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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

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Academic year: 2022

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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

Verbale n. IX della seduta del 7 settembre 2011

Il giorno 7 settembre 2011, alle ore 17.35, presso la sala consiliare del Comune di Iglesias, in piazza Municipio n. 1, si è riunito in seduta pubblica il Consiglio Provinciale per trattare il seguente ordine del giorno:

1) Mozione

Recenti incendi e prevenzione

2) Ordine del giorno

Sulla chiusura dell’ufficio postale nella frazione di S. Benedetto (Comune di Iglesias) e sui disservizi del recapito postale nel territorio della Provincia

3) Proposta di delibera

Approvazione Piano di Sviluppo Strategico Provinciale

4) Proposta di delibera

Approvazione regolamento per l’autorizzazione e la vigilanza sugli studi di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto

5) Proposta di delibera

Approvazione regolamento del forum studentesco della Provincia di Carbonia Iglesias

6) Mozione

Analisi del ricorso al lavoro non regolare nel nostro territorio

Sono presenti i Signori Consiglieri:

PRES ASS PRES ASS

1) CHERCHI SALVATORE X 14) BALDINO MARCO X

2) SUNDAS ELIO X 15) ROMBI ACHILLE IGNAZIO X

3) TOCCO GIOVANNI X 16) RUBIU GIANLUIGI X

4) LENZU PIER

GIORGIO X 17) VIGO ANTONIO X

5) CANI EMANUELE X 18) STERA ATTILIO X

6) MADEDDU EMANUELE X 19) PERSEU LUIGI X

7) PIANO BRUNO UGO X 20) CORONGIU MARIO X

8) CROBU LIVIA X 21) LOCCI IGNAZIO X

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9) RUBBIANI MARA X 22) ACCA PIER PAOLO X

10) LODDO ROSSANO X 23) SPIGA ELEONORA X

11) CAU MARCO X 24) MONTISCI MARIA

ROSARIA X

12) MASSA SALVATORE

LUIGI X 25) PINTUS TERESA

13) CREMONE ANGELO X

Totale presenti: 18; Totale assenti: 7.

Presiede la seduta il Presidente del Consiglio, dott. Elio Sundas.

Partecipa il Segretario Generale Reggente, dott. Franco Nardone.

Sono inoltre, presenti gli assessori Cicilloni Carla, Grosso Marinella, Pintus Alessandra, Pizzuto Luca, Simeone Marco e Vacca Guido.

*********

Si da atto che in Segreteria è disponibile la registrazione della seduta odierna e che la stessa costituisce parte integrante del seguente verbale.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, DOTT. ELIO SUNDAS,effettua l’appello nominale dei presenti, per verificare la presenza del numero legale, alle ore 17.35.

Risultano presenti:

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Totale presenti: 18

Totale assenti: 7 (Cani Emanuele, Vigo Antonio, Stera Attilio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Spiga Eleonora e Montisci Maria Rosaria).

*********

Si da atto che il consigliere Cani Emanuele entra alle ore 18.00 e il consigliere Stera Attilio alle ore 18.15.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dichiara aperta la seduta alle ore 17.36.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO nomina scrutatori i consiglieri Crobu Livia e Cau Marco per la maggioranza, ed il consigliere Acca Pier Paolo per l’opposizione.

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*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIOcomunica che a seguito delle dimissioni del consigliere Madeddu G.

(gruppo PDL) e dell’ingresso del consigliere Corongiu Mario (gruppo UDC) sono state apportate delle modifiche nella composizione delle commissioni; in particolare:

il consigliere Corongiu è entrato a fare parte della commissione lavori pubblici, al posto del consigliere Acca che è subentrato nella commissione bilancio

il consigliere Corongiu entra a far parte della commissione pubblica istruzione, al posto della consigliera Spiga Eleonora che entra in Politiche Sociali

la consigliera Pintus Teresa entra a far parte della commissione politiche sociali al posto della consigliera Montisci Maria Rosaria che prende il suo posto nella commissione pubblica istruzione

*********

La consigliera CROBU LIVIA fa una richiesta ai consiglieri.

A luglio, la commissione pubblica istruzione si è occupata della soppressione delle classi serali dell’IPIA di Iglesias, anche se in realtà si tratta di un problema generalizzato a tutte le città.

In commissione si è deciso di fare ricorso alla Provincia, affinché vengano nuovamente istituite le classi.

I ragazzi potranno fare ricorso contro il provvedimento di chiusura, ma poiché ciascun ricorso costa circa 3 mila euro, si è deciso di chiedere un contributo a ciascun consigliere di 30 euro, pari all’importo del gettone di presenza.

Dopo la mobilitazione in tutta la Sardegna ad opera del comitato per la scuola serale, era stato detto che sarebbero state istituite. Le promesse, però, non sono state mantenute. È quindi, indispensabile riattivare tutte le proposte della commissione.

Afferma di proporre ciò a nome dell’intera commissione.

Passerà sui banchi per raccogliere i 30 euro.

Chiede al consigliere Madeddu, essendo di Iglesias ed avendo maggiore facilità di contatti, di far avere i soldi ai ragazzi subito.

Chiede a tutti i consiglieri presenti che fanno parte di altri consigli comunali di fare altrettanto in tali sedi.

Il consigliere TOCCO afferma che non si discute sulla volontà di mettere 30 euro, per cui li darà.

Ritiene tuttavia che questo Consiglio o più in generale chi rappresenta le istituzioni, non possa affrontare simili problemi in modo demagogico, facendo una colletta. Si deve avere la capacità di affrontarli in modo diverso, facendo proposte serie.

Anticipa che non aderirà più a proposte di questo tipo.

Il consigliere CREMONE concorda sul fatto che si tratti di un’eccezione.

Rivolge un invito al presidente Cherchi. Poiché si parlerà di piano strategico e ci sono un centinaio di lavoratori della Sicmi accampati nei cancelli, propone al presidente e all’assessore alle attività produttive che venga promossa “una commissione che aiuti a capire, perché nella giungla degli appalti di Portovesme,… imprese sarde con alte capacità professionali vengono lasciate fuori dal mondo del lavoro”.

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Se contributo di solidarietà ci deve essere, come sta proponendo il Governo Berlusconi, chiede che il presidente si faccia promotore, per fare in modo che l’Osservatorio del lavoro, funzioni in modo che si possa redistribuire il lavoro e le imprese non vengano lasciate fuori.

Informa di avere concordato col vicepresidente della sua commissione (politiche del lavoro: il consigliere Acca) di parlarne domani in commissione e, se necessario, si convocheranno i lavoratori.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ricorda che ci si fosse lasciati il primo agosto con la presentazione del piano strategico da parte del presidente.

Oggi è invece, inserito al terzo punto, come hanno deciso i capigruppo, in quanto vi sono due punti urgenti da trattare, uno riguardante i recenti incendi che hanno colpito il territorio, e l’altro, l’imminente chiusura dello sportello dell’ufficio postale di S. Benedetto, ed in generale, i disservizi delle Poste.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

da lettura del primo punto iscritto all’ordine del giorno:

1) Mozione

Recenti incendi e prevenzione

proposta di delibera n. 22347 del 30 agosto 2011, presentata dal consigliere Tocco Giovanni e altri, avente ad oggetto: “recenti incendi e prevenzione”

Il consigliere TOCCO premette che il problema degli incendi è una piaga che si abbatte ogni anno nel territorio della Sardegna, e non solo. Quest’anno il territorio è stato colpito in modo massiccio, devastando vaste zone, in particolare Buggerru, Fluminimaggiore, ma anche Gonnesa e Bacu Abis.

Chiede che il presidente si faccia carico di un sollecito presso la Regione Sardegna, per un potenziamento dei mezzi nel territorio per consentire di combattere questa piaga, in modo che possano intervenire in modo rapido, limitando i danni.

Chiede un impegno deciso sulla prevenzione degli incendi. Se il territorio fosse controllato con più assiduità dalle istituzioni che si fanno carico della sicurezza del territorio, delle foreste e dei boschi, forse si riuscirebbe a prevenire che dei teppisti possano rovinare intere foreste. Chiede, pertanto, una presenza più massiccia del personale dell’Ente Foreste (con operazioni di pulizia, rimboschimento).

Ritiene che creare posti di lavoro in questo sistema possa rappresentare una prevenzione sugli incendi, dal momento che molto spesso si tratta di incendi dolosi.

In passato sono state accusate ingiustamente alcune categorie di lavoratori: i pastori; però attorno agli incendi ci sono altri interessi di più grossa portata e gravità.

Il consigliere ROMBI condivide l’illustrazione della mozione.

Questi incendi in poche ore hanno devastato ciò che la natura fa nei decenni.

Sono state danneggiate anche aziende agricole, bestiame, e a Fluminimaggiore perfino un’azienda di sughere.

Non si discute la serietà e professionalità dimostrata dagli uomini intervenuti, però gli incendi sono prevalentemente dolosi; si approfitta delle condizioni climatiche favorevoli e gli incendi scoppiano in più punti.

Non basterebbe un intero esercito a limitare i danni o un aereo e un elicottero, per di più adesso che in Sardegna si è rimasti con un solo aereo, a Olbia. Peraltro, è dovuto intervenire nella penisola, per cui è giunto nel territorio con un ritardo di circa 3 ore. Così pure gli elicotteri.

Fa un paragone molto significativo.

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La Provincia di Carbonia Iglesias per la prevenzione del salvamento a mare, in un anno, ha raddoppiato i finanziamenti e non ci sono state tragedie.

Un’attenta prevenzione porta i suoi frutti.

Non si può prescindere dai servizi della tutela a mare e della tutela a terra, considerato che si vuole valorizzare l’economia del turismo, con il piano strategico.

Recentemente, la prevenzione a terra è alquanto limitata. Le compagnie di barraccelli e le associazioni venatorie di cacciatori possono essere sollecitate, con un sostegno della Provincia, ad essere più presenti nel territorio.

Propone di specificare nella richiesta il riferimento ai mezzi aerei.

Considerato che si è in tempo di pace e che l’Esercito è un’organizzazione fornita di mezzi, elicotteri e aerei, propone di stipulare una convenzione con la Giunta regionale, in modo che si possano avere più mezzi, per intervenire contestualmente in più posti del territorio.

Chiede, inoltre, che si istituisca un fondo per venire incontro alle persone danneggiate.

Il consigliere RUBIU afferma che giovedì, prima dell’incendio, su invito del consigliere Rombi, è andato a Buggerru.

Sottolinea che nella zona dell’incendio i telefoni non ricevono.

Visto che si parla di piano strategico, ritiene che l’occasione sia importante, per vedere quali sono i veri problemi del territorio.

In alcuni casi si tratta di problemi semplici da risolvere: non ci sono i telefoni che funzionano; talvolta, non c’è l’adsl, ci sono strade bianche.

Al momento dell’incendio, qualsiasi cittadino avrebbe potuto chiamare i pompieri, ma non potuto farlo, perché impossibilitato.

È indispensabile che ci si attivi, affinché tutta la Provincia venga strutturata con telefoni che ricevono dappertutto, e adsl a banda larga.

Non concorda con l’affermazione del consigliere Tocco, secondo cui spesso vengono additati come colpevoli i pastori. Sarebbero i primi ad essere danneggiati. La sua era una provocazione e la ritiene tale.

Ci si deve preoccupare delle aziende e delle famiglie che hanno perso tutto. La competenza non è solo della Provincia, ma può fungere da portavoce e destinare delle somme.

La formazione dei giovani sul rispetto dell’ambiente deve cominciare sin da piccoli, nelle scuole.

Si potrebbe anche istituire una borsa di studio per le scuole medie ed elementari, sul tema degli incendi, per sensibilizzare a 360°.

Occorre sensibilizzare la Regione Sardegna, affinché, al più presto, si preoccupi del ripristino delle aree danneggiate e dei risarcimenti.

Dovrebbero ripartire i cantieri forestali che avrebbero dovuto interessare le aree di Buggerru e Iglesias, affinché si ponga rimedio.

In futuro ci si deve occupare della prevenzione.

Il consigliere MADEDDU ringrazia tutti i volontari delle associazioni che si occupano di antincendio, che da giugno sono occupati nelle operazioni di spegnimento del fuoco e di prevenzione e salvaguardia.

Alle ore 18.00 entra il consigliere Cani.

Il consigliere MADEDDU rileva che ha funzionato abbastanza bene il coordinamento provinciale per l’antincendio.

C’è un problema di carattere organizzativo che riguarda la Regione e la sua organizzazione, secondo quanto stabilito dal piano regionale di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.

Nel passato, mentre in un primo momento, i 3 canaider e l’elicanter erano divisi una parte su Cagliari e l’altra su Olbia, successivamente era stata individuata come unica sede Fenosu.

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Quest’anno, per una scelta meramente politica e non tecnica, tutti i mezzi hanno avuto base logistica ad Olbia.

Ciò significa perdere tempo prezioso quando si deve arrivare nel territorio, specie quando c’è un incendio.

Ci si deve impegnare, affinché la base logistica torni quanto meno su Fenosu, perché i tempi di percorrenza diminuiscono.

Nel territorio ci sono due basi logistiche: a Marganai e a Pula, ma gli elicotteri sono piccoli, specie quando ci sono incendi di dimensioni importanti.

La Provincia si deve attivare insieme a quelle di Cagliari e del Medio Campidano, affinché la base logistica per i mezzi pesanti, tipo canaider ed elicanter torni a Fenosu, o si torni a una doppia dislocazione tra Cagliari e Olbia, com’era prima.

Il consigliere CAU rileva che a Fluminimaggiore i danni sono stati più limitati, perché i mezzi aerei sono arrivati di ritorno dall’Oristanese.

A Buggerru, invece, il canaider non è arrivato proprio.

Sottolinea che un alicante, per arrivare da Olbia nel territorio ci mette due ore, dovendo anche andare a Decimo per fare rifornimento.

Nell’azienda di sughere lavoravano 8 persone.

Anche la Provincia può fare qualcosa. Mancano mezzi e anche qualche vascone, che potrebbe essere acquistato.

L’utilizzo dell’Esercito è più difficile, perché serve una convenzione fra Governo e Regione che non è mai stata stipulata. Il suo Comune, infatti, insieme ad altri, aveva inoltrato una richiesta al Ministero, affinché mandassero uomini e mezzi dell’Esercito per la lotta agli incendi; hanno risposto che non era possibile, perché non c’era alcuna convenzione tra Regione e Ministero.

L’assessore CICILLONI sottolinea che con il piano regionale di previsione e prevenzione contro gli incendi boschivi, la Regione assegna i compiti relativi alla prevenzione, previsione e spegnimento degli incendi ai vari enti.

In questa materia, la responsabilità è della Guardia Forestale, per le parti relative ai boschi e dei Vigili del Fuoco, per le località urbanizzate. Quando ci sono intersecazioni tra boschi e centri urbani, sono competenti i vigili del fuoco.

La Regione Sardegna assegna alle Province un ruolo di coordinamento delle associazioni di volontariato regolarmente censite all’albo della protezione civile. Si tratta di una derivazione della legge 9.

La delibera di Giunta regionale impone di mandare un rappresentante provinciale nel centro operativo provinciale (a Marganai), in attesa che sia operativa la sala operativa provinciale.

Dal 15 giugno, la Provincia ha attivato la propria sala operativa provinciale e ha attuato le operazione di coordinamento delle 10 associazioni di volontariato del territorio, che sono le più efficienti di tutta la Sardegna. In essa operano circa 245 volontari.

Le operazioni di coordinamento hanno funzionato alla perfezione.

La Provincia ha espletato il suo ruolo.

Nonostante non le spetti dal punto di vista istituzionale (infatti, il compito di dichiarare l’insufficienza dei mezzi è del centro operativo provinciale, in cui la Provincia, benché abbia attivato il suo centro operativo ha comunque garantito la presenza di un suo funzionario), la Provincia ha richiesto alla Regione nuovi mezzi per le associazioni e sono state fatte delle rimostranze relativamente alla dislocazione su Olbia di tutti gli aerei.

Ribadisce che la Provincia abbia espletato il suo compito, andando anche oltre le proprie competenze, mediante il contributo di personale e di propri fondi.

Si impegna a ripetere la rimostranza già fatta in Regione per i grossi mezzi.

Per quanto concerne il coordinamento delle associazioni di protezione civile, ritiene che quelle dedicate al fuoco siano state efficienti quanto quelle dedicate al mare, con la differenza che sul mare, la

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Provincia ha responsabilità e fondi che spende in modo diretto, mentre per gli incendi tutto il coordinamento è in capo alla Regione Sardegna.

Si può chiedere alla Regione di revisionare il piano per la prossima stagione. Infatti, in alcune parti è carente.

La Provincia sta facendo il piano di protezione civile provinciale. Solo il Comune di Carbonia ha prodotto il suo piano. Si stanno coordinando gli altri Comuni, dando il proprio supporto tecnico, affinché le pianificazioni comunali vadano avanti.

Entra il consigliere Stera.

Il consigliere MASSA informa che la Regione nel piano regionale di prevenzione agli incendi individua e divide per ogni Provincia, la superficie boscata del territorio.

La Provincia di Carbonia Iglesias ha un indice di boscosità del 46%. È al secondo posto dopo l’Ogliastra.

Ritiene pertanto, che in un territorio in cui c’è un indice di boscosità così elevato, i mezzi debbano essere proporzionati. Quindi, i mezzi non possono restare ad Olbia. Devono essere più vicini al territorio.

L’assessore CICILLONI specifica che la Provincia ha già inoltrato tale richiesta in Regione.

È stata negata la richiesta di quel mezzo.

Dislocando gli aerei, uno a Olbia e l’altro ad Oristano ci sarebbe stata sufficiente copertura nel territorio.

Si è appreso che l’aereo non era più dislocato ad Oristano, solo a ridosso della stagione estiva.

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, il primo punto iscritto all’ordine del giorno:

Mozione “Recenti incendi e prevenzione”: proposta di delibera n. 22347 del 30 agosto 2011, presentata dal consigliere Tocco Giovanni e altri, avente ad oggetto: “recenti incendi e prevenzione”

Totale presenti: 20: Risultano presenti:

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Totale assenti: 5 (Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Spiga Eleonora e Montisci Maria Rosaria).

L’esito della votazione è il seguente:

Favorevoli: 20 (venti) Astenuti: nessuno Contrari: nessuno

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Si procede alla votazione sulla variazione di bilancio per appello nominale.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO da lettura del secondo punto iscritto all’ordine del giorno:

2) Ordine del giorno sulla chiusura dell’ufficio postale nella frazione di S. Benedetto (Comune di Iglesias) e sui disservizi del recapito postale nel territorio della Provincia

Da la parola al consigliere MADEDDU per l’illustrazione.

Quest’ordine del giorno, a firma di tutti i capigruppo del Consiglio Provinciale, ad eccezione della consigliera Montisci, nasce da una discussione con il consigliere Rubiu, visto il problema contingente che si è verificato per la chiusura dell’ufficio postale di S. Benedetto ed è stata poi estesa ai disservizi delle Poste.

La direttiva del Parlamento europeo n. 97/67/CE sulla circolazione di merci e persone all’interno dell’Unione Europea, vincola gli Stati Membri a garantire, su tutto il territorio, un servizio postale universale.

Le azioni che sta mettendo in campo Poste Italiane non vanno in questa direzione.

Infatti, ha deciso unilateralmente ed in modo insolito, tramite comunicazione ad un utente, e non all’ente locale che le garantisce gratuitamente da anni, i locali e le spese elettriche, la chiusura degli uffici di S. Benedetto, dal 31 agosto, per mancanza di economicità.

Mette in evidenza che si sta chiudendo un ufficio postale che dista 8 km dal centro abitato più vicino, quindi rappresenta anche un servizio importante.

Quest’atteggiamento di Poste Italiane va respinto. Si possono fare altri ragionamenti.

Il Consiglio APPROVA

il primo punto iscritto all’ordine del giorno:

1) Mozione “Recenti incendi e prevenzione”:

proposta di delibera n. 22347 del 30 agosto 2011, presentata dal consigliere Tocco Giovanni e altri, avente ad oggetto: “recenti incendi e prevenzione”

impegnando il Presidente della Provincia a:

- intervenire presso la Regione Sardegna, al fine di potenziare nel sud Sardegna le dotazioni di uomini e mezzi da destinare al servizio antincendi

- vigilare affinché la Regione Sardegna, con solerzia, intervenga attraverso giusti indennizzi nella ristorazione dei danni subiti dalle famiglie e dalle attività produttive della nostra Provincia interessate da danneggiamenti da incendio

- verificare se nel bilancio di esercizio della Provincia, vi sia la disponibilità di somme da destinare ai primi interventi di ristoro dei danni subiti dalle famiglie e attività produttive

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Altro aspetto dell’ordine del giorno riguarda i disservizi delle Poste Italiane in tutta la Provincia e in generale, in tutta Italia, con i ritardi nella consegna della posta, con tutti i disagi che ne derivano.

L’ordine del giorno ribadisce la totale contrarietà al provvedimento di chiusura di Poste Italiane.

Dopo la manifestazione messa in campo dagli abitanti di S. Benedetto e dopo una lettera ufficiale del Comune di Iglesias, Poste Italiane ha comunicato che il 10 settembre le poste cesseranno la propria attività su S. Benedetto, facendo pervenire quindi, una comunicazione formale di chiusura e non lasciando nessuno spazio ad una discussione che dovrebbe esistere.

Chiede al presidente di mettere in campo tutte quelle iniziative che possano favorire la riapertura o impediscano la chiusura dell’ufficio postale di S. Benedetto, eventualmente rivedendo giorni e orari di apertura. Inoltre, si chiede di garantire con maggior precisione il servizio di recapito postale nei tempi in tutto il territorio.

Il consigliere RUBIU afferma che si tratta di un atto gravissimo che va a colpire un borgo minerario molto bello e importante.

La politica dimostra la sua leggerezza e in alcuni casi la su incapacità.

Quando un pubblico servizio viene interrotto, si può procedere con una denuncia nei confronti di chi lo ha causato, perché crea forti disagi alla popolazione. Ritiene che a S. Benedetto ci sia stata un’interruzione unilaterale del servizio e quindi, un’interruzione di pubblico servizio.

Si impegna a verificare, attraverso la parte politica di cui fa parte, di verificare se ci sono gli estremi per inoltrare una denuncia alle autorità competenti.

Invita a non servirsi delle attività di Poste Italiane da domani, affidando incarichi ad altri enti.

Non ci si può affidare alle solite lettere e denunce, occorrendo un’azione forte.

Chiede la convocazione di un Consiglio provinciale straordinario a S. Benedetto, per affrontare meglio la situazione.

Il consigliere MASSA rileva che lo scenario, ove le Poste Italiane non fossero privatizzate, sarebbe diverso.

Rileva inoltre, che le Poste potrebbero dire che non sono gli unici a garantire questo servizio.

Infatti, anche la Provincia si rivolge già alla concorrenza.

La sua preoccupazione è che anche la concorrenza, trattandosi di attività non economica, segua il ragionamento delle Poste.

Annuncia che voterà a favore, concordando con la mozione.

Tutti i cittadini devono avere i servizi essenziali che devono rimanere di competenza pubblica.

Il presidente CHERCHI si impegna ad intervenire, reiterando la richiesta.

Occorre arrivare ad un chiarimento di fondo. Le poste sono state istituite, affinché ogni angolo del mondo fosse raggiungibile.

Ci sono servizi di mercato e altri che invece, devono conservare una connotazione di servizio pubblico.

La prossima settimana si potrebbe fare un sopralluogo con la popolazione, coordinandosi con l’amministrazione comunale di Iglesias.

Si sarà conseguenti con il documento che il Consiglio approverà.

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, il secondo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

2) Ordine del giorno sulla chiusura dell’ufficio postale nella frazione di S. Benedetto (Comune di Iglesias) e sui disservizi del recapito postale nel territorio della Provincia

Proposta di delibera n. 22359 del 30 agosto 2011 Totale presenti: 20: Risultano presenti:

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Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Totale assenti: 5 (Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Spiga Eleonora e Montisci Maria Rosaria).

L’esito della votazione è il seguente:

Favorevoli: 20 (venti) Astenuti: nessuno Contrari: nessuno

Si procede alla votazione sulla variazione di bilancio per appello nominale.

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Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO da lettura del terzo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

3) Proposta di delibera

Approvazione Piano di Sviluppo Strategico Provinciale

Il presidente CHERCHI ritiene di non dover fare interventi, ritenendo esaustivo quello fatto in sede di presentazione, durante la seduta del 1 agosto.

Il Consiglio APPROVA

il secondo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

2) Ordine del giorno sulla chiusura dell’ufficio postale nella frazione di S. Benedetto (Comune di Iglesias) e sui disservizi del recapito postale nel territorio della Provincia Proposta di delibera n. 22359 del 30 agosto 2011

impegnando il Presidente della Provincia a:

- sostenere tutte quelle iniziative di riflessione che possano far recedere Poste Italiane dalla decisione di chiusura dell’ufficio di S. Benedetto, cercando con l’azienda soluzioni diverse e condivise che tutelino i diritti dei cittadini all’universalità del servizio

- chiedere con forza a Poste Italiane di voler provvedere con la massima solerzia a porre in essere tutte le azioni volte al ripristino della normalità nello svolgimento del servizio pubblico postale nel territorio della Provincia di Carbonia Iglesias

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Da atto del fatto che le commissioni e la conferenza dei capigruppo abbiano lavorato durante questo periodo.

Si è proseguito con i forum. Sono pervenute proposte modificative e integrative. Per la cultura, si è provveduto ad istituire un nuovo capitolo.

Il documento in esame è aggiornato. Tiene conto del lavoro fatto.

Informa che domani si riunirà la conferenza dei capigruppo per trarre le conclusioni del dibattito di oggi, per cercare di pervenire ad un documento che registri un atteggiamento costruttivo da parte dell’insieme del Consiglio.

Il consigliere ACCA evidenzia la necessità di intervenire in modo forte dal punto di vista delle competenze, indicando i punti che ritiene fondamentali per imprimere un cambiamento alla situazione socio-economica del territorio.

Ritiene, infatti, che si debba lavorare per costruire una nuova cultura nel territorio. Lo si deve fare innanzitutto adeguando il sistema della formazione.

Si deve intervenire nel mondo della scuola prendendo in considerazione alcune nuove questioni che si stanno ponendo, ovvero l’inadeguatezza del sistema formativo a rispondere alle nuove esigenze della società.

Infatti, i ragazzi nati con le nuove tecnologie non riescono più ad apprendere con i sistemi classici (con il cosiddetto sistema frontale). È necessario, pertanto, intervenire dal punto di vista delle infrastrutture, adeguando gli istituti scolastici con la digitalizzazione informatica.

C’è un piano regionale che ha già previsto uno stanziamento di 120 milioni di euro, vista l’importanza dell’ambito.

Sarebbe opportuno integrare il piano strategico con una serie di interventi sull’edilizia scolastica, per adeguarli alle nuove tecnologie.

Un altro ambito su cui bisogna lavorare, essendo il documento un working progress, è quello del turismo. Il territorio deve lavorare in modo diverso rispetto ad altre parti della Sardegna, non potendosi inseguire un modello di sviluppo come quello della Costa Smeralda, o di Pula. È necessario caratterizzarsi.

Nell’ultimo ventennio sta crescendo da parte del turista una nuova consapevolezza dell’ambiente, del consumo solidale, del rispetto delle culture del territorio e dei popoli che si visitano (eco-turismo). È una fetta di mercato che cresce. È un turismo che si allontana dalle multinazionali e si interessa all’essere umano.

Un altro tipo di turismo speciale è rappresentato dal turismo di villaggio. È un progetto che è stato finanziato dalla Comunità Europea e ha interessato piccoli villaggi dell’Europa. Si tratta di creare un flusso turistico eco-responsabile e rispettoso delle persone che abitano i luoghi oggetto di visita.

Si deve trovare un proprio sistema turistico. Per raggiungere quest’obiettivo, si deve fare molto. Ci sono le strutture minerarie. C’è anche tanta cultura.

Rientrano in questo progetto anche i Medaus, che potrebbero essere utilizzati come rifugi, nel mondo del trekking, per esempio.

Ribadisce che non si debba inseguire la Costa Smeralda, ma trovare un nuovo tipo di turismo eco- sostenibile.

Bisogna attrezzarsi di info-point particolari. Ad esempio, in Germania, all’ingresso di ogni città o paese vi sono dei cartelloni luminosi collegati ad una linea telefonica che danno una serie di informazioni di tipo ricettivo, come le strutture alberghiere libere, indicate con una luce verde, ovvero quelle occupate, con una luce rossa. Costano poco e danno un servizio di enorme portata per il turista.

I servizi per l’impiego necessitano di una riqualificazione.

A Barcellona è stato realizzato un progetto denominato Porta 22. È una struttura, costituente un centro per l’orientamento e la carriera professionale. Gli utenti del servizio sono giovani ragazzi.

Vengono preparati per il mondo del lavoro, partendo sin da come ci si prepara per un colloquio.

La struttura fornisce 3 tipi di servizi:

- consulenza personalizzata con esperti che effettuano il profilo del soggetto

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- software elabora le informazioni

- formazione professionale mirata verso quel soggetto.

Quest’iniziativa ha dato dei risultati entusiasmanti. Anche la Provincia di Roma ha duplicato il progetto, chiamandolo Porta Fortuna.

Gli obiettivi del piano strategico sono ambizioni, ma realizzabili. Occorrono tanta energia e idee chiare.

Bisogna approfondire l’aspetto dell’agro-alimentare.

C’è l’assoluta inconsapevolezza dell’importanza del marketing. Fa un esempio pratico.

È necessaria una figura professionale per vendere.

Si deve inserire anche un servizio di supporto al marketing.

Il consigliere CREMONE rileva che si sia l’ultima Provincia. Ritiene che le ciminiere abbiano ostacolato lo sviluppo di altri settori produttivi.

Legge un documento contenente delle proposte di integrazione al piano di sviluppo strategico proposte dal partito dell’IDV (allegato), vertente sui seguenti punti fondamentali:

- Educazione: formazione professionale spendibile e ad alto valore aggiunto - Patrimonio culturale: valorizzazione e promozione dei beni sito specifici - Ambiente e territorio: bonifiche, monitoraggio e tutela

- Reti infrastrutturali

Invita il presidente Cherchi a riprendere i contatti con Bagnoli per la riqualificazione industriale, ritenendo che quel modello di sviluppo possa costituire un esempio. Bisogna vedere cosa sta facendo lì il comitato di gestione.

Afferma che nel piano c’è una parte che non condivide, per cui lo voterà con riserva, in attesa che si definisca meglio la vicenda.

Il consigliere LOCCI ritiene che la politica di questi ultimi giorni debba portare a fare qualche riflessione sul senso del proprio impegno politico negli enti locali, alla luce della loro riorganizzazione.

È importante sfruttare ogni momento di confronto per cercare di portare un contributo al piano strategico che l’amministrazione ha voluto portare come momento di programmazione ed espressione di questo Consiglio provinciale.

Ritiene indispensabile che vi sia un ente intermedio come la Provincia, in un territorio come quello che si rappresenta, in cui vi sono 23 politiche differenti nei 23 comuni.

Auspica che possa costituire lo strumento di coordinamento della politica.

Per fare questo non serve e non basta lo sforzo del Consiglio, essendo necessario anche quello dei sindaci e del resto della classe dirigente della Provincia. Infatti, il piano strategico non può essere, oltre che uno strumento di studio socio-economico, una somma dell’elenco della spesa di ogni istanza o capriccio che proviene da questa o quella parte politica e che tenga conto solo di esigenze di tipo particolare, a cui sfuggono le esigenze che devono essere esclusivamente indirizzate all’utilità della collettività.

È uno strumento dinamico, perché coinvolge da subito gli attori istituzionali del territorio e non solo.

Individua i problemi, le opportunità, gli obiettivi e gli scenari di sviluppo nel medio e lungo periodo.

In questa Provincia, si sta assistendo a un nuovo fenomeno, essendo passati dal fenomeno dell’immigrazione come opportunità, con giovani obbligati a lasciare questa terra, a quello dello spreco dei cervelli.

La parte più avanzata della società di questa Provincia è la più penalizzata. Dipende dalla mutualità di risorse dalle generazioni più anziane.

Il dato dell’occupazione giovanile dei giovani tra i 15 e 34 anni oscilla intorno al 31%.

Si vedrà domani in conferenza dei capigruppo se l’atteso documento dei sindaci (non si sa di quali) potrà dare un contributo al documento che ritiene sia già completo.

Ritiene che sia importante che ci sia un cambiamento di rotta nei comportamenti, dovendo essere conseguenti quotidianamente nelle scelte, con deliberati nei confronti dei Comuni della Provincia.

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Infatti, ogni lira spesa dalle amministrazioni locali deve finire in un circuito virtuoso che interessi tutti.

Vi è il dovere di spendere le risorse pubbliche con coscienza ed individuare le strade da percorrere per lo sviluppo della propria Provincia.

Fa un richiamo sulle scelte operate. La maggior parte della programmazione è relativa alla portualità del Sulcis e al turismo. Sono interconnessi ad una serie di ragionamenti.

Per la portualità, si deve fare lo sforzo di guardare non solo dalla costa al mare, ma anche dal mare verso la costa. È madre natura che ha dato a questa Provincia questa vocazione, mettendo il Golfo di Palmas, l’arcipelago del Sulcis, ecc.

La Provincia ha impegnato 5 milioni del suo bilancio per questa pianificazione; anche la Regione intende fare la sua parte. Tutto ciò però non è ancora sufficiente.

Si deve fare di più. Si deve chiedere che la Provincia venga individuata come ente gestore, e non solo di coordinamento di politiche polverizzate, in modo che sia attore principale, titolare della messa in opera del progetto della portualità del Sulcis, attraverso una delega particolare, nonché attore principale nella promozione.

La questione della portualità è connessa con quella dei trasporti e del turismo.

Per il turismo è importante il marketing, e lo si sta già facendo. La promozione deve coniugarsi con interventi che consentano di mettere insieme posti letto.

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO propone di rinviare la discussione a domani, dopo gli interventi dei consiglieri Tocco e Massa, iscritti a parlare.

Il consigliere MASSA propone di rinviare tutto a domani.

Poiché il consigliere Tocco intende fare il proprio intervento, si decide che dopo il suo intervento si aggiornerà la prosecuzione dell’intervento a domani.

Il consigliere TOCCO indica che è compito della Provincia indirizzare, presentare proposte, dare un indirizzo di sviluppo al proprio territorio, in quanto ente intermedio determinante.

Anticipa che voterà il piano strategico provinciale senza nessun altro documento o allegato, perché nessun’altra persona lo rappresenta a programmare uno sviluppo del territorio. Una conferenza di sindaci non può sostituirsi al ruolo della Provincia: dare un indirizzo al proprio territorio.

Il piano strategico ha individuato le necessità del territorio e i punti per risolverle.

È un piano che deve essere strategico, generale di indirizzo, dinamico. Potrà essere ridiscusso, migliorato, in futuro.

Non voterà un piano che sia un elenco della spesa e questo che ci si accinge a votare non lo è.

Si fonda su due assi portanti, ovvero lo sviluppo turistico e l’asse agro-alimentare; lui personalmente da una maggiore credibilità a quest’ultimo, perché ci sono tante aziende che si occupano del settore sia nell’Iglesiente che nel Basso Sulcis, e vivono la loro attività 365 giorni l’anno.

Il turismo è prevalentemente un’attività balnerare che può essere incrementata nel periodo non balneare. Bisogna individuare delle modalità di attrazione.

Ogni territorio trova lo sviluppo utilizzando le risorse presenti. Nel territorio ci sono delle risorse importanti.

Il carbone è una risorsa, per cui va promossa e incentivata, qualunque sia la modalità di sfruttamento.

Per quanto concerne i posti letto, rileva che non bisogna dimenticare che vi sono territori limitrofi con complessi turistici da almeno 3 mila posti letto. Un progetto intelligente del turismo deve avere un numero di posti letto sufficiente. Infatti, devono vivere anche durante il periodo invernale e questo vuol dire avere grosse problematiche.

Bisogna fare una seria riflessione, affinché non vada in crisi il sistema.

Per quanto riguarda il turismo alternativo, il piano ha individuato alcuni concetti fondamentali. Infatti, promuove l’agro-alimentare e la cultura alternativa.

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È il territorio ad emergere. Ha insito nel suo sistema una cultura che non è solo quella fenicia, mineraria, ma anche neolitica.

Per il settore agro-alimentare, evidenzia che vi sono anche altre risorse da promuovere, oltre al Carignano del Sulcis, già conosciuto, come la promozione e valorizzazione dell’olio di oliva e dell’olio di lentischio.

Quest’ultimo è una risorsa dal punto di vista cosmetico e dei massaggi.

Il piano può essere votato anche per queste cose.

Sul sistema di formazione, il territorio deve tarare la formazione alle sue esigenze.

È necessario un collegamento anche con i territori vicini.

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO aggiorna la prosecuzione della discussione del piano strategico e degli altri punti iscritti all’ordine del giorno, ma non trattati in data odierna, al Consiglio di domani alle ore 17.00.

Ricorda che alle 15 si riunirà la conferenza dei capigruppo per decidere se domani stesso si potrà votare il piano o le modalità con cui procedere in merito.

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Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dichiara chiusa la riunione alle ore 20.15.

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LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO.

Il Presidente del Consiglio Il Segretario Generale

Dott. Elio Sundas Dott. Franco Nardone

f.to f.to

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CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Il sottoscritto ________________________ certifica che il presente verbale è stato posto in pubblicazione all’Albo della Provincia di Carbonia Iglesias per 15 giorni

dal ______________________________ al _________________________________

lì, _____________________________

Il Funzionario incaricato ___________________________

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