Geometria I Gianluca Ferrari Geometria Analitica
Tema d’Esame del 10 settembre 2018
Esercizio 2
i. Si dimostri che 𝛼 e 𝑟 sono incidenti, determinandone l’intersezione 𝑃.
Per dimostrare formalmente che la retta e il piano sono incidenti è necessario verificare tramite il teorema di Rouché-Capelli che il sistema di equazioni ammette ∞0 ≔ 1! soluzioni.
Consideriamo dunque la matrice
(𝐴|𝑏⃗ ) = (1 0 2 0
0 1 2 1
1 0 −1 0) e determiniamo i ranghi delle matrici 𝐴 e (𝐴|𝑏⃗ ).
det 𝐴 = det (1 0 2
0 1 2
1 0 −1
) = −1 − 2 = −3 ≠ 0
Essendo det 𝐴 ≠ 0 abbiamo che rg 𝐴 = rg(𝐴|𝑏⃗ ) = 3, perciò il sistema è risolubile e ammette ∞3−3 = ∞0 soluzioni.
Determiniamo ora il punto di intersezione 𝑃 risolvendo il sistema, oppure scrivendo la retta in forma parametrica e sostituendo i valori di 𝑥, 𝑦 e 𝑧 ottenuti in funzione del parametro nell’equazione cartesiana del piano.
Seguendo il primo metodo, giacché stiamo lavorando in forma matriciale, sfruttiamo il metodo di Gauss-Jordan, ottenendo una matrice rappresentativa di un sistema equivalente a quello della traccia. Nel caso considerato, sostituiamo la terza riga con la differenza tra essa e la prima.
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(1 0 2 0
0 1 2 1
1 0 −1 0
) → (1 0 2 0
0 1 2 1
0 0 −3 0 )
Il sistema così ottenuto sarà
{𝑥 + 2𝑧 = 0 𝑦 + 2𝑧 = 1
−3𝑧 = 0
⟹ {𝑥 = 0 𝑦 = 1 𝑧 = 0
da cui le coordinate del punto 𝑃 = 𝛼 ∩ 𝑟 sono date da (0; 1; 0).
In alternativa, le equazioni parametriche della retta sono – ad esempio – 𝑟 ∶ {𝑥 = −2𝑡
𝑦 = 1 − 2𝑡 𝑧 = 𝑡
che, sostituite nell’equazione cartesiana di 𝛼, portano all’equazione
−2𝑡 − 𝑡 = 0 ⟹ 𝑡 = 0
Per tale valore di 𝑡, sostituendolo nella retta 𝑟, si ottiene proprio il punto 𝑃(0; 1; 0).
ii. Si determini l’angolo 𝜃 compreso tra 𝑟 e 𝛼.
Consideriamo in primo luogo l’angolo formato tra il vettore direzionale della retta 𝑣⃗⃗⃗ = (2; 2; −1) e il vettore 𝑛⃗ = (1; 0; −1) normale al piano. L’angolo 𝑟 in questione sarà il complementare dell’angolo ricercato, perciò il coseno dell’angolo tra i due vettori sarà il seno dell’angolo 𝜃 ricercato. In formule
cos 𝑣̂ = sen 𝜃 𝑟𝑛
Ricordando la definizione di coseno tra due vettori, abbiamo che sen 𝜃 = cos 𝑣𝑛̂ = ± 𝑣⃗⃗⃗ ⋅ 𝑛⃗ 𝑟
‖𝑣⃗⃗⃗ ‖‖𝑛⃗ ‖𝑟 = ± 2 + 0 + 1
√4 + 4 + 1√1 + 0 + 1 = ±3
6 = ±1 2 Avremo dunque che gli angoli formati tra il piano e la retta sono 𝜃1 =𝜋6 e 𝜃2 =5𝜋6.
iii. Si determini un’equazione cartesiana delle sfere 𝛴 t.c. i centri 𝐶 ∈ 𝑟 e 𝛴 sia tg ad 𝛼 e 𝛽 ∶ 𝑦 + 𝑧 = 0.
Il generico centro 𝐶 della sfera ricercata avrà coordinate del tipo 𝐶(−2𝑡; 1 − 2𝑡; 𝑡), visto che deve appartenere alla retta 𝑟. La condizione di
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tangenza tra la sfera e i piani fa sì che le distanze tra il centro e i piani debbano essere uguali, in quanto esse rappresentano il raggio 𝑟 della sfera ricercata, così che
𝑟 = 𝑑(𝐶; 𝛼) = 𝑑(𝐶; 𝛽) 𝑟 = |−2𝑡 − 𝑡|
√1 + 0 + 1 =|1 − 2𝑡 + 𝑡|
√0 + 1 + 1 ⟹ 1 − 𝑡 = ±3𝑡 I valori di 𝑡 ottenuti sono dati da
1 − 𝑡 = −3𝑡 ⟹ 𝑡1 = −1
2∨ 1 − 𝑡 = +3𝑡 ⟹ 𝑡2 =1 4 Nel primo caso abbiamo che il raggio della sfera ricercata è
𝑟1 =|3𝑡1|
√2 =3 4√2
mentre il centro 𝐶1 avrà coordinate (1; 2; −12), da cui l’equazione della prima sfera sarà
Σ1 ∶ (𝑥 − 1)2 + (𝑦 − 2)2+ (𝑧 +1 2)
2
= 9 8 Nel secondo caso, invece, il raggio sarà
𝑟2 =|3𝑡2|
√2 = 3 8√2 e il centro 𝐶2 avrà coordinate (−1
2;1
2;1
4), così che Σ2 avrà equazione Σ2 ∶ (𝑥 +1
2)
2
+ (𝑦 −1 2)
2
+ (𝑧 −1 4)
2
= 9 32 Svolgendo i calcoli si ottiene
Σ1 ∶ 𝑥2+ 𝑦2+ 𝑧2− 2𝑥 − 4𝑦 + 𝑧 + 1 + 4 +1 4−9
8 = 0 ⟹ Σ1 ∶ 𝑥2+ 𝑦2 + 𝑧2− 2𝑥 − 4𝑦 + 𝑧 + 53
8 = 0 Σ2 ∶ 𝑥2+ 𝑦2+ 𝑧2+ 𝑥 − 𝑦 −𝑧
2+1 4+1
4+ 1 16− 9
32 = 0 ⟹ Σ1 ∶ 𝑥2+ 𝑦2+ 𝑧2 + 𝑥 − 𝑦 −𝑧
2+ 9
32 = 0