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L’evoluzione della posizione femminile negli ultimi cinquant’anni: dalla cancellazione del genere alla differenza di genere

2. Capitolo 2 – La letteratura femminile nel panorama letterario cinese degli anni Novanta

2.2 L’evoluzione della posizione femminile negli ultimi cinquant’anni: dalla cancellazione del genere alla differenza di genere

Uno dei punti salienti della campagna maoista e del pensiero marxista che ne stava alla base consisteva nell’uguaglianza di genere tra uomo e donna, sostenuta dallo slogan “le donne sorreggono l’altra metà del cielo”: ogni differenza di genere venne totalmente subordinata a quella unica di classe187. La lotta di classe era il fulcro dell’ideologia statale e l’intera popolazione, uomini o donne che fossero, dovevano attivamente contribuire ad essa. La figura della donna diventa androgina, come rivelano le parole di testimonianza di Han Lina, un’operaia che lavorava a Shanghai durante la Rivoluzione Culturale all’età di circa diciott’anni:

Women wore olive green army clothes, with PLA cap, or they wore blue or grey clothes with baggy pants just like men, so from behind, you couldn’t tell they were girls. If a Red Guard saw anyone who was dressed in ‘bourgeois style’ – dresses too short, blouse too revealing, high heels, or permed hair – he would forcibly cut your hair or your dress on the

spot188.

Alle donne era richiesto di occupare posizioni lavorative pesanti e venivano lodate le caratteristiche di forza e robustezza (soprassedendo al dato di fatto che biologicamente la figura femminile ha diversa costituzione e struttura rispetto a quella maschile): il termine usato in tal senso

186 Wang Zhao, 王昭, “gerenhua xiezuo chansheng de wenhua yujing” 个人化写作产生的文化语境 (Il contesto culturale prodotto

dalla scrittura dell’individualità), in Huangshi ligongxueyuan xuebao, vol. 25, n. 4, Agosto 2008, pp. 20-21.

187 Bailey, op. cit., p. 115.

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era proprio tieguniang 铁姑娘 (donne d’acciaio). La de-sessualizzazione e de-femminilizzazione è chiara.

FIG. 2.1

Giovani donne appartenenti alle Guardie Rosse

Ciò che viene cancellato non sono sole le caratteristiche peculiari del corpo della donna, ma il desiderio sessuale stesso. L’ascetismo rivoluzionario riempie le aspirazioni giovanili di ideali leali verso la costruzione di un nuovo sistema statale. In questo contesto l’amore e il sesso non trovano posto: vengono relegati nella sfera individuale privata e guardati con disprezzo. Tali tematiche a livello pubblico vengono bandite e dunque vi è una scarsità di discussione, documentazione e conoscenza al riguardo.

Slogan popolari come “tutto ciò che può fare il compagno maschio, lo può fare anche la compagna” sembrano promuovere una generale uguaglianza, ma in realtà celano una critica alla donna che perde la propria individualità, dovendosi conformare e adattare alle caratteristiche maschili. Non vi è un discorso di parità quindi, come si può evincere a una prima analisi, bensì lo standard maschile diventa il modello a cui sottostare189.

Dopo la morte di Mao e le riforme intraprese dal nuovo presidente Deng Xiaoping nel periodo successivo, la figura femminile assume una connotazione opposta: la nuova economia di mercato

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cinese, aperta verso l’Occidente, porta a una maggior interazione con quest’ultimo e con il panorama mondiale e le influenze estere sono sempre più presenti. La rappresentazione della donna nella cultura mediatica occidentale viene presa a modello: la fisicità femminile viene nuovamente apprezzata, ma questa volta in maniera esagerata e ostentata e i corpi delle donne vengono messi in bella mostra su striscioni e pubblicità. Tang Lifei, una scrittrice cinese di Shanghai e presentatrice televisiva, ha vissuto sulla propria pelle le vicissitudini dell’epoca contemporanea e i diversi atteggiamenti rivolti alla tematica di genere in Cina. Per questo si definisce zhongxingren 中性人 (una persona dal sesso di mezzo), perché si sente a disagio e ancora non sa come esprimere nel giusto modo la propria femminilità. Da una parte vorrebbe essere libera di mostrarsi senza pudore, ma dall’altra, anche il solo semplice gesto di truccarsi il viso la fa sentire colpevole di partecipare alla cultura borghese, così aggressivamente criticata durante il maoismo. La sua testimonianza è il segno della trasformazione della soggettività femminile che lei stessa sta attraversando. La possibilità di vivere la propria femminilità è al contempo liberatoria e allarmante. La differenziazione di genere è positiva, ma sembra essere ancora asimmetrica, a causa del controllo dello sguardo maschile sulla donna, che diventa oggetto del desiderio e della contemplazione e viene trattata come una semplice merce nel panorama consumistico capitalista di fine secolo190.

È in questo scenario politico ed economico che le donne cercano di far sentire la propria voce. Le parole di una famosa scrittrice degli anni Venti, Lu Yin, sono chiarificatrici al riguardo:

Why is it necessary that women’s own problems should be solved by others, who are not women? Why is it that pain and suffering of women are not felt by women themselves? Women also have brains, we also have four limbs and five senses, so why don’t women

feel anything?191

Negli ultimi anni del Novecento le donne sentono la necessità di risvegliare l’identità di genere e questo significa principalmente rivendicare la propria differenza corporale, fisiologica e psicologica. Il linguaggio diventa soggettivo e le esperienze intimamente fisiche, lasciate forzatamente in silenzio in passato, vengono ora lasciate scorrere liberamente sulla carta. Una nuova generazione di scrittrici esplora le tematiche del corpo e del piacere, ma nel farlo il mercato e la cultura consumistica sembrano appropriarsi di questo nuovo sviluppo letterario utilizzandolo a proprio piacimento a meri fini di guadagno.

190 Ivi, pp. 47-49.

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Un esempio tra tanti è la testimonianza che fa la scrittrice Xu Kun riguardo alla copertina scelta dagli editori per lanciare sul mercato l’opera di un’altra sua collega scrittrice, Hai Nan, dal titolo Wo de qingrenmen 我的情人们 (I miei amanti):

In un angolo della copertina c’è una foto dell’autrice da seduta. Sopra di lei uomini grossi e rozzi dalla cintola in giù, le loro gambe e i loro piedi. Uno di loro tiene addirittura nelle mani una spranga di ferro e delle corde per compiere atti di violenza. Uno è portato all’istante a dedurre che il libro sia di dubbio gusto. Così tutti quei critici che si considerano

seri hanno evitato di parlare di questo romanzo192.

Molte volte i romanzi sono corredati da immagini provocatorie senza che ci sia di fatto nessuna corrispondenza con il testo. Gli editori sembrano creare un effetto voyeuristico da mettere in vendita, riducendo i testi a un mero prodotto commerciale. Gli scritti in questione diventano una merce eccitante da consumare e ne vengono enfatizzati e messi in luce soltanto i contenuti privati ed intimisti, svilendo di fatto la portata rivoluzionaria del fenomeno nel suo insieme193.