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(1)
(2)

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(3)

All'Onorevole

Dott. GIULIO ANDREOTTI

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

ROMA

Ho l'onore di presentarLe il volume

XIX -

edizione

1978 -

del-l'Annuario di statistiche del lavoro, nel quale sono riportati i più recenti

dati sui principali aspetti delle forze di lavoro in Italia e su alcuni altri

fenomeni, quali le retribuzioni, i conflitti di lavoro e i consumi delle

famiglie.

Nel volume vengono, in particolare, analizzati i risultati della nuova

serie di rilevazioni campionarie sulle forze di lavoro che

è stata introdotta

nel gennaio del

1977,

allo scopo di soddisfare le crescenti esigenze

cono-scitive in materia, e che ha comportato rilevanti modifiche alle definizioni

ed alle classificazioni impiegate e, di conseguenza, alla struttura del

questionario.

L'appendice contiene i principali risultati dell'indagine sui

tratta-menti retributivi e normativi nel

1976

eseguita per conto dell'apposita

Commissione parlamentare d'inchiesta, istituita con la legge

11

dicembre

1975,n. 625.

·

Roma, dicembre 1978

IL PRESIDENTE

DELL'ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA

(4)
(5)

INDICE GENERALE

AVVERTENZE

p ARTE

I -

INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO

Forze di lavoro nel

1977

(Dati medi)

Confronti internazionali

PARTE

II -

STIME DELL'OCCUPAZIONE NEL QUADRO DELLA CONTABILITÀ NAZIONALE .

PARTE III -

NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI

Dipendenti delle Amministrazioni pubbliche

Forze di lavoro risultanti da altre fonti .

PARTE IV -

CONFLITTI DI LAVORO

PARTE

V -

INDAGINE MENSILE SULL'OCCUPAZIONE, GLI ORARI DI LAVORO E LE RETRIBUZIONI NELLA GRANDE

INDUSTRIA

PARTE

VI -

RETRIBUZIONI

Retribuzioni lorde minime contrattuali e costo del lavoro

Retribuzioni effettive per classe di industria

APPENDICE

Pagina

Xl

3

77

81

87

89

101

109

113

136

Indagini sui consumi delle famiglie italiane nel

1977 .

139

Indagine sulle strutture, sulle condizioni e sui -livelli dei trattamenti retributivi e normativi

143

(6)

INDICE DELLE TAVOLE

PARTE PRIMA

INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO

Forze di lavoro nel 1977 ( Dati medi)

Popolazione secondo il sesso e la conduzione .

Forze di lavoro secondo la condizione, la classe di età e il sesso

Forze di lavoro secondo il sesso, la classe di età, il titolo di studio e la condizione .

Occupati secondo il sesso, il settore di attività economica, la classe di età e la posizione

nella professione .

Occupati secondo la posizione nella professione, il settore di attività economica, il titolo

di studio, il sesso e lo stato civile .

Occupati secondo la condizione dichiarata, il settore di attività economica, la posizione

nella professione e il sesso .

Occupati secondo H ramo di attività economica, la posizione nella professione e il sesso

Occupati secondo la posizione nella professione, il settore di attività economica, il tipo

di attività lavorativa svolta, la condizione dichiarata e

il

sesso .

Occupati secondo la posizione nel'la professione, il settore di attività economica,

il

tipo

di attività lavoratiiva svolta o il luogo di lavoro e H sesso .

Occupati secondo la condizione dichiarata, l'attività lavorativa principale o unica nella

settimana di riferimento,

il

settore di attività economi~a,

'1a posizione nella

profes-sione e il sesso

Occupati secondo il sesso, il settore di attività economica, la classe di ore

di lavoro

effettuate nella settimana di riferimento nell'attività principale o unica e le ragioni

della ridotta attività

Occupati dichiarati secondo

il sesso, H settore· di attività economica, la classe di ore di

lavoro effettuate nella settimana di riferimento nell'attività principale o unica e le

ragioni della ridotta attività

Occupati alle dipendenze secondo il sesso, il settore di attività economica, la classe di

ore di ·lavoro effettuate nella settimana di riferimento nell'attività principale o unica

e le ragioni della ridotta attività

Occupati con attività principale o unica nella settimana di riferimento secondo il sesso,

il settore di attività economica, la classe di ore di lavoro effettuate e la posizione

nella professione .

Ore di lavoro effettuate nell'attività principale o unica nella settimana di riferimento

secondo il sesso,

il

settore di attività economica, la classe di ore effettuate e

la

posizione nella professione degli occupati

Occupati con attività principale o unica nella settimana di ,riferimento secondo il ramo

di attività economica, la posizione nella professione e il sesso .

Ore di lavoro effettuate nella settimana di riferimento nell'attività principale o unica

secondo

il ramo di attività economica, la posizione nella professione e il sesso degli

occupati .

Occupati con una o più attività secondarie nel corso dell'anno o deHa settimana di

rife-rimento secondo

il

settore economico e la posizione nella professione dell'attività

principale e

il

sesso

Occupati dichiarati con una o più attività secondarie nel corso deH"anno o deHa

setti-mana di riferimento secondo il settore economico e la posizione nella professione

dell'attività principale e il sesso

Occupati con una o più attività secondarie nella settimana di riferimento secondo il

sesso, il settore economico dell'attività principale, la classe di ore effettuate in una

o più attività secondarie e la posizione nella professione dell'attività principale .

(7)

INDICE

Ore d.i lavoro effettuate nella settimana di riferimento in una o più attività secondarie

secondo il sesso, il settore economico dell'attività principale, la classe di ore effettuate

in una o più attività secondarie e la posizione nella professione deH'attività

princi-pale degli occupati

Occupati in complesso e sottoccupati con una o più attività secondarie nella settimana

di riferimento secondo

'1a

classe di ore effettuate in tutte :le attività (principale e

secondarie), la classe di ore e il settore economico dell'attività principale e il sesso

Occupati con attività (principale o secondarie) nella settimana di riferimento secondo

il sesso, il settore economico dell'attività principale, la classe di ore effettuate in

tutte le attività (principale e secondarie) e la posizione nella professione dell'attività

principale

Ore di lavoro effettuate neHa settimana di riferimento in tutte le attività (principale e

secondarie) secondo il sesso, il settore economico dell'attività principale, la classe

di ore effettuate in tutte le attività e la posizione nella professione dell'attività

principale degli occupati

1

Occupati in cerca di lavoro sec_onda.jl. sesso, il settore di attività economica, lo stato

civile o la posizione nella professione o il tipo di azione di ricerca compiuta e il

tipo di occupazione cercata

Occupati in cerca di lavoro secondo U sesso, il settore di attività economica e il numero

delle azioni compiute o l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta o la durata

della ricerca .

Occupati in cerca di lavoro dichiaratisi iscritti all'ufficio pubblico di coHocamento

se-condo il sesso,

il

settore di attività economica e il numero delle azioni compiute o

l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta o la durata della ricerca .

Occupati in cerca di l'avoro secondo il numero delle azioni compiute, l'intervallo

tra-scorso daH'ultima azione compiuta e il sesso

· Persone in cerca di occupazione secondo la condizione dichiarata e lo stato civile o il

tipo di occupazione cercata o

il

tipo di azione di ricerca compiuta e

il

sesso .

Giovani in età di

14-29

anni in cerca di occupazione secondo la condizione dichiarata

e lo stato civile o il tipo di occupazione cercata o

il

tipo di azione di ricerca

com-piuta e il sesso

Giovani in età di

14-24

anni in cerca di occupazione secondo la condizione dichiarata

e lo stato civile o il tipo di occupazione cercata o

il

tipo di azione di ricerca

com-piuta e il sesso

Persone in cerca di occupazione secondo la condizione dichiarata e

il

numero di azioni

di ricerca compiute o 'l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta o la durata

della ricerca e il sesso

Giovani in età di

14-29

anni in cerca di occupazione secondo la condizione dichiarata

e il numero di azioni di ricerca compiute o l'intervallo trascorso dall'ultima azione

compiuta o la durata deHa ricerca e il sesso .

, Persone in cerca di occupazione dichiaratesi iscritte all'ufficio pubblico di collocamento

secondo la condizione dichiarata e il numero di azioni di ricerca compiute o

l'inter-vallo trascorso dall'ultima azione compiuta o la durata della 1ricerca e il sesso .

Persone in cerca di occupazione secondo il numero delle azioni compiute, l'intervallo

trascorso dall'ultima azione compiuta,

il

sesso e la condizione dichiarata .

Giovani in età di

14-29

anni in cerca di occupazione secondo

il

numero delle azioni

com-piute, l'intervallo trascorso dall'ultima azione compiuta, il sesso e la condizione

dichiarata

'x:Durata media della ricerca dell'occupazione secondo

fa

condizione dichiarata,

il

titolo

di studio, l"età e

il

sesso delle persone in cerca di occupazione

Non forze di lavoro in età di

14

anni e oltre secondo

il

sesso, la classe di età, la condizione

e la disponibilità a lavorare

Non forze di lavoro in età di

14

anni e oltre secondo

il

sesso, la classe di età,

il

titolo

di studio e la disponibilità a lavorare .

Non forze di lavoro in età di

14-70

anni secondo la classe di età, il motivo della non

ricerca dell'occupazione e

il

sesso .

Non forze di lavoro in età di

14-70

anni secondo il titolo

cli

studio o la condizione,

il

motivo della non ricerca dell'occupazione e H sesso

Non forze di lavoro in età di

14-70

anni disposte a svolgere un'attività lavorativa secondo

la classe di età,

il

motivo della non ricerca dell'occupazione e

il

sesso .

Non forze di lavoro in età di

14-70

anni disposte a svolgere un'attività lavorativa secondo

il titolo di studio o la condizione, il motivo della non ricerca dell'occupazione e

(8)

VIII

INDICE

Non forze di lavoro in età di 14-70 anni non aventi possibilità o interesse a lavorare

secondo la classe di età, il motivo deHa non ricerca dell'occupazione e

il

sesso .

Non forze di ,lavoro in età di 14-70 anni non aventi possibilità o interesse a lavorare

secondo il titolo di studio o la condizione, il motivo della non ricerca

dell'occupa-zione e

il

sesso

Popolazione secondo la condizione, la ripartizione geografica o

il

tipo di comune e

il

sesso

Popolazione in età di 14 anni e oltre secondo la ripartizione geografica,

il

sesso, la classe

di età, il titolo di studio e la condizione .

Occupati secondo la condizione dichiarata, il settore di attività economica, la ripartizione

geografica o il tipo di comune e

il

sesso

Occupati alle dipendenze secondo

fa

condizione dichiarata, il settore di attività

econo-mica, la ripartizione geografica o il tipo di comune e

il

sesso .

Occupati con attività lavorativa nella settimana di riferimento secondo

il

sesso, il

settore economico dell'attività principale, la classe di ore effettuate in tutte le

atti-vità (principale e secondarie) e la ripartizione geografica .

Ore di lavoro effettuate nella settimana di riferimento in tutte le attività (principale e

secondarie) secondo

il

sesso, il settore economico dell'attività principale, la classe

di ore effettuate in tutte le attività e la ripartizione geografica degli occupati

Popolazione secondo la condizione,

fa

regione e

il

sesso .

Forze di lavoro e occupati secondo

il

sesso, la classe di età e la regione

Occupati secondo la posizione nella professione,

il

settore di attività economica, la

regione e

il

sesso .

Occupati secondo la classe di ore effettuate neHa settimana di riferimento nell'attività

principale o unica, la regione e il sesso; occupati con attività secondaria nell'anno

o nella settimana di riferimento secondo la regione e

il

sesso .

Occupati con attività lavorativa principale o unica nella settimana di riferimento

se-condo la posizione nella professione, la regione e il sesso

Confronti internazionali

Principali indicatori delle forze di lavoro in alcuni Paesi .

PARTE SECONDA

STIME DELL'OCCUPAZIONE NEL QUADRO DELLA CONTABILITA' NAZIONALE

Occupati presenti in Italia per ramo e branca .

PARTE TERZA

NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI

Dipendenti delle Amministrazioni pubbliche

Dipendenti delle Amministrazioni pubbliche per sottosettore di appartenenza

Dipendenti dello Stato e delle Aziende Autonome per categoria e per amministrazione

di appartenenza

Dipendenti dello Stato e deHe Aziende Autonome per amministrazione di appartenenza

e per alcune categorie .

Forze di lavoro risultanti da altre fonti

Lavoratori assicurati presso Enti di Previdenza e Assistenza sociale

Occupati alle dipendenze, assicurati all'INAM, e giornate retribuite degli operai

distin-tamente per professione, sesso, ramo di attività economica, categoria professionale

dell'INAM e regione

Occupazione operaia

ed

ore di lavoro per classe di industria e regione

Iscritti nelle liste ordinarie degli uffici di collocamento per classe e sesso distintamente

per ramo di attività economica e regione

(9)

INDICE

Iscritti nelle liste speciali dei giovani all'll agosto 1977 per regione e al 31 dicembre 1977

per classe di età e regione .

Iscritti nelle liste speciali dei giovani per sesso, titoio di studio e regione .

Apprendisti occupati per sesso e per ramo e classe di attività economica; per sesso e

regione

Occupazione operaia nelle opere pubbliche per categoria di opere e per regione

PARTE QUARTA

CONFLITTI DI LAVORO

Conflitti di lavoro distintamente per causa e ramo di attività economica e per regione

Lavoratori partecipanti distintamente per causa e ramo di attività economica e per

regione

Ore di lavoro perdute distintamente per causa e ramo di attività economica e per regione

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute, distintamente per

tipo di conflitto e classe di lavoratori partecipanti .

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute, distintamente per

tipo di conflitto e per classe di ore di lavoro perdute .

Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute per ramo di attività

economica e regione

PARTE QUINTA

INDAGINE MENSILE SULL'OCCUPAZIONE, GLI ORARI DI LAVORO

E LE RETRIBUZIONI NELLA GRANDE INDUSTRIA

Indici dell'occupazione, delle ore lavorate e dei guadagni medi di fatto

Tassi di rotazione dei dipendenti, ,regimi settimanali di lavoro e incidenza del lavoro

straordinario sulle ore lavorate

PARTE SESTA.

RETRIBUZIONI

Retribuzioni lorde minime contrattuali e costo del lavoro

Numeri indici delle retribuzioni minime contrattuali per dipendente .

Numeri indici delle retribuzioni orarie minime contrattuali .

Composizione della retribuzione e del costo del lavoro per alcune categorie di lavoratori

Composizione delle retribuzioni lorde minime contrattuali degli operai agricoli a tempo

indeterminato per provincia, categoria e qualifica

Retribuzioni lorde minime contrattuali degli operai agricoli a tempo determinato per

provincia .

Retribuzioni mensili lorde minime contrattuali degli operai e degli impiegati deHe

indu-strie dei trasporti

Retribuzioni lorde minime contrattuali dei lavoratori del commercio per provincia,

categoria e qualifica

Composizione delle retribuzioni mensili iniziali del personale civile dello Stato per

car-riera e qualifica .

Composizione della retribuzione e del costo del lavoro nei principali settori di attività

economica per alcune categorie di lavoratori

Durata settimanale del lavoro e giorni di ferie per settore di attività industriale e

per anno.

Retribuzioni effettive per classe di industria

Retribuzioni medie mensili e orarie distintamente per classe di industria e regione .

(10)

X

INDICE

APPENDICE

INDAGINI SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE ITALIANE NEL 1977

Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo la ripartizione territoriale .

Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo la condizione socio-economica del

capo-famiglia .

Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo l'ampiezza

INDAGINE SULLE STRUTTURE, SULLE CONDIZIONI E SUI LIVELLI

DEI TRATTAMENTI RETRIBUTIVI E NORMATIVI

Numero degli enti rilevati e numero dei dipendenti rilevati per «posizioni» statistiche

dettagliate e raggruppamenti di Enti .

Valori medi e assoluti delle retribuzioni annue lorde al netto degli assegni per carichi

di famiglia percepite dai dipendenti rilevati per «posizioni» statistiche dettagliate

e raggruppamenti di Enti .

Struttura del costo del lavoro complessivo medio annuo per « posizioni

»

statistiche

dettagliate e raggruppamenti di Enti, secondo i diversi elementi del costo .

Composizione percentuale della struttura del costo del lavoro complessivo medio annuo

per «posizioni» statistiche dettagliate e .raggruppamenti di Enti secondo i diversi

elementi del costo

INDICE DEI GRAFICI

Popolazione presente e forze di lavoro (media 1977)

Popolazione attiva e occupati in alcuni ,Paesi (anno 1976)

Tavola Pagina

89

90

91

92

93

94

95

139

140

141

143

144

148

158

Pagina

4

4

Conflitti orig,inati dal rapporto di lavoro

5

Ore lavorative perdute per conflitti originati dal rapporto di lavoro e per conflitti estranei al

rapporto di lavoro .

5

Indicatori del lavoro neUa grande industria

110

Valore dei consumi delle famiglie per condizione socio-economica del capo-famiglia .

110

Valore dei consumi delle famiglie per ripartizione terdtoriale

111

(11)

AVVERTENZE

I

I -

FORZE DI LAVORO

1.

GENERALITÀ

La rilevazione delle forze di lavoro

è

effettuata dall'Istituto Centrale di Stati-.

stica con periodicità trimestrale nei mesi di gennaio, aprile, luglio ed ottobre e

vie-ne realizzata con la tecnica del campiovie-ne.

In base a tale tecnica vengono in primo luogo individuati i Comuni nei quali

deve aver luogo la raccolta dei dati di base (primo stadio di campionamento). I

Co-muni capoluoghi di provincia e quelli aventi una popolazione non inferiore a 20.000

abitanti vengono inclusi tutti nel campione; i rimanenti Comuni, invece vengono

stratificati sulla base della zona altimetrica di appartenenza (montagna, collina,

pianura) e della attività economica prevalente (.agricoltura, industria, altre attività).

Da ciascuno strato viene quindi estratto un Comune, con probabilità di sorteggio

proporzionale al suo peso demografico, a rappresentare lo strato nel campione. Nei

Comuni-campione viene successivamente effettuata la scelta delle famiglie 'da

rile-vare (secondo stadio di campionamento) mediante estrazione sistematica,

dall'ana-grafe comunale, di una prefissata percentuale di famiglie. La raccolta dei dati

pres-so le famiglie estratte ha luogo nella settimana successiva a quella di riferimento ed

è

effettuata da rilevatori comunali mediante la compilazione di un apposito

questio-nario, mod. IsTAT/P/60 (1).

Alla rilevazione prendono parte attualmente 85.000 famiglie e 1.500 Comuni

circa.

Ad

ogni indagine trimestrale il campione delle famiglie viene rinnovato per

me-tà; il campione dei Comuni con popolazione inferiore a 20.()(X) abitanti viene anche

esso parzialmente rinnovato ogni anno in occasione dell'indagine estiva. Il piano di

rotazione assicura che in ciascun Comune il campione di ogni indagine comprenda

per metà famiglie intervistate nell'indagine precedente e per metà famiglie

intervi-state nella corrispondente rilevazione dell'anno precedente.

I risultati ottenuti dal campiÒne vengono, ad ogni rilevazione, riportati, strato

per strato, al totale della popolazione residente al netto dei membri permanenti

delle convivenze. Il riporto

è

fatto distintamente per i due sessi; la popolazione

re-sidente alla data di rilevazione viene preventivamente calcolata estrapolando i più

recenti dati in possesso dell'Istituto.

I dati riportati nelle tavole fanno riferimento alla popolazione residente delle

famiglie al netto delle persone temporaneamente emigrate all'estero e riflettono la

situazione della prima settimana del mese priva di festività intermedie; per alcuni

ca-(1)

Con l'indagine campionaria del gennaio 1977 l'Istituto ha dato inizio ad una nuova serie di

riile-vazioni sulle forze di lavoro. Tale nuova serie trae origine dalla esigenza di offrire mediante le

indagi-ni correnti, oltre ai consueti dati sull'occupazione edisoccupazione, anche un'analisi articolata

dell'atteg-giamento della popolazione nei confronti del lavoro, attraverso l'individuazione di determinati gruppi

di persone occupate, aHa ricerca di occupazione, o comunque disposte a lavorare, che per

il

passato

sono stati considerati solo in occasione di indagini speciali realizzate a cadenza biennale tra il 1971 e

(12)

XII

AVVERTENZE

ratteri (età, stato civile, titolo di studio, ecc.) i dati fanno riferimento al venerdì

di detta settimana.

I dati ripartizionali o regionali si riferiscono alle persone con dimora di fatto

nel territorio interessato, persone, cioè, che vi dimorano

abitualmente, ancorchè

risultino anagraficamente residenti in al tra ripartizione o regione.

I valori medi che compaiono nelle tavole sono la media aritmetica delle

risul-tanze delle quattro rilevazioni effettuate nell'anno.

La classificazione adottata per le attività economiche

è

la Nomenclatura delle

Attività Economiche delle Comunità Europee

(N.A.C.E.)

utilizzata nel quadro della

contabilità nazionale.

In tutte le tavole le cifre assolute, sai vo diversa indicazione, sono espresse in

migliaia di unità.

A causa degli arrotondamenti al migliaio effettuati direttamente dal computer,

uno stesso aggregato può presentare cifre diverse ( qualche unità in più o in meno)

da tavola a tavola; inoltre, nell'ambito di ciascuna tavola, non sempre si trova

rea-lizzata la quadratura orizzontale e verticale.

2.

DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI

Le definizioni adottate per i vari aggregati corrispondono in linea generale a

quelle raccomandate dagli Enti internazionali, in particolare dal Bureau

Internatio-nal du Travail (B.I.T.).

Forze di lavoro (FL) -

Comprendono gli occupati e le persone in cerca di

occu-pazione.

Occupati -

Comprendono le persone in età di 14 arìni e più che :

-

hanno dichiarato di possedere un'occupazione, anche se nella settimana di

riferimento non hanno svolto attività lavorativa per qualsiasi motivo (nelle tavole

vengono indicate come

«

occupati dichiarati»);

-hanno indicato una condizione diversa da occupato, ma hanno tuttavia

effet-tuato almeno un'ora di lavoro nella settimana di riferimento (nelle tavole vengono

indicate come

«

altre persone con attività -lavorativa » ).

NeH'ambito degli occupati vengono evidenziati

i

sottoccupati, cioè coloro che

nella settimana di riferimento hanno lavorato meno di 26 ore per ragioni

economi-che, vale a dire imputabili alla mancanza di una maggiore domanda di lavoro.

Persone in cerca di occupazione -

Comprendono :

-

i

disoccupati, ossia le persone in età di 14 anni e più che hanno perduto una

precedente occupazione alle dipendenze, non hanno effettuato neppure un'ora di

lavoro nella settimana di riferimento ed hanno dichiarato:

a)

di essere alla ricerca di un'occupazione alle dipendenze e di essere in

gra-do di accettarla se viene loro offerta;

b)

che inizieranno in epoca successiva all'indagine µn lavoro alle dipendenze

ed hanno già trovato

il

posto;

e)

che inizieranno in epoca successiva all'indagine un'attività in proprio ed

hanno già predisposto i mezzi per esercitarla.

(13)

AVVERTENZE

svolto in precedenza un'attività in proprio; non venivano invece esplicitati, in sede

di intervista, gli anzidetti gruppi

b)

e

c);

-

le persone in cerca di prima occupazione, ossia le persone in età di 14 anni e

più che non hanno mai esercitato un'attività lavorativa oppure l'hanno esercitata

in proprio oppure, anoom, hanno smesso volontariamente di lavorare per un

pe-riodo di tempo non inferiore ad un anno, e si trovano in una delle seguenti

si-tuazioni:

a)

sono alla ricerca di una occupazione alle dipendenze e sono in grado di

ac-cettarla se viene loro offerta;

b)

inizieranno in epoca successiva all'indagine un lavoro alle dipendenze ed

hanno già trovato

il

posto;

c)

inizieranno in epoca successiva all'indagine un'attività in proprio ed

han-no già predisposto i mezzi per esercitarla.

Come per i disoccupati, gli ultimi due gruppi di persone,

b)

e c ), in passato

non venivano espressamente esplicitati in sede di intervista. I disoccupati e le

per-sone in cerca di prima occupazione dichiaratisi tali al quesito riguardante

la

loro

condizione, che hanno manifestato l'intenzione di esercitare un lavoro in proprio e

non hanno ancora predisposto i mezzi per esercitarlo, vengono classificati tra le

per-sone in condizione non professionale in cerca di lavoro;

-

le persone in condizione non professionale in cerca di lavoro, ossia le persone

in età di 14 anni e più che si sono dichiarate in condizione non professionale

(ca-salinga, studente, ritirato dal lavoro, ecc.), ma ad una successiva domanda della

stes-sa intervista hanno affermato di cercare lavoro (nelle tavole vengono indicate

co-me

«

altre persone in cerca di lavoro

» ).

Sono anche inclusi in questo gruppo i disoccupati e le persone in ce:rca di

pri-ma occupazione dichiaratisi tali, che hanno pri-manifestato soltanto l'intenzione di

esercitare un lavoro in proprio non avendo ancora predisposto i mezzi per

eserci-tarlo.

Non forze di lavoro (NFL) -

Comprendono le persone che hanno dichiarato

di essere in una delle condizioni qui di seguito definite e di non aver svolto

alcu-na attività lavorativa nè aver cercato lavoro nella settimaalcu-na di riferimento:

casalinga, chi si dedica prevalentemente alla cura della propria casa;

stu-dente, chi si dedica prevalentemente allo studio; ritirato dal lavoro, chi ha cessato

un'attività lavorativa per raggiunti limiti di età, invalidità, od altra causa;

inabile,

chi è fisicamente impossibilitato a svolgere attività lavorativa;

servizio di leva, chi

assolve gli obblighi di leva;

altra condizione non professionale, chi si trova in

con-dizione diversa da quelle sopra elencate, compresa la popolazione in età fino a 13

anni.

Età -

Le classi di età fanno riferimento agli anni compiuti e pertanto vanno

in-tese come segue :

fino a 13 anni: dalla nascita al giorno precedente il 14° compleanno;

14"19 anni: dal giorno del 14° compleanno al giorno precedente

il

20°

com-pleanno;

20-24 anni: dal giorno del 2()1' compleanno al giorno precedente

il

25°

com-pleanno;

(14)

XIV

AVVERTENZE

Titolo di studio -

Viene rilevato

il

più elevato titolo di studio conseguito.

So-no considerate fornite di

licenza elementare anche le persone che hanno conseguito

il

certificato di proscioglimento anteriormente alla sua abolizione.

Ripartizioni -

Oltre le 20 regioni, vengono indicate le

«

ripartizioni

geogra-fiche

»

che vanno intese come segue:

I. Italia Nord-Occidentale: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria;

II. Italia Nord-Orientale : Tre Venezie, Emilia-Romagna;

III. Italia Centrale: Toscana, Umbria, Marche, Lazio;

IV. Italia Meridionale e insulare: Abruzzi, Molise, Campania, Puglia,

Basi-licata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Posizione nella professione -

Le posizioni nella professione considerate sono:

1)

Imprenditori e liberi professionisti;

2) Lavoratori in proprio;

3) Coadiuvanti;

4) Dirigenti ed impiegati;

5) Operai ed assimila ti.

I raggruppamenti di posizione talvolta operati nelle tavole vanno intesi come

segue:

a)

Indipendenti (posizioni

1, 2

e 3);

b)

Dipendenti o

«

alle dipendenze »(posizioni 4 e 5).

Rami di attività economica -

I rami di attività economica sono:

1) Agricoltura (foreste, caccia e pesca);

2) Energia;

3) Industrie di trasformazione;

4) Industrie delle costruzioni e dell'installazione di impianti;

5) Commercio, alberghi e pubblici esercizi (comprese le officine e botteghe

di riparazione di beni di consumo);

6) Trasporti e comunicazioni;

7) Credito, assicurazione e servizi per le imprese;

8) Amministrazione pubblica ed altri servizi.

I raggruppamenti di ramo talora operati nelle tavole vanno intesi come segue:

a)

Agricoltura (foreste, caccia e pesca) (ramo 1);

b)

Industria (rami da 2 a 5);

c) Altre attività {rami da 6 a 8).

3.

GRADO DI ATTENDIBILITÀ DEI RISULTATI

(15)

gran-AVVERTENZE

xv

dezza degli scarti che essi presentano nei confronti dei risultati che si sarebbero

ot-tenuti con una rilevazione completa.

E' noto infatti dalla teoria dei campioni che

il

risultato Y ottenuto da una

rilevazione campionaria differisce da quello

Y

ottenibile da una rilevazione

com-pleta per uno scarto non superiore nel 68 % circa dei casi ad S, nel 95 % circa

dei casi a 2S e nel 99 % drca dei casi a 2,SS, essendo S uno specifico scarto

teorico assoluto, determinabile con opportuno procedimento di calcolo. Il che sta

a significare che ove si effettuasse, sempre con le medesime modalità, una serie

molto numerosa di rilevazioni campionarie, i risultati Y relativi a circa

il

68

%

delle rilevazioni stesse non si discosterebbero da Y per più di una volta S; quelli

ottenuti da circa il 95

%

delle rilevazioni non si discosterebbero da

Y

per più di

due volte S ed infine quelli ottenuti da circa il 90

%

delle rilevazioni non

differi-rebbero da

Y

per più di due volte e mezzo lo scarto teorico S.

La conoscenza degli scarti teorici assoluti S relativi ai risultati delle singole

indagini campionarie permette quindi di determinare, attorno ad essi, gli

inter-valli -

detti

intervalli di attendibilità -

entro i quali, con una prefissata

proba-bilità (68%, 95%, 99% ... ) risultano compresi i valori che si sarebbero ottenuti con

una rilevazione completa. Per questo motivo nella Tab. 1 sono riportati i valori

dello scarto teorico assoluto in funzione sia della grandezza dei dati ottenuti

dal-la indagine campionaria, sia del sesso e deldal-la circoscrizione territoriale di

rife-rimento.

Ad

illustrare la corretta utilizzazione della tabella si fanno qui di seguito

alcu-ne applicazioni esemplificative.

Esempio. -

L'indagine campionaria abbia determinato in Y

=

5.000.000

il

numero delle forze di lavoro femminili in Italia e si voglia determinare l'intervallo

entro il quale, con probabilità pari al

68%,

cade il numero effettivo

Y,

ossia quello

che si sarebbe ottenuto con una rilevazione estesa alla totalità delle famiglie

ita-liane.

Si individua innanzi tutto il numero Y

=

5.000.000 tra i valori crescenti

ripor-tati nella prima colonna della tabella. All'incrocio della riga corrispondente a tale

numero con la colonna relativa

alle·femmine

della circoscrizione territoriale

Italia

si trova il valore S

=

31.000 dello scarto teorico assoluto, necessario per la

deter-minazione dell'intervallo di attendibilità. Il limite inferiore di questo risulta pari

a 5.000.000 -

31.000

=

4.969.000 e quello superiore pari a 5.000.000

+

31.000

=

=

5.031.000. Si ha quindi una probabilità pari al 68% (ossia si può equamente

scommettere 68 contro 32) che

il

numero effettivo delle forze di lavoro femminili

in Italia risulta compreso tra 4.969.000 e 5.031.000.

Infine, nel caso che si voglia lo scarto teorico relativo S

% ,

occorre dividere lo

scarto teorico assoluto S per

la

stima Y e moltiplicare per 100. Pertanto, nel

ca-31.000

so in esame,

è

S% - - - 100

=

0,62%.

5.000.000

Esempio. -

L'indagine campionaria abbia determinato in Y

=

188.000 unità

il numero dei disoccupati maschi in Italia nell'aprile dell'anno 1973. Per

determi-nare l'intervallo entro

il

quale, con probabilità pari al 68%, cade

il

valore

ef◄

(16)

XVI

AVVERTENZE

Tab. 1 -

Scarto teorico assoluto delle stime nazionali e regionali ottenute

da una singola rilevazione trimestrale

ITALIA REGI ON I (a)

STIMA

F e m m i n e

? Maschi Femmine Maschi

I

S1 S2 S1 Gruppo I Gruppo II

s.

Ss

10.000

-

-

1.100

1.050

1.000

20.000

2.350

1.950

1.600

1.550

1.550

30.000

2.850

2.400

2.000

2.000

2.050

40.000

3.250

2.800

2.350

2.350

2.450

50.000

3.600

3.100

2.650

2.700

2.850

75.000

4.300

3.800

3.250

3.400

3.750

100.000

4.900

4.400

3.800

4.050

4.550

150.000

5.900

5.400

4.750

5.100

6.000

200.000

6.700

6.200

5.550

6.050

7.250

250.000

7.450

6.950

6.250

6.900

8.450

300.000

8.100

7.600

6.850

7.650

-400.000

9.200

8.800

8.000

9.100

-500.000

10.200

9.800

9.000

10.350

-750.000

12.250

12.050

11.200

13.150

-1.000.000

13.950

13.900

13.050

15.500

-1.250.000

15.450

15.500

14.700

-

-1.500.000

16.800

17.000

16.250

-

-1.750.000

18.000

18.350

-

-

-2.000.000

19.150

19.600

-

-

-3.000.000

23.050

24.000

-

-

-5.000.000

29.050

31.000

-

-

-7.500.000

34.950

37.950

-

-

-10.000.000

39.850

-

-

-

-15.000.000

47.900

-

-

-

-(a) Gli scarti teorici risultano differenziati nelle diverse circoscrizioni territoriali a causa della diversa numerosità dei campioni in esse impiegati.

- Le regioni del primo gruppo sono: Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Vf'neto, Lazio, Campania, Sicilia. - Le regioni del secondo gruppo sono: Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzi, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna.

figura tra quelli ivi indicati occorre· procedere per interpolazione, considerando i

due numeri consecutivi della tabella fra i quali è compreso

il

numero cercato. Tali

numeri sono 150.000 e 200.000 ai quali nella colonna

S1

della tabella

corrispon-dono rispettivamente i valori 5.900 e 6.700 dello

scarto teorico assoluto.

Facendo

l'interpolazione lineare con le stesse regole che vengono usate, ad esempio, per le

tavole dei logaritmi, si vede che

il

valore dello scarto teorico assoluto

corrispon-dente a

Y

=

188.000

risulta pari a 6.508. Pertanto,

il

limite inferiore

dell'interval-lo di attendibilità (.al 68%) risulta dato da 188.000 -

6.508

=

181.492

e quello

superiore da 188.000

+

6.508

=

194.508.

Lo scarto teorico relativo è, quindi dato

6.508

da - - - 1 0 0

=

3,46%.

188.000

Esempio. -

Con riferimento agli esempi precedentemente considerati si

de-terminano gli intervalli entro i quali i valori effettivi sono contenuti con

probabi-lità pari al 95% (anzichè al 68% ).

Per tale determinazione occorre moltiplicare per 2

il

valore dello scarto

teo-rico assoluto, sia esso risultante direttamente dalla tabella ovvero ottenuto per

interpolazione.

(17)

AVVERTENZE

XVII

si era trovato

S

=

31.000,

si avrà

2S

=

62.000

e quindi l'intervallo di attendibilità

al

95%

sarà determinato da

5.000.000

±

62.000.

Nel caso del

esempio per il quale si era trovato

il

valore

S

=

6.508

in

cor-rispondenza di

Y

=

188.000,

si avrà

2S

=

13.016

e quindi l'intervallo di

attendibi-lità al

95

%

risulta determinato da

188.000

±

13.016.

La Tab. 1 fornisce, come è stato visto, l'ordine di grandezza degli scarti

teo-rici assoluti delle stime trimestrali distintamente per i maschi e per le femmine.

L'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto concernente una stima di un

totale

YcM+F>,

maschi più femmine, è dato da:

[1]

dove

SM

e

SF

indicano gli scarti teorici assoluti delle due stime

Y M

e

Y F

e

PM,F (

coef-ficiente di correlazione) e varia, generalmente al variare dei caratteri considerati.

Per le stime degli aggregati delle forze di lavoro o degli occupati,

PM,F

può essere

ap-prossimato dai valori riportati nella Tab. 2.

Tab. 2 -

Valori del coefficiente di correlazione

PM,F

per alcuni caratteri

Caratteri considerati per le « Forze di Lavoro » e gli « Occupati »

Maschi agricoltura

Maschi industria

Maschi altre attività

Maschi in complesso

Femmine agricoltura

Femmine industria

Femmine altre attività

Femmine in complesso

Coefficiente di correlazione

0,70

0,00

0,00

0,10

L'intervallo di attendibilità (al

68%)

delle stime relative al totale dei due

ses-si risulta a sua volta, determinato da

YcM+F>

±

ScM+F>·

Lo scarto teorico relativo

è invece dato da:

[2]

S(M+F)

O/o

=

- - - 1 0 0

YM

+

YF

Infine, per quei caratteri non contemplati nella Tab. 2, una stima di larga

massima dello scarto teorico assoluto

ScM+F>

può ottenersi utilizzando la formula:

[3]

che si ottiene dalla [

1]

nella ipotesi

PM,F

=

O.

Esempio. -

L'indagine campionaria ha determinato in

Y

M

=

13.642.000

e

YF

=

5.196.000

unità, rispettivamente per i maschi e per le femmine,

il

numero

de-gli occupati in Italia nell'ottobre

1973.

Si vuole determinare l'intervallo di attendibilità (al

68%)

della stima

y(M+F)

=

Y

M

+

Y

F

=

13.642.()()()

+

5.196.000

=

18.838.000.

Con riferimento alle colonne

S1

e

S2

della Tab. 1, si trova che i valori degli

scarti teorici assoluti SM e

SF,

corrispondenti alle due stime

Y

M

=

13.642.000

e

YF

=

5.196.000,

risultano rispettivamente pari a

45.714

e

31.545.

Poichè, nel

pre-sente caso,

il

valore di

PM,F

risulta pari a

0,10

(.cfr. Tab.

2)

lo scarto teorico

asso-luto

è

dato, in base alla formula [ 1], da

scM+F>

=

V

45.714

2

+

31.545

2

+

2 . 0,10 . 45.714 . 31.545

=

58.080

(18)

XVIII

AVVERTENZE

I valori estremi dell'intervallo di attendibilità risultano, pertanto, dati da

18.838.000 -

58.080

=

18.779.920 e da 18.838.000

+

58.080

=

18.896.080.

Lo scarto teorico relativo, calcolato in base alla formula [2] è, a sua volta,

58.080

ScM+F>%

= - - - -

100

=

0,31%

18.838.000

Esempio. -

Si supponga di voler determinare l'intervallo di attendibilità

della stima YcM+F>

=

YM

+

YF, dove YM e YF, indicano rispettivamente gli

occupati maschi e femmine nel settore dell'agricoltura in Italia nell'ottobre 1973,

che ammontano, rispettivamente, a YM

=

2.143.000

e

YF

=

1.089.000, ai quali

cor-rispondono gli scarti teorici assoluti SM

=

19.708 e SF

=

14.470.

Con questi elementi e ricordando che, nel caso in esame è PM,F

=

0,70 (cfr.

Tab. 2) si ha, applicando la [ 1],

SM,F

=

V

19.708

2

+

14.470

2

+

2 . 0,70. 19.708 . 14.470

=

31.576

Il limite inferiore dell'intervallo di attendibilità (al 68%) risulta dato da

3.232.000 -

31.576

=

3.200.424 e quello superiore da 3.232.000

+

31.576

=

3.263.576.

Lo scarto teorico relativo è

31.576

ScM+F>%

= - - -

100

=

0,98%

3.232.000

Sempre con riferimento alle stime concernenti le « forze di lavoro» o gli

«occupati» considerati sia nel complesso, sia nell'ambito di ciascun settore di

at-tività economica (.agricoltura, industria, altre atat-tività),

è

possibile ottenere, in

pri-ma approssipri-mazione, l'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto della

sti-ma media annua ( 1), moltipliCaJndo lo scarto teorico assoluto, ottenuto dalla Tab.

1, per 0,63.

Esempio. -

Si voglia, ad esempio, determinare lo scarto teorico, assoluto e

relativo, nonchè l'intervallo di attendibilità della stima media annua YM degli

oc-cupati maschi in Italia nel 1973; tale stima ( cfr. Tab. 2) risulta pari a 13.482.000

unità.

Poichè

f

cfr. Tab.

1)

lo scarto teorico assoluto corrispondente al numero

13.482.000 risulta pari a 45.456, lo scarto teorico assoluto della stima media

an-nua Y M risulta pari a

SM

=

45.456 · 0,63

=

28.637

Pertanto,

il

limite inferiore dell'intervallo di attendibilità (al 68%) risulta

pa-ri a 13.482.000 -

28.637

=

13.453.363 e quello superiore a 13.482.000

+

28.637

=

13.510.637.

Lo scarto teorico relativo è invece

28.637

- - - - 100 -

0,21

%

13.482.000

(19)

AVVERTENZE

XIX

Per quanto riguarda

il grado di attendibilità delle differenze tra due stime di

livello va preliminarmente osservato che, poichè queste differenze sono

relativa-mente piccole in valore assoluto, sono soggette ad un errore probabilistico

mol-to più elevamol-to di quello registramol-to dalle stime di livello. A ciò consegue che le

stime delle variazioni risultanti dalle rilevazioni possono largamente differire

dal-le variazioni effettive e quindi non consentire, specie per i risultati regionali, di

misurare le dette variazioni con la necessaria approssimazione.

L'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto delle differenze tra stime

ottenute in due rilevazioni trimestrali può essere calcolato moltiplicando per 1,10

lo scarto teorico della stima trimestrale di entità maggiore, ottenuto dalla Tab. 1.

Esempio. -

L'indagine campionaria ha determinato in

Y'

M

=

13.455.000 e

Y"

M

=

13.642.000 il numero degli occupati maschi in Italia, rispettivamente, nelle

due rilevazioni trimestrali di ottobre 1972 e di ottobre 1973

(1 ).

Si vuole

determina-re lo scarto teorico, assoluto e determina-relativo, nonchè l'intervallo di attendibilità della

differenza

Y"M -

Y'M

=

13.642.000 -

13.455.000

=

187.000.

Poichè lo scarto teorico assoluto della stima

Y"

M

=

13.642.000 risulta pari a

45.714. si ha che lo scarto teorico assoluto della differenza

Y"

M -

Y'

M

=

187.000

è

dato da 45.714 • 1,10

=

50.285

L'intervallo di attendibilità risulta, pertanto, determinato da 187.000- 50.285

=

=

136.715

e

da 187.000

+

50.285

=

237.285.

Lo scarto teorico relativo è quindi pari a

50.285

- - - 100

=

26,89%

187.000

L'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto della differenza tra due

stime medie annue può essere, a sua volta, ottenuto moltiplicando per 0,72 lo

scar-to teorico ottenuscar-to dalla Tab. 1 per la maggiore delle due stime.

Esempio. -

L'indagine campionaria ha determinato in Y'

F

=

4.881.000 e

Y"F

=

5.018.000

il

numero medio delle occupate femmine in Italia

rispettivamen-te negli anni 1972 e 1973.

Sulla Tab. 1 si determina lo scarto

(=

31.050) corrispondente alla stima

del-le occupate femmine nel 1973 (

=

5.018.000), risultando questa ultima stima

su-periore a quella corrispondente del 1972. Lo scarto così determinato, moltiplicato

per 0,72, fornisce

il valore 22.356 dello scarto teorico assoluto della differenza

°Y"p- °Y'F

=

137.000.

Pertanto,

il

limite inferiore dell'intervallo di attendibilità (al 68%) risulta

da-to da 137.000 -

22.356

=

114.644 e quello superiore da 137.000

+

22.356

=

159.356.

22.356

Lo scarto teorico relativo risulta, infine, pari a - - - - 100

=

16,32%.

137.000

In conclusione discende, da quanto è stato illustrato. che le rilevazioni delle

forze di lavoro, in particolare a livello regionale, forniscono stime

sufficiente-mente valide per i livelli e per le strutture dei vari aggregati in cui si articolano

(20)

xx

AVVERTENZE

le forze di lavoro, sempre che le analisi siano limitate agli aggregati di una certa

entità. Al contrario, le variazioni che si riscontrano tra dati ottenuti in mesi

cor-rispondenti di anni consecutivi non forniscono in generale valide indicazioni sulle

variazioni effettive.

E'

peraltro da tener presente che le tendenze che si manifestano nel mercato

nazionale del lavoro e che, come sopra

detto, costituiscono uno dei principali

obiettivi delle rilevazioni campionarie delle forze di lavoro, vengono poste in luce

attraverso la considerazione non già di una singola variazione (la quale, come si è

vi-sto,

risulta di per sè scarsamente significativa), ma attraverso il comportamento

di una serie storica, sufficientemente lunga, delle variazioni che i vari aggregati

man mano presentano nei confronti del corrispondente periodo dell'anno

prece-dente.

Il -

STIME DELL'OCCUPAZIONE NEL QUADRO DELLA CONTABILITÀ NAZIONALE

Come è noto l'ISTAT elabora annualmente i dati relativi al numero degli

oc-cupati allo scopo di disporre di una serie, completa ed omogenea, che non è possi~

bile desumere dalle rilevazioni correnti sulle forze di lavoro. Tale elaborazione

consente di determinare analiticamente l'occupazione nei vari rami e branche di

at-tività economica e per posizione nella professione.

I dati derivanti dalla predetta stima vengono utilizzati soprattutto ai fini del

calcolo dei principali aggregati dei conti economici ( valore aggiunto, redditi da

la-voro dipendente, ecc.).

Le serie in precedenza pubblicate dall'ISTAT hanno formato oggetto di una

rielaborazione allo scopo di renderle conformi sia ai concetti ed alle

classifica-zioni previste dal nuovo sistema europeo di conti economici integrati (SEc), sia

ai risultati forniti dai censimenti dell'ottobre 1971.

La nuova stima è effettuata avvalendosi di tutte le informazioni analitiche sul

numero degli occupati provenienti sia dalle rilevazioni statistiche correnti che da

alcune indagini speciali.

In particolare, le notizie più complete sono desunte oltrechè dalle predette

rilevazioni campionarie sulle forze di lavoro, dai risultati dei censimenti

demo-grafico ed economico eseguiti nel 1971, dalle indagini sull'occupazione

dipenden-te condotdipenden-te dal Minisdipenden-tero del Lavoro e da altre amministrazioni ed enti (INAM,

INPS, INAIL

ecc.),

ed anche dalila ,rilevazione sul valore aggiunto delle imprese

con oltre venti addetti eseguita con cadenza annuale dall'ISTAT nei rami

dell'indu-stria, commercio e trasporti.

I dati, ripartiti per ramo e branca di attività economica secondo la

classifica-zione prevista dal

SEc,

vengono analizzati per i seguenti due gruppi di posizione

professionale :

-

i lavoratori dipendenti,

cioè le persone che percepiscono una retribuzione

sotto forma di salario, stipendio, provvigione, cottimo o pagamento in natura (

di-rigenti, impiegati, operai, apprendisti e categorie assimilate);

-

i lavoratori indipendenti,

cioè le persone che svo.lgono in proprio una

atti-vità lavorativa assumendo anche

il

rischio economico del lavoro e della

corrispon-dente produzione (imprenditori, lavoratori in proprio, liberi professionisti, titolari

(21)

AVVERTENZE

XXI

E' da tener presente, infine, che i dati ottenuti si riferiscono all'occupazione

media di ciascun anno e non comprendono i militari di leva (1).

III -

NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI

Apprendisti occupati nelle aziende artigiane e non artigiane

L'indagine viene effettuata dal Ministero del Lavoro sulla base delle denunce e

richieste di assunzione e delle notifiche di dimissioni presentate agli uffici di

collo-camento ai sensi della legge 19 gennaio 1955, n. 25. I dati, riferiti al 31 marzo,

per-mettono di determinare

il

numero di apprendisti, suddivisi per sesso, occupati

nel-le aziende artigiane e non artigiane, per settore di attività economica e per regione.

Si tenga presente che, secondo la legge sopracitata, l'apprendistato

è

«uno

spe-ciale rapporto di lavoro, in forza del quale l'imprenditore

è

obbligato ad impartire

all'apprendista l'insegnamento necessario affinchè possa conseguire la capacità

tec-nica per diventare lavoratore qualificato

».

L'apprendista deve essere iscritto in appositi elenchi presso l'ufficio di

collo-camento competente, e soltanto tramite questo

il

datore di lavoro può assumerlo.

Possono essere assunti come apprendisti i giovani di età non inferiore ai

quattor-dici anni e non superiore ai venti.

I scritti nelle liste degli Uffici di Collocamento

I dati forniti dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale risultano dai

rendiconti degli iscritti, ai vari titoli indicati, nelle liste comunali di collocamento.

Secondo quanto disposto dalla legge 29-3-1949 n. 264, gli iscritti vengono

rag-gruppati nelle seguenti classi:

I classe - Disoccupati per effetto di cessazione di un precedente rapporto

di lavoro subordinato.

II classe - Giovani di età inferiore a 21 anni; congedati dalle

FF.AA.

per

avere assolto agli obblighi di leva; altre persone in cerca di

pri-ma occupazione.

A

partire dal 1-1-1962 gli iscritti vengono,

inol-tre, distinti a seconda che abbiano o meno precedenti lavorativi

subordinati.

III classe - Casalinghe senza precedenti lavorativi subordinati che non siano

capi-famiglia (in tal caso sarebbero incluse nelle altri classi).

IV classe - Pensionati in cerca di occupazione (esclusi coloro che

beneficia-no di pensioni a titolo diverso da quello derivante da una

prece-dente attività lavorativa, come ad esempio: beneficiari di

pen-sioni di guerra).

V

classe - Occupati in cerca di un'occupazione più aderente alle accertate

capacità professionali del richiedente.

Per quanto riguarda

il

grado di comparabilità tra i dati in parola e quelli

sul-le

«

persone in cerca di occupazione

»

risultanti dalle rilevazioni trimestrali delle

forze di lavoro dell'ISTAT, vedasi quanto detto in questo stesso capitolo a pag. XIV.

(22)

XXII

AVVERTENZE

I scritti nelle liste speciali dei giovani

In attuazione della legge n. 285

giugno 1977

il

Ministero del Lavoro e della

Previdenza Sociale, tramite i suoi organi periferici, ha raccolto le domande

d'iscri-zione nelle liste speciali dei giovani aventi età, in anni compiuti, compresa tra

15 e 29 anni, per agevolarne

il

successivo avviamento al lavoro. In base alle

condi-zioni economiche, familiari e personali degli interessati è stata formata la

gra-duatoria dei suddetti giovani all'll agosto (sessantesimo giorno dall'entrata in

vigore della legge) ed al 31 dicembre 1977. Per il seguito sono previsti

aggiorna-menti semestrali da effettuarsi con riferimento al 30 giugno e al 31 dicembre di

ogni anno.

Dalle graduatorie il predetto Ministero ha desunto tavole statistiche che

il-lustrano le principali caratteristiche degli iscritti: età, sesso, regione d'iscrizione

e titolo di studio.

Occupazione operaia, orari di lavoro e retribuzioni di fatto

La rilevazione dei dati sull'occupazione operaia, gli orari di lavoro e le

retribu-zioni di fatto nell'industria viene effettuata dal Ministero del Lavoro che si avvale,

come organi periferici, degli Ispettorati provinciali del lavoro. La rilevazione, fino

al 1964, interessava 43 settori dell'industria: per 13 di essi venivano censiti tutti gli

stabilimenti esistenti, mentre per i rimanenti 30 l'indagine era limitata agli

stabili-menti occupanti almeno 10 dipendenti. I dati, inoltre, venivano elaborati con

pe-riodicità mensile ed interessavano circa 20.000 stabilimenti.

Tuttavia, nonostante l'alto grado di copertura, la rilevazione mancava di

rap-presentatività sia perchè non comprende'1a il ramo delle costruzioni e sia perchè

talune categorie dei settori rilevati erano escluse dall'indagine.

Data la necessità di disporre di dati che potessero ·riflettere con maggiore

ana-lisi e precisione l'andamento dei principali fenomeni riguardanti il mercato del

la-voro, il Ministero del Lavoro ha modificato sostanzialmente, dal 1965, la vecchia

in-dagine. La nuova rilevazione, infatti,

è

estesa a tutte le categorie di industria

com-prese nei seguenti rami: Estrattive, Manifatturiere, Costruzioni ed installazione di

impianti, Energia elettrica, Gas ed Acqua. In particolare riguarda tutte le unità

lo-cali (50.000 circa) che nell'ultima settimana del trimestre di riferimento occupano

almeno 10 dipendenti (5 nel ramo delle costruzioni). Inoltre, in concomitanza con

le modifiche apportate alla rilevazione,

è

stata effettuata la riclassificazione di

tut-te le unità locali in seguito all'adozione, da partut-te di tale Ministut-tero, della

classifi-cazione ufficiale delle attività economiche.

Occupati alle dipendenze assicurati all'INAM

Le notizie relative agli assicurati sono desunte dall'INAM in base a

documen-ti di carattere amministradocumen-tivo. Al fine di udocumen-tilizzare anche tale fonte di

informazio-ne l'ISTAT ha classificato, quando possibile, le

«

categorie professionali

»,

nelle

quali l'INAM suddivide i propri iscritti, secondo le classi e i rami di attività

eco-nomiche.

Le tavole riportate nel presente volume si riferiscono soltanto agli iscritti

principali, titolari del diritto primario ed escludono i familiari

il

cui titolo alla

assistenza deriva dal diritto dell'iscritto principale.

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