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Vengono riportate alcune osservazioni realtive al concetto di integrale denito e sul suo utilizzo per il calcolo delle aree.

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Integrale denito. Il calcolo dele aree

Prof. G. Surace 15th May 2010

Vengono riportate alcune osservazioni realtive al concetto di integrale denito e sul suo utilizzo per il calcolo delle aree.

L'integrale denito

L'integrale denito é un numero che esprime una misura, tipicamente un'area, un volume, un iper- volume ecc.

Se indichiamo con f(x) la funzione integranda e con F (x) la primitiva di f, grazie al teorema di Torricelli, calcolare un integrale di questo tipo R b

a f (x)dx diventa molto semplice:

Z b

a

f (x)dx = F (b) − F (a)

dove F (a) e F (b) denotano il valore che la primitiva assume in corrispondenza di x = a e x = b. Ad es.

R 4

1 x 2 dx = [ x 3

3

] 4 1 = ( 4 3

3

1 3

3

) = 63 3

Come ulteriore esempio consideriamo:

R

π

0

2

cos(x)dx = [sin(x)] 0

π2

= [sin( π 2 ) − sin(0)] = 1 La tecnica di calcolo é riassumibile in due pas- saggi:

1. calcolo della primitiva

2. sostituzione degli estremi di integrazione den- tro la primitiva (al posto di x) e sottrazione dei due valori ottenuti.

Anche il problema del calcolo di un integrale denito é concentrato, dunque, nella determi- nazione della funzione primitiva. Si possono, quindi, utilizzare tutte le tecniche studiate per la risoluzione di integrali indeniti (sostituzione, scomposizione, parti, integrazione delle funzioni razionali ecc.)

Figure 1: Area del sottograco di f(x)

Il calcolo delle aree

Il concetto di integrale denito si presta ad una in- terpretazione di tipo geometrico molto interessante.

La scrittura R b

a f (x)dx denota, infatti, l'area del sottograco della funzione f, vale a dire l'area della parte di piano delimitata dalla funzione f, dalle rette verticali x = a e x = b e dall'asse delle ascisse (Vedi gura 1).

Questa idea dell'integrale come area é molto pro- cua in quanto permette una estensione delle pro- prietá dell'area agli integrali. In particolare:

1. Le aree sono additive nel senso che l'area di una gura divisa in due parti coincide con la somma delle aree delle due parti =⇒ propri- etá di additivitá degli integrali: R c

a f (x)dx = R b

a f (x)dx + R c

b f (x)dx

2. L'area di una gura costituita da un solo punto é nulla =⇒ R a

a f (x)dx = 0

3. Non é superuo osservare che l'area, in quanto

misura di una supercie, é per denzione un

numero positivo. Tuttavia, se la funzione f(x)

1

(2)

Figure 2: La problematica del "segno dell'area"

Figure 3: Graco della funzione y = x 4 − 3x 3 15x 2 + 19x + 30

si trova al di sotto dell'asse delle ascisse in un certo intervallo (cioé f(x) é negativa) il cal- colo dell'integrale fornisce un numero negativo.

Bisogna quindi avere l'accortezza di far pre- cedere al calcolo dell'integrale un segno meno.

Consideriamo ad esempio la gura 2. Sulla base delle considerazioni precedenti sul segno dell'integrale, dovremmo scrivere: AREA color = R b

a f (x)dx − R c

b f (x)dx + R d

c f (x)dx

Ad es. considedriamo l'area del sottograco della funzione y = x 4 − 3x 3 − 15x 2 + 19x + 30 mostrata in gura 3

Figure 4: Area di piano delimitata dalla retta y = x e dalla parabola y = x 2

Il calcolo dell'area del sottograco diventa:

AREA = − R −1

−3 (x 4 − 3x 3 − 15x 2 + 19x + 30)dx + R 2

−1 (x 4 − 3x 3 − 15x 2 + 19x + 30)dx − R 5

2 (x 4 − 3x 3 15x 2 + 19x + 30)dx = ....

Aree delimitate dal graco di due fun- zioni

Siano date due funzioni f e g di cui conosciamo il graco e tali che f > g (cioé la quota di f supera la quota di g). Se vogliamo calcolare l'area della re- gione di piano delimitata dal graco delle due fun- zioni basta sottrarre, all'area del sottograco di f, l'area del sottograco di g, cioé:

AREA compresa = AREA sottogra

f

− AREA sottogra

g

La traduzione analitica del discorso é la seguente:

AREA compresa = Z b

a

f (x)dx − Z b

a

g(x)dx

= Z b

a

[f (x) − g(x)]dx

Ad esempio R 1

0 [x − x 2 ]dx puó essere pensato come la parte di piano (vedi gura 4) compresa tra la la retta y = x (bisettrice del 1 o e 3 o quadrante) e la parabola y = x 2 (parabola con concavitá veso l'alto e vertice nell'origine)

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