• Non ci sono risultati.

Annali della Fondazione Luigi Einaudi Volume 35 Anno 2001

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Annali della Fondazione Luigi Einaudi Volume 35 Anno 2001"

Copied!
512
0
0

Testo completo

(1)

ANNALI

della

FONDAZIONE

LUIGI EINAUDI

X X X V - 2 0 0 1 h j $

(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)

ANNALI

della

FONDAZIONE

LUIGI EINAUDI

X X X V - 2 0 0 1 h H

(8)
(9)

PARTE I - C R O N A C H E D E L L A F O N D A Z I O N E

I . TERENZIO COZZI, Relazione per l'anno 2001 pag. xi

I I . Le persone » XXVII

I I I . Bando di concorso

» xxxv

PARTE I I - S A G G I

FRANCO BEVILACQUA - GABRIELLA BEVILACQUA, 'Random walks'

nelle serie storiche macroeconomiche? Evidenza empirica e

implicazioni teoriche » 3

ANDREA MANTOVANI, Does a market economy promote freedomì » 45 LUCA GAMBETTI, The Effectiveness of monetary policy: Evidence

from a non-standard identifying criterion » 57

CLAUDIA CICCONI, I piccoli aggiustamenti di bilancio. I paesi

eu-ropei nel periodo 1970-99 . . » 77

CESARE CUTTICA, Riflessioni inaspettate. Robert Filmer, vertuous

wife e caccia alle streghe » 101

MARCO PLATANIA, Repubbliche e repubblicanesimo in

Monte-squieu. Percorsi bibliografici, problemi e prospettive di ricerca » 147

SIMON LEVIS SULLAM, «Pensiero e azione»: Giovanni Gentile e il

fascismo tra Mazzini, Vico (e Sorel) » 193

ELISABETTA BRIGHI, Tra necessità ed autonomia: congetture ed

(10)

DAVIDE GRASSI, Sindacati e politica in Spagna: dalla transizione

democratica ai governi di Aznar pag. 251

PARTE III - TESTI E DOCUMENTI

GIOVANNI SARTORI, Metodologia della scienza politica. Relazione al Convegno di studi sulla scienza politica (Centro di Studi metodologici, Università di Torino, 27-28 ottobre 1962),

a cura di Silvio Paolini Merlo » 281 GIOVANNI BUSINO, Materiali per la bio-bibliografia di Umberto

Ricci » 323

GIOVANNI BUSINO, Bibliografia di Umberto Ricci » 375 LUIGI EINAUDI, Appunti di diario. 28 aprile - 11 maggio 1948, a

(11)
(12)
(13)

Premessa

Come di consueto, anche nell'anno trascorso la Fondazione ha ripartito l'utilizzo delle proprie risorse in varie direzioni: è proseguita l'opera di con-solidamento e sviluppo della Biblioteca, con acquisti di libri e periodici ita-liani e stranieri, nonché la pubblicazione di nuovi studi e l'erogazione dei contributi di studio ai giovani.

Tuttavia la necessità di far fronte ai costi fissi di gestione, i limiti impo-sti dai vincoli di bilancio e l'onere sempre crescente rappresentato dagli ac-quisti librari, hanno in qualche misura ridimensionato gli apporti a favore dei giovani studiosi.

Gli enti pubblici istituzionali hanno avuto ancora una volta un imptante ruolo di sostegno alla vita della Fondazione, con finanziamenti sia or-dinari che straoror-dinari, come ad esempio gli interventi finalizzati all'infor-matizzazione della Biblioteca e dell'Archivio. D'altra parte però il contribu-to tabellare dello Stacontribu-to, che a lungo è stacontribu-to tra le fonti primarie delle nostre entrate, da alcuni anni si presenta nettamente inadeguato a fronteggiare le esigenze dell'ente.

Malgrado queste obiettive difficoltà finanziarie, le dotazioni librarie e archivistiche hanno registrato, anche grazie a lasciti e donazioni, una per-centuale costante di accrescimento, mentre per quanto riguarda il settore editoriale sono state promosse e realizzate alcune importanti pubblicazioni. Inoltre sono in progetto nuovi volumi destinati ad aggiungersi agli oltre 90 titoli già presenti nel nostro catalogo.

(14)

strumenti di lavoro adatti alle necessità di una società moderna - per citare letteralmente le nostre disposizioni statutarie - rappresenta non solo un in-vestimento lungimirante e di sicura resa per le generazioni future, ma un obiettivo ineludibile per la nostra istituzione.

Da ultimo la notizia della scomparsa di uno degli ultimi superstiti del gruppo di persone che contribuirono alla nascita della Fondazione. A Ba-silea il 5 giugno scorso è scomparso all'età di novant'anni Antonio d'Aro-ma, componente del Consiglio di Amministrazione fin dalla costituzione dell'Ente, di cui fu presidente per dieci anni dal marzo 1979 al luglio 1989.

Egli, in verità, aveva vissuto le vicende della Fondazione ben prima del formale riconoscimento avvenuto con Decreto del Capo dello Stato nel marzo 1966, in virtù del rapporto di consuetudine e di amicizia che lo le-gava alla famiglia Einaudi e particolarmente a Mario e a Roberto.

Era un rapporto che, come egli amava ricordare, durava da due gene-razioni dei d'Aroma in quanto il padre aveva attivamente collaborato con il senatore Luigi Einaudi in studi e ricerche di carattere tributario ai tempi in cui era stato direttore generale al Ministero delle Finanze per assumere nel 1925 la carica di vice direttore generale della Banca d'Italia. E, divenuto Luigi Einaudi governatore della Banca d'Italia nel 1945, Antonio d'Aroma fu accanto ad Einaudi in Banca d'Italia prima come responsabile dell'Uffi-cio di collegamento con le autorità Alleate e successivamente come se-gretario privato per poi rivestire analogo incarico dal 1948 per tutto il set-tennato presidenziale e seguirlo ancora per alcuni anni al termine della presidenza.

Consigliere in rappresentanza degli Enti finanziatori, d'Aroma dal marzo 1989, a seguito del nuovo statuto che porta la data di quell'anno, faceva ancora parte del Consiglio di Amministrazione come membro cooptato.

(15)

1. L A BIBLIOTECA E L'ARCHIVIO

1.1. La Biblioteca La sala di lettura

Le presenze di lettori registrate nel corso dell'anno sono state 7.390 e i prestiti interni erogati assommano a circa 25.000 unità. Accanto al servizio prestiti la Biblioteca ha fornito agli utenti anche il servizio di informazioni bibliografiche da parte del personale, nonché quello di interrogazione a ca-talogo - cartaceo e on line - oltre al servizio di fotocopiatura.

Gli acquisti

La spesa complessiva della Biblioteca per il 2001 ammonta a circa Lire 485 milioni, cifra che rappresenta il 20% delle uscite totali della Fondazio-ne, in aumento del 40% rispetto al corrispondente dato del consuntivo 2000, pari a circa L. 345 milioni.

Al dato economico non fa peraltro riscontro quello numerico, relativo al quantitativo di volumi acquistati, nettamente inferiore nel 2001 rispetto al 2000, come da grafico, in quanto i nuovi acquisti e i rinnovi delle riviste, per larga parte editi negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, riflettono larga-mente lo svantaggio del cambio della lira con il dollaro e la sterlina.

Sono stati acquistati libri italiani, intracomunitari ed extracomunitari ri-partiti tra i seguenti argomenti: economia e storia economica, storia del-l'Europa, del Nord America, del Messico e dell'America Latina, scienze so-ciali e sussidi di ricerca.

La sezione 'rari' si è inoltre accresciuta di 5 nuove opere acquisite sul mercato del libro d'antiquariato: J.-J. ROUSSEAU, Emile ou de l'éducation (3 voli.), Paris, Didot, 1813; Tariffa generale: o siano conti fatti per qualunque sorta di cose. A rubbi, libbre, ed onde, Aune o rasi od emine, o qualunque cosa altra cosa o numero, peso e misura, Torino, Giampaolo Saverio Fonta-na, 1783; Codice penale per gli stati di S.M. il Re di SardegFonta-na, Torino, Stam-peria Reale, 1839; Scritture che sono state secretamele distribuite dalla corte di Roma agli Eminentissimi signori Cardinali, per avere il loro sentimento sulle controversie con quella di Torino, e risposta alle medesime, Torino, Gio. Battista Valletta, s.d. [1730]; Banco patriotico, Torino, Pane e Barbe-ris, s.d. [1799].

(16)

Volumi 2001 1380 5 1502 2000 1367 2090 1999 1289 10f 1473 1998 775 6544 1997 1241 1245

• Acquisti • Antiquariato • Cambi/Omaggi

per un importo di Lire 236.439.722. In particolare, gli abbonamenti a rivi-ste americane sono pari a Lire 62.000.000 circa e quelli a rivirivi-ste inglesi am-montano a Lire 65.000.000 circa. Sono stati inoltre sottoscritti abbonamen-ti a riviste italiane per circa Lire 32 milioni.

Sono state acquisite 7 nuove testate, tra le quali vanno ricordate: «World economics», «Global competitiveness report» e «Cultura latinoa-mericana».

La catalogazione

La catalogazione dei volumi è avvenuta come di consueto in collega-mento con la rete informatica SBN e ha riguardato sia le nuove accessioni (in acquisto o in omaggio), sia il recupero di una parte dei titoli presenti nel precedente catalogo cartaceo. Per il recupero del pregresso la Fondazione si è avvalsa, per tutta la durata del 2001, del contributo di tre addetti ester-ni, assunti con contratto di collaborazione coordinata e continuativa affian-cati e istruiti dal personale della Biblioteca.

(17)

Periodici 1800-1 1600-1400 1200 1000 -800 600 4 0 0 2 0 0 u -1997 1998 1999 2000 2001 • Terminate 1428 1532 1559 1620 1665 • Bilanci 363 342 326 307 307 • Straniere 779 716 714 714 678 • Italiane 561 547 533 500 495

Nel triennio 2003-2005 è prevedibile che i titoli catalogati in SBN sa-ranno dalle 45 alle 50.000 unità: dunque una quantità significativamente superiore ai 20.000 titoli ipotizzati nella relazione previsionale trasmessa al Ministero per i Beni e le Attività Culturali relativa al periodo 2000-2002, e di questo dato positivo va dato merito all'avanzato grado di profes-sionalità e di rendimento della Biblioteca, che ha assorbito il maggior cari-co di lavoro derivante dal dover seguire l'opera dei cari-collaboratori esterni. E un dato altrettanto positivo può essere sottolineato a margine di queste an-notazioni: cioè il contributo che la Fondazione ha recato alla preparazione professionale di un ristretto, ma certamente qualificato, nucleo di giovani bibliotecari.

1.2. L'Archivio

(18)

L'apertura al pubblico

Complessivamente l'affluenza degli studiosi e la quantità dei prestiti re-gistrano per il 2001 un lieve incremento, con 201 presenze contro le 189 del 2000 e 9.717 fascicoli consultati, contro gli 8.952 dell'anno precedente. I nuovi fondi

Gli ultimi fondi d'archivio, pervenuti in donazione, sono le carte per-sonali di Augusto Monti e quelle di Giovanni Busino.

Sulla biografia di Augusto Monti ( 1 8 8 1 - 1 9 6 6 ) , si rimanda a G . T E S I O ,

Augusto Monti. Attualità di un uomo all'antica, Cuneo, L'Arciere, 1980. Le sue carte sono state donate alla Fondazione nel 2000 dalla vedova, signora Caterina Monti Bauchiero.

Il fondo consta di 24 dossiers, pari a 3,60 metri lineari di scaffalatura, e comprende scritti autografi di Monti, sia di narrativa che di saggistica oltre a numerosi articoli per riviste e periodici (ad esempio «L'Unità», «Belfagor», «Nuova antologia» e «Il Ponte»), il che ha reso necessaria la stesura prelimi-nare di un profilo bibliografico della produzione dell'Autore. Vi sono inoltre lettere, documenti e una sezione iconografica. Nel corso del 2001 l'intero fondo è stato definitivamente schedato ed è consultabile dagli studiosi.

Giovanni Busino, nato nel 1932 a Grisolia (Cosenza), è professore di Sociologia all'Università di Losanna dal 1968, membro del nostro Comita-to scientifico dal 1971 e docente di Sociologia sComita-torica all'Università di Gi-nevra dal 1976; è inoltre membro della Société franfaise d'histoire des sciences humaines, della Société franfaise de sociologie e della Società ita-liana degli economisti. Il prof. Busino ha donato alla Fondazione l'archivio da lui raccolto nel quarantennio che va dalla fine degli anni '50 a tutti gli anni '90. Si tratta di un corpus di oltre 10.000 carte, in prevalenza lettere, scambiate con studiosi di sociologia e politica italiani, svizzeri, francesi e americani. Nel corso del 2001 ha avuto inizio la schedatura provvisoria del fondo che sarà accessibile alla consultazione, per espressa volontà del donatore, a partire dal 2006.

La conservazione dei fondi esistenti

(19)

scanner planetario Bookeye, che è stato acquistato appunto nel 2001 grazie a un apposito finanziamento del Ministero dei Beni culturali.

Si tratta di un'apparecchiatura in grado di riprodurre su CD e di ren-dere consultabile a video qualunque tipo di testo o documento. I vantaggi legati alla scansione sono numerosi. E opportuno premettere che i testi d'archivio - a differenza dei testi a stampa, che sono pubblicati in più esemplari - sono di norma esemplari unici, soggetti all'usura del tempo e quindi a rischio di degrado e distruzione. La riproduzione dei documenti su supporto informatico, una volta terminata, consentirà di riporre al sicu-ro gli originali, continuando a offrire agli studiosi la possibilità di consul-tarli ed eventualmente riprodurli in copia, evitando però di maneggiarli fi-sicamente. Inoltre, tramite scanner, l'immagine di ogni singolo documento può essere ripulita da macchie e aloni e resa più nitida, la si può ingrandire per intero o nei particolari e infine si può stamparla. Il tutto mantenendo inalterata la struttura dell'archivio.

2 . L'APPOGGIO AI GIOVANI

25 studiosi hanno beneficiato di una borsa di studio per iniziare e/o completare i propri studi. La gran parte di essi ha proseguito il proprio la-voro e svolto ricerche presso importanti atenei stranieri il cui alto costo d'i-scrizione è stato parzialmente a carico di questo ente.

Nominativo Argomento della ricerca Sede

Federica La rivista «Il Ponte» (1945-1956). Italia BERTAGNA

Elisabetta BRIGHI Politica intema ed intemazionale nell'azio- London School of

ne diplomatica italiana Economics Valentina BRUNO La teoria delle aste. London School of

Economics Claudia CICCONL I vincoli imposti dal patto di stabilità ai Université Libre

paesi membri dell'UE. de Bruxelles

Cesare CUTTICA II pensiero di Robert Filmer. Sussex Giacomo Economia del lavoro a livello nazionale ed Pompeu Fabra

DE GIORGI intemazionale.

Federico G. ETRO Studio delle componenti politiche ed eco- Harvard nomiche della creazione, attività ed

allar-gamento di Confederazioni di nazioni per

(20)

Nominativo Argomento della ricerca

l'accentramento di politiche fiscali, mone-tarie e commerciali, con particolare riguar-do all'UE.

Anna Maria FIORI II controllo del rischio di mercato attraver-so lo studio econometrico delle serie tem-porali finanziarie. Sede Università di Losanna European Doctoral Program Pierpaolo Competizione fiscale nell'ambito della

Co-GIANNOCCOLO munità Europea con riferimento all'educa-zione e ai suoi effetti sulla migraall'educa-zione

Maddalena Le proposte di riforma dell'attuale architet- Pompeu Fabra HONORATI tura regolamentare sui mercati finanziari.

Javier LEZAUN Science advise and transnationalism: The USA, Europa Politics of GMO's in the new Europe.

Andrea Economia dell'innovazione e mercati

oli-MANTOVANI gopolistici.

Université Catholique de Louvain Giordano MION La New economie geography. Université

Catholique de Louvain

Huayta MONTOYA E1 nacimiento de la arqueologia y las for- Messico, Spagna URIARTE

Sergio NICCOLAI Daniele Pozzi

mas de la politica del Estado de la Ilustra-ción. E1 proceso en la Nueva Espana.

Le prime fasi della meccanizzazione indù- Italia, Messico striale in Messico (1830-1880). Fabbriche,

imprenditori, tecnologie.

La crescita delle risorse organizzative del-l'AGIP (1940-1960).

Francesco RAMPA Innovazione tecnologica e commercio in-ternazionale nei sistemi economici in via di sviluppo.

Francesco RIDOLFI Analisi dell'influenza del cambiamento del-la struttura demografica suldel-la spesa per consumi.

(21)

Nominativo Argomento della ricerca Sede

Mattia N. ROMANI Povertà in Costa d'Avorio: risultati di

ana-lisi microeconomica di dati. Oxford University

Guri SCHWARZ Alle origini del patriottismo antifascista: li-turgia e immaginario collettivo, 1943-1947.

Pisa, Roma MariaTeresa

SLLVESTRINI

La Fondazione Luigi Einaudi. Storia di una istituzione culturale.

Torino

Davide TABOR La relazione tra fascismo e mondo operaio torinese.

Torino

Filippo TADDEI Il problema dei cicli economici. Columbia University

Cristina VASTA Debolezze della borghesia imprenditoriale e limiti del riformismo pontificio settecen-tesco. Il caso di Bracciano.

Roma

3 . SEMINARI, CONVEGNI, CONFERENZE

Nel corso dell'anno, con il parziale contributo finanziario della Fonda-zione, si è attivata una collaborazione con l'Università degli Studi di Torino a sostegno di contratti di ricerca a favore di studiosi qualificati. Le ricerche finali, condotte presso l'Ateneo, saranno pubblicate in volumi a carattere monografico. A questo scopo si è stipulato con il Dipartimento di Storia un contratto relativo ad una ricerca in ambito storico contemporaneo, di-retta in particolare ad un'analisi del sistema politico italiano del secondo dopoguerra con speciale riferimento alla figura di Ugo La Malfa.

Il 29 marzo, alla presenza dell'autore, e con gli interventi di C. Malan-drino, R. Marchionatti e P. L. Porta, è stato discusso il volume di Riccardo Faucci, L'economia politica in Italia.

Sono stati inoltre consolidati e sviluppati i rapporti con organizzazioni scientifiche internazionali dando impulso alle convenzioni già in atto con la Cornell University e con il Colegio de Mexico.

Il 30 marzo, nel corso di una giornata di dibattito, è stato presentato il volume Una rivista all'avanguardia: la «Riforma sociale», 1894-1935. Politi-ca, società, istituzioni, economia, statistica, curato da Corrado Malandrino, pubblicato con il contributo del CNR.

(22)

ana-loghe istituzioni in grado di elaborare e realizzare ricerche e convegni sulle dinamiche d'inserimento delle aree emergenti nel processo di globalizzazio-ne economica. E altresì in progetto un ciclo di seminari sul ruolo e le pro-spettive che le diverse istituzioni cittadine presentano nel contesto sociale e culturale torinese, in cui la cultura istituzionale dei diversi enti coinvolti sa-rà messa a confronto con quella analoga degli altri istituti partecipanti.

Il 16 novembre, sotto l'alto patrocinio del Presidente della Repubblica, è stato presentato il volume curato da Paolo Soddu, Riflessioni di un

libe-rale sulla democrazia, 1943-1947. L'opera, pubblicata grazie al contributo finanziario della Fondazione Cariplo, raccoglie scritti, editi e inediti, di Lui-gi Einaudi. Hanno partecipato al dibattito A. Manzella, N. Tranfaglia, G. Zagrebelsky e V. Zanone.

Nelle settimane scorse, al fine di sviluppare alcune tematiche del setto-re economico, il Dipartimento di Economia dell'Università di Torino ha deliberato d'insediare presso la Fondazione due nuovi centri di ricerca: il Centro di studi sulla storia e i metodi dell'economia politica «C. Napoleo-ni» e l'EBLA Center (International Center for Research of the Economics of Culture, Institutions and Creativity): le due istituzioni, d'intesa con la Fondazione, svilupperanno e promuoveranno una serie di seminari relativi ai propri ambiti di studio.

D'intesa con il Dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Tori-no, è stato organizzato un ciclo di conferenze italo-francesi dal titolo «Teo-rie e metodi delle scienze sociali: bilancio di un secolo» che ha coinvolto docenti delle Università di Parigi, Bordeaux, Lille e del CNRS.

4 . L E PUBBLICAZIONI

Nel corso dell'anno sono state pubblicate le seguenti opere, stampate e distribuite dalla casa editrice Olschki di Firenze.

- «Annali», XXXIV, 2000 (pp. XL-389).

Il volume, come di consueto, riporta nella prima parte un breve reso-conto delle attività e iniziative dell'ente. Nella parte II sono pubblicati al-cuni saggi di studiosi e borsisti; la III parte, infine, pubblica testi di parti-colare interesse storico.

Diamo qui di seguito il piano dell'opera: Parte I. CRONACHE DELLA FONDAZIONE

(23)

III. Bando di concorso

IV. Statuto della Fondazione Luigi Einaudi

Parte II. SAGGI

LUCA BOSSI, The Phillips Curve strikes back: Evidence from the G-7 countries. MASSIMO FRANCHI, Fondamenti teorici della politica monetaria della BCE: perché la

politica di inflation-targeting è ottimale?

ANTONIO FALATO, Il paradosso della disoccupazione italiana: uno sguardo d'insieme

e qualche semplice ragionamento.

ENRICHETTA RAVINA, Yield curve, risk premium and future economie activity:

Theo-retical foundations and empirical analisys.

EMANUELE ROSSI, Rinnovamento e rottura della continuità nella proposta politica di

Lelio Basso (dagli anni Venti alla caduta del fascismo).

VALENTINA TORTELLI, L'esproprio delle aziende degli ebrei di Vienna. Economia e

politica razzista.

FEDERICA BERTAGNA, «La storia, la politica e la morale»: «Il Ponte» dal 1945 al

1947.

ALESSIA NUTI, I comunisti senesi e la sfida della modernizzazione: il 'miracolo

eco-nomico' in una provincia rossa (1958-1967).

BRUNA BAGNATO, I diari di Mosca di Luca Pietromarchi: suggerimenti d'uso e ipotesi

di lettura.

P a r t e III. TESTI E DOCUMENTI

EMMA CABIATI, L'attività editoriale della Stamperia Reale di Torino nel XVIII secolo. - LUIGI EINAUDI, Riflessioni di un liberale sulla democrazia 1943-1947, a

cura di Paolo Soddu («Studi», 40, pp. XXVIII-300, con il contributo fi-nanziario della Fondazione Cariplo).

(24)

- I diari di Luca Pietromarchi, ambasciatore italiano a Mosca (1958-1961), a cura di Bruna Bagnato («Studi», 41, pp. L-446, con il contributo finan-ziario della Regione Piemonte).

Il volume raccoglie i diari tenuti dal diplomatico italiano dal luglio 1958 al marzo 1961, cioè dalla nomina ufficiale a titolare dell'Ambasciata di Mosca fino al richiamo a Roma per raggiunti limiti di età. I diari di Pie-tromarchi, in totale 18 quaderni manoscritti dal 1933 al 1961, furono ri-trovati in circostanze fortuite dagli eredi in una casa di vacanze della fa-miglia e donati alla Fondazione nel 1996. I quaderni qui pubblicati co-prono il periodo luglio 1958-marzo 1961 con una lacuna relativa al perio-do 26 settembre-29 dicembre 1959, corrispondente al quaderno numero cinque mai ritrovato. I diari contengono annotazioni quasi quotidiane su-gli incontri dell'autore con Kruscev e personalità sovietiche, considerazio-ni non di rado amare sui suoi rapporti tutt'altro che facili con Palazzo Chigi, nonché riflessioni sul clima sociale e culturale e sulle condizioni economiche della Russia sovietica. Importanti sono le pagine relative alla visita del presidente Gronchi e del ministro degli Esteri a Mosca nel feb-braio 1960. Pietromarchi dedica ampio spazio alle intemperanze verbali di Kruscev nei confronti della delegazione italiana e alle polemiche che ne seguirono sui principali quotidiani del nostro paese e all'interno dello stesso Ministero degli Esteri.

5 . L A GESTIONE DELLA SEDE E IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI

Può considerarsi ormai virtualmente compiuto il piano di messa a nor-ma di Palazzo d'Azeglio, In base alla legislazione comunitaria e nazionale in materia di sicurezza, che ha comportato negli ultimi vent'anni oneri nell'or-dine di più di un miliardo di Lire secondo i valori degli anni in cui forniture e lavori vennero effettuati. Inoltre per il 2002 si prevede la realizzazione dell'impianto idrico antincendio ai sensi dell'art. 8 del DPR 418/1995. La Fiat SpA., proprietaria del Palazzo, ha assunto a proprio carico la spesa relativa per l'intero importo di € 50.000.

Nel triennio 2003-2005 si può prevedere che l'ordinaria gestione dei servizi e degli impianti comporterà oneri nell'ordine di circa 200.000 € an-nui e quindi di 600.000 per il prossimo triennio. Se poi l'Ente potrà dispor-re di finanziamenti aggiuntivi, potrà proporsi un duplice obiettivo:

(25)

b) razionalizzazione degli spazi destinati alle predette raccolte, con la sostituzione delle attuali scaffalature di tipo tradizionale con altre di tipo compact.

Quanto al primo obiettivo, nel citato triennio sarà possibile la realiz-zazione dell'impianto di climatizrealiz-zazione della sala rari einaudiani, che ospita circa 7.000 opere di notevole valore scientifico e commerciale: un patrimonio librario quantificabile in alcuni milioni di Euro, con molte prime edizioni e numerosi titoli di antiquariato. L'impianto, al cui parzia-le finanziamento è stata invitata a collaborare la Regione Piemonte, è pe-riziato per un importo di circa € 35.000, compresa la messa in opera e l'IVA. La sostituzione della vecchia impiantistica, risalente agli anni '70 (ormai al limite dell'obsolescenza), situata nel grande seminterrato corri-spondente alla parte aulica del Palazzo e la dotazione di un impianto di controllo termo-idrometrico nei locali fronteggianti il cortile di servizio, rappresentano un obiettivo meno agevolmente raggiungibile considerati i costi, pari rispettivamente a 450.000 € e a 36.000 €, e come tali neces-sariamente differibili a tempi successivi. Quanto sopra se non saranno at-tivate fonti di finanziamento straordinarie, e a questo proposito si precisa che nel 2002 è stata rinnovata apposita istanza alla Presidenza del Consi-glio dei Ministri per fruire di un contributo in base alla legge n. 222/1985, istanza che era stata finalizzata appunto alla parziale realizzazione dell'im-piantistica citata.

(26)

6 . L A SITUAZIONE FINANZIARIA

ENTRATE USCITE

Redditi patrimoniali 67 Assegni di ricerca 254 Contributo dello Stato 600 Attività accademiche, seminari 119

Altri contributi 1.178 Biblioteca 483

Contributi c/esercizi futuri 138 Pubblicazioni 50

Contributi Bibliotecari e archivisti 561

da situazioni patrimoniali Personale amministrativo

esercizi precedenti 350 e servizi 415

Proventi vari e rimborsi 64 Manutenzione sede 347

Deficit 29 Imposte 59

Accantonamentio impegni

ci esercizi futuri 138

2.426 2.426

La programmazione di qualsiasi attività ed iniziativa ha dovuto essere ancorata all'andamento di una situazione finanziaria caratterizzata da un la-to dalla persistente rigidità delle entrate e dall'altro dalla consistente lievi-tazione delle spese generali e amministrative, oltre a quelle finalizzate all'ac-quisto di nuovi libri, alle borse di studio, alle pubblicazioni e all'organizza-zione di convegni e seminari.

Circa le entrate è importante notare che - oltre al contributo tabellare dello Stato, di cui si dirà più avanti - gran parte dei finanziamenti hanno carattere straordinario. Si tratta cioè di erogazioni che l'ente acquisisce at-traverso canali attivati di volta in volta anno per anno, in assenza di piani 'contrattabili e rinnovabili' con gli enti sostenitori.

Per quanto riguarda il contributo statale, che già in passato non era suf-ficiente a costituire un ancoraggio affidabile per le esigenze ordinarie del-l'ente, è importante rilevare il profilarsi di un andamento tendenziale deci-samente negativo. Infatti per il 2001 esso ammonta al solo 25% del totale a pareggio del nostro bilancio ed è destinato a ridursi nel 2002 da L. 600.000.000 a poco meno di 500 milioni di vecchie lire, ai sensi di una di-battuta applicazione della legge finanziaria 2002.

(27)

gestione dei nostri settori qualificanti. In particolare le acquisizioni della Bi-blioteca scontano largamente lo svantaggio del cambio con il dollaro e la sterlina, in quanto gran parte dei volumi e delle riviste di economia e di storia economica sono editi negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Un discor-so analogo vale per l'erogazione delle borse di studio destinate a discor-soggiorni in sedi universitarie inglesi e americane.

I dati essenziali della situazione finanziaria indicano quali limiti verosi-milmente caratterizzeranno nel suo complesso la nostra attività. Fermo re-stando il deciso impegno della Fondazione nella ricerca di nuovi e più ampi canali di finanziamento e pur auspicando una maggiore disponibilità di al-meno una parte degli enti sostenitori, sarà difficile varare iniziative di largo respiro.

Un'inversione di questa tendenza potrebbe essere decisamente agevo-lata da una politica contributiva statale che, nell'applicare la legge n. 534/1996, uniformasse la tabella dei contributi ordinari fissati dall'art. 3 a rigorosi criteri - di cui sarebbe auspicabile non solo una argomentata mo-tivazione ma anche adeguata pubblicità - che privilegino qualità, contenuti e dimensioni delle iniziative culturali; consistenza dei mezzi alle stesse indi-rizzati e risultati conseguiti, a livello nazionale ed internazionale. Ad analo-ghi criteri di equilibrata razionalità dovrebbero ispirarsi i finanziamenti straordinari previsti dalle varie leggi a favore delle nostre istituzioni, le cui assegnazioni si rivelano preziose per sgravarle, almeno in parte, delle sempre più numerose incombenze per l'adeguamento tecnologico degli im-pianti e per l'attuazione delle norme di sicurezza e, quindi, indirettamente, per ridare slancio alle iniziative di effettivo impatto culturale e scientifico. Torino, giugno 2002

Il Presidente del Comitato Scientifico

(28)
(29)

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 1

FILIPPI prof. Enrico, presidente,

in rappresentanza della Fondazione C.R.T.

BERAUDO DI PRALORMO dott. Filippo,

dirigente delle Relazioni esterne del Gruppo Fiat; in rappresentanza del Gruppo Fiat.

BRAVO prof. Gian Mario,

professore ordinario di Storia delle Dottrine politiche, Università di Torino; in rappresentanza dell'Università degli Studi di Torino.

COZZI prof. Terenzio,

professore ordinario di Economia politica, Università di Torino; presi-dente del Comitato Scientifico.

EINAUDI ing. Roberto,

presidente onorario della Compagnia Tecnica Internazionale, Milano; in rappresentanza della Famiglia Einaudi.

FERRONE prof. Vincenzo,

professore ordinario di Storia moderna, Università di Torino; in rap-presentanza del Comune di Torino.

MASSABÒ RICCI dott. Isabella,

direttore dell'Archivio di Stato di Torino; in rappresentanza dello Stato. 1 Tutte le notÌ2Ìe relative alle persone e alle istituzioni si riferiscono all'anno accademico

(30)

PLCHETTO dott. Giuseppe,

presidente della Camera di Commercio di Torino; consigliere cooptato. RUFFINO dott. Emanuele,

in rappresentanza della Regione Piemonte. ZANETTI prof. Giovanni,

professore ordinario di Economia, Università di Torino; in rappresen-tanza della Compagnia di San Paolo.

ZANONE on. Valerio,

presidente della Fondazione Luigi Einaudi per studi di politica ed eco-nomia, Roma; in rappresentanza della Provincia di Torino.

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO PRATI dott. Giovanni.

COLLEGIO DEI REVISORI DEI C O N T I CIRABISI dott. Liliana,

funzionario del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. MASTRODOMENICO dott. Pasquale,

direttore amministrativo dell'Università degli Studi di Torino. PEIRONE rag. Giuseppina,

I dirigente Ragioneria Regionale dello Stato. PIZZALA dott. Domenico,

ragioniere capo del Comune di Torino. RICCI dott. Marco,

ragioniere capo della Provincia di Torino. COMITATO SCIENTIFICO COZZI prof. Terenzio, presidente (predetto). B O B B I O prof. Norberto, membro onorario,

(31)

BUSINO prof. Giovanni,

professore ordinario di Sociologia generale, Università di Losanna. CARMAGNANI prof. Marcello,

professore ordinario di Storia dell'America Latina, Università di Torino.

CIOCCA dott. Pierluigi,

vice direttore generale della Banca d'Italia. D ' A D D A prof. Carlo,

professore ordinario di Economia politica, Università di Bologna. EINAUDI amb. Luigi R . ,

deputy director of the Secretary of State's policy planning staff, Dept. of State, Washington.

FIRPO prof. Massimo, vice presidente,

professore ordinario di Storia dell'Età della Riforma e della Controri-forma, Università di Torino.

LOMBARDINI prof. Siro,

presidente della Banca Popolare di Novara. PASINETTI prof. Luigi L.,

professore ordinario di Analisi economica, Università Cattolica del Sa-cro Cuore, Milano.

RICUPERATI prof. Giuseppe,

professore ordinario di Storia moderna, Università di Torino. SALVADORI prof. Massimo L . ,

professore ordinario di Storia delle dottrine politiche, Università di Torino.

COMITATO ESECUTIVO FILIPPI prof. Enrico, presidente (predetto). COZZI prof. Terenzio (predetto).

(32)

BENEFICIARI DI AUSILIO FINANZIARIO E SCIENTIFICO2

BERTAGNA dott. Federica

(via Brusoni, 8 - Legnago [Verona]). Nata a Nogara (Verona) nel 1974; laureata in Lettere moderne (Università di Verona) nel 1997. Tesi di laurea in Storia contemporanea: «I "Pontieri" di Calamandrei. (La rivista "Il Pon-te" dal 1945 al 1956)», relatore il prof. Emilio Franzina. Dottorato di ricer-ca in Storia della società europea (Università di Verona).

La rivista «Il Ponte» (1945-1956).

«La storia, la politica e la morale»: «Il Ponte» dal 1945 al 1947, «Annali del-la Fondazione L. Einaudi di Torino», XXXIV, 2000, pp. 201-236. Fascisti e collaborazionisti verso l'America (1945-1946), in P . BEVILACQUA,

A. D E CLEMENTI, E. FRANZINA, Storia dell'emigrazione italiana. Partenze, Roma, Donzelli, 2001, pp. 353-368.

BRIGHI dott. Elisabetta

(111 Gower Street - London). Nata a Forlimpopoli (Forlì) nel 1975; laurea-ta in Scienze politiche (Università di Bologna) nel 1999. Tesi di laurea in Teoria delle Relazioni internazionali: «La politica estera e di sicurezza in Europa: analisi dello stato dell'integrazione e delle posizioni nazionali alla luce di alcune teorie delle relazioni internazionali», relatore il prof. Filippo Andreatta. Guaduate Diploma in International Relations (The Johns Hop-kins University); Paul H. Nitze School of Advanced International Studies (Bologna Center); Master in International Relations (The London School of Economics).

Foreign policy and the international/domestic nexus: the case of Italy. Has European "uncommon" foreign policy a future?, «The Johns Hopkins Review of international affairs», voi. 3, 2000, pp. 34-48.

Politica (La) estera e di sicurezza in Europa: un'ipotesi sulla propensione all'integrazione, «Quaderni di scienza politica», voi. 9, n. 1, 2000, pp. 67-104.

Fra necessità ed autonomia: congetture ed ipotesi sugli ultimi vent'anni di politica estera italiana, «Annali della Fondazione L. Einaudi di Torino», XXXV, 2001.

2 Viene indicato l'argomento delle ricerche in corso presso la Fondazione. La bibliografia è

(33)

CICCONI dott. Claudia

(via L. Russo, 97 - Fiumicino [Roma]). Nata a Roma nel 1974; laureata in Scienze statistiche ed economiche (Università La Sapienza, Roma) nel 2000. Tesi di laurea in Economia monetaria internazionale: «L'Unione mo-netaria europea e il Patto di stabilità. Un esame critico», relatore il prof. Luigi Spaventa. Master in Economics and Statistics.

Essays on fiscal policy dynamics.

I piccoli aggiustamenti di bilancio. I paesi europei nel periodo 1970-99, «An-nali della Fondazione L. Einaudi di Torino», XXXV, 2001.

CUTTICA dott. Cesare

(c. XX Settembre, 72 - Frassineto Po [Alessandria]). Nato a Casale Mon-ferrato (Alessandria) nel 1975; laureato in Filosofia (Università di Pavia) nel 2000. Tesi di laurea in Storia della filosofia moderna: «Adamo in Inghil-terra. Studio sulla teoria patriarcalista di Robert Filmer e sul pensiero po-litico inglese del Seicento», relatore il prof. Gianni Francioni.

Sir Robert Filmer, le opere non politiche, il suo contesto culturale e le fonti europee del suo pensiero politico.

Riflessioni inaspettate. Robert Filmer, vertuous wife e caccia alle streghe, «Annali della Fondazione L. Einaudi», XXXV, 2001.

Primato (II) della politica: Algernon Sidney Commonwealthman, in Ideali repubblicani in età moderna, a cura di Fiorella De Michelis Pintacuda e Gianni Francioni, Pisa, ETS (in corso di stampa).

D E G I O R G I dott. Giacomo

(via Sicilia - Cavallino [Lecce]). Nato a Lecce nel 1974; laureato in Econo-mia politica (Università L. Bocconi, Milano) nel 2000. Tesi di laurea in Economia del lavoro: «I differenziali retributivi tra settore pubblico e pri-vato: un'analisi in termini di capitale umano», relatore il prof. Tito Boeri. Master in Economics (Università di Warwick).

Economia del lavoro a livello nazionale e internazionale. FIORI dott. Anna Maria

(34)

Il controllo del rischio di mercato attraverso lo studio econometrico delle serie temporali finanziarie.

Asset allocation in a downside risk framework: A VAR-based approach to portfolio selection, «Cahiers de recherches économiques» di Losanna, no-vembre 2000.

Forecasting financial market volatility: Moving averages, Garcb & Co., «Re-cueil des recherches académiques» di Losanna, settembre 2001.

LEVIS SULLAM dott. Simon

(Cannaregio, 3830 - Venezia). Nato a Venezia nel 1974; laureato in Storia (Università Ca' Foscari, Venezia) nel 1999. Tesi di laurea in Storia contem-poranea: «Una comunità immaginata. Gli ebrei a Venezia negli anni Venti e Trenta», relatore il prof. Mario Isnenghi.

Fortuna di Mazzini e trasformazioni del pensiero mazziniano (1900-1945). Comunità (Una) 'immaginata, dal ghetto alla Grande guerra, «Studi stori-ci», 3, 2000, pp. 619-645.

Immaginare la comunità, «Dipartimento di studi storici dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Annale 1999», 2000, pp. 174-191.

Comunità (Una) immaginata. Gli ebrei a Venezia, 1900-1938, Milano, Uni-copli, 2001.

«Pensiero e azione»: Giovanni Gentile e il fascismo tra Mazzini, Vico (e So-rel), «Annali della Fondazione L. Einaudi», XXXV, 2001.

MANTOVANI dott. Andrea

(via C. Mayr, 161 - Ferrara). Nato a Ferrara nel 1976; laureato in Scienze politiche (Università di Bologna) nel 2000. Tesi di laurea in Economia e politica industriale: «Investimenti in ricerca e sviluppo nei mercati oligopo-listici: aspetti teorici ed empirici», relatore il prof. Luca Lambertini. Economia dell'innovazione e mercati oligopolistici.

Does a market economy promote freedom?, «Annali della Fondazione L. Ei-naudi», XXXV, 2001.

M I O N dott. Giordano

(via Epitaffio, 105 - Latina). Nato a Latina nel 1974; laureato in Economia e commercio (Università La Sapienza, Roma) nel 1999. Tesi di laurea in Economia internazionale: «Agglomerazione e globalizzazione. Teoria e ve-rifiche empiriche», relatore il prof. Giancarlo Gandolfo. Master in Econo-mics (Université Catholique de Louvain-la Neuve).

(35)

NICCOLAI dott. Sergio

(via Roma, 8 - Chiarini [Pisa]). Nato a Chianni (Pisa) nel 1960; laureato in Filosofia (Università di Pisa) nel 1990. Tesi di laurea: «La categoria di sviluppo ineguale. Ricerca sui fondamenti di un concetto nella critica del-l'economia politica di Karl Marx», relatore il prof. Lorenzo Calabi. Ma-ster in Estudios Latinoamericanos (UNAM, México, D. F.) nel 1996; dottorato di ricerca in Storia delle Americhe (Università di Genova) nel 1999.

Le prime fasi della meccanizzazione industriale in Messico (1830-1880). Fabbriche, imprenditori e tecnologie.

RIELLO dott. Giorgio

(via Vittorio E. Ili, 17 - Grantorto [Padova]). Nato a Campo San Martino (Padova) nel 1974. Laureato in Economia aziendale (Università Ca' Fosca-ri, Venezia) nel 1998. Tesi di laurea in Storia economica: «Regioni e con-sumi nella rivoluzione industriale inglese. Un'analisi storiografica e di ca-so», relatore il prof. Giovanni Luigi Fontana. Ph. D. in Storia (University College di Londra).

Produzione e mercato della calzatura nei secoli XVIII e XIX. Londra, Ve-nezia e Parigi. Una prospettiva regionale ed internazionale.

«Chaussure (La) à la mode»: the crisis ofthe London boot and Parisian fashion 1815-50, in The Economie History Society Annual Conference Programme, Bristol, Economie History Society, 2000, pp. 31-38.

Multilinearità (La) di percorso della prima rivoluzione industriale inglese, «Ricerche di storia sociale e religiosa», voi. 58, 2000, pp. 103-125. Art (The) of walking: mobility, urban renaissance and eighteenth century footwear, «Journal of psychogeography and urban studies», voi. I, parte

1, 2001, pp. 1-11.

Camera di commercio italiana per il Regno Unito, in Profili di Camere di commercio italiane all'estero, a cura di G. L. Fontana ed E. Franzina, Mi-lano, Unioncamere - Rubettino, 2001, pp. 65-83.

From consumption, towards production: the case of the boot and shoe trade in early modem England, in The Economie History Society Annual Conference Programme, Glasgow, Economie History Society, 2001, pp. 90-98.

Shaping (The) of a family trade: the Cordwainers Company in eighteenth century London, in Guilds, society and economy in London, 1450-1800, ed. by I. Gadd and P. Wallis, London, Centre for Metropolitan History, 2001, pp. 141-159.

(36)

ROMANI dott. Mattia Nicola

(via San Vito, 6/1 - Trieste). Nato a Trieste nel 1975; laureato in Economia (Università di Pisa) nel 1998. Tesi di laurea in Storia economica: «Ricerca, sviluppo e patrimonio tecnologico del Gruppo IRI dal 1965 al 1992», re-latore il prof. Tommaso Fanfani. Master in Development Economics (Lon-don School of Economics) nel 1999.

Povertà in Costa d'Avorio: risultati di analisi microeconomica di dati Panel sulle famiglie. Le cause dinamiche della povertà.

BIBLIOTECA E ARCHIVIO STORICO MARTINOTTI D O R I G O dott. Stefania, coordinamento. D I PRISCO dott. Alessandro, servizi informatici. D E L U I G I dott. Amalia, biblioteca.

GIORDANA dott. Paola, archivio.

RANIERI AMORICO Maria Rosaria, biblioteca.

GIORDANO TORTIA Paola, aiuto biblioteca e sala consultazione. SCIANNIMANICO Nicola, aiuto biblioteca.

MAIONE Milena, sala consultazione. ALBERGONI Paolo, sala consultazione.

AMMINISTRAZIONE MOROSINI rag. Giovanna, contabilità e patrimonio.

RONCO G E Y M E T Ramona Antonella, aiuto contabilità e patrimonio. G O R I A Fabrizio, segreteria.

(37)

La Fondazione Luigi Einaudi è sorta a Torino nel 1964 per favorire gli studi economici, storici e politici. Essa ha sede a Palazzo d'Azeglio, dove è sistemata la sua Biblioteca. Alle grandi collezioni di Luigi Einaudi, appor-tate in dono alla Fondazione, si sono aggiunti gli acquisti dell'ultimo tren-tennio. Oggi la Biblioteca possiede oltre 190.000 volumi e opuscoli, archivi politico-economici dell'ultimo secolo, e riceve oltre 2.000 pubblicazioni pe-riodiche, di cui molte fra le più importanti sono complete dal loro inizio. Nei limiti consentiti dallo spazio, e tenuto conto dell'importanza della ri-cerca, la Biblioteca è aperta a quegli studiosi qualificati che facciano do-manda di utilizzarne le risorse. Notevoli soprattutto i fondi di economia dal secolo XVIII ad oggi; di storia del pensiero economico e sociale, delle classi operaie e del socialismo utopico; di storia delle istituzioni economi-che, bancarie e monetarie; di scienze sociali contemporanee e di politica dell'America Latina.

BANDO DI CONCORSO Anno Accademico 2001/2002 1. Caratteristiche e finalità

Come in passato, la Fondazione è in grado, anche nell'Anno Accademi-co predetto, di offrire borse di studio a giovani laureati e laureandi che di-scuteranno la tesi di laurea entro il 30 giugno 2001 di ogni Paese nati dal 1° gennaio 1975 in poi.

(38)

a) teoria economica, finanziaria e monetaria; b) problemi dello sviluppo economico e politico;

c) storia economica e sociale in età moderna e contemporanea; d) storia delle idee politiche, economiche e sociali in età moderna e contemporanea;

e) problemi di storia piemontese, con particolare riguardo agli aspetti economici e sociali.

2. Borse di studio

2.1. Classificazione e modalità di assegnazione Le borse di studio bandite sono le seguenti:

a) 4 borse, aumentabili a 5, saranno assegnate per l'Italia e per l'estero per il periodo di mesi 12.

L'importo mensile della borsa sarà:

- di Lire 1.300.000 se usufruite in Italia;

- di Lire 1.600.000 se usufruite negli altri Paesi europei ad esclusione della Gran Bretagna;

- di Lire 1.700.000 se usufruite negli Stati Uniti o in Gran Bretagna. Verranno anche rimborsate spese giustificate di viaggio e di tasse uni-versitarie. La Fondazione si riserva di fissare limiti a tali importi.

b) 1 borsa annuale e non rinnovabile offerta dalle Fondazioni Rocca e Sicca ed intitolata a Manon Michels Einaudi per studi sulla cultura europea del XX secolo, di Lire 1.200.000 mensili e di Lire 1.600.000 mensili, rispet-tivamente se usufruita in Italia o in altri Paesi europei;

c) 1 borsa annuale onnicomprensiva e non rinnovabile di Lire 18.000.000 intitolata a Luca d'Agliano, offerta dall'omonimo Centro Studi, sull'economia dello sviluppo, da effettuarsi presso le Università di Oxford o di Cambridge, o la London School of Economics;

d) 1 borsa annuale e non rinnovabile intitolata a Franco Venturi per studi storici sul Settecento, di Lire 1.200.000 mensili e di Lire 1.600.000 mensili, rispettivamente se usufruita in Italia o in altri Paesi europei;

e) 3 borse annuali onnicomprensive e rinnovabili di L. 15.000.000 cia-scuna offerte dalla Compagnia di San Paolo per studi di carattere econo-mico e storico;

Tutte le borse di cui al presente paragrafo saranno assegnate entro il 20 luglio 2001 dal Consiglio di Amministrazione, a suo insindacabile giudizio, su proposta del Comitato Scientifico.

(39)

2.2. Domande e relativa documentazione

Le domande dovranno pervenire alla Fondazione entro il 18 maggio 2001 (si specifica che non varrà la data del timbro postale) ed essere accom-pagnate da:

a) curriculum vitae che dovrà essere preciso, e atto a chiarire gli studi, la carriera e le attività del candidato;

b) copia della tesi di laurea e di altri eventuali lavori a stampa; c) relazione da cui risultino: 1) il programma di ricerca; 2) i tempi ne-cessari per portarlo a compimento; 3) i materiali a stampa e le fonti d'ar-chivio o altre da utilizzare, ove la natura della ricerca lo comporti, e i luoghi nei quali la ricerca stessa dovrebbe svolgersi;

d) dichiarazioni in busta chiusa sottoscritte da almeno due studiosi qua-lificati che abbiano conoscenza personale del candidato e siano in grado di avallare la relazione di cui alla lettera c);

e) in caso di ricerca presso Università estere, indicazioni precise circa l'iscrizione (se già avvenuta, e per quale anno, o se solo richiesta) e l'ammon-tare delle tasse eventualmente dovute per l'anno accademico suindicato;

f) elenco delle altre eventuali istituzioni, con i relativi indirizzi, alle quali il candidato abbia presentato o intenda presentare analoga domanda entro il 1° ottobre 2001;

g) indirizzo privato, recapito telefonico e indirizzo email.

Le domande che non soddisfino integralmente le condizioni di cui so-pra non verranno prese in considerazione.

2.3. Status dei borsisti I beneficiari:

a) saranno tenuti ad inviare alla Fondazione per iscritto rapporti trime-strali sull'avanzamento della loro ricerca;

b) potranno svolgere altre attività, retribuite o meno, compatibili con l'adempimento del loro programma di ricerca e salva, ove giustificata, una congrua riduzione dell'assegno mensile.

Sono esclusi dal godimento della borsa della Fondazione gli ammessi a dottorati di ricerca, i titolari di borse di studio post-universitarie salvo che esse siano di modesta entità, ricercatori e docenti universitari; non incide-ranno a questo riguardo le borse-premio concesse una tantum;

e) potranno usufruire, su richiesta, di un posto di studio a Palazzo d'A-zeglio, ove disponibile;

(40)

del-le loro ricerche. Il Comitato, su richiesta dell'autore, potrà disporre l'even-tuale pubblicazione negli «Annali» o nelle altre collane della Fondazione. 3. Prestazioni assicurative e assistenziali

Qualora la borsa sia assegnata a cittadini stranieri per ricerche o studi da eseguirsi, in tutto o in parte, in Italia, la Fondazione non si assumerà alcun onere per prestazioni sanitarie e assistenziali per malattia, infortunio o maternità cui l'assegnatario dovesse ricorrere durante la sua permanenza in Italia. Le spese per tali prestazioni saranno pertanto a intero carico del-l'assegnatario medesimo.

Torino, 26 febbraio - 6 marzo 2001

(41)
(42)
(43)

'RANDOM WALKS'

N E L L E SERIE STORICHE M A C R O E C O N O M I C H E ? EVIDENZA EMPIRICA E IMPLICAZIONI T E O R I C H E

In questo articolo viene analizzata la natura delle serie storiche macroe-conomiche. Applicando ad alcune principali serie storiche reali macroeco-nomiche degli Stati Uniti metodi che sono propri dell'analisi dei sistemi di-namici, rifiutiamo l'ipotesi secondo la quale le serie storiche sono generate da un processo unicamente stocastico. Contrariamente alla Teoria dei Real Business Cycle, che attribuisce l'irregolarità nelle serie storiche macroeco-nomiche a fattori casuali, 'shocks' esogeni ed imprevedibili, riteniamo che le fluttuazioni nelle serie storiche prese in esame non possono essere com-pletamente spiegate inserendo solo shock casuali in modelli autoregressi-vi. Una spiegazione deterministica e dinamica può essere utile al duplice scopo di descrivere e prevedere, in modo più accurato, l'evoluzione del sistema.

I modelli macroeconomici lineari, che trovano riscontri empirici in ana-lisi econometriche lineari, sono dunque seriamente messi in discussione. Modelli dinamici non lineari, fondati su analisi metriche non lineari, posso-no invece consentire di estrarre una maggiore e completa informazione ri-guardo i fenomeni economici anche a partire da quelle stesse serie storiche utilizzate nelle analisi empiriche a sostegno della teoria dei Real Business Cycles.

(44)

non lineari deterministiche interne al sistema e fornire risposte endogene alle fluttuazioni delle serie storiche macroeconomiche.

1. INTRODUZIONE

Lo scopo di questo articolo è quello di individuare la natura, determi-nistica o casuale, delle serie storiche macroeconomiche. Quando le serie storiche sono caratterizzate da autocorrelazione nulla in tutti i ritardi, il problema di distinguere una componente deterministica da una compo-nente stocastica risulta impossibile quando sono usati metodi metrici linea-ri (Hommes 1998 Q. Questa impossibilità è dovuta al fatto che i metodi li-neari sono strumenti adatti ad individuare regolarità nelle serie storiche sot-to forma di ausot-tocorrelazione e di frequenza dominante (Graybill 1961,2

Conover 1971,3 Oppenheim e Schafer 19894). I dati delle fluttuazioni delle

serie economiche reali presentano invece autocorrelazione nulla e la fre-quenza dominante non esiste. Tali fluttuazioni sembrano assai simili al ru-more di fondo, il quale di per se stesso non presenta né autocorrelazione né frequenze dominanti. L'analisi spettrale di tali fluttuazioni, apparentemen-te simile a quella del rumore di fondo, ha portato molti economisti a con-siderare tali fluttuazioni quali variabili casuali erratiche i cui eventi sono identicamente ed indipendentemente distribuiti (i.i.d).

Tale ipotesi i.i.d. sulle fluttuazioni è in realtà una ovvia necessità per tutti i modelli lineari per descrivere almeno approssimativamente le irrego-larità nei dati osservati. In passato sono stati presentati due tipi di modelli economici lineari basati sull'ipotesi i.i.d. nei residui. Nel primo modello (noto anche come modello con trend deterministico) la variabile evolve in funzione del tempo lungo un trend lineare ed uno shock sposta tempora-neamente il valore della variabile dal valore di trend lineare. Nel secondo modello (modello con trend stocastico) la variabile evolve in funzione del suo valore precedente ed uno shock sposta il valore della variabile da tale valore (Rappoport e Reichlin 19895). Lo shock in questo caso incide

evi-1 C. H. HOMMES, Nonlinear economie dynamics, Amsterdam, UVA, 1998.

2 F. A. GRAYBILL, An lntroduction to linear statistical models, New York, McGraw-Hill, 1961.

3 W. J. CONOVER, Practical nonparametric statistics, New York, Wiley, 1971.

4 A. V . OPPENHEIM - R . W . SCHAFER, Discrete-Time signal processing, Englewood Cliffs,

Prentice-Hall, 1989.

5 P . RAPPOPORT - L . REICHLIN, Segmented trends and nonstationary time series, «Economie

(45)

dentemente sul valore della variabile in tutti i tempi successivi al primo e pertanto ha effetti persistenti. Da ciò deriva che la serie storica è intera-mente determinata dalla somma di tutti gli shock passati.

L'evidenza empirica degli ultimi venti anni, a partire dal fondamentale articolo di Nelson e Plosser (1982),6 contraddice il modello lineare

deter-ministico. Il modello con trend stocastico avanzato da Nelson e Plosser non appare invece essere in contrasto con le verifiche empiriche.

Nel presente lavoro è invece il modello di Nelson e Plosser ad essere posto in discussione in quanto fondato sull'ipotesi i.i.d nelle fluttuazioni, una ipotesi che come vedremo non è in realtà giustificata. L'ipotesi i.i.d., a nostro avviso, oscura, di fatto, esistenti non linearità che possono invece essere endogenizzate in modelli non lineari.

Questo articolo è organizzato come segue:

- In sezione 2 vengono rapidamente presentati i principali fatti stilizza-ti offerstilizza-ti dalla recente analisi econometrica lineare.

- In sezione 3 presentiamo l'ipotesi secondo la quale non linearità del sistema possono essere una causa deterministica delle irregolarità del-le serie storiche ed introduciamo un metodo, che utilizza tecniche esi-stenti di signal processing recentemente sviluppate in fisica, in grado di permettere l'identificazione dell'esistenza di non linearità nel siste-ma e, auspicabilmente, di discriminare le non linearità (il segnale) dalle componenti stocastiche (il rumore).

- In sezione 4 presentiamo i risultati ottenuti utilizzando sistemi artifi-ciali non lineari ed autoregressivi. In particolare cerchiamo di identi-ficare la struttura deterministica nascosta ma sottostante alle serie storiche.

- In sezione 5 presentiamo i risultati ottenuti con tecniche metriche non lineari applicate a serie storiche reali mensili destagionalizzate delle principali variabili macroeconomiche (produzione industriale, occupazione, indice dei prezzi al consumo, salari orari, ecc.) e di al-cune serie settoriali degli Stati Uniti (es. produzione del settore hi-tech). Il risultato comune che emerge da questa analisi è che tutte le serie storiche sono caratterizzate anche da strutture non casuali nei residui e che quindi l'ipotesi i.i.d. sui residui non è giustificata. La scelta di assumere queste componenti residue come frutto del ca-so è una scelta di rinuncia a comprendere un fenomeno complesca-so. E

6 C . R. NELSON - C . I. PLOSSER, Trends and random walks in macroeconomic tinte series:

(46)

invece possibile in linea di principio ridurre la componente stocastica che perturba il sistema a dinamica non predicibile per evidenziare gli effetti delle componenti deterministiche non lineari che sono invece potenzialmente prevedibili.

- In sezione 6 accenniamo ad alcune implicazioni teoriche traibili dai nostri risultati empirici sulla teoria dei Real Business Cycle fondata su componenti stocastiche con effetti persistenti.

2 . EVIDENZA EMPIRICA

In questa sezione mettiamo a confronto due recenti filoni di letteratura che giungono a risultati empirici apparentemente opposti, quello della let-teratura di unti root che conferma i risultati di Nelson e Plosser, e quello alternativo che noi chiameremo letteratura di broken trend, che cerca di contraddirli. Mostreremo però che entrambi non sono in grado di rispon-dere ai problemi che cercano di spiegare (la natura delle serie storiche). 2.1. Recenti risultati della letteratura Unit Root

Nelson e Plosser hanno fornito un solido fondamento empirico che contrasta i risultati teorici dei modelli di crescita di steady state neoclassici alla Solow (1956)7 e dei modelli Business Cycle alla Lucas (1972,8 1977,9

198010).

Nelson e Plosser hanno mostrato che le irregolarità nelle serie stori-che macroeconomistori-che potevano essere spiegate con la semplice intro-duzione di shock casuali con effetti persistenti come accade nei proces-si di tipo unit root11 e che, in assenza di shock esterni, le serie storiche si

7 R. SOLOW, A Contribution to tbe theory of economie growth, «Quarterly journal of

econo-mics», voi. 70, 1956, pp. 65-94.

8 R . LUCAS, Expectations and the neutrality of money, «Journal of economie theory», voi. 4 , 1972, pp. 103-124.

9 R. LUCAS, Understanding Business Cycles, in Stahilization of the domestic and intemational

economy, ed. by K. Brunner, A. H. Meltzer, «Carnegie-Rochester Conference Series on Pubblio Policy», voi. 5, 1977, pp. 7-29.

1 0 R. LUCAS, Methods and prohlems in Business Cycle Theory, «Journal of money, credit and

banking», voi. 12, 1980, pp. 696-715.

11 Nei processi unit root, le serie storiche non sono stazionarie e seguono un random walk

ddtÌP°: *,=*,+£,

(47)

ef-muoverebbero esattamente nella direzione prevista dalla teoria economi-ca neoclassieconomi-ca.12

Molti altri lavori sull'esistenza di unit root nelle serie storiche sono se-guiti alla pubblicazione dell'articolo di Nelson e Plosser. Alcuni studi con-fermano la non stazionarietà delle serie storiche come caratteristica comune a molti paesi. Lee e Siklos (1991)13 hanno presentato risultati simili a quelli

di Nelson e Plosser per il Canada, Mills (1992)14 per il Regno Unito,

McDougall (1995)15 per la Nuova Zelanda, Rahman e Mustafa (1997)16

per molti paesi asiatici, Sosa per l'Argentina (1997),17 Gallegati (1996),18

de Haan e Zelhorst (1994)19 per l'Italia.

Le variabili macroeconomiche generalmente analizzate sono il prodotto interno lordo (GDP), il prodotto nazionale lordo (GNP), GDP e GNP prò capite, la produzione industriale, la produzione agricola, l'occupazione, i tassi di disoccupazione, gli indici dei prezzi al consumo. Altri lavori più specifici hanno studiato le serie su risparmi (Coakley, Kulasi e Smith 1995 20), investimenti (Coorey 1991,21 Coakley, Kulasi e Smith 1995), tassi

fetti persistenti. Infatti si può vedere come ogni fluttuazione non viene mai riassorbita nel futuro: %t _ X i i + £ l- Xl 2 + e < 1 + 6/ _ ... = £ o + ... + £,_l + e,

11 segnale x, è quindi generato dal rumore e presente e passato. Dato che il rumore è una variabile casuale i.i.d., non spiegata, si conclude che la variabile di nostro interesse x, dipende interamente da una variabile di cui non conosciamo nulla!

12 La presenza di shock esterni farebbe invece muovere i sistemi economici irregolar-mente nel modo descritto dai modelli di Equilibrio Generale dei Real Business Cycle. Su que-sto punto si possono vedere gli articoli di R . G. KING - C. I. PLOSSER - S. T. REBELO, Production, growth and business cycles II: new directions, «Journal of monetary economics», 21, 1988, pp. 309-341 e di E. PRESCOTT, Notes on Business Cycle Theory: methods and problems, Siena,

ISER, 1998.

1 3 H . S . LEE - P . L . SLKLOS, Unit roots and seasonal unit roots in macroeconomic time series:

Canadian evidence, «Economie lettere», voi. 35, 1991, pp. 273-277.

14 T. MILLS, HOW robust is the finding that innovations to UK output are persistent, «Scottish

journal of politicai economy», voi. 39, 1992, pp. 154-166.

1 5 R . S. MCDOUGALL, The Seasonal unit root structure in New Zealand macroeconomic

varia-bles, «Applied economics», voi. 27, 1995, pp. 817-827.

1 6 M . RAHMAN - M . MUSTAFA, Dynamics of real exports and real economie growths in 13

se-lected Asian countries, «Journal of economie development», 1997, pp. 81-95.

17 E. W. SOSA, Testingfor unit roots and trend breaks in Argentine real GDP, «Economica», voi. 43, 1997, pp. 123-142.

1 8 M . GALLEGATI, Testing output through its supply components, «Economie notes», voi. 2 5 , 1 9 9 6 , pp. 2 4 9 - 2 6 0 .

19 J. DE HAAN - D . ZELHORST, Testing for a break in output: new intemational evidence,

«Oxford economie papere», voi. 47, 1994, pp. 357-362.

2 0 J . COAKLEY - F . KULASI - R. SMITH, Current account solvency and the Feldstein-Horioka

puzzle, London, Birkbeck College, 1995.

(48)

di cambio (Durlauf 1993,22 Parikh 1994,23 Wu e Crato 1995,24 Serletis e

Zimonopoulos 1997,25 Welivita 199 8 26), la base monetaria e la velocità

della moneta (al-Bazai 1998,27 Serletis 1994 28). Il risultato sorprendente

comune a questi lavori è che quasi tutte le serie storiche sono caratterizzate dall'esistenza di una unit root, cioè da un processo stocastico di tipo ran-dom ioalk.

Il risultato di non stazionarietà sembra anche non dipendere dalla fre-quenza delle osservazioni: Wells (1997),29 Osborn, Heravi e Birchenhall

(1999)30 hanno trovato analoghi risultati impiegando dati trimestrali e

mensili. I risultati di Wells, Osborn, Heravi e Birchenhall non sono fittizi, anzi sembrano ancor più affidabili dei precedenti in quanto la potenza, cioè la probabilità di rifiutare l'ipotesi nulla quando questa è falsa, del test uti-lizzato, il Dickey Fuller test,31 aumenta con la frequenza delle osservazioni.

Una eccezione all'esistenza di una unit root nelle serie storiche è rap-presentata dal tasso di disoccupazione. Questa particolarità fu inizialmente notata da Nelson e Plosser ed è poi stata confermata dalla maggioranza dei ricercatori della letteratura delle unit root?2

In tavola 1 elenchiamo i principali lavori che hanno cercato di appurare l'esistenza di una unit root nelle serie storiche macroeconomiche. Per ogni autore contassegnamo con il segno «+» la variabile trovata caratterizzata da 22 S. N . DURLAUF, Time series properties of aggregate output fluctuations, «Journal of

econo-metrics», voi. 56, 1993, pp. 39-56.

2 3 A. PARIKH, Tests of real interest parity in international currency markets, «Journal of

eco-nomics», voi. 59, 1994, pp. 167-191.

24 P. Wu - N. CRATO, New tests for stationarity and parity reversion: Evidence on New Zea-land real exchange rates, «Empirical economics», voi. 20, 1995, pp. 599-613.

2 5 A. SERLETIS - G . ZIMONOPOULOS, Breaking trend functions in real exchange rates: evidence

from seventeen OECD countries, «Journal of macroeconomics», voi. 19, 1997, pp. 781-802.

2 6 A. WELIVITA, Cointegration tests and the long run purchasing power parity: examination of

six currencies in Asia, «Journal of economie development», voi. 21, 1998, pp. 103-115.

2 7 H . S. AL-BAZAI, The Saudi stock market and the monetary policy, «Journal of the social

sciences», voi. 26, 1998, pp. 91-106.

28 A. SERLETIS, Breaking trend functions in the velocity of money: Evidence from the United

States and Canada, «North American journal of economics and finance», voi. 5, 1994, pp.

201-208.

2 9 J . M . WELLS, Modelling seasonal patterns and long run trends in U.S. time series,

«Inter-national journal of forecasting», voi. 13, 1997, pp. 407-420.

3 0 D . R . OSBORN - S. HERAVI - C. R . BIRCHENHALL, Seasonal unit roots and forecasts of

two digit European industriai production, «International journal of forecasting», voi. 15, 1999, pp. 27-47.

31 Per una esauriente presentazione dei processi di tipo unit root e delle tematiche ad essi legati (test di Dickey-Fuller e suoi sviluppi, regressioni spurie e cointegrazione) si veda: G. S.

(49)

unit root e con il segno «=» la variabile per cui il test non ha fornito dati univoci.

2.2. L'ipotesi del broken trend

Rappoport e Reichlin avevano proposto un'ipotesi secondo la quale po-trebbe esistere un trend deterministico spezzato, chiamato broken trend, non individuabile dal test di Dickey e Fuller utilizzato da Nelson e Plosser. Rappoport e Reichlin mostrarono che in caso di broken trend deterministi-co, il test di Dickey e Fuller produceva risultati spuri, non rifiutando l'tesi nulla quando questa era falsa. In altri termini, in presenza di una ipo-tesi alternativa vera di broken trend, la potenza del test di Dickey e Fuller è bassa.

Perron (1989)33 come Rappoport e Reichlin ha mostrato che quando le

fluttuazioni sono stazionarie lungo un trend spezzato il test di Dickey e Ful-ler non è in grado di rifiutare l'ipotesi nulla di unit root. Perron ha però anche sviluppato un test che permette di rifiutare correttamente l'ipotesi nulla in presenza di una serie caratterizzata da un broken trend. Perron ha poi applicato il test alle stesse serie storiche degli Usa utilizzate da Nel-son e Plosser, fissando a discrezione la data del 1929 quale quella in cui il trend cambia direzione. Perron conclude rifiutando l'ipotesi nulla con un alto livello di confidenza in quasi tutte le serie storiche analizzate (quali la produzione industriale, il GNP reale, il GNP reale prò capite e l'offerta di moneta).

Risultati analoghi a quelli di Perron sono stati ottenuti anche da Raj (1992)34 per il Canada, Francia e Danimarca, da Rudebusch (1992)35

32 Ad eccezione di A. BANERJEE - R. L . LUMSDAINE - J . H . STOCK, Recursive and sequential

tests of the unit root and trend break hypothesis: theory and international evidence, «Journal of business and economie statistics», voi. 10,1992, pp. 271-287, G . BRESSON - F. CELIMENE, Hyste-resis or persistence of the unemployment rate: an econometrie test in several Carribean countries,

«Revue d economie politique», voi. 105, 1995, pp. 965-998, J. J . DOLADO - S. J . D . LOPEZ, Hy-steresis and economie fluctuations (Spain, 1970-94), «Centre for Economie Policy Research Di-scussion Paper», n. 1334, 1996 e S. J . LEYBOURNE - B . P. M. Me CABE, Modified stationary tests

with data dependent model selection rules, «Journal of business and economie statistics», 1999, pp. 264-270.

3 3 P . PERRON, The great crash, the oil price shock and the unit root hypothesis,

«Econome-trica», 1989, pp. 1361-1401.

34 B. RAJ, International evidence on persistence in output in the presence of episodio change, «Journal of applied econometrics», voi. 7, 1992, pp. 281-293.

3 5 G . D . RUDEBUSCH, Trends and random walks in macroeconomic time series: a

(50)

per il Regno Unito, da Linden (1992)36 per la Finlandia, da Wu e Chen

(1995)37 per Taiwan, da Soejima (1995)38 per il Giappone.

Altri autori hanno verificato l'esistenza di un broken trend in serie sto-riche specifiche. Diebold, Rudebush (1989),39 Duck (1992),40 Zelhorst e

de Haan (1994),41 Ben-David e Papell (1994) 42 Alba e Papell (1995) 43

McCoskey e Selden (1998)44 hanno trovato che il prodotto interno lordo

(GDP) di molti paesi ha una dinamica caratterizzata da broken trend. Simili risultati sono stati trovati anche da Alba e Papell (1995) per il GDP prò capite, Li (1995),45 Gii e Robinson (1997)46 per la produzione industriale,

Simkins (1994)47 per i salari in otto paesi OECD, McCoskey e Selden

(1998) nei paesi del GÌ, Raj e Scottje (1994)48 per la distribuzione del

red-dito negli Usa, Culver e Papell (1995) 49 Lesile, Pu and Wharton (1995)50 e

3 6 M . LINDEN, Stochastic and deterministic trends in Finnish macroeconomic time series,

«Finnish eonomic papere», 1992, pp. 110-116.

3 7 J . L . Wu - S . L . CHEN, Deterministic or stochastic trends: the empirical evidence from

Tai-wan, «Taiwan economie review», voi. 23, 1995, pp. 223-237.

3 8 Y . SOEJIMA, A unit root test with structural change for Japanese macroeconomic variahles,

«Monetary and economie studies», voi. 13, 1995, pp. 53-68.

3 9 F . X . DIEBOLD - G . D . RUDEBUSH, Long memory and persistence in aggregate output,

«Journal of monetary economics», voi. 24, 1989, pp. 189-209.

4 0 N . W . DUCK, Evidence on breaking trend functions from nine countries, «University of

Bristol, WP», 341, 1992.

4 1 J . DE HAAN - D . ZELHORST, Testing for the stationarity of output components: some results

for Italy, «Economie notes», voi. 23, 1994, pp. 402-409.

4 2 D . BEN-DAVID - D . H . PAPELL, The great crash, and the unit root hypothesis: some new

evidence about an old stylized fact, «Centre for Economie Policy Research Discussion Paper», n. 965, 1994.

4 3 J . D . ALBA - D . H . PAPELL, Trend breaks and the unit root hypothesis for newly

industria-lizing and newly exporting countries, «Review of international economics», voi. 3, 1995, pp. 264-274.

4 4 S . K . MCCOSKEY - T. M . SELDEN, Health care expenditures and GDP: panel data unit root

test results, «Journal of health economics», voi. 17, 1998, pp. 369-376.

45 H. LI, A Reexamination of the Nelson-Plosser data set using recursive and sequential tests,

«Empirical economics», voi. 20, 1995, pp. 501-518.

4 6 A. L . A . G I L - P. M . ROBINSON, Testing ofunit roots and other nonstationary hypothesis in

macroeconomic time series, «Journal of econometrics», voi. 80, 1997, pp. 241-268.

4 7 S. P . SIMKINS, Business cycles, trends, and random walks in macroeconomic time series,

«Southern economie journal», voi. 60, 1994, pp. 977-988.

48 B. RAJ - D. J. SconjE, Are trend behavior of alternative income inequality measures in the

United States from 1947-1990 and the structural break, «Journal of business and economie stati-stics», voi. 12, 1994, pp. 479-487.

4 9 S. E . CULVER - D . H . PAPELL, Real exchange rates under the Gold Standard: can they be

explainedby the trend break model?, «Journal of international money and finance», voi. 14, 1995, pp. 539-548.

5 0 D . LESLIE - Y . PU - A. WHARTON, Hysteresis versus persistence in unemployment: a

Riferimenti

Documenti correlati

Rinnovamento e rottura della continuità nella proposta politica di Lelio Bas- so (dagli anni Venti alla caduta del fascismo), «Annali della Fondazione Lui- gi Einaudi di Torino»,

La Fondazione Luigi Einaudi è sorta a Torino nel 1964 per favorire gli studi economici, storici e politici. Essa ha sede a Palazzo d'Azeglio, dove è sistemata la sua Biblioteca.

La Fondazione Luigi Einaudi è sorta a Torino nel 1964 per favorire gli studi economici, storici e politici. Essa ha sede a Palazzo d'Azeglio, dove è sistemata la sua Biblioteca e

slovacchia.. 40 Il colpo di Praga segna insomma anche per il quotidiano la definitiva calata della cortina di ferro sull'Europa, e marchia definitivamente l'Unione sovietica.

piemonte.it).. RAMELLO Mariano, centralino e custodia. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti www.fondazioneeinaudi.it.. La Fondazione Luigi Einaudi è sorta a Torino nel 1964

Nata ad Avezzano (L'Aquila) nel 1972; lau- reata in Discipline economiche e sociali (Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano) nel 1997. Tesi di laurea in Economia politica: «Adam

Come risulterà più chiaramente in seguito, anche la conoscenza delle attività economiche ottimali prima e dopo il disastro è indispensabile per impostare correttamente il

Probabilmente si accetta il cosiddetto paradosso di Hume secondo il quale tutti si sveglierebbero una mattina con gli scellini raddoppiati in tasca; ma evidentemente questo non