• Non ci sono risultati.

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 03/07/2018

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 03/07/2018"

Copied!
114
0
0

Testo completo

(1)

N. 29 DEL 03/07/2018

OGGETTO: 3SG AZIENDA SERVIZI SOCIO SANITARI GALLARATE - APPROVAZIONE

BILANCIO CONSUNTIVO 2017

L’anno 2018, addì 03 del mese di luglio con inizio alle ore 21:00, nella Sala Consiliare di Largo Camussi n. 5, si è riunito il Consiglio Comunale in seduta ordinaria pubblica di prima convocazione.

Partecipa alla seduta il Segretario Generale NOBILE RICCARDO.

Sono presenti il Vice Segretario Generale Vicario Pietro La Placa e il Vice Segretario Generale Supplente Michele Colombo.

Sono altresì presenti il Vice Sindaco CARU’ Moreno e gli Assessori Comunali: BONICALZI Paolo, CARUSO Francesca, MAZZETTI Claudia Maria, PERONI Isabella, PETRONE Alessandro, RECH Sandro.

Presenti/Assenti

CASSANI ANDREA SINDACO Presente

LOZITO DONATO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE Presente

BARBAN DANILO CONSIGLIERE Assente

CALDERARA EVELIN CONSIGLIERE Presente

CANZIANI CORRADO CONSIGLIERE Presente

CARABELLI LUCA CONSIGLIERE Presente

CERALDI CALOGERO CONSIGLIERE Presente

CRESPI MATELDA CONSIGLIERE Assente

DALL'IGNA GERMANO CONSIGLIERE Presente

DE BERNARDI MARTIGNONI GIUSEPPE CONSIGLIERE Presente

DELIGIOS STEFANO MATTEO CONSIGLIERE Presente

FICHERA LUIGI CONSIGLIERE Presente

GUENZANI EDOARDO CONSIGLIERE Assente

LAURICELLA CARMELO ANTONIO CONSIGLIERE Presente

LOCATELLI GUIDO CONSIGLIERE Presente

LONGOBARDI ROCCO CONSIGLIERE Presente

LORUSSO GIUSEPPE CONSIGLIERE Presente

MARTUCCI LEONARDO VITO CONSIGLIERE Presente

NICOSIA SEBASTIANO CONSIGLIERE Presente

PIGNATARO GIOVANNI GIUSEPPE C. CONSIGLIERE Presente

POSTIZZI NICOLO' CONSIGLIERE Assente

SILVESTRINI MARGHERITA CONSIGLIERE Presente

SIMEONI ALDO CONSIGLIERE Presente

ZAMBON ANNA CONSIGLIERE Presente

ZIBETTI ANDREA CONSIGLIERE Presente

Totale presenti 21

(2)

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visti:

• l’art. 42, comma 2, lett. b) e g) del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267;

• l’art. 114, commi 1, 4, 5, 5-bis,6 ed 8 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267;

• l’art. 147, comma 2, lett. d) ed e) del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267;

• l’art. 11-ter del D.Lgs. 23/06/2011, n. 118;

• l’allegato 4/1 del D.Lgs. 23/06/2011, n. 118 “Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio”;

• l’allegato 4/4 del D.Lgs. 23/06/2011, n. 118 “Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato”;

• l’art. 18 dello Statuto del Comune di Gallarate;

• gli art.18 comma 4 e 19 del vigente Statuto della 3SG Azienda Servizi Socio Sanitari Gallarate;

• il vigente Regolamento di Disciplina del Sistema dei Controlli interni;

• il vigente Regolamento di Contabilità armonizzata;

Richiamati:

• la deliberazione del Consiglio Comunale 22/03/2017, n. 14, esecutiva, con la quale è stato approvato il Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) e il Bilancio di Previsione degli esercizi 2017, 2018, 2019;

• la deliberazione della Giunta Comunale 29/03/2017, n. 40, esecutiva, con la quale è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione 2017, 2018, 2019;

Premesso che:

• 3SG Azienda Servizi Socio Sanitari Gallarate azienda speciale del Comune di Gallarate finalizzata all’espletamento di servizi di interesse sociale, ha fatto pervenire all’Ente il bilancio di esercizio 2017 consuntivo ai fini dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 114, comma 6 del D.Lgs.

18/08/2000, n. 267;

• 3SG Azienda Servizi Socio Sanitari Gallarate è a tutti gli effetti un soggetto giuridico che fa parte del Sistema Ente Locale;

Considerato che:

• il bilancio in esame si chiude con un risultato economico positivo pari a € 5.603,66, con uno stato patrimoniale attivo pari a € 7.793.122,67 e con un patrimonio netto pari a € 3.041.747,28;

• ricorrono i presupposti per l’approvazione del predetto bilancio;

• la presente deliberazione è rilevante in relazione alle operazioni di consolidamento dei bilanci degli enti strumentali dell’Ente così come disciplinate dall’art. 233 bis D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 e dall’allegato 4/4 del D.Lgs. 23/06/2011, n. 118 “Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato”;

• ai sensi dell’art.114 comma 1 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 l’azienda speciale 3SG Azienda Servizi Socio Sanitari Gallarate conforma la propria gestione ai principi contabili generali contenuti nell’allegato 4/1 al D.Lgs.

23/06/2011, n. 118 ed ai principi del Codice Civile;

• il presente atto è stato sottoposto al preventivo esame da parte della Commissione consiliare Bilancio;

Ritenuto di approvare il bilancio consuntivo 2017 della Azienda Speciale del Comune di Gallarate “3SG Azienda Servizi Socio Sanitari Gallarate” che della presente deliberazione forma parte integrante e sostanziale;

Acquisiti sulla proposta di deliberazione i prescritti pareri di regolarità tecnica e tecnico-contabile previsti dall’art.

49, comma 1 del D.Lgs 18/08/2000, n. 267, espressi dal Responsabile Settore 2 – Finanziario, Tributi, Servizi alla persona e Sistema informatico comunale;

(3)

Comunale con l’assistenza degli scrutatori designati effettivi:

Presenti: n. 21 Astenuti: n. = Votanti: n. 21 Con voti:

favorevoli: n. 21 contrari: n. =

DELIBERA

1) di approvare il bilancio consuntivo 2017 della Azienda Speciale del Comune di Gallarate “3SG Azienda Servizi Socio Sanitari Gallarate” che della presente deliberazione forma parte integrante e sostanziale.

INDI

con distinta e separata votazione palese per alzata di mano, il cui esito viene proclamato dal Presidente del Consiglio Comunale con l’assistenza degli scrutatori designati effettivi:

Presenti: n. 21 Astenuti: n. = Votanti: n. 21 Con voti:

favorevoli: n. 21 contrari: n. =

il Consiglio Comunale dichiara la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ravvisata l'urgenza di provvedere in merito ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 per portare a compimento gli adempimenti conseguenziali che da essa derivano con particolare riferimento alle operazioni di consolidamento conti del gruppo amministrazione pubblica.

Gli interventi dei componenti la Giunta e il Consiglio Comunale, effettuati sul presente punto, sono riportati nella registrazione in atti.

N.B.: Si dà atto che esce dall’aula la consigliera Silvestrini. I presenti sono n. 20

Allegati: 1

Bilancio consuntivo 2017 della Azienda Speciale del Comune di Gallarate “3SG Azienda Servizi Socio Sanitari Gallarate”

Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE IL SEGRETARIO GENERALE

LOZITO DONATO NOBILE RICCARDO

(4)
(5)

Bilancio Consuntivo 2017 ›››

Il bilancio di esercizio rappresenta il fondamentale documento informativo sulla dinamica aziendale ed ha rilevanza soprattutto ai fini esterni. Gli stakeholders sono i più importanti che possano essere annoverati (Amministrazione Comunale, Ospiti e famiglie, dipendenti, cittadini gallaratesi) possono prendere consapevolezza dell’andamento della gestione sotto il profilo economico e patrimoniale- finanziario proprio attraverso l’esame critico dei prospetti che lo compongono, stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa. La presente relazione, a cura della direzione generale, descrive i principi ispiratori della gestione e le attività nelle quali l’organizzazione si è impegnata.

(6)

L’Evoluzione del Servizio Socio Sanitario Lombardo:

seconda fase della Riforma ›››

L’evoluzione del Sistema sanitario Lombardo è stata avviata con la L.R. 23/15 con l’obiettivo di adeguare il sistema socio sanitario lombardo alle nuove complessità che si profilano nell’orizzonte temporale dei prossimi decenni (ad esempio l’allungamento dell’aspettativa di vita e l’aumento conseguente della cronicità); la manovra è caratterizzata da un duplice fronte: da una parte l’integrazione dei due sistemi, quello sanitario e quello socio sanitario, per ottimizzare risorse, energie e competenze professionali in unico Sistema, coordinato da un’unica regia e deputato alla presa in carico dei bisogni complessivi delle persone, delle famiglie e dei soggetti più fragili, dall’altra il rinforzo dei principi cardine già operanti quali quello della libertà di scelta del cittadino, la separazione delle funzioni di programmazione, erogazione e controllo e incentivazione delle azioni progettuali innovative.

DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO L’obiettivo è quello che il sistema socio sanitario debba rispondere ad una sola unica logica unitaria, che è quella del bisogno di cura della persona. Di conseguenza troveranno attuazione provvedimenti che completeranno lo spostamento dell’asse di cura dall’ospedale al territorio facendo perno sul principio della continuità assistenziale;

l’infrastruttura organizzativa che si occuperà di gestire il sistema dovrà far perno sul principio di continuità assistenziale.

OBIETTIVO: costruzione della filiera erogativa fra ospedale e territorio attraverso la presa in carico della persona, evitando la frammentazione dei processi e la costruzione di un percorso di cura integrato definito sulla base del livello di intensità del bisogno che caratterizza la domanda.

Recuperano un posto di rilievo nella fase di costruzione della filiera dei servizi, in questa fase della riforma le funzioni sociali che rispondono ai bisogni di persone vulnerabili, a rischio di fragilità sanitaria o sociosanitaria e che, quindi, necessitano di una presa in carico integrata comportante la valutazione degli aspetti sociali, sanitari e socio-sanitari e lo sviluppo di un progetto personalizzato.

(7)

I CRITERI INFORMATORI DELLA GESTIONE 2017 ›››

Le regole di sistema 2017 e l’orientamento alla presa in carico della persona nel suo complesso Le regole di esercizio per l’anno 2017 annunciano importanti novità: si passa nei fatti alla seconda fase della riforma, dando il via alla trasformazione del sistema d’offerta, paventando nuovi sistemi di tariffazione, da riferirsi a nuovi modelli di classificazione della domanda.

La prima fase della riforma socio-sanitaria è giunta a compimento con la costituzione dei nuovi Enti (ATS – ASST) di governo; il 2017 vedrà l’evolversi del sistema dell’offerta verso una “forte integrazione e una ridefinizione degli attori del sistema”.

Diversi sono stati nel corso del 2017 gli atti della Giunta Regionale esecutivi rispetto alla legge quadro di riforma del sistema e alla stessa DGR delle regole 2017 tutte finalizzate a dare esecutività ai punti cardine delle regole 2017 ovvero:

1. presa in carico globale ed integrata della persona, attraverso la definizione di percorsi di cura definiti per patologia e in particolare per patologia cronica;

2. conseguente al punto precedente, si rende necessario ripensare nella sua globalità al sistema dell’offerta, superando il grosso limite della frammentarietà della stessa, con l’obiettivo di completare la rivoluzione copernicana da un sistema basato sull’offerta ad uno più efficace che pone al centro la persona e i suoi bisogni basato, quindi, sulla domanda.

3. l’integrazione con la parte sociale dei Comuni, puntando su un “nuovo ruolo delle ATS a cui è attribuita dalla riforma una forte funzione di governance”, grazie allo specifico dipartimento PIPSS e alle Cabine di regia;

4. miglioramento dell’accessibilità dei servizi

Le sperimentazioni e le misure innovative Nel 2017 la maggior parte delle misure ha potuto proseguire il regime di

“sperimentazione” finalizzato alla messa a sistema.

In particolare, però, alcune misure che riguardano specificatamente l’azione di 3SG, sono state riviste alla luce di un’analisi di bilancio fatta da Regione Lombardia con l’obiettivo di porle in un continuum nel percorso di presa in cura, evitando sovrapposizioni con servizi già esistenti. Di qui l’auspicato dialogo con i Comuni, direttamente coinvolti quali gestori dei servizi di assistenza domiciliare.

Il 2016 ha visto quale tema centrale per la rete sociosanitaria l’evoluzione delle unità d’offerta ed i servizi erogati nell’ambito dell’impostazione innovativa del SSR tracciata dalla LR 23/2015. IL 2017 porta a compimento l’obiettivo auspicato dalla normativa ovvero la forte integrazione degli ambiti sociosanitario e sanitario, per dare la migliore risposta possibile ai bisogni degli assistiti attraverso l’elaborazione di modelli che assicurino alla persona la continuità di cura e di assistenza, l’attivazione di percorsi personalizzati di presa in carico” in un

“processo di integrazione fra le attività sanitarie, sociosanitarie e quelle di competenza delle autonomie locali”.

(8)

Ciò si è reso evidente in due ambiti:

1. Riqualificazione degli Hospice e della rete di cure palliative, che ha visto l’equiparazione degli hospice sanitari e di quelli socio sanitari, all’interno di una stessa rete di cui sono divenuti parimenti punti di snodo;

2. Implementazione del sistema di presa in carico della cronicità, che ha coinvolto gli enti afferenti al settore socio sanitario nel processo di presa in carico e di gestione del paziente cronico.

3SG si è inserita perfettamente nel processo attivato e l’azione del 2017 è stata fortemente influenzata dall’implementazione dei nuovi servizi, in particolare modo riferiti dalla riqualificazione dell’Hospice Altachiara. L’azione relativa alla presa in carico della cronicità si svilupperà nel 2018 essendo stata l’attività del 2017 orientata alla definizione degli accordi di rete con gli operatori del territorio e con ASST. Collocati all’interno di un territorio geograficamente afferente all’ASST Valle Olona, ci siamo spinti su tutto il territorio provinciale stipulando accordi anche con ASST Sette Laghi.

Oltre alle azioni qui sopra, 3SG ha interpretato i passi della riforma anche attraverso il mantenimento dell’operatività piena del nucleo Stati Vegetativi e il rafforzamento dell’attività del nucleo ad alta intensità assistenziale presso cui sono ricoverate persone in dimissione ospedaliera stabilizzate ma che necessitano di cure ad alta valenza sanitaria. L’evoluzione della popolazione del nucleo “Merlino” ha portato con sé la necessità di potenziamento del servizio infermieristico ed il conseguente incremento di costi sanitari.

IL 2017 è stato, quindi, l’anno dell’attivazione della nuova modalità di concepire i percorsi di assistenza nell’ottica della presa in carico integrata della persona e della sua famiglia, con l’obiettivo di eliminare la dispersione nei passaggi tra servizi e strutture di diversa appartenenza; ci siamo posti quali attori di primordine nel percorso integrato di presa in carico dei soggetti ancora residenti al domicilio che presentano fragilità tali da giustificare un intervento volto non solo al contenimento delle stesse, ma alla cura non solo della persona bensì dell’ambiente familiare in cui si trova, ambito elettivo di cura e di vita.

Anche per il 2017 è confermata la logica del budget per le unità d’offerta afferenti l’ambito regionale di accreditamento. I budget confermano la loro struttura rigida, eliminando anche la possibilità della rinegoziazione sul finire dell’anno di gestione. In sostanza, l’azione di 3SG è valsa circa € 19.000 di interventi non valorizzati poiché non è stata aperta la fase di rimodulazione dei budget.

IL CONTRATTO DI SERVIZIO Altra novità della gestione 2017 è stata quella relativa al rinnovo del contratto di servizio con il Comune di Gallarate: cambiano le logiche, il contratto diviene a “consumo” valorizzando e ottimizzando le risorse a beneficio dei singoli Servizi. Alcuni Servizi sono stati rivisti e accorpati, altri, invece, sono stati snelliti (il servizio Sad non comprende più il servizio pasti a domicilio ovvero, lo comprende a consumo e per quella quota di servizio che non potrà essere coperta dal fornitore della ristorazione scolastica).

Nel rispetto degli indicatori di performance, ed influenzato dalla mancata rimodulazione dei budget regionali il risultato della gestione evidenzia un utile pari a € 5.603,66

(9)

Relazione Revisori dei Conti ›››

(10)
(11)
(12)

I Servizi ›››

LE STRUTTURE ›››

RSA – Residenza Sanitaria Assistenziale La residenza sanitaria assistenziale è l’unità d’offerta dedicata all’assistenza delle persone anziane, con differenti gradi di fragilità, che non hanno la possibilità di permanenza al domicilio. Rappresenta un’unità d’offerta a carattere residenziale che si caratterizza per l’offerta di un complesso integrato di interventi, procedure e attività sanitarie e socio-sanitarie erogate a soggetti non autosufficienti, non assistibili a domicilio per differenti motivi legati non solo alla condizione fisica e allo stato di salute, ma anche al setting domestico/

familiare. La prestazione non si configura come un singolo atto assistenziale, ma come il complesso di prestazioni di carattere sanitario, tutelare, assistenziale e alberghiero erogate nell’arco delle 24 ore .

La trasformazione profonda del modello assistenziale cristallizza l’intervento della nostra RSA verso persone sempre più compromesse dal punto di vista sia clinico che sociale. L’ambiente di cura, d’elezione, complici le misure specifiche approntate, si conferma quello familiare e il ricovero in struttura avviene quando non vi sono più le condizioni che garantiscano la miglior qualità di vita possibile alla persona anziana fragile al domicilio.

Le prestazioni residenziali sono erogate all’interno di idonei “nuclei” accreditati per la specifica funzione.

RSA “IN & OUT”

Si tratta, di fatto, di una revisione della rete di offerta tradizionale dei servizi di Rsa, con un’articolazione adeguata ai nuovi bisogni.

La società italiana e lombarda è caratterizzata da un forte invecchiamento della popolazione in un tessuto sociale dove sempre più persone anziane vivono sole e dove il numero dei componenti delle famiglie è sempre più ridotto, fattore che comporta crescenti difficoltà nel farsi carico dei problemi assistenziali che spesso una persona molto anziana o non autosufficiente può presentare. A ciò si aggiunge l’assenza di una normativa nazionale compatta che affronti in maniera omogenea i diversi aspetti della non autosufficienza e troviamo un quadro completo delle criticità del sistema all’interno del quale la 3SG si muove.

E’ forte la coscienza della necessità di una profonda trasformazione del sistema socio assistenziale attraverso la costituzione di una vera filiera della cura della persona che ne permetta l’assistenza, sin dalle fasi che precedono la necessità di istituzionalizzazione e che garantisca laddove possibile la permanenza al domicilio il più a lungo possibile, prevedendo interventi coordinati da parte delle strutture.

In quest’ambito si colloca l’azione di 3SG finalizzata alla realizzazione di interventi di supporto alla residenzialità dell’anziano fragile ancora inserito in un contesto domiciliare. L’adesione alla misura RSA Aperta incarna la buona realizzazione delle nuove prassi e la nuova sfida è stata quella di garantire la

(13)

continuità e la multidisciplinarietà dell’intervento nel rispetto delle sempre mutevoli regole di servizio,dando risposte adeguate alle domande dei cittadini.

L’ATTIVITA’ TIPICA – LA RSA CAMELOT OBIETTIVI DEI SERVIZI EROGATI E DELLA POPOLAZIONE POTENZIALMENTE INTERESSATA La Residenza Camelot è una struttura residenziale destinata ad anziani non autosufficienti che assicura prestazioni socio assistenziali, sanitarie ed alberghiere a persone anziane con diversi gradi di fragilità tese al soddisfacimento dei bisogni della persona, al mantenimento e al potenziamento delle capacità residue con attenzione particolare alla dimensione sociale e relazionale. Camelot è accreditata con Regione Lombardia per 120 posti; di questi 120 posti accreditati 22 sono dedicati alle persone affette da malattia di Alzheimer e un numero variabile che arriva sino a 25 per le persone in stato vegetativo. La finalità ultima è quella di assicurare, attraverso appropriate prestazioni assistenziali, sociali ed alberghiere, le più confortevoli condizioni di vita agli Ospiti ed allo stesso tempo offrire alle famiglie la tranquillità di trovarsi nel luogo ideale per rispondere al meglio alle necessità del proprio caro. La contrattualizzazione con Regione Lombardia consente di applicare rette contenute, rendendo maggiormente accessibile la Struttura per le famiglie con anziani in condizioni di fragilità.

Oltre ai 120 posti accreditati e contrattualizzati Camelot mette a disposizione altri 22 posti in solvenza, che vengono sfruttati anche per ricoveri di più breve durata.

Tale tipologia di ricovero è finalizzata a garantire alla persona anziana il massimo recupero o mantenimento possibile delle capacità psico-fisiche attraverso un elevato livello di prestazioni riabilitative, sanitarie e assistenziali per lo svolgimento di tutte le attività della vita quotidiana, costituendo così un efficace aiuto alle famiglie che cercano sollievo nelle situazioni critiche quali una dimissione ospedaliera o negli esiti di un evento acuto.

La Struttura si caratterizza per una assistenza sanitaria intensa, garantita da una équipe multidisciplinare che opera in modo integrato con medici presenti 24 ore su 24 i cui interventi, coadiuvati da infermieri professionali e operatori assistenziali qualificati, sono finalizzati a recuperare e a sostenere l’autonomia e il benessere degli Ospiti.

(14)

FINALITA’ SPECIFICHE ›››

L’Azienda concorre alla realizzazione di un sistema socio sanitario integrato in grado di fornire risposte ai bisogni espressi dalla popolazione anziana operando in coerenza con i piani di Regione Lombardia e le indicazioni degli Enti territoriali. Attua la principale finalità di assistenza attraverso un sistema integrato di servizi sociali, assistenziali, sanitari in favore di soggetti fragili e delle rispettive famiglie; in particolare la Residenza Sanitaria Assistenziale Camelot attua la finalità di assistenza sopra indicate attraverso servizi di tipo residenziale, semiresidenziale e domiciliare dedicati alle persone anziane, affette da demenza, in condizione di veglia non responsiva e di minima coscienza e alle rispettive famiglie.

In particolare le finalità dell’azione della RSA si possono così declinare:

a) Promuovere la salute e la qualità di vita della persona anziana, con interventi residenziali semiresidenziali o domiciliari di tipo assistenziale, medico, infermieristico, riabilitativo, educativo e di socializzazione, secondo logiche di personalizzazione, prevenzione, cura e soprattutto di appropriatezza degli interventi. Ciò attraverso il controllo continuo delle condizioni generali da parte dell’équipe multiprofessionale, la sorveglianza sanitaria e le visite mediche periodiche, la prescrizione al bisogno di visite specialistiche ed esami ematochimici e strumentali, le prescrizioni farmacologiche, la valutazione nutrizionale e l’impostazione di un regime alimentare adeguato e soddisfacente, il controllo delle infezioni e la cura di un ambiente protetto.

b) Contrastare la cronicità, accreditandosi sempre più come polo di riferimento locale per la promozione della salute sia degli Ospiti/assistiti che dei familiari attraverso interventi mirati;

educare alla salute è fondamentale, per esempio, per un efficace prolungamento della permanenza al domicilio con il supporto dei servizi che gravitano attorno alla RSA quali la RSA aperta.

c) Promuovere o realizzare sevizi di carattere innovativo o sperimentale legati all’evoluzione dei bisogni di natura sociale e socio sanitaria espressi dal territorio

d) Migliorare la qualità organizzativa aziendale e il benessere dei lavoratori.

e) Orientare i propri servizi secondo il principio di umanizzazione delle cure, attraverso un’analisi costante dei bisogni espressi dagli Ospiti e dai familiari e interventi specifici mirati e destinati al personale.

e) Sostenere le famiglie e i caregiver, nella convinzione che la famiglia sia una risorsa indispensabile per il benessere dell’Ospite, risorsa che viene sottoposta allo stress dell’istituzionalizzazione del proprio familiare. Tale stress, ove non gestito, impedisce alla famiglia di continuare a esercitare la sua primaria funzione di “casa” impedendo così l’instaurarsi di una relazione serena con l’organizzazione.

f) stipulare convenzioni o accordi con gli Enti territoriali e le associazioni del terzo settore finalizzati al miglioramento delle condizioni di erogazione dei servizi.

Questi sono i principi informatori dell’attività di 3SG.

(15)

ORGANIZZAZIONE INTERNA E MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO ›››

La struttura R.S.A. è costituita da 7 nuclei residenziali dotati ciascuno di propria autonomia fun- zionale, dedicati all’assistenza di persone anziane con diversi gradi di non autosufficienza, tutti configurati come piccole comunità autonome.

La capacità ricettiva di ogni reparto è di 20 posti letto, fatta eccezione per il reparto Alzheimer, dove la disponibilità è di 22, per un totale di 142 posti suddivisi in 120 accreditati e 22 autorizzati a solvenza.

Il “nucleo” è l’unità organizzativa minima per l’erogazione delle prestazioni residenziali; questo è da intendersi come area distributiva delle degenze, autonoma per dotazioni e servizi, articolato su 20 posti letto, ad eccezione del nucleo protetto dedicato all’assistenza delle persone affette da morbo di Alzheimer, “Il Lago” che di posti ne conta 22. Il modello di erogazione di prestazioni omogenee per “nuclei” organizzativi deriva dal D.P.R. 14 gennaio 1997 che aveva come presupposto originario il D.P.C.M. 22 dicembre 1989 “

L’ organizzazione per nuclei consente di accogliere nella stessa struttura residenziale persone con differenti gradi di fragilità, a vario titolo definite non autosufficienti, senza determinare sovrapposizioni

In considerazione della relativa variabilità dell’intensità assistenziale che caratterizza le prestazioni residenziali, in ragione dei differenti bisogni degli ospiti, negli anni l’organizzazione della residenza si è evoluta in maniera coerente ai requisiti della popolazione residente, prevedendo una diversificazione dei livelli assistenziali capaci di rispondere alle specifiche esigenze assistenziali e coerentemente con le attività codificate.

Non essendo ipotizzabile il trasferimento del paziente ad ogni variazione sostanziale dei suoi bisogni assistenziali nel corso di un ricovero medio-lungo, il nucleo non è interpretato come una struttura rigida, bensì come una unità organizzativa flessibile, strutturata per fornire determinati livelli assistenziali in grado di sostenere il peso dell’evoluzione clinica delle cronicità degli Ospiti anziani senza metterne in crisi l’organizzazione interna.

Parallelamente, però, è auspicabile e necessario che ogni struttura residenziale sia valutata per il livello assistenziale che rappresenta qualora questa rappresenti un’organizzazione autonoma e specifica tanto da poter essere considerata un’unità d’offerta a sé. E’ ciò che auspichiamo per il nostro nucleo “La Tavola” dedicato all’assistenza alle persone in stato di veglia non responsiva;

la disabilità specifica comporta livelli assistenziali che si traducono in un’organizzazione ad hoc, riconosciuta, peraltro, anche dalla normativa regionale di settore senza però che, ad oggi, questa trovi soddisfazione in un provvedimento specifico di riconoscimento e applicazione.

La RSA Camelot si presenta così caratterizzata:

- 4 nuclei per l’assistenza alle persone anziane con diversi gradi di compromissione dell’autosufficienza,

- 1 nucleo Alzheimer dedicato alla cura e all’assistenza delle persone affette da malattia di Alzheimer,

- 1 nucleo ad elevata intensità assistenziale, nucleo Merlino

- 1 nucleo dedicato alle persone in stato vegetativo, nucleo La Tavola

(16)

I Nuclei di RSA ›››

Ogni nucleo della RSA è dotato di sala da pranzo, cucina, sala soggiorno, bagno assistito, infermeria, reception, bagno per il personale e deposito.

Nonostante ogni reparto sia autonomo, non mancano spazi riservati alla socializzazione ed alle attività collettive; la sala multimediale, dedicata allo svolgimento di diverse attività strutturate proposte dal servizio animazione, la palestra usufruibile secondo la programmazione fatta dal personale specialistico, il bar aperto 7 giorni su 7 e la Chiesa. Il parco della struttura è una importante risorsa sia per la popolazione anziana residente sia per il quartiere all’interno del quale essa è collocata; la struttura lo mette a disposizione per iniziative aperte alla cittadinanza e per chi semplicemente voglia passeggiare immerso nel verde.

Con l’obiettivo di favorire lo stato di benessere fisico e psichico degli ospiti, il servizio offerto copre l’assistenza alla persona a tutto tondo. Ecco perché l’équipe presenta uno spettro molto ampio di professionalità che spaziano dal medico al terapista.

L’attività assistenziale personalizzata è progettata in seno all’équipe multidisciplinare sin dai primissimi momenti di permanenza della persona all’interno della struttura.

IL NUCLEO PROTETTO “IL LAGO” È IL NUCLEO PER MALATI DI ALZHEIMER:

All’interno di Camelot si trova il nucleo protetto dedicato ai malati di Alzheimer riconosciuto e accreditato da Regione Lombardia un nucleo di 22 posti, con la finalità di fornire un supporto adeguato alle famiglie che si trovano a gestire la condizione delicata dettata dalla tipicità della malattia. Il nucleo Alzheimer “il Lago” è organizzato per garantire agli Ospiti le necessarie condizioni di protezione e sicurezza, ed allo stesso tempo ritmi di vita e stimoli riabilitativi adeguati alle ridotte capacità cognitive e funzionali.

L’intervento sulla persona malata di Alzheimer è globale, Medici, Infermieri, Fisioterapisti, Educatori, Psicologi e Operatori Assistenziali lavorano in equipe con uno scambio costante di informazioni e con percorsi e strategie assistenziali condivise per garantire il benessere degli Ospiti e una costante continuità assistenziale con la famiglia.

Il Nucleo “Il Lago” è composto da 10 camere doppie e 2 camere singole; il reparto è completamente chiuso (con apertura a codice della porta di ingresso) ed è caratterizzato da ampi ed accoglienti spazi comuni per favorire e assecondare la deambulazione, dispone inoltre di una sala da pranzo e di una sala soggiorno dove vengono svolte le attività animative.

Il nucleo Lago dispone di un giardino esterno curato e privo di dislivelli pericolosi, con un’area pavimentata, arredato con spazi piacevoli di sosta per il relax e le attività, un ambiente protetto e interamente recintato, dove gli Ospiti possono muoversi in tutta libertà e in tutta sicurezza.

Il nucleo “MERLINO” è il nucleo ad alta intensità assistenziale all’interno del quale trovano assistenza sia persone in stato vegetativo che in stato di minima coscienza o con particolari bisogni sanitari e assistenziali.

Data la specificità degli Ospiti del nucleo e l’alto assorbimento assistenziale “Il Merlino” è dotato di un sistema di sollevatori a binario che consentono un’agevole movimentazione in carrozzina in caso di persona completamente dipendente, riducendo o annullando i rischi legati alla movimentazione dei carichi.

Nel 2017 è stato rifatto e allestito il bagno assistito del nucleo Merlino; i lavori di ristrutturazione sono stati finalizzati alla miglior fruibilità del bagno, completati dalla dotazione di un sistema di sollevamento a binario accompagnato dalla cromoterapia che accompagna l’Ospite nel relax del bagno in vasca, non sempre possibile per la tipologia di Ospite.

(17)

“La TAVOLA” è il nucleo dedicato alle persone in condizione di Veglia non Responsiva (Stato Vegetativo), il nucleo è formato da 10 camere doppie, ognuna dotata di letti ad alta tecno- logia, materassi antidecubito ad aria ad altissimo rischio e un sistema di sollevatori a binario che consente agevolmente i cambi di postura e la mobilizzazione degli ospiti in carrozzina, pompe per la nutrizione enterale, bronco-aspiratori e ossigenoterapia. Le funzioni vitali di ogni ospite possono essere all’occorrenza monitorizzate e registrate. Ogni camera è dotata di servizi igienici a disposizione dei familiari. Il nucleo è inoltre dotato di un bagno assistito con vasca ad ultrasuoni, apposito sollevatore in grado di rilevare il peso corporeo e sistema di mantenimento della temperatura corporea attraverso lampade ad infrarossi. Il carrello delle urgenze presente nell’infermeria del nucleo “La Tavola” dispone inoltre di un defibrillatore.

I locali ad uso comune sono pensati per garantire una permanenza confortevole ai familiari, per i quali è organizzata una sala da pranzo dove chi desidera rimanere vicino al proprio caro può conservare, riscaldare e consumare l’eventuale pasto avendo a disposizione tutto il necessario (acqua, stoviglie e condimenti). Inoltre la sala soggiorno è stata attrezzata secondo l’approccio snoezelen per diventare all’occorrenza una stanza di stimolazione multisensoriale.

LE RETTE L’importo delle rette non ha subìto alcuna variazione per l’anno 2017; a titolo informativo sono espresse nella tabella qui sotto riportata:

TIPOLOGIA DI POSTO /

SISTEMAZIONE camera doppia camera

singola ricovero

temporaneo

Posto accreditato € 60,76 € 86,80 -

Posto in nucleo Alzheimer € 69,43 € 69,43 -

Posto Solvente € 69,43 € 88,54 € 88,54

Posto nucleo La Tavola € 0 € 0 € 0

LE PRESTAZIONI GARANTITE All’interno di ciascun nucleo operano operatori di assistenza ASA OSS (Ausiliari Socio Assistenziali e Operatori Socio Sanitari) qualificati, tutti in possesso di attestato di qualifica professionale regionale. L’organizzazione quotidiana “tipo” dell’assistenza prevede la presenza per ogni nucleo, al mattino, di 2/3 o 4 operatori che accompagnano l’ospite dal momento del risveglio nelle operazioni di igiene sino alla consumazione del pasto, di due operatori al pomeriggio e di un operatore la notte.

Il personale opera sulla base di un piano di lavoro giornaliero nel rispetto dei piani individuali di assistenza previsti per ciascun ospite. Risponde per le rispettive competenze al Responsabile di struttura ed al Coordinatore Infermieristico.

Il servizio svolto dagli Ausiliari Socio Assistenziali (ASA) e dagli Operatori Socio Sanitari (OSS) si caratterizza per prestazioni di carattere alberghiero, igienico-sanitario e di aiuto agli Ospiti in risposta ai loro bisogni assistenziali.

In particolare l’Ausiliario Socio Assistenziale (ASA) è un operatore dell’area sociale che, a seguito di specifica formazione, attua interventi sull’Ospite in conformità ai programmi assistenziali predisposti dalla Direzione Aziendale, diretti a favorire il soddisfacimento delle attività di vita quotidiana (igiene, mobilizzazione, alimentazione, comunicazione, ecc.). Svolge attività di carattere alberghiero, di cura igienico-sanitaria, di tutela dello stato di salute nei limiti del buonsenso che caratterizza il comportamento della buona madre di famiglia, segnalando tempestivamente all’infermiere e/o al medico il possibile rischio di malattia intervenuto e/o interveniente.

(18)

L’Operatore Socio Sanitario (OSS) che svolge tutte le attività dell’ASA con tutti gli obblighi dinanzi descritti, si pone anche come figura ad integrazione di quella infermieristica facendo proprie tutte le attività prettamente assistenziali. Collabora nell’attuazione dei progetti assistenziali e di miglioramento della qualità di vita dell’Ospite, interviene nell’assistenza alla persona ad integrazione dell’infermiere in situazioni di bassa complessità infermieristica e ad alta riproducibilità tecnica, nonché nell’aiuto nelle prestazioni sanitarie con piccole medicazioni.

3SG ha in organico in RSA n. 65 ASA-OSS full-time e n. 3 ASA/OSS a tempo parziale.

IL PERSONALE MEDICO IN RSA Con la discrezione che persegue l’obiettivo della non ospedalizzazione della residenza, i medici della struttura, sotto il coordinamento del Responsabile Sanitario, vigilano sulle condizioni cliniche degli ospiti.

Il servizio medico è garantito per tutti gli ospiti; per coloro che non trovano sistemazione su posto accreditato resta attivo il servizio di medicina generale esistente al momento dell’ingresso. Il medico della struttura effettua una valutazione delle condizioni generali all’ingresso, stabilisce l’iter clinico e ne effettua la sorveglianza aggiornando il fascicolo socio sanitario e assistenziale.

Si ricorre alla ospedalizzazione solo in caso di situazioni cliniche particolarmente critiche e non diversamente assistibili. Ogni nucleo ha un medico referente che prende in carico la gestione sanitaria e clinica dei suoi Ospiti, coordinando le fasi di stesura del progetto individuale e del PAI. Tutti i medici della struttura sono a disposizione per colloqui con i familiari.

La continuità dell’assistenza medica nelle 24 ore è garantita attraverso

• presenza in struttura del medico dalle 9,00 alle 13,30 e dalle 14,00 alle 19,00 (18,30 nei festivi)

• presenza in struttura del medico dalle 20,00 alle 8,00.

• reperibilità nelle fasce orarie 8,00-9,00 e 19.00- 20,00 (18,30-20,00 nei festivi)

Il medico reperibile è in condizione di raggiungere la struttura di norma entro 30 minuti

In RSA ogni nucleo ha un medico di riferimento che prende in carico la gestione sanitaria del reparto interfacciandosi direttamente con Ospiti e familiari.

L’equipe medica è composta da nove medici, tra cui anche specialisti in: anestesia e rianimazione, otorinolaringoiatria, oncologia, oculistica e infettivologia.

Per il nucleo S.V. sono previste consulenze fisiatriche e neurologiche.

IL PERSONALE INFERMIERISTICO L’équipe di infermieri della RSA è coordinata da una Caposala. Presenti in turno nelle ore diurne (dalle 7,00 alle 21,00) operano secondo un modello sistematico di intervento che consente la presa in carico assistenziale di ogni Ospite, la puntuale e precisa somministrazione delle terapie e l’espletamento di tutte gli altri interventi tipici del profilo professionale. Ogni nucleo ha un infermiere referente che partecipa alla stesura del progetto individuale e del PAI e ha la responsabilità della gestione assistenziale del nucleo, coordinando e intervenendo su tutti i processi afferenti a questa area.

L’equipe RSA è composta da 9 infermieri dipendenti, 2 infermieri in libera professione e un coordinatore infermieristico.

Il nucleo Stati Vegetativi ha un’equipe composta da 4 infermieri dipendenti e 2 liberi professionisti, oltre a un coordinatore infermieristico.

(19)

I FISIOTERAPISTI Un’équipe di fisioterapisti si prende cura, sotto la supervisione del personale medico, del recupero e del mantenimento delle capacità motorie e funzionali degli ospiti. La RSA è dotata di palestra attrezzata per l’attività fisica cui gli ospiti accedono, previo avallo del medico, con cadenza scandita dai bisogni rilevati a seguito della valutazione effettuata dai fisioterapisti.

L’attività riabilitativa è svolta sia in palestra sia al letto, sulla base delle esigenze degli ospiti. Il servizio di fisioterapia collabora con il servizio di animazione per attività affini o sinergiche.

L’equipe è composta da 5 fisioterapiste e un chinesiologo.

GLI PSICOLOGI:

Sono presenti in struttura ed è a disposizione degli ospiti e dei parenti per interventi mirati e richiesti, partecipano alla valutazione multidimensionale e alla definizione degli obiettivi della progettazione individuale. Sono le figure preposte all’accompagnamento del familiare e dell’Ospite nel periodo successivo all’ingresso, svolgendo un ruolo di facilitatori, intercettando le possibili preoccupazioni e criticità e costruendo un ponte efficace e un’alleanza terapeutica proattiva tra la famiglia e l’equipe di cura.

In RSA operano 3 psicologi.

L’AMBITO SOCIALE/ANIMATIVO/EDUCATIVO Assistente Sociale: L’attività dell’ Assistente Sociale riveste un ruolo importante per l’accoglienza, la presa in carico e la relativa impostazione di un processo di aiuto adeguato alle famiglie degli ospiti della Residenza Sanitaria Assistenziale. Considerando la famiglia come una risorsa, l’obiettivo dell’ Assistente Sociale è quello di alleviare il disorientamento che la famiglia prova all’ingresso nella struttura, guidandola nel labirinto della burocrazia. Le informazioni utili ai familiari, per tutelare i diritti del proprio caro, riguardano la domanda di accertamento per l’invalidità e relativa indennità di accompagnamento, richiesta di prescrizioni ausili e protesi, attivazione delle pratiche utili alla nomina dell’amministratore di sostegno. Da qui tutta una serie di azioni volte al sostegno del familiare, sia da un punto di vista pratico che emozionale.

L’iter amministrativo e giuridico rappresenta un percorso difficile per il familiare, laddove l’Assistente Sociale ha il ruolo specifico di offrire sostegno indicando le varie tappe da percorrere.

L’Assistente Sociale diventa quindi il promotore di una rete tra vari servizi territoriali, sanitari ed assistenziali. Risponde al Responsabile di Struttura. L’assistente sociale riveste inoltre il ruolo di referente per i rapporti con gli uffici che sul territorio si occupano di protezione giuridica e di servizi sociali.

In Struttura opera 1 assistente sociale; l’assistente sociale referente per i rapporti con gli uffici territoriali di protezione giuridica afferisce all’area dei servizi di base ed è identificato attualmente nella persona dell’Assistente Sociale Chiara Anile.

(20)

GLI ANIMATORI:

Il servizio di animazione costituisce un forte riferimento all’interno della residenza.

Finalizzato al mantenimento delle capacità cognitive, relazionali e socializzanti degli ospiti, è organizzato in laboratori manuali, espressivi e cognitivi atti a stimolarne le abilità. Gestito da animatori con preparazione specialistica, prevede momenti di gioco, di musica, artistici, di contatto con la natura e di relazione sociale.

Vengono proposte attività culturali, di carattere ludico-ricreativo, come giochi, feste, laboratori e attività occupazionali finalizzate. La partecipazione alle attività di animazione è libera e personalizzata, sempre volta al perseguimento dell’obiettivo pianificato in équipe e consente all’ospite una partecipazione sia come protagonista che come spettatore.

Un’animazione specifica è prevista per il nucleo Alzheimer, nel quale alcune delle attività proposte rientrano nelle terapie non farmacologiche finalizzate alla riduzione di alcuni dei disturbi del comportamento come il wandering (movimento afinalistico), l’affaccendamento, l’aggressività e l’agitazione psico-motoria, con conseguente riduzione del carico farmacologico e quindi con un miglioramento reale e sostanziale della qualità della vita.

Di seguito i principali interventi proposti agli Ospiti del Nucleo Alzheimer:

• Stimolazione cognitiva ed allenamento mentale (terapia della reminiscenza);

• Tecniche comunicative relazionali;

• Attività di mantenimento e riattivazione psicofisica;

Le attività di stimolazione cognitiva sono eseguite dall’educatore in sessioni di gruppo (5/6 ospiti) oltre a rinforzare direttamente le competenze cognitive di tipo mnestico, attentivo e di pianificazione, facilita anche lo sviluppo di “strategie di compensazione” per i processi cognitivi lesi, e sostiene indirettamente la “riserva cognitiva” della persona.

Viene quindi proposto un programma di attività pensato come vero e proprio momento terapeutico finalizzato a stimolare le seguenti aree:

- l’attenzione e la concentrazione (capacità d’osservazione anche prolungata e di ascolto attivo) - la logica (semplici rompicapi, paradossi, pensiero convergente)

- la memoria (memory training, orientamento spazio-temporale) - la creatività (immaginazione, fantasia, pensiero divergente)

Altre terapie non farmacologiche: Treno virtuale, Terapia della Bambola (doll -therapy), Stimolazione multisensoriale, terapie Espressive e di stimolazione, Arte terapia, Musicoterapia, Danza- movimento terapia. L’Arte-terapia è uno strumento che permette di lavorare con quelle funzioni del soggetto non ancora deteriorate quali l’emozione, la percezione e l’immaginazione, capaci di sostenere e vicariale le funzioni cognitive compromesse dalla demenza. Lo scopo è quello di lavorare sulle risorse residue del soggetto e rallentare il processo di perdita di queste funzioni personali. Gli strumenti utilizzati sono il colore, la pittura e la musica, esempi di linguaggi non verbali capaci di lavorare sulla dimensione del ricordo, la sfera emotiva, quella immaginativa e sensoriale. La manipolazione di materiale e di colore sono orientate al creare una condizione di rilassamento utile per la gestione di ansie e paure, frequenti in questo tipo di patologia.

(21)

LA DANZA-MOVIMENTO-TERAPIA La Danza è uno strumento espressivo usato intenzionalmente per comunicare con gli altri e per esternare il mondo interiore. Avvalendosi anche del contributo della musica è possibile per il malato di Alzheimer recuperare immagini, ricordi ed emozioni del passato; attingere alle risorse integre dell’ essere umano, per quanto questi possa trovarsi in situazioni di estremo degrado fisico, psichico o sociale. La Danzaterapia permette di incontrare quella parte sana che c’è dentro qualsiasi essere, anche nei casi limite.

LA TERAPIA OCCUPAZIONALE In RSA opera una terapista occupazionale part-time. Le attività si sviluppano al nucleo Alzheimer e nei nuclei in modo individuale per il mantenimento delle abilità residue. Svolge inoltre attività di piccolo gruppo sul potenziamento delle autonomie.

LA MUSICOTERAPIA Le sedute di musicoterapia sono volte ad integrare le funzioni affettive, fisiche, cognitive ed interpersonali, utilizzando tecniche ricettive e attive. Il musico-terapeuta, interpretando canzoni e melodie del passato, restituisce agli Ospiti fatti, episodi e circostanze altrimenti sommerse dalla malattia e perdute per sempre. Gli Ospiti si scoprono ancora capaci di cantare e di provare piacere nel condividere un’esperienza di gruppo; ricordano e cantano i testi delle canzoni, partecipano e rispondono con logicità agli stimoli musicali. Il canto, infine richiede uno sforzo di concentrazione, di attenzione, di espressione, di memoria; distrae da una situazione aggressiva, permette un controllo della respirazione e quindi il rilassamento. Vengono inoltre forniti agli Ospiti semplici strumenti musicali come percussioni e maracas, che l’Ospite riesce a maneggiare e a suonare facilmente; durante l’esecuzione strumentale e il lavoro ritmico si riattivano e potenziano le capacità motorie e si acquista maggior autocontrollo e precisione nei movimenti. In RSA opera una musicoterapista part-time.

La musicoterapia viene inoltre utilizzata come stimolazione multisensoriale attraverso sedute individuali o di piccolo gruppo all’interno del nucleo TAVOLA, con i pazienti in condizione di stato vegetativo e con sedute individuali e di piccolo gruppo all’interno del nucleo IL LAGO, con i pazienti affetti da demenza ALZHEIMER.

(22)

TRENO VIRTUALE Una particolare terapia non farmacologica è il Treno Virtuale, un intervento innovativo che consente la riduzione e la gestione dei disturbi del comportamento presenti nella malattia di Alzheimer. Lo studio, che ha permesso di validarlo come strumento efficace dal punto di vista terapeutico, considera e analizza l’idea del viaggio come viene percepito dal malato di Alzheimer. Il viaggio diventa quindi un momento di fuga, un viaggio nei ricordi, nel passato che ritorna presente e restituisce serenità e benessere. Il progetto nasce dalla riflessione che per il malato di Alzheimer l’ambiente chiuso viene percepito come uno spazio contenitivo che potenzia il distacco del paziente dalla realtà, rinforzando il desiderio di fuga e l’insorgenza di disturbi comportamentali. L’idea del viaggio permette al malato di vivere questa esperienza creando una situazione strutturata ma virtuale che veicoli l’impulso del viaggio verso “casa”, in un ambiente sicuro e protetto. Il Treno virtuale rappresenta inoltre un “non luogo”, un ambiente neutro dove è favorito il dialogo e la relazione.

TERAPIA DELLA BAMBOLA La Terapia della Bambola è efficace sui disturbi del tono dell’umore e disturbi comportamentali che rendono evidenti le difficoltà di gestione della persona malata nella sua quotidianità.

La bambola terapeutica presenta particolari caratteristiche (peso, posizione delle gambe e delle braccia, dimensioni e tratti somatici) che attivano relazioni tattili e di maternage che favoriscono la gestione e in alcuni casi la diminuzione dei disturbi del comportamento come agitazione, aggressività, apatia e comportamento motorio non adeguato. L’efficacia della bambola riguarda sia l’area comportamentale che quella cognitiva, permette infatti una stimolazione dei processi della memoria. Sollecitando, per esempio, la memoria procedurale grazie anche alla svestizione e vestizione della bambola, una modalità organizzativa che il paziente, in seguito, trasferisce su di sé con una stimolazione della memoria e della capacità attentiva.

STANZA MULTISENSORIALE La Stanza Multisensoriale per la riabilitazione cognitiva è uno spazio utile per attivare dinamiche di rilassamento in pazienti che presentano i disturbi del comportamento tipici della malattia di Alzheimer. Dispone di un letto sensoriale, proveniente dalla Svezia, dove viene da anni utilizzato con beneficio. Con l’utilizzo della stanza multisensoriale i sensi dei pazienti possono essere diretti, coordinati e stimolati, ottenendo benefici terapeutici. Il particolare letto chiamato anche “music bed” ha una doppia modalità di utilizzo. Basso, comodo e con testiera regolabile, dispone di una coperta con microsfere molto morbida che attiva un massaggio speciale, rilassante, quasi un ritorno all’utero materno. Inoltre può essere collegato a un impianto stereo e vibrare con la musica trasmessa, che può variare a seconda dell’empatia dei pazienti con particolari ritmi. Viene utilizzato con beneficio per placare crisi di agitazione e come terapia preventiva finalizzata al rilassamento.

(23)

I NUMERI DELL’ASSISTENZA ›››

La saturazione complessiva della struttura è prossima al 100%; si scontano unicamente le giornate necessarie per l’ingresso in struttura dei nuovi Ospiti.

(24)

ALZHEIMER:

All’interno della RSA è presente un nucleo protetto adatto ad ospitare persone affette da demenza Alzheimer. Il nucleo “il Lago” si configura al contempo come una struttura protetta e come un ambiente ricco di stimoli e di servizi dedicati offerti non solo all’Ospite, bensì al suo intero nucleo famigliare.

“Fornire accoglienza in un ambiente protetto e privo di pericoli con uno staff preparato ad affrontare nel modo più corretto le svariate manifestazioni della patologia attraverso interventi atti a mantenere il più possibile attive le capacità residue e l’autonomia della persona” è questo il principio su cui si fonda il nucleo protetto “il Lago” per malati di Alzheimer di 3SG Camelot.”

Come evidenziato nel grafico la saturazione del nucleo è massima; l’eccellenza è rappresentata dall’équipe dedicata e specializzata per la gestione dei disturbi comportamentali derivanti dalla malattia.

TIPICA:

L’Utenza “Tipica” definisce la popolazione che risiede in RSA con carattere di definitività su posti accreditati a contratto per i quali Regione Lombardia corrisponde una tariffa giornaliera commisurata all’indice di severità assistenziale espresso attraverso la classificazione SOSIA.

All’interno di tale tipologia d’utenza è contemplata la popolazione in Stato Vegetativo della quale si presenteranno i numeri nel prosieguo della presente relazione.

(25)

DALL’ISTITUZIONALIZZAZIONE AL SUPPORTO ALLA DOMICILIARITA’

LA CONTINUITA’ DEL SERVIZIO RSA APERTA ›››

Gli interventi che si sono susseguiti negli anni, in questo ambito discendono tutti dalla super - delibera della giunta Regionale n. 116/ 2013, atto di indirizzo con il quale Regione Lombardia istituisce il Fondo regionale a favore della famiglia e dei suoi componenti fragili, finalizzato a:

• valorizzare la famiglia, a partire dal supporto allo svolgimento dei compiti che già svolge in un’ottica sussidiaria;

• tutelare il benessere di tutti i componenti della famiglia, anche in presenza di situazioni di fragilità e di problematiche complesse;

• tutelare la salute delle persone fragili, non autosufficienti e/o con patologie cronico- degenerative che si trovano in condizione di povertà.

Protagonisti di prima linea la realizzazione di interventi di supporto alla residenzialità dell’anziano fragile ancora inserito in un contesto familiare. Ciò ha comportato una profonda trasformazione della domanda d’istituzionalizzazione delle persone anziane che coinvolge persone ormai prive di risorse per la permanenza al domicilio e le cui condizioni di salute risultano compromesse, ciò che fa sorgere la necessità di un setting protetto dal punto di vista sociale e sanitario.

Anche per l’annualità 2017 3SG ha aderito alla misura “RSA APERTA” approvata da Regione Lombardia, con Delibera di Giunta Regionale n°2942 del 19/12/2014, che nel 2017 ha proseguito quanto già attivato per l’anno 2016 a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili; anche se da luglio 2016 e, ancor di più, da gennaio 2017 a causa di alcune direttive emanate da ATS Varese, i criteri di inclusione sono diventati più restrittivi: in caso di paziente non autosufficiente viene richiesta una certificazione di invalidità civile con indennità di accompagnamento o, in sua assenza, di una valutazione del grado di non autosufficienza da effettuarsi attraverso la somministrazione della scala “Barthel”, nella quale il punteggio non dovrà superare il 20. In caso di paziente con malattia di Alzheimer o demenza non è stata più ritenuta sufficiente, al fine dell’attribuzione del voucher, la presenza di una certificazione attestante la patologia in essere da parte di geriatra o neurologo di struttura accreditata, ma è diventato necessario corredare la diagnosi con scala MMSE avente punteggio pari o inferiore a 10. In termini pratici per accedere al contributo l’ASST ha valutato idonea solo la popolazione in possesso di caratteristiche di specifica severità sia per patologia che per non autosufficienza. Inoltre non è stato più possibile ottenere voucher di secondo e terzo livello (500 euro e 700 euro) che prevedevano il coinvolgimento di più figure professionali; con il voucher di primo livello (350 euro) si consente di intervenire sulla persona fragile utilizzando un solo professionista limitando notevolmente la presa in carico integrata. Nonostante tali restrizioni, molti dei nuclei familiari già presi in carico, che non avevano pertanto più diritto al voucher, hanno deciso di proseguire il percorso (vgs allegato). L’obiettivo organizzativo del 2017 è stato quindi quello cercare di mantenere attivi il maggior numero possibile di prese in carico, offrendo al nucleo familiare diverse possibilità per poter ancora usufruire del servizio o di integrare privatamente ciò che non era più compreso nei voucher erogati dall’ASST. Sono stati creati dei “pacchetti di prestazioni” acquistabili sotto diverse forme, nei quali vengono incluse più figure professionali in modo da poter sfruttare al meglio l’intera equipe multidisciplinare (Medico, Neuropsicologo, Psicologo, Infermiere Case Manager, Assistente Sociale, Educatore, Fisioterapista, Operatore Socio Sanitario, Ausiliario Socio Assistenziale, Arteterapista, Musicoterapista e Terapista Occupazionale).

(26)

In tal modo l’attività del servizio TRENO DELLA MEMORIA (già attivo prima della misura RSA APERTA e successivamente inglobato nel voucher DGR 856/2013 prima e DGR 2942/2014 successivamente), è stata scorporata e gestita in maniera separata con accessi prevalentemente privati.

Rispetto al 2016 l’anno 2017 ha visto un calo degli accessi tramite voucher di ATS, ma si sono raddoppiati gli accessi in extra voucher tramite l’utilizzo dei pacchetti sopra citati. Gli interventi maggiormente richiesti in extra voucher sono: colloqui di supporto psicologico, stimolazione cognitiva con educatore ed interventi di fisioterapia. Tali richieste sono dovute al fatto che il nuovo protocollo ha ridotto al minimo la possibilità di tali attività andando ad intervenire solo su un’utenza così compromessa da rendere vano l’utilizzo di tecniche volte a ritardare l’evoluzione del decadimento cognitivo e da richiedere quasi esclusivamente interventi di tipo assistenziale;

quindi le persone nelle prime fasi della malattia, che potrebbero trarre notevoli benefici da tali interventi, si trovano costrette ad accedere al servizio in forma privata.

MESE N° UTENTI EDU FKT PSIC VALUTAZIONE

gen-17 12 7 5 4

feb-17 11 6 5 5

mar-17 15 9 4 7 1

apr-17 16 9 4 9

mag-17 16 9 4 7 1

giu-17 15 8 1 12

lug-17 14 7 1 8

ago-17 14 7 2 9

set-17 15 7 3 7 1

ott-17 15 7 3 11 1

nov-17 13 7 3 7

dic-17 13 7 3 7

MEDIA UTENTI 14,083 7,5 3,16 7,75

(27)

Pertanto nel 2017 i servizi offerti dal nostro ambulatorio erano fruibili tramite due vie:

- erogazione da parte di ASST di un voucher secondo le direttive di Regione Lombardia

- privatamente con l’acquisto dei pacchetti di prestazioni più idonei ai bisogni della persona e della famiglia.

Ulteriore novità introdotta nel 2017 è l’apertura a un pubblico più vasto con un’attività di prevenzione.

Oggi il servizio ambulatoriale si articola in due aree:

- Treno della Memoria

- Palestra per la Mente (novità partita in via sperimentale a fine 2017)

Il sevizio nella sua area “Treno della Memoria” si rivolge alle persone con un decadimento cognitivo che va dal lieve-moderato al grave, ma che vivono ancora al proprio domicilio, con l’obiettivo di sostenere concretamente la persona, attraverso una presa in carico personalizzata che valorizzi e supporti il lavoro di cura delle famiglie.

Obiettivo principale è consentire al malato di poter vivere il più a lungo possibile all’interno della sua rete affettiva e del suo ambiente di vita.

Il “Treno della Memoria”, facendosi carico del malato e del suo nucleo familiare, adatta il proprio intervento ad ogni singola persona ed all’evoluzione della malattia, offrendo diversi livelli di supporto sanitario-assistenziale.

(28)

Si avvale di un’equipe multidisciplinare composta da:

- Psicologa - Neuropsicologa - Educatori

- Terapista occupazionale - Musicoterapista

- Fisioterapiste - Medico - Infermieri

- Operatori Socio Assistenziali - Assistente Sociale

Per facilitare la permanenza nella propria abitazione risulta fondamentale inoltre non lasciare soli i familiari, pertanto assume una notevole importanza offrire loro un’occasione di confronto, dialogo e formazione ad un giusto approccio nei confronti del malato senza dimenticare di prendersi cura anche di sé stessi.

L’offerta dell’ambulatorio si articola in due livelli:

- CONSULENZA E FORMAZIONE - PRESA IN CARICO

CONSULENZA E FORMAZIONE Spesso quando sopraggiunge un lieve decadimento cognitivo le persone hanno la sensazione di venire abbandonate a sé stesse dopo la diagnosi: ad esse ed ai loro cari si vuole dare una risposta.

L’ambulatorio offre un servizio di consulenza che si articola su diversi livelli a seconda dei bisogni della persona. È possibile effettuare delle valutazioni e consulenze con il medico, valutazione testistica e non testistica con lo psicologo, incontri con l’Assistente Sociale per un orientamento sui servizi del territorio ed il disbrigo delle pratiche burocratiche.

Il personale specializzato (Medico, Infermiere, Educatore, Psicologo e Fisioterapista) è disponibile per incontri formativi sulla gestione dei disturbi comportamentali legati alla malattia e per educare sulle strategie assistenziali utili per la risoluzione delle problematiche più impattanti sulla qualità di vita al domicilio.

Il Treno della Memoria offre anche un servizio di consulenza telefonica per informazioni sulla malattia, consigli sulla cura quotidiana del paziente, richieste generiche di aiuto, orientamento sui servizi offerti dal territorio.

(29)

PRESA IN CARICO L’ambulatorio si occupa della prevenzione e del trattamento delle problematiche correlate alla malattia attraverso l’uso delle terapie non farmacologiche, che possono essere efficaci a diversi livelli:

• Deficit cognitivi. E’ scientificamente provato che l’allenamento mentale può rallentare il decadimento delle funzioni cognitive quali la memoria, l’attenzione, il linguaggio, la capacità di problem solving,

• Disturbi comportamentali e del tono dell’umore. Studi e rilevazioni pratiche hanno evidenziato che l’utilizzo di diverse tecniche psicosensoriali (treno virtuale, terapia della bambola, stanza multisensoriale, laboratori di arte terapia, …) sortiscono effetti molto potenti sul contenimento dell’agitazione psicomotoria e degli stati depressivi associati alla malattia,

• Deficit funzionali. Un corretto esercizio delle funzionalità motorie e corporee (come ad esempio cammino, utilizzo degli arti, posture) allontanano l’utilizzo della carrozzina e ritardano l’allettamento.

Un buon funzionamento delle terapie non farmacologiche, che sono complementari e non in antitesi alle terapie farmacologiche, e un buon addestramento alla relazione del familiare possono contribuire a ridurre il carico dei farmaci assunti dal paziente con conseguente miglioramento della qualità della vita.

SERVIZI OFFERTI AL PAZIENTE E AL CAREGIVER

- Valutazione psicologica e neuropsicologica;

- Stimolazione cognitiva ed allenamento mentale individuale;

- Stimolazione fisica (fisioterapia);

- Valutazione e adattamento degli ambienti: analisi della situazione del domicilio in relazione alle necessità della persona e della famiglia e proposta di interventi e soluzioni;

- Formazione e addestramento del caregiver con i diversi professionisti per la gestione delle problematiche più impattanti sulla qualità di vita al domicilio;

- Counseling medico o psicologico, supporto psicologico al caregiver;

- Terapia occupazionale per mantenimento delle abilità residue;

- Gruppi di auto mutuo aiuto per i familiari caregiver.

- Terapie non farmacologiche di sostegno a BPSD (disturbi psicocomportamentali nella demenza) quali:

• Treno virtuale

• Terapia della Bambola (doll-therapy)

• Stimolazione multisensoriale

• Tecniche espressive e di stimolazione (musicoterapia)

(30)

L’ area “Palestra per la Mente” è stata inaugurata in occasione della manifestazione “Alzhiamoci 2017”, in particolare il servizio è stato presentato il 22 settembre 2017 nel corso del convegno

“Alzheimer... si può rallentare? Qual è la prevenzione possibile?” che si è tenuto presso 3SG.

Anche il 30 settembre in occasione del convegno “Luci sull’Alzheimer”, tenutosi presso l’Auditorium Aldo Moro di Saronno, ed il 24 ottobre presso la sede dell’associazione “Buon Vicinato Gallarate” è stato illustrato tale servizio che è partito, in via sperimentale, a novembre 2017.

Per i primi 2 mesi il gruppo di partecipanti è stato esiguo, ma per il 2018 l’obiettivo è quello di far conoscere maggiormente tale iniziativa a Gallarate e nei comuni limitrofi ed incrementare il numero delle adesioni. Si ipotizza di offrire tale servizio anche ai dipendenti della struttura con alcune agevolazioni e di renderlo noto ai parenti degli ospiti sia mediante delle lettere a loro indirizzate, sia rendendosi disponibili per fornire direttamente informazioni presso i locali dell’ambulatorio.

L’area “Palestra per la Mente” è aperta a tutti coloro che intendono prendersi cura di se stessi, senza limiti di età e anche in assenza di specifiche problematiche fisiche e cognitive, usufruendo delle migliori tecniche per potenziare l’efficienza cognitiva, migliorare significativamente il tono dell’umore e la motivazione individuale.

Tale progetto è stato ispirato dalle evidenze scientifiche degli ultimi decenni nell’ambito delle neuroscienze che confermano quanto il cervello sia plastico e sensibile ai mutamenti permanenti indotti dall’ambiente e dall’esercizio, sia fisico che cognitivo, cui noi lo sottoponiamo. Tale allenamento migliora l’efficienza delle prestazioni cerebrali e contrasta le difficoltà legate all’invecchiamento biologico, elevando il senso d’efficacia e d’autostima, rende più resistenti ai problemi della vita e più tenaci nella ricerca di soluzioni efficaci.

I corsi sono organizzati ed erogati presso la sede di via Padre Lega n°54 di 3SG ed hanno la durata di due ore nelle quali viene effettuata una prima parte di allenamento fisioterapico, gestito da fisioterapisti qualificati, ed una seconda di stimolazione e attivazione cognitiva guidata da educatori esperti e supervisionata da psicologi iscritti all’albo.

La finalità ultima non è solo il raggiungimento di uno stato di benessere e di equilibrio interiore, ma anche la possibilità di acquisire strategie e abilità utili nella persona che segue un processo di invecchiamento non patologico. Trova anche maggior rilevanza la possibilità di allontanare il più possibile un’eventuale insorgenza di decadimento cognitivo e, nel caso in cui ciò dovesse avvenire, permettere di avere strategie utili per la gestione dei disturbi nelle fasi iniziali di malattia.

SERVIZI OFFERTI - incontri settimanali di 2 ore in piccolo gruppo, condotti da personale qualificato (educatori,

fisioterapisti e psicologi),

- possibilità di consulenza e formazione individuale,

- possibilità di valutazione testistica e non testistica con lo psicologo e il neuropsicologo.

(31)

L’HOSPICE ALTACHIARA ›››

Struttura dedicata specificatamente alla cura delle persone in condizione di terminalità e delle rispettive famiglie, con la missione dell’erogazione delle cure palliative.

L’hospice si inserisce come anello complementare al setting domiciliare nella rete dei servizi dedicati al malato terminale: quando le cure all’interno dell’abitazione non rispondono più ai bisogni del malato, quando la medicina tradizionale non riesce più a offrire terapie adatte ad alleviare le sofferenze della persona, quando la famiglia che assiste ha bisogno di riposo, ecco che l’hospice diventa il luogo più simile all’ambiente domestico per accoglierlo.

L’hospice nasce proprio come un prolungamento dell’ ambiente domestico, ed è per ciò caratterizzato da una particolare cura ambientale orientata a dare all’Ospite il massimo comfort: l’hospice Altachiara accoglie i suoi Ospiti in 12 unità abitative abitate singolarmente al nucleo familiare che può accompagnare la persona malata per tutto il percorso di fine vita.

C’è infatti la possibilità di pernottamento per un familiare, non c’è limitazione di orari alle visite per familiari (compresi i bambini) e amici se non quelli dettati dalla chiusura notturna della struttura, ma anche animali se richiesto dall’Ospite.

L’hospice è un luogo “… dove i pazienti non si sentono un numero, ma semplicemente qualcuno,… dove gli infermieri li chiamano per nome, dove i medici trovano il tempo di sedersi al loro capezzale per spiegare trattamenti e prassi, ma anche per ascoltare loro domande, i loro dubbi, la loro disperazione,… dove si è consapevoli del fatto che è una vita intera ad essere imprigionata in una stanza, e non soltanto un corpo malato” (De Hennezel, 1998)”.

LA RIQUALFICAZIONE

A seguito dell’evoluzione della normativa nazionale riferita alle cure palliative, che parte dalla legge n.8/2010 iniziando a definire l’importanza della rete di cure palliative, Regione Lombardia con la DGR X/5918 del 2016 ha avviato un’importante riforma che tutela il diritto del cittadino di accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore. La norma tende a garantire la miglior qualità di vita alla persona malata e tende all’applicazione precoce dei protocolli di cure palliative, al fine di agevolarne i benefici.

La delibera regionale DGR X/5918 del 28 novembre 2016 segue l’evoluzione della normativa nazionale, a partire dalla Legge 38 del 15 marzo 2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” e rappresenta una sorta di disposizione attuativa dei principi sanciti da tale norma di livello nazionale che “tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore”. Secondo l’impianto normativo le cure palliative e la terapia del dolore sono un diritto, compiutamente definito anche dalla più recente riforma dei Livelli Essenziali di Assistenza.

Con la riforma, dettata sia dalla normativa nazionale che con la DGR 5918/2016, si vuol superare il limite rappresentato dall’operatività delle cure palliative rispetto al ristretto arco temporale delle cure di fine vita in senso stretto – limitate quindi agli ultimi giorni o settimane di vita – per integrarsi in modo completo con la normale operatività dei sistemi di cure costituendo una rete di servizi che gravitano attorno ai bisogni della persona affetta da malattia inguaribile. Fino ad oggi, nella percezione più diffusa nei medici e nel senso comune delle persone, l’invio a un Hospice o a un servizio di cure palliative sembrava riservata al delicato momento in cui “non c’è più niente da fare”. Questa percezione, in passato, ha contribuito alla diffusione di equivoci e resistenze che hanno ostacolato l’accesso alle strutture come la nostra dedicate alle cure

Riferimenti

Documenti correlati

• l'intervento, del costo stimato di circa € 1.500.000, sarà realizzato a cura e spese della Società Venice Marina Resort Srl, in seguito all’ottenimento di regolari titoli

267, esprime parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarità tecnica della proposta di provvedimento indicata in oggetto... Parere di

Ministero dell’Interno 25 gennaio 2019 (GU Serie Generale n.. A decorrere dall'anno d'imposta 2012, tutte le deliberazioni regolamentari e tariffarie relative alle entrate

24, comma 1 della LR 27/2003 l’approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica di un’opera pubblica da parte del Consiglio Comunale equivale ad adozione

dato atto che la proposta di regolamento allegato alla presente deliberazione contiene una disciplina di carattere generale attinente le procedure amministrative per il rilascio

21 (Programma delle acquisizioni delle stazioni appaltanti) D.Lgs n. Le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori adottano il programma biennale degli

201, il quale dispone che le tariffe del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi da applicare alle utenze domestiche e non domestiche per ciascun anno solare

1) di esprimersi, quale parere preventivo, ai sensi dell’art. 15 del Regolamento Edilizio, relativamente alla proposta acquisita agli atti col prot. 252671 del 25/10/2017,