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ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA

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ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA

ROMA 1979

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ANNUARIO DI STATISTICHE DEL LAVORO

Voi. XX 1979

EDIZIONE

(2)

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ISTAT .. biult0le~a Inventario S. B. N. • {Z .. . $. ~ 0 Q ..

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ISSN: 0390-6450

(9609402) I.P.Z.S. - contratto 11-6-1979 (c. 1.300)

(3)

All'Onorevole

Prof. FRANCESCO COSSIGA

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ROMA

Ho l'onore di presentar Le il volume XX - edizione I g 7 9 - del- /' Annuario di statistiche del lavoro, nel quale sono riportati i più recenti dati sui principaii aspetti delle forze di lavoro in Italia e su alcuni altri fe- nomeni quali i conflitti di lavoro, le retribuzioni e i consumi delle famiglie.

In linea di massima l'impostazione del volume non ha subito modifiche rispetto ali' edizione precedente; sono state peraltro aggiunte nuove tavole nel- la parte riguardante le indagini sulle forze di lavoro, allo scopo di soddisfa- re le crescenti esigenze conoscitive in materia. Inoltre, nel/' Appendice, sono pubblicati i principali risultati del!' indagine campionaria sulle retribuzioni degli operai agricoli che l' 1ST AT ha effettuato secondo criteri armonizzati in seno ali' Istituto Statistico delle Comunità Europee.

Roma, dicembre 1979

IL PRESIDENTE

DELL'lsl'ITUTO CENTRALE DI STATISTICA

Giuseppe de Meo

(4)
(5)

INDICE GENERALE

AVVERTENZE

PARTE I - INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO

Forze di lavoro nel 1978 (dati medi)

Indagine cumunitaria sulle forze di lavoro - Aprile 1977 Confronti internazionali .

PARTE II - STIME DELL'OCCUPAZIONE NEL QUADRO DELLA CONTABILITÀ NAZIONALE

PARTE III - NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI

Dipendenti delle Amministrazioni pubbliche

Pagina

3 123 124

127

133 X

Forze di lavoro risultanti da altre fonti 135

PARTE IV - CONFLITTI DI LAVORO 143

PARTE V - INDAGINE MENSILE SULL'OCCUPAZIONE, GLI ORARI DI LAVORO E LE RETRIBU-

ZIONI NELLA GRANDE INDUSTRIA 1 51

PARTE VI - RETRIBUZIONI

Retribuzioni lorde contrattuali e costo del lavoro Retribuzioni effettive per classe di industria

APPENDICE

155 178

Indagini sui consumi delle famiglie italiane nel 1978 181

Indagine sulle retribuzioni dei salariati fissi in agricoltura - Mese di settembre 1977 185

(6)

INDICE DELLE TAVOLE

PARTE PRIMA

INDAGINI SULLE ,FORZE DI LAVORO.

Forze di lavoro nel 1978 (dati medi) Popolazione secondo il sesso e la condizione

Popolazione secondo la condizione, la classe di età e il sesso

Popolazione secondo la classe di età, lo stato civile, la condizione e il sesso Popolazione secondo il sesso, il titolo di studio e la categoria socio-economica Forze di lavoro secondo il sesso, la classe di età, il titolo di studio e la condizione Forze di lavoro in condizione professionale secondo il sesso, il ramo di attività eco-

nomica e la posizione nella prof essi o ne

Occupati secondo il sesso, Ii posizione nella professione, il settore di attività eco- nomica, il titolo di studio e lo stato ·civile

Occupati secondo la condizione dichiarata, il settore di attività economica ,la classe di età e il sesso

Occupati alle dipendenze secondo la condizione dichiarata, il settore di attività economica, la classe di età e il sesso

Occupati secondo la condizione dichiarata, la posizione nella professione, la classe

· di età e il sesso

Occupati secondo il sesso, la condizione dichiarata, il settore di attività economica e la posizione nella professione

Occupati secondo il ramo di attività economica, la posizione nella professione e il sesso .

Occupati secondo il sesso, il settore di attività economica, il titolo di studio e la po-

sizione nella professione ·

Occupati secondo la posizione nella professione, il settore di attività economica, il tipo di attività lavorativa, la condizione dichiarata e il sesso

Occupati secondo la posizione nella professione, il settore di attività economica, il tipo di attività lavorativa o il luogo di lavoro e il sesso

Occupati secondo la classe di età o la posizione nella professione, il tipo di attività lavorativa o il luogo di lavoro e il sesso

Occupati secondo la condizione dichiarata, l'attività lavorativa principale o unica nella settimana di riferimento, il settore di attività economica, la posizione nella professione e il sesso

Altre persone con attività lavorativa secondo la posizione nella professione, il settore di attività economica, la condizione e il sesso

Occupati secondo il ramo di attività economica, la classe di ore di lavoro effettuate nell'attività principale o unica, le ragioni della ridotta attività e il sesso Occupati dichiarati secondo il ramo di attività economica, la _classe di ore di lavoro

effettuate nell'attività principale o unica, le ragioni della ridotta attività e il sesso .

Occupati alle dipendenze secondo il ramo di attività economica, la classe di ore di lavoro effettuate nell'attività principale o unica, le ragioni della ridotta atti- vità e il sesso

Tavola Pagina

3

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INDICI!

Occupati con attività principale o unica nella settimana di riferimento secondo il sesso, il settore di attività economica, la classe di ore di lavoro effettuate e la posizione nella professione

Ore di lavoro effettuate nell'attività principale o unica nella settimana di riferimento secondo il sesso, il settore di attività economica, la classe di ore effettuate e la posizione nella professione degli occupati

Occupati con attività principale o unica nella settimana di riferimento secondo il ramo di attività economica, la posizione nella professione e il sesso

Ore di lavoro effettuate nella settimana di riferimento nell'attività principale o unica secondo il ramo di attività economica, la posizione nella professione e il sesso degli occupati

Ore dì lavoro effettuate in media per occupato presente al lavoro nella settimana di riferimento nell'attività principale o unica secondo la posizione nella professione, il ramo di attività economica e il sesso degli occupati . . . . . . Ore di lavoro effettuate in media per occupato nella settimana di riferimento nel-

l'attività principale o unica secondo la posizione nella professione, il ramo dì attività economica e il sesso degli occupati

Occupati con una o più attività secondarie nel corso dell'anno o della settimana di di riferimento secondo il settore economico e la posizione nella professione del- l'attività principale e il sesso

Occupati dichiarati con una o più attività secondarie nel corso dell'anno o della settimana di riferimento secondo il settore economico e la posizione nella pro- fessione dell'attività principale e il sesso . . . . . . . . . Occupati con una o più attività secondarie nella settimana di riferimento secondo il sesso, il settore economico dell'attività principale, la classe di ore di lavoro effettuate in una o più attività secondarie e la posizione nella professione del- 1' attività principale

Ore di lavoro effettuate nella settimana dì riferimento in una o più attività secon- darie secondo il sesso, il settore economico dell'attività principale, la classe di ore effettuate in una o più attività secondarie e la posizione nella professione dell'attività principale degli occupati

Occupati in complesso e sottoccupati con una o più attività secondarie nella setti- mana di riferimento secondo il sesso, la classe di ore di lavoro effettuate in una o più attività secondarie e la classe di ore di lavoro e il settore economico dell'at- tività principale

Occupati con attività ( principale e secondarie) nella settimana di riferimento se- condo il sesso, il settore economico dell'attività principale o unica, la classe di ore di lavoro effettuate in tutte le attività ( principale e secondarie) e la posi- zione nella professione dell'attività principale o unica . . . . . Ore di lavoro effettuate nella settimana di riferimento in tutte le attività (principale e secondarie) secondo il sesso, il settore economico dell'attività principale o unica la classe di ore effettuate in tutte le attività e la posizione nella profes- sione dell'attività principale o unica degli occupati

Ore di lavoro effettuate in media per occupato presente al lavoro in tutte le attività (principale e secondarie) secondo la posizione nella professione, il ramo dell'at- tività principale o unica e il sesso degli occupati

Ore di lavoro effettuate in media per occupato in tutte le attività (principale e se- condarie) secondo la posizione nella professione, il ramo dell'attività principale o unica e il sesso degli occupati . . . . . . . . . . . Occupati in cerca di lavoro secondo il sesso, l'età, la condizione dichiarata e lo stato

civile o la posizione nella famiglia o la posizione nella professione o il tipo di azione di ricerca compiuta o il tipo di occupazione cercata o il titolo di studio . Occupati in cerca di lavoro secondo il sesso, il ramo di attività economica e lo stato

civile o la posizione nella famiglia o la posizione nella professione o il tipo di azione di ricerca compiuta o il tipo di occupazione cercata o il titolo di studio Occupati in cerca di lavoro secondo il sesso, il settore di attività economica, la classe

di età e la posizione nella professione

Tavola

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VIII INDICE

Occupati in cerca di lavoro secondo il sesso, il settore di attività economica, il tipo di attività e la condizione dichiarata

Occupati in cerca di lavoro secondo il ramo di attività economica e il numero delle azioni di ricerca compiute o l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta o la durata della ricerca e il sesso

Occupati in cerca di lavoro dichiaratisi iscritti all'ufficio pubblico di collocamento secondo il se~so, il settore di attività economica e il numero delle azioni di ricer- ca compiute o l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta o la durata della ricerca e l'età

Occupati in cerca di lavoro secondo il numero delle azioni di ricerca compiute, l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta e il sesso

Persone in cerca di occupazione secondo il sesso, la condizione dichiarata e lo stato civile o il tipo di occupazione cercata o il tipo di azione di ricerca compiuta Giovani in età di 14-29 anni in cerca di occupazione secondo il sesso, la condizione dichiarata e lo stato civile o il tipo di occupazione cercata o il tipo di azione di ricerca compiuta

Giovani in età di 14-24 anni in cerca di occupazione secondo il sesso, la condizione dichiarata e lo stato civile o il tipo di occupazione cercata o il tipo di azione di ricerca compiuta

Persone in cerca di occupazione secondo il sesso, la condizione dichiarata e il nu- mero delle azioni di ricerca compiute o l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta o la durata della ricerca

Giovani in età di 14-29 anni in cerca di occupazione secondo il sesso, la condizione dichiarata e il numero delle azioni di ricerca compiute o l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta o la durata della ricerca

Persone in cerca di occupazione dichiaratesi iscritte all'ufficio pubblico di colloca- mento secondo il sesso, la condizione dichiarata e il numero delle azioni di ricerca compiute o l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta o la durata della ricerca

Persone in cerca di occupazione secondo il sesso, il numero delle azioni di ricerca compiute, l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta e la condizione dichiarata

Giovani in età di 14-29 anni in cerca di occupazione secondo il sesso, il numero delle azioni di ricerca compiute, l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta e la condizione dichiarata

Persone in cerca di occupazione secondo l'intervallo trascorso dall'ultima azione di ricerca compiuta o il numero delle azioni compiute, la durata della ricerca, la condizione e il sesso '

Persone in cerca di occupazione secondo la durata della ricerca o l'intervallo tra- scorso dall'ultima azione compiuta, il titolo di studio, la condizione e il sesso Durata media della ricerca dell'occupazione secondo la condizione dichiarata, il

titolo di studio, l'età e il sesso delle persone in cerca di occupazione

Non forze di lavoro in totale secondo la condizione, la classe di età e il sesso Non forze di lavoro non aventi possibilità o interesse a lavorare secondo la condi-

zione, la classe di età e il sesso

Non forze di lavoro in età di 14 anni e oltre secondo il sesso, la classe di età, il titolo di studio e la disponibilità a la varare

Non forze di lavoro in età di 14-70 anni secondo la classe di età, il motivo della non ricerca dell'occupazione e il sesso

Non forze di lavoro in età di 14-70 anni secondo il titolo di studio o la condizione, il motivo della non ricerca dell'occupazione e il sesso

Non forze di lavoro in età di 14-70 anni disposte a svolgere Un'attività lavorativa secondo la classe di età, il motivo della non ricerca dell'occupaziçme e il sesso Non forze di lavoro in età di 14-70 anni disposte a svolgere un'attività lavorativa se-

condo il titolo di studio o la condizione, il motivo della non ricerca dell'occupa- zione e il sesso

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INDICE

Non forze di lavoro in età di 14-70 anni non aventi possibilità o interesse a lavorare secondo la classe di età, il motivo della non ricerca dell'occupazione e il sesso Non forze di lavoro in età di 14-70 anni non aventi possibilità o interesse a lavorare secondo il titolo di studio o la condizione, il motivo della non ricerca dell' oc- cupazione e il sesso

Popolazione secondo la condizione, la ripartizione geografica o il tipo di comune e il sesso .

Popolazione in età di 14 anni e oltre secondo la ripartizione geografica, il sesso, ia classe di età, il titolo di studio e la condizione . . . . . . . Occupati secondo il sesso, il settore di attività economica, la ripartizione geografica

e il titolo di studio

Occupati secondo la condizione dichiarata, il settore di attività economica, la ripar- tizione geografica o il tipo di comune e il sesso

Occupati alle dipendenze secondo la condizione dichiarata, il settore di attività economica, la ripartizione geografica o il tipo di comune e il sesso

Occupati con attività (principale e secondarie) nella settimana di riferimento secondo il sesso, il settore economico dell'attività principale o unica, la classe di ore di lavoro effettuate in tutte le attività (principale e secondarie) e la riparti- zione geografica

Ore di lavoro effettuate nella settimana di riferimento in tutte le attività (principaie e secondarie) secondo il sesso, il settore economico dell'attività principale o unica, la classe di ore effettuate in tutte le attività e la ripartizione geografi.ca Popolazione secondo la condizione, la regione e il sesso

Popolazione in età di 14 anni e oltre secondo il sesso, la classe di età, la regione e la condizione

Occupati secondo la posizione nella professione, il settore di attività economica, la regione e il sesso

Occupati secondo la classe di ore di lavoro effettuate nella settimana di riferimento nell'attività principale o unica, la regione e il sesso; occupati con attività secon- daria nell'anno o nella settimana di riferimento secondo la regione e il sesso Occupati con attività principale o unica nella settimana di riferimento secondo la

posizione nella professione la regione e il sesso

Tassi di attività della popolazione distribuita secondo la condizione del capo fami- glia, la regione di residenza anagrafi.ca e il sesso

Famiglie secondo la condizione, il settore economico e la posizione nella professione del capo famiglia, il numero dei componenti occupati e l'ampiezza

Famiglie secondo la condizione, il settore economico e la posizione nella professione del capo famiglia, il numero dei componenti disoccupati e l'ampiezza

Famiglie secondo la condizione, il settore economico e la posizione nella professione del capo famiglia, il numero dei componenti occupati e la ripartizione geografi.ca Famiglie secondo la condizione, il settore economico e la posizione nella professione del capo famiglia, il numero dei componenti disoccupati e la ripartizione geografica

Indagine comunitaria sulle forze di lavoro - Aprile 1977

Occupati secondo la posizione nella professione, il settore di attività economica, il tipo di attività lavorativa e il sesso

Confronti internazionali Principali indicatori delle forze dì lavoro in alcuni Paesi

Tavola

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X INDICE

Tavola Pagina

PARTE SECONDA

STIME DELL'OCCUPAZIONE NEL QUADRO DELLA CONTABILITA' NAZIONALE

Occupati presenti in Italia per ramo e branca

PARTE TERZA

NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI Dipendenti delle Amministrazioni pubbliche

Dipendenti delle Amministrazioni pubbliche per sottosettore di appartenenza Dipendenti dello Stato e delle Aziende Autonome per categoria e per amministrazione

di appartenenza

Dipendenti dello Stato e delle Aziende Autonome per amministrazione di apparte- nenza e per alcune categorie

Forze di lavoro risultanti da altre fonti

Occupazione operaia ed ore di lavoro per classe di industria e regione

Iscritti nelle liste ordinarie degli Uffici di collocamento per classe e sesso distinta mente per ramo di attività economica e regione

Iscritti nelle liste speciali dei giovani al 30 giugno 1978 per regione e classe dì età e al 31 dicembre 1978 per regione

Iscritti nelle liste speciali dei giovani per sesso, titolo di studio e regione

Apprendisti occupati per sesso e per ramo e classe di attività economica; per sesso e regione

Occupazione operaia nelle opere pubbliche per categoria di opere e per regione

PARTE QUARTA

CONFLITTI DI LAVORO

Conflitti di lavoro distintamente per causa e ramo_ di attività economica e per regione Lavoratori partecipanti distintamente per causa e ramo di attività economica e per

regione

Ore di lavoro perdute distintamente per causa e ramo di attività economica e per regione

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute, distintamente per tipo di conflitto e classe di lavoratori partecipanti . . . . . Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute, distintamente

per tipo di conflitto e per classe di ore di lavoro perdute

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute per ramo di at- tività economica e regione . . . . . . . . . . . .

PARTE QUINTA

INDAGINE MENSILE SULL'OCCUPAZIONE, GLI ORARI DI LAVORO E LE RETRIBUZIONI NELLA GRANDE INDUSTRIA

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Indici dell'occupazione, delle ore lavorate e dei guadagni medi di fatto - . 99 Tassi di rotazione dei dipendenti, regimi settimanali di lavoro e incidenza del lavoro

straordinario sulle ore lavorate 100

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INDICE XI

Tavola Pagina

PARTE SESTA

RETRIBUZIONI

Retribuzioni lorde contrattuali e costo del lavoro

Numeri indici delle retribuzioni contrattuali per dipendente I 01

Numeri indici delle retribuzioni orarie contrattuali I 02

Composizione della retribuzione e del costo del lavoro per alcune categorie di lavoratori I 03 Composizione delle retribuzioni lorde contrattuali degli operai agricoli a tempo in-

determinato per provincia, categoria e qualifica . . . . . . . I 04 Retribuzioni lorde contrattuali degli operai agricoli a tempo determinato per provincia I 05 Retribuzioni mensili lorde contrattuali degli operai e degli impiegati delle indu-

strie dei trasporti I 06

Retribuzioni lorde contrattuali dei lavoratori del commercio per provincia, cate-

goria e qualifica l 07

Composizione delle retribuzioni mensili iniziali del personale civile dello Stato per

carriera e qualifica 108

Composizione della retribuzione e del costo del lavoro nei principali settori di atti- vità economica per alcune categorie di lavoratori . . . . . . . 109 Durata settimanale del lavoro e giorni di ferie per settore di attività industriale e

per anno . 11 O

Retribuzioni effettive per classe di industria

Retribuzioni medie mensili e orarie distintamente per classe di industria e regione 111

APPENDICE

INDAGINI SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE ITALIANE NEL 1978

Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo la ripartizione territoriale 112 Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo la condizione socio-economica

del capo-famiglia 113

Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo l'ampiezza 114

INDAGINE SULLE RETRIBUZIONI DEI SALARIATI FISSI IN AGRICOLTURA - MESE DI SETTEMBRE 1977

Guadagno lordo medio orario in moneta e numero medio di ore mensilmente retri- buite dei salariati fissi per qualifica professionale e natura dell'attività svolta 11 5 Guadagno lordo medio orario in moneta e numero medio dì ore mensilmente retri-

buite dei salariati fissi secondo il tipo di retribuzione in natura 116 Salariati fissi per qualifica professionale, natura dell'attività svolta e sesso secondo

le classi di ampiezza delle aziende e il tipo di retribuzione in natura . . 117 Guadagno lordo medio orario in moneta dei salariati fissi per qualifica professio-

nale, natura dell'attività svolta e sesso secondo le classi di ampiezza delle aziende

e il tipo di retribuzione in natura 118

Numero medio di ore mensilmente retribuite dei salariati fissi per quali.fica profes- sionale, natura dell'attività svolta e sesso secondo le classi di ampiezza delle

aziende e il tipo di retribuzione in natura 119

Guadagno lordo medio orario in moneta e numero medio di ore mensilmente retri- buite dei salariati fissi per regione, qualifica professionale e sesso 120 Guadagno lordo medio orario in moneta e numero medio di ore mensilmente retri-

buite dei salariati fissi per regione, qualifica professionale e natura dell'attività

svolta . . . . . . 121

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188 189

189

(12)

XII INDICE

INDICE DEI GRAFICI

Pagiua

Popolazione presente e forze di lavoro (media 1978} 4

Popolazione attiva e occupati in alcuni Paesi (anno 1977) 4

Conflitti originati dal rapporto di lavoro 5

Ore lavorative perdute per conflitti originati dal rapporto di lavoro e per conflitti estranei

al rapporto di lavoro 5

Indicatori del lavoro nella grande industria 152

Valore dei consumi delle famiglie per condizione socio-economica del capo-famiglia 152

Valore dei consumi delle famiglie per ripartizione territoriale 153

Valore dei consumi delle famiglie per ampiezza della famiglia 153

(13)

AVVERTENZE

I - FORZE DI LAVORO 1. GENERALITÀ

La rilevazione delle forze di lavoro è effettuata dall'Istituto Centrale di Statistica con periodicità trimestrale nei mesi di gennaio, aprile, luglio ed ottobre e viene realiz- zata con la tecnica del campione.

In base a tale tecnica vengono in primo luogo individuati i Comuni nei quali deve aver luogo la raccolta dei dati di base (primo stadio di campionamento). I Comuni capoluoghi di provincia e quelli aventi una popolazione non inferiore a 20.000 abitanti vengop.o inclusi tutti nel campione; i rimanenti Comuni, invece vengono stratificati sulla base della zona altimetrica di appartenenza (montagna, collina, pianura) e della attività economica prevalente (agricoltura, industria, altre attività). Da ciascuno strato viene quindi estratto un Comune, con probabilità di sorteggio proporzionale al suo peso demografico, a rappresentare lo strato nel campione. Nei Comuni-campione viene successivamente effettuata la scelta delle famiglie da rilevare (secondo stadio di cam- pionamento) mediante estrazione sistematica, dall'anagrafe comunale, di una prefissata percentuale di famiglie. La raccolta dei dati presso le famiglie estratte ha luogo nella settimana successiva a quella di riferimento ed è effettuata da rilevatori comunali mediante la compilazione di un apposito questionario, mod. ISTAT/P/60 (1).

Alla rilevazione prendono parte attualmente 85.000 famiglie e 1.500 Comuni circa.

Ad ogni indagine trimestrale il campione delle famiglie viene rinnovato per metà;

il campione dei Comuni con popolazione inferiore a 20.000 abitanti viene anche esso parzialmente rinnovato ogni anno in occasione dell'indagine estiva. Il piano di rotazione assicura che in ciascun Comune il campione di ogni indagine comprenda per metà famiglie intervistate nell'indagine precedente e per metà famiglie intervistate nella corri- spondente rilevazione dell'anno precedente.

I risultati ottenuti dal campione vengono, ad ogni rilevazione, riportati, strato per strato, al totale della popolazione residente al netto dei membri permanenti delle con- vivenze. Il riporto è fatto distintamente per i due sessi; la popolazione residente alla data di rilevazione viene preventivamente calcolata estrapolando i più recenti dati in possesso dell'Istituto.

I dati riportati nelle tavole fanno riferimento alla popolazione residente delle famiglie al netto delle persone temporaneamente emigrate all'estero e riflettono la situazione della prima settimana del mese priva di festività intermedie; per alcuni caratteri (età, stato civile, titolo di studio, ecc.) i dati fanno riferimento al venerdì di detta settimana.

I dati ripartizionali o regionali si riferiscono alle persone con dimora di fatto nel territorio interessato, persone, cioè, che vi dimorano abitualmente, ancorchè risultino anagraficamente residenti in altra ripartizione o regione.

( 1) Con l'indagine campionaria del gennaio 1977 l'Istituto ha dato inizio ad una nuova serie di rile-

vazioni sulle forze di lavoro. Tale nuova serie trae origine dalla esigenza di offrire mediante le indagini

correnti, oltre ai consueti dati sull'occupazione e disoccupazione, anche un'analisi articolata dell'atteggia-

mento della popolazione nei confronti del lavoro, attraverso l'individuazione di determinati gruppi di

persone occupate, alla ricerca di occupazione, o comunque disposte a lavorare, che per il passato sono

stati considerati solo in occasione di indagini speciali realizzate a cadenza biennale tra il 1971 e il 1975,

nel quadro di rilevazioni armonizzate in sede comunitaria. La ristrutturazione dell'indagine ha riguardato

sia l'aggiunta di alcuni quesiti al modello di rilevazione, sia la modifica di alcune definizioni e classifica-

zioni sulla base dell'esperienza acquisita attraverso le citate indagini speciali e le ricerche condotte sulla

realtà socio-economica del nostro Paese. I dati della vecchia serie di rilevazione sono desumibili dalle

precedenti edizioni del presente Annuario.

(14)

XIV AVVERTENZE

I valori medi che compaiono nelle tavole sono la ·media aritmetica delle risultanze delle quattro rilevazioni effettuate nell'anno.

La classificazione adottata per le attività economiche è la Nomenclatura delle Atti- vità Economiche delle Comunità Europee (N.A.C.E.) utilizzata nel quadro della con- tabilità nazionale.

In tutte le tavole le cifre assolute, salvo diversa indicazione, sono espresse in migliaia di unità.

Poichè gli arrotondamenti delle cifre sono stati effettuati direttamente dal compu- ter, uno stesso aggregato può presentare cifre diverse (qualche unità di migliaia o qual- che decimo di punto di percentuale in più o in meno) da tavola a tavola; inoltre, nel- l'ambito di ciascuna tavola, non sempre si trova realizzata la quadratura orizzontale e verticale.

2. DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI

Le definizioni adottate per i vari aggregati corrispondono in linea generale a quelle raccomandate dagli Enti internazionali, in particolare dal Bureau International du Tra- vail (B.I.T.).

Forze di lavoro (FL) - Comprendono gli occupati e le persone in cerca di occupa- zione.

Occupati - Comprendono le persone in età di 14 anni e più che:

- hanno dichiarato di possedere un'occupazione, anche se nella settimana di riferi- mento non hanno svolto attività lavorativa per qualsiasi motivo (nelle tavole vengono indicate come « occupati dichiarati »);

- hanno indicato una condizione diversa da occupato, ma hanno tuttavia effet- tuato almeno un'ora di lavoro nella settimana di riferimento (nelle tavole vengono indicate come cc altre persone con attività lavorativa»).

Nell'ambito degli occupati vengono evidenziati i sottoccupati, cioè coloro che nella settimana di riferimento hanno lavorato meno di 26 ore per ragioni economiche, vale a dire imputabili alla mancanza di una màggiore domanda di lavoro.

Persone in cerca di occupazione - Comprendono:

- i disoccupati, ossia le persone in età di 14 anni e più che hanno perduto una precedente occupazione alle dipendenze, non hanno effettuato neppure un'ora di lavoro nella settimana di riferimento ed hanno dichiarato:

a) di essere alla ricerca di un'occupazione alle dipendenze e di essere in grado di accettarla se viene loro offerta;

b) che inizieranno in epoca successiva all'indagine un lavoro alle dipendenze ed hanno già trovato il posto;

c) che inizieranno in epoca successiva all'indagine un'attività in proprio ed hanno già predisposto i mezzi per esercitarla.

In passato venivano incluse tra i disoccupati anche le persone che avevano svolto

in precedenza un'attività in proprio; non venivano invece esplicitati, in sede di inter-

vista, gli anzidetti gruppi b) e e);

(15)

AVVERTENZE X.V

- le persone in cerca di prima occupazione, ossia le persone in età di 14 anni e più che non hanno mai esercitato un'attività lavorativa oppure l'hanno esercitata in proprio oppure, ancora, hanno smesso volontariamente di lavorare per un periodo di tempo non inferiore ad un anno, e si trovano in una delle seguenti situazioni:

a) sono alla ricerca di un'occupazione alle dipendenze e sono in grado di accet- tarla se viene loro offerta;

b) inizieranno in epoca successiva all'indagine un lavoro alle dipendenze ed hanno già trovato il posto;

c) inizieranno in epoca successiva all'indagine un'attività in proprio ed hanno già predisposto i mezzi per esercitarla.

Come per i disoccupati, gli ultimi due gruppi di persone, b) e c), in passato non venivano espressamente esplicitati in sede di intervista. I disoccupati e le persone in cerca di prima occupazione dichiaratisi tali al quesito riguardante al loro condizione, che hanno manifestato l'intenzione di esercitare un lavoro in proprio e non hanno ancora predisposto i mezzi per esercitarlo, vengono classificati tra le persone in condi- zione non professionale in cerca di lavoro;

- le persone in condizione non professionale in cerca di lavoro, ossia le persone in età di 14 anni e più che si sono dichiarate in condizione non professionale ( casalinga, studente, ritirato dal lavoro, ecc.), ma ad una successiva domanda della stessa inter- vista hanno affermato di cercare lavoro (nelle tavole vengono indicate come « altre persone in cerca di lavoro»).

Sono anche inclusi in questo gruppo i disoccupati e le persone in cerca di prima occupazione dichiaratisi tali, che hanno manifestato soltanto l'intenzione di esercitare un lavoro in proprio non avendo ancora predisposto i mezzi per esercitarlo.

I dati sulle persone in cerca di occupazione non sono comparabili con i dati sugli iscritti nelle liste di collocamento rilevati dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale tramite gli Uffici di collocamento, a causa della diversa natura delle due fonti:

«statistica» quella delle rilevazioni ISTAT, «amministrativa» quelle delle liste di collo- camento.

Dette liste, infatti, oltre ai disoccupati, alle persone in cerca di prima occupa- zione e alle persone in condizione non professionale in cerca di lavoro, rilevate come tali dall'ISTAT, spesso comprendono anche: a) persone che in mancanza di una stabile occupazione svolgono un'attività lavorativa occasionale alle dipendenze altrui o in aziende familiari, oppure sono occupate in lavori marginali; b) lavoratori in proprio che aspirano ad un lavoro subordinato; c) persone che sono alla ricerca di un lavoro limitato, per età avanzata o precarie condizioni di salute; d) persone che non sono alla ricerca di un'occupazione, ma che si iscrivono nelle liste per ottenere sussidi di assistenza conseguibili col certificato di iscrizione, per fare ottenere al coniuge gli assegni familiari, ecc.; e) persone che avrebbero dovuto essere cancellate dalle liste, ma che vi figurano ancora per ritardo nella cancellazione.

Per contro le liste di collocamento non comprendono le seguenti persone che sono

senz'altro da considerare disoccupate e che come tali vengono classificate nelle inda-

gini ISTAT: a) persone che sono alla ricerca di un lavoro non subordinato; b) persone

che sono alla ricerca di un lavoro subordinato per il quale non è prevista l'iscrizione

nelle liste (impieghi presso lo Stato, Enti, Aziende pubbliche, ecc.).

(16)

/

XVI AVVERTENZE

Non forze di lavoro (NFL) - Comprendono le persone che hanno dichiarato di essere in una delle condizioni qui di seguito definite e di non aver svolto alcuna attività lavorativa nè di aver cercato lavoro nella settimana di riferimento:

casalinga, chi si dedica prevalentemente alla cura della propria casa; studente, chi si dedica prevalentemente allo studio; ritirato dal lavoro, chi ha cessato un'attività lavorativa per raggiunti limiti di età, invalidità, od altra causa; inabile, chi è fisica- mente impossibilitato a svolgere attività lavorativa; servizio di leva, chi assolve gli obbli- ghi di leva; altra condizione non professionale, chi si trova in condizione diversa da quelle sopra elencate, compresa la popolazione in età fino a 13 anni.

Età - Le classi di età fanno riferimento agli anni compiuti e pertanto vanno intese come segue:

fino a 13 anni: dalla nascita al giorno precedente il 14° compleanno;

14-19 anni: dal giorno del 14° compleanno al giorno precedente il 200 com- pleanno;

20-24 anni: dal giorno del 20° compleanno al giorno precedente il 25° compleanno;

65 ed oltre: dal giorno del 65° compleanno in poi.

Titolo di studio - Viene rilevato il più elevato titolo di studio conseguito. Sono considerate fomite di licenza elementare anche le persone che hanno conseguito il certificato di proscioglimento anteriormente alla sua abolizione.

Ripartizione - Oltre le 20 regioni, vengono indicate le « ripartizioni geografiche » che vanno intese come segue:

I. Italia Nord-Occidentale: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria;

IL Italia Nord-Orientale: Tre Venezie, Emilia-Romagna;

III. Italia Centrale: Toscana, Umbria, Marche, Lazio;

IV. Italia Meridionale e insulare: Abruzzi, Molise, Campania, Puglia, Basili- cata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Posizione nella professione - Le posizioni nella professione considerate sono:

I) Imprenditori e liberi professionisti;

2) Lavoratori in proprio;

3) Coadiuvanti;

4) Dirigenti ed impiegati;

5) Operai ed assimilati.

I raggruppamenti di posizione talvolta operati nelle tavole vanno intesi come segue:

a) Indipendenti (posizioni I, 2 e 3);

b) Dipendenti o « alle dipendenze» (posizioni 4 e 5).

Ramo di attività economica - I rami di attività •economica sono:

I) Agricoltura (foreste, caccia e pesca);

2) Energia;

3) Industrie di trasformazione;

(17)

AWERTENZE XVII

4) Industrie delle costruzioni e dell'installazione di impianti;

5) Commercio, alberghi e pubblici esercizi (comprese le officine e botteghe di riparazione di beni di consumo);

6) Trasporti e comunicazioni;

7) Credito, assicurazione e servizi per le imprese;

8) Amministrazione pubblica ed altri servizi.

I raggruppamenti di ramo talvolta operati nelle tavole vanno intesi come segue:

a) Agricoltura (foreste, caccia e pesca) (ramo 1);

b) Industria (rami da 2 a 4);

e) Altre attività (rami da 5 a 8).

3. GRADO DI ATTENDIBILITÀ DEI RISULTATI

I risultati delle rilevazioni delle forze di lavoro, in quanto ottenuti da un cam- pione di famiglie, possono differire da quelli che si sarebbero ottenuti da una rileva- zione completa, ossia estesa a tutto l'universo delle famiglie residenti in Italia. Data, peraltro, la rigorosa casualità della scelta del campione è possibile conoscere il grado di attendibilità dei risultati delle rilevazioni (numero degli occupati, dei disoccupati, ecc.) potendosi determinare, in termini probabilistici, l'ordine di grandezza degli scarti che essi presentano nei confronti dei risultati che si sarebbero ottenuti cori una rileva- zione completa.

È noto infatti dalla teoria dei campioni che il risultato Y ottenuto da una rileva- zione campionaria differisce da quello Y ottenibile da una rilevazione completa per uno scarto non superiore nel 68% circa dei casi ad S, nel 95% circa dei casi a 2S e nel 99% circa dei casi a 2,5S, essendo S uno specifico scarto teorico assoluto, determi- nabile con opportuno procedimento di calcolo. Il che sta a significare che ove si effet- tuasse, sempre con le medesime modalità, una serie molto numerosa di rilevazioni campionarie, i risultati Y relativi a circa il 68% delle rilevazioni stesse non si discoste- rebbero da Y per più di una volta S; quelli ottenuti da circa il 95% delle rilevazioni non si discosterebbero da Y per più di due volte S ed infine quelli ottenuti da circa il 99% delle rilevazioni non differirebbero da Y per più di due volte e mezzo lo scarto teorico S.

La conoscenza degli scarti teorici assoluti S relativi ai risultati delle singole inda- gini campionarie permette quindi di determinare, attorno ad essi, gli intervalli - detti intervalli di attendibilità - entro i quali, con una prefissata probabilità (68%, 95%, 993/o ... ) risultano compresi i valori che si sarebbero ottenuti con una rilevazione com- pleta. Per questo motivo nella Tab. 1 sono riportati i valori dello scarto teorico asso- luto in funzione sia della grandezza dei dati ottenuti dall'indagine campionaria, sia del sesso e della circoscrizione territoriale di riferimento.

Ad illustrare la corretta utilizzazione della tabella si fanno qm di seguito alcune applicazioni esemplificative.

1° Esempio. - L'indagine campionaria abbia determinato in Y = 5.000.000 il numero delle forze di lavoro femminili in Italia e si voglia determinare l'intervallo entro il quale, con probabilità pari al 68%, cade il numero effettivo Y, ossia quello che s1 sarebbe ottenuto con una rilevazione estesa alla totalità delle famiglie italiane.

2 - Annuario Statistico del lavoro, 1979

(18)

XVIII AVVERTENZE

Si individua innanzi tutto il numero Y = 5.000.000 tra i valori crescenti ripor- tati nella prima colonna della tabella. All'incrocio della riga corrispondente a tale nu- mero con la colonna relativa alle femmine della circoscrizione territoriale Italia si trova il valore S = 31.000 dello scarto teorico assoluto, necessario per la determinazione del- l'intervallo di attendibilità. Il limite inferiore di questo risulta pari a 5.000.000 - 31.000 = 4. 969.000 e quello superiore pari a 5.000.000 + 31.000 = 5.031.000. Si ha quindi una probabilità pari al 68% (ossia si può equamente scommettere 68 contro 32) che il numero effettivo delle forze di lavoro femminili in Italia risulta compreso tra 4. 969.000 e 5.031.000.

Infine, nel caso che si voglia lo scarto teorico relativo S¾, occorre dividere lo scarto teorico assoluto S per la stima Y e moltiplicare per 100. Pertanto, nel caso

3 t.000

in esame, è S% = 100 = 0,62%.

5.000.000

'}!J Esempio. - L'indagine campionaria abbia determinato in Y = 188.000 unità

il numero dei disoccupati maschi in Italia nell'aprile dell'anno 1973. Per determinare l'intervallo entro il quale, con probabilità pari al 68%, cade il valore effettivo, deve cercarsi, come nel caso precedente, tra i valori crescenti riportati nella prima colonna della tabella il numero Y = 188.000. Poichè tale numero non figura tra quelli ivi

Tab. 1. - Scarto teorico assoluto delle stime nazionali e regionali ottenute da una singola rilevazione trimestrale

ITALIA REGIONI

STIMA Femmine

'2" Maschi Femmine Maschi

S1 S2 Sa Gruppo I I

S4

10.000 - - 1.100 1.050

20.000 2.350 1.950 I .600 1.550

30.000 2.850 2.400 2.000 2.000

40.000 3.250 2.800 2.350 2.350

50.000 3.600 3.100 2.650 2.700

75.000 4.300 3.800 3.250 3.400

100.000 4.900 4.400 3.800 4.050

150.000 5.900 5.400 4.750 5.100

200.000 6.700 6.200 5.550 6.050

250.000 7.450 6.950 6.250 6.900

300.000 8. 100 7.600 6.850 7.650

400.000 9.200 8.800 8.000 9.100

500.000 10.200 9.800 9.000 10.350

750.000 12.250 12.050 I 1.200 13. 150

1. 000.000 13.950 13.900 13.050 15.500

1.250.000 15.450 15.500 14.700 -

1. 500. 000 16.800 17.000 16.250 -

1.750.000 18.000 18.350 - -

2.000.000 19. 150 19.600 - -

3.000.000 23.050 24.000 - -

5.000.000 29.050 31.000 - -

7.500.000 34.950 37.950 - -

10.000.000 39.850 - - -

15:000.000 47.900 - - -

(a)

Gruppo II

Sa

1.000 1.550 2.050 2.450 2.850 3.750 4.5.50 6.000 7.250 8.450

- - - -

- -

- -

- - - - - -

(a) Gli scarti teorici risultano differenziati nelle diverse circoscrizioni territoriali a causa della diversa numerosità dei campioni in esse impiegati.

- Le regioni del primo gruppo sono: Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Lazio, Campania, Sicilia.

- Le regioni del secondo gruppo sono: VaUe d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche

Abruzzi, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna.

(19)

AVVERTENZE XIX indicati occorre procedere per interpolazione, considerando i due numeri consecutivi della tabella fra i quali è compreso il numero cercato. Tali numeri sono 150.000 e 200.000 ai quali nella colonna S 1 della tabella corrispondono rispettivamente i valori 5. 900 e 6. 700 dello scarto teorico assoluto. Facendo l'interpolazione lineare con le stesse regole che vengono usate, ad esempio, per le tavole dei logaritmi, si vede che il valore dello scarto teorico assoluto corrispondente a Y = 188.000 risulta pari a 6.508. Pertanto, il limite inferiore dell'intervallo di attentibilità (al 68%) risulta dato da 188.000 -

6.508 = 181.492 e quello superiore da 188.000 + 6.508 = 194.508. Lo scarto teorico 6.508

relativo è, quindi dato da 100 = 3,46%.

188.000

Esempio. - Con riferimento agli esempi precedentemente considerati si deter- minano gli intervalli entro i quali i valori effettivi sono contenuti con probabilità pari al 95% (anzichè al 68%).

Per tale determinazione occorre moltiplicare per 2 il valore dello scarto teorico assoluto, sia esso risultante direttamente dalla tabella ovvero ottenuto per interpola- zione.

Nel caso del esempio, per il quale in corrispondenza del valore Y = 5.000.000 si era trovato S = 31.000, si avrà 2S = 62.000 e quindi l'intervallo di attendibilità al 95% sarà determinato da 5.000.000 ± 62.000.

Nel caso del ZO esempio per il quale si era trovato il valore S = 6.508 in corri- spondenza di Y- = 188.000, si avrà 2S = 13.016 e quindi l'intervallo di attendibilità al 95% risulta determinato da 188.000 ± 13.016.

La Tab. 1 fornisce, come è stato visto, l'ordine di grandezza degli scarti teorici assoluti delle stime trimestrali distintamente per i maschi e per le femmine. L'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto concernente una stima di un totale Y (M + FJ,

maschi più femmine, è dato da:

[ 1 J s(M + F> = v s 2 M + s 2 F + 2 . PM, F • sM . sF

dove SM e SF indicano gli scarti teorici assoluti delle due stime Y M e Y F e pM. F il coef- ficiente di correlazione che varia, generalmente, al variare dei caratteri considerati. Per le stime degli aggregati delle forze di lavoro o degli occupati, PM, F può essere approssi- mato dai valori riportati nella Tab. 2.

Tab. 2 - Valori del coefficiente di correlazione PM, F per alcuni caratteri

Caratteri considerati per le « Forze di Lavoro » e gli « Occupati »

Maschi agricoltura Maschi industria Maschi altre attività Maschi in complesso

Femmine agricoltura Femmine industria Femmine altre attività Femmine in complesso

Coefficiente di correlazione

0,70 0,00 0,00

o, 10

L'intervallo di attendibilità (al 68%) delle stime relative al totale dei due sessi risulta, a sua volta, determinato da "t(M + F) ± S(M + F). Lo scarto teorico relativo è invece dato da:

[2] S (M+F) o, /O = -<'r ScM+FJ -<'r 100

l.M + l.F

(20)

xx AVVERTENZE

Infine, per quei caratteri non contemplati nella Tab. 2, una stima di larga massima dello scarto teorico assoluto S(M + F) può ottenersi utilizzando la formula:

[3]

che si ottiene dalla [l] nella ipotesi PM, F = O.

4° Esempio. - L'indagine campionaria ha determinato in YM = 13.642.000 e YF = 5.196.000 unità ,rispettivamente per i maschi e per le femmine, il numero degli occupati in Italia nell'ottobre 1973.

Si vuole determinare l'intervallo di attendibilità al 68 % della stima Y(M+F) = YM + YF = 13.642.000 + 5.196.000 = 18.838.000.

Con riferimento alle colonne S 1 e S 2 della Tab. 1, si trova che i valori degli scarti teorici assoluti SM e SF, corrispondenti alle due stime YM = 13.642.000 e YF = 5. 196.000, risultano rispettivamente pari a 45.714. e 31.545. Poichè, nel presente caso, il valore di PM, F risulta pari a O, 1 O (cfr. Tab. 2) lo scarto teorico assoluto è dato, in base alla formula [1], da

S(M + F) = f 45. 714 2 + 31 . 545 2 + 2 • 0, ] 0 • 45 . 714 • 31 . 545 = 58. 080

I valori estremi dell'intervallo di attendibilità risultano, pertanto, dati da 18.838.000 - 58.080 = 18. 779. 920 e da 18.838.000 + 58.080 = 18.896.080.

Lo scarto teorico relativo, calcolato in base alla formula [2] è, a sua volta, S o1 58. 080 100 = O 31 o;

(M+F) / O = 18.838.000 ' /O

Esempio. - Si supponga di voler determinare l'intervallo:di attendibilità della stima Y(M + F) = Y M + Y F, dove Y M e Y F, indicano rispettivamente gli occupati maschi e femmine nel settore dell'agricoltura in Italia nell'ottobre 1973, che ammontano, rispet- tivamente, a YM = 2.143.000 e YF = 1.089.000, ai quali corrispondono gli scarti teorici assoluti SM = 19.708 e SF = 14.470.

Con questi elementi e ricordando che, nel caso in esame è pM, F = 0,70 (cfr. Tab. 2) si ha, applicando la [ 1],

S(M+F) = y 19.708 2 + 14.470 2 + 2. 0,70 · 19.708 · 14.470 = 31 .576

Il limite inferiore dell'intervallo di attendibilità (al 68%) risulta dato da 3.232.000 - 31.576 = 3.200.424 e quello superiore da 3.232.000 + 31.576 = 3.263.576.

Lo scarto teorico relativo è

SM F 0/ - 31.576 100 o 980/

( + ) /O - 3 • 232 • 000 = ' /O

Sempre con riferimento alle stime concernenti le « forze di lavoro» o gli « occu- pati» considerati sia nel complesso, sia nell'ambito di ciascun settore di attività econo- mica (agricoltura, industria, altre attività), è possibile ottenere, in prima approssima- zione, l'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto della stima media annua ( J), moltiplicando lo scarto teorico assoluto, ottenuto dalla Tab. 1, per 0,63.

6° Esempio. - Si voglia, ad esempio, determinare lo scarto teorico, assoluto e relativo, nonchè l'intervallo di attendibilità della stima media annua YM degli occu- pati maschi in Italia nel 1973; tale stima (cfr. Tab. 2) risulta pari a 13.482.000 unità.

(I) Con tale nome viene indicata la media delle quattro stime trimestrali.

(21)

I

AVVERTENZE XXI

Poichè (cfr. Tab. 1) lo scarto teorico assoluto corrispondente al numero 13.482.000 risulta pari a 45.456, lo scarto teorico assoluto della stima media annua YM risulta pari a

SM = 45.456 . 0,63 = 28.637

Pertanto, il limite inferiore dell'intervallo di attendibilità (al 68%) risulta pari a 13.482.000 - 28.637 = 13.453.363 e quello superiore a 13.482.000 + 28.637 =

- 13.510.637.

Lo scarto teorico relativo è invece

S O/ 28.637 100 0 210/

M /O= l3 .482.000 = ' /O

Per quanto riguarda il grado di attendibilità delle differenze tra due stime di livello va preliminarmente osservato che, poichè queste differenze sono relativamente piccole in valore assoluto, sono soggette ad un errore probabilistico molto più elevato di quello registrato dalle stime di livello. A ciò consegue che le stime delle variazioni risultanti dalle rilevazioni possono largamente differire dalle variazioni effettive e quindi non con- sentire, specie per i risultati regionali, di misurare le dette variazioni con la necessaria approssimazione.

L'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto delle differenze tra stime ottenute in due rilevazioni trimestrali può essere calcolato moltiplicando per 1, 1 O lo scarto teorico delle stima trimestrale di entità maggiore, ottenuto dalla Tab. 1.

7° Esempio. - L'indagine campionaria ha determinato in Y'M = 13.455.000 e

Y"M = 13.642.000 il numero degli occupati maschi in Italia, rispettivamente, nelle due rilevazioni trimestrali di ottobre 1972 e di ottobre 1973 (1). Si vuole determinare lo scarto teorico, assoluto e relativo, nonchè l'intervallo di attendibilità della differenza Y"M - Y'M = 13.642.000 - 13.455.000 = 187.000.

Poichè lo scarto teorico assoluto della stima Y"M = 13.642.000 risulta pari a 45. 714, si ha che lo scarto teorico assoluto della differenza °t"M - Y'M = 187.000 è dato da 45.714 . 1, 10 = 50.285.

L'intervallo di attendibilità risulta, pertanto, determinato da 187.000 - 50.285 =

136.715 e da 187.000 + 50.285 = 237.285.

Lo scarto teorico relativo è quindi pari a 50 · 285

100 = 26 893/c

187.000 ' 0

L'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto della differenza tra due stime medie annue può essere, a sua volta, ottenuto moltiplicando per O, 72 lo scarto teorico ottenuto dalla Tab. 1, per la maggiore delle due stime.

Esempio. - L'indagine campionaria ha determinato in "Y'F = 4.881.000 e

"Y"F = 5.018.000 il numero medio delle occupate femmine in Italia rispettivamente negli anni 1972 e 1973.

Sulla Tab. 1 si determina lo scarto (= 31.050) corrispondente alla stima delle occupate femmine nel 1973 ( = 5.018.000), risultando questa ultima stima superiore a quella corrispondente del 1972. Lo scarto cosi determinato, moltiplicato per O, 72, fornisce il valore 22.356 dello scarto teorico assoluto della differenza Y"F - Y'F =

- 137.000.

( 1) Cioè effettuate nello stesso trimestre dì due anni consecutivi.

(22)

XXII AVVERTENZE

Pertanto, il limite inferiore dell'intervallo di attendibilità (al 68%) risulta dato da 137.000 - 22.356 = 114.644 e quello superiore da 137.000 + 22.356 = 159.356.

Lo scarto teorico relativo risulta, infine, pari a 22 · 356

100 = 16,323/c.

137.000 °

In conclusione discende, da quanto è stato illustrato, che le rilevazioni delle forze di lavoro, in particolare a livello regionale, forniscono stime sufficientemente valide per i livelli e per le strutture dei vari aggregati in cui si articolano le forze di lavoro, sempre che le analisi siano limitate agli aggregati di una certa entità. Al contrario, le variazioni che si riscontrano tra dati ottenuti in mesi corrispondenti di anni conse- cutivi non forniscono in generale valide indicazioni sulle variazioni effettive.

È peraltro da tener presente che le tendenze che si manifestano nel mercato na- zionale del lavoro e che, come sopra detto, costituiscono uno dei principali obiettivi delle rilevazioni campionarie delle forze di lavoro, vengono poste in luce attraverso la considerazione non già di una singola variazione (la quale, come si è visto, risulta di per sè scarsamente significativa), ma attraverso il comportamento di una serie sto- rica, sufficientemente lunga, delle variazioni che i vari aggregati man mano presentano nei confronti del corrispondente periodo dell'anno precedente.

II - STIME DELL'OCCUPAZIONE NEL QUADRO DELLA CONTABILITÀ NAZIONALE

Come è noto l'ISTAT elabora annualmente i dati relativi al numero degli occupati allo scopo di disporre di una serie, completa ed omogenea, che non è possibile desu- mere dalle rilevazioni correnti sulle forze di lavoro. Tale elaborazione consente di determinare analiticamente l'occupazione nei vari rami e branche di attività economica

e per posizione nella professione. .

I dati derivanti dalla predetta stima vengono utilizzati soprattutto ai fini del calcolo dei principali aggregati dei conti economici (valore aggiunto, redditi da lavoro dipen- dente, ecc.).

Le serie in precedenza pubblicate d_all'IsTAT hanno formato oggetto di una riela- borazione allo scopo di renderle conformi sia ai concetti ed alle classificazioni previste dal nuovo sistema europeo di conti economici integrati (SEc), sia ai risultati fomiti dai censimenti dell'ottobre 1971.

La nuova stima è effettuata avvalendosi di tutte le informazioni analitiche sul numero degli occupati provenienti sia dalle rilevazioni statistiche correnti che da alcune indagini speciali.

In particolare, le notizie più complete sono desunte oltrechè dalle predette rileva- zioni campionarie sulle forze di lavoro, dai risultati dei censimenti demografico ed econo- mico eseguiti nel 1971, dalle indagini sull'occupazione dipendente condotte dal Ministero del Lavoro e da altre amministrazioni ed enti (INAM, INPS, INAIL ecc.), ed anche dalla rilevazione sul valore aggiunto delle imprese con oltre venti addetti eseguita con ca- denza annuale dall'ISTAT nei rami dell'industria, commercio e trasporti.

I dati, ripartiti per ramo e branca di attività economica secondo la classificazione prevista dal SEc, vengono analizzati per i seguenti due~ gruppi di posizione professionale:

- i lavoratori dipendenti, cioè le persone che percepiscono una retribuzione sotto

forma di salario, stipendio, provvigione, cottimo o pagamento in natura (dirigenti,

impiegati, operai, apprendisti e categorie assimilate);

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