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La disgregazione familiare, l’odio verso il padre, il rifiuto della figura maschile

2. Capitolo 2 – La letteratura femminile nel panorama letterario cinese degli anni Novanta

2.3 Peculiarità della nuova corrente letteraria gerenhua xiezuo 个人化写作

2.3.4 La disgregazione familiare, l’odio verso il padre, il rifiuto della figura maschile

In Cina il nucleo familiare ha sempre rivestito un ruolo dominante. Accompagnato da diversi riti, come quello in onore degli antenati, il fulcro, rappresentato dalla famiglia, era ed è tutt’oggi uno dei capisaldi della società. Al suo interno, come da tradizione confuciana, l’uomo doveva occuparsi degli affari pubblici, mentre la donna si dedicava ai lavori domestici e a mantenere il benessere familiare. Il suo ruolo era definito da detti popolari come xianqi liangmu 贤妻良母 (brava moglie e madre amorevole). Il matrimonio era considerato un vincolo imprescindibile e, una volta sposata, la donna entrava ufficialmente a far parte della famiglia del marito, non era un rapporto paritario. Ella doveva rimanere fedele anche dopo la morte del coniuge ed era tradizione piuttosto diffusa, durante il periodo imperiale, erigere degli archi commemorativi in onore della castità delle vedove cinesi che commettevano il suicidio piuttosto che risposarsi, conosciuti come zhenjie paifang 贞节牌坊234.

Questo scenario, già messo in discussione all’inizio del Novecento, viene totalmente stravolto dalle scrittrici degli anni Novanta del secolo, le quali, sempre nel tentativo di opporsi alla tradizione e all’ordine patriarcale, presentano la tematica familiare in toni del tutto diversi. La maternità viene

232 Cixous, Hélène, Il riso della medusa, in Baccolini, Raffaella, Critiche femministe e teorie letterarie, Bologna, Clueb, 1997, pp. 222-

223.

233 Duras, Marguerite, L’amante, cit., pp. 11-12.

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spesso vissuta come un peso e un rifiuto e l’aborto è la via che le protagoniste di questi racconti prediligono per farvi fronte. In questo modo ci si oppone a una visione della donna che deve provvedere alla prosecuzione della stirpe e che ora diventa libera e indipendente di compiere le proprie scelte e di vivere in libertà il rapporto sessuale. Lo stereotipo della madre premurosa e amorevole viene ribaltato e la figura materna viene presentata in maniera dispotica e autoritaria. Il rapporto madre-figlia (come si è visto, le protagoniste sono quasi sempre femminili) è freddo, apatico: le madri sono distaccate e le figlie diventano orfane del loro amore e per questo si rifugiano nella solitudine. Il ruolo della madre viene messo pienamente sotto accusa: il messaggio che vuol essere trasmesso è quello di scardinare la donna da obblighi tradizionali e da ruoli prestabiliti235.

A volte vi è un richiamo diretto all’infanzia delle scrittrici stesse. Scrive Lin Bai:

A tre anni ho perso mio padre, mia madre era spesso assente, io vivevo da sola in una stanza buia, piena di paura e di ostilità verso il mondo di fuori, non avevo canali con il mondo, non avevo vie per comunicare. In questa separazione dal mondo, dentro di me si sono accumulate spontaneamente molte cose, che ero incapace di esternare, di sviscerare. […] Così, totalmente chiusa in me stessa e, al contempo, con un desiderio prepotente di esplodere, ho trovato nella letteratura un medium tra me ed il mondo, l’unico canale di dialogo. Tutte le cose che mi portavo dentro sono fuoriuscite, inarrestabili, da questa

breccia236.

Il rapporto carente d’affetto con la madre si accompagna a un rifiuto ancor più categorico verso la figura del padre, che incarna il genere maschile nel suo insieme. I ruoli dell’uomo e della donna vengono spesso divisi categoricamente, mentre nel ruolo di genitori entrambe le figure sembrano essere ugualmente distanti dall’individualità del soggetto protagonista. Sulla disuguaglianza tra uomo e donna, scrive Chen Ran:

他 (她) 们的性别角色,立场,心里,行为方式等等差异很大。[…] 所以,男人与妇 人之间是天然的 “战” 友,而不可能是天然的朋友。

Il loro genere, la loro posizione, la loro mentalità, il loro modo di comportarsi e così via differiscono enormemente. […] Quindi, per natura, donne e uomini hanno un rapporto di

lotta, non c’è modo che sia amichevole237.

Il padre spesso è dipinto come una figura dispotica, incarnazione del centro di potere familiare, a cui per questo la figlia protagonista si ribella. È un rapporto d’odio, rancoroso, ribelle. In Siren

235 Vedi La madre in Pozzi, op. cit., pp. 48-61.

236 Ivi, p. 55.

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shenghuo 私人生活 (Vita privata), Chen Ran usa frequentemente delle metafore per veicolare i contenuti in maniera più vivida e incisiva. Riguardo alla figura paterna dice:

父亲坐在里间书房硕大的藤椅里,宽大的脊背像一座山,他背朝着我们,我看不到 他的表情。

Mio padre sedeva nella grande sedia di vimini dello studio, la sua possente schiena era imponente come una montagna, ci dava le spalle cosicché non potevo capire il suo stato

d’animo238.

Nel romanzo, il rapporto tra i due genitori è spesso conflittuale ed è un chiaro rimando al reale divorzio dei genitori di Chen Ran, che ha segnato la sua adolescenza. Vi è una scena, in particolare, in cui Ni Aoao, la bambina protagonista, esterna questa sua ribellione verso il padre, prendendo improvvisamente in mano delle forbici e tagliandogli i pantaloni, che la madre aveva appena stirato e preparato sul letto, pronti per essere usati al lavoro.

我急速转身,拿起剪刀,真奔我床上的毛料裤子,对准平展展的裤腿就是一剪子。 剪刀与毛料裤子咬合发出的咔咔哧哧的声音,如同一道冰凉的闪电,有一种危险的 快乐。我的手壁被那白色的闪电击得冰棍一般,某种高潮般的冰凉的麻。

游戏的快感使我既紧张又惬意。

然后,我像一只惊慌地兔子,几个蹿跳就离开了家。

Mi voltai velocemente, afferrai le forbici e andai dritto verso il mio letto, dove sopra stavano i pantaloni di lana: ciò che poteva mettere ordine a quei pantaloni che mi sembravano delle gambe vere erano proprio le forbici. L’incontro tra le forbici e i pantaloni di lana emise un rumore metallico. Come percorsa da un fulmine ghiacciato, io provavo una gioia incontenibile mista a pericolo. Il mio braccio, colpito da quel fulmine bianco, era come un ghiacciolo, avvertii un formicolio come fossi percorsa da una fredda alta marea. La felicità che mi procurava quel gioco mi faceva preoccupare, ma allo stesso tempo mi soddisfava.

Dopodiché, come un coniglio impaurito, con qualche balzo fuggii di casa239.

Nelle opere di altre scrittrici, invece, troviamo un rapporto inverso con il padre, desiderato, amato morbosamente, tanto da volerlo possedere alla stregua di un amante. In molte opere della gerenhua xiezuo 个人化写作 sono presenti riflessioni sul complesso di Elettra, ma è soprattutto in

238 Ivi, p. 22.

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Hai Nan che la figura paterna ritorna quasi come un’ossessione lungo il corso della sua narrativa, insieme al ricordo doloroso e malinconico della sua morte240.

Altre volte ancora la mancanza o il distacco dalla figura paterna porta le protagoniste a ricercare nell’amante le caratteristiche di forza, sicurezza e protezione che non avevano saputo trovare durante l’infanzia nei loro padri.

Vi è dunque un sentimento ambivalente nei confronti della figura paterna all’interno di questa tendenza letteraria: da una parte una continua ricerca di una valida figura maschile che sostituisca il padre, dall’altra un sentimento di delusione e di rabbia che si trasforma in una aperta critica al genere maschile nel suo complesso.