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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

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Academic year: 2022

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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

Verbale n.VII della seduta del 27 GIUGNO 2011

Il giorno 27 GIUGNO 2011, alle ore 17.00, presso la sala consiliare della sede di Iglesias in via Argentaria 14, si è riunito in seduta pubblica il Consiglio Provinciale in seconda convocazione per trattare il seguente ordine del giorno:

1. SURROGA AI SENSI ARTICOLO 38 COMMA 8 TUEL DEL CONSIGLIERE DIMISSIONARIO LORIANA PITZALIS E SUBENTRO DEL PRIMO DEI NON ELETTI MARCO BALDINO- PROPONENTE UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO;

2. PROPOSTA DI 1° VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 – DELIBERA DI GIUNTA N°131 DEL 10 GIUGNO 2011 – PROPONENTE PRESIDENTE DELLA GIUNTA

3. RELAZIONE CONCLUSIVA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE STEMMA – PROPONENTE PRESIDENTE DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO

4. APPROVAZIONE DEL TESTO DI REGOLAMENTO PER L’ESECUZIONE DEL CONTROLLO DI COMBUSTIONE E DELLO STATO DI ESERCIZIO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI A CURA DELLA PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS – PROPONENTE ASSESSORATO ALLE POLITICHE AMBIENTALI E COMMISSIONE AMBIENTE

5. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER L’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI E RIMBORSI ALLE ASSOCIAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE – PROPONENTE ASSESSORATO ALLE POLITICHE AMBIENTALI E COMMISSIONE AMBIENTE 6. MOZIONE SULL’ABOLIZIONE DEI CORSI SERALI PER ADULTI NELLE SCUOLE SUPERIORI DEL SULCIS IGLESIENTE-

PROPONENTE GRUPPO PD PRIMO FIRMATARIO EMANUELE MADEDDU

7. MOZIONE SUL DEPURATORE DI SANT’ANTIOCO E FRAZIONE MALADROXIA – PROPONENTI : MASSA,CAU, ROMBI, SPIGA, LOCCI

Sono presenti al primo appello i Signori Consiglieri:

PRES. ASS. PRES. ASS.

1) CHERCHI SALVATORE X 13) CREMONE ANGELO X

2) SUNDAS ELIO X 14) MONTISCI MARIA

ROSARIA X

3) TOCCO GIOVANNI X 15) ROMBI ACHILLE X

4) LENZU PIERGIORGIO X 16) MADEDDU GIUSEPPE X

5) CANI EMANUELE X 17) VIGO ANTONIO X

6) MADEDDU EMANUELE X 18) RUBIU GIANLUIGI X

7) PIANO UGO BRUNO X 19) PINTUS TERESA X

8) CROBU LIVIA X 20) STERA ATTILIO X

9) 9) RUBBIANI MARA X 21) PERSEU LUIGI X

10) LODDO ROSSANO X 22) LOCCI IGNAZIO X

11) CAU MARCO X 23) SPIGA ELEONORA X

12) MASSA SALVATORE X 24) ACCA PIER PAOLO X

Totale presenti: 15; Totale assenti: 9

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Presiede la seduta il Dott. Elio Sundas, Presidente del Consiglio.

Partecipa il Segretario Generale Dott. Franco Nardone

*********

Si da atto che in Segreteria è disponibile la registrazione della seduta odierna e che la stessa costituisce parte integrante del seguente verbale.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO esegue l‟appello nominale dei presenti, per verificare il numero legale, alle ore 17.50.

Risultano presenti i signori: Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni,Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Ugo Bruno,Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Rombi Achille, Stera Attilio, Spiga Eleonora, Pintus Teresa

Sono assenti i signori : Lenzu Piergiorgio, Angelo Cremone, Madeddu Giuseppe, Rubiu Gianluigi, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo, Montisci Maria Teresa.

Totale presenti: 15 Totale assenti: 9

Ai sensi dell‟art. 23, comma 2, del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale, il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dichiara la seduta aperta alle ore 17.55

Si dà atto che i consiglieri Locci, Acca sono entrati in aula alle 18.00 ( 17 presenti, 7 assenti )

Il Presidente del Consiglio procede alla messa in discussione del primo punto iscritto all‟ordine del giorno : Surroga consigliere dimissionario Loriana Pitzalis e subentro del primo dei non eletti Marco Baldino - articolo 38 comma 8 del Testo Unico Enti locali

Si procede alla lettura in aula della lettera di dimissioni della consigliera Loriana Pitzalis.

La consigliera ha rassegnato le proprie dimissioni in quanto è stata chiamata a ricoprire l‟incarico di Assessore al Comune di Carbonia.

La consigliera ha chiesto di esternare, oggi in aula, non potendo essere presente per motivi istituzionali, i propri saluti a tutto il Consiglio e un ringraziamento per la collaborazione avuta in questi mesi.

Il Presidente del Consiglio, visto che non ci sono interventi in merito, procede quindi alla messa in votazione per alzata di mano del punto 1° iscritto all‟ordine del giorno avente ad oggetto : Surroga della consigliera dimissionaria Loriana Pitzalis e il subentro del primo dei non eletti Marco Baldino . La votazione dà luogo al seguente esito : APPROVATO UNANIMITA’

consiglieri presenti e votanti ( 17 )

consiglieri assenti ( 7 ) ( Lenzu, Cremone, Montisci, Perseu, Rubiu, Vigo, Madeddu G )

Si procede anche alla messa in votazione dell‟immediata eseguibilità dell‟atto per consentire subito al Consiglio di ricostituirsi nella sua interezza.

La votazione avviene per alzata di mano e ha il seguente esito : APPROVATO UNANIMITA’

consiglieri presenti e votanti ( 17 )

consiglieri assenti ( 7 ) ( Lenzu, Cremone, Montisci, Perseu, Rubiu, Vigo, Madeddu G)

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Vista la presenza in aula del consigliere appena subentrato, il Presidente del Consiglio gli dà ufficialmente il benvenuto e lo invita subito a prendere il suo posto in aula.

Entra pertanto il neo consigliere Marco Baldino, appartenente al Gruppo SEL, alle ore 18.05 ( 18 presenti, 7 assenti ) : Il Consiglio riacquisisce la sua interezza 25 componenti.

Il consigliere Marco Baldino chiede la parola per porgere i suoi saluti al Consiglio : ringrazia per l‟accoglienza i consiglieri e in particolare la consigliera Loriana Pitzalis, auspica un lavoro in collaborazione con tutti maggioranza e opposizione.

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Il Presidente del Consiglio procede dunque alla discussione del secondo punto iscritto all’ordine del giorno : 1° proposta di variazione al bilancio di previsione 2011 – proponente Presidente della Giunta

Chiede di intervenire sull‟ordine dei lavori il consigliere LOCCI IGNAZIO per presentare un ordine del giorno urgente, sottoscritto anche dai consiglieri Massa Salvatore e Marco Cau, sul taglio di risorse operato dalla Regione nei confronti delle Case salute del nostro territorio site a Sant Antioco, Carloforte, Fluminimaggiore, Giba

Il Presidente del Consiglio, dopo aver consultato il Segretario generale e in particolare dopo aver verificato il comma 3 dell‟articolo 22 del Regolamento consiliare che permette, sentiti capigruppo, di procedere alla discussione di ordini del giorno che abbiano una valenza politica urgente, dà la parola al consigliere LOCCI per l‟illustrazione dell‟ordine in oggetto.

IGNAZIO LOCCI

Nel giugno 2008, la Regione Sardegna aveva approvato un programma per l‟istituzione delle case della salute, che dovevano essere delle centrali per il primo soccorso sanitario nelle periferie.

Per la Asl 7, in particolare, si era prevista l‟istituzione di 4 case della salute nei Comuni più di periferia come Giba, Carloforte, Sant‟Antioco e Fluminimaggiore con la logica di garantire una prima assistenza nelle periferie e soprattutto bilanciare e diminuire lo sforzo nelle sedi ospedaliere di Carbonia e Iglesias, potenziando ambulatori di pronto soccorso con finanziamento di 500 mila euro ciascuno

Successivamente la Regione invece ha finanziato solo la Casa della salute di Giba per un milione e quattrocentomila euro.

Il Consigliere ritiene che questo non sia la giusta risposta che la Sanità possa dare a questi Comuni di periferia. Questi Comuni infatti avevano già previsto degli interventi strutturali importanti per valorizzare questi ambulatori e ora questa rimodulazione dei fondi FESR della Regione Sardegna non è stata assolutamente corretta.

Con questo ordine del giorno è intenzione impegnare il Presidente della Giunta ad aprire subito un‟interlocuzione con l‟Assessore Regionale per la Sanità e riottenere subito la rassegnazione dei fondi a tutte le case della salute secondo i criteri inizialmente stabiliti.

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Terminato l‟intervento chiede di intervenire il Presidente della Giunta SALVATORE CHERCHI

L‟ordine del giorno illustrato solleva un argomento che ha costituito uno dei principali motivi di contrasto recente con la gestione Asl e con lo stesso Assessore regionale alla Sanità.

Questo contrasto, come dimostrano peraltro proprio questi fatti, non era legato a questioni di prestigio ma di merito perché la funzione delle Case della salute era coerente con l‟orientamento di spostare la medicina del territorio in periferia per decongestionare il lavoro dei due presidi ospedalieri della Provincia.

D‟altronde, era stato assegnato un intervento importante per gli edifici destinati a questi servizi, quindi c‟era stata già una decisione ed assegnazione di finanziamenti.

Già nel bilancio di previsione, a dire il vero, però queste poste erano state iscritte con molti dubbi dal Commissario e per questa ragione la Conferenza dei Sindaci bocciò a suo tempo quel Bilancio perché non appariva esserci una sufficiente solidità per la spendita delle risorse.

Ora addirittura, a maggio, è intervenuta una formale revoca di quei finanziamenti assegnati a 3 dei 4 Comuni.

Se si fa attenzione anche ai tempi con cui la Regione ha adottato questi provvedimenti, si evince che, questa revoca è avvenuta subito dopo l‟iscrizione delle poste in bilancio, dopo che i sindaci avevano sollevato il dubbio sulla solidità dell‟iscrizione e per questo motivo avevano bocciato il bilancio.

Si arriva a maggio e la Regione effettivamente revoca e rimodula le risorse. Questo dice tutto,cioè che la protesta e i dubbi sollevati in merito erano fondati.

Ritiene a questo punto non sufficiente un azione diplomatica perché è stata già intrapresa a suo tempo e numerose volte andando davanti alla sede dell‟Assessorato.

“ Il Consiglio quindi approvando questo ordine del giorno intraprenderà ulteriori iniziative istituzionali per far aprire le orecchie a chi deve aprirle bene…(…) “

SALVATORE MASSA

L‟argomento di oggi ha un certo numero di sfaccettature. Un aspetto è stato già illustrato proprio sia dal Presidente che dal consigliere Locci, cioè l‟iter amministrativo che aveva portato all‟istituzione delle Case della salute e l‟assegnazione dei primi finanziamenti.

L‟altro aspetto che si vuole sottolineare è che, in conseguenza di questi tagli, i Comuni più limitrofi e disagiati sono piombati di nuovo in un isolamento per quanto riguarda la prima assistenza.

Hanno difficoltà ad assistere i pazienti perché hanno una carenza di risorse diagnostiche rispetto ad altri Comuni e quindi si finirà per congestionare il pronto soccorso degli ospedali principali a Carbonia e Iglesias.

Se la Medicina Generale non riesce a completare la diagnosi del paziente, ci si dovrà infatti rivolgere allo specialista per l‟approfondimento del caso e la realizzazione di determinati esami, si sa, che richiede un sacco di mesi.

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Queste Case della salute quindi avrebbero avuto la duplice funzione di decongestionare il pronto soccorso dell‟Ospedale ma anche quella di dare subito e prontamente, senza liste d‟attesa, un assistenza completa al paziente.

Ritiene che la Regione debba rivedere questa sua decisione perché si tratta di uno scippo a danno dei cittadini del territorio.

Occorre tutta la diplomazia possibile per tornare al progetto originario che prevedeva l‟esistenza e il funzionamento di tutte e quattro le case della salute.

Entra alle ore 18.11 il consigliere ANGELO CREMONE ( 19 presenti, 6 assenti )

Interviene il consigliere MARCO CAU

La situazione appena descritta è drastica. Condivide con il Presidente il fatto che interloquire con la Regione non paghi perché ancora una volta si rincorre un problema su una questione, la salute, su cui non si può scherzare.

In questi 3 Comuni per arrivare un primo intervento in ospedale ci vuole più di mezz‟ora, aspetto questo che non è consentito nemmeno dalle direttive europee, quindi ancora una volta comportarsi così è un abuso che va contro i cittadini e il loro diritto alla salute.

“ Alla luce di queste considerazioni , chiedo che si inserisca nell’ordine del giorno una postilla.. che se dovesse succedere veramente qualcosa a questi cittadini e non riescano ad accedere alla prima assistenza nei termini previsti dalla legge entro mezz’ora,,, chiedo che il Consiglio si costituisca parte civile !..”

Entra il consigliere ANTONIO VIGO alle ore 18.15 ( 20 presenti, 5 assenti )

GIOVANNI TOCCO

Ricorda che questa battaglia dura da anni, una battaglia contro tagli.

Le case della salute erano state previste e finanziate da tanto tempo affinché le liste d‟attesa nei pronto soccorsi o ambulatori ospedalieri venissero snellite e gli interventi fatti in tempo utile.

Non si capisce perché abbiano tagliato 3 di 4 distretti. Non si capiscono i criteri usati. Quei comuni esclusi sono fortemente disagiati come accessibilità alla prima assistenza.

“ Anche riferendosi ai 21 milioni di debito della mobilità passiva come si vogliono abbattere ? Chiudendo i distretti e andando a Cagliari a farsi curare oppure riducendo la risposta sanitaria in loco

? E’ una logica negativa dalla partenza perché tutto ciò porta a un disavanzo e a una fuga verso altri centri di assistenza.. quindi verrebbe da pensare che certe decisioni vengano prese per danneggiare alcuni distretti come il nostro e favorirne altri… (.. )

Per ognuna di queste case della salute erano previste 500 mila euro poi con la revoca la Regione ha deciso neanche di ridurre la spesa…. se ci fate caso ha semplicemente inglobato un milione e quattrocentomila euro su un unico distretto a Giba, qual è la logica ?

Non dobbiamo abbassare la guardia.

Dobbiamo incrementare la nostra protesta sottolineando il forte disagio e spiegando bene all’Assessore le nostre ragioni.. ( ..)”

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ACHILLE ROMBI

Condivide l‟ordine del giorno per due motivi : prima di tutto perché si è deciso di tagliare risorse rispetto a un progetto che è necessario e fortemente indispensabile proprio per l‟isolamento in merito all‟assistenza di questi Comuni e poi perché .:

. “ ,,,, la Regione spesso programma,finanzia e poi cambia idea, quindi il Comune non fa in tempo ad applicare l’orientamento della Regione e la relativa normativa di applicazione che questa cambia idea.. lo abbiamo visto con gli strumenti urbanistici a suo tempo e ora lo stiamo toccando con mano in un progetto sulla salute. La Provincia deve opporsi a questo modo di fare politica.,,,(..)”

LUCA PIZZUTO Assessore provinciale alle politiche sociali,sanitarie e giovanili

Il Direttore Generale della Asl pare che abbia riferito che non si tratta dell‟unico taglio risorse quello delle Case della salute, pare che manchino proprio le risorse anche per degli importanti interventi strutturali che andavano fatti negli ospedali.

Inoltre pare che lui non fosse minimamente informato su questo aspetto della Regione che andava finanziata una sola Casa della salute e le altre escluse .

Un altro elemento che aggravia la situazione è che le ristrutturazioni in atto nella casa della salute a Carloforte non provengono dai fondi regionali come era stato stabilito inizialmente ma dal bilancio ASL,quindi un ulteriore decurtazione :

“ la regia sulla sanità del territorio è piuttosto confusa o meglio sembra spinta ad orientare tutti verso un unico grande distretto quello di Cagliari.”

A proposito di questa decurtazione delle risorse, la conferenza socio sanitaria in un verbale che invierà alla Regione in cui si è votato contro il Rendiconto Asl, ha inserito un punto in cui esprime forte indignazione verso quest „ultimo provvedimento della Regione di tagliare i finanziamenti alle 3 delle 4 case della salute inizialmente previste e questo è stato un punto su cui tutti i componenti della conferenza sono stati d‟accordo.

Condivide l‟ordine del giorno pertanto presentato oggi in aula perché si tratta di un problema grave dagli effetti devastanti per il territorio e i cittadini di quei Comuni.

Terminati gli interventi, il Presidente del Consiglio mette in votazione per alzata di mano l’ordine del giorno depositato in aula e avente per oggetto : “ Fondi POR FESR 2007/2013 Programmazione Asse II istruzione e socialità “

La votazione ha il seguente esito : APPROVATO ALL’UNANIMITA’

Consiglieri presenti e votanti (20)

Consiglieri assenti (5 ) ( Montisci Maria Rosaria, Lenzu,Piergiorgio Madeddu G., Rubiu Gianluigi, Perseu Luigi )

Consiglieri favorevoli (20) Consiglieri astenuti ( 0 ) Consiglieri contrari ( 0 )

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Si procede alla discussione del 2° punto iscritto all’ordine del giorno avente ad oggetto la 1°

proposta di variazione al bilancio di previsione 2011 SALVATORE CHERCHI

La presente proposta di variazione è stata esaminata nella commissione competente bilancio e finanze più volte positivamente e ha il parere favorevole anche del collegio dei revisori.

Si tratta di una variazione sui 7 milioni di euro, in realtà il movimento nel bilancio è maggiore, ma il saldo netto tra entrate e spese complessivamente, vale circa sette milioni di euro

Le risorse per quanto riguarda le entrate provengono essenzialmente da fondi POR per un milione e novecentomila euro, acquisizione di risorse da fondi a destinazione vincolata e l‟applicazione di una parte dell‟avanzo di amministrazione per circa 4 milioni di euro.

Dal lato della spesa, le poste più significative riguardano gli investimenti per le politiche del lavoro e quelli per manutenzione straordinaria e infrastrutture direttamente funzionali al lavoro.

In una delle schede allegate, che fanno parte integrante della delibera di Consiglio, si constata un incremento del fondo delle politiche del lavoro, molto significativo, di circa un milione quattrocentoottantacinquemila euro, perché contestualmente è stata sbloccata finalmente un milione di euro per le entrate regionali e di cinquecentomila euro per l‟agricoltura.

L‟assessorato competente ha a disposizione in tutto 3 milioni e trecento mila euro da spendere.

Per quanto riguarda il merito degli obiettivi sul Patto del lavoro, in allegato viene riportato un breve rendiconto di come sono stati impiegati i soldi già assegnati : i fondi per l‟agricoltura che hanno creato una quarantina di posti di lavoro; un robusto tiraggio nelle imprese del terzo settore perché rispetto al primo bando sono pervenute domande per quattro volte tanto quindi si propone un incremento di ulteriori 250.000,00 ; c‟è un progetto di circa 600 mila euro per i giovani sotto i 35 anni giovani con titolo di studio quindi si tratta di varare un progetto per non meno di 60 giovani promossi con i privati o le pubbliche amministrazioni; è stato sbloccato un milione di euro per il reimpiego di disoccupati a lungo periodo o cassa integrazione ; stanziamento significativo di 40 mila euro per il monitoraggio su queste politiche attive del lavoro.

Quindi, in questo momento, la Provincia è impegnata con queste risorse interessanti che consente all‟assessorato di gestire un intervento cospicuo a sostegno delle politiche del lavoro.

Per gli investimenti infrastrutturali, con 250 mila euro si vuole migliorare l‟accesso ai beni ambientali del Basso Sulcis in particolare Santadi e Fluminimaggiore. L‟obiettivo è valorizzare quei beni renderli più accessibili.

Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, la Provincia ha 7 case cantoniere di cui alcune occupate per cui stiamo verificando la consistenza del titolo di occupazione.

L‟obiettivo è comunque chiarire queste situazioni.

In perlomeno 3 casi, questi ruderi possono essere messi a posto e ceduti per attività sociali, culturali etc.

Così pure per altri edifici che avremo a disposizione a breve, l‟edilizia scolastica ad esempio, a Carbonia si è liberato recentemente un edificio grande, un ex albergo operaio, in centro, ora si vedrà se è possibile trasformarlo in ostello di gioventù.

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Se lo studio di fattibilità darà risposta positiva si potrà usarlo a tal fine e creare così occasione di lavoro.

Analogamente a Carloforte ci sono due di edifici anche in questo caso si può immaginare previo studio di fattibilità vedere bene la realizzabilità dell‟idea.

La Provincia possiede un campo di tiro a volo che deve essere esaminato valutato e poi eventualmente dato in gestione a terzi per mettere su un attività con ritorno economico.

Al momento attuale dall‟inventario del patrimonio non risultano altri beni di particolare valorizzazione economica.

Tra le spese c‟è n‟è una che riguarda la comunicazione finalizzata al Turismo

Infatti è stata fatta da una società che si occupa di questo tipo di studi di settore, un analisi dell‟esame sul turismo del territorio del Sulcis Iglesiente.

Risulta un potenziale fattore di crescita del 5% come zona che può crescere però dal punto di vista della ricettività non è competitiva perché è frammentata e spesso a conduzione familiare

Un'altra delle condizioni che esamina questo studio è la comunicazione intesa come la conoscenza del territorio : è vero che sono stati fatti notevoli progressi e si stanno facendo anche in questo periodo, per esempio poco tempo fa è stato trasmesso Carloforte sul programma Sereno Variabile che ha registrato un grande share, però, gli esperti dicono che è necessario investire per almeno due anni nel settore ed ecco perché sono stati stanziati 400 mila euro necessari per comunicare in campo nazionale e internazionale il territorio.

Occorre investire e investire con qualcosa che ci consenta dopo il primo biennio di avere un ottimo riscontro nel 2012-2013 con programmazioni di ottimo livello che verranno concordati con la Rai sulla base di specifiche convenzioni su tutto il territorio con programmi a diffusione ampia nazionale e internazionale in modo da fare un salto di qualità.

Ci deve essere un‟intesa anche con gli imprenditori : la Provincia investe ma ci deve essere da parte di tutti una concertazione. Gli imprenditori dovrebbero rispondere al piano di sviluppo che gli verrà proposto a breve per crescere e potenziare questo settore.

Questo lavoro di approfondimento continuerà con il completamento del Piano strategico e il confronto delle idee anche avvalendosi della commissione consiliare delle politiche del lavoro, industria, artigianato e commercio per capire in che direzione investire.

Una buona parte degli investimenti riguardano gli interventi di adeguamento su strutture sportive di otto scuole del territorio con un investimento complessivo di tre milioni duecentosettantacinque mila euro.

Sono circa diciassette milioni di euro si devono solo accelerare i programmi.

Nella variazione si trovano iscritte anche altre somme destinate ai fondi per il salvamento a mare : con questo stanziamento arriviamo a una disponibilità di bilancio superiore rispetto all‟anno scorso.

A questo proposito la Giunta ha approvato una delibera che mette già a disposizione dei Comuni le risorse perché la scelta è di dare in gestione le risorse ai Comuni non direttamente ai soggetti del salvamento a mare perché solo il Comune sa le esigenze del suo territorio.

Aggiunge che sono in fase di sblocco anche le somme per gli accessi al mare e l‟intervento sarà gestito d‟accordo con i Comuni per capire a seconda delle diverse esigenze singolari che cosa sia più giusto fare.

(9)

Sono stati incrementati anche i fondi destinati alle Pro loco di novantamila euro.

C‟è anche un contributo importante in questa variazione : il bando per le strutture sportive nelle periferie, i punti sport per i Comuni più piccoli.

Questo bando ha fatto registrare un maggiore fabbisogno di circa cinquecentomila euro.

In questo caso, poiché tutte le proposte sono state giudicate valide, potranno accedere al finanziamento.

Ora in bilancio esiste un capitolo acceso per le piscine di circa seicento mila euro siccome però si è in ritardo con la programmazione per la spendita di queste risorse, si pensava di prelevare cinquecento mila euro da questo programma per finanziare le proposte idonee del bando punti sport, lasciando centomila euro in quell‟intervento come residui per le piscine riorganizzando e programmando la spendita di quelle risorse eventualmente reintegrando con delle somme dell‟avanzo accantonate visto che non si spende mai del tutto per lasciare una qualche riserva.

Concludendo, riassume che si tratta di una variazione che mira soprattutto alle politiche del lavoro, infrastrutture economiche e interventi di adeguamento in edilizia scolastica o altre finalità come la rimozione dell‟amianto dagli edifici per 350 mila euro.

ANTONIO VIGO

Ci sono aspetti fortemente positivi ed alcuni negativi per alcune spese non sufficientemente motivate.

Si complimenta per alcuni aspetti come il salvamento a mare, un incremento sostanziale come quello che ha appena illustrato il Presidente è positivo così come positiva è da ritenersi la gestione diretta delle risorse affidata ai Comuni.

Altri aspetti da evidenziare sono ad esempio la programmazione delle strutture sportive .

Sono stati finanziati con il bando punti sport tutti i progetti ritenuti validi ma questo ha portato a decurtare cinquecentomila euro dal capitolo delle attività natatorie e siccome alcuni Comuni costieri si erano già attivati per individuare le zone adatte per costruire una piscina consortile per affrontare meglio la spesa, si ritiene che ai centomila euro che vengono lasciati lì in quel capitolo per tenerlo acceso, debba seguire un ulteriore passo, cioè programmare insieme ai Comuni che si sono già attivati delle azioni progettuali che potrebbero diventare della Provincia in cui la capacità gestionale non ricade esclusivamente sul Comune ma sia un opera consortile.

Chiede all‟Assessore di impegnarsi per programmare questo settore e queste risorse.

Aggiunge come dato negativo la forte spesa per la corrente elettrica. Auspica che rispetto alle tante fonti energetiche esistenti anche la Provincia si muova con degli studi e dei progetti di risparmio in merito. E‟ utile attivarsi in tal senso.

Per le case cantoniere nella passata legislatura avevamo già dato degli indirizzi : conviene utilizzarle per affittarle o alienarle o recuperarle per attività culturali e sociali.

Per il resto conclude apprezzando in questa prima variazione i progetti per le politiche del lavoro soprattutto per i giovani sotto i 35 anni che pur essendo laureati non riescono ancora a trovare un posto di lavoro.

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IGNAZIO LOCCI

Questa variazione è la prima concreta attività ed iniziativa forte di impronta politica di quest„amministrazione su questo bilancio 2011 perché si impiegheranno più di 3 milioni di euro dell‟avanzo di amministrazione che era stato accertato con l‟approvazione del Rendiconto 2010 a marzo 2011.

Le norme che regolano l‟impegno dell‟avanzo, in particolare, l‟articolo 187 del Testo Unico Enti Locali, indicano precisamente come devono essere impegnati i fondi dell‟amministrazione

Ritiene che dal loro punto di vista quest‟amministrazione abbia deciso di utilizzare il finanziamento della spesa corrente non ripetibile con un applicazione della variazione nel corso dell‟anno finanziario in corso ad impegni già presi.

“ Il resto degli impegni - aggiunge - sono trasferimenti della Regione , per certi aspetti, trasferimenti - ricorda - di cui si era già parlato sarebbe stato meglio che a gestirli fosse stata direttamente la Regione e circa un milione e sette per gli edifici scolastici.

Nel merito della variazione, tornando alla questione della spesa non ripetibile, quindi Patto del Lavoro, la nostra preoccupazione va particolarmente a un aspetto di questi strumenti.

Siamo consapevoli della situazione del mercato delle nostre piccole imprese e conosciamo le difficoltà a garantire i posti di lavoro e nel far emergere il lavoro nero.

Questi sono strumenti che coadiuvano le piccole imprese ma la pubblica amministrazione deve monitorare con attenzione perché non possiamo accontentarci dei 60 posti dell’Agroalimentare perché la Pubblica amministrazione deve essere certa che le risorse pubbliche diano ricadute positive che vadano al di là dello strumento contingente dei sei o dodici mesi di contratto… “

Per quanto riguarda la questione degli impianti sportivi guarda con favore al fatto che si sia deciso di andare incontro a quelle valutazioni inizialmente negative che trasparivano dalle graduatorie del bando Punti Sport della Provincia quello da 700 mila euro.

Concorda con quanto detto dal Consigliere Vigo, fatto ciò non si può perdere comunque l‟opportunità di realizzare gli impianti sportivi per le attività natatorie e questo perché alcuni Comuni nel loro piano triennale avevano fatto affidamento su questa ulteriore opportunità di trasferimento di risorse e avevano già preso degli impegni con i cittadini e intrapreso i primi interventi come ad esempio individuare le aree idonee.

La soluzione come è stata illustrata dal consigliere Vigo la ritiene molto morbida, nel senso che trova una soluzione diplomatica di chi comunque vuole venire incontro a un esigenza del territorio.

Ritiene invece che la Provincia debba tenere fede ai propri programmi e semmai nella rimodulazione delle risorse, che non erano vincolate, potesse fare altre scelte, non certo con i 500 mila euro in più sulle dotazioni finanziarie per i piccoli impianti sportivi ma li avrebbe potuti rimodulare in questo momento in altre voci con esclusione del cosiddetto Patto del lavoro.

Nel merito politico della variazione, il consigliere aggiunge che non si deve ricordare a nessuno il ruolo del Consiglio nelle attività di pianificazione e programmazione, …

“ quindi, quando la Giunta ha ricevuto gli indirizzi del Consiglio a tal proposito, ha avuto la fiducia piena e incondizionata sulle strategie di esecuzione di quegli indirizzi, questo però non può far dimenticare che ci sono vari livelli di competenza nella pianificazione e quindi non ci può essere sempre e solo la proposta di variazione dell’Esecutivo arrivando in aula solo per la ratifica dell’atto.

Questo atteggiamento si ripete per tutti gli atti di pianificazione quindi faccio un richiamo a tutti sul ruolo del Consiglio rispetto alla pianificazione delle risorse e regolamentazione delle risorse.”

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Premesso ciò conclude, preannunciando voto di astensione del gruppo PDL sulla variazione di bilancio :

“…perché non vogliamo chiudere gli occhi di fronte alle regole della democrazia quindi il ruolo e la scelta delle risorse da destinare al territorio è nelle vostre e complete prerogative, tuttavia non ignoriamo gli sforzi che si stanno facendo e ancora una volta chiediamo un monitoraggio costante su quello che hanno prodotto le risorse..”

MARCO CAU

Condivide il metodo con cui è stata presentata la proposta di variazione al bilancio.

Questa prima variazione di bilancio è stata esaminata per ben due volte in Commissione e la proposta di variazione non era blindata perché ci si poteva intervenire. Qualcosa infatti è stata variata dopo la prima riunione con il Presidente della Provincia.

“ Ognuno fa la sua parte e l’opposizione ha giustamente esposto le sue motivazioni però devo dire che se fossi al posto del caro amico Ignazio difficilmente voterei contro la variazione di bilancio perché il Presidente è molto bravo a costruire la proposta di variazione quindi posso dire con certezza che sono il passeggero di un auto che è ben guidata..”

L‟impegno maggiore della variazione ricade giustamente nel settore più drammatico , il Lavoro, quindi condivide i 100.000,00 euro per il progetto Alternanza Scuola Lavoro:

“ vedere un ragazzo che esce dalla scuola formato bene e pronto ad essere inserito nel lavoro fa piacere.”

Condivide anche i 600 mila euro inseriti per la disoccupazione giovanile la ritiene una scelta molto interessante.

Per quanto riguarda i 500 mila euro aggiunti per completare in toto il finanziamento a tutti i Comuni della Provincia per i piccoli impianti sportivi, il capitolo da cui sono state prelevate le risorse, quello destinato alle attività natatorie è comunque acceso, non è stato spento, quindi il Presidente ha dato impegno anche allo stesso consigliere Vigo, che chiedeva conto delle prime attività già avviate da alcuni Comuni in merito proprio perché facevano affidamento su quelle risorse, che se la cosa vale come programmazione la porterà avanti sicuramente.

Approva anche il Piano di comunicazione turistica di 400.000.00 euro perché serve in tanti non ci conoscono ancora.

“ ….Per quanto riguarda poi c’è un'altra cosa nella variazione che mi interessa ed interessa anche il consigliere Acca perché ne abbiamo parlato altre volte… per quanto riguarda la SP di San Pantaleo un portale di accesso molto importante per far accedere la gente del Cagliaritano nel Basso Sulcis e ci sono anche i 50.000,00 euro una cifra che il Presidente ha proposto per migliorare l’accesso alle Grotte di Su Mannau, a tal proposito , vi ricordo che attualmente ci sono solo 4 occupati per il trasporto su quella strada mentre potrebbero diventare 16 o 20 gli occupati se su quella strada si potessero impiegare i pullman…”

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ACCA PIERPAOLO

“ … Non intervengo perché citato dal consigliere Cau anche se quella strada mi interessa così come penso interessi anche al Presidente del Consiglio che spero infatti spenda tutte le energie in questa maggioranza perché questa cosa vada avanti..”

Si sofferma su un aspetto della variazione di bilancio, il piano dell‟occupazione per i giovani che hanno un titolo di studio.

Ritiene che, soprattutto quando si parla del settore dei beni culturali, ci possa essere il rischio, come è già successo in passato, di creare del nuovo precariato che poi da qui a qualche anno va stabilizzato … “ aggirando i concorsi pubblici che non sono il massimo come trasparenza quindi possiamo immaginare cosa potrebbero riservare le chiamate dirette “

Auspica pertanto che questo tipo di intervento venga normato bene garantendo la massima trasparenza ed imparzialità.

EMANUELE MADEDDU

Concorda con il consigliere Locci per il fatto che è una variazione di tipo politico ma lo si sta facendo con una linearità trasparente e consona alle dichiarazioni programmatiche di un anno fa cioè puntare sul Lavoro, sulle Scuole e sul Turismo.

Esprime un giudizio positivo sulla proposta di variazione e sulle misure messe in campo :

“ sono strumenti nuovi quelli messi in campo, quindi, vanno magari anche aggiustati e indirizzati meglio nel tempo, ma l’importante è iniziare i nuovi percorsi e costruire nuovi strumenti perché i giovani e i diplomati possano rimanere nel territorio.”

Sui punti Sport ritiene di aver dato una risposta positiva a frazioni periferiche dove finalmente paesi come Nebida potranno avere i loro piccoli impianti sportivi che favoriscono l‟aggregazione sociale.

Sulle strutture natatorie aggiunge che è meglio ora utilizzare una parte di quelle risorse non vincolate finché sono ferme e nel frattempo magari pensare, programmare e rivedere bene in che modo quelle risorse possono essere utilizzate nel bilancio 2012 per la costruzione delle piscine.

“ Il fatto che rimanga la posta in bilancio è chiaro segno che la Provincia non ha accantonato il finanziamento e cambiato idea ma che vuole avere però prima di utilizzarli un chiaro progetto.”

ANGELO CREMONE

Condivide la proposta di variazione ed apprezza la condivisione che ha visto anche da parte dell‟opposizione. Approva il metodo di costruzione della proposta fatta dal Presidente.

MASSA SALVATORE

Il metodo adottato lo ritiene condiviso e discusso non solo con la maggioranza ma anche con l‟opposizione in commissione Bilancio.

Ricorda che la proposta di variazione non era blindata anzi chi ha voluto ha potuto fare le sue proposte al Presidente della Provincia.

(13)

Ritiene che sia normale che il Presidente per l‟incarico che svolge costruisca bene la proposta di variazione e la presenti al Consiglio già con una sua struttura su cui comunque è possibile intervenire.

Condivide i punti toccati e le proposte di variazione che si sono modulate perché sottolineano che la Provincia non è solo ente di manutenzione ma anche un ente che si occupa di programmazione e pianificazione.

.. “ Con le risorse che abbiamo stiamo dimostrando di saper e voler costruire percorsi alternativi nuovi per far risollevare l’economia del territorio”

Annuncia voto favorevole ACHILLE ROMBI

Preannuncia voto favorevole per il metodo con cui è stato portato avanti questa proposta perché e‟

stata esaminata due volte in Commissione e perché il cinquanta per cento delle risorse stanziate sono state destinate alla priorità del mandato di quest‟amministrazione : il Lavoro.

Ritiene inoltre che per i piccoli impianti sportivi con il bando Punti Sport e l‟apertura al finanziamento di tutte le domande pervenute si stia dando un buon segnale a questi comuni che finalmente potranno avere i centri sportivi come momento di aggregazione sociale importante senza togliere nulla alle attività natatorie perché il capitolo rimane acceso con centomila euro e future integrazioni.

SALVATORE CHERCHI

Ringrazia tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza per i contributi dati anche con le riserve e suggerimenti espressi. In generale c‟è una valutazione positiva della variazione proposta compresi i voti di astensione di parte dell‟opposizione.

Aggiunge, riprendendo l‟intervento del Consigliere Vigo, che, le spese si devono monitorare con attenzione, infatti è stata introdotta la contabilità analitica su alcune voci di spese e i primi risultati sono stati pubblicati anche sul sito per una maggiore trasparenza.

Questo sistema di una contabilità analitica mette subito in evidenza le carenze e dà la possibilità agli assessorati e ai dirigenti competenti di porre in essere le manovre correttive con tempestività.

L‟Assessorato all‟Edilizia Scolastica, precisa, ha preparato un progetto per il risparmio e l‟autosufficienza energetica e a breve verrà discusso anche in Commissione Bilancio.

Circa le assunzioni, il Presidente precisa che il progetto per la disoccupazione di giovani dotati di titolo di studio è molto avvertito nel territorio, perché sta emergendo proprio come esigenza molto sentita tra i giovani laureati che non riescono, pur possedendo un titolo di studio come la laurea a trovare lavoro.

Sottolinea che la trasparenza e l‟imparzialità saranno le basi di attuazione di questi progetti di occupazione e condivide le osservazioni sul precariato.

“ Per quanto riguarda l’occupazione, è giusto monitorare, ed ecco perché è stato stanziato anche un intervento per il monitoraggio cospicuo perché è fondamentale spendere ma spendere bene con risultato.”

Il programma Welfare to work che era stato attivato per i disoccupati lungo periodo e per i lavoratori in cassa integrazione ha funzionato solo per la prima categoria con 49 assunzioni mentre per la cassa integrazione c‟è stata una sola assunzione per un totale di 50 assunti.

(14)

In più sono stati attivati 10 progetti di auto impiego con un totale di 60 risposte di assunzioni positive.

Per l‟intervento occupazionale di allungamento della stagione turistica, la risposta non è stata delle migliori, l‟intervento va rimodulato e gestito diversamente comunque siamo arrivati a 35 assunzioni anche se le aspettative erano diverse più elevate.

Per quanto riguarda il Terzo settore, sono arrivate proposte 4 volte superiori alla somma messa a disposizione.

Non sono politiche organiche. Ci sono limiti ma abbiamo avuto una risposta complessiva con questi interventi attivi in materia di politiche del lavoro pari a 165 assunzioni di persone che sono uscite dalla disoccupazione quindi un dato importante.

Per le piscine, sicuramente alcuni Comuni, come quello di Sant Antioco, ad esempio, hanno veramente bisogno di queste strutture, si potrebbe ricorrere anche a finanziamenti privati o cofinanziamenti non solo ed esclusivamente a fondi pubblici. L‟intervento rimane acceso e va programmato in concertazione con i destinatari per valutare bene le singole esigenze.

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Dopo aver esaurito la discussione, si procede alla votazione per alzata di mano del 2° punto iscritto all’ordine del giorno avente ad oggetto la 1° proposta di variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario.

Il Presidente ricorda che gli scrutatori nominati per questa seduta sono i consiglieri LODDO RUBBIANI e STERA

L‟esito della votazione è il seguente :

consiglieri presenti 20 consiglieri votanti 16

voti favorevoli 16

voti contrari 0

voti astenuti 4 ( Pintus Teresa, Pier Paolo Acca, Ignazio Locci, Eleonora Spiga ) APPROVATO

Si procede, vista l‟urgenza di iscrizione di alcune poste in bilancio, alla votazione per alzata di mano dell‟immediata eseguibilità della delibera ai sensi dell‟articolo 134 del Testo Unico Enti Locali.

L‟esito della votazione è il seguente :

consiglieri presenti 20 consiglieri votanti 16

voti favorevoli 16

voti contrari 0

voti astenuti 4 ( Pintus Teresa, Pier Paolo Acca, Ignazio Locci, Eleonora Spiga )

APPROVATO

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(15)

Si procede alla discussione del terzo punto iscritto all’ordine del giorno avente ad oggetto :

“Relazione conclusiva del Presidente del Consiglio e del Presidente della Provincia sui lavori della commissione stemma e gonfalone “

Il Presidente del Consiglio introduce l‟argomento oggetto di discussione, ricordando che, a novembre, il Consiglio ha avviato le prime procedure per l‟adozione dello stemma e gonfalone.

Successivamente è stata costituita la commissione stemma formata dal Presidente del Consiglio, dal Presidente della Provincia, da 3 esperti e 3 consiglieri.

La commissione si è riunita più volte per elaborare delle proposte e delle idee per lo stemma.

Inizialmente la commissione si era orientata verso più simboli ricorrenti ed evocativi dei vari aspetti identitari della Comunità del Sulcis Iglesiente poi invece si è scoperto un unico simbolo che di per sé racchiudeva le varie sfaccettature della realtà storica, culturale ed economica della Provincia.

Questa idea finale è stata poi presentata e giustificata in modo molto preciso dai 3 esperti ( la Prof.ssa Paola Atzeni, il Prof. Piero Bartoloni e l‟Ing. Luciano Ottelli ) ai consiglieri in una riunione ufficiosa prima del Consiglio.

La parola al Presidente della Provincia SALVATORE CHERCHI

Riassume l‟iter formativo della commissione e le tappe essenziali del lavoro.

Negli atti del consiglio è riprodotta una relazione conclusiva di questa prima fase con degli ulteriori allegati concernenti le memorie degli esperti sul tema.

Condivide quanto detto dal Presidente del Consiglio per l‟apporto degli esperti.

Si era partiti dai classici simboli del Lavoro per lo stemma poi la discussione ha preso una strada culturalmente più densa riflettendo bene su cosa sia uno stemma e cosa significhi il termine simbolo.

La discussione sul significato di stemma e simbolo è stata introdotta dalla Prof.ssa Atzeni nota antropologa che ci ha aiutato a focalizzare questi termini con la sua dettagliata relazione dove cita la definizione di simbolo data dal Prof. De Martino noto antropologo.

Nel simbolo si trova sempre una somma di passato, presente e futuro.

Nella stessa relazione della Prof.ssa Atzeni si ripercorre la storia del Sulcis Iglesiente e ci riporta alle prime comunità insediate ben più di ventimila anni fa.

La prima presenza dell‟uomo nel Sulcis Iglesiente, sicuramente, dai testi storici citati nella relazione, risale al periodo neolitico come allevatore e cacciatore, poi successivamente si ha la rivoluzione agricola e la comparsa dei primi simboli.

Le tappe della prima vera colonizzazione nel nostro territorio risalgono al neolitico occidentale ed è in questo periodo che compare la prima popolazione e la rivoluzione agricola cioè l‟uomo si procura le risorse per il suo sostentamento.

Inizia la coltivazione della terra che dà e garantisce la vita.

A questo periodo risale appunto il simbolo della Dea Madre o Gran Madre che allude appunto alla vita e alla fertilità che accompagna la rivoluzione agricola e dà luogo anche a una rivoluzione culturale ed è in questa fase che l‟uomo introduce simboli.

(16)

Di queste Grandi Madri emerge subito dai vari storici che sono ben auguranti di vita e fertilità.

“… Questo simbolo che appare con la rivoluzione agricola nel suo significato permane nel tempo, se dovessimo rileggerlo con gli occhi di oggi è un simbolo che parla di terra, ecologia, vita e donna un insieme di significati che si racchiudono nella Dea Madre.”

Ecco perché anche nella commissione pian piano avanza questa idea di scegliere la Dea Madre come Simbolo perché rievoca il momento fondativo delle comunità nel nostro territorio e per l‟ idea di terra, vita, prosperità e donna che parla anche nel presente.

Si arriva così alla scelta condivisa da tutta la commissione nel simbolo unico della Dea Madre.

Si rileva che in varie parti del Sulcis ci sono diverse statuine rinvenute ma quelle riportate alla luce a Santadi sono le più antiche e stilisticamente le migliori.

La commissione quindi propone al Consiglio uno stemma che sia ispirato a questo simbolo della Dea Madre e che lo si possa scegliere perché in esso c‟è l‟originalità evocativa del momento fondativo della nostra comunità mantenendo uno sguardo al presente e al futuro.

“ Se il Consiglio approva la scelta della commissione, si procederà ad indire un concorso artistico per tradurre in forma adeguata il simbolo stesso mantenendo una forma sufficientemente vicina al ritrovamento archeologico, mantenere il colore che evoca la terra e per il resto si valuterà il campo con il quale dovrà stagliarsi questo simbolo, il colore che è a sua volta correlato a biodiversità del paesaggio o quell’azzurro della mantilla dei costumi locali”

Sottolinea la necessità di condividere già da ora in questa prima fase la scelta verso cui si stanno orientando gli step successivi.

Conclude dicendo che, anche se personalmente aveva un idea diversa su simboli più tradizionali come il martello del minatore, l‟uva o il mare , successivamente il fascino culturale di questa proposta lo ha spinto ad aderire totalmente al nuovo percorso suggerito dalla Commissione.

ANGELO CREMONE

Ritiene sia stato molto interessante sentire nella riunione capigruppo le osservazioni fatte dagli esperti.

Aggiunge che questa consapevolezza del territorio dovrebbe essere trasmessa fin dalle scuole, dal periodo della formazione a tutti i giovani residenti.

Riprende il discorso sulla scelta della Dea Madre fatto dal Presidente della Provincia come simbolo evocativo del passato e delle origini del territorio, la rivoluzione agricola, il pane, le miniere e il sacrificio dei minatori.

La Dea madre, è un ottima scelta anche per il presente perchè protegge la Natura e quanto offre.

Chiede per far portare nelle scuole delle iniziative ad hoc per favorire la diffusione di questa Storia del nostro territorio.

Il Presidente del Consiglio ricorda che gli esperti per primi si sono proposti per pubblicare successivamente un libro sull‟ideazione dello stemma e diffondere l‟iniziativa nel territorio e condividerla con gli abitanti.

(17)

La consigliera Eleonora Spiga esce dall‟aula alle ore 19.00 ( 19 presenti, 6 assenti )

Interviene anche GIOVANNI TOCCO per dire che questo è un momento di prima condivisione del lavoro svolto dalla Commissione e che per la scelta della bozza di stemma definitivo si rinvierà a una fase successiva all‟espletamento del concorso di idee.

Il Presidente del Consiglio mette in votazione per alzata di mano il punto 3° iscritto all‟ordine del giorno avente ad oggetto la relazione conclusiva del Presidente della Provincia e del Presidente del Consiglio sui lavori della commissione stemma

L‟esito della votazione è il seguente :

19 consiglieri presenti e votanti 19 consiglieri favorevoli

6 consiglieri assenti ( Spiga Eleonora, Montisci, Perseu, Rubiu, Madeddu G, Lenzu ) APPROVATO UNANIMITA’

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Si procede alla discussione del 4° punto iscritto all’ordine del giorno avente ad oggetto l’approvazione del regolamento per la gestione e controllo degli impianti termici

Escono i consiglieri Acca e Cani alle ore 20.05 ( 17 consiglieri presenti, 8 assenti ) GIOVANNI TOCCO

il consigliere Tocco, presidente della Commissione ambiente, spiega che il regolamento recepisce in toto le normative sul tema.

Prevede un glossario per la comprensione dei termini tecnici, la tipologia di impianti che devono essere sottoposti a controllo, impianti con potenza inferiore o superiore ai 35 kw.

Vengono individuati nel regolamento anche i responsabili degli impianti oltre che il proprietario dell‟impianto. Individua le responsabilità e l‟iter che la Provincia adotta per le verifiche.

Durante la discussione, spiega il consigliere, sono sorte delle perplessità che sono state recepite in parte e condivise tranne una che rimane aperta e che vorrebbe fosse chiarita con un emendamento oggi in aula.

Nell‟articolo 14 della bozza di regolamento che parla dei Controlli si ravvisava inizialmente in caso di Rifiuto di accesso, un ipotesi di reato penale per interruzione di pubblico servizio e quindi si prefigurava per il cittadino trasgressore una sanzione di tipo penale.

Secondo il consigliere Locci, però, dice il Presidente di commissione, non si può ravvisare un interruzione di pubblico servizio in questi casi perché non è previsto in regolamenti del genere una simile interpretazione e si tratta di violazioni generalmente punite con sanzioni di natura amministrativa. o sono comunque reati ormai depenalizzati.

Viste le perplessità espresse in Commissione su questo punto, Il Presidente di commissione precisa che, pur avendo approfondito con gli uffici la questione, si potrebbe emendare il testo come segue : sarà posto al corrente della responsabilità prevista dalla normativa vigente, lasciando così ai tecnici la possibilità di ulteriormente verificare e procedere con sanzione penale o amministrativa.

(18)

Pertanto la proposta fatta è quella di eliminare ogni riferimento a sanzioni di tipo penale ; cassare la frase inserita nella parentesi tonda dove si interpreta l‟assenza persistente del cittadino dopo due visite concordate come reato di interruzione pubblica del servizio e sostituire con l‟espressione … il cittadino che per due volte dovesse risultare assente alle visite di controllo dell’impianto precedentemente concordate risponderà secondo le normative vigenti.

IGNAZIO LOCCI

Spiega che ha avuto tante perplessità su come è stato redatto questo regolamento che peraltro è molto complicato.

La finalità di questo regolamento spiega proviene in primo luogo da una direttiva europea nonché dal testo legislativo del 2005 originario nonché da altre norme che si sono succedute nel tempo che regola i controlli degli impianti termici, i riscaldamenti.

Si occupa di grandi impianti centralizzati, condominiali e si riferisce alla totale assenza di controlli sulle caldaie.

Pensa che, vanno bene le modalità dei controlli e sanzioni previste per legge, ma quello che non condivide è l‟espressione Rifiuto di Accesso prima perché non se ne parla in altre parti del testo, poi non si capisce su che base viene estratto il cinque per cento degli impianti da controllare visto che non ci sono censimenti di impianti.

Ritiene allucinante che si interpreti arbitrariamente sulla base di nessun presupposto concreto che il mancato accesso alla casa del cittadino sia volutamente negato dallo stesso e quindi sia ravvisabile nel suo comportamento un‟interruzione di pubblico servizio.

Per tutto il resto, il regolamento è condiviso, tranne che appunto l‟articolo 14 ultimo capoverso che va cassato per quanto prevede il reato di interruzione di pubblico servizio perché è assolutamente interpretativo non oggettivamente previsto dalle norme del settore.

GIOVANNI TOCCO

Precisa che la lettera di eventuale sanzione penale avviene solo dopo che la prima volta sono andati a controllare e i cittadini non si sono fatti trovare. La visita viene concordata con l‟utente che viene avvisato con raccomandato e ricevuta di ritorno. Vengono fatti due tentativi e se questi due tentativi falliscono allora si procede, non immediatamente dopo il primo caso di mancato accesso.

Inoltre aggiunge che gli impianti preferiti che verranno assoggettati a controllo da parte della Provincia sono individuati nel regolamento come gli impianti più obsoleti quindi criteri ci sono alla base del campionamento dei controlli.

Chiede di intervenire l‟Assessore alle politiche ambientali CARLA CICILLONI

L‟Assessore precisa che all‟atto del montaggio degli impianti, gli stessi sono stati censiti quindi esiste già la conoscenza del numero di impianti termici nel territorio.

Inoltre l‟Assessore sottolinea che i controlli degli impianti non vengono fatti per intimorire il cittadino o perseguitarlo ma vengono fatti per ragioni di sicurezza del cittadino stesso perché se gli impianti sono obsoleti mettono a rischio l‟incolumità dei cittadini e di tutela dell‟ambiente.

(19)

La logica dei controlli attivati dalla Provincia è avvertire soprattutto i piccoli utenti per fare dei controlli che siano efficaci ed efficienti, si parla dunque di controlli annunciati e non a sorpresa come spesso succede in altri enti.

SALVATORE MASSA

Ricorda che in conferenza dei capigruppo era stato chiesto un supplemento di indagine :

.. “ perché trattandosi di un regolamento, l’obiettivo dell’assemblea doveva essere la massima condivisione quindi soffermarsi un minuto in più non avrebbe fatto male.,…”

Ritiene che quando si discutono le regole, le regole vanno condivise da tutti e con tutti perché poi il regolamento è indirizzato ai cittadini.

La potestà di regolamentazione, dice, spetta al Consiglio che è l‟organo di indirizzo e controllo politico e amministrativo, quindi sottolinea che :

…”… il funzionario non deve entrare nel merito degli indirizzi dati dalla Commissione perché il Consiglio non è semplice ratificatore…”

EMANUELE MADEDDU

Chiede cinque minuti di sospensione per consultazione dei capigruppo sul testo di regolamento in discussione.

LIVIA CROBU

In riferimento all‟accesso alle abitazioni private ritiene che l‟aspetto sia stato chiarito, se la data di visita è concordata, se l‟utente è avvisato, non riesce a capire quale sia il problema serio perché da come ha parlato assessore e presidente di commissione l‟utente sia adeguatamente informato e preavvisato a sufficienza.

Esce la consigliera Teresa Pintus e il consigliere Stera Attilio alle ore 20.10 (15 p, 10 assenti )

GIOVANNI TOCCO

Sottolinea che la Commissione ha riportato il Regolamento in Commissione; ha verificato con l‟Ufficio legale della Provincia quindi tutti i passaggi richiesti dai Capigruppo sono stati eseguiti.

Il Presidente del Consiglio chiede all’aula di esprimersi per quanto riguarda la proposta di sospensione per cinque minuti del Consiglio al fine di permettere ai capigruppo di confrontarsi e decidere insieme come modificare il testo di regolamento.

La riunione è sospesa alle 20.30

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(20)

Si riprendono i lavori del Consiglio alle ore 20.45, una volta effettuata la verifica del numero legale.

Risultano presenti 15 consiglieri e assenti 10 consiglieri ( Pintus, Montisci, Perseu, Lenzu, Rubiu, Acca, Cani, Spiga, Stera, Madeddu G. )

Il Presidente di Commissione, Giovanni Tocco, legge all‟assemblea il testo di Regolamento così come emendato all‟articolo 14, ultimo capoverso, precisando che, viene eliminato in caso di Rifiuto di Accesso, il riferimento specifico alla tipologia della sanzione, rimettendo tale informativa al funzionario che dovrà applicare la sanzione riferendola alla normativa vigente. Aggiunge anche che la frase originariamente prevista tra parentesi che ravvisava nel Rifiuto di accesso un ipotesi di interruzione di pubblico servizio viene cassata interamente.

Terminata la lettura del testo emendato, la proposta di approvazione del regolamento sul controllo e gestione degli impianti termici viene messa a votazione per alzata di mano con il seguente risultato :

15 consiglieri presenti e votanti

10 consiglieri assenti (Pintus, Montisci, Perseu, Lenzu, Rubiu, Acca, Cani, Spiga, Stera, Madeddu G.)

Favorevoli 15 Contrari 0 Astenuti 0

APPROVATO UNANIMITA’

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Si procede alla discussione del punto 5° iscritto all’ordine del giorno avente ad oggetto il Regolamento per l’erogazione dei contributi alle associazioni di protezione civile

Illustra la proposta il Presidente di Commissione Ambiente,

GIOVANNI TOCCO

Spiega che anche questo regolamento è stato esaminato in Commissione per tre volte e ha ottenuto un parere favorevole. È un regolamento che disciplina i punti che regolano il finanziamento dei rimborsi previsti per queste associazioni.

Il Presidente del Consiglio pone in votazione per alzata di mano la proposta di delibera in oggetto Il Regolamento per i contributi e rimborsi alle associazioni di protezione civile.

L‟esito della votazione è il seguente :

15 consiglieri presenti e votanti

10 consiglieri assenti (Pintus, Montisci, Perseu, Lenzu, Rubiu, Acca, Cani, Spiga, Stera, Madeddu G.)

15 consiglieri favorevoli 0 contrari

0 astenuti

APPROVATO ALL’UNANIMITA

(21)

Rientra in aula il consigliere Attilio Stera ( 16 presenti, 9 assenti )

Si procede alla messa in discussione del 6° punto all’ordine del giorno avente ad oggetto l’abolizione dei corsi serali per adulti nelle scuole superiori del Sulcis Iglesiente.

Illustra Emanuele Madeddu consigliere gruppo PD,

La recente Conferenza generale sulla Scuola ha messo in evidenza come purtroppo la Provincia del Sulcis Iglesiente abbia il più alto indice di dispersione scolastica.

Avere un dato del genere non è confortante in un territorio già colpito da una forte crisi.

In questa analisi è emerso anche la costante crescita dei tagli operati dal Ministero che ha portato ad ulteriore precariato tra i docenti.

In questo contesto un ulteriore danno : l‟Ufficio scolastico regionale ha deciso di abolire le classi prime seconde terze dei corsi serali lasciando solo quelle terminali decretando di fatto la cancellazione dell‟istruzione di secondo grado per gli adulti.

E‟ stato chiuso così la scuola serale all‟IPSIA di Iglesias che tra i suoi corsi chiusi aveva anche il corso alberghiero.

Questa decisione toglie la speranza a tante persone che magari vorrebbero recuperare il tempo perduto e soprattutto gli negano la possibilità di migliorare la propria professionalità e cultura che magari gli garantirebbe un migliore inserimento nel mercato del lavoro.

Ricorda inoltre che la chiusura dei corsi serali comporta la perdita di posti di lavoro anche tra gli insegnanti che se ne occupavano quindi ulteriore danno.

Questo provvedimento ritiene che sia stato un atto unilaterale senza che sia stato aperto un confronto con le parti coinvolte.

Chiede quindi al Presidente di mettere in campo tutte le iniziative utili per bloccare questo provvedimento e chiedere un tavolo tecnico insieme a Ministero, Regione, Province, Comuni Sindacati della Scuola, Ups, Anci per trovare delle soluzioni concordate.

È necessaria un azione forte per evitare di perdere un punto importante quale le scuole serali.

LIVIA CROBU

Ritiene che questo atto è un anello di un primo male ravvisabile nella finanziaria della legge 133 di Tremonti che ha stabilito a priori quanto la scuola pubblica deve risparmiare.

Il risparmio era spalmato in tre anni e il risparmio più pesante è proprio nel 2011, 2012.

Hanno stabilito tutto, quanti docenti, quanto si può spendere, poi dividono le risorse per Regione, e le Regioni dividono tra le scuole delle varie Province e Comuni.

“ Il Pertini di Cagliari ad esempio su sette classi ne ha perso cinque, cinque classi che rispondevano pure ai parametri fissati dal Ministero…”

La Regione deve aprire un tavolo tecnico con Il Ministero e deve chiedere deroghe per la nostra realtà regionale.

(22)

ALESSANDRA PINTUS

Assessorato alla Pubblica Istruzione

Riepiloga la drammaticità della situazione e gli effetti del taglio operato con la chiusura dei corsi serali nella nostra Provincia.

Questi lavoratori infatti non sapranno più dove continuare i loro studi e questo aspetto è già stato denunciato all‟Ufficio regionale scolastico come Province.

E‟stata spedita una richiesta di incontro tecnico ma ancora l‟Assessore regionale non ha dato risposta.

Questi tagli sono la ripercussione della manovra più generale di Tremonti. L‟Assessorato regionale di fronte a questa manovra del Ministero ha risposto che la Regione provvederà alle carenze finanziando le scuole con quindici milioni di euro ma non si può considerare quest‟iniziativa una soluzione esaustiva perché la Regione non dovrebbe intervenire laddove lo Stato dovrebbe intervenire come soggetto competente, la Regione non deve tappare i buchi.

L‟Assessore conclude invitando la Regione a chiedere al più presto un tavolo tecnico con il Ministero per far valere la specificità della situazione scolare nella nostra Isola.

“ Insieme agli Assessori provinciali nel momento in cui incontreremo l’Assessore regionale premeremo appunto per questo incontro direttamente con il Ministero..(..)”

Terminati gli interventi, il Presidente del Consiglio mette a votazione per alzata di mano l’ordine del giorno avente ad oggetto l’abolizione dei corsi serali nelle scuole superiori del Sulcis Iglesiente.

L‟esito della votazione è il seguente :

consiglieri presenti e votanti 16

consiglieri assenti 9 ( Acca, Spiga, Pintus, Madeddu G., Lenzu, Rubiu, Perseu, Cani, Montisci )

favorevoli 16 contrari 0 astenuti 0

APPROVATO UNANIMITA’

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Si procede alla discussione del punto 7° iscritto all’ordine del giorno avente ad oggetto Mozione sul depuratore del Comune di Sant Antioco e frazione Maladroxia

Illustra la mozione il primo firmatario, SALVATORE MASSA

La mozione nasce dal fatto che il 9 giugno è stata vietata temporaneamente la balneazione in un tratto della spiaggia di Maladroxia perché sono stati rinvenuti dei valori sopra la norma per quanto riguarda enterobatteri e coliformi poi l‟emergenza è rientrata ma il sospetto forte è che possa essere dipeso dal depuratore di is Pruinis che riceve le acque dal Comune di Sant Antioco.

La Provincia ha rilasciato un autorizzazione per lo scarico a mare fino al 31 dicembre 2012.

(23)

Questo depuratore presenta delle criticità, quella più importante è che, essendo obsoleto, non ha un efficacia depurativa ottimale sulle acque.

Il depuratore ha capacità sufficiente per la popolazione residente ma d‟estate quando la popolazione aumenta il depuratore spesso non riesce a garantire un efficacia depurativa elevata.

La Provincia ha autorizzato lo scarico a mare temporaneamente perché Abbanoa ha previsto un piano di potenziamento e adeguamento del depuratore a breve ma a tutt‟oggi emerge una netta contraddizione tra quello che intende fare Abbanoa e quello che invece il Sindaco di Sant‟Antioco comunica alla stampa di non essere interessato a quel depuratore perché non è di suo interesse.

“ Quel depuratore posizionato lì non è un buon biglietto da visita.”

Aggiunge che spesso gli stessi problemi si hanno anche in altre zone di turismo costiero come con il depuratore di Calasetta.

Una soluzione per queste zone, che di inverno sono popolate solo dai residenti e d‟estate raddoppiano le loro utenze, potrebbe essere appunto un depuratore consortile.

L‟altra ipotesi potrebbe essere quella di scaricare tutti nel depuratore consortile di San Giovanni Suergiu

Occorre aprire una vertenza con Abbanoa coinvolgendo il Comune di Sant Antioco e Calasetta.

Ritiene un errore scaricare i reflui a mare perché il mare dovrebbe essere una miniera anzicchè una pattumiera.

Ricorda che scaricare i reflui non depurati a mare è un reato e in questa direzione la Provincia deve avere un ruolo incisivo. I cittadini pagano per le acque depurate e devono avere un servizio ottimale.

Come si è detto precedentemente per i controlli sugli impianti termici, la logica dei controlli deve essere la tutela della sicurezza e salute del cittadino e la tutela ambientale.

Chiede al Presidente della Provincia di farsi promotore di un incontro tra Abbanoa e Sindaci interessati per arrivare a una soluzione composta del problema.

CARLA CICILLONI

La Provincia ha rilasciato un autorizzazione provvisoria sempre a tutela del cittadino perché quel depuratore non è vero che non funziona, ma funziona in maniera sottodimensionata perché d‟estate il bacino di utenza raddoppia, quindi, questa è stata la ragione anche dell‟autorizzazione rilasciata provvisoriamente.

La legge regionale n°3/2008 consente all‟Ente controllore di dare questo tipo di autorizzazione purché esista un progetto che rientri nel Piano di tutela delle acque.

Questo progetto di Abbanoa esiste sui sei milioni di euro e risponde ai requisiti richiesti dalla pianificazione.

In virtù di questo progetto, la Provincia ha rilasciato l‟autorizzazione provvisoria

I controlli esistono e vengono fatti su un campione composito mensilmente dall‟Arpas.

Riferimenti

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Per le energie rinnovabili, infatti, nell’indicare 3 progetti (del metano, della cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica e delle energie rinnovabili),

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l’ordine del giorno presentato dalle commissioni consiliari lavori pubblici e bilancio, avente ad oggetto: “Ordine del giorno ed emendamenti da inserire nella discussione del

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- ad attivarsi con urgenza nei confronti della presidenza della regione Sardegna e della sua giunta, perché provveda ad intervenire presso il Ministro di Grazia e Giustizia,

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Rubbiani Mara, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino

1) di impegnarsi all'unanimità, senza distinzione di maggioranza e minoranza, perché la riforma degli enti locali sardi sia attuata secondo il principio di sussidiarietà e cioè

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