GAZZETTA U C A E
DEL REGNO 1)ITALIA.
I
ANNO
1884 ROMA
-MERCOLEDÌ
24 DICEMBRE1NUK 816
cosmIEIONI PER I.E ASSOCIAZIONI E I.E UfSEREIONI.
frita. Im. Am
@AZZZTTA liFFICIALE,la Roma . . In Romaadomicilioein tutto ilRegno. .
SAZZETTA 177FICIALE coi resocontistenografatidenesedutadel Parlameisto,in Roma
AdomioilioenelRegno . . . . . . . . . . . . . . .
Estero: Statidell'Unions postale . . . . . . . . . , Turohia ,RomaniaeStatiUnitt d'Amerlea . . . . . ,
Repubbli atina,Uruguay . . . . . . . . . . . . .
L. 9 11 35
e 10 19 3$
• 10 19 36
= 15 23 44
m 38 88 125
. as as iss . es um sis XB.Itonsi scoottanodomandediabbuonamento al Reiceontise non sono fattesontem•
poraneamenteall'abbuonamento dellaGAZ2ETTA.
Perg11Antuens€giudiziariL.025;per altrl aTTis! L.030 per IIzos CI solommaospaziadi
ed inserzioni si riesvono dall'AmministrationsedagIlafBeipostalt.
Umnumero separato: laRoma,sent.10; pelRegno, sent.715.
,Danumeroarretrato: inRoma,seat.80; pelRegno edestero,esat. 38.
Direzions: Roma, piazzaNadama,m. 19.
Amministrazions:Palazzo delMinistero deu'Interso.
SOMMARIO
PARTE UFFICIALE.
Elezioni
politiehe
-Collegio
diReggio
Emilia.Ordine della Corona d'Italla- Nominee
pronsozioni.
R. decreto n. 2829
(Serie
3'), che convoca il Collegio elettorale di Pesaro-Urbino, n. 04, per la elezione diunodeiquattrodeputati
assegnatigli.RR. decreti nn. 2818, 2819, 2820, 2821, 2822, 2823, 2824,
(Serie 3'),
col quali sonocostituiti in sezione elettoraleautonomai comuni diTerranova, Castel Giorgio, Pietrafesa, Caiolo, Yilla- maina, Maltignano ePianceri.Disposizioni
nel personJ
dipendentedal Ministero della Guerra.Commissione Reale del monumento nazionale algeneraleGa- ribaldi -Relazione al Governo del Re.
51Íínistere
delPInterno - Avviso diconcorsoper l'ammissionea20posti
di alunno di fcategoriaed a 60 di secosída nell'Ammini- srazione di Pubblica ßicurezza.Ministero
dell'llààruziáne
Pubblica - Avvisi di concorso.Ministere della Guerra - Avviso.
Diresleno Generale del
telegrail.
-Aveiro.Senato del Regno-Resoconto sommario della seduta del 23 di- cembre .f884,
Diarioestero.
Telegrammi Agenri utefani.
Motlzie warle.
Accademiadel Lineen - Seduta del 14 dicembre 1884.
Sollettini meteoriet.
Listine utilelate del'sBorsa di Roma.
Annunzi.
PARTE UFFICIALE
ELEZIONI POLITICHE
Yotazione del 21 dicembre 1684.
Reggio Emilia
-Inscritti 20,205, votanti 7203
-Levi Ulderico eletto
convoti
5564 -Cipriani (Amilcare,
1261
-Sbarbaro prof. Pietro,
305.Bellinzona Ercole, giudice
di Tribunale civileecorrezionale
collocato ariposo
condecreto
dipari
data.Con
decreti
delli 31 ottobre 1884:A
commendatore:
Garzia cav.
Raffaele, consigliere
di Corted'appello
ariposo
con titolo e
grado
dipresidente
di sezione.I...EGGI E DECRETI
II Numero 2839
(Serie 3')
della Raccolla tefficiale delle leggie dei decreti delRegno
contiene il seguente decrew:UMBERTO I
porgrazia di Dioepervolontà deHa Nazione RE D'lTALIA
Visto il messaggio
indata
del 16dicembre 1884,
colquale l'Uffizio di Presidenza della Camera
deideputati
no-tificò
essere vacante unodei seggi
dideputato
alParla-
mento assegnati
alCollegio di Pesaro-Urbino
;.
Veduto l'articolo
80della legge elettorale politica
2‡ set-tembre 1882,
n.999
;Sulla proposizione
delNostro Presidente
delConsiglio
dei Ministri, Ministro Segretario di Stato
porgli affari
del-.l'Interno,
Abbiamo decretato
edecretiamo
:Il Collegio
elettoraledi Pesaro-Urbino,
n.94,
èconvocato
pel giorno
11gennaio prossimo affinchè proceda
alla ele-zione di
unodei quattro deputati assegnati
aldetto Collegio.
Occorrendo
unaseconda votazione,
essa avràluogo il giorno 18 successivo.
ORDINE DELLA CORONA D'ITALIA Ordiniamo che
ilpresente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi
edei
S. M.
sicompiacµe
nominareneu'Ordine
deMa Coronadecreti del Regno d'Italia, mandando
achiunque spetti di
d'Italia: osservarlo
edi farlo
osservare.Sulla proposta del
Ministro diGrazia
eGiustizia
eDato
aRoma, addi
18dicembre 1884.
dei Culti:
Con
decreti delli
23ottobre
1884:UMBERTO.
A cavaliere:
DEPRETIS.
Brocchi Bernardino, giudice
diTribunale, collocato
ariposo Visto,
IlGuardasigitti:
PESSINA.a sua
domanda.
5842 GATÆTTA UFFICIALE
DELREGNO DT1'AIJA
li Numero 2818
(Serie 36)
della Raccoltautliciale
delle leggi e dei decreti delRegno
contiene il seguente decreto:UMBERTO I
per graziadi Dio e per volontà dena Nazione RE D'ITALIA
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato gar Sli affari deB'Interno, Presidente del Consiglio dei Mi- Veduta la domanda del
comunedi Terranova per la
suaseparazione dalla sezione elettorale di Varapodio,
eper la
sua
costituzione in sezione elettorale autonoma
;Veduta la tabella generale delle sezioni dei Collegi elet- torali, approvata col Regio decreto del 24 settembre 1882,
n.
997 (Serie 3a)
-Visto l'articolo 47 della legge elettorale politica
22 gen-naio 1882;
Ritenuto che il
comunedi Terranova ha 119 elettori
politici,
Abbiamo decretato
edecretiamo:
Il
comunedi Terranova
èseparato dalla sezione
eletto-rale di Varapodio, ed
ècostituito in sezione elettorale autonoma del 26 Collegio di Reggio Calabria.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi
edei decreti del Regno d'Italia, mandando
achiunque spetti di
osservarlo
edi farlo
osservare.Dato
aMonza, addi 15 novembre 1884.
UMBERTO.
DEPRETIS.
Visto,18 Guardasigilli:
FERRACCIÙ.Nunsero 2819
(Serie 3a)
della Raccoltaufficiale
delleleggi
ed¢t
decreti delRegno
contiene il seguente decreto:UMBERTO I
per
°ggazia
di Dioeper volontà della Nazione RE D'ITALIkSulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per
gli afari dell'Interno, Presidente del Consiglio dei Ministri,
Veduta la domanda del
comunedi Castel Giorgio per la
suaseparazione dalla sezione elettorale di Castel Viscardo,
e
per la
suacostituzione in sezione elettorale autonoma;
Veduta la tabella generale delle sezioni dei Collegi elet- torali, approvata col Regio decreto del 24 settembre 1882,
a
997 (Serie 36);
Visto l'articolo 47, della legge elettorale politica 22 gen-
naio 1882;
Ritenuto che il
comunedi Castel Giorgio ha 150 elettori po-
litici;
Abbiamo decretato
edecretiamo:
Il
comunedi Castel Giorgio
èseparato dalla sezione
eletto-rale di Castel Viscardo,
ed ècostituito in sezione elettorale autonoma del 16 Collegio di Perugia.
(hdininmn
che il presente decreto, munito del sigillo dello Shtfa, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi
edei
decreti del Regno d'Italia, mandando
achiunque spetti di
osservarlo
edi farlo
osservare.Dato
aMonza, addi 15 novembre 1884.
UMBERTO.
DEPRETIS.
Visto,
liGuardesigilli:
FannAcclù.11 Numero 2820
(Serie 3a)
della Raccoltae/)!ciale
delleleggi
edei decreti del
Regno
contieneil seguente decreto:UMBERTO I
per grazia di Dio e pervolontà della Nazione RE D'ITALIA
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato
per
gli affari dell'Interno, Presidente del Consiglio dei
Mi-nistri,
Veduta la domanda del
comunedi Pietrafesa per
la suase-parazione dalla
sezioneelettorale
diBrienza,
eper
la suacostituzione
in sezione elettoraleautonoma;
Veduta
latabella generale delle sezioni
deiCollegi elet- torali, approvata
colR. decreto del 24 settembre 1882,
n. 997
(Serie 3a)
.Visto l'articolo 47 della legge elettorale politica
22 gen.naio 1882
;Ritenuto che il
comunedi Pietrafesa ha 140 elettori po- litici,
Abbiamo decretato
edecretiamo:
Il comune di Pietrafesa è
separato
dalla sezione eletto-rale di
Brienza,
ed è costituito in sezioneelettorale
auto- noma del 2°Collegio
di Potenza.Ordiniamo che
ilpresente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia
insertonella Raccolta ufficiale delle leggi
edei
decreti
delRegno d'Italia, mandando
achiunque spetti di
osservarlo
edi farlo
osservare.Dato
aMonza, addi 18 novembre 1884.
UMBERTO.
DEPRETIS.
Visto,
IlGuardasigilli:
FERRACClÒ.n Numero 2881
(Serie 39
della Raccolta«¡ylciale
delleleggi e dei decreti del Regno contiene il seguente decreto:UMBERTO I
pergrazia di Dioe per volontà deHa Nazione RE D' ITALIA
Sulla proposta
delNostro Ministro Segretario di Stato per
gli affari dell'Interno, Presidente del Consiglio dei Ministri,
Veduta
ladomanda
del comunedi Caiolo
per la suaseparazione dalla
sezioneelettorale di Castione Andevenno,
e per la sua
costituzione
insezione elettorale
autonoma;Veduta la tabella generale delle sezioni dei Collegi elet- torali, approvata
colRegio decreto del 24 settembre 1882,
n.
997 (Serie 3a)
Visto l'articolo 47 della legge elettorale politica 22 gen- naio 1882;
Ritenuto che il
comunedi Caiolo ha 102 elettori poli-
tici,
GAZZETTA UFIFICIAl DEL REGNO D'ITALIA 5843
Abbiamo decretato
edecretiamo
:Veduta la tabella generale delle sezioni dei Collegi elet-
Il comune di Caiolo
è
s arato dalla sezioneelettorale torali, approvata
colR. decreto del 24 settembre 1882,
di Castione
Andevenno,
ed è costituito in sezione eletto- u. 997(Serie 3a)
.rale
autonoma
delCollegio
diSondrio· Visto l'articolo 47 della legge elettorale politica 22 gen- Ordininmo che il presente decreto, munito del sigillo dello naio 1882;
Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi
edei Ritenuto che il
comunedi Maltignano ha 100 elettori po.
decreti del Regno d'Italia, mandando
achiunque spetti di litici,
osservarlo
edi farlo
osservare.Abbiamo decretato
edecretiamo:
Dato
aMonza, addi 18 novembre 1884.
UMBERTO.
DEPRETIS.
Visto,
IlGuardasigilli:FERRACC1Ù.il Numero 2803
(Serie 3a)
della Raccoltaugiciale
delle leggie dei decreti dei Regno contiene il seguente decreto:UMBERTO l
per grazia di Dio e pervolontà della Nar.ione RE D'ITALIA
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato
per
gli affari dell'Interno, Presidente del Consiglio dei
Mi-nistri,
Veduta
ladomanda del
comunedi Villamaina
per lasua
separazione dalla sezione
elettorale diFrigento,
e per la suacostituzione
in sezione elettoraleautonoma;
Veduta
latabella generale delle sezioni dei Collegi
elet-torali, approvata
colRegio decreto
del24 settembre 1882,
n.
997 (Serie 3a)
Visto
l'articolo47
dellalegge elettorale politica
22 gen-naio 1882;
Ritenuto
che
il comune diVillamaina ha 112 elettori
politici,
Abbiamo decretato
edecretiamo:
U
comunedi Villamaina
èseparato
dallasezione
elet-torde
diFrigento, ed
ècostituito
in sezione elettoraleau-tomma del 2°
Collegio
di Avellino.Grdiniamo
che ilpresente decreto,
munito delsigillo dello Stato, sia inserto
nellaRaccolta ufficiale
delleleggi
edei
dea·eti del Regno d'Italia,
mandando achiunque spetti di oservarlo
e di farlo osservare.)ato
aMonza, addi 18 novembre 1884.
'UMBERTO.
Deenens.
Viso,
IlGuardasigilli: Franscc=ù.Il comune di
Maltignano
èseparato dalla sezione elet-
toraledi Folignano, ed
ècostituito in sezione elettorale
autonomadel Collegio di Ascoli Piceno.
Ordiniamo
che
ilpresente decreto, munito del sigillo dello Stato,
sia inserto nellaRaccolta ufficiale delle leggi
edei decreti
delRegno d'Italia, mandando
achiunque spetti di
osservarlo
e difarlo
osservare.Dato
aMonza,
addi 18novembre 1884.
UMBERTO.
DEPRETIS,
Visto,Il Guardasigilli: FERRACClÛ.Il Numero 8834 (Serie 32) della Raccolta u//lciale delle leggie dei decreti del Rejno contiene il sequente decreto:
UMBERTO
lpergraziadi Dio epervolonta deHa Nazione RE D'ITALIA
Sulla proposta
delNostro Ministro Segretario
diStato per gli
affaridell'Interno, Presidente
delConsiglio dei Mi-
nistri,
Veduta la
domanda del
comune diPianceri per
la suaseparazione
dalla sezione elettorale diCrevacuore,
eper la
sua costituzione in sezione elettorale
autonoma;
Veduta
la tabellagenerale
delle sezionidei Collegi elet-
torali, approvata
colRegio decreto
del 24settembre 1882,
n. 007
(Serie 3a)
.Visto l'articolo 47
della legge elettorale politica
22gen- naio
1889 ;Ritenuto
che
il comune diPianeeri
ha 145elettori politici,
Abbiamo decretato e
decretiamo
:Il comunedi Pianceri è
separato
dalla sezione elettorale diCrevacuore,
edè
costituito in sezioneeleitorale autonoma
del 2°Collegio
di Novara.Ordiniamo che
ilpresente decreto, munito del sigillo dello Stato,
sia inserto nellaRaccolta ufficiale
delleleggi
edei decreti
delRegno d'Italia, mandando
achiunque spetti di
osservarlo e di
farlo
osservare.Dato
aRoma,
addi 14dicembre 1884.
1 Numero 2833
(Serie 36)
della Raccolta ulliciale delle leggi eUMBERTO.
deidecreti del
Regno
contiene il seguente decreto: nUEPRETIS.UMBERT 0 I Visto,
Il Guardasigilli: Pessouper grazia di Dioe per volontà della Nazione RE D'ITALIA
lulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato
pe. gli affari dell'Interno, Presidente del Consiglio dei Mi-
msri,
7eduta
ladomanda
del comunedi Maltignano per la
sut
separazione dalla
sezioneelettorale di Folignano,
epei
la suacostituzione in sezione elettorale autonoma;
NOMINE, PROMOZIONI E I)ISPOSlZIONI
Disposizioni fatte
nelpersonale dipendente
dal Mint-stero della Guerra:
Con decreto Ministeriale del 3 novembre 1884:
D'Onofrio
Mariano,
scrivano locale di 3aclasse,
inaspetta-
tiva per
infermità, collocato
ariposo
inseguito
a suadomanda.
58M GAZZETTA UFFICIALE DEL REGNO D'ITATJA
Con
decreti Ministeriali del
10novembre
1884:Gli
ingegneri civili sottonominati,
ora inservizio tempo-
raneo
presso
laDirezione
delGenio,
sonodispensati
dal
serymo:Canella Camillo
-Cattaneo Girolamo
-Persiani Riccardo
-
Basadonna Luigi
-Di Majo Francesco
-TessioreGiuseppe
-.Griffa Cesare
-Ivaldi Luigi
- GabrielliCarlo
-Brunetti Roberto
- FloresArturo
- Dona-dio
cav.Edoardo
- LoJucco
Casimiro - GuidorossiGaspare
-Vinaccia
Antonio - DoderoDavide
-Pie- tromarchi Francesco
-D'Aragona
Francesco - Mo-naco
Giovanni
-Tosatti Gaetano
- FortunaFilippo
-
Leicht Tullio
-Zamboni Francesco
-DeGaspyri Giuseppe
-Leonesi Augusto
-Sparano
Vincenzo -Cavallini.Giulio
-- Sansoni Ernesto -Castelli Torello-
Palejo Michelangelo
-Cotta-Ramusino
Secondo -Bernabei Francesco
- Scarzella Antonio - MauroGiuseppe
-Piscitelli Angelo
-DelFiorentino Matteo
- Fontana
Carlo
-Friggeri
Giacomo - DestefanisRoberto
-Danesi Filippo
-Ruggiero
Giulio - Zan-noni Vittorio
-Simoncelli Ruggero-
Mustilli FrancescoAndrea
-CoariPilade
-Purpura
Andrea- Masotti Ar- turo -Figari Luigi
-Ricci Alessandro
- Ferrari- Moreniconte Giorgio
-Rotondo
Vincenzo - Valen-tini
Michele
-Villani Vincenzo.
Con decreti Ministeriali
17 novembre 1884.Giublesi Artemio,
scrivano locale di 3a classe presso la Di-rezione territoriale d'artiglieria di Mantova
inaspet-
tativa, richiamato
ineffettivo servizio;
Calabrese
Lorenzo,
assistentelocale
di laclasse,
Direzione GenioBari,
inaspettativa
per motivi difamiglia,
di-spensato dall'impiego
edichiarato dimesso
volontario.Con decreti Ministeriali
24 novembre 1884:Cenno
Pietro, tenente
difanteria
nellaposizione
diservizio ausiliario, richiamato temporariamente
in servizio ef-fettivo, ricollocato
nellaposizione
di servizioausiliario;
Avola Annibale,
id.nella posizione
di servizioausiliario, richiamato temporariamente
in servizioeffettivo,
ede- stinato alComando
militarepermanente
nella stazioneferroviaría
di Roma.Con R.
decreto
11novembre
1884:Ronca
Gregorio, nominato aiutante ragioniere
nelpersonale
dei
ragionieri
diartiglieria,
e destinato alla Direzioneterritoriale d'artiglieria
diNapoli.
Con R.
decreto 15 novembre
1884:Traversi
Leopoldo, sottotenente
medico nel corpo sanitariomilitare,
collocato inaspettativa
per motivi difamiglia.
Con R.
decreto
18novembre
1884:Nobili Achille, tenente
nel 17•artiglieria, dispensato,
inseguito
avolontaria dimissione, dall'effettivitå
di ser-vizio
nell'esercito permanente, inscritto
col suogrado
nel
ruolo degli ufficiali
dicomplemento
dell'esercitopermanente
edassegnato
al 13°artiglieria.
Con RR.
decreti 20
novembre 1884:Ricciolio
conteLuigi, maggiore generale
comandante la bri-gata Pinerolo,
collocato indisponibilità;
Pavesi-Negri Federico, capitano
di milizia mobile 30 arti-glieria,
accettata la volontariadimissione
dalgrado;
Fortunato Arturo, giå
sottufficialecongedato
dall'esercitopermanente dopo
8 anni diservizío (distretto
militare diRoma), nominato
sottotenente dicomplemento,
amente
dell'art. 19 dellalegge
29giugno 1882,
ed intale
qualitå ascritto
alla milizia mobiledell'arma
d'ar-tiglieria, ed'assegnato all'8° reggimento, rimanendo
incongedo illimitato;
Montebruno
Angelo, capitano
diriserva (fanteria), domici-
liato a
Spezia,
rimossodal grado;
Sacchi Domenico, tenente (già
4°fanteria),
inaspettativa
per infermitä temporarie
nonprovenienti
dal servizioa Bassano
(Vicenza), trasferto in asliettativa per
ridu-zione
dicorpo;
Scepi Edoardo, sottotenente (già 30 id.) id. id. id.
aNapoli,
id. id.;
Strada Giulio, tenente distretto militare Alessandria, collo-
cato in
aspettativa per informitä temporarie
nonpro- venienti
dal servizio.I
sottonominati capitani nell'arma di fanteria
sonocollocati nella posizione
diservizio ausiliario
adatare
dal10 dicembre
1884:Corda
Quirico,
neldistretto militare di Cagliari;
Bignami Attilio,
id.Palermo;
Tibaldi cav.
Giovanni,
id.Siracusa;
Ottaviano Marcello, tenente
nel 746fanteria, collocato nella
posizione
di servizioausiliario
inseguito
a suado-
manda a datare
dal
16dicembre 1884;
Cavalli cav.
Francesco, colonnello nell'arma
dicavalleria
indisponibilità
aMilano,
id.id. id.
adatare dal
1°di-
cembre1884;
Viti Vincenzo,
tenente nelreggimento cavalleria Genova
(46), dispensato,
dietrovolontaria dimissione, dall'effet- tivitå
di servizionell'esercito permanente,
edinscritto
col suogrado
nei ruolidegli ufficiali
dicontplemento
dello stesso
reggimento;
Candida-Gonzaga Carlo,
id. id. Genova(46),
id.id.;
Casamassimi
Roberto, sottotenente
id. Guide(19•), rimosso
dal grado
edall'impiego;
Viglia Luigi,
id. id.Monferrato (130), Ìn aspettativa
permotivi
difamiglia
a Santa Maria(Caserta),
id.id.;
Pagni
cav.Desare,
colonnellocommissario, direttore terri-
toriale di Commissariato militare del XIICorpo d'ar-
mata(Palermo),
collocato nellaposizione
diservizio ausiliario,
inseguito
a suadomanda,
adecorrere dal
lo dicembre1884;
Volpi
cav.Giuseppe,
tenentecolonnello commissario,
id.id. VII id.
(Ancona),
promosso colonnellocommissario
e nominato
direttore territoriale
diCommissariato
mi- litare del XIIcorpo d'armata (Palermo)
;Tomei cav.
Beniamino, id.,
id. id.XI
id.,(Bari), trasferto
direttore territoriale di
Commissariato militare
del VH id.(Ancona);
Andreis di Mondrone nobile
Carlo, id.,
allaDirezione ter-
ritoriale di Commissariato militare del X id.(Napoli),
nominato
id. id. dell'XI id.(Bari)
;Arrigoni
cav.Cesare, maggiore commissario all'ufficic
di revisione delle matricole econtabilitå
deicorpi,
pro- mosso tenente colonnello commissario edestinato
alla Direzione territoriale diCommissariato militare
dd Vcorpo
d'armata(Verona)
;Grassi cav.
Giuseppe, id.,
allaDirezione territoriale
di Com- missariato militare dell'XI corpod'armata (Bari,
se-zione
Catanzaro),
id. id. id. del XII(Palermo)
;Jona cav.
Abramo, capitano commissario,
id. id. IV(3ia-
cenza,
ufficio
locale diParma),
id.maggiore comnis-
sario id. id. XI id.
(Bari,
sezioneCatanzaro)
;Sassi
Domenico,
furiere nel 31°fanteria, nominato sottite-
nente commissario edassegnato
id. id. II id.(Alesan- dria),
allaquale dovrâ presentarsi
alpiù tardi
il 20giorno dopo quello
in cuigli verrà
fatta lapartecpa-
zione ufficiale .della nomina.
Con RR.
decreti
del 26 novembre1884:
Radicati di
Primeglio
e di Schierano dei conti di Coco- nato conteUmberto,
sottotenentenel reggimento
3a-valleria
Catania(226)
inaspettativa
permotivi
di fa-miglia
aTorino, trasferto
inaspettativa per riduzime
di corpo ;Mancini
Serafino, sottotenente
nellamilizia territoride,
arma di
fanteria,
distretto diTeramo,
151°battaglime,
accettata
lavolontaria dimissione
dalgrado;
Zirilli
Giovanni,
id. id. id.id.,
id.id.;
Ben,edetti Giuseppe,
id.id., distretto
diPiacenza,
70°bata-
glione,
id.id.;
Pollicino Giuseppe,
id.id., distretto di Palermo,
283°bata-
glione, rimosso dal grado;
GAZ?.! TTA UFFICIAI DEL fŒGNO D'ITALIA 5845
Dell'Acqua Antonio, giå
sottufflcialecongedato dall'esercito permanente, dopo
8 anni diservizio (domiciliato
aLe-gnano, distretto
militare
diVarese, nominato
sottote-nente di
complemento,
a sensodell'art.
19 dellalegge
29
giugno 1882,
ed in talequalità
ascritto alla miliziamobile,
arma diartiglieria,
edassegnato al
96reggi-
mento
(treno),
rimanendo incongedo;
Nasi Giovanni,
sottotenente dicomplemento
del 36alpini,
nato nel
1854,
accettata lavolontaria dimissione
dalgrado;
Addimandi Michele,
id. id. del 90°battaglione della
miliziamobilo
(Avellino),
nato nel1851,
id.id.;
Venosta Antonio, capitano contabile,
distrettoPalermo,
col-locato
nellaposizione
di servizio ausiliario adatare dal16 dicembre
1884;
Rocca cav.
Pietro,
tenentecolonnello contabile, capo
ri-parto
all'ufficio di revisione delle matricole e contabi-litå
deicorpi,
id.id.;
Gambari
Giovanni, capitano
contabilepresso l'ospedale
mi-litare principale
diFirenze,
id. id. inseguito
asuado-manda,
adatare
dal 16 dicembre1884;
Bandini Foscolo, capitano (gik
500fanteria),
inaspettativa
per
infermitä temporarie
nonprovenienti
dal servizioa
Firenze,
trasferto inaspettativa
per riduzione dicorpo;
Sarteschi Demetrio,
id. nel distrettomilitare
diFerrara,
collocato inaspettativa
perinfermitå temporarie
nonprovenienti
dalservizio;
Sernesi cav.
Adolfo, maggiore
relatore nel distretto di Po-tenza,
id. nellaposizione
di servizio ausiliario in se-guito
a suadomanda,
a datare dal 16 dicembre 1884 ;Putignani
cav.Scipione,
tenente colonnellocontabile,
diret-tore del
magazzino
centrale militare diNapoli,
collo-cato a
riposo,
inseguito
a suadomanda,
adecorrere
dal 16 dicembre1884,
inscritto nella riserva coll'at- tuale suogrado;
Bocchiola cav.
Luigi,
farmacista capo di la classe pressol'Ospedale
militareprincipale
diPalermo, id., id., id.;
Cisotti cav.
Lodovico, vicesegretario
di la classe nel Mini- stero dellaGuerra,
collocato ariposo,
a datare dal lo dicembre 1884.Con RR. decreti del 30 novembre 1884:
Sienkiewicz cav.
Roberto,
tenentecolonnello,
comandante il distretto militare diBarletta,
collocato ariposo,
inseguito
a suadomanda,
a decorrere dal 16 dicembre1884,
inscritto nella riserva coll'attuale suogrado;
Acerbi
Paolo,
tenente di fanteria inposizione
di servizioausiliario,
collocato ariposo
inseguito
a suadomandaed
inscritto
nella riserva coll'attuale suogrado
; Fassi cav.Massimiliano,
tenente colonnello 30°fanteria,
nominato comandante il distretto militare di
Barletta,
a
far tempo
dal 16dicembre 1884;
Veglio
Di CastellettoErnesto, capitano
44°id.,
collocato inaspettativa per infermitä temporarie
nonprovenienti
dal
servizio;
Trelb Eugenio,
id.distretto
diBarletta,
id. id. per sospen-sione dall'impiego;
Tibiletti Lorenzo,
id. 31°fanteria,
id. nellaposizione
diservizio
ausiliario,
adatare
dal 16 dicembre 1884 ;Ghigo Luigi,
id. 24°id.,
id. id.id.;
Musso cav.
Carlo,
colonnelloCommissario
indisponibilità,
id. id. in
seguito
a suadomanda,
adatare
dal lo di-cembre 1884 ;
Fraia Antonio, sottotenente
nella miliziaterritoriale,
arma difanteria, distretto
diCaserta,
2236battaglione,
ac-cettata la
volontaria
dimissione dalgrado
;Severini Severino, capitano
nelreggimento cavalleria
Ca-serta (17°),
inaspettativa per infermitä
nonprove- nienti
dal servizioaMelfi (Barletta), trasferto
inaspet-
tativa per riduzione
di corpo;Zucchi Alfonso, sottotenente
id. Novara(56), collocato in
aspettativa per sospensione dall'impiego;
Radicati
diPrimeglio
edi Schierano dei conti diCocconato
conteUmberto,
sottotenente nelreggimento
cavalleriaCatania
(23°),
inaspettativa
per riduzione dicorpo
aTorino,
richiamato inattività
diservizio
nelreggi-
mento cavalleria
guide (19°)
; .Giusta
Francesco,
tenente commissarioall'ufficio
di revi- sione delle matricoleecontabilità
deicorpi, dispensato,
dietro volontaria
dimissione,
dall'effettività
di servizio nell'esercitopermanente,
ed inscritto nel ruolodegli
ufficiali commissari di
complemento (Direzione
territo-riale di Commissariato militare del lo corpo d'armata
Torino)
;Mariscotti Vittorio, sergente
nel 1°reggimento genio,
inlicenza illimitata a
Napoli,
nominato sottotenente com- missario dicomplemento
nel corpo diCommissariato militare,
a mente dell' art.16,
letterad),
dellalegge
29
giugno 1882,
n. 830(Serie 3a),
edassegnato
allaDirezione territoriale di
Commissariato militare
del 2°corpo d'armata
(Alessandria),
alla sede dellaquale
do-vrà
presentarsi
nelle ore antimeridiane delgiorno
logennaio
1885 per fare iprescritti
sei mesi di servizio.Con decreto Ministeriale del 12 novembre 1884:
Cerroti
cav.Filippo,
tenentegenerale
inposizione
di ser-vizio
ausiliario,
richiamatotemporaneamente
in ser-VIZIO.
Con decreto Ministeriale del 28 novembre 1884:
Sperandeo Ciro,
scrivano lodale di la classepresso
il Co- mando della divisione militare diNapoli, sospeso
dal-l'impiego
per duemesi,
conperdita
dellameti dello stipendio.
COMMISSIONE REALE
PEL §l0NU)IENT0 NAZIONALE AL GENERALE GARIBALDI
SUL GIANICOLO
Relazione al Governo del Re
La relazione,
cheaccompagnava
alGoverno del Re, neh
giorno
27dicembre dello
scorso anno, ilprogramma di
concorso,chiudeva coll'esprimere la viva fiducia,
nonsolo
di potere,
un anno appresso,annunziare
illieto esito della
gara, madi vedere subito l'iniziamento dell'opera.
Oramai
lasperanza diventa realtà: mentre il bozzetto fu
scelto allamaggioranza di
6voti
sopra11 votanti, l'autore di
esso
fu dichiarato poi alla unanimità degno di compiere l'insi-
gne lavoro,
edegli, certo, vi metterà
manoappena il Go-
verno del
Re
avràdato, secondo
lalegge dell'8 luglio 1883,
iprovvedimenti per la esecuzione.
Questo
è stato uno deibuoni concorsi che si sieno visti finora.
Igiovani
difervido ingegno hanno tentate le loro prove,
magli artisti esperti
edi larga fama
nonsi
sonoastenuti,
cometroppo spesso accade in
altresimili
occa-sioni, dal cimentarsi; anzi, sdegnando il
velodell'anonimo, scrissero apertamente, invece di
unmotto, il
loro nomesotto alle
loro opere.Uno solo, fra molti, poteva riescire
allameta,
nèriescì
senza
contrasti;
masiccome il trionfatore
nondeve giudi-
carsi per
ciò solonell'arte
suapiù valente di quegli altri
i quali questa volta
sonorimasti indietro, così essi
nonhanno ragione di lamentarsi dell'esito. Ogni battaglia è
unrischio,
manelle pugne dell'arte,
menoche in quelle
com-$840> SAZZKITA
UFFictALEDEL
REGNU D'ITalda
battute
coni facili
ei cannoni, il genio
ela sapienza
ela forte volontà possono bastare. Non di rado accade
checo-loro i quali, in grazia della loro rinomanza, attendono
a moltilavori, invasi
a un trattoda un'idea,
si risolvononell'ul- timo
momento a concorrere, eaffrettano
loschizzo,
enella furia perdono
unpoco
dellamisura
edel buon giu- dizio dell'arte.
E altrevolte accade che gli ingegni quanto più
sonoprovetti
ericercatori della perfezione,
tantopiù
si mostrano tardi nel
rinvenire unconcetto, il quale, affer- rato dopo lunghi stenti,
riescefinalmente ammirabile. Per
co-storo il
concorsodiventa spesso
unasconfitta. Insomma, quanto all'arte in generale,
vannoapprezzati
nellastessa
misura
eil valoroso vincitore
ei
valorosivinti.
Abbiamo detto che
lascelta del bozzetto
non èstata unanime. Non poteva
essere.Gli uomini grandi,
come lecose
grandi, hanno intorno
molti ediversi punti di veduta,
da cui si, possono contemplare
; eciascuno, guardando, sceglie quello che
èpiù adatto all'indole del proprio
animoe alle
proprie cognizioni intorno alla
cosaod all'uomo.
Così fecero i concorrenti,
ecosì, necessariamente, hanno dovuto fare i membri della Commissione giudicatrice. Noi,
nella citata relazione,
avevamogià scritto
: <Vogliamo
vederlo riprodotto dall'arte il
sembiante diquesto
avven-turiero sublime,
o suldorso
del suocavallo,
oritto in
piedi, calmo
efidente, sdegnoso
eimpetuoso, battagliero
osolitario,
uomodi azioni improvvise
odi aspirazioni vaghe.
In questa figura d'uomo gli artisti,
senzauscire dalla realtà, possono, secondo
leinclinazioni del proprio spirito,
ritro-vare
cento varie espressioni
eincarnarle
in millequasi opposte apparenze,
lequali dalla serenità composta della statuaria
greca vengano allainquietudine farragginosa della
cultura barocca.
>Non
eradifficile prevedere l'abbon-
danza
ela varietà dei concetti.
Imodelli
sonotrentasei.
C'è chi fa del Garibaldi
un energumeno;c'è
chi lo mette asedere quietamente sotto ad
unalbero
colsigaretto
inmano e la
papalina in testa
;v'ha chi gli fa trinciare l'aria
con
la spada,
echi lo atteggia da frate prédicatore. Ma
lo
stesso
suocorpo muta
nellemani di artisti
nonvolgari:
qua
è tozzo etarchiato, là
èsmilzo
esnello. Cosi l'arte, anche nei buoni artefici, trasforma, giusta
ilproprie ideale,
il proprio modello. E
lo stessosi dica delle figure rappre- sentate nei piedistalli
edelle forme generali del
monu-mento, le quali vamio dalla roccia
almausoleo| ed
altem- piettú, dal dado
graveall'obelisco
eall'eccelsa colonna.
Vediamo i bozzetti
acui la Commissione si
èpiù lun- gamente fermata. Sono cinque
:quello di Emilio Gallori,
scelto per la esecuzione
;quello di Ettore Ferrari, quello
dello scultore Ximenes
einsieme dell' architetto Guidini, quelli di Arnaldo Zoechi
edel Giudici, ai quali quattro
vennero
assegnati i premi di tremila lire. Inoltre il quinto premio, di cui la Commissione poteva disporre, fu diviso
in due di 1500 lire fra la figura del secondo bozzetto dello Ximenes, col
n.17,
equella del bozzetto che
recaper motto
:17 solitario. Tre di codesti modelli hanno la statua
eestre,
e sonoquelli che, nominati dianzi per
primi, ottennèro
lemigliori votazioni; gli altri quattro
hanno
lastatua pedestre.
Che spirito diferente d'invenzione
edi forma
!Negli abbozzi
delloZocchi
edel Giudici
sinota
come unasovrabbondanza, un'inquietudine,
unbrio, che si po- trebbero giudicar giovanili. In questo l'architettura, piut-
tosto grandiosa
esemplice,
vacircondata di altorilievi,
son
quattro figure scompostamente sedute
suquattro pie-
distalli angolari;
inquello l'eminente obelisco,
sucui pianta
lastatua,
è contornatoal basso da
unpopolo di figure
eda leoni
eda grosse catene spezzate. L'autore,
volendo svincolarsi da
unaforma qualsivoglia già provata, immaginò
un monolite cuiogni città italiana
avesseap- peso,
insegno di
eternariconoscenza,
una corona, e aldi
sotto unmanipolo di Legionari romani,
chesembrano
starea
guardia
delleghirlande,
e, mentre servonodi
orna-mento, alludono
al vantodi Garibaldi
diesserechiamato Le-
gionario
romano.La
ispirazione del migliore fra
idue bozzetti presentati
dai signori Guidini
eXimenes, quello col
n.16, fu tratta
dalla
sublime visione che ilGaribaldi
stessoriferisce
nel suo libro 1Mille
diMarsala
: < Maportento !... mentre io
era assorto
in
tante esì dolorose meditazioni, contem-
plai
unafolla di Romani
innalzare sulGianicolo
untu- mulo somigliante
aquelli che adornano
lepianure di Morat
e
di Maratona,
e lovidi coprirsi d'una piramide...
Suilati della piramile scorgevansi molti nomi,
in letterecubi- tali, degli eroi caduti
perl'Italia... Che
nomi!dicevo fra
me, e mipavoneggiavo d'essere
statofratello d'armi di
quei prodi.
»Davanti alla piramide
troncasi vede, sopra
unbasso
piedistallo,
lafigura del Generale
acavalto,
in attodi levarsi
ilberretto, mentre,
ancorapiù giù, sulla gradinata, stanno
due garibaldini,
unodei quali china
aterra, di
controal Gene- rale, il vessillo. La piramide
è sostenutada
unagrande scalea,
ornata
sui fianchi
condue leoni; poi
viene unprimo basa-
mento
bugnato; poi
unsecondo basamento
ornatodi
unlungo fregio, che rappresenta ne' suoi più notevoli fasti la vita dell'eroe. La
massa parvegrandiosa, benchè
atalunospia-
cesse
di vedere
lapiramide, forma
assaigrave
emasehia, poggiare
supiedistalli, ed ai più
nonsembrasse adatto per il monumento solamente onorario
unedificio di carattere
altutto sepolcrale, che potrebbe meglio
essere una veratomba od
un museodi ricordi mortuari.
Oltre
aciò due importanti osservazioni
vennerofatte in relazione
alprogramma. L'articolo secondo dice che dovra
campeggiare
nel monumentola
statua inbronzo equestre
opedestre del Generale Garibaldi,
e larelazione, illustrando l'articolo, soggiunge: Dalla parola
<campeggiare
>s'in•
tende che il
monumentodebba
esseresoprattutto stataario; né
la spesa limitata permetterebbe di abizzarrirsi troppo nelle
masse enei
membri dell'architettura.Ora nel modello, di cui si discorre,
lastatua equestre
nonispicca sul cielo,
nondomina,
non è
neppure necessaria al tutt'insieme del grandioso edi-
,
ficio.
Ilprogramma,
ancoranel citato articolo, richiama la
GARETTA UFFICIALE DEI, REGNO D'ITAIJA 58&7
planimetria
delluogo dove ha da sorgere il monumento
:un
cerchio
di40 metri
didiametro sul
non vastogiar-
dino di San Pietro in Montorio. Ora invece
ilquadrato
della scalea,
sucui sta
lapiramide del bozzetto, avrebbe
i lati di circa 70 metri,
ovvero unasuperficie quasi quattro
volte maggiore di quella indicata dal tipo unito al
pro-gramma.
Il
signor Ettore Ferrari alza
sulpiedistallo di pianta
ret-tangolare la statua del Garibaldi, che, secondo
leintenzioni dell'autore, calmo
esicuro, frena l'impaziente destriero, gi-
rando intorno
losguardo scrutatore;
eperchò
il monumentosi erigerà
sulGianicolo,
ilGenerale
èvestito,
non con ilponcio
ela famosa camicia, che portò
sempredopo Quarto
e
che si
erano,quasi
adire, immedesimati
inlui,
macome usava nei giorm
della memoranda difesa
diRoma, l'anno 1849. Veramente l'agitato
cavallo non contentòaf-
fatto la Commissione,
nè parveabbastanza dignitoso
eschietto
ilcavaliero;
ma nelpiedistallo fu lodata moltissimo la vivacità
diquei gruppi
di soldati ecittadini
ecavalli, che, innanzi alle facce architettoniche, figurano
iquattro
periodi più salienti della
citadell'eroe
:in America dal
1842al 1848, in Roma
nel1849, in Sicilia
e inNapoli
nel1860,
inFrancia
nel1870
e1871.
Vi sonopoi, varia-
mente disposti, i ritratti dei principali seguaci del
gran ca-pitano, ed
inomi delle
suepiù gloriose campagne,
edue rostri
asimbolo
della suaperizia marittima,
e,sebbene l'autore dichiari di
averevoluto bandire
leallegorie
edogni
concetto
troppo immaginoso
ed oscuro,un'ara
suldinanzi custodita da due leoni, simbolo
delsacrißcio fatto
volonte-rosamente
alla patria.
Ci resta
adiscorrere del bozzetto, che
fudefinitivamente accolto dalla maggioranza della Commissione, quello
delsignor Emilio Gallori. Egli
si esprune mquesto
modo :IIo voluto
dare alprogetto del
monumento ma carattere re-ramente
semplice,
comegreello che meglio
diogni altro,
amiogiudizio, risponde
alcomplesso della
vita delGenerale
Gari-baldi.
E ancora:Nella figura egreestre
ho cercato di im-primere quella ser.enità
equella calma,
che nonpossono
di-scompagnarsi da
unafigura
comegreella
diGaribaldi, generoso, ßlosofo, sempre umanitario. Codesta
calma e co-desta serenità, che
aipiù
dellaCommissione
sono sem-brate conformi
allanatura dell'Eroe, parvero ad altri
so-verchie;
matutti giudicavano assai nobile
esomigliante
e
naturalmente espressiva
lafigura del Generale,
emolto bene modellato l'immobile cavallo, benchè
unpoco troppo
pendente all'innanzi.
La Commissione
nonvolle entrare in dispute astratte sui criteri del giudizio: quale cioò dovesse
esserela espres-sione del Garibaldi secondo l'indole
e icasi di lui;
se leallegorie debbansi preferire
oposporre alle rappresenta- zioni reali,
evia discorrendo. Nell'arte il pensiero
o laforma si immedesimano
cosìche
loseinderli forzatamente, sia pure per comodo di
unverdetto, può diventare
causadi grossi errori
edi assurde conseguenze;
ma ilcortese contrasto, evitato nella discussione generale,
nonsi scansò
tutto, nè sarebbe stato bene scansarlo, nei giudizi parziali.
Qualcuno avrebbe voluto nel bozzetto del Gallori più fuoco, più impeto
:vedeva il guerrigliero infaticabile,
ilpatriotta ansioso, l'uomo che inflammava
icuori gelidi
etrasformava
la paura incoraggio, trascinandosi dietro i popoli entusia-
smati: l'uomo
delquale
ilsolo
nomebastava in Inghilterra perchè in pochi giorni,
aforza di pence, quarantamila franchi
si
raccogliessero fra la plebe
a soccorsodell'audacia italiana,
mentro in
Germania fondevano
perlui, in
oro, una corona,e
gli Stati Uniti d'America gli offrivano
ilcomando del- l'esercito federale. Altri,
ipiù, volevano in Garibaldi la
vera e
semplice imponenza monumentale. Non si scorda-
vano
che questo universale rivendicatore di libertà, il quale guerreggiò quattro
anni nelRio Grande, sei nell'Uruguay,
e,
dopo cinque campagne
inItalia,
nefece
unain
prodella Francia, gridava Guerra
allaguerra, voleva
la pacedi
tutte lenazioni, proclamava fratelli
ipopoli dei
dueemisferi,
e accarezzava il sogno di unalingua mondiale.
Mentre
il nemico siandava accostando minaccioso, egli,
attento
eimpassibile, ripeteva agli impazienti ufficiali:
-Lasciatelo
venire.Sedetevi
evincerete;
-ed
ungiorno
a
Casale,
nellepiù flere giornate
del1859, avvisato, quando
stava al
parchissimo desco,
di unaimprovvisa scorraria
del nemico, egli placidamente
esclamò: -Dopo pranzo
lo riceveremo. -Vittore Hugo
lochiamava l'Eroe del- l'ideale. Non furono
echidi battaglie
odi trionfi
le al-time
parole
sue, ma ilpio ricordo delle
suebamb¾te morte,
chedue capinere, posate sul balcone,
evocavano.E aveva il senso non
della
bellezzadell'arte, salvo la poesia,
maquello più
altodella bellezza
della natura. In- tantoche
ichirurghi
tentavano ilpiede ferito
e marto-riavano
atrocementel'infermo, egli, guardando dalla
fine-stra il suo mare,
bishigliava
: -Che bonaccia magnifica!
-E
perchè
il suo corpofosse bruciato chiedeva
una catasta diacacie,
dilentisco,
di mirto e dialtre legne aromatiche.
Il
biografo, più informato
eabbondante, di questo
re-dentore
dipopoli,
diquesto
ediatore diogni tirannia, il quale
nellapropria scheda
delcensimento, l'anno 1871, scriveva: di professione agricoltore, conclude
i duegrossi volumi, egli che
avevavisto
ilGenerale nelle battaglie
ein
vari terribili
casidella vita,
conqueste parole
: <La
virtù che
lodistingue
e lo solleva sullafalange di tutti gli eroi fino ad
oraconosciuti
èla
calmaimperturbabile,
la
serenità olimpica,
lapadronanza
sovranadel campo di
battaglia, per
laquale, anche
travoltonei vortici più fu-
riosi della pugna, egli poteva seguirne
edominarne
conocchio sicuro
efreddo giudizio
leperipezie.
»Così fu
vo-tato
per
unGaribaldi tranquillo.
E il Gallori, pensando
cheun'opera d'arte
traela
suaefficacia dalla unità, ideò
ilpiedistallo
nello stileclassico
e
di forme regolari
eordinate, distribuendo
sullequattro facce quattro gruppi, due bassorilievi
etarghe
eiscrizioni.
L'architettura, buona
nelle masso, varistudiata, s'intende,
nei