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PARERE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo 2020/2124(INI) della commissione per lo sviluppo

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IT

Unita nella diversità

IT

Parlamento europeo

2019-2024

Commissione per lo sviluppo

2020/2124(INI) 16.3.2021

PARERE

della commissione per lo sviluppo

destinato alla commissione per i problemi economici e monetari

sulle attività finanziarie della Banca europea per gli investimenti – relazione annuale 2020

(2020/2124(INI))

Relatore per parere: Charles Goerens

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SUGGERIMENTI

La commissione per lo sviluppo invita la commissione per i problemi economici e monetari, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

A. considerando che nel 2019 la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato prestiti per un valore di 7,8 miliardi di EUR per progetti al di fuori dell'Unione, di cui 1,1 miliardi di EUR per i paesi meno sviluppati (PMS) e gli Stati fragili; considerando che nel 2020 i finanziamenti della BEI a favore di paesi al di fuori dell'Unione sono stati pari a 10,2 miliardi di EUR e i prestiti ai soli paesi africani sono stati pari a 4,7 miliardi di EUR;

B. considerando che il 7 ottobre 2019 il gruppo di saggi ad alto livello sull'architettura finanziaria europea per lo sviluppo ha pubblicato la sua relazione finale in cui ha delineato le tre possibili opzioni seguenti per costruire la futura Banca europea per il clima e lo sviluppo sostenibile: a) basarsi sulla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e le attività di finanziamento esterno della BEI; b) riunire le attività esterne degli attuali istituti finanziari dell'UE in un nuovo istituto finanziario a partecipazione mista; c) trasferire tutte le attività esterne della BEI in una filiale della BEI con altri importanti azionisti; che le conclusioni del Consiglio del dicembre 2019 indicavano che solo le opzioni a) e c) avrebbero dovuto essere esaminate; che i risultati degli studi di fattibilità su ciascuna opzione che avrebbero dovuto essere terminati nell'autunno 2020 non sono ancora stati presentati;

1. riconosce l'importante ruolo che la BEI, il principale erogatore multilaterale di prestiti a livello mondiale, pur dedicando solo circa il 10 % dei suoi esborsi annuali complessivi per attività al di fuori dell'Unione europea, può svolgere nel contribuire agli obiettivi della politica di sviluppo dell'Unione, con particolare riferimento alla promozione dello sviluppo sostenibile, alla lotta alla povertà e alla crisi alimentare, alla promozione dell'azione per il clima e della sostenibilità ambientale e ai diritti umani e sociali nonché al di sostegno alla ripresa da shock come la COVID-19;

2. ritiene che i progetti finanziati dalla BEI nei paesi in via di sviluppo debbano essere coerenti con la coerenza delle politiche dell'UE per lo sviluppo, promuovere il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (OSS), l'accordo di Parigi e il Green Deal e rispettare le convenzioni fondamentali dell'Organizzazione internazionale del lavoro;

3. sottolinea il principio "dare priorità alla politica" e il concetto di "architettura aperta" su cui si basa il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus (EFSD+) - Garanzia per le azioni esterne (EAG), che dovrebbe rafforzare ulteriormente la coerenza e il

coordinamento tra la BEI, la BERS, le istituzioni europee per il finanziamento dello sviluppo, le agenzie nazionali per lo sviluppo, la Commissione e gli Stati membri per quanto riguarda l'individuazione e l'esecuzione delle operazioni di investimento in grado di contribuire allo sviluppo sostenibile e rispondere alle crescenti sfide poste dalla pandemia di COVID-19;

4. osserva che gli investimenti del settore privato saranno essenziali per colmare il deficit di finanziamento degli OSS; ricorda il ruolo cruciale della BEI nel ridurre i rischi per gli

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per l'utilizzo di finanziamenti dell'UE per lo sviluppo per ridurre i rischi per gli investimenti privati, data la mancanza di prove circa la capacità di questa modalità finanziaria di dimostrare addizionalità e conseguire obiettivi di sviluppo, come recentemente riferito in occasione della revisione finale dell'EFSD e del parere della Corte dei conti europea (n. 7/2020); sottolinea la necessità che i donatori diano priorità ai finanziamenti basati sulle sovvenzioni come opzione standard, in particolare per i paesi meno sviluppati, e non privilegino la combinazione, le garanzie o qualsiasi prestito rispetto alle sovvenzioni, poiché questi non soddisfano gli obiettivi di sviluppo sostenibile e potrebbero aumentare l'onere del debito dei paesi;

5. invita la BEI a ottimizzare l'addizionalità e l'impatto sullo sviluppo delle sue operazioni al di fuori dell'Unione aumentando il suo impegno nei paesi meno sviluppati,

migliorando la trasparenza delle operazioni effettuate dagli intermediari finanziari, in particolare divulgando il nome del beneficiario finale, l'importo ricevuto, il tipo di progetto e le relative informazioni ambientali, cooperando con le delegazioni dell'UE e aumentando la propria presenza sul campo con personale supplementare incaricato delle questioni relative allo sviluppo;

6. sottolinea che la BEI dovrebbe finanziare solo i clienti che dimostrino di voler

partecipare in modo positivo allo sviluppo sostenibile e abbiano esperienza in materia e che dovrebbe astenersi dal sostenere le imprese transnazionali e gli intermediari

finanziari che non privilegiano i progetti di sviluppo e mirano principalmente a ottimizzare i profitti, come i fondi di investimento e i fondi di private equity;

7. sottolinea la priorità di sostenere i paesi partner nella ripresa post-pandemica

rafforzando i sistemi di istruzione e sanitari e le infrastrutture pubbliche, concentrandosi sulla lotta contro le crescenti disuguaglianze e consentendo in particolare al 40 % meno abbiente della popolazione di partecipare e contribuire a un processo di ricostruzione delle loro comunità dignitoso e orientato al futuro. invita la BEI a continuare a sostenere investimenti specifici per garantire la parità di accesso all'istruzione, all'occupazione e ai servizi finanziari per le donne e le ragazze, che sono più vulnerabili agli effetti della povertà, della crisi alimentare e delle crisi economiche;

8. sottolinea che i settori dell'agricoltura, dell'alimentazione, della silvicoltura e della pesca sono fattori chiave per la crescita e lo sviluppo nelle zone rurali; invita la BEI a

incrementare i propri investimenti e a sostenere l'innovazione in questi settori pertinenti, che possono contribuire in modo significativo alla sicurezza alimentare, a

un'alimentazione sana nonché alla sostenibilità e alla resilienza dei sistemi alimentari globali; ricorda la necessità di una cooperazione nel quadro del vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari per conseguire maggiori progressi in relazione a tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile;

9. si attende che la BEI sviluppi ulteriormente i suoi strumenti analitici e operativi al fine di sostenere l'agenda di sostenibilità delle Nazioni Unite per il 2030; sottolinea

l'importanza di rafforzare ulteriormente l'attuale quadro di monitoraggio della BEI per valutare e monitorare meglio gli input e i risultati dei diversi progetti, monitorare le attività di assistenza tecnica e i risultati, agevolare i finanziamenti e rafforzare le operazioni di consulenza tecnica;

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10. ricorda che occorrono valutazioni d'impatto ex ante solide e di dominio pubblico per attenuare i rischi delle operazioni della BEI in materia di diritti umani e di norme ambientali, sociali e del lavoro, e che è necessario procedere a regolari consultazioni approfondite con le parti interessate, comprese le organizzazioni della società civile;

ritiene che dovrebbero essere effettuate valutazioni d'impatto ex ante sui diritti umani per ogni progetto finanziato dalla BEI, in particolare se attuato da intermediari

finanziari, e che dovrebbe essere garantito un monitoraggio continuo delle operazioni sul campo; evidenzia che la BEI deve gestire i reclami in modo trasparente ed efficace, garantendo che le comunità locali abbiano accesso a entità indipendenti, come un meccanismo rafforzato per le denunce della BEI dotato di mezzi di ricorso efficaci e il Mediatore europeo; chiede la revisione delle norme ambientali e sociali della BEI nel 2021 per affrontare queste importanti questioni;

11. accoglie con favore gli impegni assunti dalla BEI per contrastare l'evasione fiscale delle imprese beneficiarie di progetti di sviluppo; invita la BEI a impedire che le società controllate da entità situate in paesi inclusi nella lista nera dell'UE delle giurisdizioni vietate accedano ai finanziamenti della BEI; invita la BEI a chiedere alle potenziali imprese beneficiarie di divulgare informazioni sui loro pagamenti tributari in ciascun paese in cui operano come condizione preliminare per accedere ai finanziamenti della BEI;

12. ribadisce la sua richiesta di lunga data che la Corte dei conti europea sia autorizzata a effettuare audit su tutte le operazioni della BEI e che tali audit siano resi pubblici;

13. invita la Commissione a divulgare regolarmente la logica alla base dei suoi pareri sui progetti finanziati dalla BEI, dal momento che rendere pubbliche tali informazioni chiarirebbe il processo decisionale per le operazioni della BEI coperte dalla garanzia dell'Unione e il contributo di tali operazioni agli obiettivi della politica di sviluppo dell'Unione;

14. invita la BEI ad applicare una sospensione dei suoi prestiti in sospeso, a valutare attentamente l'impatto del debito delle sue operazioni future e a esprimere il proprio sostegno pubblico alla creazione di un meccanismo multilaterale di rinegoziazione del debito per affrontare sia l'impatto della crisi che i requisiti di finanziamento dell'Agenda 2030, dato che tutti gli azionisti della BEI si impegnano a rispettare l'impegno del G20 di sospendere il debito di 77 paesi a seguito della crisi del debito connessa alla

pandemia di COVID-19;

15. invita la BEI ad avviare un dialogo più stretto e trasparente con il Parlamento, in

particolare nel contesto dell'EFSD + e delle discussioni in corso sulla futura architettura finanziaria europea per lo sviluppo, la futura banca per lo sviluppo e il clima e sul ruolo della BEI in questo nuovo quadro.

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COMPETENTE PER PARERE

Approvazione 16.3.2021

Esito della votazione finale +:

–:

0:

21 2 1 Membri titolari presenti al momento

della votazione finale Anna-Michelle Asimakopoulou, Hildegard Bentele, Dominique Bilde, Udo Bullmann, Catherine Chabaud, Antoni Comín i Oliveres, Ryszard Czarnecki, Gianna Gancia, Charles Goerens, Mónica Silvana González, György Hölvényi, Rasa Juknevičienė, Beata Kempa, Pierfrancesco Majorino, Erik Marquardt, Norbert Neuser, Janina Ochojska, Jan- Christoph Oetjen, Christian Sagartz, Marc Tarabella, Tomas Tobé, Miguel Urbán Crespo, Bernhard Zimniok

Supplenti presenti al momento della

votazione finale Barry Andrews

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VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

21

+

ECR Ryszard Czarnecki, Beata Kempa

NI Antoni Comín i Oliveres

PPE Anna-Michelle Asimakopoulou, Hildegard Bentele, György Hölvényi, Rasa Juknevičienė, Janina Ochojska, Christian Sagartz, Tomas Tobé

Renew Barry Andrews, Catherine Chabaud, Charles Goerens, Jan-Christoph Oetjen

S&D Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Pierfrancesco Majorino, Norbert Neuser, Marc Tarabella

The Left Miguel Urbán Crespo

Verts/ALE Erik Marquardt

2

-

ID Gianna Gancia, Bernhard Zimniok

1

0

ID Dominique Bilde

Significato dei simboli utilizzati:

+ : favorevoli - : contrari 0 : astenuti

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