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La shishang nuxing wenxue 时尚女性文学 (letteratura femminile alla moda)

2. Capitolo 2 – La letteratura femminile nel panorama letterario cinese degli anni Novanta

2.4 La shishang nuxing wenxue 时尚女性文学 (letteratura femminile alla moda)

Mentre la critica condanna e accantona il fenomeno letterario delle scrittrici degli anni Novanta, le case editrici vedono un rapido aumento delle pubblicazioni delle loro opere. In questo periodo, oltre all’emergere della tendenza letteraria della gerenhua xiezuo 个人化写作, che abbiamo appena avuto modo di analizzare, si sviluppa anche un altro filone narrativo che con quest’ultima ha dei punti in comune, che vale la pena presentare brevemente, così da avere una visione d’insieme più completa. Anch’esso è denominato in vari modi: shishang nuxing wenxue 时尚女性文学 (letteratura femminile alla moda), meinu wenxue 美女文学 (letteratura delle belle donne), xinxinrenlei wenxue 新新人类 文 学 (letteratura della nuova generazione), linglei wenxue 另 类 文 学 (letteratura anti- convenzionale)241.

Negli anni Novanta, una diversa rivoluzione culturale ha colpito la Cina: non si tratta più della liberazione del popolo, ma dei singoli individui e del loro diritto al consumo. In un’atmosfera sempre più globale e mediatica, dove è evidente una spinta al consumismo e al mercato libero, si assiste anche ad una commercializzazione della donna: dipinta come una figura bellissima e provocatoria, ne vengono enfatizzati principalmente i fattori estetici. La sessualità, soprattutto quella femminile, riemerge dopo decenni di xingbie mosha 性别抹杀 (cancellazione del genere) e il sesso sembra essere diventato un argomento popolare in letteratura, nelle ricerche accademiche, su giornali e riviste,

240 Pozzi, op. cit., p. 63.

241 Ferry, Megan M., “Marketing Chinese women writers in the 1990s, or the politics of self-fashioning”, in Journal of Contemporary

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soprattutto indirizzati alle generazioni più giovani. Le scrittrici contemporanee sembrano cavalcare l’onda di questa popolarità e mettono in scena la sessualità in maniera sfacciata e irriverente. A differenza delle scrittrici della gerenhua xiezuo 个人化写作 che, attraverso le loro opere, si rifugiano in loro stesse per un’acuta indagine personale e psicologica, quelle della shishang nuxing wenxue 时 尚女性文学 vivono a pieno la loro nuova libertà e indipendenza sessuale alla luce dei lampioni delle strade delle grandi metropoli, la sera, nei bar, nei night club, in un’atmosfera moderna che sembra copiare spudoratamente l’Occidente. Le due interpreti più famose di questo filone letterario sono Mian Mian 棉棉 e Wei Hui 卫慧. Quest’ultima si considera la “portavoce anticonvenzionale dell’urbanesimo”, dushi linglei daiyanren 都市另类代言人242. Descrive un contesto consumistico in

cui affondano emozioni incontrollate, ogni desiderio viene assecondato nell’intento di godersi a pieno ogni gioia della vita, fino al misterioso piacere dell’orgasmo.

Il suo romanzo più famoso è Shanghai baobei 上海宝贝 (Shanghai baby) del 2000, in cui si racconta la storia di una giovane scrittrice che vive con il suo ragazzo cinese drogato, mentre intrattiene una relazione nascosta con un ricco uomo d’affari tedesco, che la soddisfa sessualmente, al contrario del fidanzato. All’interno di sé vive una continua lotta tra l’amore ideale (rappresentato dal suo fidanzato) e il desiderio sessuale (rappresentato dall’amante). Al contempo, per quanto riguarda la sua carriera di scrittrice in una società sempre più dirottata verso il capitalismo, cerca il riconoscimento della critica maschile, ma capisce che il suo talento viene misurato in base all’attrazione fisica invece che alla bravura e si infuria:

Feminism reared its head. What was it that made me seem so like an empty-headed Barbie doll? Those men probably couldn’t guess I was a novelist who’d just shut herself in a room

for seven days and seven nights, and they probably couldn’t care less either243.

Da una parte ama il suo corpo e la sua bellezza, ma dall’altra avverte come possano essere strumenti a doppio taglio, usati contro di lei dalla società maschilista e vorrebbe liberarsene, spogliarsi del suo essere donna per ottenere una piena autonomia e parità. Nella metafora riportata qui di seguito accosta il paesaggio cittadino al disgusto che prova nei confronti delle mestruazioni:

242 Ivi, p. 658.

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Shanghai winter is wet and disgusting, like a woman’s period244.

Il romanzo termina con un finale tragico: il fidanzato Tiantian muore d’overdose, mentre l’amante Mark la abbandona per tornare in Germania, dalla moglie e dal figlio. Lei, in compenso, riesce a pubblicare con successo il romanzo a cui stava lavorando.

Sia Shanghai baobei 上 海 宝 贝 (Shanghai baby, 2000) che Tang 糖 (Caramelle, 2000), romanzo di Mian Mian, sono stati accusati di pornografia in Cina e per questo censurati.

Queste scrittrici sembrano ripercorrere, ovviamente in chiave moderna, il concetto di “New Woman” e “Modern Girl” degli anni Venti e Trenta245. Il panorama letterario di quegli anni

descriveva una Cina che progressivamente cercava di staccarsi dalle sue radici feudali, andando incontro alla modernità e al progresso. Arrivando alla fine del secolo, questa rincorsa per stare al passo coi tempi, verso la copia di un modello occidentale in discordanza con l’antico passato della tradizione cinese, con la sua ricca storia e cultura millenaria, sembra aver raggiunto l’eccesso. La parentesi socialista ha posto un accento ancor più marcato sull’individualità e sulla libertà della persona, valori prima negati. Eppure, queste scrittrici sembrano esercitare ora una pressione troppo alta, che la società ancora non è pronta ad accettare.

The transition from a centralized economy to a market economy and the collapse of communism have left an ideological vacuum. To a large extent, the death of communism

has provided those who live in post-socialist countries a degree of freedom246.

Nel 1995, con la Conferenza Internazionale sulla Donna tenutasi a Pechino, l’interesse verso la letteratura femminile è cresciuto ancor di più. Sono stati pubblicati una serie di libri sulle donne o scritti da donne: questa serie di collane, però, erano spesso decorate sulla copertina con immagini di fiori, gioielli o accattivanti corpi femminili, simboli di preconcetti e futili ideologie riguardo l’immaginario femminile che, in questo modo, veniva limitato e circoscritto. Mayfair Yang si esprime così al riguardo:

The effect of making woman palpably visible is to make viewers identify with the subject- position of the male eye. In this way, male subjectivity and its power are made invisible …

244 Ivi, p. 660.

245 Ivi, p. 664.

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but this invisibility is not based on an erasure or blurring of genders but depends on the

hypervisibility of the female image247.

Il controllo statale, che nell’epoca precedente ledeva la libertà dell’individuo, sembra ora essere sostituito dalla logica di mercato. La libertà acquisita in questo nuovo contesto è solo parziale: questa nuova generazione di giovani donne ha causato un tale fermento nel panorama sociale di fine anni Novanta da essere state soggette a censura (cosa che era accaduta anche per alcune opere della gerenhua xiezuo个人化写作 come il romanzo “K” di Hong Ying248). Il problema è che mettono in

discussione la centralità della figura maschile, ne minano la popolarità a livello intellettuale. Scrive Megan Ferry:

Instead of obediently wearing the humiliating old shoes of female sexuality, they flaunt female desire. In refusing to withdraw from the world as hapless victims of gender inequality, as in the neurasthenics of the May Fourth Era or the overworked middle-aged women of the 1970s, they revel in the unconventional. In so doing, their writings are at the limits of acceptable Chinese social womanhood. Their decadence and irreverence for social convention mark them as rebels who counteract the desires of political and market economies. Their own sexuality and their depictions of sexually active young female protagonists are overturning decades of repression of female sexuality. By flooding the literary field with overt signs of female sexuality they are challenging social and political

mores. 249

Per concludere, il rapporto tra l’emergere di queste scrittrici degli anni Novanta e il contesto commerciale che le ha portate alla ribalta è difficile da definire: da una parte il mercato ha contribuito al loro successo, dall’altra le ha ghettizzate mettendone in risalto soltanto i lati più intriganti e provocatori. Questo tipo di nuova letteratura, proprio per la difficile corrispondenza tra donne e narrativa, fatica a guadagnare una degna considerazione nel panorama letterario:

In China, fiction and women have shared a common attribute, xiao. Xiao, as a diminutive in Chinese, can be translated as “little”, “mean”, or “inferior”. In the Analects, Confucius stated: “Only inferior men (xiaoren) and women are difficult to deal with”. In other words, women are equal to minority versions of men, inferior in terms of both social status and morality. Interestingly, this diminutive term xiao is also used to qualify fiction. In Chinese, “fiction” (xiaoshuo) literally means “little talk” or “little narrative” in contrast with the

great narrative250.

247 Yang, op. cit., p. 50.

248 Cfr. Dall’Ava, Giulia, Letteratura femminile contemporanea in Cina: Hong Ying e lo scandalo di “K”, Venezia, Università Ca’

Foscari, 2013

249 Ferry, “Marketing Chinese women writers”, op. cit., pp. 672-673.

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È anche per questo che ho sentito la necessità di prendere in considerazione e analizzare queste scrittrici all’interno della mia tesi, visto il poco materiale disponibile e la mancanza di studi al riguardo.

In Cina, in generale, l’io come soggetto individuale ha un’immensa difficoltà a staccarsi dal noi: per quanto concerne l’individualità femminile, poi, quest’io è considerato a maggior ragione come irresponsabile, libertino. È per questo che la scrittura femminile è etichettata dalla critica come un sottogenere, diji wenxue 低级文学, o ancora, più volgarmente, come seqing wenxue 色情文学 (letteratura pornografica)251. Ed è per questa stessa marginalità a cui sono destinate, che le scrittrici degli anni Novanta vogliono far sentire la loro voce. Chen Ran dichiara:

我们在男人的性别停止的地方,继续思考。这 “男人的性别停止的地方”, 当然不是 指狭义的 “男性”,而是说人类共通的 (包括男人和女人的) 思考之外,仅从我们女 性的边缘的文化角度,如何在主流文化的框架结构中,发出我们特别的声音。 Noi donne continuiamo la nostra riflessione a partire dal punto dove il genere maschile si ferma. Questo “punto dove il genere maschile si ferma” non indica soltanto in senso stretto il “sesso maschile”, ma si tratta di sapere, al di là delle comuni riflessioni sul genere umano (che comprende sia uomini che donne), come far sentire la nostra voce a partire dal nostro particolare punto di vista, che è considerato marginale in seno ad una cornice culturale

dominante252.

Secondo le riflessioni di alcuni critici francesi, un discorso letterario è sempre collettivo, in quanto veicola un significato che non è tenuto per sé, ma viene dato da leggere e interpretare al pubblico:

La littérature est “morale” non pas parce que toute fiction produit une modération, mais parce que toute fiction nous insère dans un discours. Alors, peu importe de quoi parle la

conversation, c’est l’acte de converser qui est déjà social253.

Queste opere dunque, a mio avviso, rappresentano un grido collettivo verso le costrizioni sociali e le differenze di genere, una presa di coscienza della condizione dell’essere donna. Al contempo veicolano un senso generale di smarrimento dell’uomo contemporaneo, che non riesce a trovare il proprio spazio di serenità nello scenario caotico, urbano e capitalistico del mondo moderno e che per questo trova rifugio in sé stesso. In questa letteratura trovo riflessa un’immagine presentata in maniera

251 Termine tradotto anche come “letteratura in giallo”, in Cina colore associato alla pornografia.

252 Chen Ran, Buke yanshuo 不可言说 (L’indicibile), in Jin Siyan, op. cit., p. 420.

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inconsueta della nostra contemporaneità, ma allo stesso tempo tristemente veritiera di quelle che sono le paure e le frustrazioni della società odierna, in cui i sentimenti umani vengono ingoiati dalla rincorsa sfrenata al progresso.

E, un grido, come afferma Jin Siyan, è fatto per essere ascoltato254.

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