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Esercizi di Algebra Lineare

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Academic year: 2021

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Esercizi di Algebra Lineare

Anna M. Bigatti

Quadriche

21 maggio 2012

Una quadrica `e l’insieme dei punti di R3 le cui coordinate soddisfano un’equazione di secondo grado in tre indeterminate

a11x2+ a22y2+ a33z2+ 2a12xy + 2a13xz + 2a23yz + 2a14x + 2a24y + 2a34z + a44= 0 che associamo alla matrice simmetrica

A0=

a11 a12 a13 a14

a12 a22 a23 a24 a13 a23 a33 a34 a14 a24 a34 a44

Una quadrica si dice degenere se det(A0) = 0 .

Come per lo studio delle coniche la forma canonica della quadrica si ottiene con una opportuna rotazione seguita da una traslazione.

Rotazione (per eliminare i termini misti)

Isoliamo la “forma quadratica”, cio`e la parte omogenea di grado 2:

a11x2+ a22y2+ a33z2+ 2a12xy + 2a13xz + 2a23yz Questa `e una forma quadratica Q associata alla matrice simmetrica

A = MQE=

a11 a12 a13

a12 a22 a23

a13 a23 a33

Abbiamo visto che, essendo A simmetrica, esiste P = MFE matrice ortogonale ( F base ortonormale) tale che ∆ = P−1AP (similitudine), e quindi `e anche una congruenza ∆ = PtrAP perch´e Ptr= P−1.

Applichiamo il cambio di coordinate (rotazione):

 x y z

= MvE= MFE· MvF = MFE·

 x1 y1 z1

e otteniamo l’equazione della quadrica nella nuova base:

b11x21+ b22y21+ b33z12+ 2b14x1+ 2b24y1+ 2b34z1+ b44

1

(2)

con matrice associata

b14

∆ b24

b34 b14 b24 b34 b44

Traslazione (per eliminare i termini di primo grado)

Per calcolare la posizione dell’origine di un sistema di coordinate rispetto al quale la conica non abbia termini di primo grado usiamo la tecnica del completamento dei quadrati. Se uno degli autovalori `e risultato nullo possiamo traslare la corrispondente coordinata per azzerare il termine noto.

Esercizio 1 Data la forma quadratica 3x2+ 2y2+ 2xz + 3z2− x − 4 = 0 dire di che tipo `e.

Ridurla a forma canonica e scrivere le equazioni degli assi del nuovo sistema di coordinate Soluzione

• Matrici associate A =

3 0 1 0 2 0 1 0 3

 A0=

3 0 1 −1/2

0 2 0 0

1 0 3 0

−1/2 0 0 −4

• det(A0) < 0 e det(bI − A) = b3− 8b2+ 20b − 16 (3 variazioni di segno) quindi `e un ellissoide.

• autovalori: 2 (di molteplicit`a 2) e 4

• autovettore di 4 (dim=1) u = (1 0 1)tr

• autovettori di 2 (dim=2) v = (1 0 −1)tr e w = (0 1 0)tr v ⊥ w =⇒ non serve GramSchmidt

• MFE =

√2/2 √

2/2 0

0 0 1

√2/2 −√ 2/2 0

 F `e base ortonormale di autovettori, det(MFE) = 1

• applico il cambio di base

 x y z

= MvE= MFEMvF = MFE

 X Y Z

=

2/2X +√ 2/2Y

√ Z

2/2X −√ 2/2Y

• l’equazione della quadratica rispetto alla base F non ha termine misto:

4X2+ 2Y2+ 2Z2−√

2/2X −√

2/2Y − 4 = 0

• cerco l’origine del nuovo sistema di coordinate:

4X2+ (−√

2/2)X = 4(X −√

2/16)2− 1/32 2Y2+ (−√

2/2)Y = 2(Y −√

2/8)2− 1/16

• traslazione X = X0+√

2/16 , Y = Y0+√

2/8 −→ 4(X0)2+ 2(Y0)2+ 2Z2− 131/32 = 0

• (confermiamo che `e un ellissoide reale)

• C rispetto a base F : MCF =

2

16 2 8

0

 C rispetto a base E : MCE= MFEMCF =

3 16

0

161

• i nuovi assi sono le rette parallele agli autovettori e passanti per C :

equazioni parametriche (t + 3/16, 0, t − 1/16) (t + 3/16, 0, −t + 1/16) (3/16, t, −1/16) u t

2

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