QUARTIERI
DI PARIGI
Prezzocent. 51 ausV.oit.45
MILANO
tipografìa visaj
neiTreRe,aS.Gio. Laterano'
t
-\ I
• ’ DigilizedbyGoogle
ffillBMIWSgA EBDOMADARIA TEATRALE
O SIA
SCELTA RACCOLTA piu accreditate
fsvco^s/ùie, Q'ouuue^ie, CDt c eF*«A4e
DeiSe'Otbt'o cfeaitaito, <3w^f*wje
fSpatfjwwoftf,
c?*txxuce'óe e toe-De^co
NELLA NOSTRA LINGUA VOLTATE
COMMEDIA IN TRE ATTI
DEISIGNOM
PICARD E MASERES UBERAMENTE TRADOTTA DAL FRANCESE
CORRADO VERGN
4
I TRE QUARTIERI
DI PARIGI
/
PERSONAGGI
Desrosiebs, negoziante.
Desebés, suo amico.
Uartigny.
Visconte Delbois,colonnello.
Bertrand, mercantedigeneri di moda.
Gustavo, suo commesso.
Madama
Bertrand.La
marchesa d’Olmare.
Ij*icontessa di
M
onforte.Jenny, sorelladi Martigny.
Giorgina, figliadi Bertrand.
Enrico, servodi Martigny.
Seivitore dellaMarchesa.
DigitizedbyGoogle
I
TEE
QUARTIERI DI PARIGI
»
ATTO PRIMO.
SCENA PRIMA.
Sala iti casa Bertrand con tre finestre nel fondo,*sucui sono al di fuori dellestoffe differenti,a sinistraunaportache
comuni-
ca agliappartamenti,adiritta altra checonduce
al magazzino.Després e Desrosiersentrandodallasinistra,
\T
Desp,
V
ENiTB, venite,signor Desrosiers,siete atteso, sietedesideralo.Dcsro.
Qual
premuraavete, mio caro De- sprés?Desp. Mi pare che dovreste averne più di me:voi siete lo sposo,ed io non sono cheiltestimonio.
È
bensìverocheilmode-
stoimpiegoditestimoniooffre piu sicu- rezza perravvedire.Non
siamo però in questo caso:giammaisimanifestòunma-
trimoniosottopiù feliciauspici); egli è preceduto da luttigli elementi della for- tuna;primieramente uua buona dote...8 1 TRI QUARTIERI DI PARIGI Desro.
Cou
vengo cheJa mia sposaha delmerito...
ma
iosonoanchericco...econo- sco tutto il prezzo della miafortuna per- chè l’hoguadagnata. Eccovila miastoria, che èsemplicissima. All'età di ventianni mi prese pensierodiespatriare, e l’effet- tuai;parlo, m’imbarco,e veleggio verso l’Americameridionale.Ho
lavoratolo com- merciato,mi sonoarricchito.Dopo
dodici anni diassenzaritornoed incontroilmio
amico Després;gli dico,mio
caroamico, eccomi;ionon
conosco piùlaFrancia, io sonoquasiun
selvaggio,ma
anche i sel- vaggi si maritano:cercatemi unasposachemi
convenga,esoprattuttoche abbiainolio denaro.Dtsp.
Ed
io cheho
fatto? Ioche frequento tutte leclassi dellasocietà; io che sonoil protettoredelcommercio,1’amico dei cambio;io che couoscol’interno di tutte le famiglie, eche potreiaoche all’occa- sione fare la biografiadi tutte le ragazze da maritare; io
ho
promesso d’improvvi- sarvi un’unione convenevole.Ho
ioman-
tenuta la mia parola?Dopo
avermoderalo
levostreprevenzioniche s’innalzavano
un
po’ troppo,vi
ho
presentato in casa del signor Bertrand,il rispettabiledecano dei mercantide’generi dimoda
dellastrada sanDionigi; voi avete chiesta lamano
di suafiglia:sisono datitutta lapremura
d’accordarvela; oggi voisottoscriverete ilbyGoogld
r
iaATTO PRIMO (}
contratto, ecredo che
non
avrete a la- gnarvi di me, giacché in quindici giorni vi trovate maritato,come
si suoldue, sudue
piedi. ^ #Desio. Si,
mio
caro,viprofessomolteobbli- gazioni;ma
sononelcasodiprofessarveue dellemaggiori.Desp. Parlate, di che sitratta? Voi sapete elleio non mi perdosifacilmentedico- raggio. I maligni mi
chiamano
intrigante;io li lascio dire,
ma non
vorrei mi chia- massero egoista! Egoista! Ionon sollecito mai per me,ma sempre
pergli altri:sono ricevutoin tuttele prime casedi Parigi, e godo allegramente ilmio
scotto; eper prezzodeiservigidiognigenerech’io renilo egualmenteai grandi che ai piccoli,notidomando
cheun
accoglimento amichevole, degl’inviti,dei pranzi, deiregali,evedete checiò è qualche cosa.Desro.
Mio
caro, io non ho altroamiadi- sposizione,che la mia riconoscenza...Desp.
Sono
agli ordini vostri.Desto.
Qui
nessuno ci«scolta?Desp.(osservando)Nessuuo.ilmagazzinoè nel suo più granfervore;lavostra futura sposa, madamigella Giorgina,si diverteatenere
ilibri dicommercio;
madama
Bertrandsia al fiancoa ricevereildenaro epagaiegli appuntamenti.IlsignorBertrandcomanda
la
manovra
alla metà dei commessi che spiegano, misuranoe imballano le nier-IO ITUE.QUARTIERI DI PARIGI canzie,uel mentre che l’altra metàè
an-
cora in giro per portarle nei quattrocan- toni di Parigi. La bottega èingombra di villane,di cittadine, di finanziere, d'at- trici... tuttii ranghivisonocontusi:isoli ricchi sono i preferiti.Desto.
Amico
mio, sono pure disgraziato...sappiatechejeri sera rientrando in casa ho trovato una lettera...
una
lettera pro- venientedall’Avre.Desp.
Oh
Cielo! I vostridue
bastimenti forse...Dcsrn.Al contrario.Icarichi furono
ven-
duti sulla piazza a prezzotale,chesuperò ogni mia speranza,e la teiza nave,che
iocredeva perduta,è arrivataanch’essain porto trionfante.Per tal
modo
lamiafor- tuna è raddoppiata. Eccovi le tratteche
misi annunciavanojeri,eche ho ricevute questa mattina (mostradelle cambiali').Desp.
La
vostra fortuna raddoppiala!AL
mio
caroamico, sapete quanto viamo!
Ula non so
comprendere come
possiate chiamarvi disgraziato.Desto. Noi comprendete?
Trovandomi
ora padronediun capilaleconsiderevoledovrò
torse sposare la figliadimi
mercante, la quale non ha che una miserabile dotedi
cento milafranchi?Desp.
È
giustissimo.Doro. Dando
io di più,non sonoiudiritto di pretendere sempre più?DigitizedbyGoogle
attorniMo rr Desp. L’aritmetica lo insegna.
Desro. Sentite, Desprds. Io ho
sempre
avuto un poco d’anibizione, edopo
lamianuova
fortuna ne ho acquistata un’altra dose.Questa notte ho fattoun sognobellissimo.
Iosposava una damigella nobile che
mi
donavaun
titolo,unacarica:se voi po- teste...Desp. Si vede chesieteora giuntodall’
A-
nierica.
A
che percorrere ilmondo,
selo conoscetecosi male? Voi sognate giàche tutte le nostrenobili eredi verranno in follaa contenderel'onore diappartenervi.Non
intendo giàdidirechelepoveregio- vanisiano schiave dei pregiudizi.Il loro tenerocuorenon
ambisce cheaslanciarsi inmezzo
a ciòchesichiama granmondo;
ma
elleno vi sono trattenute dalle loro avolee dallevedove dei loro antenati, stizzose per millanteria e per vanità,e questenon
abbasserebberoilloro orgoglio senon che
innanzi a delle fortune colos-sali... e voi non siete ancora giunto a
tanto.
Per
arrivare al nobile subborgo farebbe d’uopo passare soprami
ponte d’oro.Credetemi,signorDesrosiers,credete allamia
esperienza, voiuun
sieteun
par- lilo conveniente,senon sesulla riva di- ritta della Senna.Dtsro.
Poiché
u«c loassicurate... ache servedunque
il denaro? Ebbene, procuratemi uua figlia di uu agente di cambio.13 ITRE QUARTIERI ni PARIGI Desp. Dodici aunila gli agenti di
cambio
uè avevano,ina ora non ne
hanno
più.Desro.
Come,
essi nonhanno
figlie?Desp.
Sono
tulli cosìgiovani,e àipiùal più essisono ammogliati Nelceto notarile notiho
uulla di disponibileper ilmomento
; ina aspettate:invecedicercare all'azzardo, perchè non ci dirigiamoalla prima sor- gentedelle-ricchezze? Ahbenclié assente dalla Francia,avrete inteso a parlaredel piùricco e delpiù onorato banchieredella capitale,ilgiovanesignorMartignv?
Desto. Ilo avuto qualche corrispoudeuza con lui.
Desp."Voleteadoraresua sorella?
Desro.
Non
potrei des-derare di meglio.Desp. Diciannove anui, delle grazie, dello spirilo,cinquecentomila franchi, due bel- lissimiocchi... il tuttoinpadronanzanella casa disuo fratello...
Desro.
Amico
mio!delle grazie ecinquecen- toimla franchi?Voisapetecheiosonovivo
e.azzardosoin tuttociòcheintraprendo...
se'combinatequest’affarepotete calcolare...
Desp. ilsignorMarliguydà una granfesta di balloquesta sera... vadosul
momento
a parlarglie adintavolarelanegoziazione uel mentre che voiviscioglietecon
que-
sta bassagente...
Desto. Sciogliere,ecco ildifficile: le
cose
sono tantoavanzate,checi vorrebbeun
qualche maneggio..
4
k..— DigitizedbyGoogleATTO PRIMO ì3 Dfsp.
Con
dello spirito sisortevincitoredaqualunque cimento.
Desio.
Comprendo,
edio neho
asufficien- za; ma...Desp. Vedete di trovarequalche espediente.
Iom’incaricodi presentarvi quest’oggial- l’amabileJenny.
Desro. Jenny!chebel nome!
Desp.
È
unnome
dellaChaussé d’Antin.Zitto, ecco qui lastradasauDionigi.SCENA
II.Berlrandj
Madama
Bertrand,Giorgina edeltidalla dtitui.Beri. Nessuncredito: a contante e senza meicauteggiare,il lutto a prezzofisso,sta scrittosull’insegna.
Oh,
siete voi,mio
ge- nero? vi sonoservo,siguor Després.Mad.
Oh,
si respira! la mattinata è stata buonissima per lavendita: sietequi,si- guorDesrosiers.Giorgina, Giorgina;venite qui, madamigella.Gior.
Eccomi, madre
mia.Mad. Non
sapevateche ilsignor Desrosiers era qui?Gior. Scusate,
madre
mia,losapeva; e que- st’annunzio mi hafattosbagliareun conto che slava facendo.Desro.
Povera
fanciulla!lehofattosbagliare un conto.i4 I TRE QUARTIERI DI PARIGI
Mad. E
cosi,mio
caro geuero,siavvicinailfelice istaute....
Desto.Sì, ilfelice istante.
(Io
non
sochecosadirle.) Beri.
Ne
siete contento?Dcsro. Contentissimo,incantato.
Desp. 11giorno incui
uno
si marita ésem- pre ilpiùallegro...ma
è un'allegria coli- centrata.Mad.
Vedetecome
la figliamiaètristarella...ma
via, ridete.Gior. Farò quantoposso,
madre
mia.Beri. Signor Després, siamoa voidebitori dell’acquisto del nostrocaro genero.
Ma
d.IlsignorDespresnon
rassomigliaatanti altri, perchèegli frequenta la piùgrande società,enon
isdeguaditrovarsiaucheitiunione coi cittadini.
Desp. Miei cari, miei buoniamici.Slanciato nel vorticedelgran
mondo,
iofrequento tuttelesuperiorità deliacapitale...Pranzo
conloro...perche? perchèl’amicizia e l'ap- petito sono proprie di tutti i quartieri.Non
è vero, signor Bertrand?ma dopo
averelasciato i palazzi,dopo
averfattoil viskallamarchesa d01ma
re,quando ho
visitatociòche in finanza vi è di più bello,
quando
hofatto glionori delsalone di inonsieur di Martigny, vengo iu casa vostraasollevarmi dallefatichedell’ eti- chetta,edaritrovare questafranchezza e questi costumipatriarcalichenon
s’iucon-DigitizedbyGoogl
ATTO PRIMO • l5 Irano più se non senelcommercio.
Ecco
chi vi compenserà dellevostre virtù. Io vi regalo
un
genero distinto per le sue qualitàd’animoe dispirito,unuomo
che hafattolasuafortunae la sua istruzione in lunghi viaggi.Mad.Senti,figlia mia?
Desp.
(Non
ini vantate tanto,aprimeli mi
riescirà
vanno
ilmio
tentativo.)%
Beri.Noi
rendiamo
giustizia al merito dèi signor Desrosiers;ma
infondo,eglinon
fa un cattivo matrimonio. Giorgina è stata educatacolle prime damigelle di Parigi.Ilaavuto un’educazione, si
può
dire.,da principessa; perchè ora la ligliadi uti mercante di generi di moda... Capperi...
eche?...
una
volta i negozianti distoffe avevano tuttoal piùtreo quattrocom-
messiche passeggiavanosempre
collebrac- ciaincrocicchiale nella bottega; oggigiorno quindici,diciotto, venticommessi, io ne ho ventidue, etutti occupati.E
perchè ciò?perchè l’agio piùdiffuso!...lalanapiù delicatamentelavorata...il lusso di tuttii celi... il cotone sostituito alla tela,le no- stre relazioni e altrettante cause... final-mente
si guadagnadeldenaro esimari- tanole figlie.Desp.
‘E
voi ce lo comunicate con un’ elo- quenza...Bai.
Oh!
adessonoimercanti siamo profondi iuletteraturaedin politica. Gustavo,uno
>
DigitizedbyGoogle
l6 I TRE QUARTIERI DI PARICI de'miei giovani di negozio, conia benis- simo le ariee le cavatine dei tenori ita- liani,perchèintervienesoventeaglispetta- coli...alla domenica.
£
così,signorDe-
sprés,ci onoreretequesta seraallasegna- tura del contralto?Desp. Sicuramente,(a Desrosiers) Ditequal- checosa.
Bt‘rt.
Saremo
iti molti.Mud. La
sola famiglia trentotto persone:le
abbiamo
contale,non è vero Giorgina?Ginr.
Appunto
trentotto.Beri. Moti saretescontentodi entrare nella nostia parentela.
Alati. Vi sonodei confratelli;
uno
impiegato alla posta,due altesoro.Beli. La vedova di un ricevitore generale...
e poi il piùsapiente della famiglia,
un
farmacista.Alati.
Mi
spiace che i vostri parentinon
sieno a Parigi.Desio. Desidererei che vi fosseil iniozio
• di Lione: gli avevascritto...
Desp. FortunatissimoDesrosiers.Amicimiei, sonocostretto a lasciarviper poco:
ho un
aliare d’importanza...
Alati. Signor Després,discendendo osservate
ilcostellino che mialiglia ha ricevuto.
Desio.-Oh! èveroche sonoio che
ho man-
dato...
Alati. Giorgina u’è contentissima: è vera- mente di
buon
gusto:eccettuate le gioje.ATTO PRIMO 17 è slatotuttocomprato nel nostro magaz- zino.
Desp.
Madama
sa conciliarel’amorematerno elospirilo dicommercio.A
rivederci(an- dando). EccoilsignorGustavo, ètuttosu- dalo,poverino, hatrottatolasua parte(via).SCENA
III.Gustavo con duepezze di stoffa ed
un
sacchetto,edetti.Gus.Signora,eccovi
Tammontare
dellefat- turechemi
avevate consegnate: ed ecco ledue pezzedipopelina chem’incomheu-
zasleacquistare nellacontradadel sentiero.
Mad. Benissimo,ora incontreròil denaro.
Beri.Siete passato al tribunaledi
commer-
cio perdichiararecheioaccedevaalcon- tratto d’unione del poveroMarino?
Gus.Perdonate,signore,
ma avendomi
fatto aspettarein varitecase,mi
sono ^menti- calo...Bert.Cornei ve nesiete dimenticalo!Ecco
un
altrasbadataggine;jeri lasciaste la
mer-
canzia,senza riceverne 1’importo,oggi...daqualchegiorfto in qua,signorino...
Mad.
Non
lo sgridate; poverino, avevatante commissioni daeseguire.Beri. Benissimo!
È
egli vostrofavorito?Desio.Via,'via,signorBertrand, abbiale
un
poco d’indulgenza per questogiovine!fc- i»A.
DigitizedbyGoogle
l8 TTRIS QrARTTERtDI PARICI Gus. Signore, noo ne
ho
d’uopo...viringra-ziodella vostra intercessione, ritornerò...
Beri. Restate. Nell’andarealla borsa, salirò iostessoal tribunale.
Gus. Entrandonel inagazzinoho veduto il sostituto delnotaro cheviaspetta nelvo- strogabinetto;viè salilo perlo scalone.
Bert.
È
venuto per preparare il contratto:signor genero,venite meco.‘ Dcsro.
Con
piacere... senza dubbio.Gus.(Io
medesimo
hodovuto annunziargliil notaro.)Desro. (Essere forzatodi dare il
mio
parere sopraun
contrattochenou
voglio sotto- scrivere! felicissimaideal sefacessinascere qualcheappiglio sugli articoli.)Non
visa- rannodifficoltà:madama
emadamigellanon vengono
anch’esse?Beri. Oli!si! le
donne non
sen’intendono in materia d’affari.Venite voi,mio genero(partono asinistra).
Mad. £he
hai,figliamia? Eritanto allegra, edora...Gior.
(guardando Gustavo) Stavariflettendo.
Mad.
Rifletteraiquando
sarai maritata. Siatijla cura di preparare la nota degl’inviti
jier le nozze.,.
Gustavo
scriveràlelettere.Gus. Io,signora?
IMad. Avete
un
così belcarattere.Non
di- menticarti d’invitare la tuaamica dipen-
sione, madamigella Martigny.Gior. Ottima Jenny!
Le
aveva promesso di andarla avedere.DigitizedbyGoogle
ATTOPRIMO t<7
Mad. Vi andrai al piùpresto possibile.Al-
l'altratua compagna,lacontessa di
Mon-
fort,
non avremo
bisognodi scriverle.Gior.
È
moltotempo
cbenon
la vedo.Gasi. (occupato a ripassare i registri)
Sua
zia, la marchesa d’Olmare, è venutajeri almagazzino, hasceltoventibracciadigros deNaples,che dovrò portarledomattina.
Mad. Giorgina,va al banco ad occupare il
mio posto,nel mentre cheiorivedoqual*
cbe partita con Gustavo.
Gior.
(
andando
)
Subito,
madre
mia.(Povero Gustavo! dovràscrivere i biglietti d'in-vito.) (via).
Mad.
A
noi,, signorGustavo! iu presenza di mio maritoviho
difeso,ma
sono an- ch’io malcontenta di voi.Gust. Di
me,
signora?Mad.
Appunto
di voi.Eravateperl’addietro cosìattento, intelligente, gentile, amabile...ed ora sietedistratto,dimalumore... state
sempre
cogli occhi bassi... so che avete dell’amicizia per noi, e che godete nel vedere maritare la figlia nostra... si, so tutto:ina lagiojanon
deve cambiareilvo- strocarattere.Gus.Signora, procureròdicorreggermi,
mi
sforzerò...Mad.
Altrimenti finirete col farvi odiare:anche a
mio
genero parlaleconun
certo tuono...Gus.
A
luil... alla vostra presenza gliho
DigitizedbyGoogle
20 !TUE QUARTIERI DI PARIGI pureespresso lamiagratitudineperlasua
• intercessione presso il signor Bertranda
mio
favore.àiad.Però usavate una certaironia...Guar- dalevene perl’avvenire,poichéciò spiace- rebbea
mio
marito.Gus. Signora, volete altroda
me?
Mad.
No; andate in magazzino e fatechenon
senta quistioni.Gus.
Non
fo mai quistioni con nessuno(
andando
) (So ioconchi vorrei quistio-
nare.) (pòi).
Mad. Temo
che questo giovinesiammali:lo vedotanto afflitto; avrebbe egli qualche amoretto?...Oh! non può
essere,me ne
i sareisubitoavveduta.
SCENA
IV.. Desrosierscdelta.
Desro. Signora, vostro marito vi prega di passarenelsuo gabinetto; ilnotaro habi- sogno qualche schiarimento da voi.
Mad. Mio
marito,chedicevadapprima che
le
donne non
s'intendono in materia. d’affari,oraè obbligatodifarmichiamare.
Me
ne intendo piùdi lui,esenon
avessi testa per due...Ah
signore,quantosono
contentadi divenirvi suocera (uia).Desro. Sietetroppo gentileiAh!
non ho po-
tuto trovareun
pretesto...Appena
iopropo-
SU'
ATTO
MIMO
3»nova
una qualche difficoltà,cheilsignor Bertrand si affrettava a cedere.Nou
homai
vedutoun uomo
tantocondiscendente., fatutto ciòchevoglioio.E
Després nonri- torna... quasi quasime
neandrei...Oh!
non
convieneancora.SCENA
V.Desprésedetto.
Desp.
Quale
scoperta,amico mio, qualesco- perta! tutto ci seconda!tutto ci favorisce!Sappiateinprima che ho vedutoilvostro futuro cognato.
Desto. Davvero?
Desp.
Sono
montato nel vostro cabriolè edandava come
ilvento.In fondo alBou-
levard,e precisamentein faccia allaporta san Dionigi, mitrovo attorniato dallamol- titudine delle carrozze: perfortuna urto inun
calesse,indovinate?...Eraquello del signor Martigny che usciva dalDiorama:mi
slancio allaportiera...Desro. Bravo!gliavete parlato di
me?
Desp.
Ho
gettata qualche parola:ma non polendo
abbordarela grandiscussione,gliho
chiestoun
colloquio,ed atreorepre- cise noi lotroveremoalla banca.Ho
fatto di più, mi ha datopermessodicondurvi alla sua festa di ballo.Oh!
questo èun
favore segnalalo.Una
festa a cui iuter-DigitizedbyGoogle
vu 1 TUR QUARTIERI DI PARTO!
verrà tutta Parigi!
Quando
dico tuttaPa-
rigi... intendodire i personaggi più di-
stinti.
La
vostra anticafamiglia Bertrandnon
visarà, siatenesicuro. Avevagiàne- gatotrecento invili...ma
al suoamico
Després...Desro. Siete
un uomo
impareggiabile.Des.
Lo
so.Ora
sappiatechesiete libero.E
voichecosa avetefatto di buono?Desro. Nulla,amico mio:
non
v'hamezzo
a pretesti: essi sonomeco
tanto compia- centi...Desp. Ebbene, l’amore,sì,l’amoreches’in- troduce daper tutto,è venutoa soccor- rervi.. ascoltatemi. Attraversando il
ma-
gazzino,iocorrevaansiosamente:lavostra bella pretesa era al banco tenendo il la- voro da unamano,
edall'altra l’ago, esene
stava nella più stretta immobilità...Passandole vicino,l'hosalutata graziosa- mente,
come
fo sempre:ella non fece ame
lamenoma
attenzione..Alloraho vo- lutoosservarequal fosse l’oggettoche la ritraeva tuttaa sè, edho veduto,distin- tamente, cheeradiretta sopra il signor Gustavo che scendeva in quei punto.Desro. Gustavo!
Desp.Sì,quelgiovinastroche qualchevolta ardiscediscutereconnoi.
Non
saprei dirvi qual molo,o piuttostoqualeistinto di cu- riosità mi spinse aprolungarele mie os- servazioni. Senza alcunaspecie d'atfctla-Digitize
ATTO PRIMO 23 zioncmisonopostoa parlare di politica condue altri giovanidel inagazzino; ed intanto
non
perdevadi vistauè Gustavo, nèmadamigella Giorgina. Ilprimo
spie»qando una pezza di jaconet,guardava di soppiatto la seconda, la qualeappena se ne avvide, ripreseall'istanteil di lei la- voro, nelmentre cheilgiovine, tralasciando ilsuo, teneva gliocchi fìssi fìssi sulla giovinetta con unaespressionelapiù
amo-
rosa, e perconseguenza la più ingenua chesipossa immaginare.Dedicati intiera- mentea loro stessi, unici al inondo, in mezzoa venti individui,iolivedevapar- lare cogliocchi, e voi sapete che il lin- guaggio degliocchicammina
con la ra- pidità del baleno...In cinqueoseiminuti secondi,essi ebbero cinque oseiconverr sazioni... conversazioniconsecutive.Desio.
Veramente! E
cosaconcludete?Desp.
Concludo
chevi èfra loro...simpatia, amore.Desro.
Avete
ragione. Questogiovinastroha osato innalzare le sue pretensioni sulla figlia del di lui principale, efarsiamare
a preferenzadi me?..
Ma
che dico? ciò mi è utilissimo. Soio quellochedevo
fare. Després, lasciatemi solo seco loro, parlerò
con
fuoco,con eloquenza.Desp. Sì,
con
eloquenza...ue avete?Desro.
Prima
di partireper l'America era sostituto di unprocuratore: se fra unaa4 . I TRE QUARTIERI DI PARIGI mezz’ora non
mi
trovate libero e sciolto dellamia parola...Desp.
Appunto
la marchesa d’Olmare miha' pregatodi prenderle per
domani
sera in affittoun
palcoalteatro diMadama:
egli è quivicino, v’andrò...Desro.
Come!
V’incaricate anche...Desp. Sì,questo m’accadespesso... pagoil
palco,mi sirimborsa del prezzoe
mi
si olireun
bigliettod’ingresso:questoèl’uso.Dirò a Gustavo chevolete parlargli, non è vero?Coraggio,chediavolol
non
siete fatto pervegetare.Desro. Sì,
non
sono fatto per vegetare inmezzo
allaloro lana,alloro cotone edai loro parenti farmacisti.Desp. Signor Gustavo,signorGustavo
(chiamando).
Desro. Gli parlerò.
Desp.
Sangue
freddo, calma...Ilsignor Des- rosiers desidera parlarvi(
a
Gustavo), e soprattutto beiconcetti...cheparlinodal-l’anima, se lopotete (via).
SCENA
VI.|
Gustavoe detto.
Gus. Signore,voidesiderateparlarmi?
Desro. Sì,buon giovane* i
momenti
sono preziosi;spieghiamoci chiaramente econ franchezza.ATTO PRIMO 25
«fe Gus.
Sono
prontoarispondervi.(Semi
cerca mi trova: anoi.)ih Desro. Credete chei più secreti seritintoti
’11
di
un
gioviuotto inespertopossano sfitfg-9
girealla mia penetrazione? Ditemi,locre- dete?Gus.£vele premesso di favellarmi chiara- ol
mente,ed io
uou
vicapisco.•s Desro.
Mi
capirete.Sono
quindici giornida-ll55 chèfuiintrodotto inquesta casa:hochie-
l0- stoladestra dimadamigella Bertrand,
sona
stato beneaccettoalpadre edallamadre...laragazzaparve nonisdeguarelemiecure...
|[
La
vanitànon
miaccieca: mi conosco,ea confessochelamiafortunahacontribuito a rendermi
un
conveniente partito.Gus.
E
possibile.h) Desro. Madamigella èamabile. Io sarei fe- liceesuperbo diventando suo sposo;
ma
ei io
non
saprei desiderareunafelicitàacqui->' statasulla disgraziadi
un
rivale.Gus.
Che
dite,signore?(Oh
Cielo!) 'Desro.(Siconfonde,non
cisiamoingannati.)Io adoro Giorgiua,
non
credodispiacerle:si farannoin brevele pubblicazioni...il cestellino dicostume è donato... Questa sera
medesima
sisottoscriveràilcontrailo...Ebbene,
tal qual mivedete, sono capace diun
sagrifizio...crudele sì,tuache avrò la forza di compiere, se l’onoreme
lo impone, eselamia unione devecostareun
sospiro,uu
tenue dispiacere a quella F.li.1he
Quartieri di Parigi 226 I TREQUARTIERI DI PARIGI dicui io era degno dìassicurare la fe-
Iicilà.
(gus.
Ah
signore,non mi sareimaiatteso...4«ìfro locredevaavido,interessato.) Desro. Mio amico,sì,amicomio...guardatemi
senza tema... Voi amate madamigella.
Gus.lo?...
Desro.Si,lo celate invano.
Gas.Ebbene...l’amo eoatutta laforzadel- l’anima. Lavostraconfidenza rinvigorisce
, la mia,esento che,ho bisognodiaprirvi ilmio cuore.
Desro. Parlate, parlate;ilmio ha d'uppo di ascoltarvi.(Non riesco male, ini sembra.) Gus.
Da
sei mesiche sonoin questa casa, non hopotutovedere madamigella senza amarla.Mio
padre è un negoziante diReims
clicgode diqualche fortuna,ma
io sono tantogiovine, ch’egliinni pensa ancora acollocarmi. IsignoriBertrand
mi
avevano presoa ben volere:mi lusingava che fra un annoodue avrei finalmente ottenuto... siete comparso voi,e perme
.tutto ha cangiato d’aspetto. Devo dirlo?
Finodal primo istantevi mirai con
una
specie. d’odio, egià desiderava àncora di trovare convoi quislione...perchè...Desro.
Non
ci mancherebbe altro.Gus. Ali signore,non supponèvatantabontà, tanta elevatezza d’animo.
Desro.
Neppnr
io,mio caro. Parliamo da amici. Sietevoi riamato?- . »•I
ATTOPRIMO V) Gus.
Non vho
mai osato... Eli no! scoia dubbio ionoo
sono amato, poiché olla sposa voi.Desio.
Qualche
voltaledouue amano uno
e si sposano conun
altro.Gus.
A
dirvi la verità,mi è sembratoche ella si trovasse con piacereame
vicina;che il
mio
carattere lesoddisfacesse;che io la tacessi ridere, perchèprima del vo- stroarrivo noieravamo
inolio allegri, Dtsan>. 11rimarco è lusinghiero.Sono
iodunque
cheho
cagionato tanteinquietu- dini. Sarò io cosìcrudeleper prolungarle e perdisunire duecuori fonimiiliniper l'altra?.*.,No,lamiarisoluzione èpresa... e da questopunto rinunzia..Gus.
Come,
signore, spingereste taut'ollrela vostragenerosità?D.'sro.
Non
è forse meglioessere generoso prima del matrimonia, che essere gelosodopo
la cerimonia?Gus.
Ah mio
benefattore]mio angelotutelarci Dcsro.Sì,saròilyostroangelotutelare!Sento strepito!alcuno viene: èlei; fermatevi,e lasciate operare al miozelo.(Edecisoche ion'esca cononore.) > , .*
/ "...
.
SCENA
VII. tGiorgina edetti.
Gin,Perdonale,signori,
ma
vedendo che ilvostro iralteuituenlosi prolungava*.
non
f
a8 ! TUE QOABTIEKI DI PARIGI .soperchè... saràunafanciullaggine dalcanto mio... ina temeva...
Da
qualchetempo
ilsignor Gustavoè tanto pocosofferente...
hostimalo bene... Signor Gustavo,al
ma-
gazzino viè bisognodi voi.Desro.Rassicuratevi, madamigella,noi
siamo
perfettamented’accordo:nonè vero,amico
mio?Gior. (Iocredeva chevolessero battersi,
ed
in vece...)Gus.(in mezzo)
Ah
signorina,eccovil’uomo
ilpiùdelicato, ilpiù generoso.
Gior.
Sono
ben contentadisentire voistesso a farel’elogio dell’uomoche misidestina perisposo. (Non l’avrei mai credulo.) Desto, (a Gustavo)Ella vi ama,non
v’hadubbio.
Gior. Qualè questogrand’attodigenerosità che voi tantoammirate?
Gus.Sappiate, madamigella, chequest’eccel*
lente signore è prontoa rinunziare alla vostra destra; sequest’unionecon lui do- vesse costarvi uu sospiro,
un
benché te-nue
dispiacere... eccovi le sue proprie parole.Gior.Pr.onto a rinunziarmil... sarebbe mai vero?
Desro. Madamigella,selecircostanze fossero
meno
premurose,non ardireiinterrogarvi con tantafranchezza:n»
i Y^stri genitori sono colà:nonabbiamo
unmomento
da' perdere.
E
vero che ionon ho
avuto la sorte dipiacervi?ATTOPRIMO
39
Gior.Kh
signore,adessomi
piacete assai.Desro.
È
veroche noinon saremmo
felici insieme?Gior.
Ne
dubito.Desro.
Quanto
è cara!La
sentite..,ella vi preferisce: -sappiate che questo amabile Gustavo viadoravainsegreto,cbeerade- ciso a sagrificare l’amor suo semiaveste alui preferito.Ma
felicemente... cioèin- felicemente voinon
mi preferite.Gior.Cbe,signore!voi acconsentireste?
(allegra assai).
Desro.
Ecco
la più soave ricompensa del mio sagriiìzio:la vostra gioia,la vostra felicità(eilmio
novellomatrimonio.) Gior.Viene mio
padre!mi
ritiro.Desro.
Non
viallontanate però, rimanete in qualche angolodi questa sala;m'incarico iod'appianareognidifficoltà{Gustavo e Giorginapartono).
SCENA
Vili.Bertrandj
Madama
,edelti.Bert. GraziealCielotuttoè terminato.
Desro.
Ah
signorel Bert.Cbe
fu?Desro.
Voi
sieteun uomo
capace, voi siete uu eccellente padre; e siccomela fortuna di vostrafiglianon
verràmeno, non
vi sarànecessario alcuno sforzo di coraggio.DigitizedbyGoogle
«ag-gv^:-. b
3
«> 1 tre QUARTIÈRI DIPARTO!Bert. D;t chederivaquesto tuono graveed imponente?
Desro.
Amico
mio, ho ripostoinvoi ogni mia fiducia,acciò facciateintenderelara- gioneamadama
vostra moglie, la di cui vivasensibilità...(Non
soa qual partito appigliarmi.)Ah
ut. I)iche si tratta, mio carogenero?Desto, Vostro genero? Avrei pure ambito gloriarmi di questo tilolol ma,,ohimè!mi è forza rinunziarvi.
Bert. Rinunziare!
Desto.
Non
ascriveteciò adun’ingiuria:ma
sono por troppo convinto ad evidenza che madamigella non ini ama.B'-it. Oh! sevi amerà!
Desto. Amici miei,ascoltatemi.Vostrafiglia non ha verno atlacainento per m<;
ma
perun sistema dicompenso, beneiuteso, neha per
un
altro.Ahid.Per un.altro? Chiè costui?
Desto. Ilvostro protetto, signora,quel gra- ziosogiovinone che da poco
tempo
tanto malaccorto,sbadato...elagelosiaappunto
io traeva fuordi sé. Allorchéavrete col- mati i suoi voti...quando
avrete accon- sentilo...Bert.
Non
mai...ungiovinastro...senzastato...Disro.
Lo
so.Ma
prima di' essere a voi unito coi legami delsanguenon
loécon
quelli dell’amicizia,e delcommercio?Do-
vete riconoscere inlui ilvostro allievo...DigitizedbyGoogltj
ATTO PRIMO « 5t
-ilvostro socio... il vostrosuccessore.
Ve-
nite,
mio
caroGustavo, veniteanchevoi, amabile Giorgina,ajutatemi a impietosire...SCENA
IX.Després, Gustavo^Giorgina edetti.
Desp.Eccoli qua,sotutto,
ho
inteso tutto, e‘ve liconduco
io stesso (a Desrosiers).(L’affare parmi bene incamminato.) Bai.Avvicinatevi,signora: avestel’ardire di
dichiarareaquesto signore che
nou
lo amavate,ma
che amavate Gustavo?Gior.
CheamavaGustavo non
gliel’hodettoio.Beri.
Oh
fidatevidellegatte morte!Mad.
Gustavo,mi avete ingannata... quale scandalo...come mormorerà
il vicinato.Il notaroègià pronto. Inostritreulotto pa- renti verranno questasera...Desio.
Se
sareteragionevoli, potretesempre
effettuareun matrimonio.1vostritrentotto parentinon
mi conoscono,e non avrete che a cangiareinomi
sul contralto.Beri. Oihòl bisogna cambiare gli articoli:
non
vogliogià fareacolui tutti ivantaggi chevoi avevate esalii da me.Gusl.Signore, iosaròassai felicecol pos- sesso di vostra figlia.
Desro. Signora, cedete allenostrepreghiere.
Desp.
Tocca
ame
a prendere laparola. Si- gnori miei,ho ammiratoilnobileprocedereDigitizedbyGoogle
02 TTRE Q0ARTTERIDiTARTGT dellonoratissimo amico mio,
ma
miripu- terei colpevole, senon
misforzassididis- armare la vostra collera. No, voinon
formerete 1infelicità della vostra unica figlia.Mad.
Farsi lecitod'amare senza dirmelo!Desp.
Eh madama,
ricordatevichefostegio- vane anche voi.Beri.Ecco ilfrutto di averla fatta allevare in
una
casa di educazione, ovenon
ha appreso che delleidee e dei sentimenti romanzeschi.Gasi.Credetemi...
Mad.
Tacete voi,escendete nel magazzino(Gustavovia).
Desp. Stimabilefamiglia,vilasciamola Des- rosiers) (Nonci dimentichiamo cheil si-
gnor
Marfignyciaspetta.)Ma
ritorneremo agoderedel belquadro della vostra fa- miglia.Desro. Sj,famigliastimabile, ritorneremo
a
goderedelquadro...Beri.
Mia
cara moglie?Mad. Mio
caro marito?Gior.
Mio
caropapà!Beri.
Andiamo
a basso (parlotto) .Desp.
Non
siperdaun
minuto, e sivada
allaCjaussé d'Autin.
Finedell"AlloPrimo.
DigitizedbyGoogle
ATTO SECONDO. 55 SCENA PRIMA.
Sala ricchissima
moderna
incasa Martigny, con specchi, cadelabri ecc., il lultod’ul- titno gusto moderno. Vi saranno tavolini, sediee l’occorrentedascrivere.Una
porta uel fondo edue
laterali.Martigny
, con carte,lettereaperte eDesprés.
Mari.
di,qui,mio
caro Després!Crédevanon
potere sfuggirealla truppa dei tap- pezzieri che invadei miei appartamenti:ho
voluto rifugiarmi a pian Icrreuo, edho
trovalo colà ilsorhettiereTortoni che vi avea stabilitoil suo quarliergenerale.Eccomi
costretto di ritirarmi iu questa sala perfirmarela corrispondenza(siede).Desp. Quallustro!qualesplendore! qual
ma-
gni licenza!La
vostra festa farà epoca.Mari. Saràbella eh? In tutto quest'inverno
non
hosentitochea vantarelafesta.data da'hanchieri, dagli ambasciatori...vollian- elilo spiegaredellospirilo: micosteràuu
po’caro,ina è denaro benespeso.Dcsp.
Nou
v’èdimezzo
anche l’amore?Mari.
L'amore?
che iuleudeiedi dite?k*
DigitizedbyGoogle
34
1 TRE QUARTIERI DI PARIGI JJesp. Signor Martigoy, voi mi avete per-messo,anzi comandalodiparlarvi
sempre
con franchezza: iodebbo
faruso del di- rittochemi
avetevoi stessoaccordato. Si dice perlacittàche voleteammogliarvi, e che perfarpiaceread unabeiladama,
che non si Domina...Mart.Ah! nonsi nomina?
Desp. No;
ma
già voinon
potete sceglierla chein finanza o nell’armata....è forse la vedova di un qualche luogotenente ge- nerale?Mart. NI io caroDesprés, treguaalleconget- ture... il segreto è mio,
Desp.
Nou
parlo più.Mart.
A
propositodi matrimonio.Quel
si- guor Desrosiers,che miavete presentalo, mi pare unpartito conveniente permia
sorella,riguardoalla fortuna...Nelle rela- zioni di corrispondenza che ebbisecolui, non ho che da lodarmene,è poc'anzi...Da>p.
Lo
avete trovato in ottimostato?Muri. Misembrò alquanto semplicene’suoi modi,senza le cerimonie che sonoora di costume...
Desp. Vieneora dal
nuovo mondo,
enon
iia mai frequentato società,
ma
sono certo chesi formerà; l'ho raccomandatoadun
iusigne maestro...Adulatore! Egli voleva esserepresen- tato a miasorella,prima che abbia prin- cipiod ballo.
J
DigitizedbyGoogle
ATTOSECONDO
35
Desp.Ve
loconduco
subito (miattende quivicino,presso ilcarrozziere, ov’è andato adordinare
un
carrich.La
fortuna gli fa girareil capo,ed ha ripudialo il cabriolet,come
ladamigelladella stradaSan
Dionigi.) Murt.Dunque
noi loattendiamo:ho annun-
ziato ladilui visita aJenny: andatee ri- tornaleconlui, perchè fiobisognodivoi.Vi ho
nominatomio
gran maestrodice-rimonie
per tutta questa notte.Desp.
È
una dignità della quale io cono- sco tutta l'Importanza, se la regina del hallonon
èincantata,rapita,sedotta...Mail. Vi
ho
già detto...Desp. Stozitto... rispetterò il vostro gran mistero.
(Scommetto
ch’èqualchefigli»!diun
maresciallo.Eppure
lo indovinerò.Se
egli si sposa senza che io abbia avuta parte nel suo matrimonio,èuu
furtochemi
vien fatto.) (vin).Mart.
Originale,parassitai.,ma
ècompia-
cente. Ci burliamo di quella sorta di gente,ma
nellostessotempo
parechenon ne
possiamofare ameno:
ci divertonoe ci servonoa meraviglia. \s‘alza) lonon
porrò maiaparte delmio
segreto uèlui,nè
alcun altro.Lo
ignora la contessa di Monfort,ella medesima! Nella visita che jeri le ho fatta,sono stalo con leitroppo ingiusto.Ma non
saprei a cheattribuirlo*non
ardisco dichiararleilmio amore,df
godo,pungendola
co’miei discorsi,oell’iuwDigitizedbyGoogle
36
1tue QUARTIERI DI PARIGI spetlirla...iocredo checiòsiafruttodelmio
orgoglio, sulla temadiessere umilialo
con un
rifiuto. Suazia, lamarchesa d’Olmare,' è tanto vanagloriosa! saràellacontenta
che
suanipotesposiuu banchiere?La
contessa è bella,ma
è civetta;eppure presagisco che durantela festacirappacificheremo.SCENA
II.Enrico introducendoDelbois^ edello.
En.Il signor visconte Delbois.
Mari. Ilcugino dellacontessa.
Deli.
Vi
saluto, caroMartigny.dftfrt.Forse
non
verretealla mia festa?Dtlb. Senza dubbio: iovoleva:..
Mari. Enrico,aspettate, (aDelbois)
Sono con
voi: ho trealtre direzioni.;, mi permet- tete...Rio Janeiro,Torino, Lisbona.Eelb. (Sono
sempre
interdettoconlui,enon
socome
fargli questa domauda.) Mari.(ubandosi)Enrico,portate subitoque-ste lettere(Enricovia).
Mio
caro visconte, quanto godonel rivedervi:jtri aquelcon- certo vi ho appena veduto:eravate tanta occupato, quel beiduello delMosè
che doveste replicare...Dclb. Ah! madamigellavostra sorellaha can- l latocon un'anima, con un’espressione...
Tari.
E
voi l’avete perfettamente secondata;iuveritàvoiriuuitamollissime prerogative
ATTO SECONDO
O7
ai talenti militari chegià v'inalzarono al grado di colonnello.
Oh
ini direte fi-nalmente
il perchèvihanno mandato
a Parigi?è verochesieteminacciatodiper- dere il vostroreggimento?Ionon hones- suna inlluenza,ma
sepossorendermiutile adun uomo
chestimo, faròil possibile onde...Delb. Siete troppo compito? l’affare
mio
è semplicissimo,e velospiego. Assistendo ad una cerimonia con tutto il corpo dei miei uffiziali, s'intavolòunadiscussionedi parzialità,dipreferenza:ho cnnstantemente sostenutoi mieidiritti,che furonoanche
appoggiati dal prefetto e dalcomandante;nondimeno
il ministro mi ordinòdiresti- tuirmi aParigi.Mari. Questasera onereranno la mia festa dei distinti personaggi, parlerò loro eoa zelo a vostro favore.
Ma
perchè il vo- strosignorpadrenon
fausodelsuogrado?...un
pari di Francia!Delb. Egliè assente: d'altronde
mio
padre ha le sueopinioni, edioholemie,enon mi
abbasserò maialle umiliazioni chemi
si vorrebbero imporre.
Mi
sono meritaloilmio
grado servendo la mia patria ed il re,mantenendo
la disciplina nel corpoche
si èdegnato confidarmi: sonoorade- cisoanon
laredi più.Mi
si toglieràilcomando
del reggimento,non
misioscu- rerà per questo lacoscienza, poichéuou
— r"
38 TTRE QUARTIERIDIPARIGI
ho
rimprovera alcuno afarmi; elamali- gnitàe l’invidianon
miavviliranno giarn-• mai. Felice voichesieteindipendente?Mart. Anch’io servoloStalo collamia indu- stria:
mi
si credecompensato
esuberante-mente
peldenaro che guadagno; mi sde-gnano
perchè hofattofortuna.Per coprireigrandi impieghifad
uopo
avere unnome
famoso,istorico.È
vero che visonotanti finanzieri superbi deiloro gradi e1delle loro ricchezze,chesireputanocome
primi personaggidello Stalo, ecredono chetutto debba cedereall’influenza dei loro porta- fogli; vorrebberocolla loro vanitàoscurare. luttociòcheli circondai
Dell. Dai nostridiscorsi sidirebbe cheio sonodispiacente di essereprivo di beni di fortuna.
Mart.
Ed
io pernon
avere sortito illustri natali.. . .
•
Delb.
Ah mio
caroamico,iricchiedigrandi che sicozzano,si urtano...Mart.Sì,sentono stringendola
mano, che
esistono dei legamiche dovrebbero avvi- cinarli... laragione.Dell). L’interessepubblico.
Mart.L’amicizia...qualchevolta l'amore.
(Vo-
glioparlargli dellacoulessa.)Delb. L’amorel(seosassiparlarglidisua so- rella.)Sì, l’amicizia. Credetefrattanto
«ho
ioesitoa parlarvi di
un
affare...Mart. Perché?
Digita
• i
x>gle
ATTO SECONDO 3
9
Dell.
È
dietrattandosididenaro...sièsem- pre imbarazzati.Mari.
Con me?
miburlate.Spiegatevi tosto, veneprego.Delb.Poichélovolete,lofarò.Sapete che io non scialacquo, eche se
non
fossiobbli- gatodalmio
grado ad incontrare delle forti spese...Mari.
Ho
intesodire chevoi fate dei sacri- fiziper la tenuta del vostroreggimento, che è tantobella: e così?Dell).Questa gita aParigimi ha incomodato.
Eccovi delle iscrizioni sul gran libro...
avrei bisogno che miprestasteottoo dieci mila franchi.
Mari. Al
momento:
tenete le vostre iscri-zioni:
non
voglionègaranzia,nèinteressi:mi
chiamo
felice nel potervi obbligare.Ehi?a
me
qualcuno?...ma
no;nonsideve sapere, sospettare..Vado
iostessoapren- dervi lasomma
alla cassa. , Ddb.Non
sipuò
esserepiùgenerosoede-licato.
Mari. Aspettatemi.
Oh,
ecco Jenny.. .SCENA
IILJenny
edetli,Delb. Madamigella.
Mari.Sei già vestita!
non è
bella?Miacara sorella,ho
dimenticatodi direaigiovaniDigitizedbyGoogle
4o 1TRE QUARTIERI DI PARIGI della
mia
banca cheessi sonoinvitati di diritto alla nostra festa di ballo; ritorno all’istante:tu intanto tienicompagnia
al nostrocaro colonnello.Jen. Col massimopiacere. Io sapeva che il signore era qui, e venni appunto per lui.
Mart. Cornei perluil
Ah
capisco:lodovrai consultaresopra qualche duetto italiano?Jen.
Non
sitratta di musica.Delb.Cile!madamigella,nouavreste obblialo?..
(aMarligny)
La
vedovadiun
antico bri- gadiere delmio
reggimento che osairac-comandare
a madamigella!Mari.Brava!sempre qualche benefizio ce- lato.
Sempre
cosi,bravissima.Voi
love- dete,mio
caro,ella nonfapartedialcuna società di beneficenza: potete leggere Pai—manncco
reale, igiornali; ellanon ha ildiploma di
dama
dicarità,ma
peròne adempie
le funzioni con uu zelo...Delb. Vi sonotanti che
nou
esercitano...Mart.Eccellente
Jenny
i (Wa).Delb.(Tantogenerosa... tantodelicata...tanto modesta!)
Jen. Olisonoin collera con voi!
Ma
però quell'infelice famiglianon
devesoffrirne:giacchéquella povera vedova è inParigi co'suoi figli,ditele di venirmia trovare.
Delb. Eccoli inscritti nella classe deivostri pensionati.
Jen.
E
cosi,avetebuone
notizie delvostro aliare?DigitizedbyGoO£
I
ATTO SECONDO 4*
Dell).
Eh,
madamigella, vadacome
saandare, lamia
coscienzaè pura.Io dovreifelici—farmene, poiché questacircostanza mi fa essere ora inquestacasa.
Sono
tanto col- pilo dall'amiciziache vostro fratellomi
testifica...
Jen.Si,
mio
fratello viama
molto: tutti fannogiustiziaal vostromerito; fatevi co- raggio, signore.Ognuno
nella vitaumana
ha lesue pene,isuoi affanni.Dell).
Godo
nelpeusarechevoinon
neavete.Jen.
Mi
credete molto felice?Ioche deside- rereitanto di condurreuna
vitasemplicee
tranquilla,sono obbligatadi presiederee
diannoiarmi alla festa che daràmio
fratello;sono forzata di andare,
mio
mal- grado,ne’suoi palchi atuttigli spettacoli, di faregli onori de'suoi pranzidiplomatici,ove
benespessosono lasolafemmina
che vi sia, enon
mi trovo checircondatada deputati, banchieri, forestieri, agenti di cambio, pari di Francia,che parlano ora della borsa,oradipolitica,oradicommer-
cio,cose moltoessenzialisenzadubbio,ma
delle quali hola disgrazia di
non
inten-dermene. Ed
i concerti,'leaccademielet- terarie! ovenon
si sentono chedelle ele- gie, dei poemi,dellenuove
tragedie: tutto questo perme non
è dilettevole. Sarebbemeno male
sequeisignoriautorisiconten-tassero della noia cheilloro
amor
proprio ci fa soffrire;ma
non basta:dopo
lalei—DigitizedbyGoogle
42 1tre Q0ARTIER!DI PARIGI tura bisogna fargli deicomplimenti,degli elogi,esouo
sempre
ioincaricatadipren- derela parola.Il piùdellevoltenon
stu- dio troppo di piacer loro co’miei concetti.Delb.
Obi
voi poteteammirarli consicurezza, escommetto che alcuno di lorov’incolpa diesagerazione.Jen.Confesso chela ricchezza è apprezza- bile,
ma
chi saa quali disgrazie questapuò
strascinare?Mio
fratelloha molta ami- cizia per me,inièmaggiore,miètutore...devo
obbedirlo,equando
miparladima-
trimonio...Delb. Egli pensa amaritarvi?
Jen.Naturalmente.
Mi
spiace soltanto ch’eglimi
conduca ogni dideinuovi pretendenti alla miadestra, eche per piacerminon
esigedaessichedeibenidifortuna,onde quando
mi presenta qualcuno, e chemi
dice:egli è ricco,potete essere sicuroche ioconcepisco subito per questo oggetto una taleavversione... e loriguardocome un
marito...Delb. Voisposerete alcerto un qualcheca- pitalista,,
un
milionario.Jen.
Ah
felice voiche sietepadronedi voi medesimo!Delb. Padrone di
me
sfesso!Non ho
forse anch’io de’genitorichevorrannocomandare
Sulmio
cuore, echemi procurerannofa- sto,si«coinesiprocuraavoi deibenidifor- tuna?A
che servonoquesti gradi, questiATTO SECONDO . 4 3
onori, a cui
mi
giuruo dovrò aspirare?Non
sono ambizioso:vorrei essere ricco...Jcn.
Comprendo,
voisposereste alloraqualchedama
delsobborgo s. Germano...Dclb.
Ah
madamigella!quella cheiodeside- rerei percompagna
di tuttalamiavita,è statagià presceltadal miocuore.Non mi
abbagliò ilsuo rango: fui sedotto dalla riunione di tuttele virtù edi tante gra- zie cheella possiede.Dovrò
io dipiuger- vela? Dovrò iodelineare la sua aria no- bile e modesta,isuoi occhicheesprimonoil candoredell'anima sua,quel suonodi voce che ora
mi
trascina dolcemente, e oram’impone?
quelsorrisoincantatorechesembra
qualche voltaaccrescere e giusti- ficare lemie
speranze... Ebbene!eccoviilsuo ritratto. Ditemi,dovrò andareal sob- borgos.
Germano
per cercarneilmodello?SCENA
IV.Marlignyedetti.
Mari.
Mio
caro visconte, con voi agisco senza cerimonie; ho veduto Desprds scen- dere di carrozzaconun
siguore, e trat- tandosi...Dclb. Parto all'istante.
Mari, (piano)(Eccoviidiecimila franchi;ri- scontrateli.)
Delb (Vi farò la ricevuta.)
DigitizedbyGoogle
44
ìTRE QUARTIERI DIPARIGI Mari.(A
vostro comodo: domani.)A
voipossodirlo,quel signorec
un
partitoper
mia sorella.Delb.
Un
partitopervostrasorella!Mar. Uno
dei primi negozianti dellaCo-
lombia.Voi vedete cheJenny non può
sposarsi che con
un uomo
ricchissimo.(piano
)
(Riscontratei biglietti di cambio, eserbateli.)
Delb. (Egli sacrificherà sua sorellajquasiquasi ricusereiilsuodenaro.)
Temo
di venire tardi questasera.Jen.
E
perchèciò?Delb.
Mi
ricordo diavereun appuntamento.Mart. Andreteal vostro appuntamento, e quindiverrete qui subito. Risovvenitevi cne dovete accompagnarela contessa di Monfort.
Jen. (Miofratello
non
pensa chealla con- tessa... enon
s’accorge cheioho
pene- trato ildi lui segreto.)Delb (Sono pureinfelice!)Madamigella... per certo
non
vengo alballodi questa sera {via).Mart.(accompagnandolo)
A
rivederciinbreve,mio
carojJelbois.Animo,
sorella,nonessere imbarazzatacome
uuafànciullinacheesce delcollegio.Jen.
Sembrami
che la presentazione sia in tutte leforme.ATTO SECONDO 45
SCENA V.
DespiéSj Dcsrosiers edetti.
Desp. Signor Martigny, il
mio
amico Des- rosierssi èaffrettato di profittaredel per-messo
che vi siete degnato accordagli.Madamigella, èil mio amico Desrosiers giunto di recente dalla Colombia.
Mart. Despréssomiglia a
un
introduttore di ambasciatori.Desro. Si,madamigella, sonio,che incantato dall’accoglienza fattami dal vostrosignor fratello,hoarditoimplorare il favore di offrirvi i miei rispettosi omaggi.
Jen. Signore, sonosoddisfattissima...
(Quando penso
che ogni giornodebbo
tornare da capo, emai conlostesso,mi
adiro conme.)
Mart.
(Ecosì, chetenepare?) r ,i i- i •\ /raloro.
Jen.
(Un uomo come
gli altri.)Desro. (a Després)
(Amico
mio,è molto più bella delia piccolaGiorgina.Non
so poise sia lasuaimmensa
dote chemi
faccia tra- vedere.)Desp.
(Non
obbliatelemie
istruzioni.Qui non
siamopiù in casa dei signori Bertrand.) Desro. (Lascia fareame. Li aduleròcolpiù finoartifizio.)(aJenny) Il vostro signor fratello ha avutolacompiacenzadi signi- ficarmi cheera soddisfallo delle relazioniDigitizedbyGoogle
45
1 THE QUARTIERI UTPARIGImeco
avute; dalcantomio
esse ini furono vantaggiosissime. 11nome
delsignorMar-
tigny è tantocognito in tutte le piazze dicommercio
dell’anticoenuovo mondo,
che ciascunosi affrettava,aprendomi
ogni speciedi credilo,allorché iodicevaavere l’onoredi essere in corrispondenzacon
lui.
Mi
chiamoassaipiù fortunato orache egli mi procurail bene di ricevermi in sua casa, emi permettedi fare lacorte alla sua amabile sorella! Forse mi spie- gherò controppa sincerità;sonounviaggia- tore,,sonouninariuajo,un
selvaggio...,j\on. so celarequelloche hoin cuore;
ma
se ho poca esperienza delmondo,
houna buona
e franca lealtà.Alari. Molto piùapprezzabile.
D
sp. Mollo più apprezzabilesenzadubbio.Ma
la sua poca esperienza timi ha di- strutta la sua raffinatezza, ilsuogiudizio, ilsuospinilo osservatore...Mio
caro i)es- rosiers,diteal signor Martigùy il vostro. pareresulla situazione deglialtarid'Aiue-
J
rica. . ,
»• V' *'' 1'
Jen. (Bel
modo
di farmi la corte.) Drsp. LI mio amicoha sopra di ciò delleidee profoiijde.Ilimi uose che ini Ii.uhio
,.colpito.Egliha osarvi?lotulio...siè
messo
,.a,contatto cor: particolari.}. ;, .*
Alari,(a Pespiés)Si può essere eccellente marito senza tante particolarità; altronde
, tulli questi dettagli nou divertirebbero Jenny.
ATTOSECONDO 47 Desro.
E
pninon
potrei dirvi senon
quello chevoi sapetemeglio di me; perchèun
banchiere vostro pariscorge l’universo di un colpod'occhio. Dal vostro gabinetto voi vedeteciòchesfuggesoventea noi cheviaggiamo.Mart.
E
verissimo. Noi conosciamoil forte ed il debole.Desro. Offendoforsela vostramodestiacosì parlandovi?
Mart.Nienteaffatto.
Jen.
(Ed
iodovròesserel’appoggioditulle leadulazioniche gli si fanno!) Desro. (a Despiés)(Quanto è graziosa! «niha guardato iti
un
modo,..)Non
allusero altrimenti della vostra indulgenza, mada- migella, e miaffretterò nel ritornareque- sta sera.Mart.Saretesempre il benvenuto... Jenny,
ti
manderò
il tuo mazzetto di (iori.Drsp.
Buon
fratello,eccellentefratello!Usa
a sua sorellatuttele più tenuiattenzioni di
un
amante... In breve toccherà, allosposo... .,4 . . ,
Desro.(a Després) Quale idea! non potrei anticipatamente?...
Mart. Dcspre’s,venite
meco
aispezionarela sala da ballo.Jen.
Spero
clic il signorDesprésmiajuterà a fare gli onori.Dcsp. Allibatevia me, madamigella. Grazie alle
mie
cure voi daretela festa la più48 ITUE QUARTIERIDI PARIGI brillante,la più gaia.Vi saràmoltissima gente,
ma
senza confusione. Tuttiiballe- rini sonoinvitati: tutteledonne
saranno belle... seuza eccezione...Vi sarannogelatif
>er tutti.
Non
vi saranno equivoci ail- e carte. Infineuna
festadabailo vera-mente
straordinaria (partono).Jen.Per compiacere
mio
fratellodovròadun
-que
sposare...Non
soperchè;ma
provo inme
una ripugnanza...Ah
pur troppone
indovinola causa! Il colonnelloDelbois èmolto amabile...ma mio
fratellonon
vorràmai!...E mio
fratello anch'esso...non ama
forse lacontessa?Sì,ma
egli se ne vergogna enon
osapalesarlo.SCENA
VI.Enricoedetta.
Enr. Madamigella,una giovinetta
accompa-
gnatadallasua governantedomanda
par- larvi: si chiama madamigellaGiorgiua
Bertrand.Jen. Giorgiua? entri tosto(Enricoparte).
Al-
ineuo ecco conchiespandereilmio
cuore.SCENA
VII.Giorginaedetta.
Jen.
Mia
caraGiorgiua!bravissima-,haimeco
mantenutala tua promessa.ATTOSECONDO 49 Gior.
E
tu, mia caraJenny, che avesti la bontà diconservarmi la tua amicizia, se tuavessimeco
trattato conorgoglio, avrei sofferto moltissimo.Jen.
Con
orgoglio! eperchè, mia cara?Ne
hotantoame
d’intorno, e sarà forseper questo cheho
saputo guardarmene. Ri- manialla nostra festa da ballo?Gior.
Oh
sì.voi altri date uua gran festa;eccoti di già abbigliata.
Jen.Penseròio alla tua toelette...
manderò
acasa tua...rimani,te neprego:vitrove- rai Amelia,lacontessa di Monfort.
Gior.
Non
posso:sono attesa.Son
qui ve- nuta unicamente per comunicarli uua gran fortunache mi
siè presentata.Jen.Qual fortuna?
Gior.
Mi
marito, miacara.Mi
sposoconun
giovine interessantissimo,che miama
eche èdame
riamato, Gustavo, ilprimocom-
messodella nostra casa di commercio. I mieigenitorinon
volevano accordarmelo, mi volevanomaritare, conun
altro;ma
fortunatamentetuttosi èaccomodato, ed 10ho ottenuto da miamadre
edaGustavo
11permessodirecartiquesta
buona
notizia.Jen.
Quauto
seicontenta!La
tuafelicità sarà perme
una consolazione.Gior. Avresti forsequalchedispiacere?
Jen.
Mi
vogliouo maritare.Gior.
E
tunon
ami colui che ti si pro- pone?/tre Quartieri di Parigi. 5
DigitizedbyGoogle
5o 1TRE quartieri diparici Jen.
Come
possoioamarlo avendolovedalo
una sol volta?
Eppure mio
fratello...Gior.
Sono
tutticosìiparenti.Ciprocurano
dei mariti,come
selascelta diquestinon
ci riguardasse...
Jen.
Sono
ricca,dunque devo
sposareun uomo
ricco...bellaconseguenza!
Quanto
siamo in- feliciessendonaie nell’opulenza.Cidanno una
lusinghiera educazione,ciispiranodei nobili sentimenti, elevati,delicati; cidanno
fra le
mani
dei libri ovenon
siparlache
della felicitàrisultante dalla reciprocasod- disfazione... del carattere...Ciconducono
ai lealri per vedervi rappresentare delle produzioni che terminano tutte con dei matrimoni tra giovinettisu cui ilnostro interesse era tutto rivolto, perchèil loro
amore
era contrariato da parenti irragio- fievoli...Ebbenel allorchésitratta dima-
ritarci,inostri parenti nella loro scelta
non hanno
per guida chelericchezzeo l’am- bizione... ed agisconocome
queitutori dicommedia,
cheessimedesimihanno
trovato ridicolie stravaganti.Gior.
Dimmi,
il tuopretendenteèbruttoe vecchio?Jen.No:è
un uomo
giovine ancora:ma
senon
volesse sposarmi,forsenon mi
dispia- cerebbe... e se...Gior.Se?...
Jen.
Amica
mia!Gior.
Ho
capito:scommetto
chetuparimenti haiun
Gustavo.xJìjyGoogle
l