Soluzione degli esercizi del secondo esonero di Calcolo Differenziale ed Integrale I e II (a.a. 2006-2007)
1. Determinare l’integrale generale dell’equazione differenziale y′′+ 2y′+ 2y = x
L’equazione caratteristica per l’equazione differenziale omogenea associata `e α2+ 2α + 2 = 0.
Le soluzioni sono: α1 = −1 + i, α2 = −1 − i, cui corrispondono le soluzioni (indipen- denti) dell’equazione differenziale omogenea:
y1(x) = e−xcos x, y2(x) = e−xsin x.
Per il nucleo risolvente di Cauchy:
K(x, ξ) = 1 W(0)
y1(0) y2(0) y1(x − ξ) y2(x − ξ)
,
poich´e
W(0) =
y1(0) y2(0) y′
1(0) y′
2(0)
=
1 0
−1 1
= 1 si trova dunque:
K(x, ξ) =
y1(0) y2(0) y1(x − ξ) y2(x − ξ)
=
1 0
e−(x−ξ)cos(x − ξ) e−(x−ξ)sin(x − ξ) cio`e:
K(x, ξ) = e−(x−ξ)sin(x − ξ)
Un’integrale particolare dell’equazione non omogenea si trova quindi nella forma:
y0(x) = Z x
0
e−(x−ξ)sin(x − ξ) ξ dξ = x− 1
2 +term. prop. ay1(x)ey2(x) e l’integrale generale risulta essere:
y(x) = c1e−xcos x + c2e−xsin x +x− 1 2 .
2. Determinare l’integrale particolare dell’equazione differenziale y′ = y2
che soddisfa la condizione iniziale y(0) = 0.
Si pu`o procedere in due modi. Ricordando il metodo di soluzione delle equazioni del primo ordine a variabili separabili, del tipo y′ = f (x)g(y), vediamo che in questo caso
`e f (x) = 1, g(y) = y2 quindi l’integrale generale dell’equazione differenziale `e:
dy dx = y2 da cui si pu`o scrivere:
dy y2 = dx.
Integrando si ottiene:
−1
y = c + x e quindi:
y(x) = − 1 c+ x Imponendo la condizione iniziale y(0) = 2, si trova:
y(0) = −1 c = 2 cio`e
c= −1 2. La soluzione cercata `e quindi:
y(x) = 2 1 − 2x
3. Determinare l’insieme di definizione della funzione
f(x, y) =p(x2+ y2− 4) log(10 − x2− y2)
La condizione che determina l’insieme di definizione `e che il radicando sia non negativo.
L’unica possibilit`a si ha quindi se:
x2+ y2− 4 > 0, log(10 − x2− y2) > 0 vale a dire:
x2+ y2− 4 > 0, 10 − x2− y2 >1 e ancora:
x2+ y2− 4 > 0, 9 − x2− y2 >0
La porzione del piano xy in cui le due condizioni sono simultaneamente rispettate
`e quella tratteggiata nella figura qui sotto, cio`e la corona circolare compresa tra le circonferenze descritte dalle equazioni qui sopra.
y
x 1
2 3 4
−1
−2
−3
−4
1 2 3 4
−1
−2
−3
−4
4. `E data la funzione f (x, y) = xy. Calcolare, nel punto A = (1, 1), la derivata nella direzione individuata dal vettore v = (1, −1).
Il versore nella direzione di v `e:
v
|v| = ( 1
√2,− 1
√2).
Il gradiente di f ha componenti fx = y e fy = x, e nel punto A = (1, 1) si ha quindi:
∇f(1, 1) = (1, 1). La derivata direzionale risulta allora:
∇f(1, 1) · v
|v| = 0.
5. Trovare massimi e minimi assoluti (se esistono) della funzione f(x, y) = x2− 2xy − 2y
nel rettangolo: T = {(x, y) : 0 6 x 6 3, 0 6 y 6 2}.
Poich´e le derivate parziali prime esistono in tutto il piano xy, i massimi e minimi assoluti sono da ricercare tra i punti estremali e quelli della frontiera di T . Poich´e `e:
∂f
∂x = 2x − 2y, ∂f
∂y = −2x − 2 l’unico punto estremale `e (x, y) = (1, 1). Inoltre, poich´e risulta:
fxx = 2, fyy = 0, fxy = −2 = fyx
si ha evidentemente H(x, y) ≡ −4 quindi, in particolare, (1,1) non `e n´e massimo n´e minimo relativo. Gli eventuali massimi (M ) e minimi (m) assoluti vanno ricercati quindi solo sulla frontiera di T . Lungo i quattro lati di essa si ha, rispettivamente:
∂T1 = {y = 0, 0 6 x 6 3} f(x, y) = x2 0 6 f (x, y) 6 9
∂T2 = {x = 3, 0 6 y 6 2} f(x, y) = 9 − 4y2 1 6 f (x, y) 6 9
∂T3 = {y = 2, 0 6 x 6 3} f(x, y) = x2− 4x + 4 0 6 f (x, y) 6 4
∂T4 = {x = 0, 0 6 y 6 2} f(x, y) = 2y 0 6 f (x, y) 6 4 Si verifica facilmente che: f (0, 0) = f (2, 2) = 0 = m, f(3, 0) = 9 = M .