Istologia 13 – Tiroide e paratiroidi 1
Istologia 13 – Tiroide e paratiroidi
Tiroide
È una ghiandola situata nella regione anteriore del collo, sotto la cartilagine tiroidea.
A livello macroscopico, è formata da due lobi che si uniscono medialmente in basso. Talvolta, può essere presente anche un terzo lobo intermedio.
A livello microscopico, ha una struttura follicolare. È avvolta da una capsula connettivale, dalla quale travate di tessuto connettivo si spingono in profondità trasportando vasi e nervi. Intorno ad ogni follicolo è presente un ricco plesso sanguifero e linfatico.
I follicoli sono costituiti da un epitelio cubico semplice che poggia su di una lamina basale.
All’interno della cavità follicolare è contenuta la colloide, costituita da tireoglobulina.
La parete dei follicoli è costituita da cellule follicolari, che producono, glicosilano e rendono iodinata la tireoglobulina che viene poi riversata nella cavità del follicolo.
Nello stroma attorno ai follicoli, sono presenti le cellule parafollicolari, che producono tireocalcitonina. La tireocalcitonina provoca un abbassamento della calcemia aumentando il deposito di calcio nelle ossa (ha quindi funzione opposta al paratormone)1.
Il funzionamento della tiroide avviene in diverse fasi:
1. Il TSH dell’ipofisi stimola la tiroide.
2. Le cellule follicolari fagocitano la tireoglobulina iodinata.
3. La tireoglobulia iodinata all’interno della cellula si fonde con dei lisosomi, che la digeriscono.
4. I prodotti sono due: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Essi hanno sia effetti metabolici, in quanto provocano la stimolazione del metabolismo basale (agendo sui mitocondri), sia effetti sullo sviluppo e sul differenziamento, in quanto regolano e controllano le sintesi proteiche influenzando il tasso di accrescimento dei tessuti ed il differenziamento. Per questo sono particolarmente importanti durante lo sviluppo embrionale.
Paratiroidi
Sono quattro ghiandole situate posteriormente ai lobi tiroidei, nella regione anteriore del collo. Nel 15-20 % dei casi possono essere sovra o sottonumerarie. Non è infrequente il riscontro di paratiroidi in sede atipica.
Sono divise in lobuli costituiti da cordoni di cellule principali e ossifile, supportate da un tessuto connettivo lasso, composto principalmente da adipociti.
Le cellule principali sono piccole e rotondeggianti, hanno un nucleo centrale ed un citoplasma che può avere un aspetto chiaro, pallido o scuro, a seconda del loro stato funzionale. Le cellule principali
1 Nella terapia dell’osteoporosi (patologia che determina la distruzione del tessuto osseo) si era pensato, in passato, di sottoporre i pazienti a trattamenti con calcitonina. Successivamente, si è visto che il trattamento con PTH era più efficace.
Questo perché il PTH stimola la crescita degli osteoblasti (le cellule che costruiscono l’osso). Allo stesso tempo, però, induce la formazione degli osteoclasti (le cellule che distruggono l’osso). Il bilancio finale tra osso prodotto e osso distrutto è, tuttavia, a vantaggio dell’osso prodotto. Quindi è ipotizzabile una terapia a base di PTH per combattere l’osteoporosi.
Tuttavia, vi sono degli effetti collaterali: l’eccessiva assunzione di PTH determina la formazione di carcinomi parotidei e scompensi a livello renale
Istologia 13 – Tiroide e paratiroidi 2 intervengono nella regolazione dell’omeostasi del calcio-fosforo attraverso la sintesi del paratormone (PTH), con funzione opposta a quella della calcitonina.
Le cellule ossifile sono lievemente più grandi rispetto alle precedenti, con un nucleo più piccolo, anch'esso centrale, e con un citoplasma ricchissimo in mitocondri. Questi conferiscono alla cellula una intensa eosinofilia, che le rende riconoscibili. Queste cellule possono essere sparse nel contesto del parenchima ghiandolare o proliferare e costituire dei veri e propri noduli ossifili. La funzione delle cellule ossifile non è nota; forse si tratta di cellule principali esaurite o modificate che non producono più l’ormone PTH.