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Annali della Fondazione Luigi Einaudi Volume 37 Anno 2003

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ANNALI

della

FONDAZIONE

LUIGI EINAUDI

XXXVII-2003

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« A N N A L I D E L L A F O N D A Z I O N E L U I G I E I N A U D I »

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ANNALI

della

FONDAZIONE

LUIGI EINAUDI

XXXVII-2003

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INDICE DEL VOLUME

PARTE I - C R O N A C H E D E L L A F O N D A Z I O N E

I TERENZIO COZZI, Relazione per l'anno 2003 pag. xi

II. Le persone » xxv III. Bandi di concorso » xxxm

PARTE II - SAGGI

SERGIO STEVE, Riero Sraffa: A memoir » 3 MASSIMO L. SALVADORI, Einaudi e la sua concezione del conflitto

sociale

» 7

DAVIDE FANTINO, Tecnologie informatiche e distribuzione dei

redditi » 33 PIERPAOLO GLANNOCCOLO, Migration, fiscal competition and

brain drain

» 67

MATTEO AQUILINA, A study on labour standards, international

trade and economie performance » 111 DAVIDE GRASSI, I regimi politici tra democrazia ed autoritarismo:

un'analisi teorica ed empirica

» 137

DANIELE POZZI, Techno-managerial competences in Enrico Mat-tei's AGIP: A prolonged accumulation process in an

interna-tional relationship network (1933-1963) » 167 MICHELA PONZANI, Il mito del secondo Risorgimento nazionale.

Retorica e legittimità della Resistenza nel linguaggio politico

(10)

DANIELA PIEMONTINO, Il «processo dei nobili». Eresia e cultura

dotta nella Savona di fine Cinquecento pag. 259

PARTE I I I - T E S T I E D O C U M E N T I

Aggiunte e complementi al carteggio L. Einaudi - E. Rossi. A

cu-ra di Giovanni Busino e Paola Giordana » 293 DAVIDE GRIPPA, Il percorso di un'intransigenza: Franco Venturi

e gli scritti del 1943-1946 » 447 Indice dei nomi

\\

\

(11)

I.

(12)
(13)

I. RELAZIONE PER L'ANNO 2003

Premessa

Per gli amministratori della Fondazione l'anno 2003 ha registrato un duplice impegno: la ricerca di nuove o maggiori fonti di finanziamento (an-che a compensazione della riduzione di alcune tra quelle consuete) e il con-solidamento delle iniziative e dei settori d'intervento statutariamente più qualificanti.

Nelle pagine che seguono è documentato, in primo luogo, lo sviluppo di quei settori istituzionali che hanno sempre contraddistinto il nostro En-te. Questo processo non può attenuarsi: la formazione di giovani studiosi nel campo degli studi economici, politici e storici e l'allestimento di stru-menti di lavoro adatti alle necessità di una società moderna - per rifarsi let-teralmente alle nostre disposizioni statutarie - rappresenta, infatti, non solo un investimento lungimirante e di sicura resa per le generazioni future ma un obiettivo ineludibile per una istituzione come la nostra. È un obiettivo al quale hanno collaborato, ciascuno nell'ambito delle rispettive competen-ze, gli organi amministratori del nostro Ente e il Comitato scientifico, al quale nei primi giorni del 2004 è venuto a mancare il suo componente più prestigioso, Norberto Bobbio.

Nato nel 1909 a Torino, negli anni della sua formazione culturale Bob-bio conobbe Vittorio Foa, Leone Ginzburg, Cesare Pavese e Alessandro Galante Garrone. Laureatosi in Giurisprudenza e in Filosofia, insegnò Fi-losofia del diritto a Camerino, Siena, Padova e dal 1948 al 1972 a Torino, infine, dal 1972 al 1979, Filosofia della politica sempre a Torino.

(14)

to-rinese di Giustizia e Libertà, scelse nel Dopoguerra di non essere protago-nista della vita politica militante, il che non gli impedì di essere un punto di riferimento nel dibattito intellettuale e politico dell'ultimo trentennio, co-me dimostra l'imponente bibliografia che porta il suo noco-me. Nel 1984 ven-ne nominato senatore a vita dal presidente Pettini.

Fu promotore ed ispiratore, con Mario Einaudi e Luigi Firpo, della Fondazione Einaudi del cui Comitato Scientifico fece parte fin dalla prima seduta del 21 settembre 1965 nella quale, significativamente, propose come tema di ricerca la formazione e lo sviluppo della classe politica in Italia. Del Comitato Scientifico fu in seguito presidente e poi membro ininterrotta-mente fino alla morte.

Vogliamo ricordare in queste pagine il Maestro e l'amico con affetto e con sincera commozione.

1 . L A BIBLIOTECA E L ' A R C H I V I O

1.1. La Biblioteca

Le risorse destinate agli acquisti nel corso del 2003 si sono concentrate sui settori tradizionali della biblioteca evitando improvvide dispersioni e di-latazioni di campo e privilegiando, quindi, i settori della teoria economica, della storia economica, della storia delle dottrine economiche e politiche, della storia politica e culturale tra Settecento e Novecento. Il prospetto che segue documenta l'andamento delle acquisizioni negli ultimi 5 anni.

Acquisizione volumi 2003 2002 2001 2000 1999 1 1519 3;. . 3450 1033 62 3111 1380 1367 1289 1502 2090 10 1473

• Acquisti • Antiquariato • Cambi/Omaggi

Nel corso dell'anno la sezione 'rari' si è arricchita di parecchi volumi

acquisiti sul mercato dell'antiquariato: L. DE V I L L A V I C E N C I O , De oeconomia

(15)

CRONACHE DELLA FONDAZIONE XIII

vniuersa ecclesia inde ad nostra vsque tempora perpetua religione obseruata, cum quarundam propositionum, quae buie sacrae oeconomiae aduersantur, confutatione: Libri tres, Antuerpiae, ex officina Christophori Plantini,

1 5 6 4 ; G . G . ARNAUDON, Istruzione, spettacoli e feste e di alcune cause di

sca-dimento delle nazioni, Forlì, F. Gherardi, 1 8 7 2 ; V. RICCABONA, Delle con-dizioni economiche del Trentino: notizie ed appunti, Borgo, Tip. Maschetto,

1 8 8 0 ; F. CORONA, Massime scelte per lo buon governo degli Stati corredate di

annotazioni opportune che ne dilucidano i principi, Napoli, F. Masi, 1831;

A . SALVAGNOLI-MARCHETTI, Memorie economico statistiche sulle Maremme

toscane, Firenze, F. Le Monnier, 1 8 4 6 ; A . H . L . HEEREN, Manuale storico del

sistema politico degli stati d'Europa e delle loro colonie: dalla sua fondazione sino ai nostri tempi, prima versione italiana sulla V edizione originale

tede-sca di Giuseppe Parola, Milano, per S. Bravetta presso la Ditta Stella, 1 8 4 2 - 1 8 4 3 , 3 v.; Colpo d'occhio ossia Prospetto politico generale di Europa

dell'anno 1801. Al termine dello scorso semestre, Venezia, G.A. Pedini,

1801; H. SAY, Etudes sur l'administration de la ville de Paris et du

Départe-ment de la Seine, Paris, Librairie de Guillaumin, 1 8 4 6 ; G.M. DORIA PAM-PHILI, Editto dell'Emo, e Rmo Signor Cardinale Giuseppe Doria Pamphilj

procamerlengo di Santa Chiesa in data dei 30 Decembre 1801. Sopra diversi provvedimenti risguardanti la moneta, Roma, Lazzarini, 1 8 0 1 ; M. GIOJA,

Esame d'un'opinione intorno all'indole, estensione e vantaggi delle statisti-che. (Articolo estratto dal volume 8.o degli Annali Universali di Statistica,

Viaggi, ecc.), Milano, presso gli Editori - [Milano], G.G. Destefanis, 1826;

G.B. de M A B L Y , Oeuvres complètes, Paris, Bossange, Masson et Besson, an

5 . e de l'ère républicaine [ 1 7 9 7 ] , 1 2 v.; J.J. MOUNIER, Nouvelles observations

sur les Etats-Généraux de Trance, s.l., s.n., 1 7 8 9 ; J.J. MOUNIER, Exposé de la conduite de m. Mounier dans l'Assemblée Nationale; et des motifs de son retour en Dauphiné, Grenoble, Imprimerle de V.e Giroud & Fils, 1789;

P. TARBE, Travailet salaire, Paris-Reims, Brissart-Person, 1 8 4 1 ; R.W.

THOM-PSON, The history of protective tarifflaws, Chicago, R.S. Peale & co., 1 8 8 8 ; G . ZELLA-MILILLO, Il patrimonio ecclesiastico e le finanze italiane ossia

In qual modo il patrimonio..., Bari, Tipografia dei socj Cannone, 1863;

O. BOCCI e A. TROMBETTI, Prontuario delle imposizioni doganali desunto

dal-la vigente tariffa dello Stato Pontificio, Ravenna, Lodovico di Giovanni

Borto-lotti, 1 8 4 4 ; S. CAPRIS DI CIGLIÉ, Saggio sull'istituzione d'una compagnia

(16)

L . D E MARGHERITA, Sulla progettata abolizione delle attuali camere di

commer-cio e confiscazione de' loro beni: addizione al consulto in favore della camera di agricoltura e commercio di Torino, Torino, Tip. Sociale degli Artisti,

1852; A. FARRICELLI, Rapidi cenni sull'incaglio del commercio delle nostre

granaglie, e sui mezzi onde riparare i danni che ce ne vengono, Roma,

nel-la Stamperia del Giornale Arcadico presso A. Boulzaler, 1826; G. FIERLI,

Del danno dato: opuscolo legale, Firenze, Stamperia di A. Brazzini, 1807;

J.G. HEINECKE, Elementa juris cambialis commoda auditoribus: methodo

adornata, Roboreti, sumpt. Balleonianis, 1746; A. M E T R À (comp.), Il

men-tore perfetto de' negozianti, ovvero Guida sicura de' medesimi, ed istruzioni, per rendere ad essi più agevoli, e meno incerte le loro speculazioni, trattato utilissimo..., Trieste, Stamperia di G.T. Hoechenberger - Wage, Fleis e

comp., 1793-1797. - 5 v.; A. MONARI, Tariffa nella quale con prestezza, e

facilità si comprende il dare, ed avere d'ogni mercanzia che si contratti a peso, e misura..., Firenze, Bolli e figli, 1831; D . MORELLI, Dissertatio de

pignori-bus, ethypothecis, Romae, apudj. Oliverium, 1833. G.B. PIOVANO (comp.),

Pronto calcolo d'interessi ossia l'unico metodo il più breve ed il più facile per trovare gli interessi di qualsiasi somma..., Alessandria, Tipografia Moretti,

1845; STATO PONTIFICIO, Regolamento provvisorio di commercio finora

vi-gente nelle Provincie di seconda ricupera e modificato secondo le prescrizioni dell'editto del primo giugno 1821. Dell'e.smo rev.smo Card. Segretario di Sta-to da osservarsi in tutSta-to lo StaSta-to pontificio fino alla pubblicazione del nuo-vo Codice di commercio, Roma, Stamperia della Rev. Cam. Apost., 1821;

P . SAVI, Nozioni sul nuovo sistema dei pesi, e misure desunte dai decreti

impe-riali, dalle leggi, e dalle istruzioni del Ministero dell'interno, Roma, M.

Puc-cinelli, 1813; Tarif des douanes du Royaume de Grece, Athènes, Imprimerle

royale, 1857; A. TESSIER, Scrittura dei cinque savii alla mercanzia in data 9

febbrajo 1764 sui Lanificii di Schio ed altre fabbriche dello Stato, Venezia,

Reale tip. di G. Cecchini, 1877. G . D . CAROSIO, La Reale società

orto-agri-cola del Piemonte e le esposizioni agrarie tenutesi in Torino dal 1831 al 1880: cenni storici..., Torino, Stabilimento artistico-letterario, 1880;

G . CARRADORI, Della fertilità della terra. Memoria... premiata dalla Real

socie-tà economica di Firenze nel mese di giugno del 1799, Firenze, Stamperia

Paga-ni e comp., 1799; M. GIOJA, Applicazione delle teorie economiche alla stima

(17)

Ram-CRONACHE DELLA FONDAZIONE XV

poni, s.d. [1810]; Statuto organico della Società di sussidio per baliatico

isti-tuita in Ticineto, Casale, Tip. Pane, 1891; Statuto organico della Società degli operai di S. Damiano d'Asti, S. Damiano d'Asti, Tip. Calosso, 1893;

G. A N T O N E L L I , Delle vere condizioni degli andamenti per via ferrata da

Firen-ze a Ravenna per Faenza e per Forlì: relazione..., FirenFiren-ze, Tip. Calasanziana,

1861; L. F E D E L I , Strade ferrate: memoria, Roma, Tip. Puccinelli, 1847;

Rac-colta di regi editti e decreti riguardanti le strade ferrate. (Miscellanea di 149

editti promulgati da Carlo Alberto, Eugenio di Savoia-Carignano e Vittorio Emanuele II tra il 1847 e il 1867 inerenti le ferrovie), Torino, Stamperia Reale, 1847-1867, 2 v.; F.S. Muzj, La omonia danizonica ovvero La

concor-danza delle discordanti opinioni sul prestito della moneta: dissertazione...,

Imola, Galeati, 1834; Statuti della Cassa diliberazione dalle ipoteche,

Tori-no, Tip. Favale, 1843; G. A M A T O , Sui carceri penitenziali: progetti, Napoli,

Stamp. del Fibreno, 1862; F.M. P A G A N O , Considerazioni di Francesco

Ma-rio Pagano sul processo criminale, Milano, Stamperia e Fonderia al Genio

Tipografico, anno X [1802]; L.A. M U R A T O R I , Delle riflessioni sopra il buon

gusto nelle scienze e nell'arti, di Lamindo Pritanio, Venezia, N. Pezzana,

1766. - 2 v.; Société anonyme sous le titre d'entreprise métallurgique

auto-risée par Décret Royal de S.A.I. et R. le Grand Due de Toscane en date du 18 janvier 1833. Rapport général sur les mines de l'Argentiera et Val di

(18)

stello Vicariat de Pietrasanta..., Livourne, Impr. et lyth. Sardi, s.d. [1834];

L. DE B E A U S O B R E , Introduzione generale allo studio della politica, delle

fi-nanze, e del commercio..., con parecchie note utili e interessanti. Ed.

secon-da, Venezia, L. e G. fratelli Bassaglia, 1783. - 2 v.

Il settore periodici si è attestato sui consueti livelli (v. Tabella alla p. xv). Sono inoltre state acquisite alcune nuove testate di periodici, tra le quali vanno ricordate «European Legacy», «European Review of History». Inoltre da qualche anno il settore è stato potenziato attraverso l'acquisto di annate di quotidiani su supporto CD-rom.

1.2. L'Archivio

Nell'anno 2003, come di consueto, l'Archivio storico ha continuato a svolgere i propri compiti istituzionali, quali la consultazione di documenti da parte degli studiosi, l'acquisizione e l'ordinamento di nuovi fondi, la conservazione dei fondi esistenti, oltre alla redazione delle pubblicazioni della Fondazione.

L'affluenza di pubblico e il numero dei prestiti si sono mantenuti co-stanti, in media con quelli degli ultimi anni, con 190 presenze e 9183 fasci-coli consultati.

Nel corso dell'anno è proseguito lo smistamento e la schedatura prov-visoria dell'Archivio Giovanni Busino. Si tratta delle carte del prof. Gio-vanni Busino, docente di Sociologia all'Università di Losanna e membro del Comitato Scientifico della Fondazione dal 1971. Donato alla Fondazio-ne Fondazio-nel 2000, il fondo copre un arco temporale che va dalla fiFondazio-ne degli anni Cinquanta alla fine degli anni Novanta e si compone di un corpus di oltre 10.000 carte, in prevalenza lettere e documenti. Il materiale, per espressa volontà del donatore, non è accessibile alla consultazione da parte degli studiosi.

Nel corso del 2003 inoltre si sono registrate nuove donazioni di mate-riale di importante valore documentario.

Nuove accessioni:

Fondo Luigi Einaudi

Nel 2003 sono pervenute all'archivio:

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CRONACHE DELLA FONDAZIONE XVII

- tramite il prof. Giovanni Borghini copia di una lettera di Luigi Einau-di a Pasquale Saraceno datata 10 agosto 1958, il cui originale si trova pres-so l'Archivio Centrale dello Stato di Roma.

Fondo Luca Fietromarchi

L'ambasciatore Antonello Pietromarchi nel corso dell'anno ha donato all'archivio lettere e documenti appartenuti al padre, ambasciatore Luca Pietromarchi, che vanno a completare il fondo; di particolare interesse il testo di un articolo, pubblicato nel 1935 su «Affari esteri», a proposito della

Vertenza italo-etiopica e il patto della Società delle Nazioni; e una conferenza

sulT economia sovietica tenuta da Luca Pietromarchi nel febbraio del 1967 al Collège de Defense de l'Organisation du Traité de l'Atlantique Nord.

Fondo Roberto Michels

Nel corso dell'anno sono pervenuti all'archivio una lettera di Roberto Michels all'Archiv fùr Sozialwissenschaft und Sozialpolitik di Tubinga del 1915 e il testo di una recensione di Michels al volume Faszismus di Er-win von Beckerath del giugno 1931; gli originali delle carte sono presso il Geheimes Staatsarchiv di Berlino.

La conservazione dei fondi esistenti

È proseguito il programma a lungo termine atto a riprodurre in digitale tutto il materiale conservato nell'archivio storico. Iniziata nel 2001, grazie all'acquisto di uno scanner planetario Bookeye finanziato dal Ministero dei Beni culturali, tutta questa complessa operazione ha per scopo finale il salvaguardare dal degrado e dalla distruzione le carte originali d'archivio. Con lo scanner Bookeye il materiale originale viene riprodotto e reso con-sultabile agli studiosi tramite supporto informatico. Nel 2002 è stata scan-sionata tutta la sezione corrispondenza del fondo Roberto Michels; nel 2003 si è proceduto a riprodurre la sezione corrispondenza dell'archivio Francesco Saverio Nitti (36 dossiers) che è ora contenuta in 5 CD (2472 MB) in doppia copia. Nel 2004 il lavoro proseguirà con la digitalizzazione del fondo Luigi Einaudi.

2 . L E P U B B L I C A Z I O N I

Nel corso dell'anno sono state pubblicate le seguenti opere stampate e distribuite dalla Casa editrice Olschki di Firenze:

- «Annali», XXXVI, 2002 (pp. xxxvm-399).

(20)

Il volume è diviso in quattro parti: la prima, Cronache, è un breve re-soconto delle attività e iniziative svolte dalla Fondazione durante il 2002; la seconda pubblica gli interventi al Convegno «Economia, politica e società nella "Riforma sociale"», svoltosi a Torino il 30 e 31 marzo 2001; la terza,

Saggi, presenta i risultati delle ricerche compiute da studiosi (assegnatari di

finanziamenti e non) nell'ambito delle aree tematiche promosse dell'ente; la quarta, Testi e documenti, pubblica testi, inediti o rari, di particolare inte-resse storico.

Diamo qui di seguito il piano dell'opera: Parte I. CRONACHE DELLA FONDAZIONE

I. TERENZIO COZZI, Relazione per l'anno 2002 II. Le persone

III. Bando di concorso

Parte II. ECONOMIA, POLITICA E SOCIETÀ NELLA «RIFORMA SOCIALE». Interventi al

convegno tenuto a Torino il 30 e 31 marzo 2001. CORRADO MALANDRINO, Premessa.

PAOLA BRESSO, Il Laboratorio di economia politica e la «Riforma sociale». ALBERTO CASSONE - CARLA MARCHESE, Einaudi e i servizi pubblici, ovvero come

contrastare i monopolisti predoni e la burocrazia corrotta.

RICCARDO FAUCCI, La collocazione della «Riforma sociale» nel pensiero economico

italiano fra Otto e Novecento.

GUIDO MELIS, La riforma dello Stato.

CLAUDIO PALAZZOLO, La «Riforma sociale» e il modello inglese. Parte III. SAGGI

GIACOMO DE GIORGI, Wage differentials betiveen the private and public sectors in

Italy: New evidence for the 90's.

VALENTINA BRUNO, Auction theory and corporate finance: The IPO underpricing

puzzle.

FRANCESCO RIDOLFI, Price elasticities of demand for foods.

FRANCESCO RAMPA, Technological activity and export market shares in developing

countries.

CLAUDIA CICCONI, Discretionary fiscal policy. A factor model analysis of the U.S.

experience.

GIORGIO RIELLO, Dal 'proto-consumo di massa' alla 'produzione in serie': il caso del

calzaturiero inglese nel lungo Settecento.

GURI SCHWARZ, Dal Vittoriano alle Ardeatine: la commemorazione patriottica alle

origini della Repubblica.

ANDREA MONACO, La lotta alla povertà nel Brasile democratico: i traguardi raggiunti

(21)

CRONACHE DELLA FONDAZIONE XIX

Parte I V . TESTI E DOCUMENTI

Cinque lettere di Leone Ginzburg a Luigi Salvatorelli, a cura di Angelo d'Orsi.

- BRUNA BAGNATO, Prove di Ostpolitik. Politica ed economia nella strategia

italiana verso l'Unione Sovietica, 1958-1963 («Studi», 42, pp. 614).

- LILIANA SAIU, Stati Uniti e Italia nella Grande guerra 1914-1918 («Studi», 43, pp. xrv-255).

A proposito dei volumi curati da Bruna Bagnato e Liliana Saiu, «Studi» 42 e 43, rimandiamo alle schede dettagliate pubblicate sugli «Annali», 2002, pp. xxn e XXIII.

Inoltre è stato pubblicato, con il patrocinio finanziario della Provincia di Torino, il IV volume de II Carteggio di Lorenzo Valerio, edito a cura di Adriano Viarengo, relativo all'anno 1849 (pp. CXLVIII-502). Il carteggio, rior-dinato da Luigi Firpo, Guido Quazza e Franco Venturi, assume un interes-se notevolissimo per la storia del Piemonte e dell'Italia sia per la personalità di Valerio sia per l'attività che egli svolse in Italia e all'estero: leader del-l'opposizione nella Camera subalpina, governatore di Como e poi delle Marche al momento dell'integrazione di questa regione nel Regno d'Italia. I quattro volumi, finora pubblicati, rappresentano per gli studiosi del no-stro Risorgimento un corpus organico di grande interesse e corredato da un puntuale e rigoroso apparato critico, frutto del lavoro di ricerca condotto sull'imponente giacimento documentario custodito negli Archivi provincia-li di Torino.

Gli «Studi» 44 sono attualmente in preparazione: si tratta degli atti del Convegno intemazionale di studi dedicato al tema Popolo/popoli europei:

questione di identità e/o di costituzione?, tenutosi a Torino il 27 e 28 marzo

2003. Il volume Un popolo per l'Europa unita. Fra dibattito storico e nuove

prospettive teoriche e politiche, curato da Corrado Malandrino e con una

(22)

3 . L'APPOGGIO AI GIOVANI

Sono state finanziate fino al loro naturale esaurimento le borse di stu-dio per l'anno accademico 2002/2003, assegnate nel luglio 2002. Nell'esta-te 2003, a seguito di un nuovo documento di concorso, sono staNell'esta-te assegnati i seguenti finanziamenti per l'anno accademico 2003/2004:

BORSE DI STUDIO DELLA FONDAZIONE LUIGI EINAUDI

Assegnatario Tema della ricerca Luogo

Gianpietro BERGONZI L'esperienza politico istituzionale di Mas- Torino

simo d'Azeglio e la 'opinione nazionale Firenze italiana'

Damiano SANDRI Economia internazionale John Hopkins University

Idonei Tema della ricerca Luogo

Settore economico

1. Cosimo BEVERELLI Services liberalization Pompeu Fabra, Barcellona 2. Antonio MINNITI Macroeconomia e organizzazione indù- Lovanio

striale

3 . Tommaso TEMPESTI Economia dello sviluppo e teoria della Nashville

scelta sociale

Settore non economico

1. Matteo GARZELLA L'iconografia di Garibaldi nella stampa Italia

illustrata dell'800

BORSA DI STUDIO MANON MICHELS EINAUDI (Fondazioni Rocca e Sicca)

Assegnatario Tema della ricerca Luogo

Michela PONZANI L'eredità della Resistenza tra retorica ce- Roma

lebrativa e contestazione di legittimità

BORSA DI STUDIO LUCA D'AGLIANO (Centro studi 'Luca d'Agliano')

Assegnatario Tema della ricerca Luogo

Luciano CIRAVEGNA Automotive sector modernization in de- Oxford

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CRONACHE DELLA FONDAZIONE XXI

Idoneo Tema della ricerca

Rocco MACCHIA VELLO Institutions and development

Luogo

L.S.E. BORSE DI STUDIO ANNUALI COMPAGNIA DI SAN PAOLO

Assegnatario

Emmanuele BOBBIO

Monica JACAZIO

Tema della ricerca Luogo L'impatto del commercio internazionale Madison sulle capacità di accumulazione e

genera-zione della conoscenza tecnologica: le ri-forme strutturali in America Latina

Economia monetaria Warwick

BORSE DI STUDIO RINNOVABILI COMPAGNIA DI SAN PAOLO

Assegnatario

Irene CARNAZZA

Tema della ricerca Luogo La ricezione del wilsonismo nel pensiero Italia e USA

politico americano tra gli anni Venti e Roosevelt

Mario PIACENTINI Economia dello sviluppo Ginevra RINNOVO BORSE DI STUDIO COMPAGNIA DI SAN PAOLO

Assegnatario Tema della ricerca Luogo

Francesco BEL viso Macroeconomia, growth and labor mar- Princeton

ket institutions

BORSA DI STUDIO GIANLUCA COLARUSSO (Famiglia Colarusso)

Assegnatario

Paolo PINOTTI

Idoneo

Simone AUER

Tema della ricerca Luogo

Politica economica: rapporti tra autorità Northwestern economica e agenti del mercato University

Tema della ricerca Luogo Expansionary fiscal consolidation hypo- Université Libre

thesis de Bruxelles

BORSA DI STUDIO MARIO EINAUDI (San Giacomo Charitable Foundation)

Assegnatario Tema della ricerca Luogo

Martina VIARENGO The most appropriate monetary policy in Northwestern

(24)

4 . CONVEGNI, SEMINARI, APPUNTAMENTI

Il 31 gennaio, nell'ambito delle celebrazioni organizzate dalla Provincia di Torino, è stato rievocato attraverso un impianto scenico e con un succes-sivo dibattito storico l'episodio della Disfida di Barletta.

Il 25 febbraio, d'intesa con il Dipartimento Cognetti de Martiis dell'U-niversità di Torino, Micheal McLure della University of West Australia, nell'ambito di un ciclo di seminari condotto da Roberto Marchionatti, ha presentato una sua ricerca sul tema Dualistic distinctions and the

develop-ment of Pareto.

Il 25 marzo Fiorenzo Mornati ha tenuto un seminario dal titolo

L'ana-lisi matematica nella formazione scientifica di Vilfredo Pareto.

Il 26 e 27 marzo, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemon-te e con la collaborazione del Dipartimento Polis di Alessandria, si è svolto il convegno internazionale Popolo/popoli europei: questione di identità e/o

di costituzione?. L'entrata in vigore del Trattato di Maastricht, con quanto

ne è seguito in termini di moneta unica, politica estera e di sicurezza comu-ne, cooperazione in materia di giustizia e affari interni, ampliamento ai pae-si dell'est e mediterranei, ha conferito impulso all'iniziativa di dare maggio-re concmaggio-retezza politica e istituzionale alla maggio-realizzazione dell'unità sempmaggio-re più stretta dell'Europa.

Il 29 marzo Silvia Santagata ha svolto una lezione sul tema della scuola economica torinese nel primi anni del Novecento.

L'8 maggio il Centro Studi 'Luca d'Agliano' ha organizzato, con il so-stegno della Compagnia di San Paolo, una tavola rotonda su Multinazionali

ed economia locale: costi e benefici.

Il 9 maggio, nell'ambito di un convegno internazionale promosso dal Dipartimento di Scienze del Linguaggio di Torino, si è svolta la seconda giornata sul tema Indian stories/lndian histories.

Dal 26 al 28 maggio si è tenuto un ciclo di seminari per i dottorandi di ricerca del Dipartimento di Scienze dell'Educazione e della Formazione di Torino dal titolo Problemi e strumenti della conoscenza, condotto da Alber-to Marrani dell'Ateneo fiorentino.

Dal 3 al 5 giugno, la facoltà di Giurisprudenza di Torino, ha promosso un convegno intemazionale dal titolo Truth and judgement.

Il 9 giugno il Centro Studi 'Luca d'Agliano' ha promosso, nell'ambito delle 'Luca d'Agliano Lectures', una lezione di Pranab Bardham dal titolo

Globalization and the poor.

Il 16 giugno, in collaborazione con il Centro Interdipartimentale 'P. Bairati', si è svolta una riunione preliminare dal titolo Percorsi

(25)

costru-CRONACHE DELLA FONDAZIONE XXIII

zione di un'identità transnazionale, per la preparazione di un progetto di

ricerca europeo Interreg-Alcotra.

Il 26 settembre, promosso da Cesmep e dal Dipartimento di Storia di Torino, si è svolta una giornata di studio sul tema Tra economia e politica: il

ruolo del proprietario terriero nel discorso fisiocratico.

Il 16 e 17 ottobre si è svolto un workshop dal titolo La matematica nella

storia dell' economia. Studio di un tema controverso, con il contributo del

CNR. Nel corso delle due giornate di studio docenti italiani hanno affron-tato le tematiche relative al rapporto tra matematica ed economia.

Il 14 novembre la rivista «Reset» ha organizzato la presentazione del volume: Bobbio: i giudizi degli amici e gli abusi dei nemici, alla quale hanno partecipato alcuni dei numerosi autori dei saggi pubblicati, nell'ambito di un dibattito presieduto da Massimo L. Salvadori con gli interventi di Gian-carlo Borsetti, Sergio Chiamparino, Elisabetta Galeotti, Ezio Mauro e Gu-stavo Zagrebelsky.

5 . L A SITUAZIONE FINANZIARIA

Dal consuntivo per l'esercizio 2003 la situazione finanziaria risulta così documentata (le cifre indicano migliaia di Euro, arrotondate):

ENTRATE USCITE

Redditi patrimoniali 18 Assegni di ricerca 115 Contributo dello Stato 250 Attività accademiche, seminari 67 Altri contributi 698 Biblioteca 246 Contributo c/esercizi futuri 39 Pubblicazioni 34 Contributi straordinari 24 Bibliotecari e archivisti 279 Contributi da situazioni Personale amministrativo

patrimoniali esercizi e servizi 220 precedenti 41 Manutenzione sede 161 Proventi vari e rimborsi 35 Imposte 33 Plusvalenze su titoli 49 Accantonamento impegni

Deficit 34 c/esercizi futuri 24 Minusvalenze su titoli 9

1.188 1.188

La tabella induce ad alcune riflessioni.

(26)

sot-to il profilo delle nuove iniziative sia sotsot-to quello dello sviluppo delle ini-ziative tradizionali. Un condizionamento che trae la sua origine e la sua ef-ficacia, più che dal dato quantitativo della massa delle risorse disponibili, dalle modalità della composizione, ripartizione ed acquisizione delle stesse. Sotto questo aspetto appare sempre meno incisivo il rilievo dei redditi patrimoniali (frutto di un capitale di modeste dimensioni) che si sono per-centualmente dimezzati nell'ultimo quinquennio, rappresentando al termi-ne del 2003 appena un ventesimo dei cespiti complessivi, a causa di una situazione finanziaria, non solo italiana, ancora avara di prospettive stabil-mente incoraggianti per proficui investimenti mobiliari.

Le rimanenti entrate sono per oltre tre quarti di natura contributiva e, tra esse, a rigore appena una presenta carattere permanente: il finanzia-mento statale che la legge 534 del 1996 affida a criteri la cui applicazione è solo teoricamente ancorata ai parametri obiettivi fissati dall'articolo 3 del-la legge stessa, e cioè a criteri che individuano del-la dimensione e l'importanza dei beneficiari così come desumibili, in primo luogo, dalla consistenza del patrimonio bibliografico e archivistico, dalla qualità dei servizi e dalla na-tura delle attività di ricerca e formazione, dalla incidenza dell'operatività delle istituzioni sui livelli nazionale e internazionale. Nei confronti del no-stro Ente la negletta o distorta applicazione di tali parametri - peraltro mai motivata - ha comportato di triennio in triennio una progressiva erosione del finanziamento tabellare che nel 2003 è sceso a circa un quinto delle en-trate, contributive e non. La restante quota dei finanziamenti corrisponde a importi annuali rinnovabili di anno in anno (ma non necessariamente rin-novati) o a erogazioni saltuarie: il che frustra l'impostazione di programmi organici di medio o lungo respiro. Pertanto, a prescindere dal contributo tabellare dello Stato, si deve esclusivamente agli sforzi generosi (e comun-que slegati da un sostanziale impegno pluriennale) degli altri Enti che tra-dizionalmente ci sostengono, se la Fondazione è stata finora in grado di ga-rantire i livelli essenziali dei suoi servizi.

Benché condizionata dall'illustrata situazione la gestione finanziaria, al-la chiusura dell'esercizio 2003, nonostante il rigoroso contenimento dei co-sti generali, ha consentito di mantenere ad un buon livello gli assegni di studio e a un più che soddisfacente ritmo di sviluppo le prestazioni della biblioteca e dell'archivio: risultato tanto più apprezzabile ove si consideri la contemporanea riduzione del deficit dai 179.000 € del consuntivo 2002 ai 34.000 € del 2003.

Torino, giugno 2004

Il Presidente del Comitato Scientifico

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I I . L E P E R S O N E

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 1

FILIPPI prof. Enrico, presidente,

in rappresentanza della Fondazione C.R.T. BERAUDO DI PRALORMO dott. Filippo,

dirigente delle Relazioni esterne del Gruppo Fiat; in rappresentanza del Gruppo Fiat.

BRACCO prof. Giuseppe,

professore ordinario di Storia dell'impresa, Università di Torino; in rappresentanza dello Stato.

BRAVO prof. Gian Mario,

professore ordinario di Storia delle Dottrine politiche, Università di Torino; in rappresentanza dell'Università degli Studi di Torino. Cozzi prof. Terenzio,

professore ordinario di Economia politica, Università di Torino; presi-dente del Comitato Scientifico, in rappresentanza dello stesso. EINAUDI ing. Roberto,

presidente onorario della Compagnia Tecnica Internazionale, Milano; in rappresentanza della Famiglia Einaudi.

FERRONE prof. Vincenzo,

professore ordinario di Storia moderna, Università di Torino; in rap-presentanza del Comune di Torino.

1 Tutte le notizie relative alle persone e alle istituzioni si riferiscono all'anno accademico

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PICHETTO dott. Giuseppe,

presidente della Camera di Commercio di Torino; consigliere cooptato. RICCI MASSABÒ dott. Isabella,

direttore dell'Archivio di Stato di Torino; consigliere cooptato. RUFFINO dott. Emanuele,

in rappresentanza della Regione Piemonte. ZANETTI prof. Giovanni,

professore ordinario di Istituzioni di economia, Università di Torino; in rappresentanza della Compagnia di San Paolo.

ZANONE on. Valerio,

presidente della Fondazione Luigi Einaudi per studi di politica ed eco-nomia, Roma; in rappresentanza della Provincia di Torino.

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO PRATI dott. Giovanni.

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI CIRABISI dott. Liliana,

già dirigente del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, nominata dal Ministero.

MASTRODOMENICO dott. Pasquale,

direttore amministrativo dell'Università degli Studi di Torino, nomina-to dall'Università.

NADA dott. Franco,

in rappresentanza della Provincia di Torino. PEIRONE rag. Giuseppina,2

già dirigente della Ragioneria Regionale dello Stato, nominata dal Mi-nistero del Tesoro.

PIZZALA dott. Domenico,

ragioniere capo del Comune di Torino, nominato dal Comune.

2 Dal novembre 2003 sostituita dalla dott. Nadia Ribaudi, dirigente del Ministero

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CRONACHE DELLA FONDAZIONE XXVII

COMITATO SCIENTIFICO COZZI prof. Terenzio, presidente (predetto). BOBBIO prof. Norberto, membro onorario,

senatore della Repubblica; professore emerito dell'Università di Torino. BUSINO prof. Giovanni,

professore ordinario di Sociologia generale, Università di Losanna. CARMAGNANI prof. Marcello,

professore ordinario di Storia dell'America Latina, Università di Torino. CIOCCA dott. Pierluigi,

vice direttore generale della Banca d'Italia. D ' A D D A prof. Carlo,

professore ordinario di Economia politica, Università di Bologna. EINAUDI amb. Luigi R,

Organization of American States (OAS) Assistant Secretary General, Washington.

FIRPO prof. Massimo, vice presidente,

professore ordinario di Storia dell'Età della Riforma e della Controri-forma, Università di Torino.

LOMBARDINI prof. Siro,

presidente della Banca Popolare di Novara. PASINETTI prof. Luigi Lodovico,

professore ordinario di Analisi economica, Università Cattolica del Sa-cro Cuore, Milano.

RICUPERATI prof. Giuseppe,

professore ordinario di Storia moderna, Università di Torino. SALVADORI prof. Massimo L.,

professore ordinario di Storia delle dottrine politiche, Università di Torino.

COMITATO ESECUTIVO Filippi prof. Enrico, presidente (predetto). Cozzi prof. Terenzio (predetto).

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BENEFICIARI DI AUSILIO FINANZIARIO E SCIENTIFICO3

AQUILINA dott. Matteo

Nato a Roma nel 1978; laureato in Economia e commercio (Università di Roma Tre) nell'a.a. 2000/2001. Tesi di laurea in Economia del lavoro: «Ef-fetti della globalizzazione sui mercati del lavoro. Paesi avanzati e in via di sviluppo», relatore il prof. Sebastiano Fadda.

Globalizzazione e mercati del lavoro nei paesi in via di sviluppo.

Study (A) on labour standards, international trade and economie performan-ce, «Annali della Fondazione L. Einaudi», XXXVII, 2003.

BELVISO dott. Francesco

Nato a Bari nel 1979; laureato in Economia politica (Università di Bologna) nell'a.a. 2000/2001. Tesi di laurea in Economia delle Istituzioni: «Crescita, aggiornamento dei lavoratori e firing costs», relatore il prof. Vincenzo De-nicolò. Master in Economics (Princeton University).

Macroeconomia e mercato del lavoro. D E VITO dott. Christian Giuseppe

Nato a Roma nel 1976; laureato in Lettere (Università di Firenze) nell'a.a. 2000/2001. Tesi di laurea in Storia contemporanea: «Sistema penitenziario e società in Italia (1943-1986)», relatore il prof. Paul Ginsborg.

Sistema penitenziario e circuito psichiatrico nella strategia del controllo so-ciale (1945-2000) in Italia e UK.

FANTINO dott. Davide

Nato a Torino nel 1979; laureato in Economia e commercio (Università di Torino) nell'a.a. 2000/2001. Tesi di laurea in Economia dello sviluppo: «Gli effetti del progresso tecnico sulla distribuzione dei redditi», relatore il prof. Onorato Castellino. Master in Economics (CORIPE); master in Econo-metrics and Mathematical Economics (The London School of Economics). Determinanti dell'innovazione tecnologica e suoi effetti sul sistema eco-nomico.

Tecnologie informatiche e distribuzione dei redditi, «Annali della

Fondazio-ne L. Einaudi», XXXVII, 2003.

3 Viene indicato l'argomento delle ricerche in corso presso la Fondazione. La bibliografia è

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CRONACHE DELLA FONDAZIONE XXIX

G U G G I O L A dott. Gabriele

Nato a Torino nel 1978; laureato in Economia e commercio (Università di Torino) nell'a.a. 2000/2001. Tesi di laurea in Economia politica: «Indenni-tà di disoccupazione e offerta di lavoro. Da un'analisi microeconomica a una verifica aggregata», relatore la prof. Elsa Fornero. Master in Econo-mics (Universitat Pompeu Fabra).

Realizzare politiche economiche in un ambiente ostile. Teoria

delì'imple-mentation e politicai economy.

[In collaborazione con G. Ronca, P. Bussi, D. Donati], Indice della libertà

economica dell'Unione Europea. Secondo Rapporto annuale 2002,

«Bibliote-ca delle libertà», XXXVII, n. 164-165, 2002, pp. 91-119.

On Italy's economie performance, «The European Business Handbook»,

2003, pp. 108-110.

H O N O R A T I dott. Maddalena

Nata a Roma nel 1975; laureata in Economia (Università La Sapienza - Ro-ma) nell'a.a. 1999/2000. Tesi di laurea in Economia monetaria: «Il credito di ultima istanza», relatore il prof. Giorgio Di Giorgio. Master of Advan-ced Studies (Universitat Pompeu Fabra).

Le proposte di riforma dell'attuale architettura regolamentare sui mercati finanziari in Europa e nel mondo.

Pozzi dott. Daniele

Nato a Busto Arsizio (Varese) nel 1976; laureato in Storia (Università di Milano) nell'a.a. 1998/1999. Tesi di laurea in Storia economica: «L'Agip dal 1945 al 1953. Dai gatti selvatici al cane a sei zampe», relatore il prof. Giulio Sapelli. Dottorato in Storia economica sociale (Università Commer-ciale L. Bocconi).

L'affermazione delle capacità tecnico-manageriali nell'Agip di Enrico Mat-tei come sviluppo di un processo di lungo periodo (1930-1965).

Energia per il territorio. Enrico Mattei e il metano in Italia, a cura di

A. Giuntini e D. Pozzi, Lodi, Giona, 2003.

Mattei e la 'vecchia' Agip: tra ipotesi di continuità e rilancio strategico (1945-1948), «Imprese e storia», n. 27, gennaio-giugno 2003.

Techno-managerial competences in Enrico Mattei's AGIP: A prolonged accu-mulation process in an international relationship network (1935-1965),

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TABOR dott. Davide

Nato a Torino nel 1975; laureato in Storia (Università di Torino) nell'a.a. 1999/2000. Tesi di laurea in Storia economica: «Operai in camicia nera. La composizione operaia degli iscritti al PNF di Torino», relatore il prof. Luciano Allegra.

La relazione tra fascismo e mondo operaio.

VIARENGO dott. Marina

Nata a Torino nel 1979; laureata in Economia e commercio (Università di Torino) nell'a.a. 2001/2002. Tesi di laurea in Macroeconomia: «L'assicura-zione contro gli infortuni sul lavoro. Principi teorici e modelli applicativi a confronto nella realtà europea», relatore la prof. Elsa Fornero. Master in Economics (Northwestern University).

The most appropriate monetary policy in the aftermath of a financial crisis.

ZAMBERNARDI dott. Lorenzo

Nato a Parma nel 1977; laureato in Scienze internazionali e diplomatiche (Università di Bologna, sede di Forlì) nell'a.a. 2000/2001. Tesi di laurea in Relazioni internazionali: «Democrazie e integrazione sovranazionale: le origini dell'integrazione europea alla luce di alcune teorie sulla democra-zia», relatore il prof. Filippo Andreatta. Master in International Politics (University of Wales).

Le radici domestiche della politica estera della Germania nazista: prepara-zione e conduprepara-zione delle guerre, 1933-1945.

BIBLIOTECA E ARCHIVIO STORICO MARTINOTTI DORIGO dott. Stefania, coordinamento. D I PRISCO dott. Alessandro, servizi informatici. D E LUIGI dott. Amalia, biblioteca.

GIORDANA dott. Paola, archivio.

RANIERI AMORICO Maria Rosaria, biblioteca.

GIORDANO TORTIA Paola, aiuto biblioteca e sala consultazione. SCIANNIMANICO Nicola, aiuto biblioteca.

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CRONACHE DELLA FONDAZIONE XXXI

AMMINISTRAZIONE MOROSINI rag. Giovanna, contabilità e patrimonio.

RONCO GEYMET Ramona Antonella, aiuto contabilità e patrimonio. GORIA Fabrizio, segreteria.

(34)
(35)

-III. BANDI DI CONCORSO

La Fondazione Luigi Einaudi è sorta a Torino nel 1964 per favorire gli studi economici, storici e politici. Essa ha sede a Palazzo d'Azeglio, dove sono sistemati la sua Biblioteca e il suo Archivio. Alle grandi collezioni di Luigi Einaudi, apportate in dono nel momento della fondazione, si sono aggiunti gli acquisti effettuati nel corso degli anni successivi. Attualmente la Biblioteca possiede oltre 195.000 volumi e opuscoli, archivi politico-econo-mici dell'ultimo secolo, e riceve circa 2.000 pubblicazioni periodiche, di cui molte, fra le più importanti, sono complete dal loro inizio.

Nei limiti consentiti dallo spazio, la Biblioteca è aperta a tutti gli studio-si che facciano domanda di utilizzarne le risorse. Notevoli soprattutto i fon-di fon-di economia dal secolo XVIII ad oggi; fon-di storia del pensiero economico e sociale, delle classi operaie e del socialismo utopico; di storia delle istituzio-ni economiche, bancarie e monetarie; di scienze sociali contemporanee e di politica dell'America Latina.

BANDO DI CONCORSO Anno Accademico 2003/2004

1. Caratteristiche e finalità

Questo ente mette a concorso borse di studio a giovani laureati e lau-reandi, che discuteranno la tesi di laurea entro il 30 giugno 2003, di ogni Paese e nati dal 1° gennaio 1977 in poi.

Sono ammessi a concorrere candidati che intendano proseguire i propri studi nei campi che possono essere così definiti:

a) teoria economica, finanziaria e monetaria;

b) problemi dello sviluppo economico e politico;

c) storia economica e sociale in età moderna e contemporanea;

(36)

d) storia delle idee politiche, economiche e sociali in età moderna e

contemporanea;

e) problemi di storia piemontese, con particolare riguardo agli aspetti

economici e sociali. 2. Borse di studio

2.1. Classificazione e modalità di assegnazione Le borse di studio bandite sono le seguenti:

a) 2 borse saranno assegnate per l'Italia e per l'estero per il periodo di

mesi 12.

L'importo trimestrale della borsa sarà: - di € 2.000 se usufruite in Italia; - di € 2.500 se usufruite all'estero.

Nei limiti delle possibilità finanziarie la Fondazione potrà concorrere al pagamento delle eventuali tasse universitarie.

b) 4 borse offerte dalla Compagnia di San Paolo, e in particolare: 2

bor-se annuali e non rinnovabili di € 20.000,00 ciascuna per studi di carattere economico da svolgere presso un ateneo all'estero; 2 borse annuali e rinno-vabili di € 10.000,00 ciascuna per studi nel settore storico e economico; c) 1 borsa annuale e non rinnovabile offerta dalle Fondazioni Rocca e Sicca ed intitolata a Manon Michels Einaudi per studi sulla cultura europea del XX secolo, di € 2.000 trimestrali e di € 2.500 trimestrali, rispettiva-mente se usufruita in Italia o all'estero;

d) 1 borsa annuale onnicomprensiva e non rinnovabile di € 2.325,00

trimestrali intitolata a Luca d'Agliano, offerta dall'omonimo Centro Studi, sull'economia dello sviluppo, da effettuarsi presso le Università di Oxford o di Cambridge, o la London School of Economics;

e) 1 borsa annuale e non rinnovabile intitolata a Franco Venturi per

studi storici sul Settecento, di € 2.000 trimestrali e di € 2.500 trimestrali, rispettivamente se usufruita in Italia o all'estero;

f ) 1 borsa annuale omnicomprensiva e non rinnovabile intitolata a

Gianluca Colarusso ed offerta dalla omonima Famiglia, per una ricerca sul-lo sviluppo economico con particolare riferimento al mercato del lavoro, della finanza pubblica e della politica economica. L'ammontare della borsa sarà di € 2.000 trimestrali e di € 2.500 trimestrali, rispettivamente se usu-fruita presso un'università italiana o all'estero.

(37)

CRONACHE DELLA FONDAZIONE XXXV

Le decisioni della Fondazione saranno comunicate agli interessati entro 10 giorni dalla deliberazione del Consiglio di Amministrazione.

2.2. Domande e relativa documentazione

Le domande dovranno pervenire alla Fondazione entro il 31 maggio 2003 (si specifica che non varrà la data del timbro postale) ed essere accom-pagnate da:

a) curriculum vitae che dovrà essere preciso, e atto a chiarire gli studi, la

carriera e le attività del candidato;

b) copia della tesi di laurea e di altri eventuali lavori a stampa;

c) relazione da cui risultino: 1) il programma di ricerca; 2) i tempi ne-cessari per portarlo a compimento; 3) i materiali a stampa e le fonti d'ar-chivio o altre da utilizzare, ove la natura della ricerca lo comporti, e i luoghi nei quali la ricerca stessa dovrebbe svolgersi;

d) dichiarazioni in busta chiusa sottoscritte da almeno due studiosi

qua-lificati che abbiano conoscenza personale del candidato e siano in grado di avallare la relazione di cui alla lettera c);

e) in caso di ricerca presso Università estere, indicazioni precise circa

l'iscrizione (se già avvenuta o se solo richiesta e per quale anno) e l'even-tuale ammontare delle tasse dovute;

f ) elenco delle altre eventuali istituzioni, con i relativi indirizzi, alle quali

11 candidato abbia presentato o intenda presentare analoga domanda entro il 1° ottobre 2003;

g) indirizzo privato, recapito telefonico e indirizzo email.

Le domande che non soddisfino integralmente le condizioni richieste non verranno prese in considerazione.

2.3. Status dei borsisti I beneficiari:

a) saranno tenuti ad inviare alla Fondazione per iscritto rapporti

trime-strali sull'avanzamento della loro ricerca;

b) potranno svolgere altre attività, retribuite o meno, compatibili con

l'adempimento del loro programma di ricerca e salva, ove giustificata, una congrua riduzione dell'assegno mensile.

(38)

c) potranno usufruire, compatibilmente con il proprio progetto di ri-cerca, di un posto di studio a Palazzo d'Azeglio, ove disponibile;

d) dovranno presentare al Comitato Scientifico il frutto conclusivo

del-le loro ricerche. Il Comitato, su richiesta dell'autore, potrà disporne l'even-tuale pubblicazione negli «Annali» o nelle altre collane della Fondazione.

3. Prestazioni assicurative e assistenziali

Qualora la borsa sia assegnata a cittadini stranieri per ricerche o studi da eseguirsi, in tutto o in parte, in Italia, la Fondazione non si assumerà alcun onere per prestazioni sanitarie e assistenziali per malattia, infortunio o maternità cui l'assegnatario dovesse ricorrere durante la sua permanenza in Italia. Le spese per tali prestazioni saranno pertanto a intero carico del-l'assegnatario medesimo.

Torino, marzo 2003

BANDO DI CONCORSO PER UNA BORSA DI STUDIO IN MEMORIA DEL PROF. MARIO EINAUDI

Anno accademico 2003/2004

1. Caratteristiche e finalità

La Fondazione, volendo onorare il suo primo Presidente del Comitato Scientifico, prof. Mario Einaudi, che ne è stato infaticabile promotore e animatore per trent'anni, istituisce una borsa di studio non rinnovabile a favore di cittadini italiani laureati nati dal 1° gennaio 1968. La borsa, com-prensiva di spese di viaggio e di tasse universitarie, integralmente finanziata dalla San Giacomo Charitable Foundation, è di 30.000 $. Sono ammessi a concorrere candidati che abbiano già dato chiara prova di capacità di ana-lisi e che intendano usufruire della borsa di studio, per una ricerca da svol-gere negli Stati Uniti, su temi di interesse comune alla società italiana ed europea e a quella statunitense nell'ambito delle scienze politiche ed eco-nomiche in età moderna e contemporanea.

(39)

CRONACHE DELLA FONDAZIONE XXXVII

2. Borsa di studio

2.1. Modalità di assegnazione

La borsa sarà assegnata entro il 20 luglio 2003 dal Consiglio di Ammi-nistrazione, a suo insindacabile giudizio, su proposta del Comitato Scienti-fico. Le decisioni della Fondazione saranno comunicate agli interessati en-tro 10 giorni dalla deliberazione del Consiglio di Amministrazione.

2.2. Domande e relativa documentazione

Le domande dovranno pervenire alla Fondazione entro il 31 maggio 2003 (si specifica che non varrà la data del timbro postale) ed essere accom-pagnate da:

a) curriculum vitae che dovrà essere preciso, senza soluzioni di

conti-nuità cronologica, e atto a chiarire gli studi, la carriera e le attività del can-didato;

b) copia della tesi di laurea e di lavori a stampa;

c) relazione che esponga: 1) il programma di ricerca; 2) i tempi neces-sari per portarlo a compimento; 3) i materiali a stampa e le fonti d'archivio o altre da utilizzare, ove la natura della ricerca lo comporti, e i luoghi nei quali la ricerca stessa dovrebbe svolgersi;

d) dichiarazioni sottoscritte da almeno due studiosi qualificati che

ab-biano conoscenza personale del candidato e siano in grado di avallare la relazione di cui alla lettera c);

e) elenco delle altre eventuali istituzioni, e i relativi indirizzi, alle quali il

candidato abbia presentato o intenda presentare analoga domanda entro il 1° ottobre 2003;

f ) indirizzo privato e numero di telefono.

Le domande che non soddisfino integralmente le condizioni di cui so-pra non verranno prese in considerazione.

2.3. Status dei borsisti Il beneficiario:

a) sarà tenuto ad inviare alla Fondazione per iscritto rapporti trimestrali

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b) sarà tenuto a sottoscrivere, a proprie spese e preventivamente, una

polizza assicurativa a copertura delle eventuali spese sanitarie da sostenersi durante il soggiorno negli USA.

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(42)
(43)

S E R G I O S T E V E

P I E R O S R A E F A : A M E M O I R *

Professor Sayers once told me he had proof that Keynes brought Sraffa to Cambridge in order that the young Italian could sweep away the Mar-shallian orthodoxy which Keynes considered at that time so oppressive. And Keynes' pian worked: Sayers perceived, when he was a student, how Sraffa's arrivai affected the character of economie studies at Cam-bridge. That orthodoxy was replaced by a criticai attitude and the insular-ity by interest for continental economists.

Keynes clearly understood Sraffa's formidable criticai capacities. And Sraffa himself was well aware of his own criticai intelligence. He claimed, for example, to have given up teaching because it is improper to give the students only the negative, and he could not give them anything positive (actually when, due to a shortage of teachers during the war, he began again lecturing, he taught applied and not theoretical economics). I know from a personal experience how Sraffa knew well this quality of his mind and how he was someway worried by it. I once accepted his advice not to publish a paper of mine; and he told me with sadness in his eyes: «Here we have another instance of purely negative criticism».

Although Sraffa never disallowed attempts to draw constructive out-comes from Production of commodities, I believe that work was born with

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criticai purposes. If this is true, it would help to resolve the apparent am-bivalence in Sraffa's thought between the idea that theory must have a watertight logicai structure and the perception that economie reality is such that it may be understood only in a rough way.

That Sraffa was not interested in a theory not endowed with rigorous precision is shown, among other things, by his unwillingness to develop the study of intermediate market forms. He said he had quickly understood that it was impossible to formulate an unitary, coherent theory of those forms. And it is shown very explicitly by his brief intervention at the Inter-national Economie Association Conference in Corfu. Sraffa draw a distinc-tion between statistical measures, which could be inexact, and theoretical

measures, which instead need absolute precision.1

Yet at the same time, Sraffa believed that, in the understanding of economie realities good results could be reaped by researches not satisfy-ing the strictures of such exactsatisfy-ing theory. This is evident above ali in his advice to young researchers to deal with concrete problems, using even homemade methods, rather than with the high theory. I can mention he once wrote to me that he had appreciated a dissertation entered for the Bank of Italy Stringher scholarships because it was «a limited but first-hand research work, and it seems to me the kind of thesis to encou-rage, unlike many others which rewrite the philosophy of the universe» fletter, February 23, 1970). And I think the reply he gave me in 1946 or 1947 when I asked his judgement on Keynes, may be interpreted in much the same way. He said «There are many things wrong in Keynes' work, many things which are useless or uselessly complicated. However, he changed the course of economie thought». And he added: «Because anyone is capable of sitting at a table and listing ali the possible hypoth-eses, but the true economist is the one who can pick out those which are relevant». Clearly the work of Keynes, despite its errors and defeets, was fundamental.

The ambivalence in Sraffa's thinking may be resolved if in Production

of commodities we see the intent to show that the marginai theory is

defec-tive in its logicai structure and is unsatisfactory as an interpretation of eco-nomie faets. Probably this criticism of the dominant theory may be ex-tended, in Sraffa's opinion, to any mechanicistic conception of economics. Thus, the notion of a rigorously logicai theory does not represent actually a

1 The theory of capital. Proceedings of a conference held by the International Economie

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PIERO SRAFFA: A M E M O I R 5

concrete alternative to an empirical knowledge, which is naturally not rig-orous, of economie reality.

I can add that Sraffa tried to involve his dose friend Patrick Blackett, Nobel prize-winner and President of the Royal Society, in the problems surrounding the measurement of capital. However, Blackett was not inter-ested, saying that in physics they accepted things which were more loose than those which Sraffa denounced in the theory of capital. Sraffa did not agree with Blackett's position, but this did not mean that he believed that economics could look for a greater rigour than physics. However we can understand why Sraffa did not accept Blackett's objection if we ac-knowledge that he had only criticai aims.

(Yet I should say there is at least one argument against such conclu-sions: that is the litde importance which Sraffa gave to the role of uncer-tainty. I have myself one recollection which goes back to 1947 or 1948. At that time Sraffa after seeing a paper of mine on the concept of general tax, said that if uncertainty was the major difficulty in defining that con-cept, it was not after ali a relevant problem. This could be taken as a proof that for Sraffa economie theory could be built giving no place to the obsta-cles uncertainty might set against the requirement of logicai compactness. I must however add that perhaps twenty years later I told him that I believed the difficulties of economie theory come from its raw material which is made by faets and by imaginations. He made no objection to this, remark-ing only: «Medicine is the same»).

Sraffa's criticai inclinations influenced ali aspeets of his life. From pure theory to an article in the newspapers, nothing could be taken on trust: everything had to be discussed in order to discover its limits and defeets. This is where his capacity to challenge and overturn the thought of others carne from, with regard to which there are well known recollections by

Wittgenstein.2 But his criticism did not consist in opposing his ideas to

the ideas of others but rather in delving acutely into the thoughts of those with whom he was discussing. And he used to do such exacting task with a willingness which was a bright aspect of his disposition to help others.

His criticai tum of mind did not prevent him from fulfilling the edition of Ricardo. This work has been admired for its scholarly perfection and depth of analysis, but perhaps the labour behind the edition has not been fully recognized. Unending was the research of texts and documents, un-ending the ascertainment of ali the faets which could help to reconstruct

2 See the Biografical sketch by G.H. VON WRIGHT, in N . MALCOLM, Ludwig Wittgenstein. A

(46)

the life of Ricardo; immense the effort to command a full knowledge of every aspect of the social and cultural environment in Great Britain and in the continent, in order to be able to place Ricardo in the world in which he lived. It was for a work of this amount and of this quality, that Keynes

was able to say: «Mr Sraffa from whom nothing is hid».3

The work on Ricardo is in itself sufficient to disprove the common idea that Sraffa was a lazy and inconclusive man. But to the same effect we can find other little-known ranges of his work: on the witches' trials, on the cu-rate Meslier's testament. And above ali on Saint-Simon and the Saint-Simo-nians, a research conducted in the French archives for years before being abandoned because the authors were considered too tedious.

And the idea of Sraffa's laziness is also turned into ridicule by his ex-ceptional capacity to take decisions after a quick, yet precise and exhaus-tive evaluation of ali the relevant elements. An exemple of this can be found in Wittgenstein's biography, concerning Sraffa's advice about what

Wittgenstein should and what should not do after the Anschluss.4 This was

typical of Sraffa, at his best when taking decisions in order to help friends in need.

I would like to conclude with the words written for the occasion of Sraffa's commemoration at the Capitol, in Rome in October 1983, by his cousin Paola Pellizzi: «Piero, dear, modest, resolute in allowing no-one to give him any importance. It would have been more his style to disappear into nothingness».

The renounce to power and success was proper of Piero Sraffa to an almost unequalled degree. Yet this did not prevent him from leaving be-hind a deep and lasting trace.

3 J.M. KEYNES, Thomas Robert Malthus, in Essays in biography ( 1 9 3 3 ) , reprinted in J.M. KEYNES, The collected works, voi. X , London, Macmillan, 1 9 7 2 , p. 9 7 .

4 R. MONK, Ludwig Wittgenstein. The duty of genius, London, Vintage, 1 9 9 1 , pp. 3 9 2 - 3 9 4 .

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MASSIMO L . SALVADORI

E I N A U D I E L A S U A C O N C E Z I O N E D E L C O N F L I T T O S O C I A L E *

1. L A PARABOLA DEL MERCATO E DEI BUONI E CATTIVI SEMINATORI E RAC-COGLITORI

Einaudi ebbe sempre nel corso della sua vita un senso profondo del va-lore delle tradizioni, del lascito di conoscenze e di opere che una genera-zione affida all'altra, delle istituzioni che continuano incorporando le espe-rienze positivamente passate al vaglio delle esigenze della società. D'altro canto nutriva un senso altrettanto profondo della necessità che la società si adatti alla perenne legge del cambiamento e sappia rispondere ai nuovi bisogni che emergono dall'evoluzione. Di qui la sua conclusione, incessan-temente ribadita, che la vita è mutamento, che il mutamento ha la sua ani-ma vitale nella lotta, nel confronto tra gli individui e i gruppi sociali, tra le culture che rispecchiano i diversi interessi; ma che esso non deve assumere le forme della guerra di tutti contro tutti, la quale lacera il tessuto sociale fino a distruggerlo, scava fossi incolmabili tra le parti, spezza i vincoli co-muni, porta alla torre di Babele dove i linguaggi non consentono più di ca-pirsi. Quindi le buone istituzioni, il buongoverno, i buoni linguaggi sono quelli che rendono possibile la presenza all'interno della società di regole efficaci in grado di dare a ciascuno quel che gli spetta in base al merito ac-quisito nel mettere a frutto i propri talenti a beneficio suo e degli altri. Chi crede di poter irrigidire il presente nel guscio del passato, pecca di angusto

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e persino cieco conservatorismo; e chi pensa di erigere il presente contro il passato in nome del futuro pecca di spirito iconoclastico, di presunzione pericolosamente illusoria, di astrattismo dottrinario. Insomma, il conserva-tore e il reazionario i quali vogliono la pace dell'immobilismo seminano la rivolta del distruttore e del rivoluzionario che sognano la pace che nasce dal far tabula rasa. La pace che Einaudi voleva era quella che sorge dalla 'bellezza della lotta', di una lotta anche aspra, ma condotta civilmente, nel-l'ambito delle leggi, alla luce della coscienza che ogni parte ha bisogno del-l'altra al fine di consentire alla società di pervenire all'interesse generale. Questa l'idea della pace dinamica che Einaudi non cessò di predicare, con una coerenza mai venuta meno, per gli oltre sessant'anni in cui tenne in mano la penna dell'economista: una pace che aveva quale presupposto fondante sia che agli strati inferiori della società non venisse sbarrata la strada dell'elevazione sociale sia che questi stessi strati inferiori non cedes-sero alla tentazione, attivata dagli intellettuali dottrinari e utopisti, di dare l'assalto agli istituti socio-economici che la storia moderna aveva costruito per assicurare il comune miglioramento. Se e quando questi istituti venis-sero calpestati, allora il prezzo era la regressione, il perturbamento insensa-to fino al pericolo dell'estrema rovina. Quel che per Einaudi occorreva mantenere vitale era da un lato lo scambio dei beni positivi, culturali, po-litici e materiali che le diverse componenti del corpo sociale producono va-riamente in base alle rispettive capacità e ai propri specifici ruoli nell'arti-colazione delle professioni e dei mestieri, dall'altro il riconoscimento reci-proco del diritto di tutti a godere del giusto prezzo nello scambio di quanto prodotto: un giusto prezzo che nessuna autorità deve pretendere di fissare dall'alto con misure amministrative e coercitive, ma che può scaturire uni-camente dal grado di utilità dei prodotti stessi valutato e fissato nel qua-dro di un mercato libero, dove la libertà è non solo confronto ma scontro degli interessi. La società vive e prospera all'unica condizione di essere po-polata da probi e operosi seminatori e raccoglitori riuniti nel grande mer-cato della vita.

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sottoponen-EINAUDI E LA SUA CONCEZIONE DEL CONFLITTO SOCIALE 9

dole al proprio processo selettivo e immettendole nella propria coerenza. Dando per scontati i grandi padri fondatori della teoria liberale, in relazio-ne al tema specifico del conflitto sociale e politico ritengo importante ri-chiamare anzitutto Kant, Burke, i federalisti americani, Constant, Tocque-ville, J.S. Mill e Cattaneo. Da Kant egli riprese l'idea che il conflitto non distruttivo degli interessi costituisce l'anima del progresso civile; da Burke il senso profondo del valore delle tradizioni, del mutamento che innova senza distruggere, l'avversione verso le astrazioni ideologiche e l'eversione rivoluzionaria patrocinata e guidata dagli intellettuali dottrinari; da Con-stant la convinzione che la monarchia liberale fosse l'istituto più di ogni al-tro atto a garantire l'ordinata continuità dello sviluppo politico e civile e che la politica dei moderni non dovesse avere un ruolo soffocante nella sfe-ra dei sfe-rapporti privati; dai Padri fondatori americani, da Tocqueville e da Cattaneo l'insofferenza per l'accentramento burocratico e statalistico, i di-ritti prevalenti della società civile, la valorizzazione delle patrie locali; da Mill la concezione della giustizia sociale, anche se intesa in chiave più mo-derata, dell'educazione e dell'ascesa delle masse lavoratrici. Non credo che l'esaltazione della lotta da parte di Einaudi mostrasse consonanza con il fi-lone del darwinismo sociale, poiché all'economista di Dogliani restava estranea l'idea della selezione e l'esaltazione della vittoria del più forte. Un autore che non rientrava nell'orizzonte di Einaudi era Hobbes. Eppure, e questo mi pare importante osservare, note hobbesiane fecero significati-vamente la loro ricorrente comparsa nel pensiero einaudiano. Quando, in-fatti, gli sembrò che la lotta tra le parti sociali minacciasse di degenerare o degenerasse in guerra di tutti contro tutti, in pericolo di dissoluzione delle istituzioni, in minaccia contro la proprietà, allora Einaudi non esitò - come vedremo - a invocare il diritto dello Stato a difendere decisamente con l'u-so della forza quelli che giudicava i fondamenti del vivere civile contro la distruzione e il 'caos' (termine, quest'ultimo, da lui ricorrentemente impie-gato nei momenti di crisi politica e sociale acuta).

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se-condo la definizione da lui impiegata più volte - dalla 'pace che regna a Varsavia'. In ciascuno di questi periodi il conflitto sociale assunse ai suoi occhi volti e funzioni diversi.

2 . L E LOTTE SOCIALI E POLITICHE IN ITALIA A CAVALLO TRA O T T O E NOVE-CENTO E L'ELOGIO DEL 'SOCIALISMO DEL SENTIMENTO'

Negli anni della crisi di fine secolo il giovane Einaudi si collocò decisa-mente a fianco dell'ala progressista del partito liberale italiano, e quindi de-gli Zanardelli e dei Giolitti, che respingevano i piani dei reazionari e dei con-servatori angusti, auspicavano un rinnovamento della leadership basato sul-la difesa delle libertà politiche e civili, sul riconoscimento del diritto del mondo del lavoro alla propria organizzazione autonoma in campo politico e sindacale, sulla necessità di procedere sulla via delle riforme, sulla posi-tività dell'espressione dei diversi interessi anche mediante il conflitto pur-ché nel rispetto della legge, sull'idea che allo Stato competesse una posizio-ne di posizio-neutralità posizio-nei contrasti tra capitale e lavoro quando questi non dege-nerassero nell'attacco ai legittimi diritti dei proprietari. E quindi egli era contro non solo Pelloux ma anche Sonnino, che, ossessionato dalla minac-cia convergente dei rossi e dei neri, chiedeva alla monarchia il ritorno allo Statuto in chiave autoritaria. Critico deciso della politica di Giolitti nel pe-riodo che da questo prese il nome - a partire dall'interventismo statalistico, da certe aborrite pratiche amministrative e dalle politiche protezionistiche -Einaudi si trovò nondimeno a convergere con lo statista liberale sull'in-dirizzo di fondo sopra delineato. A proposito, ecco come in un discorso del 1947 egli fece la lode del nuovo corso liberale, che aveva avuto come pro-tagonisti lo Zanardelli e più ancora quel Giolitti di cui era stato per tanti aspetti un avversario risoluto nei lunghi anni del suo potere:

Ed in Italia chi è stato colui il quale ha abolito le penalità contro coloro che fomentassero o partecipassero agli scioperi? Se non erro quello statista era Giusep-pe Zanardelli e il codice recava il suo nome.

In questo modo furono abolite, dimenticandole, le penalità prima sancite con-tro coloro che si facevano promotori ed esecutori di scioperi, penalità che quindi venivano a porre dei limiti alla libertà di associazione. In quel codice fu stabilito il principio che potessero essere puniti soltanto coloro i quali con la violenza im-pedissero agli altri di non lavorare o di lavorare, principio che non credo sia ve-nuto meno.

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