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sua* maestà FERDINANDO I. 'ti' RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE , l. CARME - NAPOLI, PRESSO ANGELO TRANI. Digitized by Google

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(1)

sua* maestà

FERDINANDO I.

A

RE DEL REGNO DELLE DUE

SICILIE

,l.

CARME -

'ti'

NAPOLI,

1818.

PRESSO

ANGELO

TRANI.

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(2)

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(3)

PER LA RICUPERATA SALUTE

DI SUA MAESTÀ

3

IL RE NOSTRO SIGNORE

La

schiera atrade’mali

De

lacolpa primiera infaustofrutto Scuotendolefosth’ali

Per Paerciecoromba Nunziadi

comun

lutto,

E

ilpiùperversosenespicca,epiomba InsulaRegiaSede.

Eigiàconplumbeopiede L’ aureesalepenètrajegiàd’impuro Mortiferovapor ferocemente Circondailre

,cheinsuevirtùsecuro

Norme

nuovediRegno,

Sacrealpubblicoben,volgeva inmente.

CARME

A

2

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(4)

4

Al rude assaltoimmobilstafernando

,

Cheio

DIO

confidajedi suafedeinsegno, biella fataitempesta,

L

Altissimo di

DIO Nome

invocando, Tutta ad opporsi appresta Delreo

morbo

alascossa

De

lesueforzeatletichelapossa.

Pur dubbio ancor pendea Sula VitaReaigrave periglio.

Per padrenon maitìglio Cosìtremò,

come

a1’atroce idea Del sovrastantedanno

Ilmesto Popolfido.

Quasi da fiammaelettricasospinto Balza ogni cor,siscuote

E

dipreganti note j ,

Indizio certo diveraceaffanno.

Sorge concorde ungrido:

»Signor deh! salvoilnostro

Re

turendi!»

i

Nel duol

,che1*alme invase, Ve’ quanti lascianle desertecase

E

si aggiranvaganti

DigitizedbyGoogìe

(5)

Incerti, trepidanti!

Tal vide

Roma

insordidatevesti Icittadini mesti

Quando comune

avversitàsorgea* TalifarvistedelSebetoinriva Trascorrer perlevie Turbegementie pie

Quando

il Yesèvol’arsagolaapriva

E

fra muggitiorrendi

Da

l’ampia rupe cava Turbidifocoslruggitorversava.

Fidodrappel notturnoil passo

move

Invèrla Reggia,elàs’arresta, dove Appiède P echiocolle

Da

legiacentiinformimolesparte Sorgoncolonnej eParte,

Onde

Vitruvio eccelso gridoestolle.

Novello adergersuda augustoForo,

De

laReggiadecoro.

Opra colàde gli Avi, AlPaticense DivoSolitario Sorgea

Tempio

dicalo.

(6)

$

^strdncd nistiprofanai, ahi tempi pravi!

Solper:servirealFasto

,

(Esecrandoattentato!) Osò adeguarlo suolo.

Ben colmo ilcordiduolo Del violatoanticoSautuario

Vindiceillustreilgran

fernando

accorse:

Dalvandalico guasto

Le

regielucitorse,

E

dizelocristianoaeternoesempio Per Luirisorgepiù suidimeilTempio.

Colà lamesta schiera Addolorata stassi ,

E

curvae pronainfra lapolvee isassi AlCtel rivolgeflebilepreghiera.

»Signor,.che a tullelecreate-cose

»

Con

l’immensopoter provvedi, ereggi, *enostre dogliose

**

Alme

»Signor,deh!leggi.

«

Fu

grave,èver,dinostre colpeilpondo

« ilatudi uncorgià

immondo

»

Non

maispregiastilepentite voci,

M

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(7)

»

Dunque

non ancospenti

» Iprovocati tuoifulminisono ?

»

E

a noi

, perte redenti

»

Da

obbrobrioso decennal servaggio,

» Quelfausto giornoil nonfallibilsegno

»

Non

fu deltuoperdono?

» Per tea l’afflittoRegno

»>

Un

*B6E impera,che clementeesaggio

» Ditela

immago

maestosa adombra-,

>j

E

tu ritorloorvuoi ?

»

Deb

!

un

tantoduol disgombra,

»

E

versapureinnoi

» Qualpiù vorraimertatapenaacerba5

»

Ma

anoinelreseilcornunPadreserba.»

La

sacra precedipietàfervente . . ..

Era compiuta appena;

E

allordaltorvocielo .! :

Ecco

fuggirrepente lifoscoiberno velo,

E

nottefarsiplacidae serena. tt

Su dal’opposta balza,|

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(8)

Ove

Capri petrosaildorso inalza, Celestegloboluminosoappare.

Cheilsottopostomare Irradiandovarca,

E

qual volante barca Pelvano aer grandeggia

Fermando

ilvolo incontroa1*altaReggia.

Delgloboallora un lembo

Squarciarsivede,e daloscissogrembo Cintedietereerote

Scoprirleformenote

Del DivochediPaolailsuolfèchiaro.

Eivolgeun guardointorno Dicarità

,giàsuadivisaun giorno,

E

aconfortardalgraveduolo amaro

Le

a sè devotegenti

,

Apreillabbroprofetico a gliaccenti:

» Lungiiltimor.Troppoèremotoilpunto

» ChealacelesteSede

»Verràferrandoassunto.

» Qual con

Abram

primiero

» Di rassegnatavolontà, 1’

ETERNO

t

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(9)

» Col

nembo

passaggiero

>jVolle provad’amor.L’ebbej egiàvede

»

Amor

spirante efede

»

Nudo

in tuttimostrarsiilcore interno.

»

E

nela

tema

universale,intensa,

»

Onde

ogni corgemèo,

»L’alta Bontadeimmensa

» Raroal rb compartì nobiltrofèo.

»

È

1’opraornaicompita:

» Lungavivràfernando elieta vita.

»

Le

piaghe ancorgrondanti,

»Che il secolferoaperse

»

A

Palma Religion,che gravi ctanti

» Urtied ontesofferse,

»Al re siaspettaconpietosa

mano

»Saldarletutte,e aLei riporrealfine

» Colsuo poter sovrano

«

La

sacra benda,che cingesteilcrine.

»PerLui novelloairegni

» Qualgià impreseconprovvidiconsigli,

» Opra degnad’ istoria!

» Lustroe vigorfiadato.

»Eirege, Ei Padre amato,

(10)

»Vivràa lapaniagloria, jjVivràal

comun

disio;

»

IDDIO

lodisse,e invan nonparla

IDDIO

»

9

TacqueilsantoProfeta

E

unosguardoa laRoggiaallor dolente

De

iborboni aluicari,

Peravita pietàfamosi echiari ,

Lanciò con faccia lieta Quindial

Tempio

sorgente Ingratosguardovolse,

E

versoilCiel,suasede, ilvolosciolse.

J-

o

dipropiziasorte

La

DivinaFarola

De

lecelesti Legionial

Duce

Impostaegià. L’Arcangiol lidoe forte Con lungastriscia difulgente luce Tqtte del cielleimmense vie trasvola^

E

giuntoal regiotetto, Delgiacentefernando

Lo

scudo oppone adamantino alpetto.

Quindisi volge;eil nonviucibil brando

Onde

aSatànfèguerra

,

DigitizedbyGoolle

(11)

E

lui depressoccatenato tragge

Giù

nole infernepiagge.

- <

Ch

èsalvoil rk latanto sospirata

Voce

alliti suona. Esulta,en’ àben onde,

IIPopoltutto, eil gridosidiffonde Disuasorteaugurata.

Opradel

comun

giubilo, laoscura i

Di notteombraùfugata

Da

millefacie mille, Spontanei segnidiletiziapuraj

E

luceintornodimeriggio gorge ~ :

Tal che dovunqueguata Ciascun leciliarescorge D’internagioiaimpronte Scolpiteinognifronte.

%

' '

! :

Al suonfestivo d’invitantisquille IncentoTempli ecento Di armonico concento

IlsacroAmbrogìan

Carme

risuona.

Fanno

al

Tempio

corona,

i

,I

.- I

j I DigitizedbyGooglé

(12)

Miraeoi novo!In«efelibrati ElettiSpirtide icelestiCori

Cherubinibeati,

Che un

nembo

spargon diolezzantifiori:

E

l’alicandidissime distese Intrecciandogioiosi

,

Sovr’esseivotiardenti,

.

E

legrazie alCiel rese Accolgonopietosi,

E

volano adeporliriverenti

De

l’almo Soglio apièsuI’Empirò,

Che mented’

uomo

aimmaginar non vale

Ove

il

NUME IMMORTALE

,

Dacché l’immensurabile suo giro Eternitàdistende

In suaDivina Maestàrisplende.

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