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Annali della Fondazione Luigi Einaudi Volume 34 Anno 2000

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ANNALI

della

FONDAZIONE

LUIGI EINAUDI

XXXIV-2000

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ANNALI

della

FONDAZIONE

LUIGI EINAUDI

XXXIV-2000

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PARTE I - C R O N A C H E D E L L A F O N D A Z I O N E

T. Cozzi, Relazione per l'anno 2000 pag. xi II. Le persone » xxili III. Bando di concorso » xxxi I V . Statuto della fondazione Luigi Einaudi » XXXV

PARTE I I - S A G G I

LUCA BOSSI, The Phillips Curve strikes back: Evidence from the

G-7 countries » 3

MASSIMO FRANCHI, fondamenti teorici della politica monetaria

della BCE: perché la politica di inflation-targeting è ottimale? » 31

ANTONIO FALATO, Il paradosso della disoccupazione italiana:

uno sguardo d'insieme e qualche semplice ragionamento » 55

ENRICHETTA RAVINA, Yield curve, risk premium and future

economie activity: Theoretical foundations and empirical

ana-lisys » 103

EMANUELE ROSSI, Rinnovamento e rottura della continuità nella

proposta politica di Lelio Basso (dagli anni Venti alla caduta

del fascismo) » 133

VALENTINA TORTELLI, L'esproprio delle aziende degli ebrei di

(10)

FEDERICA BERTAGNA, «La storia, la politica e la morale»: «Il

Ponte» dal 1945 al 1947 pag. 201

ALESSIA NUTI, I comunisti senesi e la sfida della

modernizzazio-ne: il 'miracolo economico' in una provincia rossa

(1958-1967) » 237

BRUNA BAGNATO, I diari di Mosca di Luca Pietromarchi:

sugge-rimenti d'uso e ipotesi di lettura » 269 PARTE III - TESTI E DOCUMENTI

EMMA CABIATI, L'attività editoriale della Stamperia Reale di

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(13)

Premessa

Sostanzialmente positivo il bilancio che, al termine del 2000, si può tracciare delle attività scientifiche e culturali svolte nell'anno secondo il percorso segnato dallo statuto della Fondazione: sistematicamente crescen-te lo sviluppo della bibliocrescen-teca e dell'archivio; apprezzabili, anche se non opulenti, gli incentivi offerti ai giovani attraverso l'erogazione di borse di studio; notevoli i miglioramenti registrati dai servizi in nuove apparecchia-ture e moduli organizzativi.

E un risultato dovuto anche e particolarmente al sostegno dello Stato e degli altri enti finanziatori che hanno concretamente dimostrato di fare lar-go affidamento sul potenziale di prestigio e di risorse culturali che la Fon-dazione rappresenta da oltre sette lustri a livello nazionale e internazionale.

A questi enti rinnoviamo il nostro sincero grato apprezzamento assicu-rando che i loro sforzi troveranno riscontro in un rinnovato impegno di questo ente per lo sviluppo delle opportunità e delle iniziative che esso of-fre agli studiosi.

E un impegno che esso rinnova anche in conformità alla lettera e allo spirito del suo Statuto il cui testo è stato fatto oggetto di alcune modifiche (di natura essenzialmente organizzativa e funzionale, attinenti alle compe-tenze di alcuni organi istituzionali) approvate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con decreto 16 ottobre 2000.1

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1 . L A B I B L I O T E C A E L ' A R C H I V I O

1.1. La Biblioteca

Le risorse destinate agli acquisti si sono concentrate sui settori tradizio-nali della biblioteca evitando improvvide dispersioni e dilatazioni di campo e privilegiando, quindi, i settori della teoria economica, della storia econo-mica, della storia delle dottrine economiche e politiche, della storia politica e culturale tra Settecento e Novecento, sulla base delle ripartizioni che di seguito si indicano in via largamente orientativa:

- Strumenti di ricerca ed opere di consultazione 10% - Teoria economica ed economia applicata 20% - Dottrine economiche, politiche e sociali 20% - Storia politica e culturale delle società europea e italiana 35%

- Storia politica e culturale delle società extra europee 15%

Le nuove acquisizioni sono state limitate a circa 3.400 volumi, grazie anche all'ampliamento dei cambi ed omaggi che vanno ad aggiungersi alle collezioni di riviste ed altre pubblicazioni periodiche, i cui abbonamenti so-no rimasti pressocché invariati.

Volumi 2000 1367 4 2090 1999 1289 10 1473 1998 775 6544 1997 1241 1245 1996 1149 3 « 2064

• Acquisti • Antiquariato • Cambi/Omaggi

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Radici, 1766); Camillo M A N E T T I , Avvertimenti politici, istorici, canonico-le-gali ai Principi cristiani intorno all'uso della loro podestà sulle cose ecclesia-stiche, e sacre. Opera postuma (Venezia, Fenzo, 1767); Stati e colonie-, colle-zione geografico-politica, a cura dell'Istituto per gli studi di politica interna-zionale (Milano, 1936-1937, 23 fascicoli monografici).

Il settore delle riviste si è arricchito di 8 nuove testate, tra le quali van-no ricordate: «Journal of public ecovan-nomie theory», «Modem Italy» e «Ri-vista di storia finanziaria».

Periodici 1800-f 1600 -1400 1200 1000 800 600 4 0 0 2 0 0 -1996 1997 1998 1999 2000 • Terminate 1428 1492 1532 1559 1620 O Bilanci 363 342 342 326 307 • Straniere 779 724 716 714 714 • Italiane 561 546 547 533 500

Nel corso dell'anno è proseguita l'immissione nel catalogo informatico di una tranche significativa (di oltre 9.800 titoli) di schede bibliografiche riversate dal precedente catalogo cartaceo della Biblioteca. Si tratta della prosecuzione di un progetto, reso possibile da finanziamenti pubblici che ha avuto inizio con la catalogazione della raccolta di volumi relativi alla storia piemontese ed è proseguito con quelli che compongono il fondo re-lativo all'America Latina.

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1.2. L'Archivio

Anche nel 2000 l'Archivio storico della Fondazione ha acquisito signi-ficative donazioni consolidando il suo ruolo di importante fonte documen-taria del '900.

Nuove accessioni: Fondo Augusto Monti

Augusto Monti (1881-1966), professore di Lettere nei licei di Giaveno, Bosa, Chieri, Reggio Calabria, Sondrio e Brescia dal 1902 al 1923, insegnò al Liceo D'Azeglio di Torino dal 1923 al 1932. Condannato per antifasci-smo dal Tribunale speciale a 5 anni di reclusione, nel 1936 fu incarcerato e riottenne la libertà condizionata nel 1939. Dal 1943 alla Liberazione prese parte attiva alla Resistenza. Autore di opere di narrativa ispirate da un pro-fondo attaccamento alle sue radici piemontesi, come I Sansòssi, pubblicò anche, nel secondo dopoguerra, scritti importanti sulla scuola italiana e col-laborò a numerosi quotidiani e periodici tra cui «L'Unità», «Belfagor», «Nuova antologia», «Il Ponte». Sulla sua vita e le sue opere cfr. G. T E S I O , Augusto Monti. Attualità di un uomo all'antica, Cuneo, L'Arciere, 1980.

Le carte di Augusto Monti sono state donate all'Archivio della Fonda-zione dalla signora Caterina Monti Bauchiero; constano di 24 dossiers, pari a 3,6 m. lineari.

Il Fondo comprende scritti, lettere, documenti e una sezione icono-grafica.

Si è provveduto a un primo inventario sommario cui seguirà in tempi brevi una schedatura analitica.

Fondo Giovanni Busino

Si tratta delle carte del prof. Giovanni Busino, docente di Sociologia all'Università di Losanna e membro del Comitato scientifico della Fonda-zione dal 1971.

Le carte donate all'Archivio coprono un arco temporale di circa un quarantennio, dalla fine degli anni '50 alla fine degli anni '90 e constano di 82 dossiers pari a 10 m. lineari. Il materiale è interamente da ordinare e non è accessibile alla consultazione per espressa volontà del donatore. Fondo Roberto Michels

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Dall'Archivio di Stato di Torino, Fondo Achille Loria, è stata acquisita copia di 127 lettere di Michels a Loria a completamento del carteggio scambiato tra i due studiosi. L'Archivio della Fondazione, infatti, custodiva nel Fondo Michels soltanto le lettere spedite da Loria a Michels. A seguito di tale acquisizione gli studiosi hanno ora la possibilità di consultare il car-teggio nella sua interezza (1905-36).

Fondo Mario Einaudi

Nel corso dell'anno il Fondo Mario Einaudi si è arricchito di oltre 3300 lettere e documenti provenienti da Dogliani e donati dalla Famiglia Einau-di. Il materiale è stato interamente ordinato.

Inventari:

Fondo Ruggiero Romano

Nel corso dell'anno si è portata a termine la schedatura analitica del Fondo Romano che consta di 14 dossiers, per un totale di circa 1600 do-cumenti. L'inventario è ora a disposizione degli studiosi.

Complessivamente l'affluenza degli studiosi e la quantità dei prestiti ri-specchiano la media degli ultimi anni, con 189 presenze e 8952 fascicoli consultati.

2 . L'APPOGGIO AI GIOVANI

Sono stati 26 gli studiosi che hanno beneficiato di una borsa di studio per iniziare e/o completare i propri studi. La gran parte di essi hanno svol-to le ricerche presso prestigiosi atenei stranieri il cui alsvol-to cossvol-to d'iscrizione è stato parzialmente a carico di questo ente.

Nominativo Manuela ANGELUCCI Federica BERTAGNA Franco BEVILACQUA

Argomento della ricerca Sede

L'emigrazione temporale e ripetuta in Mes- University College

sico dagli USA. of London

Diego ANGEMI Child labour and technological advances. Oxford

La rivista «Il Ponte» (1945-1956). Italia

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Nominativo Argomento della ricerca

Luca Bossi Politiche economiche in un sistema di multipli equilibri.

Elisabetta BRIGHI Politica interna ed internazionale nell'azio-ne diplomatica italiana.

Claudia CiCCONl I vincoli imposti dal patto di stabilità ai paesi membri dell'UE.

Giacomo Economia del lavoro a livello nazionale ed

DE GIORGI internazionale.

Anna Maria FIORI E controllo del rischio di mercato attraver-so lo studio econometrico delle serie tem-porali finanziarie.

Massimo FRANCHI E fenomeno del tasso di cambio e le poli-tiche monetarie adottabili dalle banche centrali. Luca GAMBETTI Alessandro GAVAZZA Simon LEVIS SULLAM Javier LEZAUN Andrea MANTOVANI

Gli effetti reali di breve e di lungo periodo deEa politica monetaria.

Integrazione tra l'economia deH'informa-zione, lo studio dei diritti di proprietà e i mercati finanziari del credito.

Sede Cornell University London School of Economics Université Libre de Bruxelles Pompeu Fabra, Barcellona Università di Losanna Pompeu Fabra, Barcellona Université Libre de Bruxelles London School of Economics Italia

Fortuna di Mazzini e trasformazioni del pensiero mazziniano, 1900-1945.

Science advise and transnationalism: The USA, Europa politics of GMO's in the New Europe.

Economia dell'innovazione e mercati

oli-gopolistici. Université Catholique de Louvain Giordano MION La New economie geography.

Francesca MOLINARI Huayta MONTOYA URIARTE Sergio NICCOLAI

Studio deEe serie storiche applicate alla fi-nanza e alla macroeconomia.

Université Catholique de Louvain Northwestern University E1 nacimiento de la arqueologia y las for- Messico, Spagna mas de la politica del Estado de la

Eustra-ción. E1 proceso en la Nueva Espana.

Le prime fasi deEa meccanizzazione indù- Italia, Messico striale in Messico (1830-1880). Fabbriche,

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Nominativo Argomento della ricerca

Alessia NUTI Siena e la sua provincia, periodo 1 9 5 5 -1 9 7 0 .

Marco PLATANIA L'evoluzione del concetto di virtù

nell'in-sieme delle opere edite ed inedite di Mon-tesquieu.

Maria Giovanna Analisi del rischio e sistemi previdenziali.

PUGLIESE

Enrichetta RAVINA Analisi dell'effetto del premio al rischio sul

legame tra output e tassi di interesse. Giorgio RIELLO Produzione e mercati della calzatura nei

secoli XVIII e XIX: Londra, Venezia e Pa-rigi. Una prospettiva regionale ed interna-zionale.

Mattia N . ROMANI Povertà in Costa d'Avorio: risultati di

ana-lisi microeconomica di dati.

Emanuele Rossi L'elaborazione teorico-politica di Lelio Basso e la sua influenza sulla sinistra.

3 . SEMINARI, CONVEGNI, CONFERENZE

Il 27 e 28 marzo, nell'ambito dell'accordo di cooperazione con l'Uni-versità di Torino e la Cornell University, è stato promosso il convegno Pro-duction, cultures and the politics oflabor regulation in Europe and in the Uni-ted States. L'incontro, suddiviso in 3 sessioni e una tavola rotonda finale, ha avuto lo scopo di studiare le relazioni tra culture del lavoro e politiche del lavoro attraverso la comparazione dei modelli europei con quelli americani. Il 4 aprile è stato presentato il volume Nel nome della razza. Il razzismo nella storia d'Italia 1870-1945, curato da Alberto Burgio. Il dibattito, sup-portato dalle relazioni di alcuni docenti torinesi, è stato promosso d'intesa con i Dipartimenti di Storia e di Scienze politiche dell'Ateneo torinese.

Il 12 maggio, nel corso di un seminario dal titolo Insegnamento della storia, coscienza nazionale e coscienza europea, sono stati presentati i risultati di una ricerca promossa dal Centro Einstein e attuatasi nella provincia di Torino durante l'anno 1998 con lo scopo di rilevare le conoscenze e le opi-nioni degli insegnanti di storia in vista dell'unificazione monetaria europea.

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Studi Luca d'Agliano hanno organizzato l'incontro di lavoro Foreign direct investment and the multinational corporation, nell'ambito delle attività pro-mosse dall'Unione Europea.

Il 20 ottobre è stato presentato il volume «From our Italian correspon-dent». Luigi Einaudi's articles in The Economist, 1908-1946, a cura di Ro-berto Marchionatti; alla discussione hanno partecipato Pierluigi Ciocca, Marcello De Cecco, Luca Einaudi, Massimo L. Salvadori e Valerio Zanone.

E 6 novembre, promosso dal Cultural Lab di Torino, si è tenuto il con-vegno Keats e Leopardi: la nostalgia della bellezza antica, che è stato patro-cinato dal Provveditorato agli Studi di Torino.

Il 5 dicembre Mario Deaglio, Lorenzo Ornaghi, Gianni Riotta e Dome-nico Siniscalco hanno presentato il volume di Luciano Gallino dal titolo Globalizzazione e disuguaglianze.

Nel corso dell'anno, inoltre, l'U.C.I.I.M. di Torino ha organizzato un ciclo di lezioni, destinato all'aggiornamento dei docenti, in merito agli Aspetti istituzionali, economici e sociali dell'Italia repubblicana, 1943-1999.

4. L E PUBBLICAZIONI

Nel corso dell'anno sono stati pubblicate le seguenti opere, stampate e distribuite dalla Casa editrice Olschki di Firenze:

- «Annali», XXXIII, 1999 (pp. XXXVIII-485).

E volume è diviso, come di consueto, in tre parti: la prima, Cronache, riporta notizie di carattere generale sull'andamento della Fondazione e sul-le attività svolte durante il 1999; la seconda, Saggi, presenta i risultati delsul-le ricerche compiute da studiosi (assegnatari di finanziamenti e non) nell'am-bito delle aree tematiche promosse dall'ente; la terza, Testi e documenti, pubblica testi, inediti o rari, di particolare interesse storico.

Diamo qui di seguito il piano dell'opera: Parte I. CRONACHE DELLA FONDAZIONE

I. T. Cozzi, Relazione per l'anno 1999 II. Le persone

III. Bandi di concorso Parte II. SAGGI

ROBERTO VENEZIANI, Equità nella distribuzione intergenerazionale delle risorse. MARA ANASTASIA, I piccoli commercianti torinesi, il primo dopoguerra e l'avvento

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FERRUCCIO RICCIARDI, Crisi e riorganizzazione bancaria. Le holdings di smobilizzo di Comit e Credit: strategie, strutture, soggetti (1924-1934).

MATTEO RICHIARDI, Le capacità linguistiche degli immigrati e le richieste del merca-to del lavoro in Germania.

ROBERTA EMANUELA PECCATIELLO, Sotto il manto della Virgen Maria: la penisola yucateca verso l'incerto cammino della propria identità coloniale.

GIACOMO FRANCINI, Divorzi e separazioni nella Parigi del Settecento. Approcci isti-tuzionali alla «désunion du couple».

ANDREA MERLOTTI, Pasquale Stanislao Mancini e l'edizione mancata delle Opere di Giannone nel Piemonte del Risorgimento.

ANGELO D'ORSI, Il mal francese. Appunti sul mito di Parigi nel gobettismo torinese. LUCA EINAUDI, Il ruolo di Luigi Einaudi e di Francois Mitterrand nella costruzione

europea.

JEAN MUSITELLI, Frangois Mitterrand, l'européen.

ALBERTO GALLO, La divisione del Brasile nel 1534-36. Dna nuova ipotesi. Parte III. TESTI E DOCUMENTI

PAOLO BIANCHINI, Le annotazioni manoscritte di Augustin Barruel ai Mémoires pour servir à l'histoire du jacobisme.

CORRADO MALANDRINO, Vilfredo Pareto visto con gli occhi di una bambina. Un ri-tratto inconsueto del grande economista e sociologo in uno scritto inedito di Ma-non Michels Einaudi.

MANON MICHELS EINAUDI, Nella casa di Vilfredo Pareto.

- «From our Italian correspondent». Luigi Einaudi's articles in The Econo-mist, 1908-1946, edited by Roberto Marchionatti («Studi», 36, 2 tomi, pp. LIV e XIV e pp. compi. 834, con il contributo finanziario della Fon-dazione Cariplo).

Il volume pubblica 295 articoli di Luigi Einaudi apparsi sull'«Econo-mist» senza firma ma di certa attribuzione einaudiana. La collaborazione con il periodico anglosassone inizia il 21 marzo 1908 con una lettera inviata da Einaudi «to the Editor» e si protrae per oltre trent'anni. Nei primi anni la collaborazione è saltuaria per divenire, dagli anni '20 in poi, regolare e assidua. Nei suoi articoli Einaudi commenta gli eventi sia politici che eco-nomici del periodo giolittiano e fascista, analizzando in maniera critica l'a-zione dei protagonisti della scena italiana da un punto di vista liberale. - Economia, sociologia e politica nell'opera di Vilfredo Pareto, a cura di

Cor-rado Malandrino e Roberto Marchionatti («Studi», 37, pp. VIII-438, con il contributo finanziario del Consiglio Nazionale delle Ricerche).

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materiali scientifici presentati al Convegno di studi «Economia, sociologia e politica nell'opera di Vilfredo Pareto (1897-1997). Un dibattito aperto a 100 anni dalla pubblicazione del Cours d'économie politique», che ebbe luogo il 27-28 novembre 1999 presso la sede della Fondazione.

L'opera vuole assolvere al compito di ripercorrere e contestualizzare il ricco dibattito paretiano costituito dal complesso degli scritti qui editi e da altri articoli ed iniziative attuate nel contempo in altri paesi, in particolare in Francia e in Svizzera.

L'opera di Pareto ha subito una sorte singolare. Della sua ricca produ-zione si ricorda soprattutto la parte economica di carattere più strettamen-te strettamen-teorico che è diventata una parstrettamen-te essenziale della strettamen-teoria dell'equilibrio economico generale. In realtà, un più approfondito esame evidenzia - co-me si nota dalle elaborazioni contenute nel voluco-me - l'importanza cruciale della sua presenza nell'intera cultura europea tra fine Ottocento e i primi decenni del Novecento.

- La reinvenzione dei Lumi. Percorsi storiografici del Novecento, a cura di Giuseppe Ricuperati («Studi», 38, pp. xvi-233, con il contributo finan-ziario del MURST, gestito dal Dipartimento di Storia dell'Università di Torino).

Il volume riunisce sei saggi pubblicati in altre sedi nel corso degli anni Novanta. In parte i saggi sono il frutto dell'attività seminariale condotta dal curatore nell'ambito del dottorato di ricerca in storia svolto al Dipartimen-to di SDipartimen-toria dell'Università di Torino. E filo condutDipartimen-tore è la riflessione sDipartimen-to- sto-riografica sull'età dell'illuminismo condotta nel corso del Novecento da eminenti studiosi italiani e stranieri. Tra questi spicca la figura di Franco Venturi. II volume si segnala non solo per l'eccellenza informativa e inter-pretativa dei contributi raccolti, ma anche per l'unitarietà del loro approc-cio, che sottolinea sia la specificità biografica di ciascuno e il legame di que-sti con i grandi avvenimenti della storia del Novecento, sia la comune ricer-ca documentata e attentamente verifiricer-cata sull'Illuminismo. E volume non è quindi semplicemente una silloge di medaglioni biografici, ma una mono-grafia a più voci su un tema come la storia della storiomono-grafia del Novecento sul quale è in corso un vivace dibattito in Italia e all'estero.

(23)

Il volume è il risultato di una ricerca triennale, finanziata dal CNR, che ha coinvolto studiosi afferenti al Dipartimento di Studi Politici di Torino. Nel panorama nazionale, nel periodo compreso fra l'ultimo decennio dell'800 e la metà degli anni Trenta, la «Riforma sociale» spiccò per origi-nalità, per la dimensione universale e cosmopolita dei suoi interventi, per la sua costante ricerca dell'innovazione e per il suo programma di compren-sione della società. Fu rivista di respiro internazionale, sia con Nitti, da cui prese vita una primitiva ma coerente «anticipazione» liberalsocialista, sia con Einaudi, con il quale la rivista fece una scelta di linea liberale, tuttavia sempre con aperture sociali. La gamma dei temi affrontati spaziò in tutti i settori dello scibile e fu espressione dell'opinione dominante di una com-pagine dirigente aperta e dinamica.

5 . L A SITUAZIONE FINANZIARIA

ENTRATE USCITE

Redditi patrimoniali 168 Assegni di ricerca 282

Contributo dello Stato Attività accademiche, seminari 106

(L. 534/96) 600 Biblioteca 345

Altri contributi 1.271 Pubblicazioni 85

Contributi c/esercizi futuri 500 Bibliotecari e archivisti 558

Contributi da utilizzo fondi Personale amministrativo 410

1999 per informatizzazione 50 e servizi

Proventi vari e rimborsi 60 Manutenzione sede 311

Deficit 1 Imposte 53

Accantonamenti, per impegni

c/esercizi futuri 500

2.650 2.650

La tabella sinteticamente riepilogativa del consuntivo 2000, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella sua adunanza del 4 giugno scorso, chiude in pareggio.

L'equilibrio dei nostri conti, di anno in anno sostanzialmente ma fati-cosamente mantenuto, denuncia che dalla persistente rigidità delle entrate, ormai sostenute in misura di poco inferiore al 90% dai finanziamenti pub-blici e privati, discende un contenimento delle voci di spesa appena com-patibile con i nostri compiti statutari.

(24)

ma pesa sempre più sul funzionamento complessivo dell'Ente, ponendo le premesse di un non lontano abbassamento dello stesso livello dei servizi.

Perdurando questa situazione sarà infatti difficile evitare nel periodo medio-lungo motivi di notevole disagio organizzativo e funzionale in dipen-denza sia di mancati avvicendamenti del personale in quiescenza sia di in-sufficienti misure per la sostituzione di un'impiantistica che, per taluni set-tori, è prossima al livello dell'obsolescenza. Si consideri che un nuovo im-pianto di climatizzazione dei depositi sotterranei che ospitano gran parte delle nostre raccolte librarie, comporterebbe una spesa tra L. 250 e L. 350 milioni, a finanziare la quale sono indispensabili mezzi di finanziamen-to straordinari, ai sensi della legge n. 222 del 1985.

Così come si è dovuto richiedere analogo intervento straordinario allo Stato, in base all'art. 7 della legge n. 534/1996, per il restauro delle rilega-ture dei volumi «rari» einaudiani il cui costo preventivato è all'ordine di circa L. 80 milioni.

Tra gli adeguamenti indispensabili per dare spazio alle nuove accessio-ni librarie vi è la sostituzione parziale delle scaffalature tradizionali con quelle di tipo compact: operazione di urgenza non immediata ma non dif-feribile per più di qualche anno. Una prima perizia, già pronta, comporta una spesa di L. 67 milioni.

Ma è su una svolta radicale della materia dei finanziamenti che occorre puntare per un autentico sviluppo delle nostre istituzioni. Già in passato si è rilevato che tale sviluppo può essere assicurato solo a condizione che al-l'attuale sistema di finanziamenti pubblici e privati venga affiancata una nuova politica statale a favore delle istituzioni culturali di eccellenza che rapporti, secondo un piano programmatico nel tempo, gli interventi a po-chi ma fondamentali parametri: consistenza del patrimonio bibliografico e archivistico, qualità dei servizi e natura delle attività di ricerca e formazio-ne, a livello nazionale ed internazionale, esattamente come previsto dalla legge n. 534/1996 finora disattesa.

Torino, giugno 2001 Il Presidente

(25)

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 1

FILIPPI prof. Enrico, presidente,

in rappresentanza della Fondazione C.RT. BERAUDO DI PRALORMO dott. Filippo,

dirigente delle Relazioni esterne del Gruppo Fiat; in rappresentanza del Gruppo Fiat.

BRAVO prof. Gian Mario,

professore ordinario di Storia delle Dottrine politiche, Università di Torino; in rappresentanza dell'Università degli Studi di Torino. Cozzi prof. Terenzio,

professore ordinario di Economia politica, Università di Torino; presi-dente del Comitato Scientifico.

D ' A R O M A dott. Antonio,

già condirettore della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea; consigliere cooptato.

DEAGLIO prof. Mario,

professore ordinario di Economia internazionale, Università di Torino; in rappresentanza della Compagnia di San Paolo.

EINAUDI ing. Roberto,

presidente onorario della Compagnia Tecnica Internazionale, Milano; in rappresentanza della Famiglia Einaudi.

1 Tutte le notizie relative alle persone e alle istituzioni si riferiscono all'anno accademico

(26)

M A S S A B Ò RICCI dott. Isabella,

direttore dell'Archivio di Stato di Torino; in rappresentanza dello Sta-to.

M I A N O dott. Massimiliano,

in rappresentanza della Regione Piemonte. PICHETTO dott. Giuseppe,

presidente della Camera di Commercio, industria, agricoltura e artigia-nato di Torino; consigliere cooptato.

SANTAGATA prof. Walter,

professore ordinario di Politica economica, Università di Torino; in rappresentanza della Provincia di Torino.

ZANONE on. Valerio,

presidente della Fondazione Luigi Einaudi per studi di politica ed eco-nomia, Roma; in rappresentanza del Comune di Torino.

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO

PRATI dott. Giovanni.

COLLEGIO DEI REVISORI DEI C O N T I

PIZZALA dott. Domenico,

ragioniere capo del Comune di Torino. CIRABISI dott. Liliana,

funzionario del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. PANZARINO rag. Franco

ragioniere capo dell'Università degli Studi di Torino. PEIRONE rag. Giuseppina,

I dirigente Ragioneria Regionale dello Stato. R I C C I dott. Marco,

(27)

COMITATO SCIENTIFICO

COZZI prof. Terenzio, presidente (predetto). BOBBIO prof. Norberto, membro onorario

senatore della Repubblica; professore emerito dell'Università di To-rino.

BUSINO prof. Giovanni,

professore ordinario di Sociologia generale, Università di Losanna. CARMAGNANI prof. Marcello,

professore ordinario di Storia dell'America Latina, Università di To-rino.

CIOCCA dr. Pierluigi,

vice direttore generale della Banca d'Italia. D ' A D D A prof. Carlo,

professore ordinario di Economia politica, Università di Bologna. EINAUDI amb. Luigi R .

deputy director of the Secretary of State's policy planning staff, Dept. of State, Washington.

FIRPO prof. Massimo, vice presidente,

professore ordinario di Storia dell'età della Riforma e della Controrifor-ma, Università di Torino.

LOMBARDINI prof. Siro,

presidente della Banca Popolare di Novara. PASINETTI prof. Luigi L.

professore ordinario di Analisi economica, Università Cattolica del Sa-cro Cuore, Milano.

RICUPERATI prof. Giuseppe

professore ordinario di Storia moderna, Università di Torino. SALVADORI prof. Massimo L.,

(28)

COMITATO ESECUTIVO

FILIPPI prof. Enrico, presidente (predetto). Cozzi prof. Terenzio (predetto).

EINAUDI ing. Roberto (predetto).

BENEFICIARI DI AUSILIO FINANZIARIO E SCIENTIFICO2

ANGEMI dott. Diego

(via Prov.le Macello, 14 - Palmi [Reggio Calabria]). Nato a Reggio Calabria nel 1975; laureato in Economics (University of St. Andrews, GB) nel 1998. Tesi di laurea in Economics: «A current account model of the determinants of Latin American indebtedness». Master in Economics for Development nel 1999 presso l'Heitford College dell'Università di Oxford.

Child labour and technological advances. BERTAGNA dott. Federica

(via Brusoni, 8 - Legnago [Verona]). Nata a Nogara (Verona) nel 1974; laureata in Lettere moderne (Università di Verona) nel 1997. Tesi di laurea in Storia contemponea: «I "Pontieri" di Calamandrei. (La rivista «Il Pon-te» dal 1945 al 1956)», relatore il prof. Emilio Franzina.

La rivista «Il Ponte» (1945-1956).

«La storia, la politica e la morale»-. «Il Ponte» dal 1945 al 1947, «Annali del-la Fondazione Luigi Einaudi di Torino», XXXIV, 2000.

BEVILACQUA dott. Franco

(via Monte Rotondo, 17 - Milano). Nato a Milano nel 1972; laureato in Economia e commercio (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) nel 1996. Tesi di laurea in Economia politica: «Diffusione delle innovazioni e politiche tecnologiche», relatore il prof. Paolo Varri.

Growth without employment: Does theory match empirical evidence?

2 Viene indicato l'argomento delle ricerche in corso presso la Fondazione. La bibliografia è

(29)

Bossi dott. Luca

(via C. Torre, 32 - Milano). Nato a Milano nel 1970; laureato in Economia e commercio (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) nel 1995. Tesi di laurea in Economia politica: «Dinamiche non-lineari, indeterminatezza degli equilibri e aspettative che si autoadempiono», relatore il prof. Luigi Filippini. Master in Economia.

Politiche economiche in un sistema di multipli equilibri.

Phillips (The) Curve strikes back: Evidence from the G-7 countries, «Annali della Fondazione Luigi Einaudi di Torino», XXXIV, 2000.

FIORI dott. Anna Maria

(via Di Vittorio, 38 - Novate Milanese [Milano]). Nata a Milano nel 1975; laureata in Scienze statistiche ed economiche (Università Cattolica del Sa-cro Cuore, Milano) nel 1998. Tesi di laurea in Econometria: «E controllo del rischio di mercato e i modelli di value at risk», relatore il prof. Mario Faliva. Master in Economics presso l'Università di Losanna.

Il controllo del rischio di mercato attraverso lo studio econometrico delle serie temporali finanziarie.

Excess Kurtosis in market variables and VaR models: Preliminary results ba-sed on simulated data, «Working paper 4, Università di Parma, Istituto di Scienze economiche», 1999.

Non-normality and value at risk measures: An empirical application of a con-ditional mixture model, «Working paper 5, Università di Parma, Istituto di Scienze economiche», 1999.

Asset allocation in a value at risk framework: A VAR-based approach to port-folio selection, «Cahiers de recherches économiques» di Losanna, Master's

thesis n. 123, Università di Losanna (in corso di stampa).

Forecasting financial market volatility: Moving averages, Garch and co., «Ca-hiers de recherches économiques» di Losanna (in corso di stampa). F R A N C H I dott. Massimo

(via Fosdinovo, 72 - Roma). Nato a Lavagna (Genova) nel 1974; laureato in Economia e commercio (Università La Sapienza, Roma) nel 1998. Tesi di laurea in Economia internazionale: «Modelli non lineari e caotici del tasso di cambio: teoria ed evidenza empirica in tempo continuo», relatore il prof. Giancarlo Gandolfo. Master in Economics presso l'Università Pompeu Fa-bra di Barcellona.

(30)

Fondamenti teorici della politica monetaria della BCE: perché la politica di inflation-targcting è ottimale?, «Annali della Fondazione Luigi Einaudi di Torino», XXXIV, 2000.

GAMBETTI dott. Luca

(via De Correggi, 6 - Modena). Nato a Modena nel 1974; laureato in Eco-nomia (Università di Modena) nel 1999. Tesi di laurea in EcoEco-nomia politica: «Gli effetti reali della politica monetaria. Una nuova proposta di identifica-zione nell'approccio dei VAR strutturali», relatore il prof. Mario Forni. Gli effetti reali di breve e di lungo periodo della politica monetaria. GAVAZZA dott. Alessandro

(C. Cairoli, 10 - Torino). Nato a Torino nel 1974; laureato in Economia e commercio (Università di Torino) nel 1998. Tesi di laurea in Economia politica: «Democrazia e sviluppo economico», relatore il prof. Enrico Co-lombatto.

Integrazione tra l'economia dell'informazione, lo studio dei diritti di pro-prietà e i mercati finanziari del credito.

MOLINARI dott. Francesca

(1501 Maple Ave - Evanston, 111., USA). Nata a Sulmona (L'Aquila) nel 1974; laureata in Economia e commercio (Università di Torino) nel 1998. Tesi di laurea in Economia dello sviluppo: «Modelli teorici di cresci-ta endogena e applicazioni econometriche», relatore il prof. Onorato Ca-stellino. Master in Economia (CORIPE).

Studio delle serie storiche applicate alla finanza e alla macroeconomia. Distribuzione del reddito e crescita economica. Evidenze empiriche da una cross-section, «Quaderni di ricerca del Dipartimento di Scienze economi-che e finanziarie G. Prato», n. 35, 1999.

N U T I dott. Alessia

(via di Barbano, 9 - Firenze). Nata a Firenze nel 1974; laureata in Storia (Università di Firenze) nel 1998. Tesi di laurea in Storia dei partiti e dei movimenti politici: «Il "Partito nuovo" in una provincia rossa: la Federa-zione comunista di Siena dalla LiberaFedera-zione al 1956», relatore il prof. Stefa-no Renzo Martinelli.

Siena e la sua provincia, periodo 1955-1970.

(31)

empolesi nel dicembre del 1930, «Miscellanea storica della Valdelsa», CVI, n. 3, settembre-dicembre 2000, pp. 249-266.

Comunisti (I) senesi e la sfida della modernizzazione: il 'miracolo economico in una provincia rossa (1958-1967), «Annali della Fondazione Luigi Einau-di Einau-di Torino», XXXIV, 2000.

P L A T A N I A dott. Marco

(via Tarino, 2 - Torino). Nato a Roma nel 1972; laureato in Filosofia (Uni-versità di Torino) nel 1998. Tesi di laurea in Storia della filosofia: «La virtù nel pensiero del primo Montesquieu», relatore il prof. Giuseppe Cambiano. Virtù e repubbliche nel pensiero di Montesquieu.

Repubbliche e immagini repubblicane nell'età moderna, «Rivista di storia della filosofia», LV, 2000, n. 2, pp. 281-287.

Virtù, repubbliche, rivoluzione: Saintfust e Montesquieu, in Poteri, democra-zia, virtù. Montesquieu nei movimenti repubblicani all'epoca della Rivoluzio-ne francese, a cura di D. Felice, Milano, Franco Angeli, 2000, pp. 11-44. PUGLIESE dott. Maria Giovanna

(via Maddalena, 1 - Milano). Nata a Monza nel 1976; laureata in Economia (Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano) nel 1999. Tesi di laurea in Discipline economiche e sociali: «Rischi individuali e sociali nella riforma dei sistemi previdenziali», relatore il prof. Roberto Artoni.

Analisi del rischio e sistemi previdenziali. R A V I N A dott. Enrichetta

(via Cinconvallazione, 20 - Carrù [Cuneo]). Nata a Savigliano (Cuneo) nel 1975; laureata in Economia e commercio (Università di Torino) nel 1998. Tesi di laurea in Economia monetaria: «Struttura a termine dei tassi di in-teresse e previsione dell'attività economica: teoria ed evidenza empirica», relatore il prof. Fabio C. Bagliano. Master in Economics presso la North-western University.

Analisi dell'effetto del premio al rischio sul legame tra output e tassi di interesse.

Internet e il commercio elettronico, «Biblioteca delle libertà», n. 51, settem-bre-ottobre 1999, pp. 15-32.

(32)

Rossi dott. Emanuele

(via Porte Nuove, 44 - Firenze). Nato a Barga (Lucca) nel 1974; laureato in Storia nel 1998 (Università di Firenze) nel 1998. Tesi di laurea in Storia dei partiti e dei movimenti politici: «Lelio Basso e l'esperienza del PSIUP», re-latore il prof. Stefano R. Martinelli.

L'elaborazione teorico-politica di Lelio Basso e la sua influenza sulla si-nistra.

Rinnovamento e rottura della continuità nella proposta politica di Lelio Bas-so (dagli anni Venti alla caduta del fascismo), «Annali della Fondazione Lui-gi Einaudi di Torino», XXXIV, 2000.

BIBLIOTECA E ARCHIVIO STORICO

MARTINOTTI D O R I G O dott. Stefania, coordinamento. D I PRISCO dott. Alessandro, servizi informatici. D E LUIGI dott. Amalia, biblioteca.

GIORDANA dott. Paola, archivio.

RANIERI A M O R I C O Maria Rosaria, biblioteca. GIORDANO TORTIA Paola, aiuto biblioteca. SCIANNIMANICO Nicola, aiuto biblioteca.

M A I O N E PICCIOTTI Maria Antonietta, sala consultazione. ALBERGONI Paolo, sala consultazione.

AMMINISTRAZIONE

MOROSINI rag. Giovanna, contabilità e patrimonio.

R O N C O G E Y M E T Ramona Antonella, aiuto contabilità e patrimonio. G O R I A Fabrizio, segreteria.

(33)

La Fondazione Luigi Einaudi è sorta a Torino nel 1964 per favorire gli studi economici, storici e politici. Essa ha sede a Palazzo d'Azeglio, dove è sistemata la sua Biblioteca. Alle grandi collezioni di Luigi Einaudi, appor-tate in dono alla Fondazione, si sono aggiunti gli acquisti dell'ultimo tren-tennio. Oggi la Biblioteca possiede oltre 190.000 volumi e opuscoli, archivi politico-economici dell'ultimo secolo, e riceve oltre 2.000 pubblicazioni pe-riodiche, di cui molte fra le più importanti sono complete dal loro inizio. Nei limiti consentiti dallo spazio, e tenuto conto dell'importanza della ri-cerca, la Biblioteca è aperta a quegli studiosi qualificati che facciano do-manda di utilizzarne le risorse. Notevoli soprattutto i fondi di economia dal secolo XVIII ad oggi; di storia del pensiero economico e sociale, delle classi operaie e del socialismo utopico; di storia delle istituzioni economi-che, bancarie e monetarie; di scienze sociali contemporanee e di politica dell'America Latina.

BANDO DI CONCORSO Anno Accademico 2000/2001 1. Caratteristiche e finalità

Come in passato, la Fondazione è in grado, anche nell'Anno Accademi-co predetto, di offrire borse di studio a giovani laureati e laureandi che di-scuteranno la tesi di laurea entro il 30 giugno 2000 di ogni Paese nati dal 1° gennaio 1974 in poi.

(34)

a) teoria economica, finanziaria e monetaria; b) problemi dello sviluppo economico e politico;

c) storia economica e sociale in età moderna e contemporanea; d) storia delle idee politiche, economiche e sociali in età moderna e contemporanea;

e) problemi di storia piemontese, con particolare riguardo agli aspetti economici e sociali.

2. Borse di studio

2.1. Classificazione e modalità di assegnazione Le borse di studio bandite sono le seguenti:

a) 3 borse, aumentabili a 4, saranno assegnate per l'Italia e per l'estero per il periodo di mesi 12.

L'importo mensile della borsa sarà: - di Lire 1.200.000 se usufruite in Italia;

- di Lire 1.600.000 se usufruite negli altri Paesi europei; - di Lire 1.700.000 se usufruite negli Stati Uniti.

Verranno anche rimborsate spese giustificate di viaggio e di tasse uni-versitarie. La Fondazione si riserva di fissare limiti a tali importi.

b) 1 borsa annuale e non rinnovabile offerta dalle Fondazioni Rocca e Sicca ed intitolata a Manon Michels Einaudi per studi sulla cultura europea del XX secolo, di Lire 1.200.000 mensili e di Lire 1.600.000 mensili, rispet-tivamente se usufruita in Italia o in altri Paesi europei;

c) 1 borsa annuale onnicomprensiva e non rinnovabile di Lire 18.000.000 intitolata a Luca d'Agliano, offerta dall'omonimo Centro Studi, sull'economia dello sviluppo, da effettuarsi presso le Università di Oxford o Cambridge, o la London School of Economics;

d) 1 borsa annuale e non rinnovabile intitolata a Franco Venturi per studi storici sul Settecento, di Lire 1.200.000 mensili e di Lire 1.600.000 mensili, rispettivamente se usufruita in Italia o in altri Paesi europei;

e) 2 borse annuali onnicomprensive e rinnovabili di L. 15.000.000 cia-scuna offerte dalla Compagnia di San Paolo per studi di carattere econo-mico e storico;

(35)

Tutte le borse di cui al presente paragrafo saranno assegnate entro il 21 luglio 2000 dal Consiglio di Amministrazione, a suo insindacabile giudizio, su proposta del Comitato Scientifico.

Le decisioni della Fondazione saranno comunicate agli interessati entro 10 giorni dalla deliberazione del Consiglio di Amministrazione.

2.2. Domande e relativa documentazione

Le domande dovranno pervenire alla Fondazione entro il 19 maggio 2000 (si specifica che non varrà la data del timbro postale) ed essere accom-pagnate da:

a) curriculum vitae che dovrà essere preciso, senza soluzioni di conti-nuità cronologica, e atto a chiarire gli studi, la carriera e le attività del candidato;

b) copia della tesi di laurea e di altri eventuali lavori a stampa; c) relazione da cui risultino: 1) il programma di ricerca; 2) i tempi ne-cessari per portarlo a compimento; 3) i materiali a stampa e le fonti d'ar-chivio o altre da utilizzare, ove la natura della ricerca lo comporti, e i luoghi nei quali la ricerca stessa dovrebbe svolgersi;

d) dichiarazioni in busta chiusa sottoscritte da almeno due studiosi qua-lificati che abbiano conoscenza personale del candidato e siano in grado di avallare la relazione di cui alla lettera c);

e) in caso di ricerca presso Università estere, indicazioni precise circa l'i-scrizione (se già avvenuta, e per quale anno, o se solo richiesta) e l'ammon-tare delle tasse eventualmente dovute per l'anno accademico suindicato;

f ) elenco delle altre eventuali istituzioni, con i relativi indirizzi, alle quali 11 candidato abbia presentato o intenda presentare analoga domanda entro il 1° ottobre 2000.

g) indirizzo privato e numero di telefono.

Le domande che non soddisfino integralmente le condizioni di cui so-pra non verranno prese in considerazione.

2.3. Status dei borsisti I beneficiari:

a) saranno tenuti ad inviare alla Fondazione per iscritto rapporti trime-strali sull'avanzamento della loro ricerca;

(36)

della borsa della Fondazione gli ammessi a dottorati di ricerca, i titolari di borse di studio post-universitarie, ricercatori e docenti universitari; non in-cideranno a questo riguardo le borse-premio concesse una tantum;

c) potranno usufruire, su richiesta, di un posto di studio a Palazzo d'A-zeglio, ove disponibile;

d) dovranno presentare al Comitato Scientifico il frutto conclusivo del-le loro ricerche. E Comitato, su richiesta dell'autore, potrà disporre l'even-tuale pubblicazione negli «Annali» o nelle altre collane della Fondazione. 3. Prestazioni assicurative e assistenziali

Qualora la borsa sia assegnata a cittadini stranieri per ricerche o studi da eseguirsi, in tutto o in parte, in Italia, la Fondazione non si assumerà alcun onere per prestazioni sanitarie e assistenziali per malattia, infortunio o maternità cui l'assegnatario dovesse ricorrere durante la sua permanenza in Italia. Le spese per tali prestazioni saranno pertanto a intero carico del-l'assegnatario medesimo.

(37)

(Modificato con D.M. 16 ottobre 2000)

Art. 1. Fondazione

È istituita con sede legale a Torino la Fondazione Luigi Einaudi. Art. 2. Finalità della Fondazione

Scopo della Fondazione è quello di formare nel campo degli studi eco-nomici, politici e storici giovani studiosi e di allestire strumenti di lavoro adatti alle necessità di una società moderna.

In collaborazione con Università ed istituzioni di ricerca italiane e stra-niere sarà compito della Fondazione di fornire a studiosi di ogni età i mezzi di un lavoro proficuo, non realizzabile se non attraverso intensi rapporti personali fra docenti e discepoli, continui scambi di idee, condizioni favo-revoli di ricerca.

Inoltre la Fondazione dovrà:

1 ) continuare ed incrementare le collezioni della Biblioteca Luigi Einau-di, rendendola strumento di lavoro sempre più adatto ai suoi programmi;

2) raccogliere materiali manoscritti lettere di e su Luigi Einaudi ed al-tre eminenti personalità o Enti e curarne la catalogazione ed eventuale pub-blicazione;

3) promuovere la stampa del catalogo della Biblioteca di Luigi Einaudi e di quelle altre pubblicazioni che la Fondazione riterrà opportune.

Le predette finalità sono perseguite senza fini di lucro. Art. 3. Patrimonio

E patrimonio della Fondazione è costituito:

(38)

La Biblioteca comprende le collezioni di libri, opuscoli e riviste trasferite a Torino nella sede di Palazzo d'Azeglio essendo state assicurate le necessa-rie condizioni di locali e di servizi atti al suo funzionamento, oltreché di mez-zi finanmez-ziari adeguati alla sua conservamez-zione, al suo uso ed al suo sviluppo. 2) dal fondo originario di Lire sei milioni (L. 6.000.000) e dai successivi incrementi a qualsiasi titolo dello stesso.

3) da beni mobili, compresi libri, opuscoli, riviste, carte di archivio o ma-noscritti e beni immobili; da eventuali sussidi convenzionati destinatile dai fondatori; nonché da tutti gli altri beni che ulteriormente le pervenissero. Art. 4. Organi della Fondazione

Sono organi della Fondazione: 1) il Consiglio di Amministrazione; 2) il Comitato Esecutivo;

3) il Comitato Scientifico;

4) il Collegio dei Revisori dei Conti; 5) l'Assemblea.

Art. 5. Consiglio di Amministrazione. Composizione

Il Consiglio di Amministrazione è composto da 10 membri, aumenta-bili a 13 secondo quanto previsto dal n. 7 di questo articolo, e cioè:

1) un rappresentante della famiglia di Luigi Einaudi, designato dalle persone di cui all'art. 13;

2) tre rappresentanti rispettivamente della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e dèi Comune di Torino, designati dai loro competen-ti organi;

3) tre rappresentanti rispettivamente della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT e della FIAT S.p.A., designati dai loro competenti organi;

4) un rappresentante dell'Università di Torino, nominato dal Rettore su designazione del Senato accademico;

5) un rappresentante dello Stato, nominato dal competente Ministero; 6) un rappresentante del Comitato scientifico nella persona del suo presidente, o, in caso di sua assenza dal Vice-Presidente;

7) tre membri, scelti fra quelle persone che hanno dimostrato di soste-nere le attività della Fondazione e di condividerne gli scopi cooptati da al-meno sette componenti del Consiglio.

(39)

Le sedute del Consiglio sono valide con la presenza della maggioranza dei suoi componenti ed esso delibera a maggioranza dei presenti. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.

I membri del Consiglio di cui ai numeri dal 2 al 5 nonché quelli coop-tati di cui al n. 7, sono eletti per tre anni e sono rieleggibili.

II Consiglio sceglie fra i suoi membri il Presidente ed il Vice Presidente i quali rimangono in carica per tre anni e sono rieleggibili.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è il legale rappresentan-te della Fondazione. In caso di sua assenza od impedimento lo sostituisce in ogni sua funzione il Vice Presidente.

Il Consiglio nomina suo Segretario, persona anche esterna al Consiglio, dotata della dovuta idoneità professionale e morale. Il Presidente della Fondazione può delegare al Segretario la firma di atti e documenti neces-sari per l'esecuzione di quanto deliberato dai competenti organi della Fon-dazione. Il Segretario avrà cura della redazione dei Verbali delle sedute del Consiglio e del Comitato Esecutivo.

Art. 6. Consiglio di Amministrazione. Funzioni

Il Consiglio di Amministrazione, convocato dal Presidente con 15 gior-ni di preavviso si riugior-nisce almeno tre volte all'anno ed oggior-ni qualvolta tre membri lo richiedano con lettera indirizzata al Presidente.

Esso delibera in ordine all'Amministrazione dei beni, all'organizzazione e funzionamento dei servizi, al regolamento dei rapporti col personale e sorveglia il buon andamento delle attività della Fondazione.

In particolare:

1) approva entro il 31 ottobre di ogni anno il bilancio preventivo dell'an-no seguente ed entro il 30 aprile il bilancio consuntivo dell'andell'an-no precedente;

2) provvede, su proposta del Comitato Scientifico, a deliberare i bandi di concorso per la concessione di borse e contributi di ricerca e l'attribu-zione dei corrispondenti assegni;

3) dispone il più sicuro e conveniente impiego del patrimonio della Fondazione in titoli pubblici o privati, ovvero in beni immobili;

4) nomina i membri del Comitato scientifico a termini dell'art. 8; 5) provvede all'aggiornamento dei regolamenti della Fondazione e, in base alle proposte del Comitato scientifico, alla determinazione delle nor-me riguardanti l'attività scientifica, alla fissazione dei compensi e onorari accademici, allo sviluppo della Biblioteca e dell'Archivio;

(40)

7) predispone una relazione annuale delle attività della Fondazione per l'invio al competente Ministero.

Art. 7. Comitato Esecutivo

Il Consiglio di Amministrazione può delegare le proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo, composto da tre dei suoi membri, determinando i limiti della delega. Del Comitato esecutivo dovrà far parte il rappresentante della Famiglia Einaudi, di cui all'art. 5, n. 1. Non possono dunque essere delegate le attribuzioni di cui al precedente articolo, ai numeri 1, 4, 5, 6.

Ogni decisione del Comitato esecutivo, verbalizzata dal Segretario del Consiglio, viene successivamente sottoposta per la ratifica al Consiglio stesso. Art. 8. Comitato Scientifico. Composizione

Il Comitato Scientifico è composto da undici membri effettivi, nonché dai membri onorari di cui al presente articolo.

Membri effettivi

I membri effettivi durano in carica 6 anni e sono rieleggibili.

In caso di vacanza di un posto di membro effettivo, il Consiglio di Am-ministrazione provvede alla nuova nomina su designazione del Comitato Scientifico.

Ove la designazione non venga accolta, il Comitato propone una terna di nomi fra i quali il Consiglio di Amministrazione fa la sua scelta.

In caso di vacanza non dovuta a scadenza del mandato, la sostituzione è limitata al restante periodo del sessennio relativo al posto vacante. Membri onorari

Al compimento dell'ottantesimo anno di età i membri effettivi acquista-no la qualifica di membri oacquista-norari e ad essi subentraacquista-no nuovi membri effet-tivi da nominare per un sessennio con le modalità sopra stabilite. Sedute del Comitato

Le sedute del Comitato Scientifico sono valide con la presenza di alme-no 6 membri. Le sue decisioni vengoalme-no prese a maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

Ai fini della determinazione del numero legale, richiesto per la validità della seduta, si tiene conto dei membri onorari che intervengano alla seduta medesima.

(41)

a) il Presidente e il Vice Presidente. Essi durano in carica tre anni e so-no rieleggibili per un secondo triennio; il Comitato può attribuire all'uso-no o all'altro compiti specifici;

b) il Sovrintendente della Biblioteca e dell'Archivio il quale rimane in carica tre anni ed è rieleggibile. Entro il 1° ottobre di ogni anno, d'intesa con il Comitato, egli presenta al Consiglio di Amministrazione il piano an-nuale di sviluppo della Biblioteca e dell'Archivio con una previsione dei co-sti nelle varie categorie di spesa.

Art. 9. Comitato Scientifico. Funzioni

Il Comitato scientifico si riunisce almeno tre volte nel corso dell'anno accademico; può essere convocato anche con maggior frequenza per inizia-tiva del suo Presidente o su richiesta di almeno tre dei suoi membri.

Il Comitato scientifico determina i programmi della Fondazione entro i limiti degli stanziamenti di bilancio approvati dal Consiglio di Ammini-strazione.

Esso promuove e dirige le attività scientifiche della Fondazione ispirato e protetto nella sua condotta dal principio della libertà della scienza e del-l'insegnamento.

Per attuare i fini della Fondazione come descritti nell'art. 2, il Comitato scientifico con riferimento a quanto stabilito dal paragrafo 4 dell'art. 6:

1) propone al Consiglio di Amministrazione borse di studio e contribu-ti di ricerca per l'Italia e per l'estero;

2) organizza seminari per i borsisti e altri partecipanti;

3) invita a partecipare alle attività della Fondazione quelle persone, di qualsiasi paese che con la loro presenza e insegnamento possano contribui-re al raggiungimento dei fini pcontribui-refissi;

4) promuove riunioni intese a facilitare e stimolare le ricerche in corso sotto i suoi auspici;

5) cura la pubblicazione di quei lavori, frutto degli studi da esso pro-mossi che risultassero degni di stampa;

6) propone programmi individuali e collettivi di ricerca;

7) incoraggia, infine, tutte quelle attività che a suo giudizio rispondono ai fini della Fondazione.

Art. 10. Collegio dei Revisori dei Conti. Composizione

Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto di cinque membri e cioè: a) tre nominati rispettivamente dalla Città di Torino, dalla Provincia di Torino e dall'Università degli Studi di Torino;

(42)

I revisori di cui alla lettera a) debbono essere iscritti nel ruolo dei Re-visori contabili. I ReRe-visori durano in carica per circa un triennio e sono so-stituiti, in caso di morte o rinuncia, dall'Ente competente per la nomina.

II Collegio elegge tra i suoi componenti, iscritti nel ruolo dei revisori contabili, il Presidente.

Art. 11. Revisori dei Conti. Funzioni

E Collegio dei Revisori dei Conti provvede al riscontro degli atti di ge-stione; accerta la regolare tenuta delle scritture contabili e la fondatezza delle valutazioni patrimoniali; esprime il suo avviso mediante apposita re-lazione sul bilancio preventivo e su quello consuntivo; effettua verifiche di cassa.

Di ogni sua riunione il Collegio redige il verbale.

I revisori dei conti hanno la facoltà di assistere alle riunioni del Consi-glio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo.

Art. 12. Assemblea

Le modifiche al presente Statuto potranno essere deliberate a maggio-ranza dei componenti, dall'Assemblea costituita dai membri del Consiglio di Amministrazione, dai membri del Comitato Scientifico e dai rappresen-tanti della Famiglia Einaudi, di cui all'art. 13.

Art. 13. Rappresentanti della Famiglia Einaudi

Rappresentanti della Famiglia Einaudi nell'Assemblea sono:

1) loro vita naturai durante, i tre figli di Luigi Einaudi: Mario, Roberto e Giulio;

2) quelle tre persone, membri della Famiglia o altre che, con comuni-cazione scritta indirizzata al Segretario del Consiglio di Amministrazione, siano state scelte da Mario, Roberto e Giulio Einaudi ad esercitare dopo la loro morte tale funzione;

(43)
(44)
(45)

T H E P H I L L I P S C U R V E S T R I K E S B A C K : E V I D E N C E F R O M T H E G - 7 C O U N T R I E S *

«Despite its disrepute within important academic and policymaking circles the Phillips-Curve persists... Sim-ply econometrie procedures detect it».

Thomas Sargent, 1998 1. INTRODUCTION

Globalization and rapid technological change are increasingly cited as undermining conventional macroeconomic relationships that attempt to explain inflation.1 Evidence to the contrary is provided by this paper which shows that a simple Phillips curve relationship works well for most G7 countries, with a high degree of similarity in the estimated parameters across countries. The key explanatory variable is a measure of the output gap that is published regularly in the OECD Economie Outlook,2 and which provides a basis of analysis and commentary on macroeconomic de-velopments in OECD countries. The other important explanatory variable is imported inflation, to which there is some evidence that inflation in the larger European countries is more sensitive (even allowing for differences in openness) than either the United States or Japan, possibly reflecting dif-ferences in real wage resistance.

The Phillips curve relationship is one of the most important and con-* I would like to thank Gulcin Gumus for help and support. Also Tim Vogelsang with whom I had very useful discussions. Any remain errors are only my own responsibility.

1 See GORDON ( 1 9 9 8 ) who is skeptìcal of such claims.

(46)

troversial in macroeconomics. The originai Phillips curve (Phillips, 1958) was attacked by Friedman (1968) for its prediction of a long-run trade-off between inflation and unemployment and dismissed by Lucas and Sar-gent (1978) as «being econometrie failure on a grand scale». Subsequently, the re-specification of the Phillips curve to incorporate a vertical long-run trade-off and supply shocks led Gordon (1997) to claim that the empirical stability of such a relationship is such that «[t]he inflation process in the United States is one of the most important macroeconomic phenomena in the world, but it is also one of the best understood». However, even in the context of the United States, others have recently questioned the va-lidity of the Phillips curve; for example, Galbraith (1997) argues that the empirical evidence for a vertical long-run Phillips curve is weak and has become weaker over the last decade.

The present paper examines the strength of the empirical evidence of a Phillips curve relationship between price inflation, the output gap and im-ported inflation across the G7 countries. It further considers whether there is enough cross-country similarity in the relationship for common para-meter restrictions to be imposed. The estimation work is conducted using a simple Phillips curve specification that is estimated separately for USA, UK, Italy, France Canada, Japan and Germany. The robustness of the re-sults is then examined. In particular two different methods to estimate the output gap are implemented and the resulting time series are then used to estimate the Phillips Curve again and to check the sign and the magnitude of its parameters.

The remainder of the paper is organized as follows. The second section describes the traditional specification used in the empirical literature on the Phillips curve and the particular specification adopted in this paper. The third section describes the estimation procedure and the tests. The fourth section describes the single equation estimation results. In the fifth section the Output Gap for the G-7 countries is obtained using the Ho-drick Prescott Filter procedure and through GLS detrending; these results are then used to check the size and sign of the Phillips Curve relationship proposed here. Conclusions follow in the last section.

2 . T H E PHILLIPS CURVE SPECIFICATION

(47)

Gor-don (1997) refers to the re-interpretation of the originai Phillips curve to incorporate supply shocks and no long run trade-off as the «triangle» mod-el of inflation whereby inflation depends on three basic determinants: in-ertia, demand and supply. This is the basis for the following general spe-cification:

7t = a(L)-jr-L + b(L)D + c(L)z + e [1.2] Where the dependent variable 7t is the inflation rate, inertia is

cap-tured by the lags of inflation, D is a measure of excess demand, z is a vec-tor of supply shocks variables, a(.), b(.) and c(.) are polynomials in the lag operator L, subscripts denote lags and e is a serially uncorrelated error term.

Different researchers have used different measures of excess demand D to estimate a Phillips curve relationship, including measures of labor mar-ket slack and capacity utilization. As previously noted, the variable used here is the OECD Secretariat measure of the output gap, defined as the percentage difference between actual and potential real GDP, where the methodology underlying the calculation of potential output is described in Giorno et al. (1995). A more detailed description of this methodology is postponed to section 5.

The traditional Phillips curve specification of the 1960s and early 1970s did not include supply shock variables. This creates a potential omitted variables problem, because supply shocks, for example a sharp rise in en-ergy prices as we have witnessed in the year 2000, can create a negative cor-relation between inflation and the output gap implying a downward bias in the estimated coefficient on the output gap. Hogan (1998) finds that recent US inflation performance can only be adequately explained by a Phillips curve relationship when supply shocks arising from import price move-ments are incorporated into the specification. Following Hogan (1998), Gruen, Pagan and Thompson (1998) and Turner (1995), the equations es-timated in this paper include an imported inflation effect, which is argu-ably one of the most important supply shocks.

The originai Phillips curve explained wage inflation, although many subsequent empirical applications have been formulated in terms of price inflation. This paper follows the latter line of research. Gordon (1997) ar-gues for the use of prices in the context of the United States partly on the grounds that this is of greater policy interest because price inflation is more clearly one of the ultimate targets of macro policy.

(48)

time needed for cost increases to pass through the various intermediate stages of production.

Furthermore, as suggested by Gordon (1998), to treat expected infla-tion is possible to use a procedure that uses lagged inflainfla-tion: the role of the lagged inflation terms is to capture the dynamics of inertia, whether related to expectation formation, contracts, delivery lags or anything else. This does, however, mean that the specification will not pick up any autono-mous changes in the expectation formation process, which might, for ex-ample, be brought about by a change in policy regime.

The particular specification of equation [1.2] used in this paper is such that the changes in output price inflation are explained in terms of the out-put gap and changes in imported inflation, with the following dynamic form:

2

ATT> - X APA 7 Q _ P + a}GAPt + a4AGAPt + a,[ut-i(ir' - i r + p,

P=1 [ 2 2 ]

where A denotes the first difference operator, subscripts denote lags and variables are defined as following:

7T = Inflation rate of business sector output deflator at factor cost; GAP = Output gap, per cent difference between actual and estimated

po-tential output;

cu = Ratio of imports of goods and services to GDP;

ir'mp = Inflation rate of imports of goods and services deflator.

Ali data come from the OECD Economics Department's Analytical Data Base. The relatively parsimonious lag structure was adopted after preliminary investigation found that additional lags were statistically insignificant.

This specification implies no long run trade off between the level of out-put and the level of inflation: a temporary increase in the outout-put gap will lead to a permanent increase in inflation.3 The extent of this trade-off is defined as a «sacrifice ratio» - denoting the number of percentage point years of out-put loss required to reduce inflation by one percentage point - which can be readily calculated from the parameters of the estimated equation.

Specifically, the sacrifice ratio is calculated as (1 — a\ — a2)/(100 * a?); the computation of the sacrifice ratio assumes that potential output is exogen-ous, but if persistence leads to effects from the output gap on potential then the concept is poorly defined.

3 Here and throughout this paper, an increase in the output gap will refer to the situation

(49)

The form in which import price inflation enters equation [2.2] is such that any permanent change in the level of import prices (or import price inflation) is eventually f u l l y reflected in an equivalent change in the level of output prices (or output price inflation). While the estimated equation is a reduced form relationship, such a long-run response would, for exam-ple, be obtained from a more complete wage-price system in which homo-geneity is imposed throughout, but where there is «real wage resistance» to changes in import prices.

The speed of adjustment of output prices to import prices is assumed to be proportional to the degree of openness of the economy, but even for a relatively open economy the coefficient estimates reported later in the pa-per suggest that it typically takes more than a decade for anything dose to complete pass-through from import to domestic prices to be completed. A number of country-specific dummy variables, mostly related to the first oil shock, are also included to account for large residuai errors and the details are in the tables reporting the estimation results.

For a few countries where the dynamic DGAP term (= first difference of the output gap term) had no statistical significance, we tried to include the term «level» GAP specifying it with a lag where this could have been empirically preferred to a contemporaneous GAP term. The econometrics results were, however, always strongly in favor of a contemporaneous GAP term, so we dropped the DGAP term if statistically insignificant.

There is no clear economie rationale for including an intercept in the estimated equation: if output remains at potential and import and domestic inflation are equalized then there is no reason to expect a systematic change in inflation. Arguably, there may be a case to include an intercept term in this form of equation to capture the effect of omitted supply shocks. In practice, however, when an intercept term is included in the sin-gle equation estimations it is nearly always statistically insignificant and so it is excluded from the analysis.

3 . E S T I M A T I O N PROCEDURE

The general approach adopted is to estimate individuai equations for each country by OLS and subject them to a range of misspecification and diagnosis tests. Thus, equation [2.2] is estimated separately by OLS for the G7 countries using annual data that, for most OECD countries, cover the period from the late 1960s-early 1970s to 2000.4

(50)

Statistically insignificant dynamic variables (Ar_i, A7Tr_2 and DGAP) are dropped sequentially from the equation, although the GAP and im-ported inflation terms are retained regardless of significance or sign so that it is always possible to compute a sacrifice ratio for each country.

One of the basic procedures to adopt in dealing with time series data is to check for stationarity. However, this was not a main concern in this specific case since the endogenous variables and many explanatory vari-ables included in the Phillips curve specification adopted are first differ-enced and are not in levels. For completeness we checked the correlo-grams and the autocorrelation functions of every variable included in the regressions and they show very low persistence decaying very quickly.5 Particular caution was adopted in checking the GAP time series of the G-7 countries.

Then specific tests were implemented to improve the regression out-puts.

First a White Test for heteroskedasticity in the residuals from a least squares regression (White, 1980) was carried out. Ordinary least squares estimates are consistent in the presence of heteroskedasticity, but the con-ventional computed standard errors are no longer valid. White's test is a test of the nuli hypothesis of no heteroskedasticity against heteroskedasti-city of some unknown general form.

White also describes this approach as a general test for model misspe-cification, since the nuli hypothesis underlying the test assumes that the er-rors are both homoskedastic and independent of the regressors, and that the linear specification of the model is correct. Failure of any one of these conditions could lead to a significant test statistic. Conversely, a non-signif-icant test statistic implies that none of the three conditions is violated.

These equations were then tested for autocorrelation (LM Breusch-Godfrey test for up to second order serial correlation). The Durbin-Wat-son test for serial correlation is not a valid procedure here at least for two reasons: firsdy, that test allows only test the nuli hypothesis of no serial cor-relation against the alternative hypothesis of first-order serial corcor-relation; this is a limiting outcome in the present context. Second, and more impor-tant, since [2.2] is a dynamic model that includes lags of the endogenous variable as explanatory variables the usuai Durbin-Watson test is no longer valid.

Unlike the Durbin-Watson statistic for AR(1) errors, the LM

Breusch-5 We did not indude the graphs of the correlograms in the appendix to keep the exposition

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