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5 g ( x )= 4 x + 1 f ( x )= 3 x 4 3 2 1

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Academic year: 2021

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(1)

VERIFICA DI MATEMATICA – 1^F Liceo Sportivo – impostazione classica rispondere su un foglio protocollo da riconsegnare entro il 29 novembre 2018

NOME E COGNOME _____________________________________________________________

1

Consideriamo in ogni caso

x , y ∈ℚ

. Determinare il valore di verità dei seguenti enunciati:

a.

x ∃ y :(x

y

=0)

b.

x ∃ y :(x+ y=0)

c.

x ∃ y :(x× y=1)

d.

x ∃ y :( x

y =0)

2

Per ciascuno di questi enunciati indicare qual è la condizione necessaria e qual è la condizione sufficiente.

a.

p (x )⇒ q( x)

b. Se un triangolo è equilatero allora è anche isoscele c. un numero divisibile per 8 è un numero pari

d.

( x× y =0)⇔(x=0∨ y=0)

essendo

x , y ∈ℚ

3

Consideriamo l'insieme dei numeri interi e definiamo la seguente relazione: x è in relazione a y se dividendoli per 3 hanno lo stesso resto.

Dimostrare che si tratta di una relazione di equivalenza.

4

Consideriamo l'insieme A come l'insieme dei numeri naturali da 1 a 10 e l'insieme B come l'insieme dei numeri naturali da 1 a 20 (gli estremi sono inclusi). Consideriamo inoltre le seguenti funzioni:

a.

f (x )=x

b.

f (x )=2 x

c.

f (x )=x+2

d.

f (x )=x

2

Stabilire per ciascuna di queste funzioni se è iniettiva, suriettiva, biunivoca. Se possibile indicare anche la funzione inversa.

5

Consideriamo le funzioni

f ( x)=3 x

2

g ( x)=4 x+1

Determinare le espressioni analitiche delle seguenti funzioni composte:

a.

f ∘ g

b.

g ∘ f

c.

f ∘ f

d.

g ∘ g

Valutazione

Obiettivi: rafforzare l'uso del linguaggio formale, prendere confidenza con i ragionamenti deduttivi. Gli argomenti si trovano nel capitolo 3 “insiemi e logica” e nel capitolo 4 “relazioni e funzioni” del libro di testo.

Valutazione delle risposte.

2 punti: risposta corretta, soluzione migliore, buona proprietà di linguaggio, esposizione chiara, leggibile, originale.

1,8 punti: risposta corretta, soluzione migliore con qualche imperfezione di linguaggio e di esposizione o priva di originalità.

1,6 punti: risposta corretta, soluzione migliore ma senza una buona proprietà di linguaggio o senza una buona esposizione.

1,4 punti: risposta corretta ma non la soluzione migliore.

1,2 punti: risposta parziale, ma soddisfacente per almeno tre quarti delle richieste.

1 punto: risposta parziale, ma soddisfacente per almeno metà delle richieste.

0,8 punti: risposta parziale, ma soddisfacente per almeno un quarto delle richieste.

0,6 punti: risposta sbagliata, purché sensata e legata al contesto, ottenuta con lavoro e impegno.

0,4 punti: risposta sbagliata contenente errori particolarmente gravi, o eccessivamente incompleta, ottenuta con scarso impegno.

0,2 punti: risposta mancante, o insensata o del tutto slegata dal contesto.

I testi delle verifiche si possono anche scaricare all'indirizzo http:// www.lacella.it/profcecchi Nel BLOG http://dottorcecchi.blogspot.it si trovano preziosi consigli specifici per questa prova

Seguendo la pagina facebook https://www.facebook.com/profcecchi si possono avere notizie sugli aggiornamenti.

(2)

1

Consideriamo in ogni caso

x , y ∈ℚ

. Determinare il valore di verità dei seguenti enunciati:

a.

x ∃ y :(x

y

=0)

b.

x ∃ y :(x+ y=0)

c.

x ∃ y :(x× y=1)

d.

x ∃ y :( x

y =0)

a.

x ∃ y :(x

y

=0)

In nessun caso una potenza con base diversa da zero mi dà come risultato 0, dunque l'enunciato è falso.

b.

x ∃ y :(x+ y=0)

Ogni numero razionale ha un opposto, la cui definizione è praticamente descritta nell'enunciato: la somma di un numero razionale e del suo opposto è 0. Dunque l'enunciato è vero.

c.

x ∃ y :(x× y=1)

Attenzione! Ogni numero razionale diverso da zero ha un reciproco, ma non il numero razionale zero! Dunque questo enunciato è falso, perché afferma che qualsiasi numero razionale (quindi anche lo zero) ha un reciproco.

d.

x ∃ y :( x

y =0)

Questo enunciato è ovviamente falso, qualsiasi numero diverso da zero io possa immaginare, non riuscirò mai a dividerlo per qualcosa che mi possa dare come risultato zero. Soltanto dividendo lo stesso zero per qualche numero diverso da zero riuscirei a verificare l'uguaglianza, ma l'enunciato pretende che la cosa avvenga per ogni valore di x.

2

Per ciascuno di questi enunciati indicare qual è la condizione necessaria e qual è la condizione sufficiente.

a.

p (x )⇒ q( x)

b. Se un triangolo è equilatero allora è anche isoscele c. un numero divisibile per 8 è un numero pari

d.

( x× y =0)⇔(x=0∨y=0)

essendo

x , y ∈ℚ

a.

p (x )⇒ q( x)

p(x) è condizione sufficiente per q(x); q(x) è condizione necessaria per p(x)

b. Se un triangolo è equilatero allora è anche isoscele

“il triangolo è equilatero” è condizione sufficiente per “il triangolo è isoscele”; “il triangolo è isoscele” è condizione necessaria per “il triangolo è equilatero”

c. un numero divisibile per 8 è un numero pari

“un numero è divisibile per 8” è condizione sufficiente per “è un numero pari”; “il numero è pari” è condizione necessaria per “il numero è divisibile per 8”

d.

( x× y =0)⇔(x=0∨y=0)

essendo

x , y ∈ℚ

Essendoci la doppia implicazione sono entrambe condizioni necessarie e sufficienti l'una per l'altra.

(3)

3

Consideriamo l'insieme dei numeri interi e definiamo la seguente relazione: x è in relazione a y se dividendoli per 3 hanno lo stesso resto.

Dimostrare che si tratta di una relazione di equivalenza.

Scriviamo la relazione in forma simbolica x R y ⇔r =r '∧x=3 q+r∧ y=3 q ' +r '

Dobbiamo verificare le tre proprietà delle relazioni di equivalenza: riflessiva, simmetrica, transitiva.

Proprietà riflessiva: x R x ovvio.

Proprietà simmetrica: x R y ⇒ y R x , discende direttamente dal fatto che l'uguglianza tra numeri è una relazione di equivalenza e quindi r =r ' ⇔r ' =r .

Proprietà transitiva: x R y∧ y R z ⇒ x R z , anche questa discende direttamente dal fatto che l'uguglianza tra numeri è una relazione di equivalenza e quindi r =r '∧r '=r ' ' ⇒ r=r ' ' .

Nota bene: qualcuno ha avuto l'idea di descrivere la relazione in questo modo:

x R y ⇔∃n∈ℕ:∣y−x∣=3 n

In effetti non è una cattiva idea, però bisognerebbe anche accompagnarla da una motivazione, ovvero osservare che, eseguendo le divisioni con resto x=3 q+r∧ y=3 q '+r '

e calcolando la differenza x−y =3(q−q ' )+r−r ' da cui r =r ' ⇔∣y−x∣=3 n . Il valore assoluto è necessario perché a priori non so chi è più grande tra x e y.

Ovviamente n=∣q−q '∣ .

Con tale definizione può essere più comodo dimostrare le prime due delle tre proprietà della relazione di equivalenza:

Proprietà riflessiva: x R x ovvio: ∣x−x∣=0=3×0 .

Proprietà simmetrica: x R y ⇒ y R x , ovvio: ∣y−x∣=∣x−y∣=3 n .

Rimanendo affezionati a questa definizione ci complichiamo un po' la vita, cercando di dimostrare la terza proprietà:

Proprietà transitiva: x R y∧ y R z ⇒ x R z , ∣x−z∣=∣x− y+ y−z∣=∣3 n±3 m∣=3 q .

(Con rispetto parlando la penultima uguglianza risulta un po' troppo cervellotica per i ragazzi di

prima.)

(4)

4

Consideriamo l'insieme A come l'insieme dei numeri naturali da 1 a 10 e l'insieme B come l'insieme dei numeri naturali da 1 a 20 (gli estremi sono inclusi). Consideriamo inoltre le seguenti funzioni:

a.

f (x )=x

b.

f (x )=2 x

c.

f (x )=x+2

d.

f (x )=x

2

Stabilire per ciascuna di queste funzioni se è iniettiva, suriettiva, biunivoca. Se possibile indicare anche la funzione inversa.

a.

f (x )=x

Tale funzione è ovviamente iniettiva, ma non è suriettiva, perché gli elementi di B da 11 a 20 non sono immagini di elementi di A. Quindi non può essere nemmeno biunivoca.

b.

f (x )=2 x

Tale funzione è ovviamente iniettiva ma non è suriettiva, perché gli elementi dispari di B non sono immagini di elementi di A. Quindi non può essere nemmeno biunivoca.

c.

f (x )=x+2

Tale funzione è ovviamente iniettiva ma non è suriettiva, perché gli elementi 1,2 e da 13 a 20 non sono immagini di elementi di A. Quindi non può essere nemmeno biunivoca.

d.

f (x )=x

2

Per questa espressione analitica potremmo contestare il fatto che sia una funzione visto che non tutti gli elementi del dominio A hanno un'immagine in B. Nel dettaglio soltanto gli elementi 1,2,3,4 hanno un'immagine in B. Possiamo considerare questa espressione come l'espressione di una funzione se consideriamo come dominio il sottoinsieme di A dei soli elementi 1,2,3,4. In questo caso la funzione si direbbe iniettiva, ma non certo suriettiva visto che soltanto quattro elementi di B sono immagini di tale funzione, gli elementi 1,4,9,16. Quindi non può essere nemmeno biunivoca.

5

Consideriamo le funzioni

f ( x)=3 x

2

g ( x)=4 x+1

Determinare le espressioni analitiche delle seguenti funzioni composte:

a.

f ∘ g

b.

g ∘ f

c.

f ∘ f

d.

g ∘ g

a.

f ∘ g

Devo applicare per prima la g e all'immagine ottenuta applichiamo la f.

f ∘ g (x)= f (4 x +1)=3(4 x+1)

2

Analogamente le altre:

b.

g ∘ f

g ∘ f (x)=g (3 x

2

)=4(3 x

2

)+1=12 x

2

+1

c.

f ∘ f

f ∘ f ( x)= f (3 x

2

)=3(3 x

2

)

2

=3(9 x

4

)=27 x

4

d.

g ∘ g

g ∘ g (x )=g (4 x+1)=4(4 x+1)+1=16 x+4+1=16 x+5

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