Prof. Francesco Ragusa
Università degli Studi di Milano
Anno Accademico 2020/2021
Elettromagnetismo
Potenziale vettore Teorema di Helmoltz Potenziale di una spira Forze sui dipoli magnetici
Lezione n. 24 – 9.03.2021
Il potenziale vettore
• In elettrostatica l'osservazione che la circuitazione di
E
era nulla ha permesso di introdurre il potenziale elettrostatico• Ricordiamo la proprietà
• Assumiamo che il campo elettrico
E
abbia la forma• Sottolineiamo che φ è determinato a meno di una costante
• L'equazione di campo è automaticamente soddisfatta
• In magnetostatica si può procedere in modo analogo
• Abbiamo visto che il campo magnetico
B
soddisfa l'equazione• Questa equazione è soddisfatta automaticamente ponendo
• Abbiamo appena visto che la divergenza di un rotore è sempre nulla
• Il campo
A
prende il nome di Potenziale Vettore• Il campo
A
non è univocamente definito (è definito a meno di un gradiente) Tutti i campiA' = A + ∇f(r)
producono lo stesso campoB
Il potenziale vettore
• Continuiamo il parallelo fra elettrostatica e magnetostatica
• In elettrostatica, dopo avere posto
E = −∇ φ
, la legge di Gauss portava all'equazione per il potenzialeφ
• La legge di Gauss definisce il legame fra il campo
E
e la sua sorgente (la carica elettrica)• Ripetiamo gli stessi passi nella magnetostatica
• Esprimiamo
B
tramite il potenziale vettore• Utilizziamo la legge di Ampère in forma differenziale
• Sostituendo
B = ∇×A
• Nella diapositiva abbiamo visto che63788
Il potenziale vettore
• Abbiamo già notato che il potenziale vettore
A
non è univocamente definito• Si può sommare un campo che è il gradiente di un campo scalare,
∇f(r)
, eottenere lo stesso campo
B
• Si può dimostrare che è sempre possibile trovare una funzione f(r) tale che
• Possiamo pertanto utilizzare la non univocità del potenziale vettore per imporre che
∇⋅A = 0
ed eliminare il primo termine dell'equazione• Pertanto l'equazione per
A
diventa• Ribadiamo il significato di questa notazione (in coordinate cartesiane)
• L'operatore laplaciano viene applicato indipendentemente a ciascuna delle tre componenti di
A
• Matematicamente abbiamo tre equazioni di Poisson
• Conosciamo le soluzioni
Il potenziale vettore
• L'integrale è esteso a tutto lo spazio
• La condizione per la sua convergenza è che la densità di corrente
J
tenda azero all'infinito
• La densità di corrente deve tendere a zero più velocemente di 1/r2
• Nel calcolo di
B
il potenziale vettore risulta meno utile del potenziale elettrico• È una grandezza vettoriale (tre componenti; il potenziale elettrico solo una)
• Comunque in casi particolari si può definire un potenziale magnetico scalare che ha qualche utilità per problemi con materiali magnetici
• Tuttavia il potenziale vettore è di fondamentale importanza
• Come strumento teorico nello sviluppo dell'elettrodinamica
• Nella trattazione dei problemi con forze elettromagnetiche in meccanica quantistica
• Per un circuito con un filo …
J||dr' da'||dr' dV' = da' dl'
Teorema di Helmholtz
• A questo punto vale la pena sottolineare alcuni aspetti matematici
• Abbiamo trovato delle equazioni differenziali per i campi
E
eB
• In entrambi i casi le equazioni definiscono il rotore e la divergenza del campo
• È legittimo chiedersi se matematicamente il problema sia ben posto
• Il teorema di Helmholtz assicura che quanto asseriamo è matematicamente consistente
Teorema di Helmholtz
Sia dato un campo vettoriale
F(r)
di cui sono noti rotore e divergenza a)∇⋅F = ρ(r)
b)
∇×F = J(r)
c) Le funzioni ρ
(r)
eJ(r)
si annullano all'infinito più velocemente di1/r
2Sotto queste condizioni il campo
F(r)
è univocamente determinato e ha la formadove
Componente solenoidale Componente irrotazionale
Il potenziale vettore
• Abbiamo già detto che il potenziale vettore è di scarsa utilità per i problemi elementari che trattiamo in questo corso
• Vogliamo tuttavia familiarizzare un po' con questa nuova grandezza
• Purtroppo il calcolo del potenziale vettore del filo infinito con la formula introdotta nella diapositiva non è possibile
• La corrente non va a zero all'infinito
• Il calcolo del potenziale vettore per una spira circolare è complesso come lo è stato il calcolo di
B
con gli integrali ellittici• È semplice solo sull'asse della spira
• Non è sufficiente per calcolarne il rotore e quindi il campo
B
• Tuttavia cerchiamo di capire la forma del potenziale vettore in alcuni semplici casi senza l'uso della formula integrale citata
• Faremo il percorso inverso: noto il campo
B
troveremo il potenzialeA
!• Il caso più semplice è quello del potenziale vettore di un campo magnetico
B
costante• Assumiamo
B
lungo l'asse z: Bz = B0, Bx = By = 0• Avremo pertanto
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Potenziale vettore di un campo costante
• Non c'è una soluzione unica
• Una possibile scelta potrebbe essere
• Una scelta alternativa
• O anche la media delle due soluzioni trovate
• Con una formulazione indipendente dall'orientamento di
B
• Si verifica facilmente che
Potenziale vettore di un filo
• Consideriamo un filo di raggio a percorso da una corrente I
• All'interno del filo la densità di corrente
J
è uniforme e vale• Ricordiamo la formula per il potenziale vettore
• Osserviamo preliminarmente che
• Sfortunatamente per la densità di corrente data la formula per Az diverge
Potenziale vettore di un filo
• Infatti
• Facciamo il calcolo per un filo di lunghezza finita L
• In definitiva
• Possiamo anche scriverlo come
• Nel caso di filo infinito la costante è infinita
• Come avveniva nel caso elettrostatico di un filo di carica per
Potenziale vettore di un filo
• Calcoliamo il campo magnetico
• La componente Bz è nulla (Ax = Ay = 0)
• Calcoliamo le componenti Bx e By
Potenziale di una spira
• Calcoliamo infine il potenziale vettore di una spira
• Facciamo un calcolo utile per il futuro del nostro studio
• Una formula approssimata per distanze grandi dal centro della spira
• Analogo alla forma del dipolo elettrico
• Sarà utile nello studio dei campi magnetici nella materia
• Utilizziamo una derivazione matematica utilizzando i vettori
• Sviluppiamo il denominatore
• Approssimando al primo ordine di r1/r
• Otteniamo
Potenziale di una spira
• Il primo termine è nullo
• Sviluppiamo l'integrando del secondo termine
• Utilizziamo l'identità
A×(B×C) = B(A⋅C) – C(A⋅B)
• Inoltre
• Sommiamo le due equazioni
• I termini
r
1(r⋅dr
1)
si elidono• Introduciamo la relazione trovata nel secondo integrale di
A(r)
ordine scambiato
r
è costantePotenziale di una spira
• Il primo integrale è ancora una volta un differenziale esatto
• L'integrale su un cammino chiuso è nullo
• Definiamo il momento magnetico
m
del circuito• Otteniamo l'espressione finale per il potenziale vettore di una spira (dipolo)
• Sottolineiamo che si tratta di una formula approssimata
• Valida solo per r molto maggiore delle dimensioni del circuito
Il momento di dipolo magnetico
• Cerchiamo adesso di comprendere meglio il significato della definizione di momento magnetico della spira
• Specializziamolo al caso di una spira circolare
• Pertanto il momento magnetico è
• Il momento magnetico
m
è un vettore• Perpendicolare al piano che contiene la spira
• Il modulo è uguale al prodotto della corrente per la superficie della spira
Esempio 2: una spira non piana
• Consideriamo adesso la spira in figura
• La corrente della spira è I
• Supponiamo che tutti i segmenti abbiano la stessa lunghezza w
• Metà della spira giace nel piano x−z
• L'altra metà della spira giace nel piano y−z
• La spira è equivalente a due spire piane
• Le due correnti evidenziate in rosso e in blu si elidono quando si combinano le due spire piane per formare la spira iniziale
• Il momento magnetico delle due spire è semplice
• Per la spira 1
• Per la spira 2
• Il momento magnetico della spira composta dalle spire 1 e 2 è pertanto
Potenziale di una spira
• Specializziamo al caso di un circuito con momento magnetico diretto lungo l'asse z
• Ad esempio la spira dell'esempio precedente
• Le componenti del potenziale vettore sono
• Le linee di campo di
A(r)
sono circonferenze concentriche con l'asse zIl campo magnetico del dipolo
• Possiamo adesso calcolare il campo magnetico
• È conveniente fare il calcolo in coordinate sferiche
• Il potenziale vettore ha solo la componente Aφ
• Ricordiamo l'espressione del rotore in coordinate sferiche
• La componente Bφè nulla (Aθ = Ar = 0)
Il campo magnetico del dipolo
• Le linee di campo sono come in figura
• Sottolineiamo che le formule danno il campo a grandi distanze
• A piccole distanze i campi
Ε
eΒ
sono molto differenti
Forza fra due fili percorsi da corrente
• Abbiamo iniziato la trattazione della magnetostatica citando la legge di Ampère sulla forza fra due fili percorsi da corrente (vedi diapositiva )
• Ricaviamo la legge di Ampère alla luce di quanto fin qui studiato
• Il campo magnetico di un filo infinito
• Le linee del campo B sono circonferenze
• Nella posizione del filo 2 il campo magnetico vale
• La forza sul secondo filo è
• Sostituendo il valore del campo magnetico
B
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Forza e momento della forza
• Abbiamo scritto l'espressione della forza su un circuito nella diapositiva
• Se il campo magnetico è uniforme si può fattorizzare l'integrale
• Abbiamo già notato che l'integrale di dl su un circuito chiuso è nullo
• Concludiamo che in un campo magnetico uniforme la forza su una spira è nulla
• Tuttavia in generale il momento delle forze non è nullo
• Consideriamo la spira quadrata di lato w in figura
• È percorsa da una corrente I; il momento magnetico è m
• Può ruotare intorno ad un asse che giace sull'asse x
• Il campo magnetico B è lungo l'asse z
• Sui quattro lati agiscono le forze F1, F2, F3, F4
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Forza e momento della forza
• Calcoliamo il momento delle forze rispetto all'asse di rotazione della spira (asse x)
• Le forze
F
1 eF
3 sono lungo l'asse x• Il loro momento è nullo
• Le forze
F
2 eF
4 sono applicate nei punti individuati dai vettorir
2 er
4• I momenti delle forze sono
• Il momento magnetico forma un angolo α−π/2 con l'asse y
• L'angolo di
m
con l'asse z è θ = π/2 − (α−π/2) = π − α• Otteniamo pertanto
Forza e momento della forza
• Pertanto il momento delle forze è diretto lungo l'asse delle x (perpendicolare allo schermo)
• La spira ruota in senso antiorario
• Il momento magnetico si allinea con il campo magnetico
B
• Quando
B
em
sono paralleli il momento è nullo• Supponiamo di avere una spira con momento magnetico
m
allineato con il campo magneticoB
• Applichiamo una forza meccanica per ruotare lentamente la spira
• Il lavoro fatto dalla forza esterna bilanciando esattamente il momento della forza magnetica è (
τ
ext= −τ
)• Definiamo l'energia potenziale della spira nel campo magnetico dU = − dW
L'energia potenziale è definita a meno di una
costante
Campo non uniforme
• Supponiamo di costruire il sistema con la spira quadrata appena descritto
• Vogliamo trasportare una spira da una regione senza campo magnetico ad una regione con un campo B in modo che il momento magnetico sia allineato con B
• Ovviamente occorre attraversare regioni in cui il campo B non è uniforme
• Supponiamo inoltre che la spira sia
vincolata a muoversi solo nella direzione x
• Per effetto del campo magnetico vengono esercitate forze sui lati della spira
• Ignoriamo le forze sui lati 2 e 4 dirette lungo l'asse y
• Le forze sui lati 1 e 3 sono rispettivamente
• Calcoliamo il lavoro fatto dalle forze esterne
Fe1 e Fe3 che bilanciano esattamente le forze magnetiche
• Il lavoro fatto per spostare i lati della spira dalla regione con campo nullo (xi) a x1 e x3 è rispettivamente
Campo non uniforme
• Pertanto il lavoro fatto dalle forze esterne è
• Supponiamo adesso che le dimensioni della spira siano piccole
• Supponiamo cioè che il campo B vari poco spostandosi di w
• Naturalmente il lavoro meccanico fatto è uguale all'energia potenziale del sistema
• Il valore trovato coincide con il risultato del calcolo precedente
• Possiamo anche calcolare la forza che agisce sulla spira ad ogni istante
Campo non uniforme
• Calcoliamo una forma approssimata per B(xk) rispetto a xc
• Calcoliamo nuovamente il lavoro fatto dalla forza esterna
F
e per passare dalla regione iniziale dove Bz = 0 alla posizione finale con campoB
zCampo non uniforme
• L'espressione per l'energia potenziale che abbiamo trovato
• È il lavoro fatto per costruire un sistema con un dipolo magnetico allineato al campo magnetico
• Ci sono molte sottigliezze in questa energia
• Per trattarle adeguatamente occorre prima comprendere il fenomeno dell'induzione elettromagnetica
• Dimostriamo adesso che nel caso generale di campo
B
e momento magnetico in direzioni arbitrarie la formula per la forza diventa• È interessante confrontare con la formula che avevamo trovato per la forza su un dipolo elettrico
• Nella diapositiva 275 del primo semestre avevamo trovato
• Le due formule sono simili ma la differenza è sostanziale
• Sottolineeremo con degli esempi la differenza
Vedremo che le due formule sono equivalenti solo in particolari situazioni