Storia di una capitale
40 徐達, 1328-
1.4 Hutong e siheyuan
I vicoli e le case di cui racconterò in questa tesi iniziano a essere edificate a Pechino proprio in questo periodo. La parola cinese hutong, 胡 同 , deriva dal mongolo gudum, o hudam, che significa piccola strada o vicolo.41 Il termine viene introdotto già a partire dalla
fondazione della città di Dadu, per indicare i vicoli che si creano dall'intersezione delle mura che racchiudono le tipiche abitazioni del nord della Cina, chiamate siheyuan, 四合院, che significa quattro edifici su cortile, gli hutong sono sempre costruiti lungo l'asse ovest-est. Queste abitazioni sono costruite secondo uno schema, basato sui principi del Zhouli, che prevede una struttura centrale composta appunto da quattro edifici principali che sia affacciano su un cortile centrale, la siheyuan può tuttavia essere molto più grande con quattro o anche otto cortili nei casi di abitazioni di famiglie molto ricche, in questo caso l'abitazione sarà formata da più cortili che seguono più o meno lo schema del cortile principale. Sia la casa di un modesto artigiano che quella di un generale seguivano lo stesso identico schema, differenziandosi per grandezza e per ricchezza nelle decorazioni. Un altro segno per riconoscere lo status sociale della famiglia che viveva nella siheyuan erano le scale di fronte la porta d'ingresso, tanti più scalini tanto più elevato era il rango della famiglia, nel caso in cui non ci fossero scalini si trattava di case di persone comuni.42 I membri della famiglia
risiedevano negli edifici a seconda dell'importanza all'interno della gerarchia familiare e del genere, seguendo i principi dell'etica confuciana. L'edificio principale che si affaccia sul cortile era dedicato al culto degli antenati. Una descrizione delle siheyuan, che mi colpì molto al tempo del mio primo viaggio in Cina, ci viene fornita da Terzani nel suo libro La porta proibita:
41 Hanyu da cidian, 汉语大词典, il più grande grande dizionario della lingua cinese. 42 Laobaixing, 老百姓, nome con cui si indica la popolazione comune.
Pechino era una città caratterizzata dal privato, una città in cui ogni famiglia viveva all'interno di un cortile circondato da mura che la separavano e proteggevano dal resto del mondo. L'una accanto all'altra queste «case su cortile» (in cinese si dice Siheyuan, vale a dire un cortile che unisce quattro costruzioni) erano allineate lungo le strade e i vicoli che, come una scacchiera, costituivano il tessuto urbano della città. Le strade erano circa tremila, i vicoli, gli hutong come dicono i pechinesi, erano « tanti quanto i peli di un bufalo».
Di queste case su cortile, un'invenzione tipica dell'architettura della Cina del nord dal XII secolo in poi, ce n'erano a decine di migliaia. All'esterno, una piccola porta rossa di legno, con fregi, fiancheggiata da due sculture in pietra che si apriva nel monotono grigio dei muri degli hutong. All'interno, dopo un piccolo muro proprio davanti all'ingresso, così da sbarrare il passo agli spiriti malefici, che si muovono solo in linea retta, la delicata armonia di quattro costruzioni basse a un piano : la facciata dipinta in rosso e in verde, il tetto di tegole grigie e curve, le finestre di carta bianca contro la geometria degli intagli di legno. Nel mezzo della corte, un albero. A un cortile ne seguiva un altro e un altro ancora, e così via a seconda della ricchezza della famiglia. (Terzani, 1984: 40,41)
Nel capitolo 3 analizzerò nel dettaglio la struttura di una siheyuan, cercando di capire come i valori morali della società cinese fossero incorporati (embedded) nell'architettura e nelle modalità d'uso dello spazio domestico, cercando di capire come abitare un luogo sia legato all'elaborazione di modelli concettuali complessi, relativi alla codificazione linguistica dello spazio, alla percezione sensoriale del paesaggio, mettendo in evidenza la connessione tra quelle che sono le componenti biofisiche dell'essere umano e quelle che sono le componenti socioculturali, le quali non possono prescindere l'una dall'altra (Ligi, 2003:14). Studiare un luogo non significa dunque studiare solamente un artefatto umano, ma studiare dei processi socio culturali (Ligi 2003 : 249).
La superficie registrata degli hutong rimasti si aggira intorno ai 62km², divisi in due aree, di cui 38 km² all'interno del secondo anello, nella parte un tempo racchiusa dalle mura
cittadine, e 24 km² nella zona a sud di Qianmen, un tempo area a ridosso delle mura cittadine. Al momento 42 piccole aree sono sotto il vincolo di protezione come aree di interesse storico e culturale.
1.5 Le modifiche dello spazio urbano dopo il '49
Dopo il 1949 le modifiche alla città di Pechino diventano imponenti, le mura della città vengono abbattute, immensi viali vengono costruiti per far sfilare le imponenti parate militari comuniste, il centro della città viene spostato dalla città proibita alla piazza Tienanmen. Molti hutong vengono stravolti per fare spazio ai nuovi grandi viali che diventano le nuove direttrici della città (Chin, 1987:165). Cambiando il centro e i confini della città, cambiano anche le mappe cognitive e simboliche degli abitanti di Pechino, le strutture mentali usate per produrre lo spazio in cui i pechinesi si muovono (Signorelli, 1996:35). Un problema pressante diventa anche la collocazione e il controllo dei numerosi contadini che migrano verso la città. In questi anni, per la prima volta nella storia cinese inizia la discussione sugli alloggi pubblici, nessuna politica di costruzione di alloggi pubblici era mai stata adottata sia in epoca imperiale, sia durante il breve periodo repubblicano (Chin, 1987:389). Si procede dunque al rilevamento delle condizioni degli edifici pechinesi e nel 1955 viene rilevato che circa il 50% degli edifici residenziali di Pechino è da considerarsi troppo vecchio o non agibile (Chin, 1987:340). Già nel 1953 il primo piano quinquennale pone l'enfasi sullo sviluppo urbano ed esperti sovietici vengono inviati a Pechino per la costruzione di nuove forme di abitazione. I nuovi progetti di edilizia urbana iniziano già nel 1950, a Xuanwumen,43
con un progetto di costruzione di edifici a basso costo per l'alloggio di lavoratori e funzionari