• Non ci sono risultati.

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V M - ENOGASTRONOMIA. Anno scolastico 2019/2020

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V M - ENOGASTRONOMIA. Anno scolastico 2019/2020"

Copied!
77
0
0

Testo completo

(1)

 

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V M - ENOGASTRONOMIA

Anno scolastico 2019/2020

(2)

INDICE

​1. DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO

1.1 La scuola e il suo

contesto

2. ​ ​PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA 2.1 Profilo in uscita dell'indirizzo

2.2 Competenze di indirizzo 2.3 Competenze trasversali 2.4 Quadro orario settimanale

3. ​QUADRO ORARIO RIMODULATO PER L’EMERGENZA COVID-19

4. PROFILO DELLA CLASSE

4.1 Composizione consiglio di classe - continuità docenti 4.2 Composizione e storia della classe

4.3 Relazione a cura della coordinatrice(tra i documenti allegati)

5. PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE 5.1 Incontri e relazione scuola-famiglia

6. ​INDICAZIONI GENERALI PCTO

6.1 Percorsi per le competenze trasversali e Orientamento: attività nel triennio

7. ​ATTIVITÀ E PROGETTI​

7.1 Attività di recupero e potenziamento

7.2 Attività e progetti attinenti a “Cittadinanza e Costituzione”

7.3 Altre attività di arricchimento dell'offerta formativa

(3)

7.4 Iniziative ed esperienze extracurricolari (in aggiunta al percorsi in alternanza) 7.5 Eventuali attività specifiche di orientamento

7.6 ​Percorsi interdisciplinari

8. INDICAZIONI SU DISCIPLINE

8.1 schede informative su singole discipline (programmi e relazioni)

9. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI​ 9.1 Criteri di valutazione

9.2 Valutazione degli alunni nel periodo di emergenza sanitaria 9.3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO (sarà nazionale)

10 APPENDICE NORMATIVA

11 ALLEGATI AL DOCUMENTO 1. Elenco alunni

2. Prospetto riepilogativo delle attività di PCTO 3. Relazione della coordinatrice

3. Relazioni finali per singola disciplina 4. Programmi svolti

5.Plico riservato

(4)

1. ​DESCRIZIONE

DELL’ISTITUTO 1.1 La scuola e il suo contesto

L'IPSEOA "Pellegrino Artusi" ​di Roma è un istituto alberghiero attivo nell'area metropolitana di Roma dalla fine degli anni Ottanta. Si trova in prossimità del Parco dell'Appia Antica che comprende la Valle della Caffarella e la Villa dei Quintili; è prossimo al Parco degli Acquedotti, di Tor Fiscale e all'acquedotto Felice. Si tratta di un'area naturalistica e archeologica di grande rilievo che richiama ogni anno un cospicuo flusso turistico, che si estende alla limitrofa area dei Castelli Romani.

La sede centrale è situata nella pineta tra Via Appia nuova e l'Ippodromo delle Capannelle in Via Pizzo di Calabria 5, gli altri plessi coprono un'area molto vasta che va dal Quarto Miglio (sede di Via S. Tarcisio), all'Appia Pignatelli (sede di Via Montescaglioso) sino al Quadraro (sede di Via Sestio Menas). La sede centrale e i plessi di Sestio Menas e di S.

Tarcisio sono dotati di laboratori di cucina, sala, bar e multimediale.

L'IPSEOA Pellegrino Artusi si distingue per l'alta qualificazione dell'istruzione e formazione professionale impartite agli alunni, come dimostrano i lusinghieri riconoscimenti ricevuti negli stage e nelle numerose esercitazioni esterne.

L’istituto Pellegrino Artusi finalizza le proprie risorse al miglioramento dell’offerta formativa, della qualità e dell'efficacia dell’istruzione scolastica e della formazione professionale come apertura al mondo del lavoro in maniera globale; e alla promozione dei valori di cittadinanza e di legalità.

(5)

2. PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA 2.1 Profilo in uscita dell'indirizzo

L'indirizzo "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera" ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche economiche e normative nelle filiere dell'enogastronomia e dell'ospitalità alberghiera.

Il Diplomato dei “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.

È in grado di:

a) utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

b) organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;

c) applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

d) utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;

e) comunicare in almeno due lingue straniere;

f) reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;

g) attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;

h) curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

(6)

Per rispondere alle esigenze del settore turistico e ai fabbisogni formativi degli studenti, il profilo generale è orientato e declinato in tre distinte articolazioni: “Enogastronomia",

"Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza turistica”.

Nell'articolazione "Enogastronomia" gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici: di operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità, di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.

A conclusione del percorso quinquennale, I diplomati nelle relative articolazioni Enogastronomia" e "Servizi di sala e di vendita", conseguono i seguenti risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:

a) controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,

b) predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche

c) adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico valorizzando i prodotti tipici.

2.2 Competenze di indirizzo

A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento generali, di seguito specificati in termini di competenze:

a) agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse;

b) utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera;

(7)

c) integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi;

d) valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera;

e) applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti;

f) attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

2.3 Competenze trasversali

COMPETENZE TRASVERSALI STRATEGIE, ATTIVITÀ, METODOLOGIE DIDATTICHE

PROGETTARE

Individuazione del percorso,

Tradurre le idee in azioni pianificate (tempi, risorse da utilizzare)

realizzazione del progetto, monitoraggio del risultato

RISOLVERE PROBLEMI

Problem solving

individuare i potenziali problemi nell'organizzazione di un percorso

ipotizzare strategie diverse per la loro soluzione utilizzando le proprie risorse cognitive.

Scomporre i processi di lavoro in fasi operative per ottimizzare i servizi in un dato contesto

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E

RELAZIONI

Individuare connessioni tra i propri saperi e le nuove situazioni oggetto di studio in ambito storico, sociale e scientifico

Realizzazione di una mappa del percorso Produzione di schemi riassuntivi

(8)

Scrivere correttamente e nella giusta sequenza le procedure di un compito

ACQUISIRE E INTERPRETARE LE

INFORMAZIONI

Selezionare e confrontare le informazioni operando scelte funzionali all'obiettivo Esperienza di stage

COMUNICARE

Produrre messaggi selezionando i linguaggi più opportuni utilizzando le conoscenze disciplinari

Presentare un percorso enogastronomico e/o un menu e/o un itinerario turistico

Usare procedure di comunicazione efficaci con i clienti e con i colleghi

Usare le tecniche di comunicazione telematica

Effettuare comunicazioni professionali efficaci anche in lingua straniera

COLLABORARE E

PARTECIPARE

Esperienza di stage formativo

Riconoscere l'importanza del dialogo costruttivo;

rispettare i diversi punti di vista;

dimostrare sensibilità e rispetto verso le esigenze altrui e contribuire alla loro soddisfazione

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

Essere consapevoli che nel lavoro di squadra il comportamento individuale è indispensabile per il raggiungimento del risultato finale.

Affrontare responsabilmente situazioni conflittuali

(9)

2.4 Quadro orario settimanale AREA COMUNE

discipline N. Ore 5°anno

Lingua e letteratura italiana 132 (4)

Storia 66 (2)

Lingua Inglese 99 (3)

Matematica 99 (3)

Scienze motorie e sportive 66 (2)

IRC o attività alternative 33 (1)

TOTALE 495

AREA DI INDIRIZZO

DISCIPLINE N. Ore 5° ANNO

Seconda lingua straniera (Francese) 99 (3) Scienza e cultura dell’alimentazione 99 (3) Diritto e tecniche amministrative della struttura

ricettiva 165 (5)

Lab. di servizi enogastronomici – settore cucina 132 (4) Lab. di servizi enogastronomici – sett. sala e vendita 66 (2)

TOTALE

561

TOTALE COMPLESSIVO 495+561=1056

(10)

 

 

3. ​QUADRO ORARIO RIMODULATO PER L’EMERGENZA COVID-19

Come da verbale del consiglio di classe n.4 del 19/04/2020, svoltosi per via telematica e secondo le direttive del DIRIGENTE SCOLASTICO CIRCOLARE 219 DEL 3/04/2020 accordata dal 6/04/2020 l’orario settimanale per la didattica a distanza è stato rimodulato come segue:

LUNEDÌ

MARTEDÌ MERCOLE

GIOVEDÌ VENERDÌ 1

OR A

9.00-9, 35

SCIENZE

MOTORIE INGLESE ITALIANO 2

OR A

09.45 – 10.20

ALIMENTAZIO NE

SCIENZE

MOTORIE INGLESE STORIA STORIA

3OR A

10.30 – 11.05

INGLESE ​DTA MATEMATI CA

CUCINA

RELIGIONE

11.05 – 11.20

P A U S A

4 OR A

11-20 – 11:55

DTA DTA MATEMATI

CA

CUCINA MATEMATIC A

5 OR A

12,05

-12.40 DTA ITALIANO ALIMENTAZI

ONE 6

OR A

12.50 - 13.20

ITALIANO FRANCES

E

FRANCESE 7

OR A

13:30-

14:00 ITALIANO FRANCES

E DTA

Legenda: Le ​discipline​ in ​rosso ​sono​​destinate alle video lezioni

Le ​discipline​ in ​nero​ sono destinate alle lezioni in modalità asincrona 4. PROFILO DELLA CLASSE

4.1 ​Composizione consiglio di classe - continuità docenti

(11)

DISCIPLINA A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019 A.S. 2019/2020 ITALIANO

per i 5 alunni

provenienti dalla IVE*

ROMAGNOLI D’OFFIZI*

ROMAGNOLI

INGLETTO* ROMAGNOLI

STORIA per i 5 alunni

provenienti dalla IVE*

ROMAGNOLI D’UFFIZI*

ROMAGNOLI INGLETTO*

ROMAGNOLI

LINGUA E CULTURA INGLESE

per i 5 alunni

provenienti dalla IVE*

PAOLETTA SANTORO*

DE CRESCENZO

SANTORO*

D’AMICO

LINGUA E CULTURA FRANCESE

per i 5 alunni

provenienti dalla IVE*

LA FAIOLA

STALIO* COLLATINA ARGENTINI

SCIENZE E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE

per i 5 alunni

provenienti dalla IVE*

DI DONATO LATROFA

BRUNELLI* LATROFA

MATEMATICA per i 5 alunni

provenienti dalla IVE*

ADEODATI BRUNONE

DROGO*

BRUNONE

LABORATORIO DEI SERVIZI

ENOGASTRONOMICI SETT CUCINA

per i 5 alunni

provenienti dalla IVE*

VOCI VOCI

MISITI*

VOCI

(12)

LABORATORIO DEI SERVIZI

ENOGASTRONOMICI SETT SALA

per i 5 alunni

provenienti dalla IVE*

FRANZESE SECCI*

DI MARINO

4.2 Composizione e storia della classe PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Numero studenti: 21

Masch​i ​ 13 Femmine 8 Età media 18-20

Provenienza: stessa scuola n. 21 altra scuola n. /0

Promozioni classe precedente n. nessuno Ripetenti n. nessuno

Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n. /.nessuno

4.3 Percorso educativo

Nel processo di insegnamento-apprendimento, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e in relazione alle discipline interessate e alle tematiche proposte, sono state effettuate lezioni frontali, lavori di gruppo, attività di laboratorio, attività di recupero in orario scolastico, e, dall’inizio dell’emergenza sanitaria a causa del COVID-19, attività di didattica a distanza. Sono stati utilizzati libri di testo, testi integrativi, articoli di giornali specializzati, saggi, materiale multimediale, computer e LIM.

(13)

Per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche tutti i docenti si sono impegnati a continuare il percorso d'insegnamento-apprendimento, cercando di favorire la partecipazione di tutti gli alunni, di contrastare l’isolamento e la demotivazione, e di consolidare, inizialmente, quello che era stato fatto fino a quel momento. Tutto ciò è avvenuto attraverso una rimodulazione delle varie programmazioni disciplinari e una nuova scansione oraria e soprattutto tenendo in debita considerazione non solo le competenze digitali diversificate ma anche le potenziali difficoltà di varia natura che tale situazione emergenziale potesse far scaturire.

In particolare la DaD si è articolata in due momenti complementari:

1. videoconferenze in modalità sincrona per un contatto più diretto con gli alunni dentro le "aule virtuali", mediante l’applicazione di Google Suite “Meet Hangouts”

2 attività in modalità "asincrona" con l’invio ragionato di materiali e assegnazione di compiti, con un intervento successivo di chiarimento da parte del docente;

I docenti, dunque, oltre alle lezioni erogate in modalità sincrona, programmate e concordate con il Consiglio di Classe, secondo la scansione oraria allegata, hanno adottato i seguenti strumenti e le seguenti strategie per la DaD:

l’uso di tutte le funzioni del Registro elettronico;

tutti i servizi della G-Suite a disposizione della scuola;

l’uso di varie App.

l’utilizzo di video, libri e test digitali;

registrazioni per la spiegazione relativa ai contenuti integrati (Screencast o'matic; Voice recorder

invio di materiale semplificato, mappe concettuali, appunti, riassunti, schemi, correzione degli esercizi attraverso Classroom.

spiegazione di argomenti tramite audio su Whatsapp, mappe concettuali e Power Point con audio

(14)

video tutorial realizzati tramite Screencast o’Matic;

mappe concettuali e materiale semplificato realizzato tramite vari software e siti specifici.

Il carico di lavoro da svolgere a casa è stato, all’occorrenza, alleggerito esonerando gli alunni dallo svolgimento prescrittivo di alcuni compiti o dal rispetto di rigide scadenze, prendendo sempre in considerazione le difficoltà di connessione a volte compromessa dall’assenza di Giga o dall’uso di device inopportuni rispetto al lavoro assegnato.

Il coinvolgimento della famiglia si è rivelato particolarmente importante in questo

momento di difficoltà.

Per gli alunni DSA e BES è stato previsto l’uso degli strumenti compensativi e dispensativi riportati nei PDP redatti per il corrente anno scolastico (tempi di consegna più lunghi, uso di mappe concettuali, calcolatrice, libri o vocabolari digitali ecc.), adattati ai nuovi strumenti e alle nuove tecniche di insegnamento a distanza utilizzati in questo periodo di emergenza.

Inoltre, sono state costantemente svolte attività di potenziamento e recupero Profilo didattico-disciplinare

Nonostante le molteplici difficoltà, nella seconda metà dell’a. s. ​, ​anche coloro che non avevano conseguito valutazioni positive nel primo quadrimestre, hanno dimostrato la volontà di migliorare impegnandosi in maniera più assidua e adeguata.

(15)

5. PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE 5.1 Incontri e relazione scuola-famiglia

Le famiglie sono state convocate per il ricevimento pomeridiano nel mese di dicembre.

Inoltre, fino all’adozione delle misure di contenimento a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19, i docenti hanno incontrato i genitori anche di mattina nelle ore previste per il ricevimento settimanale.

Il coordinatore di classe ha creato un gruppo Whatsapp con i docenti ed è stato in costante contatto con gli alunni e, ove necessario, con i genitori per monitorare l’andamento didattico dei ragazzi e delle ragazze e le ricadute psicologiche di questo difficile periodo di emergenza.

6. ​INDICAZIONI GENERALI PCTO

6.1 Percorsi per le competenze trasversali e Orientamento: attività nel triennio La classe, nel corso del secondo biennio e del quinto anno, ha svolto le attività di PCTO secondo i dettami della normativa vigente (Legge 13 luglio 2015, n.107 e successive integrazioni)

Obiettivi formativi fondamentali dei ​Percorsi per le competenze trasversali e Orientamento ​individuati dal nostro Istituto, sono:

agevolare la transizione dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro realizzando sinergie con il territorio per migliorare la qualità dell’offerta formativa;

approfondire e sviluppare conoscenze settoriali relative a specifici ambiti lavorativi;

acquisire esperienze dirette di processo e di collaborazione con il personale delle

strutture ospitanti;

acquisire esperienza diretta di situazioni reali in ambiente di lavoro;

comprendere i meccanismi del mercato del lavoro, delle norme vigenti sui contratti

(16)

(come ad esempio le diverse forme di contratto) di settore e delle tipologie di incarichi e figure professionali;

conoscere l'organizzazione del lavoro e della filiera;

educare al gusto estetico e al bello quale valore aggiunto nell'ambito professionale di riferimento.

Da attuare con:

modalità di apprendimento attivo in situazione reale attraverso modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;

co-conduzioni della classe con docenti tecnico-pratici e docente di altre discipline ove possibile (ad esempio grazie alle ore di potenziamento)

Per:

a) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro (valutazione formativa);

b) favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali (valenza formativa orientativa);

c) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile (co-progettazione).

I partner aziendali sono state tutte aziende di ospitalità e di ristorazione, come alberghi importanti, noti ristoranti, le migliori agenzie di viaggi e turismo della Capitale. Molte sono aziende partner da lungo tempo, con convenzioni consolidate dalla continuità di rapporto con i referenti della scuola e dell’istituto.

Per le classi terze e quarte il nostro istituto, come da delibera del Collegio Docenti ha scelto di far svolgere tutte le ore dei P.C.T.O. durante il corso dell’anno scolastico di riferimento, con la seguente cadenza:

tre settimane nel corso del 3° anno di frequenza (126 ore) + 4 settimane nel periodo estivo (168 ore);

(17)

tre settimane nel corso del 4° anno di frequenza (126 ore) + 4 settimane nel periodo estivo (168 ore se non effettuato nel periodo estivo).

I PCTO concorrono alla valutazione delle discipline alle quali afferiscono e a quella del comportamento, e pertanto contribuiscono alla definizione del credito scolastico.

Nel corso del ​quinto anno gli studenti, oltre alle attività svolte nel corso del secondo biennio documentate agli atti della scuola, sono stati coinvolti nelle seguenti iniziative:

Corso sulla Celiachia;

Corso sulla Cucina Coreana

7. ​ATTIVITÀ E PROGETTI​

7.1 Attività di recupero e potenziamento Finalità

Potenziamento delle competenze e delle abilità di base

Consolidamento del metodo di studio

Motivazione al successo scolastico

Preparazione prove scritte

Preparazione al colloquio

Strumenti

Lezioni frontali

Simulazione colloquio d’esame

Gruppi di lavoro o di ricerca

Interventi individualizzati in itinere

(18)

Attività di recupero del debito formativo con pausa didattica nell’ambito dell’ordinaria attività curricolare

Prove semi strutturate e/o orali per la verifica in itinere del recupero del debito formativo

Uso delle tecnologie telematiche e multimediali

7.2 Attività e progetti attinenti a “Cittadinanza e Costituzione”

Attività, Percorsi e Progetti svolti nell’ambito di

«Cittadinanza e Costituzione», realizzati in coerenza con gli obiettivi del Piano triennale dell’offerta formativa;

- Incontro con la Polizia di Stato

- Incontro con la Guardia di Finanza

- Educazione alla sicurezza stradale X

- ​Dona cibo” X X

- Dona sangue X

- ​Educazione alla Memoria X X

7.3 Altre attività di arricchimento dell'offerta formativa

Visione cinematografica dei seguenti film e spettacoli teatrali

Cinema: Tutta la classe

“L’Ufficiale e la Spia” di R. Polanski X

Progetti PTOF

(19)

Progetti PTOF

Orientamento in uscita verso il mondo del lavoro e l’Università formazione post-diploma; ALMADIPLOMA e ALMA ORIENTA

X

Sportello di ascolto (CIC) x

Progetto di istruzione domiciliare Il quotidiano in classe

ABC Bellezza, Cultura e Cinema

Progetto Astalli “Finestre e incontri” non si è tenuto

Sicurezza stradale x

A scuola di solidarietà

Non cadere nella rete. Cyberbullismo: un pericolo per chi offende e per chi è offeso x Il sito web delle scienze motorie

Refrigerazione e igiene a livello domestico e nella ristorazione

Torneo di sitting volley Scuola Connessa

Corso di formazione di American bar e tecniche di miscelazione moderna rivolto agli studenti e ai docenti

Partecipazione degli studenti ad attività

di allestimento di banqueting x

Incontri finalizzati alla Memoria della

Shoah con esperti esterni X

(20)

Torneo di Sitting Volley scuola Sport e inclusione

Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Attività online di ALMAORIENTA e

ALMADIPLOMA x

Visite didattiche

Luogo visitato Partecipanti

Partecipazione a seminari, convegni e concorsi

Evento Partecipanti Finalità

Proiezione docufilm “La razzia. Roma, 16 ottobre 1943” e dibattito - Casa della Memoria

4 ALUNNI

Generare il futuro attraverso la memoria Creare consapevolezza e conoscenza

Giorno della Memoria 2020 Le donne e l’Olocausto dimenticato - Storie di coraggio e di speranza​ - VII municipio - Comune di Roma

2 ALUNNI

Generare il futuro attraverso la memoria Creare consapevolezza e conoscenza

Inaugurazione mostra “Punti di Luce” - la Shoah attraverso le donne - IPSEOA “P.

Artusi”

Intera classe

Generare il futuro attraverso la memoria Creare consapevolezza e conoscenza

PROGETTO CHEF

ERASMUS PLUS 1 ALUNNO

7.4 Iniziative ed esperienze extracurricolari (in aggiunta al percorsi in alternanza)

Evento Partecipanti

VISITA DELL'AMBASCIATRICE

BRITANNICA 1 ALUNNO

(21)

 

7.5 Eventuali attività specifiche di orientamento

Evento Partecipanti

Giornata informativa di orientamento accademico e al lavoro con workshop e servizi presso la Fiera di Roma.

Tutta la classe

Incontro orientamento in istruzione e lavoro per forze dell’ordine e per le forze armate.

Tutta la classe

7.6 Percorsi interdisciplinari

UDA O MACROTEMI DISCIPLINE

COINVOLTE CONTENUTI

BENESSERE E SALUTE

Italiano e Storia Scienze Motorie Laboratorio di enogastronomia Alimentazione Francese DTA

- I cambiamenti culturali, sociali ed economici che hanno influenzato il concetto di salute e benessere - Il significato di salute dinamica - Caratteristiche di prodotti del territorio.

- Tecniche di catering e banqueting.

- prodotti enologici biologici e biodinamici

- Dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche, nelle principali patologie e nello sport Une alimentation équilibrée

LE CONTAMINAZIONI E LA SICUREZZA

ALIMENTARE

Alimentazione Inglese

Francese Laboratorio di enogastronomia - Cucina - Sala DTA

- le varie forme di contaminazione fisica, chimica e biologica (tossinfezioni alimentari e parassitosi) HACCP

- Food transmitted infections and food poisoning

- Risks and preventive measures to combat food contamination 1-2 - les intoxications alimentaires

(22)

Il sistema Haccp, Marchi di qualità, sistemi di tutela della salute nel luogo di lavoro

Normativa relativa all’igiene

​alimentare

I NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI E GLI ORGANISMI

GENETICAMENTE MODIFICATI

Alimentazione DTA

Laboratorio di enogastronomia - cucina - sala Francese

- I nuovi alimenti nella filiera alimentare

- Ecosostenibilità - prodotti a km 0 - prodotti enologici biologici e biodinamici

- les restaurants bio

ALIMENTAZIONE IN ALCUNE CONDIZIONI PATOLOGICHE

Alimentazione DTA

Francese Laboratorio di enogastronomia

- Alimentazione nel diabete, ipertensione

- Normativa sulla tracciabilità dei prodotti

- Troubles alimentaires

- I prodotti e l'approvvigionamento

TIPOLOGIE DI DIETE:

LA DIETA

MEDITERRANEA

Italiano e Storia Alimentazione DTA

Inglese Francese Laboratorio di enogastronomia - cucina

Scienze motorie Laboratorio di enogastronomia - Sala

- La Dieta mediterranea

- Le abitudini alimentari ed economia del territorio

- Mediterranean diet - Le Régime Crétois

- Ricette della cucina regionale - L'importanza dell'esercizio fisico - il vino

rosso

CUCINE A CONFRONTO

Laboratorio di enogastronomia Francese

Scienza e cultura degli alimenti

la cucina coreana la cucina asiatica fast food

Nouvelle cuisine tipologie dietetiche

(23)

UNITI A TAVOLA - Cibo e religione

Storia Religione Francese Scienza e cultura degli alimenti

- Verso un mondo multietnico - Cucina kosher

- ​Nourriture et religion - Alimentazione e religione

EVENT

MANAGEMENT

Enogastronomia DTA

Inglese Francese Alimentazione

Laboratorio Di Sala e Vendita

- Catering e Banqueting - Budget

- Commercial versus non-profit catering - marketing

- Littérature, cinéma et cuisine

- Igiene dei locali e del personale

8. SCHEDE INFORMATIVE SU SINGOLE DISCIPLINE (PROGRAMMI E RELAZIONI) 8.1 Schede informative su singole discipline

Ogni docente della classe, per quanto di propria competenza, ha provveduto alla rimodulazione in itinere della programmazione iniziale, ridefinendo gli obiettivi, semplificando le consegne e le modalità di verifica, e ciò è stato adeguatamente riportato nella documentazione finale del corrente anno scolastico.

Sono state comunque adottate le opportune strategie didattiche mirate alla valorizzazione delle eccellenze.

9. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI9.1 Criteri di valutazione

​Elementi che concorrono alla determinazione del ​credito scolastico

​livello di acquisizione di abilità e competenze emerso dalle prove;

​progressi compiuti rispetto al livello di partenza, anche con riferimento ai risultati degli interventi didattici di recupero

​impegno e assiduità nello studio

​interesse e partecipazione all’attività didattica e al dialogo educativo

(24)

metodo di studio

​assiduità della frequenza

​situazione personale

Per la valutazione del livello di acquisizione di abilità e competenze, i Dipartimenti hanno individuato la soglia minima di sufficienza delle abilità/competenze (cfr. documento degli obiettivi minimi di Istituto) valida per tutti gli ambiti a cui ogni Consiglio di Classe, pur nella propria autonomia, deve riferirsi

ABILITÀ E COMPETENZE

Valide per tutti gli assi LIVELLI

Lo studente non possiede competenze di base necessarie per svolgere compiti semplici, non applica le conoscenze minime a lavori in contesto strutturato, anche se guidato

Critico

(Livello base non raggiunto)

Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Gestisce il lavoro, guidato, possedendo un minimo di abilità cognitive e pratiche

Base

(livello base raggiunto - voto 6)

Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Gestisce autonomamente il lavoro, anche se con qualche imprecisione

Medio

(Livello intermedio - voto 7-8)

(25)

Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

Dimostra spiccata autonomia, notevole capacità di sintesi e di valutazione, capacità di innovazione

Alto

(Livello avanzato - voto 9/10)

Per la valutazione del profitto i voti vengono attribuiti sulla base della tabella di seguito riportata

Voto 10

Conosce in modo approfondito gli argomenti ed espone in modo chiaro, corretto, appropriato e personale; padroneggia argomenti e problematiche complesse anche in contesti nuovi, organizza le conoscenze in modo autonomo, sa operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari e sa proporre soluzioni.

Voto 9

Conosce bene gli argomenti ed espone in modo corretto e chiaro.

Coglie in maniera organica le relazioni sostanziali tra i contenuti trattati, in contesti complessi ma noti. Sa rielaborare ed applica in modo corretto, ordinato ed autonomo le procedure

Voto 8

Conosce gli argomenti essenziali in contesti complessi ma noti ed espone in modo generalmente chiaro, anche se con qualche imperfezione. Coglie le relazioni evidenti tra i contenuti trattati. Non sempre applica le procedure in modo ordinato ed autonomo

(26)

Voto 7

Conosce gli argomenti essenziali in contesti complessi ma noti, espone in modo chiaro, anche se con qualche imperfezione. Coglie le relazioni evidenti tra i contenuti trattati. Non sempre applica le procedure in modo ordinato ed autonomo

Voto 6

Conosce gli argomenti fondamentali in contesti noti e semplici ed espone in modo semplice, ma essenzialmente chiaro, pur se con qualche inesattezza. Coglie gli aspetti essenziali degli argomenti trattati. Applica in modo essenzialmente ordinato ed autonomo i contenuti fondamentali, dopo le indicazioni date.

Voto 5

Conosce in modo incompleto o superficiale gli argomenti fondamentali in contesti noti e semplici ed espone in modo incerto, approssimativo e poco corretto. Coglie solo pochi dati essenziali ed espliciti, mostra limitata autonomia e incertezze nell'applicazione degli argomenti appresi, anche dopo le indicazioni date

Voto 4

Conosce in modo carente o frammentario gli argomenti significativi in contesti noti e semplici e ha difficoltà di esposizione, commettendo numerosi errori nella comunicazione scritta e orale. Mostra diffuse difficoltà nell'applicazione degli argomenti fondamentali, anche se guidato.

Voto 3

Scarsissima conoscenza degli argomenti fondamentali in contesti noti e semplici. Scarsissima capacità di applicazione. Esposizione confusa, con gravi e numerosi errori.

Voto 2

Conoscenze isolate; nessuna capacità di applicazione; esposizione assolutamente disorganica, con gravi e numerosi errori.

Voto 1

Rifiuta qualsiasi forma di interazione di tipo educativo/didattico e qualunque verifica

(27)

 

9.2 Valutazione degli alunni nel periodo di emergenza sanitaria

La “valutazione formativa” è avvenuta in continuità con il primo quadrimestre, avendo come riferimento i criteri approvati dal Collegio dei Docenti. Per la valutazione sommativa si sono adottati i criteri di valutazione per emergenza Covid-19, elaborati dalla Commissione Valutazione, discussi nei vari Dipartimenti e approvati dal Collegio dei Docenti del 20/05/2020:

9.3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO (sarà quella nazionale)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE del

CANDIDATO:_______________________________ Classe V Sez ____

Indicatori Livell

i Descrittori Punt

i

Punteggi o

Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricololo, con particolare riferimento a quelle di indirizzo

I

Non ha acquisito i contenuti e i metodi delle diverse discipline, o li ha acquisiti in modo estremamente frammentario e lacunoso

1-2

II

Ha acquisito i contenuti e i metodi delle diverse discipline in modo parziale e incompleto, utilizzandoli in modo non sempre appropriato

3-5

III

Ha acquisito i contenuti e utilizza i metodi delle diverse discipline in modo corretto e appropriato

6-7

IV

Ha acquisito i contenuti delle diverse discipline in maniera completa e utilizza in modo consapevole i loro metodi

8-9

V

Ha acquisito i contenuti delle diverse discipline in maniera completa e approfondita e utilizza con piena padronanza i loro metodi

10

Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di

I

Non è in grado di utilizzare e collegare le conoscenze acquisite o lo fa in modo del tutto inadeguato

1-2

II

E’ in grado di utilizzare e collegare le conoscenze acquisite con difficoltà e in modo stentato

3-5

(28)

collegarle tra

loro III

E’ in grado di utilizzare correttamente le conoscenze acquisite, istituendo

adeguati collegamenti tra le discipline

6-7

IV

E’ in grado di utilizzare correttamente le conoscenze acquisite collegandole in una trattazione pluridisciplinare articolata

8-9

V

E’ in grado di utilizzare correttamente le conoscenze acquisite collegandole in una trattazione pluridisciplinare ampia e articolata

10

Capacità di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando i contenuti acquisiti

I

Non è in grado di argomentare in

maniera critica e personale, o argomenta in modo superficiale e disorganico

1-2

II

E’ in grado di formulare argomentazioni critiche e personali solo a tratti e solo in relazione a specifici argomenti

3-5

III

E’ in grado di formulare semplici

argomentazioni critiche e personali, con una corretta rielaborazione dei contenuti acquisiti

6-7

IV

E’ in grado di formulare articolate argomentazioni critiche e personali, rielaborando efficacemente i contenuti acquisiti

8-9

V

E’ in grado di formulare ampie e articolate argomentazioni critiche e personali, rielaborando con originalità i contenuti acquisiti

10

Ricchezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico

riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore, anche in lingua straniera

I Si esprime in modo scorretto o stentato, utilizzando un lessico inadeguato 1

II

Si esprime in modo non sempre corretto, utilizzando un lessico, anche di settore, parzialmente adeguato

2

III

Si esprime in modo corretto utilizzando un lessico adeguato, anche in riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore

3

IV

Si esprime in modo preciso e accurato utilizzando un lessico, anche tecnico e settoriale, vario e articolato

4

(29)

V

Si esprime con ricchezza e piena padronanza lessicale e semantica, anche in riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore

5

Capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva a partire dalla

riflessione sulle esperienze personali

I

Non è in grado di analizzare e comprendere la realtà a partire dalla riflessione sulle proprie esperienze, o lo fa in modo inadeguato

1

II

E’ in grado di analizzare e comprendere la realtà a partire dalla riflessione sulle proprie esperienze con difficoltà o solo se guidato

2

III

E’ in grado di compiere un’analisi adeguata della realtà sulla base di una corretta riflessione sulle proprie

esperienze personali

3

IV

E’ in grado di compiere un’analisi precisa della realtà sulla base di un’attenta riflessione sulle proprie esperienze personali

4

V

E’ in grado di compiere un’analisi approfondita della realtà sulla base di una riflessione critica e consapevole sulle proprie esperienze personali

5

Punteggio totale della prova /40

Roma ______________________ LA

COMMISSIONE

(30)

10 TESTI OGGETTO DI STUDIO NELL’AMBITO DELL’INSEGNAMENTO DI ITALIANO DURANTE IL QUINTO ANNO CHE SARANNO SOTTOPOSTI AI CANDIDATI NEL CORSO DEL COLLOQUIO ORALE DI CUI ALL’ARTICOLO 17 COMMA 1

BRANI DI RIFERIMENTO PER IL COLLOQUIO DI ITALIANO

*Il numero delle pagine e delle righe si riferisce rigorosamente al libro di testo in adozione.

·

(31)

Giovanni Verga, ​Nedda

o ​Nedda e Janu *(pp. 88-92 – righe 1-31 +122-148)

[…]Una sera - aveva spento da poco il lume - udì nella viottola una nota voce che cantava a squarciagola, e con la melanconica cadenza orientale delle canzoni contadinesche: Picca cci voli ca la vaju' a viju. A la mi' amanti di l'arma mia!...

- È Janu! - disse sottovoce, mentre il cuore le balzava dal petto come un

uccello spaventato, e cacciò la testa fra le coltri.

E il domani, quando aprì la finestra, vide Janu col suo bel vestito nuovo di fustagno, nelle cui tasche cercavano entrare per forza le sue grosse mani nere e incallite al lavoro, con un bel fazzoletto di seta nuova fiammante che faceva capolino con civetteria dalla scarsella del farsetto, il quale si godeva il bel sole d'aprile appoggiato al muricciolo dell'orto.

- Oh, Janu! - diss'ella, come se non ne sapesse proprio nulla.

- Salutamu! - esclamò il giovane col suo più grosso sorriso.

- O che fai qui?

- Torno dalla Piana -.

La fanciulla sorrise, e guardò le lodole che saltellavano ancora sul verde per l'ora mattutina.

- Sei tornato colle lodole.

- Le lodole vanno dove trovano il miglio, ed io dove c'è del pane.

- O come?

- Il padrone m'ha licenziato.

- O perché?

- Perché avevo preso le febbri laggiù, e non potevo più lavorare che tre

giorni per settimana.

- Si vede, povero Janu!

- Maledetta Piana! - imprecò Janu stendendo il braccio verso la pianura.

- Sai, la mamma!... - disse Nedda.

- Me l'ha detto lo zio Giovanni -.

Ella non aggiunse altro, e guardò l'orticello al di là del muricciolo. I sassi umidicci fumavano; le gocce di rugiada luccicavano su di ogni filo d'erba; i mandorli fioriti sussurravano lieve lieve e lasciavano cadere sul tettuccio del casolare i loro fiori bianchi e rosei che imbalsamavano l'aria; una passera, petulante e sospettosa nel tempo istesso, schiamazzava sulla gronda, e minacciava a suo modo Janu, che aveva tutta l'aria, col suo viso sospetto, di insidiare al suo nido, del quale spuntavano tra le tegole alcuni fili di paglia indiscreti. La campana della chiesuola chiamava a messa.

- Come fa piacere a sentire la nostra campana! - esclamò Janu. […]

[…] Adesso, quando cercava del lavoro, le ridevano in faccia, non per schernire la ragazza colpevole, ma perché la povera madre non poteva più lavorare come prima. Dopo i primi rifiuti, e le prime risate, ella non osò cercare più oltre, e si chiuse nella sua casipola, al pari di un uccelletto ferito

(32)

che va a rannicchiarsi nel suo nido. Quei pochi soldi raccolti in fondo alla calza se ne andarono l'un dopo l'altro, e dietro ai soldi la bella veste nuova, e il bel fazzoletto di seta. Lo zio Giovanni la soccorreva per quel poco che poteva, con quella carità indulgente e riparatrice senza la quale la morale del curato è ingiusta e sterile, e le impedì così di morire di fame. Ella diede alla luce una bambina rachitica e stenta; quando le dissero che non era un maschio pianse come aveva pianto la sera in cui aveva chiuso l'uscio del casolare dietro al cataletto che se ne andava, e s'era trovata senza la mamma; ma non volle che la buttassero alla Ruota.

- Povera bambina! Che incominci a soffrire almeno il più tardi che sia

possibile! - disse.

Le comari la chiamavano sfacciata, perché non era stata ipocrita, e perché non era snaturata. Alla povera bambina mancava il latte, giacché alla madre scarseggiava il pane. Ella deperì rapidamente, e invano Nedda tentò spremere fra i labbruzzi affamati il sangue del suo seno. Una sera d'inverno, sul tramonto, mentre la neve fioccava sul tetto, e il vento scuoteva l'uscio mal chiuso, la povera bambina, tutta fredda, livida, colle manine contratte, fissò gli occhi vitrei su quelli ardenti della madre, diede un guizzo, e non si mosse più.

Nedda la scosse, se la strinse al seno con impeto selvaggio, tentò di scaldarla coll'alito e coi baci, e quando s'accorse che era proprio morta, la depose sul letto dove aveva dormito sua madre, e le s'inginocchiò davanti, cogli occhi asciutti e spalancati fuor di misura.

- Oh! benedette voi che siete morte! - esclamò. - Oh! benedetta voi, Vergine

Santa! che mi avete tolto la mia creatura per non farla soffrire come me! -

(33)

o da ​I Malavoglia

Prefazione *(pp. 123-124)

Questo racconto è lo studio sincero e spassionato del come probabilmente devono nascere e svilupparsi nelle più umili condizioni, le prime irrequietudini pel benessere; e quale perturbazione debba arrecare in una famigliuola vissuta fino allora relativamente felice, la vaga bramosia dell'ignoto, l'accorgersi che non si sta bene, o che si potrebbe star meglio.

Il movente dell'attività umana che produce la fiumana del progresso è preso qui alle sue sorgenti, nelle proporzioni più modeste e materiali. Il meccanismo delle passioni che la determinano in quelle basse sfere è meno complicato, e potrà quindi osservarsi con maggior precisione. Basta lasciare al quadro le sue tinte schiette e tranquille, e il suo disegno semplice. Man mano che cotesta ricerca del meglio di cui l'uomo è travagliato cresce e si dilata, tende anche ad elevarsi, e segue il suo moto ascendente nelle classi sociali. Nei Malavoglia non è ancora che la lotta pei bisogni materiali.

Soddisfatti questi, la ricerca diviene avidità di ricchezze, e si incarnerà in un tipo borghese, Mastro-don Gesualdo, incorniciato nel quadro ancora ristretto di una piccola città di provincia, ma del quale i colori cominceranno ad essere più vivaci, e il disegno a farsi più ampio e variato. Poi diventerà vanità aristocratica nella Duchessa di Leyra; e ambizione nell'Onorevole Scipioni, per arrivare all'Uomo di lusso, il quale riunisce tutte coteste bramosie, tutte coteste vanità, tutte coteste ambizioni, per comprenderle e soffrirne, se le sente nel sangue, e ne è consunto. A misura che la sfera dell'azione umana si allarga, il congegno delle passioni va complicandosi; i tipi si disegnano certamente meno originali, ma più curiosi, per la sottile influenza che esercita sui caratteri l'educazione, ed anche tutto quello che ci può essere di artificiale nella civiltà. Persino il linguaggio tende ad individualizzarsi, ad arricchirsi di tutte le mezze tinte dei mezzi sentimenti, di tutti gli artifici della parola onde dar rilievo all'idea, in un'epoca che impone come regola di buon gusto un eguale formalismo per mascherare un'uniformità di sentimenti e d'idee.

Perché la riproduzione artistica di cotesti quadri sia esatta, bisogna seguire scrupolosamente le norme di questa analisi; esser sinceri per dimostrare la verità, giacché la forma è così inerente al soggetto, quanto ogni parte del soggetto stesso è necessaria alla spiegazione dell'argomento generale.

Il cammino fatale, incessante, spesso faticoso e febbrile che segue l'umanità per raggiungere la conquista del progresso, è grandioso nel suo risultato, visto nell'insieme, da lontano. Nella luce gloriosa che l'accompagna dileguansi le irrequietudini, le avidità, l'egoismo, tutte le passioni, tutti i vizi che si trasformano in virtù, tutte le debolezze che aiutano l'immane lavoro, tutte le contraddizioni, dal cui attrito sviluppasi la luce della verità. Il risultato umanitario copre quanto c'è di meschino negli interessi particolari che lo producono; li giustifica quasi come mezzi necessari a stimolare l'attività dell'individuo cooperante inconscio a beneficio di tutti. Ogni movente di cotesto lavorio universale, dalla ricerca del benessere materiale, alle più elevate ambizioni, è legittimato dal solo fatto della sua opportunità a raggiungere lo scopo del movimento incessante; e quando si conosce dove vada questa immensa corrente dell'attività umana, non si domanda al certo come ci va. Solo l'osservatore, travolto anch'esso dalla fiumana, guardandosi attorno, ha il diritto di interessarsi ai deboli che restano per via, ai fiacchi che si lasciano sorpassare dall'onda per finire più presto, ai vinti che levano le

(34)

braccia disperate, e piegano il capo sotto il piede brutale dei sopravvegnenti, i vincitori d'oggi, affrettati anch'essi, avidi anch'essi d'arrivare, e che saranno sorpassati domani.

I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo, la Duchessa de Leyra, l'Onorevole Scipioni, l'Uomo di lusso sono altrettanti vinti che la corrente ha deposti sulla riva, dopo averli travolti e annegati, ciascuno colle stimate del suo peccato, che avrebbero dovuto essere lo sfolgorare della sua virtù. Ciascuno, dal più umile al più elevato, ha avuta la sua parte nella lotta per l'esistenza, pel benessere, per l'ambizione – dall'umile pescatore al nuovo arricchito – alla intrusa nelle alte classi – all'uomo dall'ingegno e dalle volontà robuste, il quale si sente la forza di dominare gli altri uomini; di prendersi da sé quella parte di considerazione pubblica che il pregiudizio sociale gli nega per la sua nascita illegale; di fare la legge, lui nato fuori della legge – all'artista che crede di seguire il suo ideale seguendo un'altra forma dell'ambizione. Chi osserva questo spettacolo non ha il diritto di giudicarlo; è già molto se riesce a trarsi un istante fuori del campo della lotta per studiarla senza passione, e rendere la scena nettamente, coi colori adatti, tale da dare la rappresentazione della realtà com'è stata, o comerebbe dovuto essere.

Milano, 19 gennaio 1881

(35)

Cap. 1 ​La famiglia Toscano *(pp. 128-131 – righe 1-33)

Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n'erano persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all'opposto di quel che sembrava dal nomignolo, come dev'essere. Veramente nel libro della parrocchia si chiamavano Toscano, ma questo non voleva dir nulla, poiché da che il mondo era mondo, all'Ognina, a Trezza e ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sempre avuto delle barche sull'acqua, e delle tegole al sole. Adesso a Trezza non rimanevano che i Malavoglia di padron 'Ntoni, quelli della casa del nespolo, e della Provvidenza ch'era ammarrata sul greto, sotto il lavatoio, accanto alla Concetta dello zio Cola, e alla paranza di padron Fortunato Cipolla.

Le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri Malavoglia, erano passate senza far gran danno sulla casa del nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio; e padron 'Ntoni, per spiegare il miracolo, soleva dire, mostrando il pugno chiuso — un pugno che sembrava fatto di legno di noce — Per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro.

Diceva pure: — Gli uomini son fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il dito piccolo deve far da dito piccolo.

E la famigliuola di padron 'Ntoni era realmente disposta come le dita della mano. Prima veniva lui, il dito grosso, che comandava le feste e le quarant'ore; poi suo figlio Bastiano, Bastianazzo, perché era grande e grosso quanto il San Cristoforo che c'era dipinto sotto l'arco della pescheria della città; e così grande e grosso com'era filava diritto alla manovra comandata, e non si sarebbe soffiato il naso se suo padre non gli avesse detto «soffiati il naso» tanto che s'era tolta in moglie la Longa quando gli avevano detto

«pigliatela». Poi veniva la Longa, una piccina che badava a tessere, salare le acciughe, e far figliuoli, da buona massaia; infine i nipoti, in ordine di anzianità: 'Ntoni il maggiore, un bighellone di vent'anni, che si buscava tutt'ora qualche scappellotto dal nonno, e qualche pedata più giù per rimettere l'equilibrio, quando lo scappellotto era stato troppo forte; Luca, «che aveva più giudizio del grande» ripeteva il nonno; Mena (Filomena) soprannominata «Sant'Agata» perché stava sempre al telaio, e si suol dire

«donna di telaio, gallina di pollaio, e triglia di gennaio»; Alessi (Alessio) un moccioso tutto suo nonno colui!; e Lia (Rosalia) ancora né carne né pesce.

— Alla domenica, quando entravano in chiesa, l'uno dietro l'altro, pareva una processione.

(36)

o da ​Vita dei Campi

da ​Rosso Malpelo *(pp. 99-103 - righe 1-22)

La vedova di mastro Misciu era disperata di aver per figlio quel malarnese, come dicevano tutti, ed egli era ridotto veramente come quei cani, che a furia di buscarsi dei calci e delle sassate da questo e da quello, finiscono col mettersi la coda fra le gambe e scappare alla prima anima viva che vedono, e diventano affamati, spelati e selvatici come lupi. Almeno sottoterra, nella cava della rena, brutto, cencioso e lercio com'era, non lo beffavano più, e sembrava fatto apposta per quel mestiere persin nel colore dei capelli, e in quegli occhiacci di gatto che ammiccavano se vedevano il sole. Così ci sono degli asini che lavorano nelle cave per anni ed anni senza uscirne mai più, ed in quei sotterranei, dove il pozzo d'ingresso è a picco, ci si calan colle funi, e ci restano finché vivono. Sono asini vecchi, è vero, comprati dodici o tredici lire, quando stanno per portarli alla Plaja, a strangolarli; ma pel lavoro che hanno da fare laggiù sono ancora buoni; e Malpelo, certo, non valeva di più; se veniva fuori dalla cava il sabato sera, era perché aveva anche le mani per aiutarsi colla fune, e doveva andare a portare a sua madre la paga della settimana.

Certamente egli avrebbe preferito di fare il manovale, come Ranocchio, e lavorare cantando sui ponti, in alto, in mezzo all'azzurro del cielo, col sole sulla schiena, - o il carrettiere, come compare Gaspare, che veniva a prendersi la rena della cava, dondolandosi sonnacchioso sulle stanghe, colla pipa in bocca, e andava tutto il giorno per le belle strade di campagna; - o meglio ancora, avrebbe voluto fare il contadino, che passa la vita fra i campi, in mezzo ai verde, sotto i folti carrubbi, e il mare turchino là in fondo, e il canto degli uccelli sulla testa. Ma quello era stato il mestiere di suo padre, e in quel mestiere era nato lui.

·

(37)

Charles Baudelaire, da ​I fiori del male

L’albatro

Spesso, per divertirsi, gli uomini d'equipaggio Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari, Che seguono, indolenti compagni di vïaggio, Il vascello che va sopra gli abissi amari.

5 E li hanno appena posti sul ponte della nave Che, inetti e vergognosi, questi re dell'azzurro Pietosamente calano le grandi ali bianche, Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi.

Com'è goffo e maldestro, l'alato viaggiatore!

10 Lui, prima così bello, com'è comico e brutto!

Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco, L'altro, arrancando, mima l'infermo che volava!

Il Poeta assomiglia al principe dei nembi Che abita la tempesta e ride dell'arciere;

15 Ma esule sulla terra, al centro degli scherni, Per le ali di gigante non riesce a camminare.

(38)

· Giovanni Pascoli,

o da ​Myricae

Arano *(p. 441)

Al campo, dove roggio nel filare qualche pampano brilla, e dalle fratte sembra la nebbia mattinal fumare, arano: a lente grida, uno le lente vacche spinge; altri semina; un ribatte le porche con sua marra pazïente;

ché il passero saputo in cor già gode, e il tutto spia dai rami irti del moro;

e il pettirosso: nelle siepi s’ode il suo sottil tintinno come d’oro.

(39)

Lavandare *(p. 389)

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero.

E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene:

Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese!

quando partisti, come son rimasta!

come l’aratro in mezzo alla maggese.

(40)

X agosto *(pp. 394-395) San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:

l’uccisero: cadde tra spini:

ella aveva nel becco un insetto:

la cena de’ suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano;

e il suo nido è nell’ombra, che attende, che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:

l’uccisero: disse: Perdono;

e restò negli aperti occhi un grido:

portava due bambole, in dono...

Ora là, nella casa romita,

lo aspettano, aspettano in vano:

egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d’un pianto di stelle lo inondi quest’atomo opaco del Male!

(41)

o da ​I canti di Castelvecchio

Il gelsomino notturno *(pp. 423-424) E s'aprono i fiori notturni,

nell'ora che penso ai miei cari.

Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.

Da un pezzo si tacquero i gridi:

là sola una casa bisbiglia.

Sotto l'ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esala l'odore di fragole rosse.

Splende un lume là nella sala.

Nasce l'erba sopra le fosse.

Un'ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.

La Chioccetta per l'aia azzurra va col suo pigolio di stelle.

Per tutta la notte s'esala l'odore che passa col vento.

Passa il lume su per la scala;

brilla al primo piano: s'è spento…

È l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova.

(42)

o da ​Il fanciullino

Il fanciullino che è in noi, cap. I *(p. 376)

I - È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi, come credeva Cebes Tebano che primo in sé lo scoperse, ma lagrime ancora e tripudi suoi.

Quando la nostra età è tuttavia tenera, egli confonde la sua voce con la nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e contendono tra loro, e, insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente un palpito solo, uno strillare e un guaire solo. Ma quindi noi cresciamo, ed egli resta piccolo; noi accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua antica serena maraviglia; noi ingrossiamo e arrugginiamo la voce, ed egli fa sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello. […]

Non l'età grave impedisce di udire la vocina del bimbo interiore, anzi invita forse e aiuta, mancando l'altro chiasso intorno, ad ascoltarla nella penombra dell'anima. E se gli occhi con cui si mira fuor di noi, non vedono più, ebbene il vecchio vede allora soltanto con quelli occhioni che son dentro di lui, e non ha avanti sé altro che la visione che ebbe da fanciullo e che hanno per solito tutti i fanciulli. E se uno avesse a dipingere Omero, lo dovrebbe figurare vecchio e cieco, condotto per mano da un fanciullino, che parlasse sempre guardando torno torno. […]

(43)

· Gabriele D’Annunzio,

o da ​Il piacere

L’attesa di Elena (libro 1, cap. 1) *(pp. 317-318)

L’anno moriva, assai dolcemente. Il sole di San Silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile, nel ciel di Roma. Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio. Su la Piazza Barberini, su la Piazza di Spagna una moltitudine di vetture passava in corsa traversando; e dalle due piazze il romorìo confuso e continuo, salendo alla Trinità de’ Monti, alla via Sistina, giungeva fin nelle stanze del palazzo Zuccari, attenuato.

Le stanze andavansi empiendo a poco a poco del profumo ch’esalavan ne’

vasi i fiori freschi. Le rose folte e larghe stavano immerse in certe coppe di cristallo che si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in guisa d’un giglio adamantino, a similitudine di quelle che sorgon dietro la Vergine nel tondo di Sandro Botticelli alla galleria Borghese. Nessuna altra forma di coppa eguaglia in eleganza tal forma: i fiori entro quella prigione diafana paion quasi spiritualizzarsi e meglio dare imagine di una religiosa o amorosa offerta.

Andrea Sperelli aspettava nelle sue stanze un’amante. Tutte le cose a torno rivelavano infatti una special cura d’amore. Il legno di ginepro ardeva nel caminetto e la piccola tavola del tè era pronta, con tazze e sottocoppe in majolica di Castel Durante ornate d’istoriette mitologiche da Luzio Dolci, antiche forme d’inimitabile grazia, ove sotto le figure erano scritti in carattere corsivo a zàffara nera esametri d’Ovidio. La luce entrava temperata dalle tende di broccatello rosso a melagrane d’argento riccio, a foglie e a motti.

(44)

Come il sole pomeridiano feriva i vetri, la trama fiorita delle tendine di pizzo si disegnava sul tappeto.

L’orologio della Trinità de’ Monti suonò le tre e mezzo. Mancava mezz’ora.

Andrea Sperelli si levò dal divano dov’era disteso e andò ad aprire una delle finestre; poi diede alcuni passi nell’appartamento; poi aprì un libro, ne lesse qualche riga, lo richiuse; poi cercò intorno qualche cosa, con lo sguardo dubitante. L’ansia dell’aspettazione lo pungeva così acutamente ch’egli aveva bisogno di muoversi, di operare, di distrarre la pena interna con un atto materiale. Si chinò verso il caminetto, prese le molle per ravvivare il fuoco, mise sul mucchio ardente un nuovo pezzo di ginepro. Il mucchio crollò; i carboni sfavillando rotolarono fin su la lamina di metallo che proteggeva il tappeto; la fiamma si divise in tante piccole lingue azzurrognole che sparivano e riapparivano; i tizzi fumigarono.

(45)

Il conte Andrea Sperelli (libro I, cap. II) *(pp. 321-322 – righe 1-24)

Il conte Andrea Sperelli-Fieschi d’Ugenta, unico erede, proseguiva la tradizion familiare. Egli era, in verità, l’ideal tipo del giovine signore italiano del XIX secolo, il legittimo campione d’una stirpe di gentiluomini e di artisti eleganti, ultimo discendente d’una razza intellettuale. Egli era, per così dire, tutto impregnato di arte. La sua adolescenza, nutrita di studii varii e profondi, parve prodigiosa. Egli alternò, fino a’venti anni, le lunghe letture coi lunghi viaggi in compagnia del padre e potè compiere la sua straordinaria educazione estetica sotto la cura paterna, senza restrizioni e constrizioni di pedagoghi. Dal padre a punto ebbe il gusto delle cose d’arte, il culto passionato della bellezza, il paradossale disprezzo de’ pregiudizii, l’avidità del piacere. Questo padre, cresciuto in mezzo alli estremi splendori della corte borbonica, sapeva largamente vivere; aveva una scienza profonda della vita voluttuaria e insieme una certa inclinazione byroniana al romanticismo fantastico. Lo stesso suo matrimonio era avvenuto in circostanze quasi tragiche, dopo una furiosa passione. Quindi egli aveva turbata e travagliata in tutti i modi la pace coniugale. Finalmente s’era diviso dalla moglie ed aveva sempre tenuto seco il figliuolo, viaggiando con lui per tutta l’Europa.

L’educazione d’Andrea era dunque, per così dire, viva, cioè fatta non tanto sui libri quanto in conspetto delle realità umane. Lo spirito di lui non era soltanto corrotto dall’alta cultura ma anche dall’esperimento; e in lui la curiosità diveniva più acuta come più si allargava la conoscenza. Fin dal principio egli fu prodigo di sé; poiché la grande forza sensitiva, ond’egli era dotato, non si stancava mai di fornire tesori alle sue prodigalità. Ma l’espansione di quella sua forza era la distruzione in lui di un’altra forza, della forza morale che il padre stesso non aveva ritegno a deprimere. Ed egli non

(46)

si accorgeva che la sua vita era la riduzione progressiva delle sue facoltà, delle sue speranze, del suo piacere, quasi una progressiva rinunzia; e che il circolo gli si restringeva sempre più d’intorno, inesorabilmente se ben con lentezza.

Il padre gli aveva dato, tra le altre, questa massima fondamentale: “Bisogna fare la propria vita, come si fa un’opera d’arte. Bisogna che la vita d’un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui.”

Anche, il padre ammoniva: “Bisogna conservare ad ogni costo intiera la libertà, fin nell’ebrezza. La regola dell’uomo d’intelletto, eccola: ― Habere, non haberi.„

Anche, diceva: “Il rimpianto è il vano pascolo d’uno spirito disoccupato.

Bisogna sopra tutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.

Ma queste massime volontarie, che per l’ambiguità loro potevano anche essere interpretate come alti criterii morali, cadevano appunto in una natura involontaria, in un uomo, cioè, la cui potenza volitiva era debolissima.

Riferimenti

Documenti correlati

La valutazione sarà espressa con un giudizio che terrà conto dell’interesse, della partecipazione, socializzazione, impegno e costanza nello studio; della capacità di

In seguito alla sospensione dell’attività didattica in presenza, come da DECRETO- LEGGE 23 febbraio 2020, n. Sono state previste, quindi, le seguenti modalità

Lo studio delle Scienze nella scuola secondaria di secondo grado concorre, attraverso l’acquisizione delle metodologie e delle conoscenze specifiche della disciplina, alla

La valutazione delle prove orali e scritte ha tenuto conto della partecipazione alle attività in classe, alla conoscenza dei contenuti ed all'applicazione delle strutture

Le verifiche orali comprendevano interrogazioni strutturate come un colloquio tra insegnante ed alunno sempre condotte in lingua tedesca. Le verifiche scritte si sono

La classe ha usufruito di un momento di recupero subito dopo gli scrutini del primo quadrimestre in modalità pausa didattica per alcune discipline e recupero autonomo (per

Inoltre dato che in classe è installata la lavagna multimediale, al termine degli argomenti svolti sul libro di testo, la visione di vari video, sono stati oggetto

Durante questo quinto anno ho cercato di stimolare gli studenti ad essere sciolti e autonomi nello studio; una parte si è dimostrata all’altezza di affrontare lo studio delle