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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 - D.P.R. 323/98 art. 5.2)
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE Introduzione
Profilo dell’indirizzo Storia della classe
LE ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI CLASSE Presentazione della classe
Programmazione collegiale e sua realizzazione
Prove effettuate e iniziative realizzate in preparazione dell’esame
LE ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEI SINGOLI DOCENTI
Relazioni finali relative alle discipline dell’ultimo anno di corso a cura dei singoli docenti ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
ALLEGATI:
♣ griglia valutazione prevista nella simulazione della prima prova del 06/05/13
♣ griglia valutazione prevista nella simulazione della seconda prova del 20/04/13
♣ griglia di valutazione predisposta per il colloquio
♣ simulazione del 16/02/13 di terza prova e relative griglie di valutazione
♣ simulazione del 27/04/13 di terza prova e relative griglie di valutazione
♣ Relazione ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5° E Tecnico della gestione aziendale - Indirizzo Informatico-linguistico
Anno scolastico 2012 / 2013
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
Introduzione
Finalità istituzionali connesse con la tipologia dell’istituto
Nell’ambito delle possibilità concesse dall’autonomia scolastica, l’Istituto Versari - Macrelli persegue le seguenti finalità: accrescere il livello di scolarità e il tasso di successo scola- stico, favorire la crescita umana e culturale dell’alunno, promuovere un’adeguata prepara- zione professionale, sviluppare l’apprendimento delle lingue comunitarie.
Caratteri dell’istituto connessi con la tipologia del territorio e dell’utenza
L’attività didattica dell’Istituto è caratterizzata dallo stretto legame con le diverse realtà economico-sociali del territorio. Stage aziendali, alternanza scuola lavoro, area professio- nalizzante, nuovi percorsi integrati costituiscono i momenti centrali di questa rete di rela- zioni, che ha permesso agli studenti concreti sbocchi occupazionali coerenti con il profilo professionale seguito.
Profilo professionale curriculare (Decreto Ministeriale 15 aprile 1994)
Il diploma di maturità di “Tecnico della Gestione Aziendale, indirizzo Informatico Lin- guistico, tende a far sviluppare agli studenti abilità professionali pratiche ed operative e consente di sostenere l’esame per l’iscrizione al Registro Esercenti il Commercio senza necessariamente frequentare il corso di preparazione; è equipollente, nella sostanza, al diploma di ragioniere e perito commerciale – corso IGEA.
Il Tecnico sa:
⇒ tenere la contabilità semplificata o in partita doppia sia manualmente che utilizzando i più moderni supporti
⇒ Interpretare un testo legislativo e applicarlo alla pratica operativa
⇒ rapportarsi facilmente alle problematiche professionali anche facilitato dalle frequenti esperienze di stage ed alternanza scuola - lavoro. (ex III^ Area)
⇒ Il tecnico della gestione aziendale con competenze informatiche conosce e gestisce i programmi di software più aggiornati, sa operare nella rete Internet e si prepara per conseguire anche in corso di studi la patente europea del computer (European Compu- ter Driving Licence).
⇒ Il Tecnico aziendale con competenze linguistiche collabora con il personale posto ai vari livelli gerarchici, proponendo obiettivi, programmando e controllando i risultati. Grazie alla conoscenza di due lingue straniere e dei fondamenti della legislazione internaziona- le è in grado di lavorare anche in ambito internazionale.
Materie di studio e ore settimanali di insegnamento
n. ore per classe IV V
Area comune
Italiano 4 4
Storia 2 2
Inglese 3 3
Matematica 3 3
Educazione fisica 2 2
Religione/Attività alternative 1 1
Area di indirizzo
Tedesco 3 3
Informatica 3 3
Economia aziendale 7(3)* 8(3)*
Applicazioni gestionali 3 3
Diritto ed Economia 3 4
Geografia delle risorse 2
Totale 30 30
Alternanza Scuola/Lavoro n. 132 ore biennio post- qualifica, stage compre- so
*Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza con Applicazioni Gestionali.
Per una conoscenza più completa degli obiettivi, finalità e competenze del profilo profes- sionale e dell’organizzazione dell’Istituto si rinvia al POF.
Storia della classe
Elenco docenti del consiglio di classe
MATERIA DOCENTE MATERIA DOCENTE
Italiano (COORDINATORE) SPIGNOLI GIULIANO Inglese BRASINI SARA
Storia SPIGNOLI GIULIANO Tedesco BRAGAGNI PAOLO
Economia aziendale GUALDI DANIELE Informatica PEZZI ALESSANDRO Applicazioni gestionali TARTAGNI PATRIZIA Educazione
fisica PIERI MARCO Matematica PANTIERI LORENZO Religione MAESTRI CARLA Diritto ed economia BRIGHI ANNALISA
Variazioni nella composizione del Consiglio di classe nel biennio post-qualifica
Nella composizione del C d C rispetto alla classe quarta sono cambiati il docente di Tede- sco, professore Bragagni Paolo, al posto della professoressa Valeria Radici, Il professore di Economia Aziendale Gualdi Daniele al posto della docente Cacchi Marta, il professore di Informatica Pezzi Alessandro al posto della docente Castronovo Vicenzina, la docente di Religione Maestri Carla al posto del professore Pacchioni Daniele. Diversi docenti si so- no inoltre avvicendati fin dalla classe terza; solo i docenti di Inglese, Applicazioni gestionali e di Educazione fisica hanno garantito la continuità didattica fin dalle prime classi.
ELENCO CANDIDATI CHE FREQUENTANO LA CLASSE
Cognome e Nome Cognome e Nome
1 BALZONI BEATRICE (INF.) 13 LUCCHI RICCARDO (Lin.) 2 BARDUZZI CATERINA (Lin.) 14 MUCCIOLI SOFIA (INF.) 3 BELLINI MATTIA (INF.) 15 RAFFAELE LORENZO (INF.) 4 BOCCHINI GIULIA (Lin.) 16 RISI LUCA (Lin.)
5 CAMURANI GIACOMO (INF.) 17 ROSSI SARA (INF.) 6 CASADEI ARIANNA (INF.) 18 SINTONI ALESSIA (Lin.) 7 CONTE MATTEO (INF.) 19 STACCHINI ANDREA (INF.) 8 CORRADINI CARMEN (Lin.) 20 STELLA ALESSIA (Lin.) 9 FILIPPI CHIARA (INF.) 21 TISSELLI YLEANA (Lin.) 10 GORI VERONICA (Lin.) 22 TURCI NICOLE (Lin.) 11 HAXHIJA ROMINA (Lin.) 23 ZIGNANI ALAN (INF.) 12 LEONE NICOLAS (Lin.)
RELAZIONE SULLA CLASSE 5° E - TGA indirizzo informatico/linguistico La 5° E è una classe articolata composta da 23 studenti, di cui 14 ragazze e 9 ragazzi.
Undici allievi hanno seguito l’indirizzo informatico mentre gli altri 12 quello linguistico. Ri- spetto al Consiglio di Classe dell’anno precedente sono cambiati gli insegnanti di Informa- tica, di Tedesco e di Economia Aziendale. Va sottolineato come la continuità didattica sia stata una nota dolente nella classe 5E, che ha cambiato diversi docenti fin dalla classe terza in materie di indirizzo quali Economia Aziendale (quattro docenti), Tedesco e Infor- matica (rispettivamente tre docenti). Solo il docente di Educazione Fisica e le docenti di Applicazioni Gestionali e Lingua Inglese hanno seguito gli allievi fin dalle prime classi, ga- rantendone la continuità. I discenti hanno dovuto di conseguenza adattarsi e riadattarsi ai diversi metodi e stili di insegnamento che ogni insegnante per sua natura ha; ciò ha in- dubbiamente comportato un certo rallentamento nel portare a termine la programmazione didattica delle suddette discipline. Va altresì sottolineato come i docenti delle materie di indirizzo, che si sono avvicendati nel tempo, si siano trovati a loro volta nella necessità di dover rallentare per andare incontro alle esigenze degli allievi, riprendendo gli argomenti non completamente assimilati o compresi dai ragazzi, argomenti ritenuti di particolare pre- gnanza per il profilo professionale richiesto dall’indirizzo di studi.
Per onore del vero va detto che la classe, salvo alcuni elementi polemici presenti al suo interno, ha reagito alle situazioni contingenti createsi fin dalla classe terza in modo propositivo e maturo, rapportandosi in modo corretto con gli insegnanti che si sono conti- nuamente avvicendati. Pertanto il rapporto della classe con gli insegnanti è sempre stato nel complesso positivo, si è potuto lavorare in un clima sereno e di collaborazione con al- lievi corretti nella relazione pur se a volte dispersivi, rumorosi o da stimolare maggiormen- te.
Nella classe è presente una sola allieva straniera in possesso di buone competenze linguistiche in quanto residente in Italia da diversi anni. Alcuni studenti provengono invece da altre scuole o hanno ripetuto uno o più anni durante il corso di studi. Tutti gli studenti che sono stati regolarmente promossi alla classe quinta, con debito formativo in una o più discipline, sono riusciti a colmare completamente o in parte le lacune pregresse.
La classe 5E è composta da alcuni elementi di spicco, da un gruppo intermedio che comunque si applica per riuscire a ottenere un risultato soddisfacente, da alcuni allievi che hanno ottenuto un profitto al di sotto delle proprie potenzialità, causa l’impegno discontinuo e un lavoro a fasi alterne non sempre adeguato. Vi sono infine allievi che presentano ancora difficoltà ad orientarsi nelle diverse aree, nonostante apprezzabili tentativi per migliorarsi. Nel corso dell’A.S. in tutte le discipline è stata frequente la necessità di guidare una parte dei ragazzi con chiarimenti e rassicurazioni ad ogni verifica scritta e orale, così da consentire loro di avere la sicurezza sufficiente ad affrontare le prove e di sapersi orientare.
Tre sono pertanto le fasce di profitto che risultano alla fine del percorso didattico: un ristretto gruppo di elementi si è distinto per serietà, continuità di studio, spirito di collaborazione e partecipazione attiva, facendo risultare buone attitudini e capacità; in questo gruppo va sottolineata la presenza di un’allieva sempre distintasi per i risultati eccellenti ottenuti in tutte le discipline. Un gruppo intermedio, composto da diversi elementi in grado di effettuare un’autonoma rielaborazione dei contenuti riportando risultati più che discreti o al di sotto delle proprie potenzialità. Un ristretto gruppo che presenta invece un profitto medio appena sufficiente o poco più che sufficiente, che ha partecipato in misura più ridotta al dialogo educativo a causa di motivazione debole, assenze, mancanza di continuità nello studio e/o di carenze pregresse.
Il livello di apprendimento raggiunto risulta, comunque, eterogeneo in termini di cono- scenze, competenze, capacità, impegno e diversificato, anche in relazione alle discipline ed ai differenti argomenti trattati.
La maggior parte degli allievi ha nel complesso evidenziato un miglioramento rispetto al primo periodo di scansione didattica (trimestre). A questo proposito, nel secondo perio- do di attività didattica (pentamestre), il Consiglio di Classe ha attivato alcune strategie di intervento per aiutare i più deboli a migliorare il rendimento scolastico e quindi consentire loro il raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati dai singoli dipartimenti per materia. In particolare sono stati effettuati dei corsi di recupero disciplinare in Economia Aziendale e Diritto Economia.
La classe si è sempre distinta per adesione ai progetti extradidattici proposti manife- stando interesse e pieno coinvolgimento, volontà di conoscere l’attualità esprimendo at- tenzione e adesione alle iniziative proposte dai docenti.
Fra essi si segnalano la partecipazione di 11 allievi alla stagione del Teatro Bonci e al concorso “Teatro in Classe” promosso dal teatro Bonci di Cesena e da Il Resto del Carli- no, per la recensione degli spettacoli teatrali in cartellone.
La maggior parte degli studenti è stata inoltre coinvolta, fin dalla IV, al progetto
“BANCARELLA” ed alcuni di loro l’anno precedente sono stati selezionati tra i vincitori del concorso.
Gli allievi, oltre ai libri di testo, hanno utilizzato i libri della biblioteca di Istituto, i labora- tori di Informatica multimediali, di Simulazione di Impresa e la palestra per l’attività di Edu- cazione fisica.
Al presente documento sono allegate le programmazioni dei singoli docenti per le rela- tive materie complete delle relazioni sui programmi svolti e dei risultati conseguiti dalla classe.
Gli obiettivi del Consiglio di Classe Nel corso della prima seduta del Consiglio di classe sono stati individuati i seguenti obiettivi comportamentali:
• Rinforzare l’abitudine al rispetto delle regole, delle strutture, degli strumenti e degli am- biti comuni.
• Sviluppare il senso di responsabilità personale e l’atteggiamento democratico;
• Rinforzare stili di vita positivi rispetto alla propria salute;
• Rinforzare la capacità relazionale e comunicativa;
• Sviluppare la capacità a lavorare in team al fine di realizzare progetti comuni;
• Favorire la consapevolezza dei propri diritti e doveri nella Scuola e nella Società indivi- duando come importanti elementi comportamentali il rispetto, la tolleranza e la collabo- razione;
• Agevolare i contatti col mondo del lavoro individuando codici comunicativi che favori- scano lo spirito d’iniziativa, la propensione alla flessibilità e la collaborazione.
Obiettivi cognitivi:
• Rinforzare la capacità espositiva scritta e orale;
• Sviluppare le capacità d’analisi e di sintesi;
• Favorire la capacità di stabilire connessioni e relazioni di causa effetto;
• Potenziare un metodo di studio autonomo;
• Favorire lo sviluppo d’abilità di collegamento interdisciplinare;
• Favorire la rielaborazione critica dei contenuti.
Il Consiglio di Classe ritiene che gli obiettivi siano stati sufficientemente conseguiti.
PERCORSO FORMATIVO: attività svolte La classe ha partecipato alle attività previste per l’area di Alternanza Scuola Lavoro come segue:
a. Percorso di orientamento post diploma lavorativo ed universitario, dallo svolgimento di moduli disciplinari attinenti al profilo di “TECNICO CONTABILE / FISCALE / LINGUI- STICO”;
b. Attività laboratoriale di SIMULIMPRESA che ha consentito agli studenti di completare la formazione consolidando le abilità di problem solving, le capacità relazionali e di lavoro in team.
c. la partecipazione alle Fiere delle Imprese Simulate: l’80% della classe ha preso parte, dal 18 novembre 2012 al 23 novembre 2012, alla FIERA INTERNAZIONALE DELLE IM- PRESE SIMULATE che si è tenuta a Mannheim (Germania) durante la quale hanno potuto concretizzare, venendo in contatto con esperienze analoghe condotte da studenti e/o ope- ratori di altre scuole e strutture di altri paesi, l’attività di simulazione di impresa, realizzan- do scambi e utilizzando le lingue straniere studiate. L’anno precedente, A.S. 2011/2012, la quasi totalità della classe ha partecipato alla FIERA NAZIONALE DELLE IMPRESE SI- MULATE, tenutasi a Monfalcone (TS) dal 20 al 23 marzo 2012. Entrambe le esperienze sono state altamente formative in quanto hanno consentito agli studenti di confrontarsi con altre aziende simulate e testare il proprio livello di capacità organizzative e pratiche e av- viare scambi commerciali direttamente con gli acquirenti e non solo per via telematica. La partecipazione alle fiere, il pre e il dopo fiera sono momenti didattici ed educativi nei quali gli studenti verificano ed attuano la interdisciplinarietà delle discipline sia dell’area comune sia dell’area professionalizzante.
La Scuola attribuisce ampio spazio e valore alle attività di Simulimpresa, alla partecipa- zione alle fiere e alla concretizzazione delle attività di stage considerate pietre miliari del percorso d’istruzione professionale, incoraggiate ed auspicate dalla Comunità Europea. In effetti, l'Alternanza Scuola Lavoro si fonda sull'intreccio tra le scelte educative della scuola, i fabbisogni professionali delle imprese del territorio e le personali esigenze formative degli studenti fornendo loro, oltre alla conoscenza di base, competenze spendibili nel mercato del lavoro. Permette inoltre di realizzare un collegamento tra l'offerta formativa e lo svilup- po socio-economico delle diverse realtà territoriali. Questa attività sostituisce, nelle quarte e quinte classi funzionanti a partire A.S. 2010/2011 e sino alla messa a regime dell'ordi- namento, L'Area di professionalizzazione (Terza Area) (art. 4 D.M. della Pubblica Istruzio- ne 15 aprile 1994 n.77) con 132 ore di attività in alternanza scuola lavoro. Fin dal 3° anno la classe ha effettuato percorsi di esperienza lavorativa (stage) e diversi studenti hanno proseguito con il TIROCINIO durante l’estate per ulteriore 200 ore, arricchendo così il proprio patrimonio professionale e formativo. Si fa presente che al termine della Fiera Na- zionale delle Imprese Simulate di Monfalcone gli studenti hanno effettuato il viaggio di istruzione a Budapest.
Area di Alternanza scuola lavoro Per quanto riguarda l’area di alternanza scuola lavoro si rimanda alla relazione e alle valutazioni ad essa allegate.
CREDITO SCOLASTICO
Norme sul credito scolastico e formativo (D.P.R. 323/98 - D.M. 9/2009)
Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate in tabella, va espresso con un numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media (M) dei voti, anche dell’assiduità della frequenza, il comportamento, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dia- logo educativo e alle attività complementari e integrative. Il riconoscimento di eventuali crediti for- mativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrisponden- te alla media (M) dei voti.
Il Consiglio di Classe procederà allo scrutinio finale degli alunni sulla base del profitto del secondo periodo scolastico, fissato dal Collegio docenti come pentamestre, e dell’attività svolta du- rante tutto l’anno scolastico. Pertanto, il credito scolastico e formativo sarà attribuito secondo quanto stabilito dal D.M. 9/2009, tenuto conto che il peso attribuito all’attività di alternanza scuola lavoro incide per il 15% del monte ore scolastico complessivo, ai fini della determinazione della media finale si procederà come segue: (media scolastica * 85% + media attività di alternanza * 15%). Il Consiglio di Classe, in sede di scrutinio finale, ai sensi delle vigenti disposizioni, procederà all’attribuzione del credito scolastico ad ogni candidato interno, sulla base della tabella A allegata al citato D.M. e della nota in calce alla medesima. In considerazione dell’incidenza che hanno le votazioni assegnate per le singole discipline sul punteggio da attribuire quale credito scolastico, e, di conseguenza, sul voto finale, i docenti, ai fini dell’attribuzione dei voti sia in corso d’anno sia di scrutinio finale, utilizzano l’intera scala decimale di valutazione”.
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti (M) CREDITO SCOLASTICO (punti) Classi III Classi IV Classi V
M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6
7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8
9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9
Elementi di cui tener conto nell’attribuzione del credito scolastico oltre alla media dei voti:
1) PARTECIPAZIONE COSTRUTTIVA 2) AREA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 3) FREQUENZA
4) INTERESSE E IMPEGNO
5) ATTIVITÀ COMPLEMENTARI INTEGRATIVE 6) CREDITI FORMATIVI DOCUMENTATI 7) ENTITÀ DELLA MEDIA NELLA FASCIA
ATTIVITÀ RICONOSCIUTE PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
Come contemplato nell’ ART. 9 dell’O.M. del 24 aprile 2013, per l’anno scolastico 2012/2013, valgono le disposizioni di cui al Decreto Ministeriale 24/2/2000, n. 49.
La documentazione relativa ai crediti formativi deve pervenire all'istituto sede di esame en- tro il 15 maggio 2013 per consentirne l'esame e la valutazione da parte degli organi compe- tenti. È ammessa l'autocertificazione, ai sensi e con le modalità di cui al D.P.R. n. 445/2000, come modificato dall’articolo 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011, n.183, nei casi di attività svolte presso pubbliche amministrazioni.
Pertanto Il Consiglio di Classe procederà all’attribuzione del credito scolastico secondo quanto disposto dalla normativa vigente. I crediti formativi regolarmente attestati da docu- mentazione ufficiale verranno attribuiti dal C. d. C. in relazione alle seguenti attività:
- Patente Europea ECDL con almeno quattro esami sostenuti dallo scorso a.s - Attività lavorativa certificata
- Alternanza scuola lavoro
- Attività sportiva certificata a livello agonistico - Corso certificazione Trinity o altri corsi di lingua - Scambi culturali con l’estero
- Partecipazione certificazione a corsi di interesse scolastico (con assenze inferiori ad un terzo del monte ore complessivo)
- Partecipazione con esito brillante – classificati e / o vincitori – al premio Bancarella ed al concorso sulle pari opportunità
- Attività di volontariato presso enti riconosciuti dallo Stato
- Partecipazione con esito brillante (classificati e/o vincitori) alle gare nazionali e /o mondiali di trattamento testi purché effettuata dal termine dell’anno precedente a giugno dell’anno scolastico nel quale si chiede il riconoscimento.
Cesena, 7 maggio 2013 Per Il Consiglio di Classe della 5° E Il Coordinatore
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PROVE EFFETTUATE E INIZIATIVE REALIZZATE IN PREPARAZIONE DELL’ESAME Il C d C, in particolare nel corso del corrente anno scolastico, ha programmato le attività didattiche e le relative verifiche degli apprendimenti cercando di far cogliere agli alunni i possibili collegamenti interdisciplinari che gli argomenti affrontati potevano far sorgere.
Simulazioni della prima, della seconda e terza prova e criteri di valutazione Calendario relativo alle simulazioni di I, II, III prova
PROVA Data/ore Discipline coinvolte Docenti coinvolti I prova 6 ore lunedì 6 mag-
gio
Italiano Spignoli
II prova 4 ore mercoledì 20
aprile. Inglese Brasini Sara
III prova 3 ore 16 febbraio e 27 aprile
Diritto, Informatica, Tedesco, Economia Aziendale, Mate- matica
Brighi, Pezzi, Bragagni, Gualdi, Pantieri
prova orale
Il docente di Italiano e Storia ha organizzato una simulazione della Prima prova, svolta in data 06/5/13, utilizzando tracce di temi proposti agli studenti nelle prove d’esame degli anni passati. La disponibilità dei docenti del C d C a variazioni d’orario, ha permesso di or- ganizzare la prova per una durata di sei ore.
LA docente di Inglese ha organizzato una simulazione della Seconda prova in data 20/04/13; la prova è stata svolta assieme alla componente linguistica della classe 5 C Az., utilizzando tracce di temi proposti agli studenti nelle prove d’esame degli anni passati. An- che in questo caso la prova ha la durata di cinque ore. Ai ragazzi è stato concesso l’uso di dizionari monolingua, bilingue, anche Business English nonché del Thesaurus
A parte sono allegate le griglie di valutazione delle due prove.
Per tutti i docenti le verifiche svolte nell’anno, sia pur di durata più limitata, sono state impostate secondo tracce che per ampiezza, difficoltà e contenuti sono riconducibili alle prove d’esame.
Simulazioni della terza prova e criteri di valutazione
Nel corso dell’anno sono state effettuate due simulazioni della Terza prova in data 16 febbraio 2012 e 27 aprile 2013. Le discipline prescelte per le simulazioni sono state Ec Az, Francese, Diritto e Matematica.
E’ stata adottata la tipologia “B” (quesiti a risposta aperta).
La lunghezza massima della risposta è stata prevista indicativamente in 15 righe. In entrambe le simulazioni sono stati assegnati 12 quesiti in totale così suddivisi: 3 quesiti di Diritto, 3 di Economia Az, 3 di Matematica e 3 di Tedesco
Gli studenti hanno avuto a disposizione i seguenti sussidi: dizionario di Italiano, vocabo- lario di Tedesco e Codice Civile non commentato. Il tempo concesso è stato di 3 ore effet- tive.
Le simulazioni sono state valutate con un punteggio derivante dalla media dei 4 punteggi riportati nelle singole discipline. I testi delle suddette simulazioni e le relative gri- glie di valutazione sono allegate a parte.
Attività di preparazione al colloquio e simulazione
I docenti del Consiglio hanno effettuato le simulazioni sopra preventivate, mentre hanno ritenuto di non effettuare la simulazione del Colloquio orale in quanto gli allievi sono stati ampiamente stimolati a operare possibili collegamenti interdisciplinari durante le verifiche orali delle singole discipline. Va sottolineato che in merito al colloquio i docenti hanno co- munque guidato, stimolato e seguito tutti gli allievi nella predisposizione di percorsi, mappe concettuali e utilizzo di programmi interattivi, o PowerPoint, per meglio rendere funzionale l’esposizione dei contenuti in sede di Colloquio orale.
Per la conduzione del colloquio in sede di Esame, in coerenza con quanto previsto dall’ART. 16 dell’ O.M. n.13 del 24 aprile 2013, ci si è proposti di applicare le seguenti mo- dalità:
ü seguire con attenzione tutte le fasi del colloquio, se necessario intervenire senza inter- rompere;
ü accompagnare l’illustrazione dello studente con informazioni di supporto e di sollecita- zione;
ü orientare verso l’individuazione di nodi concettuali, rilanciare o mediare in caso di diffi- coltà;
ü cogliere in positivo gli elementi controversi per realizzare una discussione, sollecitare i chiarimenti;
ü favorire le posizioni personali, stimolare gli approfondimenti, favorire i collegamenti non artificiosi fra i saperi;
ü offrire spunti che valorizzano il lavoro della classe, dare senso ed importanza alla di- scussione sulle prove scritte;
ü coordinare gli interventi per non ridurre il colloquio ad interrogazione disciplinare;
ü concordare criteri e livelli di valutazione.
La valutazione sarà effettuata sulla base della griglia allegata a parte.
Allegato B - SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA ANNO SCOLASTICO 2012/2013
PERCORSO FORMATIVO ATTUATO DOCENTE: GIULIANO SPIGNOLI
DISCIPLINA: ITALIANO
CLASSE: 5° E T.G.A.
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE
La classe 5° E è composta da 23 studenti, di cui 14 ragazze e 9 ragazzi. I discenti nel corso dei 5 anni hanno cambiato l’insegnante di Lettere; per quanto mi compete ho ga- rantito la continuità didattica in Italiano e Storia negli ultimi due anni del percorso di studi.
Ho pertanto avuto un tempo e uno spazio sufficienti per poter approfondire la conoscenza dei singoli soggetti. Il clima positivo e collaborativo che si è instaurato con i ragazzi mi ha permesso di entrare progressivamente in relazione con loro e il rapporto fra le parti si è sempre dimostrato corretto, civile, educato; dal punto di vista relazionale ed umano mi ri- tengo pertanto più che soddisfatto. Durante le attività didattiche mi sono sempre preoccu- pato di interagire anche singolarmente con gli allievi qualora si fossero resi necessari in- terventi individualizzati. Posso pertanto affermare che in generale la classe ha risposto positivamente alle sollecitazioni dell’insegnante per quanto riguarda la dimensione umana- relazionale; per alcuni di loro restano alcune difficoltà per quanto attiene la produzione scritta e orale. Il sottoscritto ha sempre cercato di stimolare in loro l’impegno e in alcuni casi i risultati sono stati soddisfacenti. Con tutti i discenti ho pensato bene di adottare la tecnica della “facilitazione didattica” attraverso l’utilizzo di appunti, schemi, sintesi e mappe concettuali volte a rendere le discipline più snelle, facili, essenziali e brevi in modo tale che i ragazzi siano più stimolati ad affrontare le materie con la consapevolezza della brevità e della semplificazione dei contenuti trattati. Questo sistema ha dato nell’insieme discreti ri- sultati per cui gli allievi hanno raggiunto quasi tutti traguardi sufficienti e in alcuni casi più che discreti.
Sia Italiano che Storia si prestano, per la loro intrinseca natura, a molteplici collegamenti con il mondo odierno e con le sue problematiche: affrontando i diversi argomenti storico- letterari le ore di lezione si sono arricchite di collegamenti continui che hanno permesso lezioni allargate all’ambito della vita quotidiana e all’attualità. La classe ha inoltre parteci- pato ad uscite didattiche, convegni e cineforum organizzati dal Comune e la Provincia.
Devo ribadire che non è stato possibile da parte mia, in due anni di lavoro insieme a loro, recuperare completamente le lacune della preparazione di base in Italiano, pertanto vi so- no allievi che presentano ancora qualche carenza linguistica soprattutto nella produzione scritta e alcune difficoltà espressive nell’esposizione orale dei contenuti.
Nella classe si distinguono pertanto tre gruppi di livello: ll primo, formato da un ristretto gruppo di elementi che si è distinto per serietà, continuità di studio, spirito di collaborazione e partecipazione attiva, facendo risultare buone attitudini e capacità sia nella produzione scritta che orale; in questo gruppo va sottolineata la presenza di un’allieva sempre distintasi per i risultati eccellenti ottenuti in entrambe le mie discipline. Un gruppo intermedio, composto da diversi elementi in grado di effettuare un’autonoma rielaborazione dei contenuti riportando risultati più che discreti o al di sotto delle proprie potenzialità. Un ristretto gruppo che presenta invece un profitto medio appena sufficiente o poco più che sufficiente, che ha partecipato in misura più ridotta al dialogo educativo a causa di motivazione debole, assenze, mancanza di continuità nello studio e/o di carenze pregresse.
PROGRAMMAZIONE MODULARE E TEMPI DI REALIZZAZIONE Primo periodo
MODULO 1 A DALL’ETA’ DEL REALISMO AL DECADENTISMO LETTERARIO IN EU-
ROPA E IN ITALIA (dal Testo di Italiano di quarta)
N.B. In merito a questo modulo, ad inizio anno scolastico, ho fornito agli allievi mappe concettuali e schede sintetiche riducendo al minimo i contenuti onde renderli più fruibili e comprensibili.
Il contesto pag. 464
Cultura e letteratura pag. 465 – 484
Il Positivismo, La teoria dell’evoluzione, Il socialismo scientifico, Il romanzo realista, Il
romanzo naturalista. (vedi schede e mappe concettuali)
Possibili collegamenti con Storia: le condizioni dei lavoratori con l’avvento della società borghese. Confronto fra poetica naturalista e poetica verista nell’analisi delle condizioni dei lavoratori e le condizioni dei contadini del Sud Italia durante il processo di unificazione d’Italia (vedi novelle L’amante di Gramigna, Libertà e La chiave d’oro di Giovanni Verga).
L’eredità del romanzo realista: Naturalismo e Verismo (vedi schede e mappe concet- tuali).
Di Giovanni Verga Lettura e analisi delle novelle: “L’amante di Gramigna, “Libertà” e
“La chiave d’oro” (Collegamenti con Storia: I fatti di Bronte, nascita della mafia e più in generale la Questione Meridionale).
La poesia simbolista e decadente (vedi scheda)
Di Charles Baudelaire oltre alla Biografia e alla poetica alcune poesie tratte da “I fiori
del male”: L’Albatros; Corrispondenze.
MODULO 1 A (B) IL DECADENTISMO E L’ETA’ DELLE AVANGUARDIE
(dal Testo di Italiano di quinta) N.B. Di questo modulo studiare bene le seguenti parti:
Il contesto socio-economico pag. 4-5
Il Decadentismo: la reazione al Positivismo, l’Estetismo pag. 6-7 La crisi della ragione: Il nichilismo di Friedrich Nietzsche, il “Super-uomo”
Freud e la scoperta dell’inconscio, Bergson e il tempo come “durata”, la
conoscenza come intuizione pag. 7-8
La letteratura decadente e i principi della poetica decadente pag. 9
La poesia decadente pag. 9-10
Il romanzo estetizzante pag.11-13
Il romanzo della crisi pag.13-17
Il romanzo della crisi in Italia pag.17-19
Le Avanguardie storiche pag.20-25
(Vedi anche mappa concettuale)
F.T. MARINETTI: Zang Tumb Tumb pag. 176
IL Bombardamento di Adrianopoli pag. 177-178
Secondo periodo
MODULO 4 GABRIELE D’ANNUNZIO
Di Gabriele d’Annunzio la vita, le opere, il pensiero e la poetica pag.128-133 Dal romanzo Il Piacere: Il ritratto di un esteta: Andrea Sperelli pag. 137-140
La costruzione del personaggio D’Annunzio: la vita e l’arte pag. 142 Visione del DVD interattivo di Patrizia Veroli: “I grandi della storia: D’Annunzio”
Laudi del cielo, della terra, del mare, degli eroi (1903-1920) pag. 143-144
La poesia: La pioggia nel pineto pag. 147-152
La musicalità di D’Annunzio pag. 159 Per il ripasso in sintesi pag. 160 MODULO 6 RITRATTO D’AUTORE LUIGI PIRANDELLO
La vita e le opere; il pensiero e la poetica pag. 186-193
“L’Umorismo” Il sentimento del contrario pag. 198-200 Da “Novelle per un anno”:
“La patente”; “Il treno ha fischiato”; “La carriola” pag. 201-220 Da “Il fu Mattia Pascal”: “Cambio treno”; “Io e l’ombra mia” pag. 221-230
“Uno, nessuno, centomila” “Filo d’aria” pag. 231-235 La fine del romanzo di formazione e del romanzo “familiare” pag. 249 In Sintesi Luigi Pirandello pag. 250 MODULO 7 L’OPERA LA COSCIENZA DI ZENO DI SVEVO
L’autore e l’epoca pag. 254-258
Zeno, un “malato” sano pag. 259-264
La coscienza di Zeno (1923) pag. 266-269
Un rapporto conflittuale pag. 271-277
Il filo del racconto pag. 279
Il trionfo di Zeno pag. 280-283
Una catastrofe inaudita pag. 284-286
L’inettitudine di Zeno pag. 287 MODULO 8 LA CULTURA DELL’IMPEGNO
Il contesto storico politico pag. 298-299
Il contesto socio-economico pag. 300-302
Cultura e letteratura L’Esistenzialismo pag. 303-304 Il marxismo tra revisionismo e ortodossia (da leggere come collegamento
con storia) pag. 304-305
Fascismo e antifascismo in Italia (da leggere) pag. 305-307 La letteratura nell’età dei totalitarismi (da leggere) pag. 308-310 La lirica europea: poesia pura e poesia metafisica (da leggere bene) pag. 311-313 La lirica italiana: Novecentismo e antinovecentismo pag. 313-315
Sintesi pag. 324-326
MODULO 10 GIUSEPPE UNGARETTI
LA VITA, LE OPERE, IL PENSIERO E LA POETICA pag. 360-364
L’ALLEGRIA (1931) pag. 369-370
VEGLIA pag. 370-371
COMMIATO (vedi scheda esplicativa)
IL PORTO SEPOLTO pag. 372-373
SONO UNA CREATURA pag. 374-375
Letteratura e cinema: lo schermo tra le trincee (come approfondimento) pag. 376 Consigliato il film di Mario Monicelli: La grande guerra
I FIUMI pag. 377-379
SAN MARTINO DEL CARSO pag. 380-381
MATTINA pag. 382
SOLDATI pag. 383-385
FRATELLI pag. 386-387
SENTIMENTO DEL TEMPO (1933) pag. 389
DI LUGLIO pag. 390-391
IL DOLORE (1947) pag. 392
NO GRIDATE PIƯ pag. 393-394
L’EVOLUZINE DELLA POESIA DI UNGARETTI pag. 395
In Sintesi Giuseppe Ungaretti pag. 396 MODULO 11 EUGENIO MONTALE
LA VITA, LE OPERE, IL PENSIERO E LA POETICA pag. 400-402 L’evoluzione della figura femminile pag. 403-405
OSSI DI SEPPIA (1925) pag. 410
I Limoni pag. 411-414
Meriggiare pallido e assorto pag. 415-417
Spesso il male di vivere ho incontrato pag. 417-418
Cigola la carrucola dal pozzo pag. 419-420
Forse un mattino andando pag. 421
Non chiederci la parola pag. 423- 424
LE OCCASIONI (1939) pag. 425
Non recidere, forbice, quel volto pag. 426- 427
La casa dei doganieri pag. 428- 430
Il tema della memoria in Pascoli e Montale pag. 431
LA BUFERA E ALTRO (1956) pag. 432
La bufera pag. 433- 435
SATURA pag. 436
Caro piccolo insetto pag. 437- 438
L’incertezza della realtà pag. 439
PER IL RIPASSO IN SINTESI: EUGENIO MONTALE pag. 440
POSSIBILI COLLEGAMENTI UNGARETTI-PASCOLI UNGARETTI- MONTALE MONTALE-PASCOLI
UNGARETTI PASCOLI
I FIUMI GELSOMINO NOTTURNO pag. 108-110
SOLDATI LAVANDARE pag. 88-89
NON GRIDATE PIU’ X AGOSTO pag. 92-94
UNGARETTI MONTALE
DI LUGLIO MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO pag. 415-417
MONTALE PASCOLI
MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO LA MIA SERA pag. 415-417
I LIMONI SAGGIO IL FANCIULLINO pag. 84-87
I LIMONI MYRICAE pag. 75 e pag.88
FORSE UN MATTINO ANDANDO NOVEMBRE pag. 90-91 N.B. Oltre al programma comune svolto con l’intera classe gli allievi, su stimolo dell’insegnante, hanno personalizzato il proprio percorso d’esame attraverso la lettura in- tegrale di almeno un’opera di singoli scrittori del ‘900 o dell’800 che hanno destato in loro un certo interesse, o di un saggio di autori contemporanei.
3) METODOLOGIA DIDATTICA
Gli argomenti disciplinari svolti durante l’anno sono stati affrontati tramite lezione frontale, discussione, dibattito e analisi dei testi che hanno permesso molto spesso di allargare il discorso didattico all’ambito storico e a quello personale poiché le tematiche artistico lette- rarie hanno suscitato parallelismi e analogie con la vita di tutti i giorni. L’utilizzo di docu- menti e video ha permesso di concretizzare meglio, da un punto di vista cognitivo, le tema- tiche trattate. L’insegnante si è sempre avvalso della tecnica narrativa che coinvolgesse l’attenzione degli alunni e stimolasse la partecipazione collettiva. Per testare il livello di co- noscenze e di preparazione degli alunni sono state fatte interrogazioni periodiche e prove scritte che sostituivano l’orale, in modo da poter raccogliere più voti per formulare un giu- dizio finale il più obiettivo possibile. Nel corso dell’anno scolastico ho inoltre lavorato con gli allievi sulle diverse tipologie testuali previste per la prova scritta dell’esame di Italiano, ed ho svolto attività di recupero e potenziamento linguistico cercando nei limiti di tempo di- sponibile di personalizzare gli interventi. Durante la consegna di ogni verifica scritta gli al- lievi sono stati da me stimolati a lavorare sulle strutture linguistiche e a riflettere sugli errori commessi negli elaborati scritti che in alcuni casi ho fatto ricopiare in modo corretto nelle attività di recupero in itinere.
4) STRUMENTI DI LAVORO
Gli argomenti trattati a volte sono stati presentati per mezzo di fotocopie riassuntive e mappe concettuali. Questo sistema è stato scelto poiché spesso il linguaggio testuale si presenta ostico e non adeguato al tipo di utenza professionale e ciò provoca nei ragazzi
maggior distacco e insofferenza. Il materiale è stato predisposto dall’insegnante che si è avvalso anche di documenti e supporti visivi; il testo è stato utilizzato per quanto riguarda l’analisi di poesie e prose.
Il libro di testo di Italiano in adozione: Marta Sambugar, Gabriella Salà: “LIEM” Il 900 5) SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Gli spazi si riferiscono essenzialmente alla classe e all’aula video. Nello sviluppo dei diversi moduli letterari è stato chiaramente necessario scegliere quelli più adatti e stimolanti per gli allievi. I moduli da me sviluppati tengono conto di un periodo di tempo che va dalle 2 settimane alle 5, ma devo ammettere che questi tempi sono stati rispettati solo in parte per via del fatto che durante l’anno scolastico si inseriscono momenti che spezzano la continuità temporale (festività, ponti, incontri con le istituzioni, viaggi ecc) e non permettono di procedere secondo la programmazione preventivata. Inoltre ho svolto un’attività costante di recupero e potenziamento linguistico che hanno inciso non poco sulla tempistica da me preventivata.
6) CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Per quanto riguarda le valutazioni orali e scritte il sottoscritto ha tenuto conto delle griglie di dipartimento con particolare attenzione alla capacità espressiva ed espositiva degli argomenti trattati.
7) STRUMENTI DI VERIFICA
Esercitazioni orali, prove scritte relative ad argomenti di attualità o di letteratura.
Prove atte ad abituare i ragazzi ad affrontare le tipologie testuali dell’esame di maturità e ad affrontare il colloquio orale d’esame.
8) OBIETTIVI REALIZZATI
CONOSCENZE: Conoscenza e comprensione delle caratteristiche fondamentali delle pro- blematiche, degli autori e dei testi affrontati. Saper collocare storicamente un autore, rico- noscere le caratteristiche di un movimento letterario rispetto ad un altro, saper collegare temi, contenuti e protagonisti attraverso i decenni, saper cogliere le strutture principali che legano la storia e la letteratura.
CAPACITA’: saper contestualizzare le problematiche e i testi analizzati. Cogliere quindi analogie e differenze relative ad autori e a tematiche del Novecento italiano ed europeo.
COMPETENZE: saper esporre i contenuti in modo chiaro e semplice ma con un linguag- gio che sia il più possibile specifico e attinente alla disciplina. Saper spiegare le conoscen- ze acquisite per mezzo anche di interventi personali che rispecchiano il gusto, l’analisi e il punto di vista dell’alunno. E’ importante che i ragazzi siano in grado si spiegare, analizzare e criticare i testi che sono stati presi in esame durante l’anno.
Cesena, 15 maggio 2013
Il Docente Gli/Le Studenti
(Spignoli Giuliano) ………..
………..
Allegato B - SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA ANNO SCOLASTICO 2012/2013
PERCORSO FORMATIVO ATTUATO DISCIPLINA: STORIA
CLASSE: 5° E T.G.A.
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE
La Storia proposta manualisticamente resta un insieme di nozioni che prese di per sé hanno poco senso e rischiano di essere un’enumerazione di fatti e situazioni non conte- stualizzate in un’ottica presente. Nel percorso intrapreso con gli allievi ho cercato di tener presente che l’insegnamento della storia dovrebbe esser finalizzato a favorire la presa di coscienza del passato, ad interpretare il presente e a progettare il futuro attraverso una conoscenza essenziale degli avvenimenti significativi sia nella dimensione politico- istituzionale e socio-economica, sia in quella specificamente culturale. Non si può più in- tendere la storia solo in senso politico, e come sequenza cronologica di avvenimenti, oc- corre tener conto del fatto che ci sono tanti "tempi" quante sono le logiche dei fenomeni che si esaminano. Sono parte della storia le grandi trasformazioni culturali che riguardano la storia della mentalità e delle idee, la letteratura, l'arte, la musica. L'insegnamento della storia ha un senso se si allarga e si integra con queste altre dimensioni, favorendo lo svi- luppo di quella dimensione di ricostruzione critica che è in gioco tutte le volte che ci si tro- va di fronte a prodotti umani da interpretare (opere d'arte, testi scientifici e letterari, opere musicali). Non si possono riproporre tante "storie" differenziate, ma si dovrebbe puntare ad una "storia integrata". In questa prospettiva la questione della ciclicità va ripensata ma non totalmente respinta, in rapporto alle diverse modalità di comprensione che qualificano i li- velli di maturazione degli allievi". Ho cercato inoltre di tener presente il collegamento fra didattica della storia e ricerca storica nello “sforzo di ricostruire il fatto o l’evento nella sua interezza e nell’insieme delle condizioni in cui esso andò maturando”, nella consapevolez- za tuttavia che non vi siano “soluzioni e verità garantite che liberino definitivamente dall’ansia di riscrivere continuamente la storia”. E se tutto ciò vale per qualsiasi epoca sto- rica, lo è tanto per il Novecento, nel quale occorre studiare un “processo storico ancora aperto”. I fatti in sé rappresentano, se vogliamo, la cronaca di tempi in cui non c’eravamo, ma le conseguenze di tali fatti si respirano a pieni polmoni anche oggi e i ragazzi spesso sono totalmente inconsapevoli di vivere in una società e in un sistema prodotto dagli even- ti passati. L’obiettivo primo di questa disciplina è quindi quello di rendere coscienti gli allie- vi e di farli riflettere circa il legame irresolubile fra ciò che siamo stati e quel che oggi siamo e pensiamo. Indurre gli alunni ad un percorso simile non è semplice e di solito Storia non interessa a nessuno proprio perché spesso resta una materia avulsa dall’esperienza per- sonale della vita dei ragazzi. Devo dire che buona parte degli allievi/allieve della V°E si sono mostrati interessati agli argomenti trattati in Storia manifestando, più che in Italiano, curiosità e desiderio di approfondire temi collegabili con l’attualità. Il loro interesse è stato spesso proporzionale agli stimoli, che pur nel limite delle due ore settimanali previste, ero in grado di dar loro. L’uso di documenti visivi, l’ausilio della filmografia, la partecipazione a convegni e le uscite didattiche nel territorio, hanno stimolato l’interesse dei ragazzi. Ho cercato attraverso il dialogo, la comparazione di fonti e l’argomentazione, di provocare il loro l’interesse critico e la riflessioni sui fenomeni. C’è stata la possibilità di continui riferi- menti al passato partendo da elementi del presente più vicini a loro. In fondo i loro nonni sono individui che hanno vissuto da piccoli la Seconda Guerra Mondiale e molti dei loro genitori han vissuto i riflessi della Guerra Fredda, del ’68 e della caduta delle ideologie del
‘900.
PROGRAMMAZIONE MODULARE
MODULO 1- L’età della Prima guerra mondiale L’Italia fra Ottocento e Novecento:
- Le condizioni di vita in Italia all’Inizio del Novecento pag. 12
- Quando a emigrare eravamo noi pag. 13
- Chi studiava in Italia pag. 14 - 15
- Che cos’è la “questione meridionale” pag. 17 - 19 - La necessità di un cambiamento: i dieci anni del governo Giolitti pag. 20 - 21 - Giolitti “ministro” della malavita? pag. 22 - 25 La Prima guerra mondiale
- Le illusioni di un progresso infinito pag. 28
- Una pace apparente pag. 29
- I Balcani, la regione più instabile d’Europa pag. 30
- Il mondo in guerra pag. 31
- 24 maggio 1915: l’Italia dichiara guerra all’Austria pag. 32 - Le operazioni militari e la fine della guerra pag. 33 - 34 - Perché fu una “grande” guerra? pag. 35 - Come è stata interpretata la Grande guerra? pag. 36 - 39 L’intera società coinvolta nella guerra
- L’adesione popolare alla guerra pag. 44 - La mobilitazione totale pag. 45 - Le donne, esercito del fronte interno pag. 46 - L’esperienza quotidiana della morte pag. 47-48 La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica
- Il primo stato comunista della storia pag. 52 - Alle radici della rivoluzione: la società russa tra Ottocento
e Novecento pag. 53-54
- La rivoluzione d’ottobre e le sue conseguenze pag. 55 - Ottobre 1917: colpo di stato o rivoluzione sociale? pag. 56-57 - L’Unione sovietica e il problema delle nazionalità pag. 58 - Vladimir Lenin: Le “Tesi di aprile” pag. 59 - Unità di apprendimento 1 SINTESI pag. 61 MODULO 2 Democrazie e totalitarismi fra le due guerre
Le eredità della Prima guerra mondiale
- Dopo la guerra: ferite che non si rimarginano pag. 68-69
- Dopo la guerra: un mondo diverso pag. 70-71
- Dopo la guerra: l’impossibile pace pag. 72-74
- Vincitori e vinti pag. 78-80
- Woodrow Wilson: I “quattordici punti” pag. 81
- Il trattato di Versailles pag. 81
La fine della democrazia liberale: il fascismo in Italia
- L’ Italia del dopoguerra, un vincitore in crisi pag. 84–86
- L’occupazione delle fabbriche pag. 87
- La rapida ascesa del fascismo pag. 88
- La violenza degli squadristi pag. 89
- Il suicidio dello stato liberale pag. 90–91
- La costruzione della dittatura di Mussolini pag. 92–93 - Come è stato interpretato il fascismo? pag. 94–95
- L’assassinio di Giacomo Matteotti pag. 96–97
L’economia industriale e la grande svolta del 1929
- Una nuova società, su quattro ruote pag. 100 - Gli operai alla catena di montaggio: la fabbrica fordista pag. 101 - Dal fordismo alla rivoluzione del computer pag. 103 - Il crollo delle certezze: la grande crisi del 1929 pag. 105 - Combattere la crisi con la democrazia: il New Deal pag. 108-109
- Il New Deal: una scelta giusta? pag. 110-111
- Stato e mercato: l’insegnamento della crisi pag. 112-113 Il regime fascista
- Quando un regime è totalitario pag. 116 - Il fascismo diventa un regime totalitario pag. 117–119 - La politica economica e coloniale del regime fascista pag. 120–121 - Consenso al regime e opposizione antifascista pag. 122–123 - Il progetto totalitario fascista ebbe successo? pag. 124–125 - Contro gli ebrei: le leggi razziali pag. 126–127 Il nazismo
- La Germania lacerata dalla guerra e dalla crisi: l’ascesa di Hitler pag. 130–131 - La costruzione della dittatura nazista pag. 132 - Violenza, propaganda, persecuzione contro gli ebrei pag. 133-135 - Il simbolo del nazismo: la svastica pag. 132 - Un’economia per la guerra pag. 137 - Il nazismo ebbe consenso popolare pag. 138 - Adolf Hitler: Il ruolo dello stato nella difesa della razza pag. 139 - Adolf Hitler: L’educazione della gioventù pag. 139 L’Unione Sovietica sotto la dittatura di Stalin
- L’Unione Sovietica pag. 142
- L’Urss negli anni venti e Stalin al potere pag. 143-144
- La “guerra ai contadini” pag. 145-147
- La dittatura totalitaria di Stalin pag. 148-149
- Che cosa fu il gulag? pag. 150-153
- Unità di apprendimento 2 SINTESI pag. 155-156
MODULO 3 La Seconda guerra mondiale e il nuovo ordine internazionale Il mondo e l’Europa in guerra
- Alla vigilia della guerra: democrazie e fascismi in Europa pag. 162-163
- Verso la Seconda guerra mondiale pag. 167-168
- Lo scoppio del conflitto e l’avanzata tedesca pag. 169-171 - Il crollo della Germania e la fine della guerra pag. 172-174 - La Shoah, l’annientamento del popolo ebraico
- Per non dimenticare il genocidio degli ebrei pag. 180 - Il dominio nazista in Europa e la Shoah pag. 181-183 Est/Ovest, Nord/Sud: le coordinate del nuovo mondo
- Le grandi potenze e la guerra fredda pag. 196-198
La nuova Italia, democrazia e repubblica
- Nasce l’Italia in cui viviamo pag. 210 - 1943, una svolta per l’Italia in guerra pag. 211-213
- 8 settembre 1943: morte della patria? pag. 214-216
- La liberazione dell’Italia? pag. 217-218
- Il 2 giugno 1946 nasce la Repubblica italiana pag. 220
- La Costituzione repubblicana pag. 221-224
- DOCUMENTI L’occupazione nazista in Italia; Fedele all’idea pag. 225
Unità di apprendimento 3 SINTESI pag. 227 La società del benessere
- I consumi diventano il centro della vita economica pag. 234-236 - Lo stato sociale: servizi e assistenza per i cittadini pag. 238-239 - Colletti bianchi e tute blu pag. 240 - I giovani protagonisti del Sessantotto pag. 241-244 - Qual è il significato del Sessantotto? pag. 242-243 - La lotta per l’emancipazione femminile pag. 245-246 DOCUMENTI Herbert Marcuse: Bisogni falsi e libertà pag. 247 Fra guerra fredda e distensione
- Stati Uniti e Unione Sovietica: l’equilibrio del terrore pag. 250-252
- L’Europa divisa pag. 253-255
Crisi economica e tensioni internazionali
- La crisi economica degli anni settanta pag. 270-271
- Dopo la crisi: una nuova società pag. 272-273
L’Italia repubblicana
- Come eravamo, come siamo pag. 300
- Un miracolo economico in Italia pag. 301-303
- L’altra faccia del miracolo economico pag. 304 - I cambiamenti politici negli anni sessanta: speranze e delusioni pag. 305-307 - La strategia della tensione e il terrorismo; un sistema politico bloccato pag. 307
- La famiglia nell’Italia che cambia pag. 308
N.B. Fin dall’inizio dell’anno scolastico ho svolto approfondimenti su tematiche della storia contemporanea fornendo agli allievi mappe e sintesi cronologiche, utilizzando documentari storici e la filmografia del caso, di cui si allega apposita scheda. In tal senso ho ritenuto uti- le approfondire insieme ai ragazzi argomenti relativi all’Italia post unitaria: in particolare ho approfondito insieme a loro alcuni aspetti legati alla guerra fredda e alle ripercussioni che questa ha avuto nel mondo, in Europa e nel nostro paese. La strategia della tensione, il terrorismo, la mafia, il caso Moro sono stati approfonditi dal mese di marzo fino a metà maggio.
SCHEDA FILMOGRAFICA
Carlo Lucarelli: dalla serie Blu Notte, Misteri italiani: “La strage di Bologna”
Carlo Lucarelli: dalla serie Blu Notte, Misteri italiani: “OSS, CIA, GLADIO:
I rapporti segreti tra America e Italia” (Studiare bene anche la dispensa fornita) Marco Tullio Giordana: “I Cento Passi”
Marco Tullio Giordana: “Romanzo di una strage”
Giuseppe Ferrara: “Il caso Moro”
Marco Tullio Giordana: “La meglio gioventu”
Helena Norbert Hodge: “L’economia della felicità”
Robert Kenner: “Food, INC”
Charles Ferguson: “Inside Job”
METODOLOGIA DIDATTICA
Lezione frontale e invito ad esprimere richieste e a porre domande per soddisfare lacune o curiosità personali. Lettura di documenti e discussioni relative ai fatti. Racconto orale di cronache del tempo legate alle tematiche prese in esame.
STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo, schemi e riassunti, mappe concettuali, DVD con immagini di repertorio, fil- mografia.
Il libro di testo di Storia in adozione: Giorgio De Vecchi - Giorgio Giovanetti - Emilio Zanette “STORIA IERI E OGGI” Il NOVECENTO
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Gli spazi sono quelli dell’aula, dell’aula-video; va precisato che negli anni scolastici prece- denti una parte degli allievi ha partecipato a convegni organizzati dal Comune e la Provin- cia e a visite guidate in luoghi simbolo: pregnante è stata l’uscita didattica presso la scuola di Pace di Monte Sole a Marzabotto e la Gita scolastica
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Per quanto concerne i criteri di valutazione si veda la griglia predisposta dal dipartimento di cui ho fatto uso per la valutazione orale. Sono inoltre state fatte anche delle esercitazio- ni scritte di Storia sul modello della TIPOLOGIA C (Tema di argomento storico) della prima prova d’esame.
STRUMENTI DI VERIFICA
Esercitazioni orali, verifiche scritte, interventi pertinenti degli allievi durante la lezione, ap- profondimenti svolti individualmente.
OBIETTIVI REALIZZATI
CONOSCENZE: Conoscenza dei principali avvenimenti storici e della loro contestualizza- zione temporale-spaziale; comprensione e uso adeguato del linguaggio specifico della sto- ria.
CAPACITA’: Saper leggere le fonti storiche; saper analizzare le situazioni secondo la dinamica di causa-effetto; comprendere il linguaggio specifico; saper distinguere i periodi storici e i protagonisti degli stessi eventi.
COMPETENZE: Essere in grado di argomentare e sostenere un dialogo di carattere storico e saper collegare e confrontare il passato con il presente e viceversa; applicare alla storia il proprio punto di vista per montare e rimontare i fatti e gli avvenimenti come un detective in cerca della pista giusta.
Cesena, 15 maggio 2013
Il Docente Gli/Le Studenti
(Spignoli Giuliano) ………..
Allegato B - SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA PERCORSO FORMATIVO ATTUATO
DOCENTE: Gualdi Daniele DISCIPLINA: ECONOMIA AZIENDALE CLASSE: 5° E
1) RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE
La classe 5^E che si accinge a sostenere l’Esame di Stato è composta da studenti che seguono due indirizzi distinti: informatico e linguistico. Nonostante questo l’attenzione e la preparazione conseguita in Economia aziendale è uniforme con risultati che attengono al- la capacità dei singoli, al loro interesse, all’impegno nello studio. In questo senso la classe pur avendo cambiato ogni anno il docente di Economia Aziendale (e chi scrive ha insegna- to in questo anno scolastico per la prima volta con la 5^E) ha ottenuto al termine degli studi una preparazione generalmente soddisfacente con punte di eccellenza significative, una buona parte di studenti che si esprime su livelli discreti, una minoranza che evidenzia ancora difficoltà. Le ragioni di queste difficoltà vanno ricercati per alcuni in un travagliato percorso di studi, per altri in lacune pregresse e non colmate nonostante fosse stato se- gnalato lo stato di incertezze con l’attribuzione di debiti formativi nella disciplina di cui non tutti completamente sanati. Tuttavia l’impegno di questi studenti nel seguire le lezioni è stato costante con una frequenza scolastica regolare.
Nel corso dell’a.s. sono state spesso affrontate le tematiche economiche attuali consentendo di effettuare continue riflessioni e confronti con la disciplina oggetto di studio.
La classe ha seguito dal quarto anno di corso il percorso di Alternanza scuola lavo- ro nella quale è stata particolarmente significativa l’attività di SIMULAZIONE d’IMPRESA, che ha caratterizzato il percorso dell’intero biennio post qualifica. Tali esperienze didatti- che unite alle lezioni curriculari ed ai moduli tipici della specializzazione prevista dall’area di Alternanza hanno consentito agli studenti di acquisire capacità di problem solving, abili- tà relazionali e di lavoro in team sviluppando le competenze del profilo professionale spe- cifico, con particolare riferimento alle abilità informatiche.
Grazie a queste attività formative, anche gli allievi con una preparazione più mode- sta hanno potuto mettere a frutto le conoscenze acquisite, conseguendo abilità e compe- tenze indispensabili per l’accesso al mondo del lavoro. L’esperienza della SIMULAZIONE d’IMPRESA ha avuto un importante manifestazione nella fiera internazionale delle imprese simulate che si è svolta nel Novembre 2012 a Manheim (Germania). In quell’occasione gli studenti della 5^E hanno dimostrato grande professionalità , coinvolgimento e interesse nelle attività che li hanno coinvolti, ribadendo ancora una volta uno stile e un approccio educativo encomiabile.
2) PROGRAMMAZIONE MODULARE E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Il programma svolto nel corso dell’ultimo anno di studi, si è attenuto a quello proposto dal Ministero della Pubblica Istruzione.
I moduli trattati sono i seguenti:
MODULO 1 - Il sistema informativo contabile e il bilancio d’esercizio Il sistema informativo aziendale: concetto e funzione
La funzione amministrativa nella struttura organizzativa Le funzioni del bilancio d’esercizio
Le scritture di assestamento: completamento, rettifica, integrazione ed ammortamento Le operazioni di epilogo e chiusura dei conti di epilogo e di chiusura
La formazione del bilancio di esercizio
Il bilancio di esercizio secondo le disposizioni del codice civile Principi di redazione del bilancio secondo il codice civile
La struttura del bilancio d’esercizio: lo Stato patrimoniale, il Conto economico e la Nota in- tegrativa,
I criteri di valutazione previsti dall’art. 2426 del codice civile (ammortamento, valutazione rimanenze di magazzino, valutazione dei crediti, valutazione delle immobilizzazioni mate- riali)
Gli schemi obbligatori di bilancio La Relazione sulla gestione:cenni
La Relazione del Collegio sindacale:cenni La Relazione di revisione del bilancio:cenni
Il Bilancio in forma abbreviata: caratteristiche principali I soggetti tenuti alla presentazione del bilancio di esercizio Analisi ed interpretazione del bilancio
Le analisi di bilancio per indici:
metodologia
La riclassificazione dello Stato patrimoniale secondo criteri finanziari e del Conto economi- co a Valore Aggiunto e a Costo del venduto
Il calcolo dei principali Indici finanziari, economici e patrimoniali
L’analisi della solidità aziendale, della situazione di liquidità e della situazione reddituale Cenni sull’analisi per flussi e sul rendiconto finanziario per variazioni di capitale circolante netto (indirizzo informatico).
Il Bilancio con dati a scelta (indirizzo informatico) Il rendiconto finanziario (indirizzo informatico).
MODULO 2 - Reddito fiscale d’impresa Il sistema tributario italiano
Le imposte sul reddito Il reddito d’impresa
I principi generali in materia di reddito d’impresa Dal reddito di bilancio al reddito fiscale
Le principali variazioni fiscali:
Le plusvalenze
Le rimanenze di magazzino
Ammortamento dei beni materiali e immateriali Le manutenzioni e riparazioni
La svalutazione dei crediti
Determinazione del reddito fiscale e calcolo dell’IRES L’IRAP e la sua determinazione
Le rilevazioni in P.D. relative all’IRES ed all’IRAP
MODULO 3 - La programmazione e il controllo della gestione aziendale Programmazione e controllo della gestione
La pianificazione strategica e le sue fasi
Definizione degli obiettivi: la mission aziendale, gli obiettivi a medio/lungo e a breve termi- ne
Le analisi degli ambienti esterno ed interno
La contabilità analitica: oggetto e scopi, confronto con la CO.GE I costi nelle imprese industriali
Le principali classificazioni dei costi
I costi secondo la loro variabilità
Il punto di pareggio: calcolo e rappresentazione analitica Le varie configurazioni di costo
I costi standard Il centro di costo
Criteri di imputazione dei costi
La contabilità a direct costing e full costing L’Activity Based Costing (ABC)
Diagramma di redditività ed analisi del punto di equilibrio
Il budget: definizione, scopi, processo di formazione del Budget economico Il Budget Patrimoniale: cenni
Il controllo budgetario Il sistema di reporting L’analisi degli scostamenti.
MODULO 4 – La gestione delle risorse umane Il personale come risorsa aziendale
Obiettivi e strategie dell’area del personale Struttura dell’area del personale
La pianificazione delle risorse umane Le fasi della pianificazione
I piani di reclutamento
La definizione del fabbisogno del personale La ricerca, la selezione e la scelta del personale
L’assunzione, l’accoglienza e l’inserimento dei nuovi assunti L’addestramento e la formazione
I contratti di formazione e lavoro L’apprendistato
La riforma del mercato del lavoro L’amministrazione del personale:
la politica retributiva e incentivazione
la retribuzione: le sue forme e i suoi elementi Il calcolo della retribuzione mensile
il sistema delle assicurazioni sociali: INPS e INAIL I rapporti con l’Erario: le ritenute fiscali
Le detrazioni
Il conguaglio di fine anno
Gli adempimenti previdenziali e fiscali dei datori di lavoro La liquidazione delle retribuzioni
L’estinzione del rapporto di lavoro La progressiva maturazione del TFR La liquidazione del TFR
La contabilità del personale
La collocazione dei conti tipici in bilancio.
3) METODOLOGIA DIDATTICA
Il programma è stato svolto attraverso le tradizionali lezioni frontali arricchite da esempi pratici nelle ore di compresenza con la collega di Applicazioni gestionali. Tale atti- vità cogestita da due docenti permette di garantire uno stretto legame fra “sapere” e “saper