Imaging delle broncopneumopatie croniche ostruttive
Edmondo Comino, Giancarlo Cortese, Paola Nespoli
Le broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO) comprendono essenzialmente, nel- l’anziano, l’asma, il complesso enfisema-bronchite cronica, le bronchiettasie e le bron- chioliti, e rappresentano una delle principali cause di morbilità e mortalità.
In Italia sono responsabili di circa la metà dei decessi per malattie dell’apparato respi- ratorio e circa il 70% di esse è a carico di soggetti con età superiore a 65 anni. La preva- lenza, maggiore nelle aree con più elevato inquinamento atmosferico, oscilla, nelle diver- se casistiche, fra il 7 e il 34% negli uomini e tra il 6 e il 15% nelle donne in relazione, vero- similmente, al diverso numero di soggetti fumatori considerato [1]. L’elevata prevalenza della patologia broncoostruttiva riguarda particolarmente le forme complicate da insuf- ficienza respiratoria, contraddistinte da una marcata riduzione dell’autonomia funzio- nale e da una progressiva e talora drammatica compromissione dello stato di salute.
L’aggravamento della BPCO non sempre si esprime con l’accentuazione della tosse e della dispnea, talora accompagnata da febbre, tipici dell’adulto; il riflesso della tosse è infatti ridotto e la tosse stessa è sovente inefficace, così da favorire il ristagno delle secre- zioni. Nell’anziano, il quadro clinico è talora dominato dall’astenia o dal dolore retro- sternale, quando non da un evidente peggioramento del tono dell’umore, del ritmo sonno- veglia o delle funzioni cognitive [2]. La diagnosi è quindi sovente tardiva e inadeguata.
Le tappe della progressione della BPCO nell’anziano sono riassunte nella Tabella 1, tratta dal recente trattato di geriatria di Fabris [3].
Tabella 1. Progressione della BPCO nell’anziano Soggetto sano
↓
Progressivo declino del volume espiratorio massimo nel 1° secondo
↓
Ostruzione vie aeree
↓
Alterazione scambi gassosi
↓
Insufficienza respiratoria
↓
Stato ipertensivo polmonare
↓
Cuore polmonare cronico
↓
Ritenzione idrosalina
↓
Exitus
quasi) e prezioso in quella di insufficienza respiratoria dominate dalla sintomatologia dispnoica, invero più frequente nell’anziano [4, 5] con punte del 20% circa nell’ultra- sessantacinquenne e di oltre il 30% nell’ultrasettantenne.
Enfisema e bronchite cronica
Ancorché ben distinte in termini classificativi,queste due entità sono assai spesso clinicamente coesistenti.Specie in soggetti fumatori,e radiologicamente risulta estremamente arduo sepa- rarne i quadri patologici. I reperti dell’enfisema e della bronchite cronica in età senile sono gli stessi che si riscontrano in soggetti di età più giovane, ma non raramente più difficili da interpretare correttamente sia per la presenza di un quadro clinico sfumato,con scarsi rilie- vi soggettivi, sia per la frequente coesistenza di alterazioni in altri apparati (cardiovascola- re,muscolo-scheletrico) che possono simularne o mascherarne le manifestazioni radiologiche.
In particolare il radiologo deve evitare di porre diagnosi di enfisema (senile?) di fronte a quadri di diffusa iperdiafania dei campi polmonari legata esclusivamente alla fisiologica involuzione delle strutture muscolari toraciche che riduce l’attenuazione del fascio di raggi X, in assenza dei segni di iperinsufflazione, di oligoemia o di bolle che devo- no essere presenti per confermare la diagnosi di enfisema.
In generale vengono riportati due principali pattern radiologico-clinici che correlano con la diagnosi di enfisema/bronchite cronica: il primo, detto dagli anglosassoni arte- rial deficiency (Fig. 1), è caratterizzato dalla rarefazione del disegno vascolare e dovreb- be corrispondere anatomicamente alla prevalenza dell’enfisema; il secondo (Fig. 2) detto di increased markings, caratterizzato da accentuazione dei reperi vascolari (cosid- detto “polmone sporco”) esprimerebbe la prevalenza della bronchite cronica con iper- tensione arteriosa polmonare secondaria [6, 7].
Fig. 1. Maschio di 73 anni ostruzione funzionale
di grado medio alle prove funzionali respira-
torie (PFR). Quadro radiografico (Rx) di enfise-
ma con iperinsufflazione polmonare e dirada-
mento del disegno vasale (arterial deficiency)
con ipertensione del piccolo circolo docu-
mentata dalla dilatazione del ramo discen-
dente dell’arteria polmonare destra (freccia)
Molte sono le alterazioni radiografiche osservabili nella BPCO (Tabella 2) e segna- late in letteratura, ciascuna con diversa sensibilità e specificità (i segni più sensibili ten- dono ad avere bassa specificità e viceversa):
Tabella 2. Quadro delle alterazioni radiologiche osservabili nella BPCO
Alterazioni del diaframma Nel radiogramma in proiezione P-A:
• diaframma in sede bassa (cupola dell’emidiaframma destro al di sotto del’arco posteriore dell’undicesima costa o del- l’arco anteriore della settima)
• distanza fra apice e base del polmone destro uguale o superiore a 30 cm
• ampliamento degli angoli costo-frenici Nel radiogramma in proiezione L-L
• ampliamento dello spazio chiaro retrosternale
• appiattimento del profilo diaframmatico Alterazioni parenchimali • zone di oligoemia focale o diffusa
• presenza di bolle
• ispessimento delle pareti bronchiali prese d’infilata
• opacità tubulari e a binario per ispessimento delle pareti bronchiali
• accentuazione dei reperi bronco-vascolari Alterazioni cardio-vascolari • cuore a goccia
• ridistribuzione del flusso nelle zone sane
• *dilatazione dei tronchi delle arterie polmonari e barrage periferico
• *aumento della distanza fra la biforcazione dei i rami principali delle arterie polmonari
• *dilatazione (maggiore di 2 cm) del ramo lobare inferiore dell’arteria polmonare destra
Alterazioni tracheali • trachea a fodero di sciabola: rapporto fra diametro coronale e diametro sagittale della trachea inferiore a 0,67
*segni riferibili all’ipertensione polmonare; P-A, postero-anteriore; L-L, latero-laterale