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F O N D O P E N S I O N E D E I D I P E N D E N T I AMMI N I S T R A T I V I

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F O N D O P E N S I O N E D E I D I P E N D E N T I A M M I N I S T R A T I V I D E L L E A G E N Z I E G E N E R A L I I NA- A S S I T A L I A

iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 1362

Nota informativa per i potenziali aderenti

(in vigore dal 30 luglio 2018)

La presente Nota informativa si compone delle seguenti quattro sezioni:

§ Sezione I - Informazioni chiave per l’aderente

§ Sezione II - Caratteristiche della forma pensionistica complementare

§ Sezione III - Informazioni sull’andamento della gestione

§ Sezione IV - Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare La presente Nota informativa, redatta dal Fondo secondo lo schema predisposto dalla COVIP, non è soggetta a preventiva approvazione da parte della COVIP medesima.

Il Fondo si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenute nella presente Nota informativa.

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F O N D O P E N S I O N E D E I D I P E N D E N T I A M M I N I S T R A T I V I D E L L E A G E N Z I E G E N E R A L I I NA- A S S I T A L I A

iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 1362

SEZIONE I - INFORMAZIONI CHIAVE PER L’ADERENTE

(in vigore dal 30 luglio 2018)

Presentazione del Fondo

Il Fondo Pensione dei Dipendenti Amministrativi delle Agenzie Generali di Generali Italia spa (già INA ASSITALIA), di seguito denominato Fondo, è un fondo pensione negoziale istituito sulla base di accordi collettivi: costituito in attuazione del CCNL ANAGINA 25/07/1988 (allegato 10) ed attualmente previsto nel CCNL ANAGINA 5/07/2018 (allegati 6 e 6bis).

Il Fondo ha natura di associazione non riconosciuta; è iscritto presso la sezione speciale dell’Albo tenuto dalla COVIP al n. 1362; non ha scopo di lucro.

Il Fondo è finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio,ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252.

Il Fondo opera in regime di contribuzione definita: l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione versata e dei rendimenti della gestione. La gestione delle risorse è svolta nell’esclusivo interesse dell’aderente.

Possono aderire al Fondo i dipendenti amministrativi delle Agenzie Generali di Generali Italia (già INA ASSITALIA).

Il Fondo ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio.

A tal fine esso provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse nell’esclusivo interesse degli aderenti ed all’erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare.

Informazioni pratiche

Sito web del Fondo: www.fpdipendenticontrattoanagina.it

Indirizzo e-mail: [email protected]

Telefono: (attivo il lun. – merc. – ven. 9.30 /13.00) 06.811.53.925

Fax: 06.56.56.17.15

Sede legale ed operativa: Via Reno, 30 00198 – Roma (RM)

Pec: [email protected]

Sul sito web del Fondo sono disponibili lo Statuto e la Nota informativa, documenti che contengono le informazioni di maggiore dettaglio sulle caratteristiche del Fondo. Sono inoltre disponibili il Documento sul regime fiscale, il Documento sulle anticipazioni, Modulo RITA e ogni altro documento e/o informazioni di carattere generale utili all’iscritto.

La contribuzione

L’adesione al Fondo dà diritto ad un contributo da parte del datore di lavoro.

La misura, la decorrenza e la periodicità del contributo sono fissate dagli accordi collettivi che prevedono l’adesione al Fondo.

Il presente documento ha lo scopo di presentarti le principali caratteristiche del Fondo e facilitarti il confronto tra il FONDO PENSIONE DEI DIPENDENTI AMMINISTRATIVI DELLE AGENZIE GENERALI INA ASSITALIA e le altre forme pensionistiche complementari.

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3 Il CCNL ANAGINA 5/07/2018 prevede per i dipendenti amministrativi delle Agenzie Generali di Generali Italia Spa (già INA ASSITALIA) aderenti al Fondo una contribuzione a carico dei datori di lavoro pari all’1,30% della retribuzione complessiva.

Per retribuzione complessiva deve intendersi l’importo annuo che al momento del versamento è previsto per la classe di appartenenza della tabella stipendiale nonché dell’indennità di carica del livello nel quale il lavoratore interessato si trova inserito.

Per l’anno di assunzione verrà versata una quota pari ad 1/12 per ogni mese intero di servizio prestato (il relativo versamento avverrà il 1° gennaio dell’anno successivo e sarà computato sugli elementi retributivi in atto il 1°gennaio stesso). Per l’anno di cessazione verrà versata una quota pari ad 1/12 per ogni mese intero di servizio prestato (la quota eventualmente versata in più dal 1° gennaio dell’anno verrà recuperata dall’Agenzia Generale sulle competenze comunque spettanti per la cessazione del rapporto).

Per i lavoratori di cui all’allegato 10 al CCNL 5/7/2018 e successive modifiche, è prevista una contribuzione obbligatoria a carico dei datori di lavoro pari al 2% dell’ammontare lordo delle retribuzioni, e una contribuzione variabile, nella misura stabilita dal lavoratore, compresa tra lo 0,75% e fino ad un massimo del 5%, di cui viene data evidenza mensilmente in busta paga.

E’ inoltre prevista per la generalità dei lavoratori interessati la possibilità di aderire senza conferimento del TFR ovvero mediante il versamento delle seguenti quote del TFR maturato: 50% o 100%.

Sono inoltre possibili versamenti di contributi volontari da parte degli aderenti.

Il contributo del datore di lavoro spetta unicamente in caso di adesione al Fondo.

La prestazione pensionistica complementare

Dal momento del pensionamento e per tutta la durata della vita ti verrà erogata una rendita, calcolata in base al capitale che avrai accumulato e alla tua età a quel momento.

Al momento del pensionamento, potrai scegliere di percepire un capitale fino a un importo pari al 50% di quanto hai accumulato. Se sei iscritto a un fondo di previdenza complementare da prima del 29 aprile 1993, oppure quando il calcolo della tua rendita vitalizia risulta di ammontare molto contenuto, puoi richiedere l’intero importo della prestazione in forma di capitale.

E’ inoltre prevista la possibilità di erogazione, in tutto o in parte, del montante accumulato in forma di

“Rendita integrativa temporanea anticipata” (RITA) nei seguenti casi:

- interruzione del rapporto di lavoro qualora manchino non più di 5 anni alla maturazione dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia e in presenza di un requisito contributivo di almeno 20 anni nel proprio regime obbligatorio di appartenenza;

- inoccupazione superiore a 24 mesi qualora manchino non più di 10 anni alla maturazione dell’età anagrafica prevista per la pensione di vecchiaia nel proprio regime obbligatorio di appartenenza.

In entrambi i casi è inoltre richiesta la partecipazione di almeno 5 anni al sistema di previdenza complementare.

Il montante dedicato alla erogazione in forma di RITA resta in fase di accumulo e sarà disinvestito periodicamente in corrispondenza dell’erogazione delle singole rate, che avverrà con cadenza trimestrale e confluirà nel comparto in cui vengono investiti i contributi.

In caso di decesso dell’aderente in corso di erogazione della RITA il capitale in accumulo sarà riscattato da eredi/beneficiari secondo le norme ordinarie che regolano il riscatto per premorienza.

ll particolare regime fiscale riservato a questa forma di prestazione anticipata è dettagliatamente descritto all’interno del documento sul regime fiscale disponibile sul sito istituzionale del fondo.

In qualsiasi momento puoi richiedere un’anticipazione, fino al 75% di quanto hai maturato, per far fronte a spese sanitarie di particolare gravità, che possono riguardare anche il coniuge e i figli. Devi invece aspettare almeno otto anni per poter richiedere un’anticipazione, fino al 75% di quanto hai maturato, per l’acquisto della prima casa di abitazione, per te o per i tuoi figli, o per le spese di ristrutturazione della prima casa, oppure un’anticipazione, fino al 30%, per altre esigenze di carattere personale.

Puoi trovare maggiori informazioni sulle anticipazioni della posizione individuale nel Documento sulle anticipazioni, disponibile sul sito web del fondo.

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4 Trascorsi due anni dall’adesione al Fondo puoi richiedere di trasferire la tua posizione individuale in un’altra forma pensionistica complementare. Prima di questo termine, il trasferimento è possibile solo in caso di perdita dei requisiti di partecipazione al fondo. In quest’ultimo caso, ti è consentito di riscattare, in tutto o in parte, la posizione maturata a quel momento, indipendentemente dagli anni che ancora mancano al raggiungimento della pensione.

Proposte di investimento

Il Fondo gestisce le risorse attraverso l’investimento in contratti assicurativi di Ramo I (polizze rivalutabili) che prevedono un rendimento minimo garantito.

Le Polizze sono state stipulate con INA Assitalia Spa (oggi Generali Italia SPA) e risultano collegate alle gestioni separate denominate “Moneta Forte” e “GESAV” (ex Nuova Moneta Forte).

Gestione separata MONETA FORTE - Composizione delle attività al 31.12.2017

CATEGORIA ATTIVITA’ Totali (in euro) al 31.12.2017 % Obbligazioni ed altri attivi a

reddito fisso 969.770.705,69 89,92

Titoli di capitale 94.531.255,42 8,77

Altri attivi patrimoniali 14.131.457,90 1,31

Passività patrimoniali

TOTALI 1.078.433.419,01 100,00

Puoi trovare maggiori informazioni sulle condizioni di Partecipazione, nonché sulla Contribuzione e sulle Prestazioni pensionistiche complementari nella Nota informativa e nello Statuto, disponibili sul sito web del fondo.

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5 Gestione separata GESAV (EX NUOVA MONETA FORTE) – Composizione delle attività al 31.12.2017

CATEGORIA ATTIVITA’ Totali (in euro) al 31.12.2017 % Obbligazioni ed altri attivi a

reddito fisso 32.646.801.426,24 80,08

Titoli di capitale 2.059.237.658,98 5,05

Altri attivi patrimoniali 6.065.682.138,59 14,88

Passività patrimoniali

TOTALI 40.771.721.223,81 100,00

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6 Rendimenti storici

I rendimenti annui lordi delle gestioni separate sono risultati i seguenti:

Anno Gestione separata Rendimento applicato al 31.12

2007 MONETA FORTE 5,85%

2007 NUOVA MONETA FORTE 5,23%

2008 MONETA FORTE 5,80%

2008 NUOVA MONETA FORTE 4,26%

2009 MONETA FORTE 4,11%

2009 NUOVA MONETA FORTE 3,22%

2010 MONETA FORTE 4,32%

2010 NUOVA MONETA FORTE 2,68%

2011 MONETA FORTE 5,26%

2011 NUOVA MONETA FORTE 3,01%

2012 MONETA FORTE 5,54%

2012 NUOVA MONETA FORTE 2,69%

2013 MONETA FORTE 4,51%

2013 NUOVA MONETA FORTE 2,82%

2014 MONETA FORTE 2,77%

2014 NUOVA MONETA FORTE 2,44%

2015 MONETA FORTE 3,60%

2015 GESAV 3,78%

2016 MONETA FORTE 3,56%

2016 GESAV 3,63%

2017 MONETA FORTE 4,14%

2017 GESAV 3,57%

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iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 1362

SCHEDA DEI COSTI

(in vigore dal 30 luglio 2018)

La presente Scheda riporta informazioni sui costi che gravano, direttamente o indirettamente, sull’aderente al Fondo nella fase di accumulo della prestazione previdenziale.

La presenza di costi comporta una diminuzione della posizione individuale e quindi della prestazione pensionistica. Pertanto, prima di aderire al Fondo, è importante confrontare i costi dello stesso con quelli previsti dalle altre forme pensionistiche.

Costi nella fase di accumulo (1)

Tipologia di costo Importo e caratteristiche

Spese di adesione Non previste

Spese da sostenere durante la fase di accumulo:

Direttamente a carico dell’aderente 73€, prelevate dal versamento di ciascun anno

51,64€, prelevate dal versamento di ciascun anno, (per i lavoratori di cui all’allegato 10 al CCNL 5.7.2018)

Indirettamente a carico dell’aderente la Compagnia di assicurazione trattiene una quota del rendimento annuo:

- GESAV

- MONETA FORTE 0,5% del rendimento annuo

0,5% del rendimento annuo

Spese per l’esercizio di prerogative individuali (prelevate dalla posizione individuale al momento dell’operazione):

Anticipazione Non previste

Trasferimento Non previste

Riscatto Non previste

Riallocazione della posizione individuale Non previste Riallocazione del flusso contributivo Non previste

Rendita Integrativa temporanea (RITA) Non previste per attivazione Non previste per erogazione Non previste per revoca

(1) Gli oneri che gravano annualmente sugli iscritti durante la fase di accumulo sono determinabili soltanto in relazione al complesso delle spese effettivamente sostenute dal fondo; i costi indicati nella tabella sono pertanto il risultato di una stima, volta a fornire una indicazione della onerosità della partecipazione. Eventuali differenze, positive o negative, tra le spese effettivamente sostenute dal fondo e le somme poste a copertura delle stesse sono ripartite tra tutti gli iscritti.

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iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 1362

SEZIONE II - CARATTERISTICHE DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE Informazioni generali

Perché una pensione complementare

Dotandoti di un piano di previdenza complementare hai oggi l’opportunità di incrementare il livello della tua futura pensione. In Italia, come in molti altri paesi, il sistema pensionistico di base è in evoluzione: si vive infatti sempre più a lungo, l’età media della popolazione aumenta e il numero dei pensionati è in crescita rispetto a quello delle persone che lavorano. Cominciando prima possibile a costruirti una

‘pensione complementare’, puoi integrare la tua pensione di base e così mantenere un tenore di vita analogo a quello goduto nell’età lavorativa.

Lo Stato favorisce tale scelta consentendoti, quale iscritto a una forma pensionistica complementare, di godere di particolari agevolazioni fiscali sul risparmio ad essa destinato (v. paragrafo ‘Il regime fiscale’).

Lo scopo del Fondo

Il Fondo ha lo scopo di consentirti di percepire una pensione complementare (‘rendita’) che si aggiunge alle prestazioni del sistema pensionistico obbligatorio. A tal fine, il Fondo raccoglie le somme versate (contributi) e le investe in strumenti assicurativi/finanziari ricorrendo a gestori professionali, nel tuo esclusivo interesse.

Come si costruisce la pensione complementare

Dal momento del primo versamento inizia a formarsi la tua posizione individuale (cioè, il tuo capitale personale), che tiene conto, in particolare, dei versamenti effettuati e dei rendimenti a te spettanti.

Durante tutta la c.d. ‘fase di accumulo’, cioè il periodo che intercorre da quando effettui il primo versamento a quando andrai in pensione, la ‘posizione individuale’ rappresenta quindi la somma da te accumulata tempo per tempo.

Al momento del pensionamento, la posizione individuale costituirà la base per il calcolo della pensione complementare, che ti verrà erogata nella c.d. ‘fase di erogazione’, cioè per tutto il resto della tua vita.

La posizione individuale è inoltre la base per il calcolo di tutte le altre prestazioni cui tu hai diritto, anche prima del pensionamento (v. paragrafo ‘In quali casi puoi disporre del capitale prima del pensionamento’).

La struttura di governo del fondo

È importante sapere che gli organi di amministrazione e di controllo del Fondo (Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori) sono caratterizzati da una composizione “paritetica”, vale a dire da uno stesso numero di rappresentanti dei lavoratori e di rappresentanti dei datori di lavoro.

La gestione amministrativo/contabile del Fondo è affidata a PARAMETRICA PENSION FUND con sede a Parma.

4

Le regole di composizione, nomina e funzionamento degli organi e le competenze loro attribuite sono contenute nella Parte IV dello Statuto. Per informazioni sulla attuale composizione consulta la Sezione IV ‘Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica’.

(9)

9 Il finanziamento

Il finanziamento del Fondo avviene mediante contributi a carico del datore di lavoro la cui misura è stabilita dal CCNL.

E’ prevista altresì la possibilità di versamento del TFR e di eventuali contributi volontari da parte degli aderenti.

Le misure della contribuzione sono indicate alla Sezione I – Informazioni chiave per l’aderente.

Il TFR

Come sai, il TFR viene accantonato nel corso di tutta la durata del rapporto di lavoro e viene erogato al momento della cessazione del rapporto stesso. L’importo accantonato ogni anno è pari al 6,91% della tua retribuzione lorda. Il TFR si rivaluta nel tempo in una misura definita dalla legge, pari al 75% del tasso di inflazione più 1,5 punti percentuali (ad esempio, se nell’anno il tasso di inflazione è stato pari al 2%, il tasso di rivalutazione del TFR per quell’anno sarà: 2% x 75% + 1,5% = 3%).

Se scegli di utilizzare il TFR per costruire la tua pensione complementare, il flusso futuro di TFR non sarà più accantonato ma versato direttamente al Fondo. La rivalutazione del TFR versato al Fondo, pertanto, non sarà più pari alla misura fissata dalla legge ma dipenderà dal rendimento degli investimenti.

Ricorda che la decisione di destinare il TFR a una forma di previdenza complementare non è reversibile;

non potrai pertanto cambiare idea.

E’ importante sapere che nel caso di conferimento alla previdenza complementare non viene meno la possibilità di utilizzare la tua posizione maturata nel Fondo per far fronte a esigenze personali di particolare rilevanza (ad esempio, spese sanitarie per terapie e interventi straordinari ovvero acquisto della prima casa di abitazione) (v. paragrafo ‘In quali casi puoi disporre del capitale prima del pensionamento’).

Il contributo del datore di lavoro ed i contributi volontari degli aderenti

L’adesione al Fondo ti dà diritto a beneficiare di un contributo da parte del tuo datore di lavoro. Hai però diritto a questo versamento soltanto se presenterai richiesta di adesione al Fondo.

E’ prevista, altresì, la possibilità di versare contributi volontari da parte degli aderenti.

Nell’esercizio di tale libertà di scelta, si deve tener conto che l’entità dei versamenti ha grande importanza nella definizione del livello della pensione. Ti invitiamo quindi a fissare la Tua partecipazione al fondo in considerazione del reddito che desideri assicurarti al pensionamento e a controllare nel tempo l’andamento del tuo piano previdenziale, per apportare – se ne valuterai la necessità – modifiche al livello di contribuzione prescelto.

Attenzione: Gli strumenti che il Fondo utilizza per effettuare verifiche sui flussi contributivi si basano sulle informazioni ad esso disponibili. Il Fondo non è pertanto nella condizione di individuare tutte le situazioni che potrebbero alterare la regolarità della contribuzione alla singola posizione individuale. È quindi importante che sia tu stesso a verificare periodicamente che i contributi che a te risultano versati siano stati effettivamente accreditati sulla tua posizione individuale e a segnalare con tempestività al fondo eventuali errori o omissioni riscontrate. A tal fine, puoi fare riferimento agli strumenti che trovi indicati nel par. ‘Comunicazioni agli iscritti’.

L’investimento

Il Fondo investe le risorse in contratti assicurativi che prevedono, con elevata probabilità, un rendimento non inferiore alla rivalutazione di legge del TFR.

Gli obiettivi di gestione delle risorse del Fondo sono rappresentati da un constante incremento del patrimonio investito, con conseguente accrescimento delle posizioni individuali pensionistiche dei singoli aderenti.

4

Ulteriori informazioni sulla contribuzione sono contenute nella Parte III dello Statuto.

(10)

10 E’ previsto un rendimento annuo minimo garantito del 2% a carico della Compagnia di assicurazione. Le gestioni patrimoniali di riferimento delle polizze INA-Assitalia (oggi Generali Italia) sono “Moneta Forte e GESAV (ex Nuova Moneta Forte), la cui composizione e rendimento sono certificati annualmente da una Società di revisione autorizzata ai sensi di legge e pubblicati sui maggiori quotidiani nazionali.

I regolamenti delle gestioni separate, che sono parte integrante delle polizze di assicurazione stipulate dal Fondo, sono riportati in allegato (All. 1 e All. 2).

Le prestazioni pensionistiche

Le prestazioni pensionistiche possono esserti erogate dal momento in cui maturi i requisiti di pensionamento previsti dalla normativa vigente, a condizione che tu abbia partecipato a forme pensionistiche complementari per almeno cinque anni. Puoi percepire la prestazione in forma di rendita (pensione complementare) o in capitale, nel rispetto dei limiti fissati dalla legge.

Maturare i requisiti per il pensionamento non vuole però dire, necessariamente, andare in pensione: sei comunque tu a decidere se iniziare a percepire la prestazione pensionistica complementare o proseguire la contribuzione, anche oltre il raggiungimento dell’età pensionabile prevista nel tuo regime di base, fino a quando lo riterrai opportuno. Nel valutare il momento di accesso al pensionamento, è importante che tu tenga anche convenientemente conto della tua aspettativa di vita.

In casi particolari ti è inoltre consentito anticipare l’accesso alle prestazioni pensionistiche rispetto alla maturazione dei requisiti nel regime obbligatorio al quale appartieni.

Cosa determina l’importo della tua prestazione

Al fine di una corretta valutazione del livello della prestazione che puoi attenderti dal Fondo è importante che tu abbia presente fin d’ora che l’importo della tua prestazione sarà tanto più alto quanto:

a. più alti sono i versamenti volontari che farai;

b. maggiore è la continuità con cui sono effettuati i versamenti;

c. più lungo è il periodo di tempo tra il momento in cui aderisci e quello in cui andrai in pensione (al pensionamento avrai infatti effettuato più versamenti e maturato più rendimenti);

d. più bassi sono i costi di partecipazione;

e. più elevati sono i rendimenti della gestione.

Considera inoltre che, per la parte che percepirai in forma di pensione, sarà importante anche il momento del pensionamento: maggiore sarà la tua età, più elevato sarà l’importo della pensione.

La pensione complementare

Dal momento del pensionamento e per tutta la durata della tua vita ti verrà erogata una pensione complementare (‘rendita’), cioè ti sarà pagata periodicamente una somma calcolata in base al capitale che avrai accumulato e alla tua età a quel momento. Difatti la ‘trasformazione’ del capitale in una rendita avviene applicando dei ‘coefficienti di conversione’ che tengono conto dell’andamento demografico della popolazione italiana e sono differenziati per età e per sesso. In sintesi, quanto maggiori saranno il capitale accumulato e/o l’età al pensionamento, tanto maggiore sarà l’importo della tua pensione.

Per l’erogazione della pensione il Fondo stipulerà una apposita convenzione con un’impresa di assicurazione.

Le condizioni che ti saranno effettivamente applicate dipenderanno dalla convenzione in vigore al momento del pensionamento.

In caso di cessazione dell'attività lavorativa nei cinque anni antecedenti la maturazione dall'età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza, avendo un requisito contributivo complessivo di almeno venti anni nei regimi obbligatori di appartenenza e cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, è possibile chiedere che le prestazioni del Fondo pensione siano erogate, in tutto o in parte, su richiesta dell’aderente, in forma di Rendita integrativa temporanea

4

I requisiti di accesso alle prestazioni sono indicati nella Parte III dello Statuto.

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11 anticipata (RITA). La rendita anticipata è riconosciuta anche se, nei 10 anni antecedenti il compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza, risulterai inoccupato per un periodo di tempo superiore a ventiquattro mesi, avendo maturato cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

La prestazione in capitale

Al momento del pensionamento, potrai scegliere di percepire un capitale fino a un importo pari al 50%

della posizione individuale maturata. Devi tuttavia avere ben presente che, per effetto di tale scelta, godrai della immediata disponibilità di una somma di denaro (il capitale, appunto) ma l’importo della pensione complementare che ti sarà erogata nel tempo sarà più basso di quello che ti sarebbe spettato se non avessi esercitato questa opzione.

In alcuni casi limitati (soggetti iscritti a forme pensionistiche complementari da data antecedente al 29 aprile 1993 o soggetti che abbiano maturato una posizione individuale finale particolarmente contenuta) è possibile percepire la prestazione in forma di capitale per l’intero ammontare.

Cosa succede in caso di decesso

In caso di decesso prima che tu abbia raggiunto il pensionamento, la posizione individuale che avrai accumulato nel fondo sarà versata ai tuoi eredi ovvero alle diverse persone che ci avrai indicato. In mancanza, la tua posizione resterà acquisita al fondo.

In quali casi puoi disporre del capitale prima del pensionamento

Dal momento in cui aderisci, è importante fare in modo che la costruzione della tua pensione complementare giunga effettivamente a compimento. La ‘fase di accumulo’ si conclude quindi - di norma - al momento del pensionamento, quando inizierà la ‘fase di erogazione’ (cioè il pagamento della pensione).

In generale, non puoi chiedere la restituzione della tua posizione, neanche in parte, tranne che nei casi di seguito indicati.

Le anticipazioni

Prima del pensionamento puoi fare affidamento sulle somme accumulate nel Fondo richiedendo una anticipazione della tua posizione individuale laddove ricorrano alcune situazioni di particolare rilievo per la tua vita (ad esempio, spese sanitarie straordinarie, acquisto della prima casa di abitazione) o per altre tue personali esigenze.

Devi però considerare che la percezione di somme a titolo di anticipazione riduce la tua posizione individuale e, conseguentemente, le prestazioni che potranno esserti erogate successivamente.

In qualsiasi momento puoi tuttavia reintegrare le somme percepite a titolo di anticipazione effettuando versamenti aggiuntivi al fondo.

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Le condizioni e i limiti per l’accesso alla prestazione in capitale sono indicati nella Parte III dello Statuto.

4

Le condizioni di accesso, i limiti e le modalità di erogazione delle anticipazioni sono dettagliatamente indicati nel Documento sulle anticipazioni.

Alcune forme di anticipazione sono sottoposte a un trattamento fiscale di minor favore rispetto a quello proprio delle prestazioni pensionistiche complementari. Verifica la disciplina nell’apposito Documento sul regime fiscale.

(12)

12 Il riscatto della posizione maturata

In presenza di situazioni di particolare delicatezza e rilevanza attinenti alla tua vita lavorativa, puoi inoltre riscattare, in tutto o in parte, la posizione maturata, indipendentemente dagli anni che ancora mancano al raggiungimento della pensione.

Se, trovandoti nelle situazioni che consentono il riscatto totale della posizione, intendi effettuare tale scelta, tieni conto che, a seguito del pagamento della corrispondente somma, verrà meno ogni rapporto tra te e il Fondo. In tal caso, ovviamente, al momento del pensionamento non avrai alcun diritto nei confronti del Fondo.

L'aderente che perda i requisiti di partecipazione al Fondo prima del pensionamento può:

a) trasferire la posizione individuale maturata presso altra forma pensionistica complementare alla quale acceda in relazione alla nuova attività lavorativa;

b) riscattare il 50% della posizione individuale maturata, in caso di cessazione dell'attività lavorativa che comporti l'inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore ai 12 mesi e non superiore ai 48 mesi;

c) riscattare l'intera posizione individuale maturata in caso di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo o a seguito di cessazione dell'attività lavorativa che comporti l'inoccupazione per periodo di tempo superiore a 48 mesi;

d) riscattare l'intera posizione individuale maturata ai sensi dell'art. 14, comma 5 del Decreto 252/2005;

e) mantenere la posizione individuale accantonata presso il Fondo, anche in assenza di contribuzione.

Il trasferimento ad altra forma pensionistica complementare

Puoi trasferire liberamente la tua posizione individuale in un’altra forma pensionistica complementare alla sola condizione che siano trascorsi almeno due anni dall’adesione al Fondo.

Prima di questo termine, il trasferimento è possibile soltanto in caso di vicende che interessino la tua situazione lavorativa.

E’ importante sapere che il trasferimento ti consente di proseguire il piano previdenziale presso un’altra forma pensionistica complementare senza alcuna soluzione di continuità e che l’operazione non è soggetta a tassazione.

I costi connessi alla partecipazione

Le spese a carico dell'iscritto sono le seguenti:

- dirette, in misura fissa annua stabilita dal Consiglio di Amministrazione, su ciascun contributo versato o quota di TFR (commissione di gestione amministrativa attualmente di 73,00 euro);

- indirette, quelle risultanti dai contratti di assicurazione stipulati dal Fondo (la Compagnia di assicurazione trattiene una quota del rendimento annuo pari allo 0,5%).

4

Le condizioni per poter riscattare la posizione individuale sono indicate nella Parte III dello Statuto.

Alcune forme di riscatto sono sottoposte a un trattamento fiscale di minor favore rispetto a quello proprio delle prestazioni pensionistiche complementari. Verifica la disciplina nell’apposito Documento sul regime fiscale.

4

Le condizioni per il trasferimento della posizione individuale sono indicate nella Parte III dello Statuto.

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13 Il regime fiscale

Per agevolare la realizzazione del piano previdenziale e consentirti di ottenere, al momento del pensionamento, prestazioni più elevate, tutte le fasi di partecipazione al fondo godono di una disciplina fiscale di particolare favore.

I contributi

I contributi che versi sono deducibili dal tuo reddito fino al valore di 5.164,57 euro. Nel calcolo del limite non devi considerare il flusso di TFR conferito mentre devi includere il contributo versato dal tuo datore di lavoro.

Se sei iscritto a più forme pensionistiche complementari, nel calcolo della deduzione devi tener conto del totale delle somme versate.

In presenza di particolari condizioni, puoi dedurre un contributo annuo superiore a 5.164,57 euro se hai iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 2007.

I rendimenti

I risultati derivanti dall’investimento dei contributi sono tassati con aliquota del 15% ridotta dello 0,30%

per ogni anno eccedente i 15 anni di iscrizione a forme pensionistiche complementari. In ogni caso l’aliquota non potrà essere inferiore al 9%.

Le prestazioni

Le prestazioni erogate dal Fondo godono di una tassazione agevolata. In particolare, le prestazioni maturate a partire dal 1° gennaio 2007 sono sottoposte a tassazione al momento dell’erogazione, mediante ritenuta operata a titolo definitivo. Le prestazioni pensionistiche e alcune fattispecie di anticipazione e di riscatto sono tassate con un’aliquota decrescente all’aumentare degli anni di partecipazione al fondo. Le somme oggetto di trasferimento ad altra forma pensionistica complementare non sono soggette a tassazione.

Altre informazioni

Per ADERIRE è necessario compilare in ogni sua parte e sottoscrivere il ‘Modulo di adesione’.

La tua adesione decorre dalla data di ricezione del modulo di adesione da parte del Fondo. Alla ricezione del Modulo, il Fondo ti invierà una lettera di conferma dell’avvenuta iscrizione, nella quale potrai verificare, tra l’altro, la data di decorrenza della partecipazione.

La sottoscrizione del ‘Modulo di adesione’ non è richiesta ai lavoratori che conferiscano tacitamente il loro TFR: il Fondo procede automaticamente alla iscrizione sulla base delle indicazioni ricevute dal datore di lavoro.

La comunicazione periodica e altre comunicazioni agli iscritti

Entro il 30 giugno di ciascun anno riceverai una comunicazione contenente un aggiornamento sul Fondo e sulla tua posizione personale. Tale comunicazione sarà altresì consultabile sul sito del Fondo all’interno dell’“Area Riservata”.

Il Fondo mette inoltre a tua disposizione, nell’apposita sezione del sito web, le informazioni relative ai versamenti effettuati ed alla posizione individuale tempo per tempo maturata. Tali informazioni sono ovviamente riservate e accessibili esclusivamente da te mediante password personale.

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Per approfondimenti sul regime fiscale dei contributi, dei rendimenti della gestione e delle prestazioni consulta il Documento sul regime fiscale.

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Per approfondimenti sul regime fiscale dei contributi, dei rendimenti della gestione e delle prestazioni consulta il Documento sul regime fiscale.

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14 Ti invitiamo a prestare particolare attenzione a questi strumenti per conoscere l’evoluzione del tuo piano previdenziale e a utilizzarli anche al fine di verificare la regolarità dei versamenti effettuati.

Il Fondo si impegna inoltre a informarti circa ogni modifica relativa all’assetto del fondo e che sia potenzialmente in grado di incidere sulle tue scelte di partecipazione.

Reclami e modalità di risoluzione delle controversie

Eventuali reclami relativi alla partecipazione al Fondo devono essere presentati in forma scritta e possono essere indirizzati a: Fondo Pensione dei Dipendenti Amministrativi delle Agenzie Generali - Via Reno 30, 00198 – Roma (RM) oppure via e-mail all’indirizzo: [email protected].

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Le modalità di risoluzione delle controversie derivanti dal rapporto associativo sono indicate nella Parte V dello Statuto.

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F O N D O P E N S I O N E D E I D I P E N D E N T I A M M I N I S T R A T I V I D E L L E A G E N Z I E G E N E R A L I I NA- A S S I T A L I A

iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 1362

SEZIONE III - INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE

(informazioni aggiornate al 30 luglio 2018)

VEDI ALLEGATI 1 e 2

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F O N D O P E N S I O N E D E I D I P E N D E N T I A M M I N I S T R A T I V I D E L L E A G E N Z I E G E N E R A L I I NA- A S S I T A L I A

iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 1362

Sezione IV - Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare

(informazioni aggiornate al 30 luglio 2018)

Gli organi del fondo

Il funzionamento del fondo è affidato ai seguenti organi: Assemblea dei delegati, Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori. Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio dei Revisori sono a composizione paritetica, cioè composti da uno stesso numero di rappresentanti di lavoratori e di datori di lavoro.

Assemblea dei Delegati: è composta da 12 membri.

Consiglio di amministrazione: è composto da 8 membri, eletti dall’Assemblea dei Delegati nel rispetto del criterio paritetico (4 in rappresentanza dei lavoratori e 4 in rappresentanza dei datori di lavoro).

L’attuale consiglio è in carica per il triennio 2017-2020 ed è così composto:

Daniele Rubagotti (Presidente) Nato a Palazzolo sull’Oglio (BS), il 25.09.1967, designato dalle aziende Flavio Auciello Nato a Napoli, il 16.10.1962, designato dalle aziende

Marco Bortoli Nato a Venezia, il 13.12.1963, designato dalle aziende Nicolò Vitelli Nato a Roma, il 20.05.1969, designato dalle aziende

Cinzia Coletta Nata a Roma, il 18.05.1966, in rappresentanza dei lavoratori Igino Lanari Nato a Roma, il 16.05.1968, in rappresentanza dei lavoratori Marco Marani Nato a La Spezia, il 30.08.1957, in rappresentanza dei lavoratori Cesare Peris Nato a Venezia, il 20.12.1963, in rappresentanza dei lavoratori

Collegio dei Revisori: è composto da 4 membri effettivi e da 2 membri supplenti, eletti dall’Assemblea dei Delegati nel rispetto del criterio paritetico. L’attuale collegio è in carica per il triennio 2017-2020 ed è così composto:

Adolfo Laudati (Presidente) Nato a Salerno, il 26.1.1964, eletto dai lavoratori

Francesco De Nardo Nato a Soriano Calabro (VV), il 05.01.1968, designato dalle aziende Salvatore Luca Zampino Nato a Reggio Calabria, il 03/06/1975, designato dalle aziende Ersilia Alberti Nata a Polla (SA) il 27/04/1966, eletto dai lavoratori

Direttore Responsabile del Fondo: Marianna Raimondi - nata a Roma, il 02.05.1978.

La gestione amministrativa

La gestione amministrativa e contabile del fondo è affidata a Parametrica Pension Fund S.p.A., con sede in Parma, via Abbeveratoia, 63/A - 43126 Parma.

Depositario

Il soggetto che svolge le funzioni di depositario del Fondo è UBIBANCA, con sede in via Veneto, 180, 00100 Roma.

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I gestori delle risorse

La gestione delle risorse del Fondo è affidata ai seguenti soggetti sulla base di apposite convenzioni di gestione. In nessun caso è previsto il conferimento di deleghe.

§ Generali Italia Spa, Via Marocchesa, 14 – 31021 Mogliano Veneto (TV)

La revisione contabile

L’incarico di controllo contabile del fondo è affidato al Collegio dei Revisori.

La raccolta delle adesioni

La raccolta delle adesioni avviene secondo le modalità previste nella Parte V dello Statuto.

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ALLEGATO 1

GESTIONE PATRIMONIALE "MONETA FORTE"

REGOLAMENTO

1) Presso GENERALI ITALIA SPA, è costituita una particolare gestione patrimoniale denominata MONETA FORTE. Tale gestione si svolge in conformità alle condizioni del presente Regolamento ed alle norme emanate dall'ISVAP (circolare n. 71 del 26.3.87 ed eventuali successive modificazioni e integrazioni).

2) Detta gestione è costituita da investimenti mobiliari, rientranti tra quelli previsti dalle norme di legge che disciplinano i modi di impiego delle riserve matematiche della Compagnia, per un valore non inferiore all'ammontare delle riserve matematiche sei contratti collegati alla gestione medesima.

3) Al termine di ogni mese viene determinato il rendimento medio percentuale netto della gestione, con riferimento al periodo annuale immediatamente precedente, rapportando i redditi netti di competenza del periodo alla consistenza media dei corrispondenti investimenti.

4) I redditi netti saranno costituiti da tutti i proventi finanziari conseguiti dalla gestione, ivi compresi ratei di interessi e di cedole maturati e gli utili e le perdite di realizzo, al netto di tutte le spese specifiche, anche fiscali, degli investimenti ed al lordo delle ritenute a titolo di acconto di imposta.

Gli utili e le perdite di realizzo vengono determinati con riferimento al valore di iscrizione delle attività della gestione, e cioè al prezzo di acquisto per le attività di nuova acquisizione ed al valore di mercato all'atto dell'iscrizione nella gestione per i beni già di proprietà della Compagnia.

5) La consistenza media degli investimenti è data dalla media aritmetica della consistenza relativa a ciascun mese determinata in base ai prezzi di acquisto per i beni di nuova acquisizione ed al valore di mercato all'atto dell'iscrizione nella gestione per i beni già di proprietà della Compagnia.

6) La gestione MONETA FORTE è annualmente sottoposta a verifica contabile da parte di una società di revisione iscritta all'albo di cui all'art. 8 del D.P.R. 31.3.75 n. 136 che accerta la rispondenza delle operazioni di gestione al presente Regolamento, riportato nelle condizioni contrattuali, e certifica la corretta valutazione delle attività attribuite alla gestione, l'adeguatezza delle attività stesse rispetto agli impegni assunti sulla base delle riserve matematiche elaborate dall'Istituto ed il rendimento percentuale medio conseguito.

7) La Compagnia comunicherà ai Contraenti dei contratti collegati alla gestione MONETA FORTE gli importi raggiunti dalle prestazioni assicurate alle diverse ricorrenze annuali della data di effetto dei contratti stessi.

8) La Compagnia si riserva di apportare al precedente punto 4) quelle modifiche che si rendessero necessarie a seguito di cambiamenti nell'attuale legislazione fiscale.

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ALLEGATO 2

GESTIONE PATRIMONIALE "GESAV (ex NUOVA MONETA FORTE)"

REGOLAMENTO

1) Presso Generali Italia Spa, è costituita una particolare gestione patrimoniale denominata “GESAV (ex NUOVA MONETA FORTE)” separata dalle altre attività. Tale gestione si svolge in conformità ed alle condizioni del presente regolamento ed alle norme emanate dall'ISVAP (circolare n. 71 del 26.3.87 e eventuali successive modificazioni e integrazioni).

2) Le attività gestite, rientranti tra quelle previste dalle norme di legge che disciplinano i modi di impiego delle riserve matematiche, non saranno inferiori all'ammontare delle riserve matematiche dei contratti collegati alla gestione medesima.

3) La gestione GESAV è annualmente sottoposta a verifica contabile da parte di una società di revisione iscritta all'albo di cui all'art. 8 del D.P.R. 31.3.75 n. 136 che accerta la rispondenza delle operazioni di gestione al presente regolamento, riportato nelle condizioni contrattuali, e certifica la corretta valutazione delle attività attribuite alla gestione, l'adeguatezza delle attività stesse rispetto agli impegni assunti sulla base delle riserve matematiche elaborate dalla Compagnia ed il rendimento percentuale medio conseguito.

4) Al termine di ogni mese viene determinato il rendimento medio GESAV, con riferimento al periodo annuale immediatamente precedente, rapportando i redditi netti della gestione, di competenza del periodo, alla consistenza media degli investimenti della gestione del corrispondente periodo.

5) I redditi netti saranno costituiti da tutti i proventi finanziari conseguiti dalla gestione, ivi compresi ratei di interessi e di cedole maturati, utili e perdite di realizzo, al netto di tutte le spese specifiche, anche fiscali, degli investimenti ed al lordo delle ritenute a titolo di acconto di imposta.

Gli utili e le perdite di realizzo vengono determinati con riferimento al valore di iscrizione delle attività della gestione e cioè al prezzo di acquisto per le attività di nuova acquisizione ed al valore di mercato all'atto dell'iscrizione nella gestione per i beni già di proprietà della Compagnia.

6) Per consistenza media degli investimenti si intende la media aritmetica, relativa a ciascun mese, della somma della giacenza media annua dei depositi in numerario presso gli Istituti di Credito, della consistenza media annua degli investimenti in titoli e della consistenza media annua di ogni altra attività di GESAV.

La consistenza media annua dei titoli e delle altre attività viene determinata in base al relativo valore calcolato con i criteri di cui al precedente punto 5).

7) La Compagnia si riserva di apportare al precedente punto 5) quelle modifiche che si rendessero necessarie a seguito di cambiamenti nell'attuale legislazione fiscale.

8) La Compagnia comunicherà ai contraenti dei contratti collegati alla gestione GESAV gli importi raggiunti dalle prestazioni assicurate alle diverse ricorrenze annuali della data di effetto dei contratti stessi.

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