SERVIZI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA
Mercato del lavoro e Servizi per l'impiego in provincia di Ravenna
Rapporto annuale
Anno 2014
Agosto 2015
SERVIZI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA
Mercato del lavoro e Servizi per l'impiego in provincia di Ravenna
Rapporto annuale
Anno 2014
Agosto 2015
Gruppo di lavoro:
Liverani Luisa - impostazione metodologica, coordinamento attività, redazione report De Caro Rosa - elaborazione dati, redazione allegato statistico
Fariselli Mauro - estrazione dati dal Siler, supporto informatico
INDICE
I PARTE Il mercato del lavoro in provincia di Ravenna Anno 2014 ... 7
1. La nuova rilevazione delle forze di lavoro dell'ISTAT ...9
1.1 L'indagine Istat sulle forze lavoro...9
2. L’occupazione nei comparti privati extra-agricoli ... 14
3. Un segmento del mercato del lavoro: le assunzioni in provincia di Ravenna ... 17
3.1 Le assunzioni...17
3.2 Uno zoom su alcune categorie di lavoratori: i giovani, gli over 40, gli stranieri...25
3.2.1 Le assunzioni dei giovani ... 25
3.2.2 Le assunzioni dei lavoratori sopra i 40 anni ... 28
3.2.3 Le assunzioni dei lavoratori stranieri ... 31
3.3 Il lavoro accessorio ...37
3.4 I tirocini ...37
4. Le persone in stato di disoccupazione ... 39
4.1 Persone in stato di disoccupazione in provincia di Ravenna ai sensi del D.Lgs. 181/00 e successive modificazioni...39
4.1.1 Le persone in stato di disoccupazione... 39
4.1.2 Uno zoom sui giovani in stato di disoccupazione ... 41
4.1.3 Persone che hanno acquisito lo stato di disoccupazione nel 2014 ... 43
4.2 I lavoratori iscritti in lista di mobilità...44
4.3 Gli ammortizzatori sociali ...47
II PARTE I servizi dei Centri per l’impiego ... 49
5. I servizi dei Centri per l’impiego per i lavoratori ... 53
5.1 Il servizio di accoglienza...54
5.2 Il patto di servizio ...55
5.3 Il servizio di orientamento e politiche attive...56
5.4 Il servizio di informazione: dalla produzione all’erogazione ...59
5.5 I servizi di incontro domanda/offerta di lavoro...60
5.5.1 I servizi per chi cerca lavoro ... 61
5.5.2 I servizi per le aziende alla ricerca di personale ... 63
5.5.3 I servizi di incontro domanda/offerta di lavoro stagionale nel settore turistico- alberghiero ... 67
6. I servizi dei Centri per l'impiego per i lavoratori disabili e per le altre categorie beneficiarie della L. 68/99... 69
6.1 I lavoratori disabili e le altre categorie beneficiarie della L. 68/99...69
6.2 I servizi rivolti alle persone disabili e alle altre categorie beneficiarie della L. 68/99...72
6.2.1 Le politiche a sostegno dei lavoratori disabili ... 72
6.2.2 Il servizio di incontro d/o per disabili e altre categorie beneficiarie della L. 68/99... 75
6.3. L’attività del S.I.I.L. (Sostegno Integrato Inserimento Lavorativo) ...75
6.4 Contributi per assunzione/stabilizzazione disabili e per l'avvio di nuove opportunità imprenditoriali ...76
7. I servizi on line dei Centri per l’impiego ... 77
I PARTE
Il mercato del lavoro in provincia di Ravenna
Anno 2014
1. La nuova rilevazione delle forze di lavoro dell'ISTAT
1.1 L'indagine Istat sulle forze lavoro
L'anno 2014 anche a Ravenna, come nel resto d'Italia, è stato ancora un anno difficile per l'economia e il mercato del lavoro della provincia. La crisi economica esplosa a fine 2008, continua ad evidenziare elementi di criticità.
Le forze di lavoro in provincia di Ravenna, nel 2014, risultano pari a 184.000, in calo rispetto agli anni precedenti. Gli occupati sono in diminuzione (167.000 contro i 170.000 del 2013).
Analogo il trend delle persone in cerca di occupazione che passano da 19.000 del 2013 a 17.000 del 2014. Va però rilevato che il dato 2014 è comunque in aumento rispetto agli anni precedenti il 2013, quando le persone in cerca di occupazione raggiungevano livelli compresi fra le 6.000 unità nel 2009 e le 13.000 nel 2012.
Disaggregando il dato per genere si rileva che la flessione di forze lavoro interessa entrambi i sessi, anche se sono le femmine che calano maggiormente (-3.000 unità contro -2.000 dei maschi). Analogo il dato riferito agli occupati ( -1.000 unità i maschi; - 2.000 unità le femmine).
Tav. 1.1 Forze lavoro, occupati e persone in cerca di occupazione in provincia di Ravenna Serie storica 2008-2014 (valori in migliaia di unità) - Fonte ISTAT
genere anno forze lavoro occupati persone in cerca di
occupazione
2008 101 99 2
2009 99 95 3
2010 100 94 5
2011 101 97 4
2012 101 95 6
2013 102 92 9
maschi
2014 100 91 8
2008 80 76 4
2009 82 75 6
2010 86 80 6
2011 87 81 6
2012 84 77 7
2013 87 78 9
femmine
2014 84 76 9
2008 181 175 6
2009 180 171 10
2010 186 175 11
2011 187 178 9
2012 185 172 13
2013 189 170 19
totale
2014 184 167 17
Analizzando l'andamento degli occupati nei diversi settori vediamo che:
1. la riduzione degli occupati interessa soprattutto i lavoratori indipendenti che per il secondo anno consecutivo registrano una flessione e passano dai 45.000 del 2012 ai 41.000 del 2014. Sostanzialmente stabili negli ultimi tre anni i lavoratori dipendenti.
2. in "agricoltura" si registra un aumento degli occupati che passano dai 9.000 del 2013 ai 13.000 del 2014. In recupero anche i lavoratori indipendenti (7.000 nel 2014 contro 5.000 nel 2013)
3. in calo l' "industria" (45.000 gli occupati nel 2014 contro i 51.000 del 2013). Anche in questo caso si tratta di una flessione che interessa sia i lavoratori dipendenti che passano da 43.000 a 39.000 unità, sia quelli autonomi che scendono da 8.000 del 2013 agli attuali 6.000. Si tratta del peggior dato rilevato nel comparto industriale dal 2008.
4. in lieve calo gli occupati anche nei "servizi" dove a fronte di un incremento dei lavoratori dipendenti (81.000 nel 2014 contro 79.000 nel 2013) si registra una flessione degli occupati indipendenti (28.000 occupati del 2014 contro i 30.000 del 2013).
Tav. 1.2 Occupati per settore di attività economica, posizione in provincia di Ravenna Serie storica 2008-2014 (dati in migliaia)
anno agricoltura industria di cui: in senso stretto servizi
dipen- denti
indipen-
denti totale dipende nti
indipen-
denti totale dipende nti
indipen-
denti totale dipen- denti
indipen-
denti totale
2008 2 10 12 40 10 50 34 6 40 84 29 113
2009 3 10 13 44 9 53 37 6 43 79 26 104
2010 3 10 14 45 8 53 39 4 43 83 25 108
2011 4 10 14 46 8 54 39 4 43 81 30 111
2012 4 6 10 46 10 56 39 5 44 77 28 106
2013 4 5 9 43 8 51 36 3 40 79 30 110
2014 6 7 13 39 6 45 34 3 37 81 28 109
anno dipendenti indipendenti totale
2008 126 48 175
2009 125 45 171
2010 132 43 175
2011 131 47 178
2012 127 45 172
2013 126 44 170
2014 126 41 167
Complessivamente la tendenza del sistema economico e produttivo della provincia di Ravenna, pur con alcuni punti di forza, non si discosta dalle tendenze più ampie che stanno attraversando l'economia regionale e nazionale:
• il tasso di occupazione - rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di 15- 64 anni - risulta in calo (66,2% contro 66,6% del 2013). Si tratta di un dato in linea con il tasso regionale (66,3%) e più alto di quello nazionale (55,7%).
Sono le donne che registrano la flessione maggiore (60,4% contro 61,7% del 2013), mentre in lieve aumento risulta l'occupazione della componente maschile (72,0% contro 71,5%). Si tratta di un dato sostanzialmente in linea con quello regionale.
• il tasso di disoccupazione - rapporto fra le persone in cerca di occupazione e le forze lavoro - in provincia di Ravenna risulta in lieve calo rispetto al 2013 (9,2% contro 9,9%).
Disaggregando il dato per genere si rileva che, come negli anni precedenti, anche il 2014 fa registrare un tasso di disoccupazione più elevato per le donne. Si tratta comunque di un dato leggermente in calo rispetto al 2013 (10,2% contro 10,8% del 2013). Più sensibile la flessione nei maschi rispetto all'anno precedente (8,3% contro 9,2%).
• il tasso di inattività - rapporto fra le non forze lavoro di 15-64 anni e la corrispondente popolazione - in provincia di Ravenna sale di un punto percentuale rispetto al 2013 (da 25,9% a 26,9%). Si tratta comunque di un valore in termini assoluti più basso rispetto al dato regionale (27,6%) e molto più basso di quello a livello nazionale (36,1%).
Disaggregando il dato per genere, l'incremento del tasso di inattività provinciale è determinato soprattutto dalle donne che passano dal 30,7% al 32,5%. Inverso il trend a livello nazionale (45,6% contro 46,4% del 2013).
Tav. 1.3 Tasso di occupazione, disoccupazione, inattività - anni 2013-2014 Comparazione Provincia di Ravenna, Emilia-Romagna, Italia
tasso di occupazione (15-64 anni)
tasso di disoccupazione
(15-64 anni) tasso di inattività
F M totale F M totale F M totale
Ravenna 61,7 71,5 66,6 10,8 9,2 9,9 30,7 21,1 25,9
Emilia-Romagna 59,6 73,0 66,3 9,7 7,4 8,5 33,9 21,0 27,4
2013
Italia 46,5 64,8 55,6 13,1 11,5 12,2 46,4 26,6 36,5
tasso di occupazione (15-64 anni)
tasso di disoccupazione
(15-64 anni) tasso di inattività
F M totale F M totale F M totale
Ravenna 60,4 72,0 66,2 10,2 8,3 9,2 32,5 21,2 26,9
Emilia-Romagna 59,1 73,5 66,3 9,5 7,3 8,3 34,6 20,5 27,6
2014
Italia 46,8 64,7 55,7 13,8 11,9 12,7 45,6 26,4 36,1
(Fonte: Indagine ISTAT sulle Forze lavoro - Media 2014)
Analizzando i tassi rilevati nell'ultimo decennio, come emerge dalla rilevazione delle forze lavoro ISTAT, vediamo che il tasso di disoccupazione è passato dal 4,3% del 2004 al 3,4% del 2008, anno di inizio della crisi, per salire poi progressivamente fino al 2013 (9,9%). Il 2014 sembra invertire, seppur di poco, questo andamento (9,2% contro 9,9%).
Degno di nota il fatto che, nell'anno 2007, il tasso di disoccupazione ha registrato il valore più basso del periodo (2,9%) e solo in quell'anno i tassi di disoccupazione maschile e femminile hanno assunto lo stesso valore.
Graf. 1.1 Tasso di disoccupazione in provincia di Ravenna. Serie storica 2004-2014
0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0
F M totale
F 5,9 5,4 4,6 2,9 4,6 7,7 7,0 6,6 8,3 10,8 10,2
M 3,0 3,2 2,4 2,9 2,5 3,4 5,2 3,6 5,7 9,2 8,3
totale 4,3 4,2 3,4 2,9 3,4 5,3 6,1 5,0 6,9 9,9 9,2 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Il tasso di occupazione nell'ultimo decennio è variato da un valore minimo nel 2004 (66,9%) a uno massimo nel 2007 (71,9%), per oscillare poi negli anni successivi fino a scendere nel 2014 al valore minimo del periodo (66,2%).
Graf. 1.2 Tasso di occupazione in provincia di Ravenna. Serie storica 2004-2014
0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0
F M totale
F 58,0 62,0 65,3 66,8 62,6 61,3 64,4 64,6 61,4 61,7 60,4 M 75,7 74,4 74,9 76,9 76,0 74,2 73,5 75,8 73,8 71,5 72,0 totale 66,9 68,3 70,1 71,9 69,3 67,8 68,9 70,2 67,6 66,6 66,2 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Una nota metodologica finale
Come più volte osservato, tra i dati delle rilevazioni Istat delle forze lavoro e quelli che risultano dal database SILER, a disposizione dei Centri per l'impiego dell'Emilia-Romagna, esistono alcune differenze metodologiche.
Infatti dobbiamo tenere conto che le rilevazioni sulle forze lavoro dell'ISTAT si basano su una dimensione campionaria che, a livello nazionale e regionale, consente un contenuto e accettabile margine di errore statistico che a livello provinciale tende inevitabilmente a crescere. Anche la cadenza della rilevazione dei dati a livello provinciale non è infrannuale, ma il dato fornito rappresenta una media annua.
Le forze lavoro dell'ISTAT, infine, rilevano l'occupazione della popolazione residente nel territorio presso le cui famiglie vengono rilevate le informazioni, mentre i dati SILER, da noi pubblicati, si riferiscono agli occupati presso le unità locali dello stesso territorio.
2. L’occupazione
1nei comparti privati extra-agricoli
(Elaborazioni a cura del Settore Formazione, Lavoro, Istruzione e Politiche Sociali della Provincia di Ravenna
L’anno 2014 ha presentato per il mercato del lavoro ravennate un bilancio ancora negativo, su cui ha pesato anche il differimento della ripresa economica a livello nazionale.
Infatti pur in presenza a livello locale di qualche segnale di miglioramento nel primo semestre, la seconda parte dell'anno ha evidenziato comunque un rallentamento dell'occupazione2.
Scendendo nel dettaglio della variazione degli occupati nell'anno 2014:
1. la variazione tendenziale media rispetto all'anno 2013 risulta di -1.014 unità (-1,0%).
Si tratta di un dato che, seppure in miglioramento rispetto a quello dell'anno precedente (-1,6%), conferma un andamento ancora negativo dell'occupazione nel nostro territorio.
2. sono i lavoratori stranieri che manifestano le maggiori difficoltà occupazionali con una variazione media annua degli occupati stranieri pari a -1,9%, contro il -0,9% di quelli italiani
3. stabili i contratti a tempo indeterminato, mentre continua, seppure in misura più ridotta, la flessione dei contratti a tempo determinato (-6,5%). Questo dato, apparentemente in contraddizione rispetto ad un andamento congiunturale negativo, trova le sue ragioni soprattutto nella variazione normativa che ha trasformato il contratto di apprendistato in un contratto a tempo indeterminato
4. in lieve aumento gli occupati con contratti a tempo parziale (1,6%), anche se la variazione media annua risulta molto al di sotto dei valori dello scorso anno (6,6%
l'incremento del 2013). Ancora in calo gli occupati a tempo pieno (-1,9%) anche se in misura inferiore al 2013 (-4,2%).
1 Nel calcolo sono stati considerati tutti i movimenti (avviamenti, cessazioni, proroghe, trasformazioni...) derivanti da comunicazioni obbligatorie effettuate da parte delle imprese residenti in provincia di Ravenna.
La metodologia utilizzata per la definizione del modello di lettura del mercato del lavoro è stata messa a punto dal Servizio Statistico della Provincia di Ravenna. I dati fanno riferimento all'estrazione dalla banca dati SILER effettuata in data 1 marzo 2015 e sono riferiti alle persone.
2 Va rilevato che per alcuni contratti non è possibile ricavare dalla banca dati Siler l'effettiva durata. Infatti nel settore alimentare va considerato che, in gran parte, si applica il contratto dell'agricoltura. La procedura consente l'invio ai Centri per l'impiego soltanto dell'elenco dei lavoratori che si prevede di assumere nel corso dell'anno, ma non il loro impiego effettivo, che viene deciso in autonomia da parte delle imprese e che risulta soltanto successivamente attraverso i versamenti contributivi all'INPS. Anche per il contratto di lavoro intermittente il dato dell'effettivo numero delle giornate lavorate non è presente all'interno della banca dati dei Centri per l'impiego, anche se va rilevato che la recente riforma del mercato del lavoro
Tav. 2.1 OCCUPATI dipendenti nelle unità locali dei settori privati extra-agricoli per sesso e provenienza.
Variazione % tendenziale media sugli stessi trimestri del 2013
totale F M
I trimestre 2014 -1,7 -1,8 -1,7
II trimestre 2014 -0,6 -0,9 -0,4
III trimestre 2014 -0,8 -1,5 -0,2
IV trimestre 2014 -0,9 -1,3 -0,6
variazione occupazionale media annua 2014 (valori percentuali) -1,0 -1,4 -0,7 variazione occupazionale media annua 2014 (valori assoluti) -1.014 -636 -378
totale italiani stranieri
I trimestre 2014 -1,7 -1,5 -3,4
II trimestre 2014 -0,6 -0,5 -1,0
III trimestre 2014 -0,8 -0,6 -1,9
IV trimestre 2014 -0,9 -0,9 -1,3
variazione occupazionale media annua 2014 (valori percentuali) -1,0 -0,9 -1,9 variazione occupazionale media annua 2014 (valori assoluti) -1.014 -746 -268
Tav. 2.2 OCCUPATI dipendenti nelle unità locali dei settori privati extra-agricoli per durata rapporto e orario.
Variazione % tendenziale media sugli stessi trimestri del 2013
totale determinato indeterminato
I trimestre 2014 -1,7 -11,3 -0,2
II trimestre 2014 -0,6 -4,0 0,2
III trimestre 2014 -0,8 -5,6 0,3
IV trimestre 2014 -0,9 -6,9 -0,1
variazione occupazionale media annua 2014 (valori percentuali) -1,0 -6,5 0,0 variazione occupazionale media annua 2014 (valori assoluti) -1.014 -1.056 42
totale tempo
parziale
tempo pieno
I trimestre 2014 -1,7 0,3 -2,4
II trimestre 2014 -0,6 2,0 -1,5
III trimestre 2014 -0,8 1,6 -1,7
IV trimestre 2014 -0,9 2,6 -2,1
variazione occupazionale media annua 2014 (valori percentuali) -1,0 1,6 -1,9 variazione occupazionale media annua 2014 (valori assoluti) -1.014 427 -1.441
Il grafico sottostante evidenzia l'impatto della crisi sul mercato del lavoro ravennate. Da notare, anche per il 2014, il perdurare della fase recessiva avviatasi all'inizio del 2013 seppure in presenza di un progressivo miglioramento della situazione nella seconda parte dell'anno.
Graf. 2.1 OCCUPATI dipendenti, nelle unità locali dei settori privati extra-agricoli, per genere Variazione % tendenziale periodo gennaio 2010-dicembre 2014
-6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0
ge n-09
ap r-09
lu g -09
o tt- 09 gne-10
ap r-10
l u g -10
o t-t10 gne-11
ap r-11
l u g -11
o t-t11 gne-12
ap r-12
l u g -12
o t-t12 g en-13
ap r-13
l u g -1 3
o tt-1 3 g en-1 4
a p r-14 l u
g -14 o tt-1 4
Femmine Maschi Totale
Analizzando l'andamento degli occupati a livello di macrosettori si può notare che nel 2014 tutti i settori risultano ancora in affanno, seppure in maniera differenziata.
Sostanzialmente stabile il comparto industriale (0,2% la variazione tendenziale media dell'anno) anche se in peggioramento nell'ultimo trimestre 2014 (-0,5%) .
Molto grave anche nel 2014 la situazione del comparto costruzioni che si attesta attorno ad una variazione tendenziale media nell'anno pari a -8,5%.
In lieve miglioramento il terziario, che, pur mantenendo un segno negativo, passa dal -1,8%
del I trimestre 2014 a -0,2 del IV.
Tav. 2.3 OCCUPATI dipendenti nelle unità locali dei settori privati extra-agricoli per settore.
Variazione tendenziale media sugli stessi trimestri 2013
industria costruzioni terziario totale dipendenti
valori
assoluti % valori
assoluti % valori
assoluti % valori
assoluti %
I trimestre 2014 -29 -0,1 -632 -8,3 -1.024 -1,8 -1.693 -1,7
II trimestre 2014 173 0,5 -598 -7,8 -181 -0,3 -617 -0,6
III trimestre 2014 228 0,7 -666 -8,9 -411 -0,6 -856 -0,8
IV trimestre 2014 -146 -0,5 -648 -9,0 -89 -0,2 -888 -0,9
media variazione
tendenziale annua 56 0,2 -636 -8,5 -426 -0,7 -1.014 -1,0
3. Un segmento del mercato del lavoro: le assunzioni in provincia di Ravenna
3.1 Le assunzioni3
Le assunzioni registrate nel corso del 2014 in provincia di Ravenna sono state 106.170 (da tener presente che una persona può essere assunta più volte nell'anno), in aumento dell'1,4%
rispetto al 2013 (104.661).
Le persone fisiche avviate nel 2014 sono state 61.011 in linea con l'anno precedente (61.219).
Sono i maschi che vedono maggiormente aumentare le occasioni di assunzione (rispettivamente 2,3% e 0,5% l'incremento rispetto al 2013).
Disaggregando il dato per Centro per l'impiego le assunzioni a Ravenna sono 63.286, a Faenza 23.302, a Lugo 19.582. Solo il comprensorio lughese presenta una flessione rispetto all'anno precedente (-3,4%).
Tav. 3.1 Assunzioni suddivise per genere e anno. Serie storica 2008 - 2014
anno F M totale
valori assoluti % valori assoluti % valori assoluti %
2008 54.965 51,0 52.782 49,0 107.747 100,0
2009 48.995 50,2 48.663 49,8 97.658 100,0
2010 48.835 46,9 55.318 53,1 104.154 100,0
2011 52.337 45,8 62.036 54,2 114.373 100,0
2012 53.601 48,5 56.828 51,5 110.429 100,0
2013 47.963 45,8 56.698 54,2 104.661 100,0
2014 48.183 45,4 57.987 54,6 106.170 100,0
var.% 2014/2013 0,5 2,3 1,4
Tav. 3.2 Assunzioni suddivise per CPI. Serie storica 2008 - 2014
2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 var.% 2014
su 2013
Faenza 23.302 22.295 23.921 24.695 25.250 24.409 19.790 4,5
Lugo 19.582 20.273 21.557 21.825 19.696 18.235 24.984 -3,4
Ravenna 63.286 62.093 64.951 67.853 59.208 55.015 62.963 1,9
totale 106.170 104.661 110.429 114.373 104.154 97.659 107.747 1,4
3 Come da orientamenti consolidati in materia, sono state considerate solo le assunzioni effettuate da parte delle imprese residenti in provincia di Ravenna, comprese le agenzie di somministrazione. Sono state escluse le proroghe, le trasformazioni, le sospensioni, i tirocini, le borse lavoro... Una persona può essere assunta più volte. I dati si riferiscono all'estrazione dalla banca dati SILER effettuata in data 1 marzo 2015.
Per quanto riguarda la fascia d'età si può evidenziare che la classe che presenta valori più alti è quella compresa fra i 41 e i 54 anni (31,5%), seguita da quella 30-40. Gli over 55, infine, rappresentano il 9,8% delle assunzioni.
Graf. 3.1 Assunzioni per fascia di età – Anno 2014
0,9% 18,0%
10,0%
29,8%
31,5%
9,8%
<=18 19-25 26-29 30-40 41-54 55 e oltre
Analizzando le variazioni nelle diverse fasce di età si può rilevare che ,nel 2014, continua la riduzione delle assunzioni che interessano le fasce più giovani. In particolare la fascia sotto i 30 anni si riduce del 2,7% passando da 31.505 assunzioni nel 2013 a 30.666 nel 2014. Viceversa le assunzioni che interessano lavoratori oltre i 40 anni vengono incrementate del 6,0%
passando da 41.373 assunzioni a 43.866.
Graf. 3.2 Assunzioni per fascia di età – Comparazione 2014-2013-2008
18,0
0,9 10,0
29,8
31,5
9,8 17,8
1,2
11,2
30,4
30,3
9,3 20,6
2,5
12,2
31,3
24,7
8,7 0,0
5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0
<=18 19-25 26-29 30-40 41-54 55 e oltre
2014 2013 2008
Le assunzioni a tempo determinato nel 2014 rappresentano il 63,0% del totale degli avviamenti, quelle a tempo indeterminato il 6,1%, quelle con il contratto di apprendistato il 3,7%.
I contratti “atipici” sono il 3,4% del totale, quelli di somministrazione il 15,3%.
Tav. 3.3 Distribuzione delle assunzioni per genere e tipo di contratto - Anni 2014-2013
F M totale anno 2014 totale anno 2013
valori
assoluti % valori
assoluti % valori
assoluti % valori
assoluti %
apprendistato 1.945 4,0 2.010 3,5 3.955 3,7 3.715 3,5
lavoro a tempo determinato 33.279 69,1 33.575 57,9 66.854 63,0 66.329 63,4
lavoro intermittente 4.441 9,2 4.258 7,3 8.699 8,2 9.725 9,3
lavoro di somministrazione4 3.164 6,6 13.102 22,6 16.266 15,3 13.934 13,3 lavoro a tempo indeterminato 3.697 7,7 2.741 4,7 6.438 6,1 6.905 6,6
contratti atipici 1.523 3,2 2.057 3,5 3.580 3,4 3.624 3,5
altro 134 0,3 244 0,4 378 0,4 429 0,4
totale 48.183 100,0 57.987 100,0 106.170 100,0 104.661 100,0
Comparando il dato con quello dell'anno 2013 possiamo rilevare un sostanziale stabilità delle assunzioni a tempo determinato (63,0% delle assunzioni totali 2014 contro 63,4% del 2013).
Ancora in calo, per effetto della modifica normativa (L. 92/2012), anche i contratti di lavoro intermittente che passano da 9.725 (9,3% del totale assunzioni 2013) a 8.699 (8,2% del totale assunzioni 2014).
Sostanzialmente stabili le assunzioni con contratto a tempo indeterminato rispetto al totale (6,1% contro 6,6%). Come negli anni precedenti, è fra le donne che si registra il maggior numero di contratti a tempo indeterminato (7,7% contro 4,7% degli uomini).
In aumento le assunzioni con contratto di somministrazione (15,3% l'incidenza sul totale assunzioni contro il 13,3% del 2013). Va comunque precisato che le assunzioni con contratto di somministrazione possono interessare anche lavoratori che, pur essendo assunti da agenzie del nostro territorio, vengono occupati in aziende fuori provincia.
Analizzando la serie storica di alcune tipologie contrattuali dal 2008, anno di inizio della crisi, ad oggi, si rileva che l'incidenza dei contratti di lavoro a tempo indeterminato è progressivamente scesa dall'11,0% del 2008 al 6,1% del 2014. Anche i contratti di apprendistato evidenziano una lenta, ma progressiva diminuzione, passando dal 4,6% del 2008 al 3,5% del 2013 per poi consolidarsi nel 2014 (3,7%).
I contratti a tempo determinato registrano una flessione costante fino al 2011, per poi aumentare progressivamente nel 2012 e 2013, anche a causa della variazione normativa che ha coinvolto i contratti di lavoro intermittente, per stabilizzarsi poi nel 2014.
4Come già indicato in precedenza, i dati qui considerati si riferiscono alle assunzioni delle aziende di somministrazione che operano nel territorio provinciale, indipendentemente dalle caratteristiche del lavoratore e dall'ubicazione dell'azienda in cui il lavoratore presterà effettivamente servizio.
Graf. 3.3 Assunzioni per alcune tipologie contrattuali – Serie storica 2008 - 2014
4,6 11,0 71,0 3,1 5,3
4,4 8,5 65,0 11,7 3,7
4,2 7,2 61,1 14,4 7,7
4,0 7,0 55,2 16,7 12,6
3,8 6,7 59,7 18,1 7,5
3,5 6,6 63,4 9,3 13,3
3,7 6,1 63,0 8,2 15,3
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
A pprendistato Lavo ro a tempo indeterminato Lavo ro a tempo determinato Lavo ro intermittente Lavo ro interinale
La crisi nel nostro territorio ha avuto ripercussioni anche sulla tipologia di orario con cui vengono attivati i contratti.
Infatti le assunzioni con orario part-time nel 2014 sono state 21.755 e hanno riguardato il 20,5% delle assunzioni totali, in linea con l'anno 2013 e in aumento rispetto agli anni precedenti.
Sono le donne che vengono assunte maggiormente con questa tipologia di orario (69,3% nel 2014 e 68,4% nel 2012).
Analizzando l'evoluzione negli anni si registra una progressiva flessione dei contratti di lavoro a tempo pieno che passano dal 78,1% del 2009 al 72,4% del 2014.
Tav. 3.4 Assunzioni per genere e tipo di orario – Anno 2014
F M totale anno 2014
valori
assoluti % colonna valori assoluti
% colonna
valori assoluti
% colonna
part-time 15.068 31,3 6.687 11,5 21.755 20,5
tempo pieno 29.600 61,4 47.243 81,5 76.843 72,4
non definito 3.515 7,3 4.057 7,0 7.572 7,1
totale 48.183 100,0 57.987 100,0 106.170 100,0
Tav. 3.5 Assunzioni per tipo di orario - Serie storica 2009 - 2014
valori assoluti %
2014 2013 2012 2011 2010 2009 2014 2013 2012 2011 2010 2009 part-time 21.755 20.926 19.192 17.422 16.833 18.622 20,5 20,0 17,4 15,2 16,2 19,1 tempo pieno 76.843 76.697 81.910 90.022 83.439 76.226 72,4 73,3 74,2 78,7 80,1 78,1 non definito 7.572 7.038 9.327 6.929 3.882 2.811 7,1 6,7 8,4 6,1 3,7 2,9 totale 106.170 104.661 110.429 114.373 104.154 97.659 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Anche nel 2014 alcuni comparti registrano alcune variazioni rispetto all'anno precedente. Fra i comparti in flessione abbiamo "costruzioni", "commercio all'ingrosso e al dettaglio....", "attività servizi di alloggio e di ristorazione", "attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per uso proprio da parte di famiglie e convivenze". Fra i comparti in aumento notiamo "noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" che comprende le agenzie di somministrazione5, "istruzione", "trasporto e magazzinaggio", "sanità e assistenza sociale".
Tav. 3.6 Assunzioni suddivise per settori – Comparazione anni 2014 - 2013
Codice ATECO 2014 2013
Var.% su anno precedente
A - agricoltura, silvicoltura e pesca6 24.699 25.098 -1,6
B - estrazione di minerali da cave e miniere 220 292 -24,7
C - attività manifatturiere 8.122 8.015 1,3
D - fornitura energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 50 13 284,6 E - fornitura di acqua; ... gestione dei rifiuti e risanamento 115 96 19,8
F - costruzioni 2.632 2.683 -1,9
G - commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli
e motocicli 4.758 5.175 -8,1
H - trasporto e magazzinaggio 1.868 1.662 12,4
I - attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 16.855 18.382 -8,3
J - servizi di informazione e comunicazione 502 552 -9,1
K - attività finanziarie e assicurative 136 141 -3,5
L - attività immobiliari 91 129 -29,5
M - attività professionali, scientifiche e tecniche 1.073 1.127 -4,8 N - noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 18.712 16.590 12,8 O - amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale
obbligatoria 535 415 28,9
P - istruzione 11.483 10.521 9,1
Q - sanità e assistenza sociale 1.543 1.243 24,1
R - attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 8.015 7.390 8,5
S - altre attività di servizi 2.062 1.984 3,9
T - attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro ... per
uso proprio da parte di famiglie e convivenze 2.657 3.111 -14,6
U - organizzazioni ed organismi extraterritoriali 21 17 23,5
_NEU - codifica non esistente / Non univoca 21 25 -16,0
Totale 106.170 104.661 1,4
5Cfr.nota 4
6Va rilevato che nel comparto Agricolo, in considerazione della stagionalità, che rappresenta una peculiarità strutturale del lavoro di quel comparto e induce a non considerare il lavoro a termine come mera eccezione rispetto al lavoro a tempo indeterminato, vengono applicate norme giuridiche specifiche per i contratti a termine (art.10, co.2, D.Lgs.
n.368/01). Di tale specificità viene tenuto conto anche nelle procedure che regolano le "Comunicazioni Obbligatorie- CO"(Decreto interministeriale del 30.10.2007). Pertanto è previsto l'invio ai Centri per l' impiego soltanto dell'elenco dei lavoratori che si prevede di assumere per un determinato periodo, ma non il loro impiego effettivo che viene deciso in autonomia da parte delle imprese e che risulta successivamente attraverso i versamenti contributivi INPS. Ne consegue che per questo comparto non è possibile ricavare dalla banca dati Siler le giornate effettivamente lavorate dal lavoratore.
Il comune dove si registra il maggior numero di assunzioni è Ravenna con 45.020, in aumento del 5,0% rispetto al 2013 e dell'6,3% rispetto al 2008; segue Cervia con 16.212, in calo rispetto al 2013 (-5,6%). In aumento il comune di Faenza rispetto al 2013 (6,1%) ma in calo rispetto al 2008 (-9,7%). Con entrambi i valori negativi il comune di Lugo che registra una flessione delle assunzioni sia rispetto al 2013 (-3,5%) sia rispetto al 2008 (-14,4%).
Per una lettura più approfondita delle assunzioni nei singoli comuni si rinvia all'allegato statistico.
Tav 3.7 Distribuzione delle assunzioni per comune - Serie storica 2008/2014
2014 2013 2012 2008 var.%
2014/2013
var.%
2014/2008
Alfonsine 2.923 3.204 3.550 3393 -8,8 -13,9
Bagnacavallo 3.663 3.565 3.782 2414 2,7 51,7
Bagnara di Romagna 365 369 426 341 -1,1 7,0
Brisighella 1.760 1.826 1.999 1660 -3,6 6,0
Casola Valsenio 396 397 390 403 -0,3 -1,7
Castel Bolognese 1.930 1.837 1.911 1885 5,1 2,4
Cervia 16.212 17.168 21.120 18413 -5,6 -2,0
Conselice 1.497 1.439 1.618 1556 4,0 -3,8
Cotignola 1.686 1.783 1.816 1491 -5,4 13,1
Faenza 17.262 16.267 17.442 19110 6,1 -9,7
Fusignano 1.022 1.068 1.146 979 -4,3 4,4
Lugo 6.470 6.706 6.894 7560 -3,5 -14,4
Massa Lombarda 1.539 1.597 1.738 1495 -3,6 2,9
Ravenna 45.020 42.892 41.661 42369 5,0 6,3
Riolo Terme 859 858 1.031 1013 0,1 -15,2
Russi 2.054 2.033 2.170 2191 1,0 -6,3
Sant'Agata sul Santerno 417 542 587 561 -23,1 -25,7
Solarolo 1.095 1.110 1.148 913 -1,4 19,9
totale 106.170 104.661 110.429 107.747 1,4 -1,5
I tre quarti delle assunzioni avvengono con qualifiche riferite a soli due gruppi professionali;
infatti quasi la metà delle assunzioni riguarda "professioni non qualificate" (42,6%), mentre le
"professioni qualificate nel commercio" risultano poco meno di un quarto (22,3%).
In lieve aumento l'incidenza delle assunzioni di professioni intellettuali ad alta specializzazione che passano dal 9,3% del totale 2010 al 10,7% del 2014.
Tav. 3.8 Assunzioni per gruppi professionali – Serie storica 2010-2014
Disaggregando il dato per genere vediamo che, come negli anni precedenti, le professioni non qualificate coinvolgono più della metà delle assunzioni di uomini (51,2% contro il 32,1% delle donne), viceversa le assunzioni di professioni qualificate nel commercio interessano in misura maggiore le donne (29,7% contro 16,1% degli uomini).
Tav. 3.9 Assunzioni per genere e gruppi professionali – Anno 2014
valori assoluti valori percentuali
F M totale F M totale
dirigenti 98 211 309 0,2% 0,4% 0,3%
professioni intellettuali 8.667 2.670 11.337 18,0% 4,6% 10,7%
professioni tecniche 2.137 2.698 4.835 4,4% 4,7% 4,6%
impiegati 3.599 1.866 5.465 7,5% 3,2% 5,1%
professioni qualificate nel commercio 14.298 9.328 23.626 29,7% 16,1% 22,3%
operai specializzati 2.232 7.141 9.373 4,6% 12,3% 8,8%
conduttori di impianti 1.680 4.360 6.040 3,5% 7,5% 5,7%
professioni non qualificate 15.472 29.713 45.185 32,1% 51,2% 42,6%
totale 48.183 57.987 106.170 100,0% 100,0% 100,0%
Quasi la metà delle assunzioni che interessano "professioni non qualificate" viene effettuata da aziende del comparto agricolo (49,7%), il 24,1% da agenzie di somministrazione, l'11,1% dal comparto turistico e di intrattenimento. Quest'ultimo comparto raccoglie anche i due terzi (65,0%) delle assunzioni che interessano "professioni qualificate nei servizi".
Altri comparti in cui si concentrano le "professioni qualificate nei servizi" sono le assistenze
2014 2013 2012 2011 2010
valori
assoluti % valori
assoluti % valori
assoluti % valori
assoluti % valori assoluti %
dirigenti 309 0,3 225 0,2 300 0,3 426 0,4 383 0,4
professioni intellettuali ad
elevata specializzazione 11.337 10,7 10.198 9,7 10.528 9,5 9.638 8,4 9.649 9,3 professioni tecniche 4.835 4,6 4.848 4,6 5.104 4,6 6.299 5,5 6.296 6,0
impiegati 5.465 5,1 5.683 5,4 6.113 5,5 6.059 5,3 5.362 5,1
professioni qualificate attività
commerciali e servizi 23.626 22,3 25.236 24,1 30.439 27,6 30.115 26,3 26.402 25,3 operai specializzati 9.373 8,8 9.152 8,7 9.946 9,0 11.348 9,9 11.720 11,3 conduttori di impianti e
operai semiqualificati... 6.040 5,7 4.282 4,1 4.437 4,0 4.762 4,2 4.489 4,3 professioni non qualificate 45.185 42,6 45.036 43,0 43.555 39,4 45.726 40,0 39.851 38,3
altro - 0,0 1 0,0 7 0,0 0 0,0 2 0,0
totale 106.170 100,0 104.661 100,0 110.429 100,0 114.373 100,0 104.154 100,0
domiciliari (7,7%) e il commercio (11,5%).
Fra le "professioni non qualificate" più della metà sono braccianti agricoli, seguono addetti allo spostamento e alla consegna merci, personale non qualificato nei servizi di pulizia. Fra le professioni qualificate nel commercio quasi i due terzi sono esercenti e addetti alle attività di ristorazione, seguono addetti alle vendite e professioni qualificate nei servizi personali e assimilati.
Tav. 3.10 "Professioni non qualificate": dettaglio mansione Istat (2 cifre). Anni 2014/2013/2012
mansione ISTAT ( 2 cifre) 2014 2013 2012
valore
assoluto % valore
assoluto % valore
assoluto % personale non qualificato nell'agricoltura e nella
manutenzione del verde 24.707 54,7 24.957 55,4 25.842 59,3
personale non qualificato addetto allo spostamento e
alla consegna merci 10.271 22,7 10.000 22,2 5.894 13,5
personale non qualificato nei servizi di pulizia di
uffici, alberghi… 5.140 11,4 5.141 11,4 6.344 14,6
personale non qualificato nei servizi di istruzione e
sanitari 1.655 3,7 1.451 3,2 1.250 2,9
personale non qualificato addetto ai servizi domestici 1.052 2,3 1.120 2,5 1.372 3,2 personale non qualificato nella manifattura 843 1,9 688 1,5 828 1,9 personale non qualificato delle costruzioni e
professioni assimilate 659 1,5 779 1,7 969 2,2
personale non qualificato nei servizi ricreativi e
culturali 393 0,9 467 1,0 339 0,8
personale non qualificato addetto ai servizi di
custodia di edifici… 380 0,8 286 0,6 434 1,0
venditori ambulanti 23 0,1 93 0,2 208 0,5
personale non qualificato addetto alle foreste, alla
cura degli animali… 22 0,0 34 0,1 34 0,1
personale non qualificato nelle miniere e nelle cave 21 0,0 4 0,0 20 0,0
personale non qualificato d'ufficio 19 0,0 16 0,0 21 0,0
"Professioni non qualificate" totale 45.185 100,0 45.036 100,0 43.555 100,0
Tav. 3.11 "Professioni qualificate nel commercio": dettaglio mansione Istat (2 cifre). Anni 2014/2013/2012
mansione ISTAT (2 cifre) 2014 2013 2012
valore
assoluto % valore
assoluto % valore assoluto % esercenti e addetti nelle attività di ristorazione 15.338 64,9 16.376 64,9 20.350 66,9
addetti alle vendite 3.676 15,6 3.909 15,5 5.047 16,6
professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati 2.204 9,3 2.562 10,2 2.130 7,0 professioni qualificate nei servizi di sicurezza, vigilanza
e custodia 1.063 4,5 1.103 4,4 1.305 4,3
operatori della cura estetica 615 2,6 606 2,4 787 2,6
professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali 314 1,3 266 1,1 284 0,9 assistenti di viaggio e professioni assimilate 173 0,7 134 0,5 184 0,6 altre professioni qualificate nelle attività commerciali 100 0,4 130 0,5 168 0,6 professioni qualificate nei servizi ricreativi, culturali ed
assimilati 58 0,2 59 0,2 52 0,2
esercenti nelle vendite 45 0,2 57 0,2 79 0,3
esercenti e addetti di agenzie di pompe funebri 28 0,1 17 0,1 28 0,1 esercenti ed addetti di agenzie per il disbrigo di pratiche 8 0,0 9 0,0 9 0,0
maestri di arti e mestieri 3 0,0 2 0,0 4 0,0
addestratori e custodi di animali 1 0,0 6 0,0 11 0,0
esercenti nelle attività ricettive 0 0,0 0 0,0 1 0,0
"Professioni qualificate nel commercio" totale 23.626 100,0 25.236 100,0 30.439 100,0
3.2 Uno zoom su alcune categorie di lavoratori: i giovani, gli over 40, gli stranieri 3.2.1 Le assunzioni dei giovani
Le assunzioni7 che hanno interessato i giovani con età inferiore a 30 anni nel 2014 sono state 30.665 pari al 28,9% del totale, in calo rispetto agli anni precedenti.
Rispetto al 2013 la flessione riguarda soprattutto le assunzioni che interessano donne (25,7%
del totale assunzioni femminili 2014 contro 27,4%), mentre più lieve risulta quella degli uomini (31,5% del totale assunzioni maschili 2014 contro 32,4%).
Tav.3.12 Assunzioni relative a lavoratori di età inferiore ai 30 anni per sesso e fasce età.
Comparazione con assunzioni totali 2014
F M Totale incidenza %
sul totale assunzioni
16-24 6.337 10.478 16.815 15,8
25-29 6.044 7.806 13.850 13,0
Totale < 30 anni 12.381 18.284 30.665 28,9
assunzioni totali 48.183 57.987 106.170 100,0
Tav. 3.13 Assunzioni relative a lavoratori di età inferiore ai 30 anni. Comparazione 2014/2013/2008
2014 2013 2008
F M totale F M totale F M totale
assunzioni di lavoratori di età
< 30 anni
12.381 18.284 30.665 13.124 18.381 31.505 18.316 19.666 37.982
assunzioni totali 48.183 57.987 106.170 47.963 56.698 104.661 54.965 52.782 107.747 incidenza % < 30
anni sul totale assunzioni
25,7 31,5 28,9 27,4 32,4 30,1 33,3 37,3 35,3
Nel 2014 il 63,7% delle assunzioni fino a 30 anni interessa lavoratori italiani, il 18,8%
lavoratori comunitari, il 17,5% extracomunitari. Disaggregando ulteriormente il dato, si può rilevare che è fra i giovani fino a 24 anni che si registra una concentrazione di lavoratori italiani sostanzialmente in linea con quella delle assunzioni totali (66,7% contro 67,6%), mentre tale presenza scende al 60,0% nei giovani di età compresa fra i 25 e i 30 anni.
Tav.3.14 Assunzioni relative a lavoratori di età inferiore ai 30 anni per provenienza. Anno 2014
età 16-24 età 25-29 totale
< 30 anni assunzioni totali
comunitari 15,9 22,3 18,8 16,8
extracomunitari 17,4 17,6 17,5 15,6
italiani 66,7 60,0 63,7 67,6
totale 100,0 100,0 100,0 100,0
numero casi 16.815 13.850 30.665 106.170
7 Da ricordare che un lavoratore può avere più assunzioni nel corso del periodo.