SETTORE IV - SERVIZI SOCIALI TARGA
C) INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE FINALIZZATE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELL’UTILIZZO DI BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO O DI SERVIZIO E DESCRIZIONE
DELLE AZIONI IN PROGRAMMA
Va rilevato, in via preliminare, che l’Ente non ha in essere locazioni passive per immobili ad uso abitativo o di servizio.
In merito alla gestione del patrimonio di immobili destinati a locazioni attive ad uso abitativo o commerciale, allo scopo di adottare misure di razionalizzazione e di ottimale utilizzo del patrimonio immobiliare l'Ente ha in programma di affidare nel 2019 un incarico per la razionalizzazione e la gestione del patrimonio immobiliare, attualmente gestito dal servizio Urbanistica-Gestione Beni Patrimoniali.
Le criticità più evidenti da affrontare riguardano le difficoltà di riscossione dei canoni per gli immobili dati in locazione ad uso abitativo e le difficoltà ad affittare alcuni immobili ad uso commerciale, stante la situazione di oggettiva crisi in cui versa il commercio di vicinato.
Con riferimento al patrimonio immobiliare ad uso di servizio pubblico, l’amministrazione comunale provvede, compatibilmente con le risorse di bilancio, ad interventi di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria in base alle priorità indicate dall'Ufficio Tecnico Comunale.
In particolare, nel piano triennale delle opera pubbliche sono previsti investimenti per opere di ristrutturazione e manutenzione straordinaria sugli edifici scolastici per 645.000 Euro, oltre alla spesa di Euro 170.000 per la sostituzione delle centrali termiche su due istituti scolastici. L’amministrazione prevede che, a seguito di tali investimenti, si potrà rilevare una sensibile diminuzione della spesa corrente per il fabbisogno energetico degli edifici comunali.
5.3.6 Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie ed in conto capitale
La crisi economica che ha colpito il paese e che ancora è in atto, si avverte in maniera ancora più forte nel settore dell’edilizia, entrato in una fase di stagnazione dal 2008.
Ad oggi e le stime per una ripresa del mercato prevedono tempi molto lunghi (decenni) prima di ritornare ai livelli pre-crisi.
Questa situazione ha determinato una forte contrazione delle risorse a disposizione dei comuni per il finanziamento degli investimenti, connesse ai proventi dell’attività edilizia (permessi di costruire) e ai proventi delle alienazioni.
Difficile, oggi, vendere beni patrimoniali disponibili e farlo può significare, il più delle volte, svendere il bene rispetto al suo intrinseco valore.
Sul fronte dell’indebitamento vi sono abbondanti margini di acquisizione delle risorse ma con ricadute inevitabili sulla spesa corrente.
Degne di nota risultano invece alcune risorse di natura straordinaria e a destinazione vincolata rappresentate da:
· proventi delle sanzioni per violazioni al Codice della Strada: la presenza dell’autovelox e di telecamere per il controllo del traffico veicolare porta all’introito di consistenti volumi di proventi delle multe che in quota parte possono finanziare interventi di miglioramento della viabilità e di manutenzione delle strade;
· proventi derivanti dalla sosta a pagamento;
· art bonus
L’avanzo di amministrazione “destinato ad investimenti”, a disposizione dell’ente potrà oggi essere liberamente applicato al bilancio senza più soggiacere ai ristretti vincoli di finanza pubblica.
5.3.7 Indebitamento
Oltre al costo del personale, il livello di indebitamento rappresenta la componente più rilevante della possibile rigidità del bilancio, dato che i bilanci futuri del Comune dovranno finanziare il rimborso delle quote annue di interesse e di capitale con le normali risorse di parte corrente.
L’indebitamento del Comune di Fossombrone presenta livelli molto bassi, al disotto dell’1%, a fronte di un limite massimo fissato al 10%. Tutto ciò frutto di una oculata politica di finanziamento degli investimenti attraverso il ricorso a forme alternative e “gratuite” di finanziamento quali i contributi regionali, provinciali, gli oneri di urbanizzazione, l’avanzo di amministrazione e l’avanzo economico, ecc…
Di seguito l’andamento relativo al triennio 2020/2022:
INDEBITAMENTO GLOBALE
INDEBITAMENTO GLOBALE
2022 Consistenza al
31-12-2021
Accensione (+) (Acc. Tit.6/E)
Rimborso (-) (Imp. Tit.4/U)
Altre variazioni
(+/-)
Consistenza al31-12-2022
Cassa DD.PP. 1.682.979 0,00 196.961 0,00 1.486.018
Altri finanziatori 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Totale 1.682.979 0,00 196.961 0,00 1.486.018
Le tabelle che seguono rilevano l’andamento dell’ultimo periodo.
DINAMICA
INDEBITAMENTO 2014 2015 2016 2017 2018 2019
Totale -225.079,71 -237.574,00 -159.055,00 -166.542,00 -167.854,00 -172.963,00 INDEBITAMENTO
GLOBALE (consistenza al 31.12)
2014 2015 2016 2017 2018 2019
Totale 2.956.163,11 2.718.589,11 2.559.534,00 2.392.992,00 2.225.138 2.052.175
Gli oneri finanziari per ammortamento prestiti ed il rimborso degli stessi in conto capitale hanno registrato la seguente evoluzione:
ammortamento prestiti 2015 2016 2017 2018 2019
- Oneri finanziari 142.835,81 131.177,45 123.690,21 115.944,65 108.194,91 - Quota capitale 237.573,73 159.054,25 166.541,49 167.853,99 172.962,83 Totale fine anno 380.409,54 290.231,70 290.231,70 283.798,64 281.157,74
Relativamente al triennio2020/2022la spesa per l’ammortamento dei prestiti sarà la seguente:
ammortamento prestiti 2020 2021 2022
- Oneri finanziari 100.167,15 91.766,69 83.009,95
- Quota capitale 180.990,59 188.204,05 196.960,79
Totale rata annua 281.157,74 279.970,74 279.970,74
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5.4 - Equilibri di parte corrente e generali di bilancio ed equilibri di cassa 5.4.1 Equilibri di parte corrente
L’art. 162, comma 6, del TUEL stabilisce che “il bilancio di previsione è deliberato in pareggio finanziario complessivo per la competenza, comprensivo dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e del recupero del disavanzo di amministrazione e garantendo un fondo di cassa finale non negativo. Inoltre, le previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate alle previsioni di competenza relative ai trasferimenti in c/capitale, al saldo negativo delle partite finanziarie e alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e degli altri prestiti, con l’esclusione dei rimborsi anticipati, non possono essere complessivamente superiori alle previsioni di competenza dei primi tre titoli dell’entrata, ai contributi destinati al rimborso dei prestiti e all’utilizzo dell’avanzo di competenza di parte corrente e non possono avere altra forma di finanziamento, salvo le eccezioni tassativamente indicate nel principio applicato alla contabilità finanziaria necessarie a garantire elementi di flessibilità degli equilibri di bilancio ai fini del rispetto del principio di integrità”.
All’equilibrio di parte corrente possono concorrere anche entrate diverse dalle entrate correnti (entrate straordinarie) nei soli casi espressamente previsti da specifiche norme di legge.
5.4.2 Equilibrio finale
L’equilibrio finale considera il totale delle entrate e delle spese, al netto delle anticipazioni di tesoreria e dei servizi per conto di terzi. Dal 2016, in attuazione della legge n. 243/2012, l’equilibrio finale è garantito senza la gestione dell’indebitamento (assunzione prestiti e rimborso di prestiti).
TIT. ENTRATE TIT. SPESE
I Entrate tributarie I Spese correnti
II Entrate da trasferimenti correnti II Spese in c/capitale
III Entrate extra-tributarie
IV Entrate in conto capitale III Acquisizione attività finanziarie V Riduzione di attività finanziarie