Le distanze in astrofisica
1. Metodi dire+ (trigonometrici) 2. Metodi indire+:
a. Indicatori primari (Validi fino a galassie vicine):
• Spe=roscopici
• Candele standard: Cefeidi
• Candele standard: Supernovae di Apo Ia
b. Indicatori secondari (Validi su scala intergala+ca)
• Funzioni di Luminosità
• Relazioni “dinamiche”: Tully-‐Fisher et al.
• Legge di Hubble
Non abbiamo un unico “metro” in grado di coprire distanze che si estendono su molA ordini di grandezza…
E oltre… (Gpc)
A ogni ordine di distanze corrisponde un insieme di metodi di misura, quasi tu+ indire1
Ogni metodo deve essere calibrato
mediante il metodo precedente,
Pertanto ogni errore in un metodo si
ripercuote in quelli successivi
Dire=o: Parallasse trigonometrica
Parsec (Parallasse Secondo): la distanza a cui il raggio dell’orbita terrestre (1 AU) so=ende un angolo di 1 secondo d’arco = 3.0857 10
16m = 3.2615 ly
La misura dell’angolo di parallasse (in secondi d’arco) ci fornisce immediatamente la distanza in pc
Tu=e le stelle hanno una parallasse inferiore a 1” ! Prima misura: Bessel nel 1838, 61 Cygni: 0.292” !
Satellite Hipparcos: circa 300 pc
Dire=o: Parallasse secolare
UAlizza il fa=o che il Sole si muove (con una velocità di circa 4.1 AU/yr ≈ 19 Km/s) Più si allungano i tempi più la “base” aumenta
Δθ = V
Ssin λ ⋅ Δt
d ⇒ Δθ
Δt = V
Ssin λ
d ⇒ d = V
Ssin λ
θ Si misurano le velocità
angolari – arcsec/yr -‐
(meglio mediando su molte stelle per ridurre l’effeCo dei moD propri)
λ
Δθ
D = V
SΔt V
S
V
Ssin λ ⋅ Δt d
t0 t