• Non ci sono risultati.

AZIENDA OSPEDALIERA DI BOLOGNA Policlinico S. Orsola – Malpighi DIREZIONE SERVIZIO INFERMIERISTICO E TECNICO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "AZIENDA OSPEDALIERA DI BOLOGNA Policlinico S. Orsola – Malpighi DIREZIONE SERVIZIO INFERMIERISTICO E TECNICO"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

REGIONE EMILIA ROMAGNA

AZIENDA OSPEDALIERA DI BOLOGNA Policlinico S. Orsola – Malpighi

DIREZIONE SERVIZIO INFERMIERISTICO E TECNICO

TEL. 051/6363457 - 051/6363463 FAX 051/6363483 - 051/6363025 E-mail : dirservinf@orsola-malpighi.med.unibo.it Internet : http:/www.med.unibo.it/reparti servizi/servinfer/

Bologna,

ANALISI QUESTIONARIO MOBILITA' INTERNA 2003

Per conoscere meglio le motivazioni che spingono gli operatori a partecipare alla mobilità interna si è pensato di proporre un questionario che permettesse inoltre di accogliere indicazioni e suggerimenti espressi dagli operatori stessi.

L'obiettivo di tale ricerca è rilevare i comportamenti e le “percezioni” del meccanismo operativo di Mobilità del personale per progettare interventi di miglioramento nel processo.

Il regolamento attualmente vigente risale al 04/11/1999 e aveva come obiettivo la creazione di un percorso di mobilità a indirizzo dipartimentale e la riduzione delle aree di domanda (precedentemente ogni operatore poteva esprimere fino a 3 preferenze).

Si è ritenuto valido mantenere un percorso di mobilità basato sulla volontarietà del dipendente ponendo dei vincoli temporali ma lasciando la possibilità di cambiare o di scegliere…. Quest'ultimo aspetto è sempre stato molto apprezzato.

Oggi il livello di riflessione, a distanza di sei anni è legato al fatto che il turn over del personale è aumentato ed è tendenzialmente stabile. Dai dati analizzati emerge che il 29% degli operatori presentano la domanda di mobilità per rimanere sul posto che gli è stato assegnato al momento della assunzione.

In ambito ospedaliero esiste ancora la regola del cosiddetto “posto fisso” che garantisce l'assegnazione definitiva all'unità operativa.

Oggi si vorrebbe rendere il regolamento di mobilità meno "pesante" dal punto di vista burocratico e più flessibile da un punto di vista gestionale.

Ciò potrebbe creare problemi rispetto alla percezione di diritti e doveri dei dipendenti che hanno numerosi anni di attività e che conoscono l’attuale percorso di mobilità ormai consolidato.

Alcune riflessioni possono essere fatte considerando che l'area sanitaria-assistenziale, da un lato può essere articolata in funzioni assistenziali specialistiche, dall'altro per tipologie di posto di lavoro rispetto ai turni e agli aspetti economici.

In particolare, le posizioni di diurnista in ambito infermieristico e degenziale possono, da un lato essere interpretate come un turno "più leggero", dall'altro richiedono la presenza di 5/6 giorni continuativi (a differenza del turno 24h).

Senza dimenticare che, in genere, i diurnisti sono coloro che per la presenza giornaliera legata al turno garantiscono la continuità dei percorsi organizzativi ed assistenziali. Generalmente sono persone scelte e non ad arrivo casuale.

1

(2)

DATI:

Sono state presentate 727 domande di mobilità cosi suddivise:

1. I.P. 388 53%

2. AUS. 92 13%

3. OTA. 201 28%

4. I.G. 5 0,6%

5. TSLB. 10 1,3%

6. TSRM. 10 1,3%

7. TNFP. 1 0,1%

TOTALE QUESTIONARI 540 PARI AL 74% di coloro che hanno fatto domanda.

(va considerando che il personale AUS/OTA può presentare 2 domande.

QUESTIONARIO INFERMIERI

1.

DA QUANTI ANNI LAVORA IN QUESTA AZIENDA?

Il 42% delle domande è riferito al personale assunto da 0 - 2 anni. A questo dato va integrato l'elemento delle domande successive da cui si evidenzia che nel 29% dei casi si intende rimanere nel posto assegnato al momento della assunzione.

In genere intende rimanere nel posto assegnato il personale che opera nell'ambito dei settori specialistici.

1%

42%

18%

12%

27%

Non risponde da 0 a 2 anni da 2 a 5 anni da 5 a 10 anni oltre 10 anni

2. PER QUALE MOTIVO HA FATTO LA DOMANDA DI MOBILITA'?

Il 22% sceglie per iniziare e continuare un percorso di miglioramento professionale, quando ritiene che cambiare sia un modo di apprendere.

Il 17% per avere una opportunità di cambiamento.

Sono dati diversi ma con un unico denominatore di visione positiva del futuro.

2 2 %

1 % 1 5 % 2 9 %

6 % 1 7 %

1 0 %

a ) p e r u n p e r c o r s o d i m i g l i o r a m e n t o p r o f e s s i o n a l e

b ) p e r m o t i v i e c o n o m i c i ( r e p e r i b i l i t à , i n c e n t i v i , l i b . p r o f . )

c ) p e r m o t i v i o r g a n i z z a t i v i ( t u r n i d i v e r s i , m i g l i o r o r g . n e . )

d ) p e r r i m a n e r e n e l l a r e a l t à i n c u i l a v o r o a “ p o s t o f i s s o ” e ) p e r c h é n o n m i t r o v o b e n e n e l l a u . o . i n c u i l a v o r o

f ) p e r a v e r e u n a o p p o r t u n i t à d i c a m b i a m e n t o g ) a l t r o ( s p e c i f i c a r e )

2

(3)

Il 6% perché non si trova bene.

Il 15% per motivi organizzativi.

Questi sono invece indicatori negativi.

AREE PIU' AMBITE

L'obiettivo di questa analisi è verificare quali sono i dipartimenti che nell'arco del triennio (2001/2002/2003) hanno avuto più richieste di mobilità da parte del personale infermieristico per avere una panoramica più ampia dei reparti.

Nell'anno 2001 le domande presentare dagli I.P. sono state 390 i Dipartimenti che hanno avuto più richieste sono stati:

• CARDIOVASCOLARE 56 14%

• RADIOLOGIA E LAB 43 11%

• EXTRA DIPARTIMENTO 41 10%

• GINECOLOGIA E OSTETRICIA 35 9%

Nell'anno 2002 le domande presentate dagli I.P. sono state 316, i più scelti sono:

• CARDIOVASCOLARE 38 12%

• RADIOLOGIA E LAB. 38 12%

• GINECOLOGIA E OSTETRICIA 27 9%

• SALA OPERATORIA 27 9%

Nell'anno 2003 le domande presentate sono state 397, i più scelti sono:

• CARDIOVASCOLARE 47 12%

• RADIOLOGIA E LAB 39 10%

• EXTRA DIPARTIMENTO 36 9%

• GINECOLOGIA E OSTETRICIA 30 8%

Di seguito l’elenco completo:

DIPARTIMENTI 2001 % 2002 % 2003 %

CARDIOVASCOLARE 56 14% 38 12% 47 12%

CHRURGIA GENERALE 7 2% 2 1% 7 2%

EMERGENZA 34 9% 21 7% 18 5%

EMODIALISI 17 4% 18 6% 5 1%

ENDOSCOPIA DIGER. E MED. INT. 7 2% 10 3% 6 2%

EXTRA DIPARTIMENTO 41 10% 22 7% 36 9%

GINECOLOGIA E OSTETRICIA 35 9% 27 9% 30 8%

MALATTIA APP. DIGERENTE 11 3% 6 2% 26 7%

MALATTIA POLMONARI 7 2% 5 2% 20 5%

MEDICINA INTERNA 4 1% 2 1% 8 2%

MEDICINA INTERNA E INVECC. 4 1% 3 1% 6 2%

NEFROLOGIA 11 3% 13 4% 12 3%

OCULISTICA OTORINO DERMO 23 6% 23 7% 23 6%

ONCOLOGIA ED EMATOLOGIA 14 4% 14 4% 14 4%

ORTOPEDIA E RIABILITAZIONE 12 3% 8 3% 13 3%

PEDIATRIA 20 5% 17 5% 25 6%

POSTI ACUTI E RIABILITAZIONE 3 1% 21 5%

RADIOLOGIA E LABORATORI 43 11% 38 12% 39 10%

SALA OPERATORIA 23 6% 27 9% 17 4%

TERAPIA INTENSIVA 15 4% 18 6% 18 5%

UROLOGIA 3 1% 4 1% 6 2%

TOT 390 316 397

3

(4)

Dall’analisi dei suggerimenti, di seguito riportati, sono emerse considerazioni/proposte importanti che potrebbero essere applicate ( in corsivo alcune note della DSIT) :

• La domanda può essere presentata senza documenti allegati ma con autodichiarazioni di alcuni elementi richiesti.

Ciò richiede una razionalizzazione dei criteri oggetto di valutazione (STUDIO - CURRICULUM - CARRIERE) Per gli I.P i corsi effettuati nell'arco di 3 anni di un certo spessore oggi sostituiti da punteggio crediti.

• La richiesta di avere una mobilità superiore all'anno solare che consente così di avere una graduatoria SEMPRE ATTIVA.

In alcune aree già oggi la mobilità viene attivata più volte all'anno.

Abolire la logica del posto fisso solo se legato alla graduatoria di mobilità.

Tale richiesta viene formulata da chi è assunto da pochi anni nell'organizzazione e deve secondo il nostro parere essere letta in modo integrato alle richieste di avere maggiore stabilità di turno da chi lavora da oltre 10 anni..

L’obiettivo sarà di trovare un equilibrio tra queste due tendenze che vedono fortemente coinvolta una componente professionale che ha maturato anni di servizio in un periodo storico in cui le pensioni si sono molto allontanate come prospettiva. Va considerato che i 45/50 anni sono un livello a rischio per la fascia professionale infermieristica.

Maggiori indicazioni per la gestione dei turni (senza lasciare la libera gestione dei singoli reparti) anche su questo incide sicuramente il fatto che la componente infermieristica che fa domanda di mobilità è giovane e può subire nell'ambito dell'U.O. un atteggiamento diverso da un infermiere con più anni di anzianità.

A questo, si somma, che spesso nel momento in cui ci si trasferisce di reparto si viene vissuti come il "COMPONENTE NUOVO" con meno diritti.

• Chiara individuazione dei posti disponibili prima della presentazione della domanda.

Non è possibile l'individuazione dei posti “liberi” in modo attendibile in quanto il turnover elevato lascia ampi margini di manovra (ogni area può accettare per Mobilità a % diverse e tali % sono sostanzialmente stabili)

• Possibilità di scegliere più di un’area/dipartimento.

Non è possibile scegliere oltre due aree in quanto comunque un limite alle scelte deve essere dato e un turnover interno ai reparti creerebbe ulteriori disagi.

Infine una alcune considerazioni indicatori di un clima di stanchezza e demotivazione:

• Il S.I.T. dovrebbe ascoltare le lamentele, gli infermieri fanno mansioni improprie

• Concedere l'orario ridotto (part-time) a chi lo chiede

• Di avere la possibilità di scegliere i reparti e non dipartimenti e aree

PROPOSTE DELLA DIREZIONE DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO E TECNICO

Questa Direzione ritiene che sia importante in un’azienda come la nostra avere regole che permettano di ricoprire le posizioni di lavoro in realtà professionalmente diverse in modo trasparente.

Tutti i dipendenti devono conoscere le regole di funzionamento.

1) Si ritiene necessario “sburocratizzare” l’attuale sistema.

2) Prevedere e rendere espliciti i livelli di flessibilità.

3) Modificare l’attuale regolamento di mobilità già a partire dall’anno in corso in quanto presenta punti critici sia per il dipendente che per l’azienda.

4) La DSIT può proporre un modello di gestione del “sistema di mobilità interna” dell’area sanitaria.

5) Per l’anno 2004 si propone di sospendere la mobilità interna per tutto il personale fatto salvo:

le aree critiche, i blocchi operatori e le aree di difficile reclutamento dall’esterno (es.: pediatrica e oncologica) per le quali è necessario mantenere garanzie di accesso.

Si richiede una valutazione in merito al rapporto con le OO.SS. per attivare le modifiche all’attuale Regolamento di mobilità

Elisabetta Tagliati

4

Riferimenti

Documenti correlati

EVIDENZIATO che i contratti prorogati con il presente atto deliberativo potranno essere risolti automaticamente, in via anticipata, senza obbligo di preavviso, in caso

Considerato il verbale del CAVS del 11.04.2017 nel quale si evidenzia che “considerate le risultanze della consulenza infettivologica espletata, è stato

Azienda Ospedaliera di Bologna Policlinico S.Orsola-Malpighi. Timbro

AZIENDA OSPEDALIERA DI BOLOGNA - SCHEDA PIANIFICAZIONE INFERMIERISTICA SPECIFICA - SERVIZIO INFERMIERISTICO Nome Cognome ...……….... AZIENDA OSPEDALIERA DI BOLOGNA -

per il profilo di Collaboratore Prof.le Sanitario Infermiere Pediatrico nonché, al fine di assicurare il rispetto delle previsioni della normativa comunitaria in materia

SU PROPOSTA del Direttore del Settore Risorse Umane che, con la sottoscrizione del frontespizio del presente provvedimento, assume la diretta responsabilità della

EVIDENZIATO che il contratto conferito con il presente atto deliberativo potrà essere risolto automaticamente, in via anticipata, senza obbligo di preavviso, in caso di eventuali

CONSIDERATO che, nel rispetto delle direttive assessoriali, da ultimo confermate con nota prot. 30933, con la quale l’Assessorato della salute, in considerazione