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PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

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Academic year: 2022

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PIANO TRIENNALE DELL’ OFFERTA

FORMATIVA 2016 – 2019

 

   

                     

LICEO  SCIENTIFICO  “G.  GALILEI”  di  NAPOLI  

Via S. Domenico al Corso Europa, 107 - 80127 NAPOLI Tel. 081 7144795 - 081 7145886 - Fax 081 640791

CODICE FISCALE: 95187160635 Sito Web: www.liceogalileinapoli.gov.it

e-mail: [email protected] pec: [email protected]

 

 

                               

           

 

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INDICE  

PREMESSA Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico per la definizione e la predisposizione del Piano

Triennale dell’ Offerta Formativa (triennio 2016/17 - 2017/18 – 2018/19) ... 5  

1.   PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA ... 11  

2.   SCELTE STRATEGICHE DI FONDO ... 12  

2.1 Premessa ... 12  

2.2 Priorità ... 12  

2.3 Traguardi ... 13  

2.4 Obiettivi di processo ... 13  

2.5 Dalle strategie alle buone pratiche ... 13  

3.   PRIORITÀ’ PER IL MIGLIORAMENTO E IL POTENZIAMENTO DEL TRIENNIO ... 14  

3.1 Individuazione delle priorità ... 14  

3.2 AREE E OBIETTIVI DI PROCESSO ... 16  

3.2.1 Curricolo, progettazione e valutazione ... 16  

3.2.2 Ambiente di apprendimento ... 16  

3.2.3 Inclusione e differenziazione ... 16  

3.2.4 Continuità e orientamento ... 17  

3.2.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola ... 17  

3.2.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane ... 17  

3.2.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie ... 18  

4.   IL CURRICOLO ... 19  

4.1 Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente liceale ( dalle Indicazioni Nazionali dei Nuovi Licei, D.P.R. 15 marzo 2010 n. 89) ... 19  

4.2 Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali ... 19  

4.3 GLI INDIRIZZI ... 22  

4.3.1 Il liceo scientifico ... 22  

4.3.2 Il liceo scientifico con opzione scienze applicate ... 23  

4.3.3 Il liceo delle scienze umane ... 24  

4.3.4 Il liceo linguistico ... 25  

5.   MIGLIORAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA ... 26  

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5.1 Strategie e attività di miglioramento dell’offerta formativa ... 26  

5.2 Interventi di recupero e sostegno ... 26  

5.3 L’orientamento ... 27  

5.3.1 Finalità ed obiettivi generali dell’ orientamento ... 28  

5.3.2 Orientamento in entrata ... 28  

5.3.3 Riorientamento ... 28  

5.3.4 Orientamento in uscita ... 29  

6.   LA SCUOLA COME AMBIENTE DI APPRENDIMENTO ... 30  

6.1 Premessa: visione strategica e obiettivi di processo ... 30  

6.2 Potenziamento delle tecnologie digitali ... 30  

6.3 Promozione della cultura scientifica e tecnologica ... 31  

6.4 Attività e progetti di benessere e pari opportunità ... 32  

6.5 Attività sportive ... 33  

6.6 Insegnamento di Educazione ambientale ... 33  

6.7 Insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ... 34  

7. LA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI ... 36  

7.1 Premessa: visione strategica e obiettivi di processo ... 36  

7.2 Il processo di verifica ... 36  

7.3 Il processo di valutazione ... 37  

7.4 Organizzazione del sistema valutativo interno ... 37  

7.5 Il processo di valutazione del comportamento ... 38  

7.6 Il credito formativo ... 38  

7.7 Il credito scolastico ... 39  

7.8 Lo scrutinio finale ... 40  

7.   ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA ... 41  

8.1 Organigramma generale della scuola ... 41  

8.2 Organismi organizzativi e gestionali ... 41  

8.2.1 Consiglio d’istituto ... 41  

8.2.2 Giunta esecutiva ... 42  

8.2.3 Collegio dei Docenti ... 42  

8.2.4 Comitato di Valutazione ... 42  

8.2.5 Consigli di Classe ... 42  

(4)

 

8.2.6 Dipartimenti Disciplinari ... 42  

8.2.7 Interdipartimento ... 43  

8.3 Funzioni strumentali al PTOF - commissioni di lavoro ... 43  

9. INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITÀ’ DELL’ OFFERTA FORMATIVA ... 45  

9.1 GLI ALUNNI NON ITALOFONI E IL PROBLEMA DELL’ ITALIANO PER LO STUDIO ... 45  

9.1.1 Visione strategica ... 45  

9.1.2 Obiettivi di processo ... 46  

9.2. INTERCULTURALITA’, LINGUE STRANIERE E INTERNAZIONALIZZAZIONE ... 46  

9.2.1 Visione strategica ... 46  

9.2.2 Obiettivi di processo ... 47  

9.3 ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’ INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA ... 48  

9.3.1 Visione strategica e dichiarazione di intenti ... 48  

10.   INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI - INDIVIDUAZIONE DEI FABBISOGNI 48   10.1 Ambienti e strutture ... 48  

10.2 Fabbisogni ... 49  

11.   ALLEGATI ... 49  

11.1 Allegato 1. ... 51  

11.2 Allegato 2. ... 53  

11.3 Allegato 3. ... 58  

11.4 Allegato 4. ... 65  

11.5 Allegato 5. ... 82  

11.6 Allegato 6. ... 122  

11.7 Allegato 7. ... 128  

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PREMESSA  Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico per la definizione e la predisposizione del Piano Triennale dell’ Offerta Formativa (triennio 2016/17 - 2017/18 – 2018/19)  

Premesso che:

La formulazione della presente direttiva è compito istituzionale del Dirigente scolastico, organo di governo e di coordinamento dell’ Istituzione Scolastica con poteri e doveri di indirizzo, progettazione, promozione e gestione, e che lo scopo è, dunque, quello di fornire una sorta di bussola che indichi gli obiettivi strategici a tutti gli attori: il dirigente stesso, gli operatori scolastici, gli organi, i soggetti esterni, gli utenti;

considerato che

La scuola ha il dovere di garantire il diritto allo studio, di agevolare lo sviluppo delle potenzialità dello studente, di recuperare le situazioni di svantaggio, di favorire una maturazione consapevole;

visto che

il liceo Galilei rappresenta un’agenzia educativa che opera come soggetto e polo culturale del territorio Soccavo-Pianura, e promuove il valore educativo e formativo degli insegnamenti e delle attività ad essi connesse, al fine di rendere effettivo il diritto degli studenti ad un apprendimento di qualità, la missione educativa che l’Istituto si assegna è: “Assicurare la migliore formazione possibile al maggior numero di studenti possibile”. Per tradurre questa missione in risultati perseguibili

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la Legge n. 59/ 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;

VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;

VISTA la Legge 13 luglio 2015, n.107, “ Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, in particolare il comma n.14 dell’art. 1 della cit. Legge, che attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola;

TENUTO CONTO delle iniziative educative e culturali degli Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari del territorio;

TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio;

TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti, sia in occasione degli incontri informali e formali sia attraverso le rappresentanze di genitori e studenti negli Organi Collegiali;

TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione di Istituto, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) e degli obiettivi prioritari individuati, che saranno sviluppati nel Piano di Miglioramento, parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa;

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VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e, limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare;

TENUTO CONTO delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati forniti dall’INVALSI e sui dati del monitoraggio interno; delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali;

CONSIDERATE le criticità rilevate rispetto ai risultati di apprendimento registrati;

ATTESO CHE l’intera comunità docente è coinvolta nei processi di riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle ultime Indicazioni Nazionali, che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di:

- metodologie didattiche innovative (operatività concreta e cognitiva), individualizzate (semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali), basate sull’utilizzo diffuso del laboratorio a fini didattici in tutti gli ambiti disciplinari;

- modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta;

- situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio);

RITENUTO essenziale ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per la realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni titolari di bisogni educativi comuni e talvolta speciali, coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale e con il contributo responsabile di tutti (dirigente , docenti, famiglie);

CONSIDERATO CHE

- le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale;

- le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, prevedono che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19;

RISCONTRATO CHE

- gli indirizzi del Piano vengono definiti dal dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali; il collegio dei docenti lo elabora; il consiglio di istituto lo approva;

- il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre;

- per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano, le istituzioni scolastiche si possono avvalere di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione;

- la libertà del docente si esplica non solo nell’arricchimento di quanto previsto nelle Indicazioni, in ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in particolare rilievo e della specificità dei singoli indirizzi liceali, ma nella scelta delle strategie e delle metodologie più appropriate, la cui validità è testimoniata non dall’applicazione di qualsivoglia procedura, ma dal successo educativo. (“Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.”); per rendere l’autonomia didattica del Collegio gli Docenti, nonché la libertà

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di insegnamento dei singoli docenti, coerente con il diritto allo studio e con il successo formativo di tutti gli studenti;

DETERMINA DI FORMULARE AL COLLEGIO DOCENTI,

al fine dell’ elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, per il triennio 2016/17, 2017/18 e 2018/19, i seguenti indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione:

- ADEGUAMENTO DEL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA AL PIANO TRIENNALE DELL’O.F. previsto dai nuovi Ordinamenti. Il Piano dell’offerta formativa triennale, nei limiti delle risorse disponibili, deve comprendere:

• le opzioni metodologiche, le linee di sviluppo didattico-educativo, la previsione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro (DLgs. 77/05);

• la previsione di azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola digitale(comma 57);

• le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA;

• il fabbisogno di organico funzionale dell’autonomia in relazione al Piano Triennale dell’offerta formativa, ai curricoli, alla quota di autonomia e degli spazi di flessibilità, al potenziamento, alle attività progettuali;

- PRESA D’ATTO E ACQUISIZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione, ai fini dell’implementazione del Piano di miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, nonché della valutazione dell'efficienza e dell'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 1 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n.286;

- SVILUPPO E POTENZIAMENTO del sistema e del procedimento di valutazione della nostra istituzione scolastica, nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi;

- PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE FINANZIATE CON FONDI COMUNALI, REGIONALI, NAZONALI, EUROPEI con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento;

- CURA, NELLA PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE, DELLE

SEGUENTI PRIORITÀ INDIVIDUATE MEDIANTE IL RAV E CONSEGUENTI OBIETTIVI DI PROCESSO:

• Migliorare le abilità/competenze degli studenti in italiano, matematica, lingua comunitaria studiata;

• Migliorare le abilità/competenze degli studenti nelle discipline d’indirizzo;

• Motivare gli alunni alla frequenza scolastica;

• Condividere con le famiglie le azioni da implementare per la gestione dei comportamenti problematici;

• Promuovere l’autonomia nel metodo di studio nella prospettiva dell’apprendimento permanente;

• Migliorare le competenze digitali degli studenti;

• Implementare metodologie e strumenti didattici innovativi, anche attraverso la sperimentazioni di nuove buone prassi.

Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo Curricolo, progettazione

e valutazione

Rendere il curricolo per competenze strumento di lavoro per tutti i docenti

Elaborare prove comuni iniziali e finali per le classi prime e terze Monitorare i risultati e la ricaduta nella classe

Perfezionare i criteri di valutazione comuni per tutte le classi

Ambiente di apprendimento Generalizzare la pratica di didattiche innovative Potenziare strumenti didattici per recupero e potenziamento

Continuità e orientamento Strutturare un percorso di didattica orientativa per la comprensione di sé

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e delle proprie inclinazioni

Implementare azioni di continuità con l’Università Avviare azioni per monitorare i risultati a distanza

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Potenziare la fruizione del sito web

Diffondere la buona prassi all’uso del registro elettronico alle famiglie

Per tutti i progetti e le attività previste nel piano devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.

Il Piano dovrà essere predisposto dalle funzioni strumentali, affiancate dal gruppo di lavoro del RAV, per essere portato, in tempo utile, all’esame del collegio dei docenti e successivamente al Consiglio d’Istituto che ne delibera l’approvazione.

Si ritiene, pertanto, essenziale che il Collegio sia articolato in strutture di riferimento (es.

dipartimenti) per la progettazione didattica e che i docenti effettuino una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele.

Si suggeriscono inoltre al Collegio alcuni principi e strategie da declinare nel P.T.O.F.:

• integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;

• potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF;

• migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli

• alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;

• promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione;

• generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;

• migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;

• migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);

• sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica;

• implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;

• accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, protocolli, intese;

• operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.

VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE

docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di percorsi formativi finalizzati al miglioramento della professionalità: teorico-metodologico-didattica, amministrativa; alla innovazione tecnologica, alla valutazione autentica, alla didattica laboratoriale.

Inoltre si specifica che:

A) L’ISTITUTO POTRÀ INSERIRE NEL PIANO ALCUNI DEI SEGUENTI OBIETTIVI PRIORITARI (L. 107/2015 c.7):

a. Competenze linguistiche in italiano e lingue straniere (anche mediante CLIL);

b. Competenze matematico-logiche e scientifiche;

c. Competenze di cittadinanza, anche in senso interculturale; potenziamento delle conoscenze giuridico- economiche;

d. Sviluppo di comportamenti responsabili (legalità, sostenibilità, rispetto);

e. Competenze digitali (pensiero computazionale, uso critico dei social);

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f. Didattica laboratoriale;

g. Contrasto alla dispersione; inclusione scolastica anche in relazione ai BES;

h. Aumento e sviluppo interazione con le famiglie e la comunità locale;

i. Apertura pomeridiana e riduzione numero alunni per classe;

j. Alternanza scuola-lavoro;

k. Percorsi formativi individualizzati;

l. Valorizzazione del merito degli studenti r. Italiano L2;

m. Sistema di orientamento.

B) LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DIDATTICA POTRÀ PREVEDERE:

a. la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina;

b. il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari;

c. la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo;

d. l'apertura pomeridiana della scuola;

e. l’articolazione di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato al decreto del presidente della Repubblica 89 del 2009'.

f. l’eventuale apertura nei periodi estivi (progettando modalità, attività, tempi e risorse);

g. l’ eventuale introduzione di insegnamenti opzionali (condizionata dalla disponibilità dell’organico e h. della dotazione finanziaria);

i. l’ adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui all’art. 7 del DPR 275/99.

APPARE OPPORTUNO

nella pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale:

• finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione esplicita e implicita; di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni;

• potenziare esperienze per il recupero delle difficoltà e per la valorizzazione delle eccellenze e del merito;

• orientare i percorsi formativi offerti nel PTOF al potenziamento delle competenze linguistiche,

• matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili;

• prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva , aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;

• prevedere percorsi di alternanza scuola lavoro, avendo riguardo per le disabilità;

• prevedere azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola digitale, che deve essere implementato a partire dall’a.s. 2016/17 e i cui obiettivi sono:

1. Sviluppo delle competenze digitali dello studente

2. Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali atti a sostenere processi di innovazione 3. Adozione di strumenti organizzativi per favorire la governance, la trasparenza, la condivisione di

dati, lo scambio di informazioni

4. Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale

5. Formazione dei DSGA e degli Assistenti amministrativi e tecnici per l’innovazione digitale nell’amministrazione

6. Potenziamento delle infrastrutture di rete con particolare riguarda alla connettività

7. Valorizzazione delle migliori esperienze attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione

8. Definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di materiali anche autoprodotti

9. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF.

Nella pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe:

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• nella pratica della classe dovranno essere privilegiati privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni, facendo riferimento alle principali azioni indicate dalla ricerca, quali ad esempio: apprendimento collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring , realizzazione progetto, transfer di conoscenze e abilità a compiti di realtà ….

• sarà opportuno privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, soprattutto in presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in difficoltà. In questo caso occorre riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e sperimentare nuovi approcci, anche attraverso il cooperative learning tra pari, concordando linee educative e modalità organizzative della classe unitarie.

Nella pianificazione delle attività di aggiornamento e formazione, obbligatoria, permanente e strutturale nonché connessa alla funzione docente:

• prevedere un Piano coerente con il Piano dell’Offerta Formativa Triennale, con gli esiti del RAV e del conseguente piano di miglioramento.

Infine

- LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE sarà improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché, dei principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva.

- L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola.

- L’ORGANIZZAZIONE amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano;

- nell’ambito di intervento delle RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE si sottolinea la necessità di specifica COMUNICAZIONE PUBBLICA mediante strumenti quali, ad esempio:

• Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto;

• Registro digitale;

• incontri con i genitori al fine di rendere pubbliche mission e vision.

Napoli, 12 Ottobre 2015 f.to il Dirigente Scolastico Prof.ssa Concetta De Iuliis

Prot. n.:5751/A1 del 12/10/15 Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art.3, co mma2, del D.Lgs n.39/ 93

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1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

L’Istituto superiore “Galileo Galilei” è nato all’inizio degli anni Ottanta come liceo scientifico e inizialmente ha operato nell’ambito territoriale del solo quartiere Vomero, costituendo un punto di riferimento importante per la fascia di utenza interessata a una formazione scientifica di qualità in vista degli studi universitari.

Negli anni successivi ha occupato diverse sedi, articolate anche su succursali. Dal 1996 occupa una spaziosa sede unica in Via S. Domenico al Corso Europa: ciò ha determinato una profonda trasformazione del suo bacino di utenza, che si è allargato alle municipalità limitrofe, in particolare ai quartieri di Soccavo e di Pianura.

A partire dal Duemila l’Istituto ha sensibilmente ampliato la propria offerta formativa attivando nuovi indirizzi, in linea con la trasformazione dell’istruzione secondaria superiore, messa a sistema dal Riordino del 2010. Infatti oggi offre quattro indirizzi di studi liceali: Liceo Scientifico;

Liceo Scientifico - Tecnologico; Liceo Linguistico; Liceo delle Scienze Umane.

Durante queste fasi di trasformazione l’Istituto superiore “Galilei” ha mantenuto costante la sua visione strategica: la scuola deve essere per gli studenti luogo di formazione rigorosa, basata su un approccio informato e, nello stesso tempo, flessibile e aperto, spendibile nelle realtà di studio universitario e, soprattutto, nell’ esercizio dei propri diritti-doveri di cittadini consapevoli.

La nostra missione è concretizzare questa visione prestando costantemente ascolto ai bisogni del territorio che, nelle aspirazioni del nostro istituto, dovrebbero innescare e indirizzare continue sinergie creative.

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2. SCELTE STRATEGICHE DI FONDO

2.1    Premessa  

Il presente segmento del Piano Triennale dell’ Offerta Formativa del Liceo “G. Galilei” parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui, in forma sintetica ma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano tutto, le seguenti sezioni del RAV e cioè appunto: priorità; traguardi; obiettivi di processo.

2.2    Priorità

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) Migliorare i risultati scolastici e sviluppare e ampliare le competenze chiave negli assi linguistico e matematico.

2) Ridurre la percentuale dei trasferimenti in uscita.

3) Diminuire la varianza tra le classi nei risultati delle prove standardizzate nazionali e nei test autonomamente programmati dai Dipartimenti dell’ Istituto.

4) Migliorare le performance relative al successo formativo universitario e ridurre la percentuale degli abbandoni universitari.

5) Accrescere il grado di condivisione della componente genitori e alunni in tutto quanto attiene alla vita scolastica.

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   2.3  Traguardi  

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità per il prossimo triennio sono:

1) Aumento del numero di alunni che conseguono i livelli minimi di competenze per ciascun anno del ciclo di studi.

2) Diminuzione del tasso di sospensione del giudizio finale negli assi linguistico e matematico.

3) Realizzazione effettiva della necessaria omogeneità tra i consigli di classe nella valutazione in generale e nell’attribuzione del voto di comportamento in particolare.

4) Inserimento chiaro, nel Patto di Corresponsabilità, dei criteri di valutazione adottati dall’Istituto.

5) Intensificazione del confronto con le Università per una formazione didattico - metodologica condivisa nelle competenze strategiche.

2.4  Obiettivi  di  processo  

Gli obiettivi di processo che l’Istituto si è assegnato in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1) Costruzione di un curricolo verticale in accordo con: scuole del primo ciclo, università, mondo del lavoro.

2) Formazione permanente dei docenti e del personale non docente della scuola che miri alla flessibilità della didattica e di ogni altra procedura scolastica e a ricerca e analisi dei risultati.

3) Costruzione di ambienti di apprendimento nuovi: in aula, in laboratorio, virtuali, nella città.

4) Incremento delle occasioni per incontri con le famiglie, anche al di là dei momenti istituzionali.

2.5  Dalle  strategie  alle  buone  pratiche   Il nostro Istituto assicura:

- Percorsi didattici personalizzati.

- “Didattica orientativa” finalizzata a far emergere le potenzialità e attitudini dello studente, nel rispetto della sua personalità e a supporto della sua crescita umana e sociale.

- Flessibilità didattica e organizzativa con un approccio laboratoriale.

- Comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione.

- Incentivo alla lettura.

- Uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature.

- Articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o da diverse classi o da diversi anni di corso.

- Aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari.

- Apertura alla vita culturale e alle problematiche economico-sociali della città (ad esempio, partecipazione a mostre ed eventi culturali,incontri con personalità eminenti).

(14)

 

3. PRIORITÀ’ PER IL MIGLIORAMENTO E IL POTENZIAMENTO DEL TRIENNIO

3.1  Individuazione  delle  priorità  

• Ampliare e migliorare il curriculum per rinforzare le abilità trasversali di ordine metodologico e cognitivo.

• Creare una azione educativo - didattica verticale e trasversale in accordo con le scuole medie del territorio del primo ciclo ,con l’Università e con il mondo del lavoro.

• Migliorare I risultati scolastici nei due assi linguistico e matematico con il relativo sviluppo e ampliamento delle competenze chiave.

• Ridurre la percentuale dei trasferimenti in uscita e tasso di abbandono con la promozione di una efficace azione di orientamento – riorientamento.

• Migliorare i risultati scolastici degli studenti nelle discipline d’indirizzo.

• Motivare gli alunni alla frequenza scolastica.

• Potenziare le regole della convivenza civile secondo le indicazioni ministeriali in tema di cittadinanza e costituzione ponendo al centro lo studente-cittadino e tutto quanto concerne l’educazione alla legalità.

• Diminuire le differenze di risultati tra le classi nei risultati delle prove standardizzate nazionali nelle competenze di base in Italiano e Matematica.

• Migliorare la performance del successo formativo universitario e diminuire la percentuale degli abbandoni universitari.

• Formazione continua dei docenti sfruttando le risorse interne del FIS e di eventuali progetti PON, con la promozione di ulteriori corsi per il CLIL e per le nuove strategie metodologiche di didattica applicata.

• Accrescere il grado di condivisione della componente genitori e alunni a tutto quanto attiene alla vita scolastica.

(15)

 

• Migliorare le competenze digitali degli studenti.

• Incrementare la partecipazione dell’intera comunità scolastica a tutte le iniziative di aggregazioni elettive.

• Promuovere l’autonomia nel metodo di studio nell’ottica dell’apprendimento permanente.

• Creazione di un data base per il monitoraggio dei risultati scolastici degli allievi in uscita o per l’eventuale inserimento nel mondo del lavoro.

(16)

 

3.2  AREE  E  OBIETTIVI  DI  PROCESSO  

3.2.1  Curricolo,  progettazione  e  valutazione  

• Costruzione di un curricolo verticale in accordo con le scuole del territorio del primo ciclo, con l’università e con il mondo del lavoro.

• Inserimento dei traguardi da raggiungere.

• Analisi dei bisogni e delle istanze degli alunni; promuovere ogni iniziativa per il raggiungimento degli obiettivi.

• Formazione docenti: flessibilità della metodologia e didattica delle discipline, ricerca- azione, analisi dei risultati, nuovi ambienti di apprendimento.

• Elaborazione di prove comuni iniziali e intermedie per le prime e terze classi.

• Monitoraggio costante dei risultati scolastici per tutte le classi.

• Perfezionamento dei criteri comuni di valutazione per tutte le discipline e dei criteri di comportamento relative al voto di condotta.

3.2.2  Ambiente  di  apprendimento  

• Costruzione di ambienti di apprendimento flessibili: in aula, in laboratorio e virtuali.

• Potenziamento dell’uso dei laboratori.

• Modifica delle modalità delle attività di supporto e sostegno allo studio: attivazione di piattaforme e-learning.

• Potenziamento della formazione docenti in merito alle didattiche innovative.

3.2.3  Inclusione  e  differenziazione    

• Flessibilità didattica a beneficio dei bisogni specifici degli alunni.

• Utilizzo della risorsa classe per il sostegno diffuso.

(17)

 

• Pratiche valutative personalizzate nelle modalità e negli strumenti.

• Procedure condivise di intervento su disagio e simili (BES).

3.2.4  Continuità  e    orientamento  

• Creazione di un gruppo di lavoro atto a favorire la piena collaborazione con le scuole medie del territorio e con l’ università.

• Incontri periodici di analisi dei risultati sulle azioni della verticalizzazione.

• Monitoraggio degli esiti universitari o dell'inserimento nel mondo del lavoro degli alunni in uscita.

• Creazione di un processo di didattica orientativa per la comprensione del sé e delle proprie inclinazioni.

• Creazione di un database dei risultati del monitoraggio a distanza.

3.2.5  Orientamento  strategico  e  organizzazione  della  scuola  

• Orientamento informativo in raccordo con le principali università cittadine.

• Organico potenziato: ai sensi dell’ art. 1 co. 14 della L. 107/2015, si individua il fabbisogno delle seguenti professionalità per il potenziamento dell’offerta formativa, in coerenza con gli obiettivi del Piano di Miglioramento emersi dal RAV e le scelte strategiche in campo didattico, pedagogico, culturale ed organizzativo - gestionale: 2 collaboratori scolastici; 3 docenti di lingue straniere; 1 docente di scienze umane; 1 docente di diritto ed economia; 3 docenti di italiano; 3 docenti di matematica.  

Le informazioni sull’organico di potenziamento effettivamente destinato al nostro Istituto dalle istituzioni competenti sono riportate nell’ allegato 7 al presente PTOF.  

 

3.2.6  Sviluppo  e  valorizzazione  delle  risorse  umane    

Per i docenti:

• formazione continua - in linea con le prime indicazioni fornite dal MIUR sul “Piano Nazionale per la Formazione” (prot. 2915 del 15.09.2016) – anche mediante le risorse interne del FIS e di eventuali progetti

(18)

 

PON per corsi di aggiornamento professionale incentrati soprattutto sulle nuove metodologie di didattica applicata

• promozione ulteriore di corsi per il CLIL. Si precisa che il nostro Istituto è scuola capofila nella “Rete regionale dei Licei ed Istituti Tecnici della Campania a supporto della metodologia CLIL" (accordo siglato in data 17/12/2014, con prot.n. AOODRCA 9220).

Per il personale ATA:

• formazione e/o aggiornamento in relazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro

• riqualificazione professionale in merito all’uso delle nuove procedure informatiche e delle piattaforme digitali

• formazione alla gestione delle relazioni all’interno dell’organizzazione scolastica.

3.2.7  Integrazione  con  il  territorio  e  rapporti  con  le  famiglie  

• Orientamento orientativo al mondo del lavoro in raccordo con Enti di formazione regionali.

• Promozione tra le famiglie dell’uso del registro elettronico con possibilità dei genitori di monitorare il processo formativo e valutativo degli alunni.

• Incontri con le amministrazioni comunali del bacino di utenza.

• Promozione alla collaborazione in rete con altre scuole e con associazioni culturali e Enti finalizzati al potenziamento di nuovi percorsi didattici.

• Incontri periodici con le famiglie per l’informazione e la condivisione dei processi di valutazione attuati dall’Istituto.

(19)

 

4. IL CURRICOLO

4.1    Il  profilo  educativo,  culturale  e  professionale  dello  studente  liceale  (  dalle  

Indicazioni  Nazionali  dei  Nuovi  Licei,  D.P.R.  15  marzo  2010  n.  89)  

“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali” (art. 2 co. 2 del regolamento di “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”).

Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:

• lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;

• la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;

• l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte;

• l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;

• la pratica dell’argomentazione e del confronto;

• la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;

• l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.

Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica.

4.2 Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:

1. Area metodologica

• Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

• Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

• Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.

2. Area logico-argomentativa

• Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.

(20)

 

• Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni.

• Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione.

3. Area linguistica e comunicativa

• Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

1. dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

2. saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

3. curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.

• Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

• Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche.

• Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.

4. Area storico umanistica

• Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.

• Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.

• Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.

• Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.

• Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.

(21)

 

• Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.

• Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive.

• Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.

5. Area scientifica, matematica e tecnologica

• Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

• Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

(22)

 

4.3 GLI INDIRIZZI

4.3.1 Il liceo scientifico

Il profilo del diplomato

Al termine del percorso di studio il diplomato dovrà raggiungere i risultati di apprendimento comuni tra cui:

comprendere la connessione tra cultura umanistica e sviluppo dei metodi critici e di conoscenza propri della matematica e delle scienze fisiche e naturali;

individuare rapporti storici ed epistemologici tra il pensiero matematico e il pensiero filosofico;

individuare le analogie e le differenze tra i linguaggi simbolico - formali e il linguaggio comune;

usare procedure logico-matematiche, sperimentali e ipotetico - deduttive proprie dei metodi di indagine scientifica;

individuare le interazioni sviluppatesi nel tempo tra teorie matematiche e scientifiche e teorie letterarie, artistiche e filosofiche.

QUADRO ORARIO

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Discipline 5

Italiano 4 4 4 4 4

Latino 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 3 3 3

Inglese 3 3 3 3 3

Matematica ( * ) 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze Naturali ( ** ) 2 2 3 3 3

Disegno e Storia dell’arte 2 2 2 2 2

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali di lezione 27 27 30 30 30

Totale ore di lezioni annuali 891 891 990 990 990

( * ) con informatica al Biennio ( ** ) biologia, chimica, scienze della terra

N.B. Nella classe quinta è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL).

durata del corso: quinquennale

titolo di studio: diploma di liceo scientifico

profilo professionale: acquisizione di basi culturali e di strumenti di orientamento che consentono la prosecuzione degli studi a livello universitario

sbocchi post-diploma: qualsiasi facoltà universitaria

(23)

 

4.3.2 Il liceo scientifico con opzione scienze applicate

Il profilo del diplomato

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

• aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio;

• elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;

• analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;

• individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali);

• comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;

• saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico;

• saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

QUADRO ORARIO

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Discipline 5

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali 3 4 5 5 5

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali di lezione 27 27 30 30 30

Totale ore di lezioni annuali 891 891 990 990 990

N.B. Nella classe quinta è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL).

durata del corso: quinquennale

titolo di studio: diploma di liceo scientifico - opzione scienze applicate

profilo professionale: acquisizione di basi culturali e di strumenti di orientamento che consentono la prosecuzione degli studi a livello universitario

sbocchi post-diploma: qualsiasi facoltà universitaria.

(24)

 

4.3.3 Il liceo delle scienze umane

 

Il profilo del diplomato

Al termine del percorso liceale gli studenti dovranno raggiungere i risultati di apprendimento comuni tra cui:

• conoscere i principali campi di indagine delle scienze umane e collegare, interdisciplinarmente, le competenze specifiche della ricerca pedagogica, psicologica e socio – antropologico - storica;

• definire con criteri scientifici, in situazioni reali o simulate, le variabili che influenzano i fenomeni educativi ed i processi formativi;

• familiarizzare con le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.

QUADRO ORARIO

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Discipline 5

Italiano 4 4 4 4 4

Latino 3 3 2 2 2

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 3 3 3

Scienze umane (*) 4 4 5 5 5

Diritto ed Economia 2 2

Inglese 3 3 3 3 3

Matematica ( ** ) 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze Naturali ( *** ) 2 2 2 2 2

Disegno e Storia dell’arte 2 2 2

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali di lezione 27 27 30 30 30

Totale ore di lezioni annuali 891 891 990 990 990

(*) Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia (**) con Informatica al primo Biennio (***) Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. Nella classe quinta è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL).

durata del corso: quinquennale

titolo di studio: diploma di liceo delle scienze umane

profilo professionale: acquisizione di basi culturali e di strumenti di orientamento che consentono la prosecuzione degli studi a livello universitario sbocchi post-diploma: qualsiasi facoltà universitaria

(25)

 

4.3.4 Il liceo linguistico

 

Il profilo del diplomato

Al termine del percorso liceale lo studente dovrà, tra l’altro, essere in grado di:

comunicare in tre lingue in vari ambiti sociali e in situazioni professionali;

riconoscere gli elementi caratterizzanti le lingue studiate, i diversi generi testuali, i differenti linguaggi settoriali;

passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;

affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;

conoscere aspetti significativi delle culture e delle letterature straniere e saperle valutare in una prospettiva interculturale;

confrontarsi in modo critico con il sapere e la cultura degli altri popoli, attraverso il contatto con civiltà, stili di vita diversi dai propri, anche tramite esperienze di studio nei paesi in cui si parlano le lingue studiate.

QUADRO ORARIO

N.B. Dalla classe quarta è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL).

Dalla classe quinta è previsto l’insegnamento di due discipline non linguistiche in due diverse lingue straniere (CLIL).

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Discipline 5

Italiano 4 4 4 4 4

Latino 2 2

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Inglese(1 ora di conversazione) 4 4 3 3 3

Francese (1 ora di conversazione) 3 3 4 4 4

Spagnolo (1 ora di conversazione) 3 3 4 4 4

Matematica (con elementi di informatica) 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze Naturali 2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali di lezione 27 27 30 30 30

Totale ore di lezioni annuali 891 891 990 990 990

durata del corso: quinquennale

titolo di studio: diploma di liceo linguistico

profilo professionale: acquisizione di basi culturali e di strumenti di orientamento che consentono la prosecuzione degli studi a livello universitario sbocchi post-diploma: qualsiasi facoltà universitaria

(26)

 

5. MIGLIORAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

5.1 Strategie e attività di miglioramento dell’offerta formativa

• Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione Europea, anche mediante l'uso della metodologia CLIL;

• potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche;

• migliorare i risultati dei test INVALSI attraverso una didattica improntata allo sviluppo di competenze in situazioni di contesto;

• sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo all'utilizzo critico e consapevole dei social network;

• potenziare l’uso delle nuove tecnologie e del linguaggio informatico, matematico e scientifico nel processo di insegnamento-apprendimento;

• potenziare le metodologie laboratoriali e le attività di laboratorio;

• prevenire e contrastare la dispersione scolastica; potenziare l'inclusione scolastica e il godimento del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e una didattica laboratoriale;

attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro per le classi terze e quarte del corrente anno scolastico;

• individuare percorsi didattici di eccellenza e, di conseguenza, valorizzare gli alunni particolarmente meritevoli anche con borse di studio e con progetti a respiro nazionale ed europeo (stage linguistici e aziendali all’estero, attraverso finanziamenti PON e POR);

• potenziare il sistema di orientamento sia in entrata che in uscita;

• valorizzare la valenza orientativa della didattica in maniera trasversale per tutte le discipline.

5.2 Interventi di recupero e sostegno

Le attività di sostegno e recupero, come previsto dal D.M. n. 42 del 22 maggio 2007, costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa. Grazie alla maggiore disponibilità di risorse umane e professionali, tali attività sono già in corso di realizzazione; esse sono

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