incidente stradale

• 17 anni – studente – cerebroleso per parto distocico

• Veniva investito da un’auto mentre attraversava la strada, riportando un modesto trauma al ginocchio.

• La relazione psichiatrica parlava di ritardo mentale di media gravità, sindrome epilettica, tratti disarmonici della personalità con disturbi dell’apprendimento, stereotipie, difficoltà relazionali, autonomia personale ridotta per scarsa funzione del giudizio, difficoltà di organizzazione di attività complesse, inibizione. Però il ragazzo aveva raggiunto una certa autonomia che gli permetteva di orientarsi abbastanza bene all’interno di percorsi noti come la scuola e le zone limitrofe dell’abitazione.

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• In seguito all’incidente cominciava a manifestare forte timore nell’attraversare la strada. Ne conseguiva che il ragazzo aveva perduto un’importante funzione, che prima aveva raggiunto, relativa ad una possibilità di indipendenza.

• L’evento traumatico aveva accentuato il suo forte senso di dipendenza dai genitori, ma non aveva compromesso la sfera neurovegetativa, né causato disturbi del sonno o iporessia.

• La valutazione conclusiva riteneva che, se sufficientemente stimolato e motivato, il ragazzo poteva tornare ad avere la sua limitata autonomia e che non presentava alcun disturbo psichiatrico conseguente al trauma subito.

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