• Non ci sono risultati.

D.U.P. Comune di Fossombrone Provincia di Pesaro e Urbino. Documento Unico di Programmazione (approvato con atto GC n. 180 del )

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "D.U.P. Comune di Fossombrone Provincia di Pesaro e Urbino. Documento Unico di Programmazione (approvato con atto GC n. 180 del )"

Copied!
155
0
0

Testo completo

(1)

Allegato alla delibera CC n. ___49____ del 30-09-2019 Il Segretario Comunale: Dott.ssa Maria Aurelia Baldelli

D.U.P.

Documento Unico di Programmazione 2020-2022

(approvato con atto GC n. 180 del 31-07-2019)

Comune di Fossombrone

Provincia di Pesaro e Urbino

(2)
(3)

INDICE

INTRODUZIONE pag. 1

SEZIONE STRATEGICA (SeS)

1.Linee programmatiche di mandato pag. 7

2.Quadro normativo di riferimento pag. 16

3.Gli indirizzi generali di programmazione pag. 24

4.Analisti strategica delle condizioni esterne

4.1 Il concorso delle autonomie locali agli obiettivi di governo pag. 25 4.1.1 Il pareggio di bilancio e il contenimento del debito pag. 25

4.1.2 La spendingreview pag. 25

4.1.3 Le spese di personale pag. 26

4.1.4 Le società partecipate pag. 26

4.1.5 Tempi di pagamento delle P.A. pag. 28

4.2 Situazione socio-economica del territorio

4.2.1 Il fattore demografico pag. 30

4.2.2 Territorio e pianificazione territoriale pag. 32

4.2.3 Strutture ed erogazione di servizi pag. 33

4.3 Economia e sviluppo economico locale pag. 35

4.4 Parametri economici essenziali pag. 35

4.5 Sinergie e forme di programmazione negoziata pag. 36

4.6 Parametri interni e monitoraggio dei flussi pag. 40

5.Analisti strategica delle condizioni interne pag. 43

5.1 Organismi gestionali ed erogazione dei servizi pag. 44

5.2 Servizi in concessione pag. 52

5.3 Risorse finanziarie pag. 54

5.3.1 Investimenti in corso di realizzazione pag. 54

5.3.2 Investimenti programmati pag. 55

5.3.3 Indirizzi generali in materia di tributi e tariffe dei servizi pubblici pag. 58 5.3.4 Spesa corrente per l’esercizio delle funzioni fondamentali pag. 58 5.3.5 Piano triennale di razionalizzazione/contenimento spese pag. 59 5.3.6 Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in c/ capitale pag. 64

5.3.7 Indebitamento pag. 64

5.4 Equilibri di parte corrente e generali di bilancio ed equilibri di cassa

5.4.1 Equilibri di parte corrente pag. 66

5.4.2 Equilibrio finale pag. 66

5.4.3 Equilibri di cassa pag. 66

(4)

5.5 Risorse umane

5.5.1 Struttura organizzativa pag. 67

5.5.2 Dotazione organica pag. 67

5.5.3 Analisi del benessere organizzativo pag. 70

5.5.4

5.5.5 Andamento occupazionale

Andamento spesa personale ex art. 1, comma 557, L. 296/2006 pag.

pag.

71 71

5.6 Coerenza con i vincoli di finanza pubblica pag. 71

6.Obiettivi strategici per indirizzi strategici pag. 72

SEZIONE OPERATIVA (SeO) 2020-2022 - Parte prima

Entrate per Titoli pag. 80

Spese

- Riepilogo della spesa per Titoli - Riepilogo spesaper Missioni

pag.

pag. 81 81

Relazioni dei responsabili da pag. 82

a pag. 127

Sezione operativa (SeO) 2020-2022 – Parte seconda

Programmazione delle opere pubbliche, personale , patrimonio e acquisto beni pag. 130

1. Programmazione dei lavori pubblici pag. 131

2. Programmazione del fabbisogno di personale pag. 138

3. Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare pag. 140 4. Programma biennale degli acquisti di beni e servizi pag. 147

(5)

INTRODUZIONE

Il D.U.P. “Documento unico di programmazione” è il nuovo documento introdotto dal Principio contabile della programmazione (all. 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011)che ha sostituito il Piano Generale di Sviluppo e la Relazione Previsionale e Programmatica.

Nelle pubbliche amministrazioni la programmazione garantisce l’attuazione del principio costituzionale del buon andamento (art. 97) in quanto è volta ad assicurare un ottimale impiego delle risorse pubbliche secondo i canoni della efficacia, efficienza ed economicità.

Essa inoltre rende concreto il principio della democrazia partecipativa, in quanto fornisce gli strumenti per “ valutare” l’operato dell’azione amministrativa conoscendo preventivamente gli obiettivi dichiarati e, successivamente, i risultati raggiunti. In sostanza, dunque, un corretto processo di programmazione è espressione di una amministrazione moderna che intende fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative ed anche finanziarie.

La riforma ha pertanto rafforzato il ruolo della programmazione attraverso:

• l’anticipazione e l’autonomia del processo rispetto a quello di predisposizione del bilancio.

L’art. 170 del Tuel prevede che il DUP venga approvato entro il 31 luglio dell’anno precedente a valere per l’esercizio successivo. Questo evita di ricadere nell’ errore di invertire il processo di programmazione ed appiattirlo su quello della predisposizione del bilancio, come accaduto sinora. Il DUP infatti non rappresenta più un allegato al bilancio – come la Relazione Previsionale e Programmatica - ma piuttosto costituisce la base di partenza per l’elaborazione delle previsioni di bilancio, da formularsi nei mesi successivi (atto propedeutico);

• la riduzione dei documenti di programmazione, che da cinque diventano principalmente tre: il DUP, il bilancio di previsione ed il PEG.

Il successo della riforma è tuttavia strettamente correlato ad un parallelo processo di riforma della finanza locale, necessario per restituire certezza sulle risorse disponibili e garantire in questo modo efficacia ed efficienza del processo di programmazione. Senza questo fondamentale presupposto la nuova programmazione è destinata a rimanere “unsogno nel cassetto”.

Come appena ricordato, la riforma del processo di programmazione non può prescindere dalla riforma della finanza locale che, ancora oggi, sembra lontana dal compiersi. La perenne precarietà e la situazione

“emergenziale” in cui si trovano i bilanci locali rende quindi difficile attuare una seria programmazione fondata, principalmente, sulla certezza delle risorse disponibili.

La problematica del fondo IMU/TASI; la riforma della riscossione, la riforma del catasto, la riforma della tassazione locale, dell’indebitamento, del pareggio di bilancio, dell’utilizzo degli avanzi di amministrazione,della costituzione dei vari accantonamenti a fondo crediti dubbia esigibilità e contenzioso rendono precari non solo gli equilibri di bilancio ma anche il processo stesso di programmazione, la cui serietà viene fortemente compromessa.

(6)

Il nuovo ciclo di programmazione degli enti locali

In applicazione a quanto disposto dal principio all. 4/1 e dal T.U.E.L. di cui al D.Lgs. 267/2000, il nuovo ciclo di programmazione e rendicontazione prevede, in particolare la seguente tempistica:

a) entro il 31 luglio l’approvazione del DUP per il triennio successivo; se alla data del 31 luglio risulta insediata una nuova amministrazione, e i termini fissati dallo Statuto comportano la presentazione delle linee programmatiche di mandato oltre il termine previsto per la presentazione del DUP, il DUP e le linee programmatiche di mandato sono presentate al Consiglio contestualmente, in ogni caso non successivamente al bilancio di previsione riguardante gli esercizi cui il DUP si riferisce;

b) entro il 15 novembre la nota di aggiornamento al DUP e l’approvazione dello schema di bilancio;

c) entro il 31 dicembre l’approvazione del bilancio di previsione;

d) entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio, l’approvazione del PEG;

e) entro il 31 luglio la salvaguardia degli equilibri e l’assestamento generale di bilancio;

f) entro il 30 aprile l’approvazione del rendiconto della gestione;

g) entro il 30 settembre l’approvazione del bilancio consolidato.

La programmazione nel nuovo contesto normativo

Il D.Lgs. n. 118/2011 ha previsto che le amministrazioni pubbliche territoriali conformino la propria gestione a regole uniformi, definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati:

questi ultimirappresentano l’interpretazione delle norme contabili e dei principi generali, completano il sistema generale e favoriscono l’adozione di comportamenti uniformi e corretti.

In particolare il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio (all. 4/1) afferma che “La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile della comunità di riferimento”.

Già da questa prima formulazione si evince come per adempiere al principio normativo non sarà più sufficiente la predisposizione di documenti di respiro tecnico-contabile, tesi a definire le risorse finanziarie per classificazione di bilancio, seguendo trend consolidati nel tempo, ma sostanzialmente privi di una visione progettuale di sviluppo sociale ed economico del territorio: scopi, contenuti, risorse destinate e risultanti dall’azione di governo dovranno sempre più caratterizzare i documenti contabili per offrire una lettura dell’azione amministrativa che sia comprensibile e valutabile dal principale destinatario di qualunque iniziativa dell’Ente pubblico, ovvero il cittadino.

In questa ottica, il “Piano di governo”, ritenuto fino ad oggi un puro strumento di comunicazione politica, acquisisce una nuova fondamentale rilevanza: rappresenta infatti il punto di riferimento dell’intera azione dell’ente per i cinque anni di durata del mandato, ovvero la strategia e come tale coinvolge, ognuno per la sua parte, tutti i settori dell’ente.

In conseguenza di quanto appena esposto, la ripartizione delle risorse finanziarie secondo la classificazione ministeriale, ovvero il bilancio di previsione, non contiene tutte le informazioni necessarie: sono sempre i principi contabili a stabilire che la pianificazione, per essere “qualificata”, dovrà contenere la lettura non solo contabile dei documenti nei quali le decisioni politiche e gestionali trovano concreta attuazione ed essere orientata, nella sua redazione, alla lettura da parte dei portatori di interesse.

Rivestiranno un ruolo sempre più centrale nelle programmazioni e rendicontazioni future, non soltanto le grandezze finanziarie previste ed effettivamente utilizzate, ma una molteplicità di informazioni, contabili e non, relative agli effetti delle azioni dell’ente, ovvero gli impatti “interni” sull’organizzazione ed “esterni”

sulla cittadinanza, delle politiche dell’Amministrazione.

Coerenza ed interdipendenza dei diversi documenti di pianificazione rappresentano una ulteriore caratteristica specificamente prevista dai principi a cui si ispira il D.Lgs. n. 118/2011: perché la programmazione svolga compitamente le funzioni politico-amministrativa, economico-finanziaria ed informativa ad essa assegnate, è indispensabile che sia in grado di rappresentare con chiarezza non solo gli effetti contabili delle scelte assunte, ma anche la loro motivazione la coerenza con il programma politico dell’amministrazione.

Saranno quindi esplicitati con sempre maggiore chiarezza gli elementi precedentemente menzionati e cioè gli obiettivi di breve e lungo periodo della gestione e le risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie per il loro conseguimento; per fare ciò dovrà sussistere una chiara coerenza e raccordabilità tra i diversi aspetti quantitativi e descrittivi delle politiche ed i valori inseriti nei documenti di programmazione, che non potranno consistere in dichiarazioni formali di intenti, “slegate” dal contesto politico, organizzativo ed economico finanziario.

(7)

Il percorso di adempimento normativo rappresenta solo un aspetto, quasi il pretesto per una evoluzione che prima di tutto dovrà essere culturale, metodologica ed organizzativa: il presente Documento Unico di Programmazione rappresenta dunque l’avvio di un processo che richiederà tempi adeguati e step successivi di perfezionamento, che risentiranno delle evidenze emerse in sede di gestione e matureranno in un contesto politico, sociale ed economico difficile ed in continua evoluzione.

Di seguito si riportano i passaggi più significativi contenuti nel principio contabile della programmazione:

Par. 1 - Definizione

Il processo di programmazione……. si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente.

……L’attendibilità, la congruità e la coerenza, interna ed esterna, dei documenti di programmazione è prova della affidabilità e credibilità dell’ente.

Par. 2 – I contenuti della programmazione

I contenuti della programmazione, devono essere declinati in coerenza con:

1. il programma di governo…..

2. gli indirizzi di finanza pubblica….

Le finalità e gli obiettivi di gestione devono essere misurabili e monitorabili in modo da potere verificare il loro grado di raggiungimento e gli eventuali scostamenti fra risultati attesi ed effettivi.

I risultati riferiti alle finalità sono rilevabili nel medio periodo e sono espressi in termini di impatto atteso sui bisogni esterni quale effetto dell’attuazione di politiche, programmi ed eventuali progetti.

Par. 3.3 – Coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio

Il principio di coerenza implica una considerazione “complessiva e integrata” del ciclo di programmazione, sia economico che finanziario, e un raccordo stabile e duraturo tra i diversi aspetti quantitativi e descrittivi delle politiche e dei relativi obiettivi - inclusi nei documenti di programmazione.

In particolare il bilancio di previsione ……….deve rappresentare con chiarezza non solo gli effetti contabili delle scelte assunte, ma anche la loro motivazione e coerenza con il programma politico dell’amministrazione …….

Par. 8 – Il Documento Unico di Programmazione degli Enti Locali

Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative.

Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione….

Par. 8.1 – La sezione strategia (SeS)

La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente……..

In particolare, la SeS individua ….. le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

3

Par. 8.2 – La sezione operativa (SeO)

La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere.

Par. 10.1 – Il PEG: finalità e caratteristiche

Il piano esecutivo di gestione (PEG) è il documento che permette di declinare in maggior dettaglio la programmazione operativa contenuta nell’apposita Sezione del Documento Unico di Programmazione (DUP).

...Il piano dettagliato degli obiettivi di cui all'articolo 108, comma 1, del TUEL e il piano della performance di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sono unificati organicamente nel piano esecutivo di gestione.

(8)

Il Documento Unico di Programmazione

Nello scenario normativo sopra descritto, il DUP costituisce lo strumento di guida strategica ed operativa degli enti locali e rappresenta il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.

Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO).

La prima ha un orizzonte temporale di riferimento che coincide con quello del mandato amministrativo; la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

La Sezione Strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46, comma 3, del D.Lgs. 18/8/2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente: nella SeS sono anche indicati gli strumenti attraverso i quali l’ente locale intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa.

La Sezione Operativa (SeO) costituisce invece lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS: in particolare contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale.

La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS: per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere.

(9)

D.U.P.

Documento Unico di Programmazione

Sezione Strategica(SeS)

Periodo: 2020-2021

(10)
(11)

1 – LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

In questa sezione si concretizzano le linee programmatiche di mandato individuando gli indirizzi strategici dell’Ente, in un orizzonte temporale pari al mandato del sindaco.

L’attività di pianificazione di ciascun ente ha origine con la definizione delle linee programmatiche di mandato che hanno accompagnato l’insediamento della nuova amministrazione.

In quel momento, la visione della società proposta dalla compagine vincente si era già misurata con le reali esigenze della collettività e dei suoi portatori di interesse, oltre che con i precisi vincoli finanziari. Questa pianificazione di ampio respiro, per tradursi in programmazione operativa, e quindi di immediato impatto con l’attività dell’ente, ha bisogno di essere aggiornata ogni anno per adattarsi così alle mutate condizioni della società locale, ma deve essere anche riscritta in un’ottica tale da tradurre gli obiettivi di massima in atti concreti.

La programmazione operativa, pertanto, trasforma le direttive di massima in scelte adattate alle esigenze del triennio.

Lo strumento per effettuare questo passaggio è proprio il documento unico di programmazione (DUP).

Nella giornata del 5 giugno 2016 in questo Comune di sono svolte le elezioni comunali e l’Adunanza dei N Presidenti di Sezione - nella seduta del 06.06.2016 - ha proclamato eletto Sindaco il Sig. Gabriele BONCI, nato a Fossombrone (PU) il 21.03.1968, della Lista n. 2 “Movimento 5 stelle.it”.

Gli Organi politici al 23/06/2016 (data di insediamento del primo Consiglio Comunale) sono pertanto:

SINDACO BONCI GABRIELE con le seguenti attribuzioni:Sanità, Polizia Municipale, Sicurezza urbana e sociale, Finanze e bilancio, Patrimonio, Entrate e tributi, Provvedimenti di contenuto generale e di indirizzo politico, gestione e organizzazione delle risorse umane, attuazione, verifica e priorità del programma di governo.

GIUNTA COMUNALE:

carica Cognome e nome attribuzioni

ASSESSORI

MARCUCCINI KATIA (Vicesindaco)

Servizi Sociali, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Trasparenza e semplificazione, Associazionismo, Relazioni con il Pubblico, Comunicazione con i Cittadini.

CORNETTONE ROLANDO

Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente, attività Produttive e Commercio, Politiche Agricole, Protezione Civile.

DELLA FELICE PAOLO

Trasporti e viabilità, Manutenzioni e Servizi tecnici, Rapporti con Enti, Organismi sovracomunali, Società Partecipate.

MEI GLORIA Pubblica Istruzione, Sport, Cultura e Beni Culturali, Turismo, Eventi culturali e turistici (*).

(12)

CONSIGLIO COMUNALE:

carica Cognome e nome Note

CONSIGLIERI

PEZZULLO Bruno Consigliere di Maggioranza (*) SPINACI Giuliano Consigliere di Maggioranza LIGI Pamela Consigliere di Maggioranza BUCCHI Luigi Consigliere di Maggioranza CHIARABILLI Michele Consigliere di Minoranza SACCOMANDI Gianluca Consigliere di Minoranza CIPRIANI Elisa Consigliere di Minoranza AMADORI Francesco Consigliere di Minoranza

(*) Con Provvedimento del Sindaco n. 3 in data 19.01.2018 è stata stralciata la delega allo sport limitatamente ai rapporti con le società sportive all’Assessore Mei Gloria. Con successivo decreto sindacale n. 4 in data 19.01.2018 sono stati attribuiti al Consigliere Pezzullo Bruno i compiti di delega collaborativa con il Sindaco nella materia sportiva limitatamente ai rapporti con le società sportive.

Dalle linee programmatiche di mandato e dal connesso programma elettorale della lista “Movimento 5 stelle.it”, emergono la Mission, i Valori e la Vision dell’amministrazione comunale di Fossombrone, così riassunte:

Missione Rilanciare il Comune come propulsore per lo sviluppo della comunità (fine da perseguire)

Valori

(principi guida)

Legalità, trasparenza, equità fiscale, sicurezza, solidarietà sono i principi ispiratori

Visione Amministrazione aperta: partecipazione, coinvolgimento, trasparenza.

(cosa si vuole fare)

(13)

Di seguito si riportano le linee programmatiche di mandato come approvate dal Consiglio Comunale con atto n. 61 in data 20.12.2016.

PROGRAMMA DI GOVERNO 2016/2021 Introduzione

Le linee programmatiche di mandato derivano dal programma di governo che questa Amministrazione ha elaborato in campagna elettorale ascoltando i cittadini.

Tali linee partono dalla consapevolezza delle criticità che la nostra città negli anni ha mostrato in seguito a scelte politiche, sociali e culturali che di fatto hanno affievolito nei residenti il senso di appartenenza ad una stessa comunità.

Partendo da questa consapevolezza si intende creare un clima cittadino di dialogo, di confronto e di apertura favorendo, con ogni mezzo, l'apporto, in termine di esperienza, di tutti gli attori sociali della nostra comunità.

Sosteniamo con fermezza che, il solo modo di porsi dell’Amministratore, quindi il suo fare quotidiano, possa di fatto avvicinare il cittadino alle istituzioni e farlo sentire parte integrante del processo decisionale.

Per questo, un aspetto importante della vita amministrativa è dato dall’informazione che va garantita ai cittadini su tutti i gli ambiti della vita comunale.

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

• Si proseguirà con la serie di incontri già avviati nei quartieri cercando di migliorare la periodicità e l'affluenza del cittadino agli stessi.

• Per una informazione più immediata, relativa ad eventi di particolari e specifica utilità, si valorizzerà l'utilizzo di strumenti più agili e veloci, quali il sito del Comune, i tabelloni luminosi, la pagina Facebook istituzionale del Comune che si intende realizzare. Si intende inoltre utilizzare tutti i possibili altri canali di comunicazione al fine di consentire l’informazione più ampia e completa, anche a quella fascia di cittadini che generalmente non utilizza le piattaforme informatiche.

• Per favorire la conoscenza della storia e del territorio comunale, si istituiranno dei siti internet specifici sui quali sarà data pubblicazione aggiornata dell'offerta turistica e dei prodotti tipici locali.

• Provvederemo ad adeguare lo Statuto ed i regolamenti comunali alla più recente normativa e alle esigenze di partecipazione attiva della popolazione alla gestione della cosa pubblica, anche mediante la valorizzazione dei possibili strumenti di democrazia partecipata.

RAPPORTI CON ENTI E ASSOCIAZIONI

Fossombrone ha bisogno di aprire canali di comunicazione più significativi sia all'interno della città che nei confronti dei Comuni limitrofi. L’Amministrazione, pertanto si impegna:

• a garantire una presenza costante in tutte quelle realtà, sia di carattere provinciale deputate a favorire le relazioni dei Comuni su tematiche di interesse generale (sanità, sicurezza, politiche sociali e giovanili, viabilità), sia attinenti all’apertura di tavoli di coordinamento con i Comuni del territorio per valutare la possibilità di condividere progetti di tipo artistico-culturali creando una rete di servizi da mettere a disposizione dei cittadini;

• a predisporre, nel breve termine, un regolamento che favorisca il coinvolgimento del più ampio numero di cittadini nei rapporti di collaborazione con l’Amministrazione Comunale, sia individualmente che in forme associative di volontariato ed onlus, con l’auspicio di intensificare la loro collaborazione nelle molteplici attività dell’Ente per il perseguimento delle finalità istituzionali.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL'ENTE

Con la riforma della Pubblica Amministrazione e' prioritaria la figura del cittadino che diventa il fulcro di ogni decisione, atto, investimento e spesa.

L’Amministrazione ha il compito di indirizzare ed esercitare un maggior controllo sull’operato degli uffici comunali con il metodo della razionalizzazione e della redistribuzione degli stessi al fine di consentire adeguate e rapide risposte all’utenza.

Sul piano strettamente operativo la macchina comunale richiede i seguenti interventi:

(14)

• la riorganizzazione della dotazione organica e dell’articolazione della struttura organizzativa del Comune per superare l'attuale frammentazione degli uffici e dei servizi al fine di assicurare i principi di base della Pubblica Amministrazione, incentrati su economicità, efficacia ed efficienza;

• l’ingegnerizzazione dei principali procedimenti amministrativi comunali con la definizione puntuale di procedure e tempi;

• migliorare i processi e i criteri di individuazione e assegnazione di obiettivi precisi e misurabili;

• l’applicazione di un moderno sistema di valutazione delle performance dei responsabili degli uffici che vada a premiare il “merito” e i benefici apportati al cittadino.

• la ricostituzione di una squadra di operai comunali.

È nostro compito facilitare l’accesso agli uffici e ai servizi anche, principalmente, per via telematica e pubblicare sul web i dati in formato aperto, in modo chiaro e leggibile.

VIGILANZA E SICUREZZA

L’Amministrazione, vista l’importanza del tema, favorirà un approccio positivo e rassicurante nell’ambito della vigilanza e sicurezza con il coordinamento ed il contributo della polizia locale e delle altre forze dell’ordine.

Si intende quindi:

• attivarsi per aprire canali di collaborazione e di condivisione di risorse, valutando la fattibilità di aderire ad eventuali consorzi intercomunali di polizie locali;

• implementare l'organico della Polizia Locale, con ogni percorribile forma di reclutamento, attesa la situazione di carenza attuale di personale, al fine di garantire un’adeguata presenza di agenti in città atta a garantire un miglior controllo del territorio;

• mantenere l'attuale sistema di vigilanza mediante sistemi di videosorveglianza, rendendolo, possibilmente, più efficiente ed integrandolo, in quelle aree dove situazioni di criticità dovessero renderlo necessario.

LAVORI PUBBLICI

Gli interventi nel campo dei lavori pubblici dovranno portare alla riorganizzazione, messa in sicurezza, potenziamento e valorizzazione del patrimonio pubblico che negli anni si è degradato.

Oltre ai piani di manutenzione si dovranno mettere a punto e realizzare piani di investimento reali e fattibili , compatibili con le risorse disponibili di riconosciuta utilità.

L’Amministrazione riconosce come priorità gli interventi volti a ristrutturare l’EDILIZIA SCOLASTICA e relative pertinenze (ad es. palestre, aree verdi, ecc.), a cominciare dal tetto dell’edificio che ospita la scuola primaria del Capoluogo, utilizzando tutte le fonti di finanziamento disponibili.

Principali obiettivi saranno, pertanto:

• approvare piani di manutenzione dei manti stradali, sopratutto nelle strade di campagna, attivando e regolamentando forme di collaborazione con i cittadini residenti denominate “cittadini attivi”;

• rendere fruibile la città sviluppando percorsi pedonali, abbattendo le barriere architettoniche sistemando i marciapiedi e provvedendo alla sistemazione e apertura di servizi igienici nella zona centrale.

• la costruzione di nuovi loculi cimiteriali, sia nel capoluogo sia nelle frazioni;

• attuare, con cadenza regolare, piani di verifica sulla sicurezza e sulla pulizia dei ponti posti in zone periferiche e investire nella manutenzione degli stessi.

• predisporre un progetto che curi nei minimi particolari l’ARREDO URBANO ripartendo dalla cura della pulizia e del decoro del centro cittadino -senza trascurare i necessari interventi nelle frazioni-, dalla riqualificazione del verde urbano, dal taglio dell’erba a cadenza regolare e dalla fruibilità dei parchi da parte di tutti.

• provvedere, con una bonifica generalizzata, alla rimozione nei parchi giochi di strutture fatiscenti, procedendo ove possibile all’installazione di nuove attrezzature-gioco per bambini;

• valutare la fattibilità di un progetto di recupero dell’area “Piazza Dante” (Piazza Dante, via Torricelli, via Donati, via San Francesco, via dell’Unità) con la riqualificazione degli stabili

“palazzo degli uffici”, ex-casa di riposo e biblioteca;

(15)

• riaprire la biblioteca comunale al fine di dar lustro al grande patrimonio librario della Città di Fossombrone, che appartiene a tutta la comunità;

• riqualificare l’impianto di illuminazione nelle zone carenti, tra cui il parcheggio “ex buca”, ultimando la sostituzione dei corpi illuminanti di vecchia generazione con quelli a tecnologia led.

ISTRUZIONE

Obiettivo dell’Amministrazione è l’impostazione di un patto educativo di comunità, sarà cura della stessa, vigilare sulle eventuali trasformazioni e adeguamenti legislativi del sistema formativo che non può essere realizzato come una “ricetta” calata dall’alto ma come una riflessione fra gli operatori coinvolti.

Un buon progetto scolastico può nascere solo da una profonda riflessione dell’intera comunità scolastica assieme ai soggetti coinvolti.

Per questo si intende procedere con le seguenti modalità:

• sostenendo gli alunni –e le loro famiglie– che presentano disabilità e/o difficoltà;

• arricchendo l’offerta formativa attraverso l’individuazione di progetti con il coinvolgimento delle scuole;

• favorendo, nelle modalità possibili, il più ampio coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo;

• promuovere ed agevolare l’incontro fra territorio e scuola.

• dedicando particolare attenzione alle necessità pratiche (es. arredi, materiale didattico, ecc.) e valutando la fattibilità di un progetto pedagogico di stile “Montessoriano”.

• attivando la fusione tra Direzione didattica ed Istituto comprensivo in un’unica realtà che agevoli il processo di continuità formativa e garantisca, nella dirigenza del plesso scolastico, quell’azione così importante ai fini del buon funzionamento della scuola che, nel tempo, si riverbera nella qualità dell’offerta formativa.

CULTURA - TURISMO

Si ritiene molto importante la tutela e la conservazione dei nostri Beni Culturali, la loro valorizzazione e promozione.

A tal fine, è nostro intendimento coinvolgere i vari soggetti che operano sul territorio: Provincia, Soprintendenza, Università, scuole, associazioni e volontari.

Ci impegneremo, quindi, per riordinare la segnaletica pubblicitaria, le insegne ed i vari pannelli informativi, come anche per stampare nuove pubblicazioni, depliants, brochures e guide per le visite turistiche, da realizzare anche mediante ricorso a forme di finanziamento diversificate (pubbliche e private).

L’Amministrazione si impegnerà, altresì, nel campo della promozione dei nostri beni culturali e dello sviluppo turistico per raggiungere i seguenti obiettivi:

• spostare il punto IAT in zona più fruibile e prevedere l’allargamento delle fasce orarie per aumentare il numero degli accessi;

• istituire all’interno dello IAT e delle strutture ricettive un registro dei visitatori;

• sostenere le organizzazioni che si adoperano per la realizzazione di concerti, mostre, congressi e fiere;

• riorganizzare gli interni del Museo, della quadreria Cesarini, della Pinacoteca Comunale e della Chiesa di San Filippo, effettuando anche una pulizia straordinaria dei locali per rilanciare le attività realizzabili al loro interno, anche mediante apposite convenzioni;

• riordinare e riorganizzare la Biblioteca Comunale con graduale processo di informatizzazione;

• partecipare, eventualmente anche in cooperazione con altri partner, a bandi della Regione Marche, dell’Unione Europea o di altri soggetti, finalizzati al finanziamento di progetti di recupero architettonico, o di altro tipo;

• attivare il progetto “ART BONUS” per trovare finanziatori privati che vogliano partecipare al rilancio del patrimonio culturale della nostra Città;

• inserire i beni culturali della Città di Fossombrone nella rete provinciale e regionale.

L’obiettivo complessivo è quello di arrivare ad un turismo destagionalizzato, presente in tutto l’arco dell’anno, in grado di rivalutare Fossombrone nel ruolo di grande risorsa, sotto vari profili, tanto per la comunità cittadina quanto per quella provinciale e regionale.

(16)

In quest’ottica si inserisce anche l’idea del recupero del Convento della “S.S. Annunziata” con un progetto di start-up, ancora in fase embrionale, da attivare mediante convenzione con associazioni per la creazione di laboratori didattici in grado di divenire attrattiva per i giovani di tutta la valle del Metauro.

GIOVANI, TEMPO LIBERO, SPORT

L’Amministrazione rivolgerà particolare attenzione ai giovani.

Si favorirà, con ogni mezzo possibile, un’azione di collegamento e di informazione di tutte le iniziative presenti sul territorio dedicate ai giovani nel campo lavorativo, culturale, musicale, sportivo e religioso.

Si intende, pertanto:

• realizzare un punto di incontro tra il mondo del lavoro e il mondo della formazione e della scuola;

• creare delle aree wi-fi pubbliche nel centro storico e si cercherà di favorire la fruizione della musica e l’educazione musicale;

• creare la “città dei giovani”, dove gli stessi diventino partecipi del loro futuro, anche mettendo a disposizione, come amministrazione comunale, sale e spazi comuni da adibire ad attività giovanili;

• rivedere gli orari di accesso al servizio “Informa giovani”.

Riconosciuto l’importante valore dello SPORT dal punto di vista socio-educativo, vorremmo collaborare con tutte le associazioni sportive operanti sul territorio per ampliare l’offerta e rispondere alle continue e svariate esigenze dei giovani.

L’Amministrazione opererà per diventare interlocutore attento e credibile per le società sportive, impegnandosi anche alla revisione, ove necessario, delle convenzioni in essere, alla programmazione di interventi di ammodernamento delle strutture mirati a conseguire sostanziale risparmio energetico con conseguente riduzione dei costi di gestione.

POLITICHE SOCIALI – WELFARE

Per migliorare la qualità della vita nella nostra Città, occorre rafforzare ed estendere la rete di protezione sociale ispirata ai valori della solidarietà e del rispetto della dignità di ogni persona.

Sempre attiva e improntata alla massima collaborazione sarà la presenza del Comune come ente capofila dell’ATS n. 7 , sia a livello di coordinamento istituzionale sia a livello di ufficio di piano per la costituzione di un'unica cittadinanza sociale fra i sette Comuni.

La rete dei servizi sociali va potenziata e modernizzata attraverso i seguenti interventi:

• estensione della rete di assistenza domiciliare nelle sue diverse forme per stare vicini ai soggetti più deboli;

• apertura di una sezione dedicata al “RE-STORE”, ovvero al recupero delle eccedenze alimentari per far fronte ai bisogni delle famiglie più disagiate.

• migliorare e coordinare l'attività dei vari gruppi di volontari presenti nel territorio per potenziare la rete sociale;

• ampliare la collaborazione con le parrocchie per l’erogazione di servizi utili agli anziani;

• potenziare le politiche a sostegno della famiglia, per preservarne la centralità.

Si sosterranno, inoltre, con agevolazioni sulle tariffe dei servizi comunali (asili nido, mense) le famiglie in cui sono presenti disabili, persone anziane, conviventi non autosufficienti, redditi bassi.

Si intende inoltre:

• promuovere una politica di sostegno alle donne aumentando la possibilità di ricettività dell’asilo nido mantenendo inalterata la qualità del servizio erogato;

• promuovere iniziative per gli anziani, quali ad es. la cura degli spazi verdi e l’assegnazione di orti da coltivare.

• valorizzare le realtà associative di incontro e di aggregazione per la terza età che svolgono attività ricreative, culturali, sportive, di prevenzione sanitaria, sociale e di informazione;

• incentivare l’incontro con le giovani generazioni;

• promuovere progetti di servizio civile volontario, tirocini e borse lavoro da attivare nell’ambito dei servizi sociali;

(17)

• studiare la fattibilità di un progetto di formazione/prevenzione in ordine alle problematiche legate al consumo e abuso di alcool e droghe nonché sulle problematiche del bullismo e cyber-bullismo, in collaborazione con gli istituti scolastici e le altre Istituzioni preposte.

Per quel che riguarda la sanità, si intende portare avanti “la nostra idea di sanità”, diversa da quella intrapresa dalla Regione, perché vogliamo una sanità pubblica che garantisca gli stessi standard qualitativi a tutti i cittadini della nostra provincia.

Siamo convinti che una politica mirata esclusivamente a difesa del nostro ospedale non possa dare risultati se non inserita in un contesto di più ampio respiro.

Ribadiamo la nostra contrarietà al nuovo ospedale unico, se questo dovesse diventare l’unico ospedale della nostra provincia.

Pertanto, proponiamo un sistema sanitario policentrico che preveda la salvaguardia e la valorizzazione degli ospedali periferici già invece drammaticamente retrocessi ad ospedali di comunità come quello di Fossombrone, perché siamo convinti che il nuovo ospedale unico, che ancora non esiste e non sarà funzionante prima di chissà quanti anni, non possa da solo soddisfare le necessità future della nostra provincia e tanto meno quelle attuali.

Chiederemo pertanto alla Regione di modificare o rinunciare a questo piano sanitario, peraltro già scaduto dal 2014, in quanto vogliamo un nuovo piano sanitario regionale da condividere con i sindaci e corredato da studi di fattibilità e report costi\benefici delle varie soluzioni.

POLITICA FINANZIARIA E TRIBUTARIA

L’Amministrazione cercherà di razionalizzare e contenere le spese, individuando e tagliando i possibili sprechi.

Valuteremo la possibilità di introdurre l’istituto del “baratto amministrativo” con cui diventerebbe fattibile recuperare forza lavoro, al posto di denaro, dai cittadini che versano in situazione di disagio finanziario.

Sarà cura dell’Amministrazione valorizzare il patrimonio pubblico ed individuare gli immobili che potrebbero essere alienati in quanto improduttivi e fonte solo di spesa.

In materia tributaria è obiettivo di questa Amministrazione conciliare le esigenze di bilancio comunale con quelle dei cittadini, che stanno indubbiamente attraversando una profonda crisi economica.

Nostra intenzione è quella di non incrementare la pressione fiscale e continuare nella lotta all’evasione per una politica fiscale equa: “pagare tutti per pagare meno”.

ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E POLITICHE DEL LAVORO

Per cercare di realizzare questo obiettivo l’Amministrazione si adopererà per incentivare l’insediamento di attività produttive e del terziario avanzato.

L’Amministrazione cercherà di garantire supporto costante alle varie realtà economiche ed alle associazioni sindacali e di categoria che operano sul territorio per affrontare al meglio le eventuali criticità lavorative.

Nell’ambito delle attività commerciali gli obiettivi saranno quelli di migliorare la fruibilità dei punti vendita agevolando, ad esempio, il parcheggio con sosta breve gratuita ed arricchendo l’agenda di eventi turistici e culturali.

Sul fronte urbanistico questa Amministrazione punterà, nel corso del proprio mandato, sullo sviluppo sostenibile della città: il piano andrà verso la minimizzazione del consumo del suolo da dedicare alle nuove espansioni sopratutto di carattere residenziale.

Il nuovo dimensionamento della capacità insediativa residenziale terrà conto di una realistica crescita della popolazione, delle espansioni già concesse, della capacità residua del vigente Piano Regolatore Generale e del patrimonio degradato da recuperare del centro storico.

Compatibilmente con le risorse disponibili e lo sviluppo atteso, abbiamo a cuore la realizzazione di loculi sia all’interno del cimitero centrale, sia in quelli periferici, per andare incontro alle richieste dei cittadini.

Vorremmo avviare un percorso di censimento degli edifici pubblici sulla reale capacità antisismica delle strutture e sugli eventuali interventi da compiere.

13

(18)

RISORSE AGRICOLE

L’Amministrazione si adopererà per la tutela dell’agricoltura e la valorizzazione del paesaggio agricolo come risorsa occupazionale, sostenendo progetti per lo sviluppo del biologico e per privilegiare il consumo di prodotti locali a “chilometri zero”.

A tal fine il Comune si adopererà per elaborare un piano di interventi, da attuare in sinergia con i privati, così articolato:

• costituzione di un comitato per la valorizzazione di tutto il paesaggio boschivo delle Cesane;

• attivazione di iniziative di diffusione di colture agricole di “nicchia” per prodotti locali destinati ai turisti e all’esportazione, perseguendo l’obiettivo di marchi IGP e DOP;

• predisposizione di percorsi podistici, ciclistici, passeggiate salutistiche e gare sportive;

• promozione di eventi e fiere tematiche per favorire il richiamo di operatori dei settori agroalimentare e artigianale.

VIABILITA' E PIANIFICAZIONE

Nell’ambito delle iniziative e degli interventi volti a migliorare la circolazione cittadina si propone di ripensare la viabilità con interventi articolati nel tempo, coerenti e programmati.

In particolare si cercherà di:

• avviare una revisione/aggiornamento del vigente piano urbano del traffico con conseguente individuazione e creazione di percorsi che agevolino i cittadini con l’installazione di sensi unici e la messa in opera di limitatori nelle strade più trafficate e dove si registra, abitualmente, un’elevata velocità dei veicoli.

• sostituire gradualmente la segnaletica stradale inefficiente e ripristinare quelle situazioni che rendono illeggibili i segnali stradali verticali a causa di adesivi, scolorimenti, apposizione irregolare di volantini, ecc. . Sarà compito della Polizia municipale provvedere in tal senso.

• valutare la fattibilità progettuale e finanziaria per procedere all’ampliamento del marciapiede ai bordi della carreggiata in località San Martino del Piano, così da garantire la sicurezza dei pedoni;

• verificare, con l’aiuto dell’associazione “ferrovie dimenticate della Val Metauro” e dei comuni interessati, la fattibilità del ripristino della linea ferroviaria dismessa “Fano-Urbino” come tratta turistica.

La revisione del piano urbano del traffico dovrà:

• favorire, per quanto possibile, la percorribilità di tutte le strade della città da parte dei pedoni, dei ciclisti e degli automobilisti, riducendo le situazioni di rischio stradale, anche attraverso un costante monitoraggio dell’adeguatezza della segnaletica orizzontale, verticale e stradale;

• ridurre l’inquinamento atmosferico dovuto ai veicoli, tutelando la mobilità ciclo-pedonale con percorsi protetti;

• coordinare e favorire, con l’aiuto delle scuole, l’utilizzo della bicicletta come veicolo principale per raggiungere l’istituto scolastico, prevedendo anche l’installazione di apposte “rastrelliere” per il parcheggio delle biciclette.

AMBIENTE, RIFIUTI

L’ambiente e la salute sono beni primari ed i campi di intervento variano dal risparmio energetico all’utilizzo delle fonti rinnovabili, dalla riduzione dell’inquinamento all’incremento delle aree verdi.

In modo particolare, si intende assicurare:

• il rispetto degli spazi verdi pubblici, partendo dalla loro riqualificazione e manutenzione, garantendo decoro e sicurezza ad essi e al contesto che li circonda.

• la formazione di una coscienza ecologica che prediliga l’uso di oggetti bio ovvero prodotti con materiali recuperabili.

Sul tema rifiuti l’Amministrazione si prefigge il raggiungimento di più obiettivi, quali: la diminuzione del quantitativo del rifiuto prodotto e della percentuale della raccolta differenziata, valuteremo tutte le opzioni per poter garantire un servizio migliore per i cittadini a parità di costo o vice versa, mantenere gli attuali standard qualitativi riducendo i costi.

(19)

In questo senso devono essere progettate nuove forme di raccolta che incentivino il cittadino con “premi” da riconoscere a coloro che producono meno rifiuto indifferenziato.

La frontiera però è rappresentata dalla cultura del “non-spreco”: in questo senso vogliamo promuovere campagne contro lo spreco alimentare per il recupero dei cibi che sono vicini alla scadenza, per l’uso dei vuoti a rendere, e per la vendita di prodotti sfusi.

Occorre migliorare la comunicazione e l’informazione ai cittadini sul tema raccolta/recupero dei rifiuti, sanzionando coloro i quali infrangono le regole e premiando quelli che le rispettano.

CONCLUSIONI

Quanto sopra elencato costituisce le linee programmatiche individuate da questa Amministrazione comunale.

Alcuni obiettivi presentano tempi di attuazione brevi, mentre altri richiedono, per la loro portata nonché per la complessità delle procedure di realizzazione, tempi più lunghi, fino al termine del mandato amministrativo.

Noi lì affronteremo tutti con la stessa determinazione.

Il numero di problematiche che riusciremo a risolvere sarà, fra cinque anni, un elemento utile ai cittadini per poter esprimere un giudizio sul nostro operato.

Siamo fortemente convinti che si può fare tanto, ma per farlo occorre un grande lavoro, quotidiano, improntato su criteri di collaborazione, di concertazione e di confronto a cui invitiamo tutti ad ispirarsi: un invito, questo, rivolto non solo ai componenti degli organi esecutivi dell’Amministrazione ma, anche, a tutti i consiglieri comunali, nonché a tutte le associazioni e, in ultimo ma non per ultimi, a tutti i Cittadini.

In estrema sintesi, gli impegni che assumiamo con l’approvazione delle presenti linee programmatiche possono riassumersi nei seguenti punti:

 Un’Amministrazione aperta ai cittadini affinché non venga vista come un ulteriore ostacolo da superare ma che, al contrario, è disponibile al dialogo ed alla effettiva soluzione delle problematiche;

 Un miglioramento della qualità di tutti i servizi erogati dal Comune.

 Una migliore manutenzione del patrimonio comunale.

 Massimo sostegno a tutte le iniziative che possano avere una ricaduta occupazionale nel territorio.

 Forte azione di rilancio della città sotto il profilo del turismo e della valorizzazione e promozione del patrimonio culturale.

********

(20)

2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Il principio applicato della programmazione prevede che l’individuazione degli obiettivi strategici sia effettuato tenendo in considerazione le condizioni esterne ed interne in cui l’Ente si trova ad operare: gli scenari socio economici ed il contesto normativo nazionale e regionale costituiscono in questo senso i paletti all’interno dei quali deve essere orientata l’azione dell’Amministrazione.

Il primo punto di riferimento normativo è rappresentato dal documento di programmazione economico- finanziaria, ovvero il DEF.

Non va poi dimenticato, quale attore importante nella governante, il ruolo della UE con i vari regolamenti in vigore, volti a rafforzare il monitoraggio delle finanze pubbliche dell’area EURO.

A seguito delle segnalazioni delle autorità europee, sono state inoltre adottate una serie di normative che hanno notevole impatto anche sugli enti locali:

 Sostenibilità delle finanze pubbliche: si ricordano i provvedimenti in materia di riduzione della spesa per acquisto di beni e servizi (autovetture, mostre, rappresentanza, convegni) oltre che il rafforzamento dei vincoli per il conseguimento di risparmi di spesa della pubblica amministrazione, ulteriori limiti per il conferimento di incarichi di consulenza, individuazione dei fabbisogni standard da utilizzare come criterio per la ripartizione del Fondo di Solidarietà comunale, istituzione del nuovo sistema nazionale degli approvvigionamenti, misure di razionalizzazione delle società partecipate.

 Sistema fiscale: provvedimenti in materia di riordino della fiscalità locale, con l’introduzione dell’Imposta Unica Comunale (IUC) costituita da IMU, TASI e TARI.

 Efficienza della pubblica amministrazione: si ricorda l’ampia riforma in materia di enti locali che istituisce le Città Metropolitane, ridefinisce il sistema delle Province e detta una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni, l’introduzione del Sistema di Interscambio delle fatture elettroniche e la gestione della Piattaforma per la certificazione dei crediti, la nuova disciplina in materia di mobilità del personale, l’introduzione di nuove misure in materia di anticorruzione con l’istituzione dell’ANAC in sostituzione dell’AVCP, la riforma della pubblica amministrazione in generale, ecc...

IL QUADRO PROGRAMMATICO DI FINANZA PUBBLICA

Il Documento di Economia e Finanza 2019, il primo del nuovo Governo, ripercorre i risultati conseguiti in dieci intensi mesi di attività e traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma che si intende attuare nel prossimo triennio. Il Governo ha pienamente realizzato il programma iniziale di riforma economica e sociale descritto a inizio autunno nella Nota di aggiornamento del DEF 2018. Ciò è avvenuto in un contesto economico internazionale ed europeo che si è fatto progressivamente più difficile e in presenza di periodi di tensione nel mercato dei titoli di Stato. Il Governo ha fronteggiato la situazione modificando il programma di bilancio per raggiungere alla fine dello scorso anno un accordo con la Commissione Europea che non ha precluso la realizzazione dei propri obiettivi di riforma e inclusione sociale. Seppur in un contesto economico congiunturale profondamente cambiato e più complesso, con questo documento il Governo conferma gli obiettivi fondamentali della sua azione: ridurre progressivamente il gap di crescita con la media europea che ha caratterizzato l’economia italiana soprattutto nell’ultimo decennio e, al tempo stesso, il rapporto debito/PIL. A tal fine, la strategia dell’Esecutivo ribadisce il ruolo degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita, innovazione, infrastrutturazione sociale e aumento di competitività del sistema produttivo; l’azione di riforma fiscale in attuazione progressiva di un sistema di flattax come componente importante di un modello di crescita più bilanciato; il sostegno alle imprese impegnate nell’innovazione tecnologica e il rafforzamento contestuale della rete di protezione e inclusione sociale. La difficile situazione economica che abbiamo oggi di fronte si caratterizza per una caduta dell’attività manifatturiera che ha particolarmente colpito la Germania e l’Italia a causa sia della loro specializzazione produttiva sia della spiccata propensione all’esportazione. Le relazioni internazionali sono profondamente mutate negli ultimi due anni e l’andamento del commercio mondiale ne ha risentito in misura crescente. A ciò si sono aggiunti il rallentamento di alcune grandi economie emergenti, il deprezzamento dei rispettivi tassi di cambio, il protrarsi della incertezza sulla Brexit e i cambiamenti regolatori e tecnologici che hanno interessato l’industria dell’auto. Queste tendenze si sono risolte in un marcato rallentamento della crescita europea, cui si è associato il permanere di condizioni di bassa inflazione. Tali condizioni risultano più sfavorevoli per i Paesi maggiormente colpiti dalla crisi di inizio decennio, quali l’Italia. In tale contesto, la performance del nostro paese mostra che l’occupazione e il valore aggiunto dei servizi hanno tenuto, ma ciò non è stato sufficiente ad assicurare un adeguato ritmo di crescita del Prodotto Interno Lordo.

(21)

Il 2018 si è chiuso con un incremento del PIL reale dello 0,9 per cento, su cui ha pesato la dinamica sfavorevole della seconda metà dell’anno che ha determinato anche un effetto di trascinamento lievemente negativo sul 2019. Come conseguenza delle mutate condizioni interne ed esterne, la proiezione di crescita tendenziale per quest’anno è stata rivista al ribasso, passando dall’1,0 per cento della previsione di fine anno allo 0,1 per cento del presente documento. Il superamento di questa fase di bassa crescita nominale della nostra economia dipende dall’evoluzione dell’economia internazionale e dall’efficacia delle politiche di rilancio, sia macroeconomiche sia di riforma strutturale, che stiamo mettendo in campo. È inoltre necessario un cambiamento a livello europeo per passare a un modello di crescita che, senza pregiudicare la competitività dei Paesi dell’Unione, si basi maggiormente sulla promozione della domanda interna. Gli altissimi surplus commerciali di alcuni paesi europei rappresentano squilibri macroeconomici che sono fonte di eccessiva esposizione a shock esterni all’Unione, soprattutto in una fase storica in cui a livello globale si assiste a un possibile cambio di approccio rispetto al commercio internazionale e al multilateralismo. Pertanto, a livello europeo il Governo promuoverà una rivisitazione dell’approccio di politica economica, dalle regole di bilancio alla politica industriale, commerciale, degli investimenti e dell’innovazione. L’attuale fase di debolezza ciclica dell’economia rende necessario sostenere l’attività economica e in particolare gli investimenti pubblici e privati, che, pur in ripresa, nel 2018 sono risultati pari al 18 per cento del PIL, a fronte di livelli superiori al 20 per cento negli anni antecedenti la crisi. Il Governo ha approntato due pacchetti di misure di sostegno agli investimenti. Il primo, il decreto-legge “Crescita”, si concentra su misure di stimolo all’accumulazione di capitale e alla realizzazione di investimenti. Tra le altre misure si reintroduce, il super- ammortamento, rimodulato in modo da favorire le piccole e medie imprese, si sostituisce la mini-IRES con la riduzione delle aliquote delle imposte dirette sui redditi riconducibili agli utili trattenuti nell’impresa e si semplificano le procedure di fruizione dell’agevolazione patent box. Le misure di sostegno agli investimenti privati sono accompagnate da un aumento delle risorse di bilancio per gli investimenti degli enti territoriali.

Risorse che si sommano agli effetti positivi attesi in termini di maggiori investimenti attribuibili alle misure di sblocco degli avanzi introdotte con la Legge di bilancio per il 2019. Il secondo provvedimento, il decreto- legge “Sblocca cantieri”, punta a invigorire la ripresa del settore delle costruzioni, snellendo la legislazione vigente in materia di aggiudicazione dei contratti, appalti integrati, subappalti, norme sulla progettazione, partenariato pubblico-privato e procedure di approvazione di varianti di progetto. Gli investimenti in costruzioni sono aumentati lo scorso anno del 2,6 per cento e il numero dei permessi di costruzione è notevolmente salito. Il miglioramento del quadro di regolamentazione derivante dall’intervento legislativo, unitamente all’impegno del Governo ad aumentare le risorse per gli investimenti pubblici e agli incentivi per la ristrutturazione degli immobili, anche in chiave antisismica, dovrebbero pertanto creare le condizioni per una vera ripresa di un settore che resta cruciale per l’occupazione e l’andamento generale dell’economia.

Questi interventi hanno un impatto neutrale sulla finanza pubblica, a testimonianza dell’attenzione del Governo alla disciplina di bilancio. Nell’accordo di fine anno con la Commissione Europea, il Governo aveva indicato una previsione di indebitamento netto per il 2019 pari al 2 per cento del PIL. La Legge di Bilancio contiene una clausola che, in caso di deviazione dall’obiettivo di indebitamento netto, prevede il blocco di due miliardi di spesa pubblica. Sulla base delle nuove previsioni pubblicate in questo documento, tale scenario appare ora probabile. Il Governo attuerà pertanto tale riduzione di spesa. Per effetto dell’attivazione della riduzione di spesa prevista dalla legislazione vigente (che, quindi, non costituisce una ‘manovra’ aggiuntiva), il deficit di quest’anno è stimato al 2,4 per cento del PIL. In termini strutturali, ovvero al netto dell’andamento ciclico e delle misure temporanee, questo risultato darebbe luogo a una variazione dell’indebitamento di solo - 0,1 punti percentuali. Tenendo conto della flessibilità concordata con la Commissione in relazione a spese straordinarie per il contrasto dei rischi idrogeologici e interventi straordinari sulle infrastrutture, nonché del livello negativo dell’output gap, il risultato di quest’anno rientrerebbe nei limiti del Patto di Stabilità e Crescita (PSC). Per gli anni successivi, il Programma di Stabilità traccia un sentiero di finanza pubblica che riduce gradualmente il deficit della PA fino all’1,5 per cento nel 2022, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali all’anno che determina un miglioramento quasi equivalente del saldo strutturale. Secondo le nuove proiezioni ufficiali, il deficit strutturale scenderebbe dall’1,5 percento del PIL di quest’anno allo 0,8 per cento nel 2022, in linea con una graduale convergenza verso il pareggio strutturale. Gli obiettivi programmatici tracciati nel Programma sono in linea con il dettato del PSC pur puntando a miglioramenti del saldo strutturale più contenuti in confronto a un’interpretazione letterale delle regole, come impongono le condizioni ancora difficili in cui versa la nostra economia e il recente indebolimento ciclico. L’andamento previsto dell’inflazione e del deflatore del PIL per l’anno in corso e il prossimo triennio rimane improntato a una forte moderazione, rendendo più complesso il conseguimento di un’elevata crescita nominale e di una marcata riduzione del rapporto fra debito pubblico e PIL.

(22)

Le nuove previsioni ufficiali indicano per il 2019 un incremento del rapporto debito/PIL, che è già moderatamente aumentato lo scorso anno.

Per i prossimi anni, il Programma di Stabilità mira a una riduzione del rapporto debito/PIL, che risulterebbe prossimo al 129 per cento nell’anno finale della previsione.

Per quanto riguarda gli obiettivi interni di politica di bilancio, lo scenario programmatico qui presentato prevede un aumento degli investimenti pubblici nel prossimo triennio, che dal 2,1 per cento del PIL registrato nel 2018 si porterebbero al 2,6 per cento del PIL nel 2022. In linea con il Contratto di Governo, si intende inoltre continuare, nel disegno di Legge di Bilancio per il prossimo anno, il processo di riforma delle imposte sui redditi (“flattax”) e di generale semplificazione del sistema fiscale, alleviando l’imposizione a carico dei ceti medi. Questo nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica definiti in questo documento. Il profilo delineato per l’indebitamento netto, anche alla luce degli oneri necessari al rifinanziamento delle cd politiche invariate (missioni di pace, pubblico impiego, investimenti), richiederà l’individuazione di coperture di notevole entità. La legislazione vigente in materia fiscale viene per ora confermata nell’attesa di definire le misure alternative di copertura e di riforma fiscale nel corso dei prossimi mesi, in preparazione della Legge di Bilancio 2020. La previsione di crescita del PIL nello scenario programmatico, pur influenzata dai vincoli di bilancio, è superiore a quella dello scenario tendenziale ad eccezione nell’anno finale, attestandosi allo 0,2 per cento per il 2019 per poi aumentare allo 0,8 per cento nei tre anni successivi (rispetto a uno scenario tendenziale che sconta tassi di crescita reale dello 0,6 per cento nel 2020, 0,7 per cento nel 2021 e 0,9 per cento nel 2022). Guardando alle più recenti previsioni delle istituzioni internazionali si osserva che, pur in un quadro di rallentamento, nel 2020 la nostra economia dovrebbe ridurre il divario di crescita rispetto alla media dei paesi dell’Area Euro e alle grandi economie europee (Francia e Germania). In generale è opportuno ribadire quanto già affermato in passato, ovvero che le previsioni ufficiali sono e devono essere di natura prudenziale, poiché finalizzate alla costruzione di un quadro attendibile e condiviso di finanza pubblica. Il Governo punta a conseguire risultati ben più significativi in materia di crescita economica all’interno di un approccio attento alla dimensione del benessere equo e sostenibile. Le riforme sono la via maestra per migliorare il potenziale di crescita dell’economia. Il Programma Nazionale di Riforma di quest’anno, il primo presentato dal nuovo Governo, ripercorre le diverse misure e riforme già intraprese ed espone la strategia per il prossimo triennio.

Il Governo ha dato la priorità all’inclusione sociale, al contrasto alla povertà, all’avvio al lavoro della popolazione inattiva e al miglioramento dell’istruzione e della formazione. Il Decreto Dignità punta a ridurre la precarietà del lavoro, disincentivando l’utilizzo eccessivo dei contratti a termine e promuovendo l’utilizzo di quelli a tempo indeterminato. Il Reddito di Cittadinanza ha la duplice finalità di contrasto alla povertà e di attivazione dei beneficiari in termini di ricerca del lavoro e di sentieri formativi. La revisione del sistema pensionistico operata con ‘Quota 100’ intende consentire un accesso più agevole alla pensione, favorendo anche il ricambio generazionale e l’innovazione e la produttività di imprese e Amministrazioni pubbliche. Il tema del lavoro continuerà ad avere un posto centrale nell’azione di politica economica del Governo dei prossimi anni, con l’obiettivo di garantire agli italiani condizioni d’impiego più dignitose e adeguate retribuzioni. Saranno oggetto di valutazione l’introduzione di un salario minimo orario per i settori non coperti da contrattazione collettiva e la previsione di trattamenti congrui per l’apprendistato nelle libere professioni.

Si continuerà inoltre a lavorare per ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e gli adempimenti burocratici, anche attraverso la digitalizzazione. Lo sviluppo dell’economia richiede, accanto all’investimento in infrastrutture fisiche, anche un ampio sforzo nel campo dell’innovazione tecnologica e della ricerca. Il Governo predisporrà delle Strategie Nazionali per l’Intelligenza Artificiale e per la Blockchain. Risorse significative saranno investite nella diffusione della banda larga e nello sviluppo della rete 5G. Si sono inoltre rifinanziati gli strumenti del Piano Impresa 4.0 e per il supporto all’innovazione nelle piccole e medie imprese. Il Governo rilancerà la politica industriale dell’Italia, con l’obiettivo non solo di rivitalizzare settori da tempo in crisi, ma anche di rendere l’Italia protagonista in industrie che sono al centro della transizione verso un modello di sviluppo sostenibile. Il passaggio a standard ecologici più elevati rappresenta una vera opportunità di crescita per l’Italia, che deve essere perseguita attraverso l’incentivazione alle attività di ricerca, progettazione e produzione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale nel nostro Paese. Il Governo rafforzerà il sostegno alla sperimentazione e adozione delle trasformazioni digitali e delle tecnologie abilitanti che offrano soluzioni per produzioni più sostenibili e circolari. La greenfinance può fornire un importante contributo alla crescita di tali attività, e il Governo ne sosterrà lo sviluppo. Le semplificazioni amministrative saranno parte di un più generale provvedimento di accelerazione della crescita che il Governo intende varare nei prossimi mesi, che procederà alla ricognizione, tipizzazione e riduzione dei regimi abilitativi, individuando i procedimenti di autorizzazione non indispensabili ed eliminando tutti gli oneri amministrativi superflui.

Riferimenti

Documenti correlati

di incaricare il Responsabile del Settore Personale a trasmettere il presente atto e copia delle note sopra richiamate contenenti le relazioni dei Responsabili dei

di incaricare il Responsabile del Settore Personale a trasmettere il presente atto e copia delle note sopra richiamate contenenti le relazioni dei Responsabili dei

Preso atto che il piano degli obiettivi di cui sopra corrisponde alle norme regolamentari previste nel Regolamento di organizzazione Uffici e Servizi e alla disciplina del ciclo di

c) per quanto riguarda l'assunzione sia degli accertamenti che degli impegni, particolare attenzione dovrà essere posta al rispetto del principio contabile applicato concernente la

Ritenuto di assegnare ai Responsabili di Settore gli obiettivi del singolo esercizio anno 2019, declinati nel piano dettagliato degli obiettivi 2019, riportato in allegato, nonché

Considerato che nella deliberazione di Giunta di cui sopra tra l’altro viene approvato l’aggiornamento del Piano Dettagliato degli Obiettivi 2019 e il Piano

Ritenuto opportuno procedere ad approvare e finanziare i progetti speciali di produttività per l’anno 2018, allegati al presente atto, destinando l'intera somma

c) per quanto riguarda l'assunzione sia degli accertamenti che degli impegni, particolare attenzione dovrà essere posta al rispetto del principio contabile applicato concernente la