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PROCEDURA AUTORIZZATIVA AI SENSI DELL'ART. 27 BIS, COMMA 1 DEL D.LGS. N. 152 DEL 03/04/2006 E SS.MM.II. E DELL'ART. 111 DEL R.D. N.

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(1)

PROGETTISTI COMMITTENTE:

Ing. Laura Cilia Arch. Laura Baragiola Ing. Giovanni Burrometo

SOCIETA' DI SVILUPPO:

Lineanove S.r.l.

Via G. Falcone 109 RAGUSA (RG) - 97100 P.IVA 01693080887

PROGETTO DEFINITIVO

ELABORATO

PROGETTO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU SUOLO GRID-CONNECTED DI POTENZA NOMINALE COMPLESSIVA PARI A 14,56 MWp, COSTITUITO DA DUE LOTTI (4.704,70 kWp LOTTO 1 E 9.861,54 kWp LOTTO 2), DENOMINATO

"BONINCONTRO", DA REALIZZARE SUI TERRENI AGRICOLI SITI IN C.DA BONINCONTRO s.n.c. NEL COMUNE DI VITTORIA(RG), CENSITI AL C.T. AL FG. 25 P.LLE 9-10-11-28-29-30-31-32-33-34-40-41-42-43-44-52-55-57-59-60-63 -64-65-66-68-92-93-94-95-96-97-98-99, FG. 26 P.LLE 75-85-95-130-131-133-

134-135-136-137-138- 180- 181-210-212-214.

PROVINCIA DI RAGUSA

Solar Italy XIII S.r.l.

Galleria San Babila, 4/B MILANO (MI) - 20122 P.IVA 10502900961

T0736605

livello prog. GOAL Tipo documento N° elaborato N° foglio tot. fogli Nome file Data Scala

11/06/2020 1

PD

DATA

REV. DESCRIZIONE

REVISIONI

ESEGUITO VERIFICATO APPROVATO PROCEDURA AUTORIZZATIVA AI SENSI DELL'ART. 27 BIS, COMMA 1 DEL D.LGS. N. 152 DEL 03/04/2006 E SS.MM.II.

E DELL'ART. 111 DEL R.D. N. 1775/1933

Relazione Tecnica Elettrica

8 - -

REL

(2)

PROVINCIA DI RAGUSA

OGGETTO: PROGETTO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO GRID-CONNECTED SU SUOLO DI POTENZA NOMINALE COMPLESSIVA PARI A 14,56 MWp, DENOMINATO "BONINCONTRO", DA REALIZZARE SUI TERRENI AGRICOLI SITI IN C.DA BONINCONTRO s.n.c. NEL COMUNE DI VITTORIA (RG)

RELAZIONE TECNICA

DITTA: SOLAR ITALY XIII s.r.l.

GALLERIA SAN BABILA N. 4/B CAP 20122 MILANO (MI) P.I. 10502900961

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2 INDICE

1. PREMESSE ... 4

DEFINIZIONI ... 6

1.1 RETE ELETTRICA ... 6

1.2 IMPIANTO FOTOVOLTAICO ... 7

2. UBICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO ... 10

2.1 DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO ...11

2.2 MODULI FOTOVOLTAICI ...12

2.3 STRUTTURE DI SOSTEGNO ...15

2.4 INVERTER ...18

2.5 QUADRI DI PARALLELO STRINGHE ...23

2.6 CABINA UTENTE E CABINA DI SMISTAMENTO ...25

2.7 COLLEGAMENTI ELETTRICI ...27

2.8 SERVIZI AUSILIARI ...28

2.9 STRUMENTI DI MISURA ...28

3. DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO DI RETE PER LA CONNESSIONE ... 30

4. SCELTA E DIMENSIONAMENTO DEI CAVI MT ... 32

5. CONDIZIONI DI POSA DI CAVI MT E INTERFERENZE SOTTOSERVIZI ... 34

6. CABINA DI CONSEGNA ENTE DISTRIBUTORE ... 37

7. TARGHE E SEGNALETICA DI SICUREZZA... 42

8. TERMINALI E GIUNTI ... 42

9. CAMPI ELETTROMAGNETICI ... 43

10. IMPIANTO DI UTENZA PER LA CONNESSIONE ... 43

11. IMPIANTO DI TERRA ... 43

12. PROVVEDIMENTI PER LA PROTEZIONE ... 46

(4)

3

12.1 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI ...46

12.2 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI ...46

13. IMPIANTO DI TERRA ... 47

14. NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO ... 48

(5)

4 1.

PREMESSE

La Società “SOLAR ITALY XIII S.R.L.” rappresentata dal Sig. Raffaele Galatà, in qualità di Legale Rappresentante, residente per la carica presso la sede legale sita in Galleria San Babila n. 4/B, CAP 20122 Milano (MI), P. IVA 10502900961, intende realizzare un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica, da allocare sui terreni agricoli siti in Contrada Bonincontro nel comune di Vittoria, in provincia di Ragusa, in adempimento alle disposizioni di legge del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (P.A.U.R.), ai sensi dell’art. 27 bis del D.

Lgs. n. 152 del 03/04/2006 e s.m.i. e delle Delibere AEEG n°90/07 e n°99/08 (TICA) e s.m.i.

In relazione a quanto sopra la Società LINEANOVE S.r.l. con sede in Ragusa, via G. Falcone n. 109, P. IVA 01693080887, PEC: lineanove@pec.it, avvalendosi di professionisti esterni, ha svolto la progettazione preliminare e definitiva dell’impianto solare fotovoltaico, della potenza nominale di 14.566,24 kWp compresi gli adempimenti tecnico – amministrativi necessari alla sua realizzazione.

Si chiarisce che il valore di Potenza nominale sopra indicato ovvero 14.560,00 kWp è riferito al valore di Potenza in DC del generatore elettrico fotovoltaico e la potenza in immissione sarà pari a 12.475 kW (lotto 1 di potenza pari a 4000 kW e lotto 2 con potenza pari a 8475 kW).

Sinteticamente l’impianto Fotovoltaico grid connected da realizzare sarà del tipo retrofit ad inseguimento automatico su un asse, suddiviso su due lotti (Lotto 1 e Lotto 2) composti complessivamente da 1192 stringhe con 26 moduli, per un numero totale di n° 30.992 moduli fotovoltaici di potenza nominale pari a 470 Wp,, pertanto la potenza nominale DC per il lotto 1 è pari a 4704,70 kWp, per il lotto 2 è pari a 9.861,54 kWp corrispondenti alla potenza complessiva dell’impianto pari a 14.566,24 kWp.

Le predette stringhe, saranno posizionate su strutture ad inseguimento mono-assiale, distanziate le une dalle altre, in direzione Est-Ovest, di circa 5 m (interasse strutture).

La conversione da continua in alternata, verrà effettuata per mezzo di n° 11 inverter (n° 8 per il lotto 1 e n° 3 Inverter per il lotto 2) disposti in modo da assicurare il miglior funzionamento relativo all’accoppiamento inverter-stringa.

Infine, verranno effettuate tutte le connessioni degli inverter dall’interno della cabina di trasformazione di riferimento (cab. A, cab. B del lotto 1 e cab A, cab. B, cab. C del lotto 2) fino alle cabine di ricezione del lotto corrispondente e successivamente alla cabina utente del lotto di appartenenza (una per ciascun lotto) che a sua volta verrà collegata alla cabina di consegna prevista

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5 da E-distribuzione, la quale permetterà l’immissione dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico sulla rete del distributore tramite realizzazione di due nuove cabine di consegna, collegate in antenna da cabina primaria AT/MT “VITTORIA”.

L’impianto in progetto attuerà la cessione dell’energia elettrica in rete secondo cui l'energia prodotta dal gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata, verrà interamente immessa in rete al netto di quella necessaria per i servizi di centrale.

La progettazione dell’impianto fotovoltaico e delle opere connesse alla costruzione ed all’esercizio dell’impianto è stata condotta prevedendo in particolare l’attuazione di misure di mitigazione ambientale, consistenti nella realizzazione di una fascia perimetrale a verde, costituita da specie arboree autoctone e/o storicizzate poste a schermatura dell’impianto.

(7)

6

DEFINIZIONI

1.1 RETE ELETTRICA

 Distributore: Persona fisica o giuridica responsabile dello svolgimento di attività e procedure di distribuzione di cui è proprietaria.

 Punto di consegna: Il punto di confine tra la rete del distributore e la rete di utente, dove l’energia scambiata con la rete del distributore viene contabilizzata e dove avviene la separazione funzionale tra rete del distributore e la rete di utente.

 Punto di consegna per utenti attivi: Il punto di consegna per gli utenti attivi si trova, dal punto di vista della rete del distributore, a monte dell’impianto di misura: quest’ultimo viene realizzato a carico dell’utente attivo che ne ha la completa responsabilità. Il punto di consegna è costituito dal confine tra impianto di rete per la connessione e impianto di utenza per la connessione. Tale punto è posizionato generalmente in prossimità del confine di proprietà degli impianti. Qualora l’impianto di rete per la connessione preveda sistemi di protezione, comando e controllo, deve essere previsto un fabbricato nel quale trovino posto i sistemi di protezione, comando e controllo delle apparecchiature ed equipaggiamenti funzionali al collegamento. Qualora il suddetto fabbricato sia realizzato in area di proprietà dell’Utente, l’accesso in sicurezza a tale fabbricato da parte del distributore deve essere garantito in ogni momento e senza preavviso.

 Punto di misura: Il punto di misura è il punto in cui è misurata l’energia elettrica immessa e/o prelevata dalla rete.

 Punto di connessione: Punto sulla rete del distributore dal quale, in relazione a parametri riguardanti la qualità del servizio elettrico che deve essere reso o richiesto, è alimentato l’impianto dell’Utente.

 Utente della rete del distributore (o utente): S oggetto che utilizza la rete del distributore per cedere o acquistare energia elettrica.

 Utente attivo: Soggetto che converte l’energia primaria in energia elettrica mediante impianti di produzione allacciati alla Rete di distribuzione.

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7 1.2 IMPIANTO FOTOVOLTAICO

 Angolo di inclinazione (o di tilt): Angolo di inclinazione del piano del dispositivo fotovoltaico rispetto al piano orizzontale (da IEC/TS 61836).

 Angolo di orientazione (o di azimut): L’angolo di orientazione del piano del dispositivo fotovoltaico rispetto al meridiano corrispondente. In pratica, esso misura lo scostamento del piano rispetto all’orientazione verso SUD (per i siti nell’emisfero terrestre settentrionale) o verso NORD (per i siti nell’emisfero meridionale). Valori positivi dell’angolo di azimut indicano un orientamento verso ovest e valori negativi indicano un orientamento verso est (CEI EN 61194).

 Campo fotovoltaico: Insieme di tutte le schiere di moduli fotovoltaici in un sistema dato (CEI EN 61277).

 Cella fotovoltaica: Dispositivo fotovoltaico fondamentale che genera elettricità quando viene esposto alla radiazione solare (CEI EN 60904-3). Si tratta sostanzialmente di un diodo con grande superficie di giunzione, che esposto alla radiazione solare si comporta come un generatore di corrente, di valore proporzionale alla radiazione incidente su di esso.

 Condizioni di Prova Standard (STC): Comprendono le seguenti condizioni di prova normalizzate (CEI EN 60904-3)

o Temperatura di cella: 25 °C ±2 °C;

o Irraggiamento: 1000 W/m2, con distribuzione spettrale di riferimento (massa d’aria AM 1,5).

 Condizioni di utilizzo a temperatura ambiente (NOCT): Comprende le seguenti condizioni ambientali per calcolare l’influenza della temperatura sulla potenza nominale

o Irraggiamento solare: 800 W/m2;

o Temperatura ambiente (dell’aria): 20 °C;

o Velocità dell’aria sul retro del modulo: 1 m/s;

o Modulo funzionante a vuoto.

 Dispositivo di interfaccia: Dispositivo installato nel punto di collegamento della rete di utente in isola alla restante parte di rete del produttore, sul quale agiscono le protezioni d’interfaccia; esso controlla il collegamento elettrico dell’uscita del gruppo di conversione alla rete di utente non in isola e quindi alla rete del distributore. Questo dispositivo permette, in condizioni normali, all’impianto fotovoltaico di funzionare in parallelo con la

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8 rete del distributore e quindi all’energia elettrica generata di fluire verso detta rete; esso comprende un organo di interruzione, sul quale agiscono le protezioni di interfaccia.

 Effetto fotovoltaico: Fenomeno di conversione diretta della radiazione elettromagnetica (generalmente nel campo della luce visibile e, in particolare, della radiazione solare) in energia elettrica mediante formazione di coppie elettrone-lacuna all’interno di semiconduttori, le quali determinano la creazione di una differenza di potenziale e la conseguente circolazione di corrente se collegate ad un circuito esterno.

 Gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata (o inverter):

Apparecchiatura, tipicamente statica, impiegata per la conversione in corrente alternata della corrente continua prodotta dal generatore fotovoltaico.

 Impianto (o Sistema) fotovoltaico: Impianto di produzione di energia elettrica, mediante l’effetto fotovoltaico; esso è composto dall’insieme di moduli fotovoltaici (Campo fotovoltaico) e dagli altri componenti, tali da consentire di produrre energia elettrica e fornirla alle utenze elettriche e/o di immetterla nella rete del distributore.

 Inseguitore della massima potenza (MPPT): Dispositivo di comando dell’inverter tale da far operare il generatore fotovoltaico nel punto di massima potenza. Esso può essere realizzato anche con un convertitore statico separato dall’inverter, specie negli impianti non collegati ad un sistema in c.a.

 Modulo fotovoltaico: Il più piccolo insieme di celle fotovoltaiche interconnesse e protette dall’ambiente circostante (CEI EN 60904-3).

 Potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) di un generatore fotovoltaico: Potenza apparente massima a cui un generatore elettrico o un trasformatore possono funzionare con continuità in condizioni specificate (kVA). Per generatori tradizionali ed eolici, come potenza nominale può essere indicata la potenza attiva del gruppo di generazione a cosφ nominale (turbina, convertitore, ecc.) (kW). Nel caso di generatori FV, la potenza attiva massima erogabile è limitata dalla potenza nominale dell’inverter, qualora questa sia minore della somma delle potenze STC dei moduli FV.

 Potenza effettiva di un generatore fotovoltaico: Potenza di picco del generatore fotovoltaico (espressa in Wp), misurata ai morsetti in corrente continua dello stesso e riportata alle Condizioni di Prova Standard (STC) secondo definite procedure (CEI EN 61829).

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9

 Potenza prodotta da un impianto fotovoltaico: Potenza di un impianto fotovoltaico (espressa in kW) misurata all’uscita dal gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata, resa disponibile alle utenze elettriche e/o immessa nella rete del distributore.

 Stringa fotovoltaica: Insieme di moduli fotovoltaici collegati elettricamente in serie per ottenere la tensione d’uscita desiderata.

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10 2.

UBICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO

Oggetto della presente relazione è la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza nominale di 14.566,24 kWp denominato “BONINCONTRO”.

Bonincontro, in territorio del comune di Vittoria, in provincia di Ragusa (Rg).

Di seguito vengono riportati i dati identificativi dell’ubicazione:

Tabella 1 – Dati ubicazione sito d’installazione

L’impianto fotovoltaico in progetto verrà installato sui terreni agricoli iscritti in Catasto Terreni al Foglio di Mappa 26 del Comune di Vittoria (Sez. A), particelle n. 75, 85, 95, 130, 131, 133, 134,

135, 136, 137, 138, 180, 181, 210, 212, 214 e Foglio di Mappa 25, particelle n. 9, 10, 11, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 40, 41, 42, 43, 44, 52, 55, 57, 59, 60, 63, 64, 65, 66, 68, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99.

L’impianto di rete per la connessione verrà realizzato presso contrada Bonincontro, nel comune di Vittoria (Rg).

LOTTO 1

Coord. geografiche Lat. 36° 59’ 57'' N Long. 14° 31' 19' 'E Altitudine 196 mt s.l.m.

Superficie Ha 9 are 89 ca 65 (98.965 mq) LOTTO 2

Coord. geografiche Lat. 37° 00' 15'' N Long. 14° 31' 00'' E Altitudine 194 mt s.l.m.

Superficie Ha 20 are 93 ca 68 (209.368 mq)

(12)

11 2.1 DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO

La presente relazione descrive le scelte progettuali previste per la realizzazione di un impianto fotovoltaico grid – connected di tipo retrofit ad inseguimento automatico su un asse, della potenza nominale di picco di circa di 14.566,24 kWp.

Lo stesso avrà le seguenti caratteristiche tecniche (vedi elaborato - Planimetria dell’impianto fotovoltaico e recinzione metallica perimetrale).

La consistenza dell’impianto in oggetto si può sintetizzare nei seguenti sistemi:

 Sistema di generazione o campo fotovoltaico (moduli e strutture di sostegno)

 Sistema di conversione (inverter) e trasformazione;

 Sistema d’interfaccia tra l’impianto fotovoltaico e la Rete (Cabina di consegna e cabina utente).

L’impianto sarà costituito da 1192 stringhe da 26 moduli ciascuna, per un numero complessivo di n°

30992 moduli fotovoltaici del tipo JINKO SOLAR JKM470-7RL3 con una potenza nominale di picco pari a 470 Wp e pertanto si avrà una potenza nominale di picco pari a 14.566,24 kWp.

Le predette stringhe, saranno posizionate su strutture ad inseguimento mono-assiale, distanziate le une dalle altre, in direzione Est-Ovest, di circa 5 m (interasse strutture).

Si riporta di seguito una sintesi dei principali dati del progetto:

DATI IMPIANTO FV

POTENZA NOMINALE DI PICCO 14.566,24 kWp

NUMERO STRUTTURE AD INSEGUIMENTO AUTOMATICO SU UN ASSE 1192

NUMERO DI MODULI FOTOVOLTAICI PER STRUTTURA 26

NUMERO TOTALE DEI MODULI FOTOVOLTAICI 30.992

POTENZA NOMINALE MODULO FOTOVOLTAICO 470 Wp

NUMERO DI INVERTER 11

NUMERO DI QUADRI PARALLELO STRINGHE 64

Tabella 2 – Dati configurazione elettrica impianto

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12 La conversione della forma d’onda elettrica, da continua in alternata, verrà effettuata per mezzo di n° 7 inverter di tipo SMA Sunny Highpower 150-20, e n° 4 Inverter centralizzati di tipo SMA MV Power Station 3000 che saranno disposti in modo idoneo ad assicurare il miglior funzionamento relativo all’accoppiamento inverter-stringa.

In fase esecutiva la marca e la tipologia dei moduli e degli inverter potranno variare in relazione alla disponibilità nel mercato, fermo restando che non verrà apportata alcuna variazione alla potenza nominale di picco del generatore fotovoltaico.

Infine, verrà effettuata la connessione degli inverter alla propria cabina utente, la quale sarà a sua volta collegata alla propria cabina di consegna prevista da E-distribuzione, che permetterà l’immissione dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico nella rete del distributore.

2.2 MODULI FOTOVOLTAICI

I moduli fotovoltaici, costituenti il generatore fotovoltaico, sono delle apparecchiature contenenti una serie di celle fotovoltaiche in silicio mono-cristallino che costituiscono gli elementi sensibili alla luce nei quali avviene la conversione elementare di energia.

Tali celle, con i relativi collegamenti elettrici, sono assemblate (all’interno del modulo) su un supporto rigido in vetro solare temprato ad alta trasparenza con trattamento di superficie antiriflesso (vetro anteriore del modulo) avente la funzione di proteggere le celle stesse, oltre che di trasmettere la radiazione incidente alle celle con un’elevata trasmittanza.

Sul bordo del modulo è poi presente una cornice in alluminio anodizzato preforata, incollata con gomma siliconica; tale cornice è indispensabile per un’ulteriore protezione meccanica dei moduli e per fissare quest’ultimi, mediante bullonatura, alle strutture metalliche di sostegno.

In questa fase di progetto, verranno presi in considerazione i moduli monocristallini del produttore JA SOLAR.

In particolare, verrà utilizzato il modello JINKO SOLAR JKM470-7RL3 della potenza di nominale di picco pari a 470 Wp, con dimensioni di 2182 x 1029 x 40 mm ed un peso di 25,1 kg circa.

Riepilogando l’impianto fotovoltaico avrà una potenza nominale di picco pari a 14.566,24 kWp.

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13 Le caratteristiche tecniche dei moduli fotovoltaici previsti in progetto sono riportate nelle seguenti figure:

Fig. 1 - Caratteristiche tecniche moduli fotovoltaici

(15)

14 Fig. 2 - Caratteristiche tecniche moduli fotovoltaici

(16)

15 2.3 STRUTTURE DI SOSTEGNO

Per struttura di sostegno di un generatore fotovoltaico, si intende un sistema costituito dall’assemblaggio di profili metallici, in grado di sostenere e ancorare al suolo una struttura raggruppante un insieme di moduli fotovoltaici, nonché di ottimizzare l’esposizione di quest’ultimi nei confronti della radiazione solare.

In particolare, i moduli fotovoltaici verranno montati su strutture di sostegno ad inseguimento automatico su un asse (tracker monoassiali) del produttore SOLTIGUA modello iTracker e verranno ancorate al terreno mediante paletti di fondazione infissi nel terreno naturale esistente sino ad una profondità di 1,6 m circa.

Le strutture di sostegno saranno distanziate con un interasse, le une dalle altre, in direzione est- ovest, di circa 5 m in modo da evitare fenomeni di ombreggiamento reciproco, che si manifestano nelle primissime ore e nelle ultime ore della giornata.

iTracker è un inseguitore orizzontale ad asse singolo (nord-sud), a fila singola; può contenere 1 modulo fotovoltaico in verticale o 2 moduli in configurazione orizzontale ed in particolare verrà utilizzata la modalità con singolo modulo in verticale.

Fig. 3 - Inseguitore mono-assiale “SOLTIGUA - iTracker”

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16 Ogni tracker si muove indipendentemente dagli altri, guidati dal proprio sistema di guida; le seguenti figure mostrano le posizioni estreme, la posizione assunta al mezzogiorno solare e gli intervalli di rotazione.

Fig. 4 - Tracker monoassiali “SOLTIGUA - iTracker” - posizioni

Fig. 5 - Tracker monoassiali “SOLTIGUA - iTracker” - intervalli di rotazione (le misure riportate in figure sono indicative)

L'intervallo di rotazione esteso di iTracker è 110 ° (-55 °; + 55 °) e consente rendimenti energetici più elevati rispetto all'indice di riferimento del settore (-45 °; + 45 °).

iTrackerTM massimizza la densità di potenza sull'area di terra disponibile, aumentando la capacità di picco installabile fino al 14% rispetto ad altri inseguitori.

(18)

17 Fig. 6 - Simulazione di funzionamento

Tali strutture verranno fissate su pali di fondazione denominati “pali battuti”; il loro dimensionamento verrà calcolato, dal punto di vista statico, in base al progetto e sarà stabilito definitivamente a seconda delle condizioni del suolo e dell’ubicazione. La profondità d’infissione di tali strutture verrà accuratamente valutata mediante prove dirette condotte in situ mediante dinamometro; tali prove consisteranno nella valutazione delle condizioni di rottura per taglio del terreno di sedime, raggiunte applicando una forza orizzontale in testa all’elemento e nella verifica allo sfilamento.

L’utilizzo dei “pali battuti” consente l’ancoraggio delle strutture di sostegno dei moduli, determinando un impatto trascurabile sul terreno rispetto alle strutture di fondazione convenzionali (plinti in c.a.).

Questa tecnica presenta numerosi vantaggi, quali:

 l’immediata utilizzazione dell’opera, che potrà essere direttamente sottoposta al carico;

 la stabilità e durevolezza dell’intervento, grazie alle operazioni di ancoraggio;

 l’economicità e compatibilità ambientale dell’intervento, riducendo al minimo il disturbo e l’occupazione del suolo, rispetto alle strutture di fondazione convenzionali (plinti e platee di fondazione);

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18 2.4 INVERTER

Il gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata (o inverter) effettua la conversione della forma d’onda elettrica, da continua in alternata, trasferendo la potenza del generatore fotovoltaico alla rete del distributore.

Gli inverter scelti sono del produttore SMA, precisamente di due modelli, N° 7 del Sunny Highpower 150-20, (utilizzati per il lotto 1), N° 4 del modello centralizzato MV Power Station 3000 (n° 1 per il Lotto 1 e n°3 per il lotto 2).

Fig. 7 - Sunny Highpower 150-20

Fig. 8 - MV POWER STATION 3000

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19 Gli inverter utilizzati sono in grado di seguire il punto di massima potenza del proprio campo fotovoltaico sulla curva I-V caratteristica (funzione MPPT) e costruiscono l’onda sinusoidale in uscita con la tecnica PWM, così da ottenere l’ampiezza delle armoniche entro valori stabiliti dalle norme.

Tali inverter sono idonei a trasformare la corrente continua prodotta dalle celle solari in corrente alternata utilizzabile e compatibile con la rete, in conformità ai requisiti normativi tecnici e di sicurezza applicabili.

I valori della tensione e della corrente di ingresso di queste apparecchiature sono compatibili con quelli dei rispettivi campi fotovoltaici. Di seguito si riportano le tabelle con le configurazioni elettriche:

Configurazione elettrica impianto FV "BONINCONTRO"

Potenza impianto [kWp] 14.566,24

N° Stringhe 1.192

N° Moduli per stringa 26

N° Totale moduli 30.992

Potenza modulo [Wp] 470

N° Inverter 11 ( 4 MV POWER STATION 3000 + 7 Sunny Highpower 150-20)

N° Quadri parallelo stringa 64

Tabella 2 - Suddivisione stringhe DC - Quadri di Parallelo Stringhe Inverter

Fig. 9 – Configurazione elettrica impianto fotovoltaico (Lotto 1)

Potenza impianto [kWp]

N° Stringhe N° Moduli per N° Totale moduli Potenza modulo [Wp]

N° Inverter N° Quadri parallelo stringa

INVERTER B1 B2 B3 B4 B5 B6 B7

Marca SMA Marca

Modello MV POWER

STATION 3000 Modello

N° stringhe 287 N° stringhe 14 14 14 14 14 14 14

Potenza DC [kWp] 3507,14 Potenza DC

[kW] 171,08 171,08 171,08 171,08 171,08 171,08 171,08 N° Quadri da 24

ingressi 15 N° Quadri da 16

ingressi 1 1 1 1 1 1 1

N° Quadri N° Ingressi N° Quadri 1 1 1 1 1 1 1

13 19 N° Ingressi 14 14 14 14 14 14 14

2 20

Totale stringhe 287 Totale stringhe

22

INVERTER A

SMA Sunny Highpower 150-20

Suddivisione ingressi quadri Suddivisione ingressi quadri

98 385

26 10010

470

8 ( 1 MV POWER STATION 3000 + 7 Sunny Highpower 150-20)

LOTTO 1

4704,7

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20 Fig. 10 – Configurazione elettrica impianto fotovoltaico (Lotto 2).

Potenza impianto [kWp]

N° Stringhe

N° Moduli per stringa N° Totale moduli Potenza modulo [Wp]

N° Inverter

N° Quadri parallelo stringa

Marca SMA Marca

Modello MV POWER STATION 3000Modello

N° stringhe 269 N° stringhe

Potenza DC [kWp] 3287,18 Potenza DC [kWp]

N° Quadri da 24 ingressi 14 N° Quadri da 24 ingressi

N° Quadri N° Ingressi N° Quadri

11 19 11

3 20 3

Totale stringhe 269 Totale stringhe 269 Totale stringhe 269

19 11 19

20 3 20

Suddivisione ingressi quadri Suddivisione ingressi quadri Suddivisione ingressi quadri N° Ingressi N° Quadri N° Ingressi 3287,18

14 N° Quadri da 24 ingressi 14

INVERTER A INVERTER B INVERTER C

SMA Marca SMA

MV POWER STATION 3000 Modello MV POWER STATION 3000

269 N° stringhe 269

3287,18 Potenza DC [kWp]

20982 470

3 42

LOTTO 2

9861,54 807

26

(22)

21 Nella seguente figura si riporta la scheda tecnica degli inverter che verranno utilizzati:

Fig. 11 - Scheda tecnica inverter Sunny High POWER 150-20

(23)

22 Fig. 12 - Scheda tecnica inverter MV Power Station 3000

(24)

23 I gruppi di conversione appena descritti verranno connessi ad un unico trasformatore della corrispondente cabina di trasformazione (Cab. A/Cab. B del lotto 1 e Cab. A/Cab. B/Cab. C del lotto 2), i cui rispettivi valori di tensione e frequenza in uscita sono compatibili con quelli della rete alla quale viene connesso l’impianto, in questo caso quelli della rete di distribuzione gestita da E- Distribuzione.

2.5 QUADRI DI PARALLELO STRINGHE

La realizzazione dell’impianto prevede l’installazione di quadri elettrici che effettuano il parallelo delle stringhe, ciascuno contenente le apparecchiature di manovra e protezione (sezionatori sotto carico, fusibili, scaricatori di tensione). Tale quadro, detto anche DC Combiner, ha la funzione di proteggere e sezionare le stringhe dei moduli installati e viene realizzato con grado di protezione non inferiore a IP54, adatto per essere posizionato all’esterno.

Fig. 13 – Quadro di parallelo stringhe (DC Combiner)

(25)

24 Come detto, i quadri sono posizionati all’esterno, in prossimità delle strutture di sostegno, in maniera baricentrica rispetto alle stringhe raccolte. Per l’impianto verranno utilizzati n. 15 quadri da 24 ingressi e n. 7 da 16 ingressi (per il lotto 1), e n. 42 quadri 24 ingressi per il lotto 2, complessivamente sono previsti in totale n. 64 quadri DC combiner.

Fig. 14 - Scheda tecnica quadro di parallelo stringhe

(26)

25 2.6 CABINA UTENTE E CABINA DI SMISTAMENTO

L’impianto effettuerà la cessione totale dell’energia prodotta, a meno di quella impiegata per i servizi ausiliari, necessari al funzionamento di alcuni dispositivi (illuminazione, allarme, idropompe, etc..) per i quali è stato riservato un apposito montante (per ciascun lotto di impianto) per effettuare il prelievo di energia dal punto di connessione.

La cabina utente (una per ciascun lotto) realizza l’interfaccia tra la linea in MT proveniente dal campo fotovoltaico ed i dispositivi di manovra e sezionamento dell’ente distributore, collegati alla rete di distribuzione in MT.

All’interno della cabina utente verrà installato un dispositivo generale a protezione della linea montante principale, (come previsto dalla norma CEI 0-16), che alimenta la cabina di smistamento (di seguito descritta) così composto:

 n° 1 scomparto per la derivazione di una terna di TV protetti con un IMS combinato con fusibili;

 n° 2 scomparti per il sezionamento e protezione delle linee che alimentano le due cabine di ricezione appartenenti a ciascun lotto ;

Invece all’interno delle due cabine di ricezione sono installati i dispositivi di interruzione e sezionamento per alimentare i servizi ausiliari e le due cabine di trasformazione A e B appartenenti al singolo Lotto di riferimento.

Il quadro di MT sarà composto da:

 n° 1 scomparto per il sezionamento e protezione della linea che alimenta la cabina di trasformazione A;

 n° 1 scomparto per il sezionamento e protezione della linea che alimenta la cabina di trasformazione B;

 n° 1 scomparto per il sezionamento e protezione della linea che alimenta la cabina dei servizi ausiliari;

La cabina di trasformazione “A” del Lotto 1 e le Cabine “A”, “B”, “C” del Lotto 2 sono costituite da un quadro MT avente le seguenti apparecchiature:

 n° 1 scomparto contente il sezionatore generale dell’impianto fotovoltaico con funzione di protezione Trafo;

 Trasformatore MT/BT, 20000/655 V, di potenza 3000 kVA, Vcc 7,5%;

(27)

26 La cabina di trasformazione B del Lotto 1, è costituita da un quadro MT avente le seguenti apparecchiature:

 n° 1 scomparto contente il sezionatore generale dell’impianto fotovoltaico con funzione di protezione trafo;

 Trasformatore MT/BT, 20000/600 V, di potenza 1000 kVA, Vcc 6%;

Per maggiori dettagli e la descrizione dei componenti costituenti gli scomparti vedasi lo schema elettrico.

Nelle cabine utente e ricezione sono presenti oltre ai dispositivi di sezionamento ed interruzione, anche i sistemi di protezione previsti dalla norma CEI 0-16 che devono contribuire alla sicura individuazione degli elementi guasti del sistema elettrico ed alla loro conseguente esclusione.

L’utente deve quindi installare il sistema di protezione associato al Dispositivi di Montante (installato in cabina utente), che prende il nome di Sistema di Protezione Generale (SPG) che è composto da:

-Trasduttori di corrente di fase e di terra -Relè di protezione con relativa alimentazione -Circuiti di apertura dell’interruttore

I valori di regolazione minimi vengono impostati dall’utente sulla base di quanto comunicato dal Distributore.

Inoltre, essendo un impianto di produzione, deve essere presente sul montante generale, un Dispositivo Di Interfaccia (DDI) che sia in grado di assicurare la separazione dell’impianto dell’utente in caso di perdita di rete.

A tale dispositivo è associato il Sistema di Protezione d’Interfaccia (SPI) che agendo sull’interruttore, separa l’impianto FV dalla rete in caso di mancanza dell’alimentazione sulla rete o in caso di guasto sulla linea MT.

L’uscita del quadro MT, presente in cabina utente, è collegata con lo scomparto utente presente nel vano E-distribuzione della cabina di consegna, dove si trova il punto di consegna E-Distribuzione così come previsto nella STMG.

Le cabine utente e le cabine di consegna E-Distribuzione per i due lotti sono poste quasi adiacenti, invece le cabine di ricezione saranno a ridosso della recinzione dell’impianto di produzione, all’interno del campo come le altre cabine di trasformazione/conversione, in modo da minimizzare le perdite di corrente.

(28)

27 2.7 COLLEGAMENTI ELETTRICI

La tensione nominale dei cavi elettrici impiegati deve essere superiore alla tensione del sistema elettrico, nel caso specifico deve essere superiore alla tensione massima del generatore FV, per la parte in continua e 12/20 kV per la parte in media tensione.

I cavi del tipo “solare”, H1Z2Z2-K, possono essere impiegati per impianti fino a 1500 V c.c.

La massima tensione del generatore FV è pari a 1479 V (sistema isolato da terra), corrispondente alla massima tensione di stringa; la Voc dei moduli presa in considerazione per il calcolo è quella riferita alla minima temperatura ( -10 °C).

I cavi H1Z2Z2-K sono progettati per l’impiego e l’interconnessione dei vari elementi in impianti fotovoltaici per la produzione di energia. Possono essere installati sia all’interno che all’esterno in posa fissa o mobile (non gravosa), senza protezione. Posa possibile anche in canaline e tubazioni in vista o incassate. Adatti anche per posa direttamente interrata o in tubi interrati secondo le prescrizioni della norma CEI 11-17.

I cavi impiegati per il collegamento tra i moduli di stringa, posati nella parte posteriore dei moduli stessi, tengono conto che la temperatura del cavo può raggiungere anche 70 °C.

Tali cavi, che formano la singola stringa, verranno quindi raccolti nei quadri di parallelo stringa posizionati in prossimità delle strutture in posizione baricentrica.

L’uscita di tali quadri invece, verrà connessa, utilizzando cavi del tipo ARG16R16 0,6/1 kV posati in cavidotti interrati, all’ingresso dei rispettivi inverter. Tutti i cavi saranno a norma CEI 20-13, CEI EN 60332-1-2, marchiatura I.M.Q., colorazione delle anime secondo norme UNEL.

Infine, i cavi che collegano la cabina di smistamento alla cabina utente, saranno del tipo ARE4H5EX ad elica visibile, con isolamento 12/20 kV. Anche questi cavi saranno posati in cavidotti interrati. Le sezioni dei cavi utilizzati sono riportate nello schema elettrico.

Per non compromettere la sicurezza di chi opera sull’impianto durante la verifica o l’adeguamento o la manutenzione, i conduttori avranno la seguente colorazione:

 Conduttori di protezione: giallo-verde (obbligatorio)

 Conduttore di neutro: blu chiaro (obbligatorio)

 Conduttore di fase: grigio / marrone / nero

 Conduttori per circuiti in c.c: rosso-nero

(29)

28 2.8 SERVIZI AUSILIARI

L'impianto avrà anche dei servizi ausiliari composti essenzialmente dalle apparecchiature elettriche proprie alle cabine, quelle necessarie alla sorveglianza e al monitoraggio del parco stesso.

Le principali apparecchiature da alimentare nelle cabine sono: illuminazione, monitoraggio impianto, ventilazione trasformatori, UPS, servizi inverter, telecamera per tvcc, sensori antifumo, antiallagamento e antintrusione.

Per quanto riguarda la sorveglianza verranno installate diverse telecamere fisse che sorvegliano il perimetro dell'impianto, su ogni telecamera verrà installato un faro nella direzione della stessa che si accende solo in presenza di un allarme.

Inoltre, si valuterà l’ipotesi di installare telecamere di tipo DOM a sorveglianza dell'intero impianto.

La protezione perimetrale include anche sistema antintrusione con sensori a micro-onde e infrarosso (opzionale) o eventuali altri sistemi con tecnologie diverse.

Verranno valutate eventuali installazioni di stazioni meteo, composte da: un tacoanemometro (misura della velocità del vento), un gonioanemometro (misura la direzione e velocità del vento), un barometro elettronico, un sensore temperatura-umidità, due piranometri di classe “secondary standard” in piano, un piranometro inclinato, un sensore di radiazione diffusa secondary standard in piano, due celle di riferimento, un datalogger.

Tutti i servizi ausiliari, per ciascun lotto, verranno alimentati da un trasformatore da 50kVA installato nella rispettiva cabina ausiliari appositamente dedicata.

2.9 STRUMENTI DI MISURA

Un impianto fotovoltaico collegato deve avere uno o più gruppi di misura per contabilizzare l’energia scambiata (sia prelevata, sia immessa) con la rete del Distributore.

Nel caso in cui il cliente produttore richieda che l’attività d’installazione e manutenzione del sistema di misura dell’energia elettrica scambiata con la rete sia svolta dall’Ente Distributore, verranno utilizzati i componenti unificati dell’ente stesso.

In particolare, in parallelo alla rete è necessario misurare l’energia fotovoltaica immessa in rete, mentre a discrezione del produttore è possibile inserire dei gruppi di misura per la rilevazione dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico o per l’energia necessaria ai vari servizi ausiliari del campo fotovoltaico, in base all’esigenze di monitoraggio e controllo dell’impianto stesso.

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29 Al fine di rilevamento dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e della ulteriore valorizzazione, relativa alla vendita, sarà necessario installare dei misuratori in grado di rilevare tali grandezze all’interno delle cabine inverter.

Invece, il gruppo di misura necessario al rilevamento dell’energia sia immessa che prelevata dalla rete si troverà nel vano misure della cabina di consegna di E-distribuzione e quindi nel punto di confine tra l’impianto di proprietà del produttore e la rete del distributore (E-distribuzione).

Altri gruppi di misura potranno essere inseriti a discrezione del produttore in base alle esigenze di monitoraggio e controllo dell’impianto stesso.

Nella cabina utente verrà installato un gruppo di misura di classe 0,2 per la misura dell'energia prodotta dall'intero impianto, oltre che i contatori UTF per il controllo del consumo del trasformatore dei servizi ausiliari.

(31)

30 3. DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO DI RETE PER LA CONNESSIONE

Le caratteristiche dell’impianto di rete per la connessione sono riportate nella soluzione tecnica fornita da E-Distribuzione (prot. OUT-03/04/2020-0267899), la quale prevede che il lotto di impianti sarà allacciato alla Rete di Distribuzione tramite realizzazione di due nuove cabine di consegna, collegate in antenna da cabina primaria AT/MT “VITTORIA”. In particolare, per la connessione dell’impianto alla rete esistente, la soluzione fornita, prevede:

- Realizzazione di due tratti di linea MT a 20 kV in cavo interrato in Al 3x185 mmq (circa 4000 m), con posa su strada asfaltata (doppia terna nello stesso scavo), per alimentare ciascuno la nuova cabina di consegna relativa ad ogni lotto ;

- Posa sotterranea di fibra ottica lungo lo stesso percorso dei cavi di alimentazione MT precedenti (circa 4000 m);

- Posa di n° 2 cabine di consegna (una per ciascun lotto)realizzata in conformità agli standard di E-DISTRIBUZIONE (specifica DG2092 ed. 3);

- Allestimento delle apparecchiature elettriche di manovra e di misura in media tensione nelle due cabine di consegna per realizzare la soluzione di connessione;

- Allestimento di n° 2 UP e n° 2 moduli GSM per l’eventuale telecomando degli “IMS” delle due cabine di consegna.

Si precisa che l’attestazione della linea di connessione alla cabina primaria AT/MT “VITTORIA”, avverrà mediante la predisposizione di due interruttori MT direttamente all’interno di tale cabina.

Tale intervento sarà eseguito da E-Distribuzione.

Nella figura seguente è rappresentato uno stralcio della CTR della zona su cui sono riportati:

2 Area Impianto;

3 Tracciato Elettrodotto interrato di connessione;

4 Punto di connessione;

5 Punto di consegna;

(32)

31 Fig. 15 – Stralcio CTR con indicazione del punto di connessione e del punto di consegna

(33)

32 4. SCELTA E DIMENSIONAMENTO DEI CAVI MT

Per la scelta delle caratteristiche dei cavi di collegamento si fa riferimento alla STMG, che prevede l’utilizzo di un cavo interrato MT del tipo tripolare ad elica visibile con conduttori in alluminio aventi isolamento estruso (XLPE), con schermo in nastro di alluminio avvolto a cilindro longitudinale, impiegato per linee interrate entro tubo (vedi Figura seguente).

Fig. 16 – Cavo utilizzato per linea elettriche interrata entro tubo

La sezione, come descritto nella STMG, risulta pari a 185 mm2 ed avrà le caratteristiche elettriche e meccaniche riportate nella seguente tabella. Il cavo scelto è: CAVO ARE4H5EX 12/20 kV 3x(1x185)

Il tracciato del cavo interrato, costituente la parte di impianto di rete per la connessione, ha una lunghezza di circa 4000 m e va dalla cabina primaria AT/MT “VITTORIA” alla cabina di consegna, posizionata a circa 2000 m in linea d’aria dal sito di installazione del lotto di impianti fotovoltaici.

Il tracciato, costituito da una doppia terna di cavi (uno per ciascun lotto) nello stesso scavo, parte dalla cabina primaria AT/MT “Vittoria” e si sviluppa prima sulla strada provinciale SP 5 per poi proseguire lungo la strada provinciale SP 91 dove si trovano le due cabine di consegna.

Contestualmente alla posa del cavo interrato verrà prevista la posa della fibra ottica nello stesso scavo, che pertanto avrà la medesima lunghezza (unico cavo per la gestione dei due impianti).

Inoltre, le due cabine di consegna, posizionate una accanto all’altra, verranno tra loro collegate con un breve tratto di circa 10 m, per permettere un eventuale rialimentazione delle stesse in caso di guasto. Le due cabine di consegna verranno poi connesse alle rispettive cabine utente posizionate alle loro spalle (vedi elaborato grafico allegato).

(34)

33 Infine utilizzando lo stessa tipologia di cavo, verrà realizzato un ulteriore tracciato con doppia terna nello stesso scavo su strada asfaltata, a carico del produttore, per la connessione fino al sito di installazione del lotto di impianti fotovoltaici (vedi elaborati grafici allegati).

Fig. 17 – Cavo utilizzato per linea elettriche interrata entro tubo

(35)

34 5. CONDIZIONI DI POSA DI CAVI MT E INTERFERENZE SOTTOSERVIZI

Le due linee in cavo interrato verranno realizzate entro tubo corrugato serie pesante in canalizzazione indipendente.

Il dimensionamento della singola tubazione tiene conto del criterio generale per cui il diametro interno della stessa, deve essere almeno 1,4 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi contenuti.

Il cavo da posare ha un diametro esterno massimo di 78 mm per cui bisogna scegliere un cavidotto con diametro interno di almeno 110 mm: consultando la tabella dimensionale (qui sotto riportata) si ricava che è necessario almeno un cavidotto di diametro pari a 125 mm.

Per impiegare i materiali unificati E-Distribuzione favorire ulteriormente le condizioni di posa si sceglie un cavidotto del diametro nominale pari a 160 mm (prescrizione DS 4247).

Tabella 3 – Tabella dimensioni cavidotti

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35 Inoltre, per i cavi interrati le Norme CEI 11-17 prevedono una protezione meccanica che può essere intrinseca al cavo oppure supplementare, a seconda del tipo di cavo e della profondità.

Nel caso in questione, i cavi precedentemente scelti verranno interrati entro tubo tipo 450 N ad una profondità maggiore o uguale a 1 mt dal piano campagna.

Superiormente ai tubi deve essere previsto un nastro monitore riportante la scritta “E- DISTRIBUZIONE CAVI ELETTRICI”, posato ad almeno 20 cm dalla protezione del cavo ovvero il tubo (prescrizione E-Distribuzione DS 4285).

Nella figura seguente è riportata la sezione di scavo con posa di due tubi corrugati su strada asfaltata.

Figura 18 – Sezione scavo per posa di n°2 cavi MT su strada asfaltata

(37)

36 DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO IN FIBRA OTTICA

Le caratteristiche dell’impianto di rete in fibra ottica, così come definito dalla Guida per le connessioni alla rete elettrica di E-Distribuzione, sono definite nei documenti di Unificazione E- DISTRIBUZIONE e nelle prescrizioni Tecniche per la posa di canalizzazioni e di cavi in fibra ottica.

Le caratteristiche dei collegamenti in fibra ottica devono rispondere ai seguenti requisiti:

- Linee MT interrate

Utilizzo di cavo ottico dielettrico a 24 fibre ottiche per posa in tubazione rispondente alla tabella di unificazione ENEL DISTRIBUZIONE DCFO02. Il cavo in fibra ottica deve essere posato in canalizzazione realizzata sul tracciato del cavo elettrico mediante l’impiego di tritubo in PEHD e, dove necessario, di pozzetti in cls per consentire il tiro ed il cambio di direzione del cavo e l’alloggiamento dei giunti e della ricchezza di scorta del cavo. Le giunzioni interrate sul cavo in fibra ottica devono essere conformi alla specifica DM3301.

ATTRAVERSAMENTI E SOTTOSERVIZI

Per quanto riguarda il percorso di entrambe le linee di connessione, che sono tra loro affiancate, questo si svilupperà tutto su strada pubblica asfaltata, percorrendo la S.P. 5 e la S.P. 91 . Come indicato negli elaborati grafici, lungo il percorso, non si rilevano interferenze con infrastrutture sotterranee. Si dovrà tener conto delle interferenze che si possono avere all’interno della cabina primaria, con le altre linee interrate presenti. Nel successivo progetto esecutivo sarà riportato il dettaglio del percorso e gli eventuali accorgimenti per evitare tali interferenze.

In ogni caso durante la fase di posa dei cavi MT saranno prese tutte le precauzioni possibili per non danneggiare i cavi stessi e le tubazioni dei sottoservizi limitrofi con particolare riferimento al raggio di curvatura, alla temperatura di posa ed alle sollecitazioni a trazione.

(38)

37 6. CABINA DI CONSEGNA ENTE DISTRIBUTORE

Richiamando quanto riportato nella STMG di E-DISTRIBUZIONE la connessione avverrà tramite la realizzazione di due nuove cabine di consegna (secondo Specifica E-Distribuzione. DG-2092-ediz.

3).

Le cabine saranno composte ciascuna da un vano misure ed un vano ente distributore (E- DISTRIBUZIONE SpA), ed in quest’ultimo vano, il cui utilizzo sarà esclusivo di E-DISTRIBUZIONE SpA fino a quando sarà attivo il lotto di impianti ad esso collegato, verranno effettuati i collegamenti tramite le connessioni in antenna dalla cabina pimaria AT/MT “VITTORIA”.

Tale cabina è prevista per essere installata nelle situazioni di impianto in cui la rete di alimentazione è in cavo interrato. È provvista di una vasca di fondazione che consente il passaggio dei cavi MT, sopra la quale viene posizionato il box prefabbricato in c.a.v., come riportato nella figura:

Fig. 19 – Cabina di consegna

I box scelti, inoltre, sono dotati di un accesso diretto ed indipendente da strada pubblica, sia per il personale che per eventuali mezzi dell’ente distributore.

Le aperture garantiscono un grado di protezione e una ventilazione adeguati a circolazione naturale di aria tramite finestre e aspiratore eolico.

Le tubazioni di ingresso dei cavi verranno sigillate onde impedire la propagazione o l’infiltrazione di fluidi liquidi e gassosi. La struttura sarà adeguatamente impermeabilizzata, al fine di evitare allagamenti ed infiltrazioni di acqua.

I box scelti, di dimensioni 6,70 x 2,50 x 2,66 metri ciascuno, conterranno un vano “Locale E- distribuzione” ed un vano “Locale Misure” (vedi elaborato cabine piante e prospetti).

(39)

38 APPARECCHIATURE ELETTRICHE DI MANOVRA

I due vani “E-Distribuzione”, che costituiscono i “Punti di consegna” di ciascun lotto, verranno equipaggiati con apparecchiature elettriche di manovra di tipo prefabbricato con involucro metallico collegato a terra.

Le apparecchiature possono essere costituite da scomparti predisposti per essere accoppiati tra loro in modo da costituire un'unica apparecchiatura, o da un quadro isolato in SF6, conforme alla specifica tecnica ENEL DISTRIBUZIONE DY 802 o DY900.

In particolare, per quanto riguarda la soluzione di connessione prevista, gli organi di manovra per ciascuna cabina saranno costituiti da un quadro in SF6 (con IMS) 3LE (DY802), per cabine senza trasformazione, più Quadro Utente in SF6 DY808.

Figura 20 – Schema elettrico delle apparecchiature di manovra per ciascuna cabina di consegna

Pertanto, ciascuna cabina di consegna sarà dotata del quadro in SF6 (con IMS) 3LE (DY802). Tale tipologia di quadro permetterà l’eventuale connessione tra le due cabine costituenti il lotto di impianti. Da questo punto in poi gli impianti risultano indipendenti, infatti ciascuno avrà un proprio scomparto di consegna utente dedicato al relativo impianto fotovoltaico. Dal quadro utente si ha il collegamento in cavo, (Cu 95 mm2) dal Distributore al cliente (Dispositivo Generale).

Il collegamento tra gli scomparti verrà effettuato con le sbarre in dotazione agli stessi e forniti dal produttore ed inoltre tali scomparti verranno dotati di resistenze di riscaldamento (scaldiglie).

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39 I dispositivi TV (riduttori di tensione) e TA (riduttori di corrente) associati a ciascun gruppo di misura fiscale dell’energia saranno installati ed eventualmente manutenzionati, secondo quanto indicato nella richiesta di connessione, a cura di E-DISTRIBUZIONE

In ciascuna cabina di consegna occorrerà installare l’Unità Periferica di Telecontrollo (UP) che è un apparato installato nelle Cabine Secondarie equipaggiate per il Telecomando e l’RGDAT (Rivelatore di guasto direzionale e di assenza tensione).

Le caratteristiche principali sono la comunicazione e rilevazione dello stato degli IMS e degli interventi dei dispositivi rilevatori di guasto installati in corrispondenza delle linee da monitorizzare per renderli disponibili all’Unità Centrale.

Tutte le apparecchiature installate in ciascuna cabina secondaria (UP, IMS e Rilevatori di guasto) sono alimentate da un’apposita Stazione di energia a 24Vcc contenuta all’interno dell’UP.

Verranno quindi installate n° 2 UP che devono essere posizionate a muro, in posizione idonea per eventuali interventi di configurazione ed in modo da non pregiudicare interventi di manutenzione, sostituzione o ampliamento dei quadri MT, inoltre devono essere collegate all’impianto di terra della cabina tramite l’apposito bullone.

Di seguito le figure rappresentative dei dispositivi sopra descritti da installare ovvero:

Fig. 21 – Unità Periferica di telecontrollo

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40 Fig. 22 – RGDAT - Rivelatore di guasto direzionale e di assenza tensione

Nella cabina consegna sarà inoltre installato un quadro elettrico per servizi ausiliari di cabina MT/bt, matricola E-DISTRIBUZIONE 160145, unificazione DY 3016, di seguito la figura indicante le peculiarità e caratteristiche dello stesso:

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41 Figura 23 - Quadro elettrico servizi ausiliari

(43)

42 7. TARGHE E SEGNALETICA DI SICUREZZA

Entro le cabine di consegna saranno poste in posizione ben visibile opportune targhe segnaletiche di sicurezza al fine di segnalare i pericoli e le prescrizioni di sicurezza da adottare sia all’interno sia all’esterno delle stesse.

8. TERMINALI E GIUNTI

Gli accessori per cavi (terminali e giunti) sono costituiti da materiali compatibili con quelli del cavo utilizzato.

I terminali costituiscono l’estremità di un cavo e hanno la funzione di connessione dei conduttori in cavo con le apparecchiature MT ed avranno anche la funzione di sigillatura del cavo nonché di controllo del campo elettrico del cavo MT. Nel caso specifico è prevista la tipologia di terminale da interno per il collegamento allo scomparto MT in cabina di consegna e in cabina primaria.

I terminali avranno le seguenti caratteristiche:

- Tensione nominale 20 kV;

- Sezione 185 mm2;

- Tensione nominale di isolamento verso terra 12 kV;

- Tensione di prova a frequenza industriale 50 kV;

- Tensione di prova ad impulso 125 kV;

Verranno impiegati n° 12 terminali per interno (n° 6 per ciascun impianto del lotto) e precisamente:

 n° 6 per interno, per il collegamento agli scomparti di arrivo nelle 2 cabine di consegna;

 n° 6 per interno, per il collegamento agli interruttore MT da inserire per ciascun lotto in cabina primaria (a cura di E-Distribuzione)

Inoltre verranno impiegati n° 6 terminali per interno per connettere il cavo di collegamento tra le due cabine di consegna.

Infine, poiché ogni bobina di cavo MT ha una lunghezza di circa 300 m occorrerà ad ogni tale distanza eseguire delle giunzioni (giunti di battuta); nel nostro caso avendo una lunghezza di cavo di circa 4000 m, saranno necessarie circa 28 terne di giunti (14 per ciascun lotto)

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43 9. CAMPI ELETTROMAGNETICI

Premesso che la presenza dello schermo metallico rende praticamente trascurabile l’effetto del campo elettrico al di fuori del cavo stesso, l'attenzione va fissata sul campo magnetico generato dalla corrente trasportata dalla linea. La cordatura delle fasi del cavo (cavo ad elica visibile), come riportato dalla III edizione della norma CEI 11-17, introduce un’attenuazione del campo magnetico di entità tale da renderlo praticamente trascurabile già ad una distanza dall’asse dei conduttori superiore a circa due volte il passo di riunione delle fasi. Considerata la profondità di interramento del cavo MT, essa sarà dunque in linea con le normative vigenti in materia.

10. IMPIANTO DI UTENZA PER LA CONNESSIONE

Tale parte comprende le due linee elettriche MT che vanno dal punto di consegna di ciascun lotto al Dispositivo Generale presente nelle adiacenti cabine utente, che saranno costituiti secondo quanto prescritto dagli standard tecnici contenuti nella “guida per le connessioni alla rete elettrica di E-Distribuzione”, da una terna di cavi unipolari tipo RG7H1R 12/20 kV di sezione pari a 95 mm2. Tali cavi raggiungeranno le rispettive cabine utente tramite il passaggio interrato tra le vasche di fondazione relative alle cabine di consegna e cabine utente stessa ed avranno una lunghezza non superiore a circa 12 m.

11. IMPIANTO DI TERRA

L’impianto di terra da realizzare sarà unico per le due cabine di consegna.

L’impianto di messa a terra delle cabine è costituito da una parte interna di collegamento fra le diverse installazioni elettromeccaniche e da una parte esterna costituita da elementi disperdenti. Ogni massa presente in cabina, come anche lo schermo dei cavi MT del Distributore deve essere connesso all’impianto di terra dell’utente. In ogni caso l’impianto di messa a terra deve essere tale da assicurare il rispetto dei limiti delle tensioni di passo e di contatto previsti dalla norma CEI 11-1. L’impianto di messa a terra delle cabine viene sviluppato direttamente nell’ambito della realizzazione del manufatto civile. Tale criterio è stato adottato in quanto per tali cabine la rete di terra interna è compresa nella fornitura del fabbricato.

Nella sezione di seguito riportata è rappresentato un particolare costruttivo dell’impianto di terra esterno alla cabina tipo box, in particolare in questa figura si rappresenta con: 1 è il paletto di terra, 2 il conduttore in corda di rame da 35mm2, 3 il connettore a compressione e 4

(45)

44 il capicorda a compressione con attacco piatto a due fori per il paletto di terra.

Fig. 24 – Impianto di terra in cabina di consegna

Fig. 25 – Collegamento impianto di terra in cabina di consegna

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45 Fig. 26 – Collegamento impianto di terra esternamente alla cabina di consegna

Qualora ciò non sia sufficiente a causa dell’elevato valore della resistività del terreno in funzione della corrente di guasto monofase a terra e della tensione di contatto comunicati da E- Distribuzione, si può integrare l’impianto di terra con un secondo anello, passando così alla configurazione a doppio anello di terra o anello ampliato (vedi figura seguente).

Fig. 27 – Esempio di doppio anello di terra

L’esattezza delle dimensioni dell’impianto di terra nonché i relativi calcoli e le misure dirette con strumentazione saranno meglio descritte nella presentazione della documentazione di conformità alla CEI 0-16.

(47)

46 12.

PROVVEDIMENTI PER LA PROTEZIONE

12.1 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI

La protezione dai contatti diretti sarà conseguita con l’impiego di materiali e dispositivi idonei a garantire un adeguato isolamento e quindi a minimizzare il rischio di contatto diretto delle persone con parte attive dei circuiti.

È prevista l’adozione di adeguate misure di protezione dai contatti diretti anche per le operazioni di manutenzione dell’impianto, ad esempio con isolamento delle parti attive con idonei schermi o involucri isolanti.

12.2 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI

La protezione contro i contatti indiretti consiste nel prendere le misure intese a proteggere le persone contro i pericoli risultanti dal contatto con parti conduttrici che possono andare in tensione in caso di cedimento dell'isolamento principale.

I metodi di protezione contro i contatti indiretti sono classificati come segue:

1) protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione;

2) protezione senza interruzione automatica del circuito (doppio isolamento, separazione elettrica, locali isolati, locali equipotenziali);

3) alimentazione a bassissima tensione;

La protezione mediante l’interruzione automatica dell’alimentazione è richiesta quando a causa di un guasto, si possono verificare sulle masse tensioni di contatto di durata e valore tali da rendersi pericolose per le persone.

Le prescrizioni da ottemperare per conseguire la protezione contro i contatti indiretti sono stabilite dalle norme CEI 64-8 per gli impianti elettrici utilizzatori a tensione non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua e dalle Norme CEI 11-8 per gli impianti utilizzatori in media e in alta tensione.

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47 13.

IMPIANTO DI TERRA

Il campo fotovoltaico sarà gestito come sistema IT, ovvero con nessun polo connesso a terra.

Le stringhe sono costituite dalla serie di singoli moduli fotovoltaici e singolarmente sezionabili, provviste di diodo di bypass e di protezioni contro le sovratensioni.

La parte in corrente alternata sarà gestita con un sistema TN-S per cui l’impianto di messa a terra è unico per l’intero impianto, costituito da una treccia di rame nudo interrata di sezione adeguata non inferiore a 35 mmq per la parte in MT.

L’impianto di messa a terra è realizzato in conformità con le seguenti norme: Norma CEI 64-8 per impianti BT e Norma CEI 11-1 per impianti MT.

Per quanto riguarda l’impianto di messa a terra della cabina di consegna, utente e trasformazione, questo è costituito da una parte interna di collegamento fra le diverse installazioni elettromeccaniche e da una parte esterna costituita da elementi disperdenti, anch'essa collegata al rimanente impianto di terra.

Ogni massa presente in cabina, come anche lo schermo dei cavi MT del Distributore deve essere connesso all’impianto di terra. L’impianto di messa a terra delle cabine verrà sviluppato direttamente nell’ambito della realizzazione del manufatto civile.

In ogni caso l’impianto di messa a terra deve essere tale da assicurare il rispetto dei limiti delle tensioni di passo e di contatto previsti dalla norma CEI 11-1.

(49)

48 14.

NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO

- Legge 186/68 Disposizione concernente la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.

- D.M. 37/08 Regolamento di attuazione della legge n.248 del 02/12/2005.

- Dm 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi.

- CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici.

- CEI 0-16 edizione 2019: “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alla reti AT e MT delle imprese distributrici di energia elettrica”;

- CEI EN 61936-1 (Classificazione CEI 99-2): impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata;

- CEI EN 50522 (Classificazione CEI 99-3): Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in corrente alternata.

- CEI 11-17: “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica – Linee in cavo”

- CEI 11-20 Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria.

- CEI 20-19 Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V.

- CEI 20-20 Cavi isolati con PVC con tensione nominale non superiore a 450/750 V.

- CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

- CEI 81-10/1/2/3/4 Protezione contro i fulmini.

- CEI 81-3 Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato.

- CEI 81-10 Parte 2 Valutazione del rischio.

- CEI EN 60099-1-2 Scaricatori.

- CEI EN 60439-1-2-3 Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione.

- CEI EN 60445 Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle estremità dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico.

- CEI EN 60529 Gradi di protezione degli involucri (codice IP).

- CEI EN 61215 Moduli fotovoltaici in silicio cristallino pere applicazioni terrestri. Qualifica del progetto e omologazione del tipo.

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49 - CEI 82-25 Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti

elettriche di media e bassa tensione.

- “Guida per le Connessioni alla rete elettrica di E-Distribuzione”;

- Norme UNI/ISO: Per le strutture di supporto - Norme CEI/IEC: Per i moduli fotovoltaici

I riferimenti di cui sopra possono non essere esaustivi. Ulteriori disposizioni di legge, norme e deliberazioni in materia, anche se non espressamente richiamati, si considerano applicabili.

Qualora le sopra elencate norme tecniche siano modificate o aggiornate, si applicano le norme più recenti.

Si applicano inoltre per quanto compatibili con le norme elencate, i documenti tecnici emanati dalle società di distribuzione di energia elettrica riportanti disposizioni applicative per la connessione di impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica.

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