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Abbinamento delle sezioni 2001-2011 per la preparazione cartografica a supporto della PES

Nel documento 6 La valutazione della qualità (pagine 74-80)

Applicazioni geografiche per la rilevazione 48

Tavola 4.6 - Ripartizioni delle superfici iniziali per la costruzione della sezione 2011 n 1522

4.2 Abbinamento delle sezioni 2001-2011 per la preparazione cartografica a supporto della PES

Dal 2001 al 2011 la composizione del territorio italiano per macro-uso individuato dall’Istat attraverso le tipologie di località è rimasta sostanzialmente invariata. Come evidenziato nel paragrafo precedente il 99,11 per cento della superficie nazionale non ha modificato la tipologia rispetto al 2011. Fenomeni di crescita urbana hanno richiesto variazioni della perimetrazione delle località e conseguente modifica delle sezioni che le compongono. Inoltre, per la costruzione delle basi cartografiche del 2011, sono state messe a disposizione da parte dell’AGEA le ortofoto a colori di qualità superiore rispetto a quelle utilizzate in passato (Di Pede, Lipizzi 2009).

In questo paragrafo vengono studiati i principali casi di variazioni intercorse nel tempo, attraverso l’analisi visiva della variazione territoriale, per meglio comprendere eventuali problematiche connesse alla stima della popolazione necessaria per il campionamento della PES.

Il cambiamento dei confini delle sezioni, implicazioni sulla riattribuzione della popolazione L’utilizzo di ortofoto a colori di qualità superiore a quelle utilizzate nel 2001 consente di distinguere meglio i segni del territorio quali elementi morfologici e infrastrutture che delimitano idealmente le sezioni.

Le difficoltà di sovrapposizione del diverso reticolo delle basi territoriali devono essere interpretate visivamente per offrire un contribuito coerente alle fasi di preparazione dell’indagine, ne è un esempio il nuovo limite della linea di costa che individua superfici già esistenti al 2001 ma non rilevate per carenza di risoluzione delle ortofoto disponibili all’epoca (Cruciani, 2010).

Situazioni simili si riscontrano nel passaggio da località di tipo 1 a località di tipo 4 (0,21 per cento della superficie nazionale), dal momento che è difficile ipotizzare un arretramento del tessuto

urbano consolidato, verificatosi solo per un miglioramento della risoluzione che avvicina di più il limite della località a quello effettivo dell’urbanizzato.

In questi casi la variazione di superficie non dovrebbe comportare variazione di popolazione, ma esse devono essere comunque validate visivamente per verificare che l’edificato contenuto non muta nelle successive versioni delle basi territoriali. Vincoli temporali ed economici hanno impedito il controllo puntuale, quindi si è proceduto accettando la miglior stima possibile.

I casi di espansione urbana

Ai fini del campionamento, i casi di espansione urbana sono i più delicati da osservare e quelli più critici per la realizzazione del piano campionario. Bisogna considerare che le aree di case sparse hanno una bassissima densità di popolazione, di conseguenza un peso campionario irrisorio. Secondo la metodologia di campionamento approvata, era necessario estrarre sezioni in maniera indipendente dalla rilevazione censuaria, pertanto, è stata assegnata la popolazione residente al 2001 nelle nuove partizioni di censimento del 2011. Alle nuove sezioni di località “1” Centro, derivanti da un “vuoto”, per garantire l’indipendenza tra la rilevazione censuaria e la rilevazione di controllo e copertura, non deve essere attribuita una popolazione residente che le faccia pesare, ai fini del campionamento, più di quanto pesavano nel 2001.

Nell’esempio in Figura si presenta un classico caso di compattazione ed espansione dell’urbanizzato, dove la sezione originaria presenta una bassissima densità di popolazione con uso del suolo prevalentemente agricolo. Nel corso del tempo è avvenuta una naturale trasformazione dei terreni agricoli adiacenti all’urbanizzato in tessuto urbano continuo (modello di Sinclair, 1967 in Lloyd 1986). La nuova sezione “figlia” evidenziata in giallo, viene urbanizzata e compattata dagli interstizi dell’edificato precedente.

Dal confronto temporale delle ortofoto si evince chiaramente che la popolazione al 2001 era sostanzialmente identica a quella della sezione “madre”, per cui, nonostante il processo di urbanizzazione le viene assegnato un peso infinitesimale.

I casi di gemmazione delle sezioni originarie, utilizzo dei dati della Rilevazione dei Numeri Civici

La situazione più complessa da risolvere nel metodo applicato è sicuramente lo scorporo di territorio da parte di una sezione. È noto infatti che nei casi di downscaling si rende necessario un aumento della risoluzione dei dati per potersi avvicinare il più possibile alla realtà dei luoghi descritti. Disponendo di dati puntuali provenienti dalla Rilevazione dei Numeri Civici, è possibile al contrario determinare con esattezza la sovrapposizione dei dati alle diverse sezioni del 2011. In occasione della PES è stato pertanto molto utile poter utilizzare i dati relativi all’ubicazione degli edifici, aumentando quindi la risoluzione del dato del precedente Censimento riferito all’area della sezione. In questo modo si è potuto verificare il risultato della ripartizione della popolazione effettuata con il metodo della densità abitativa, come descritto precedentemente.

La figura mostra come il comune di Firenze ha completamente stravolto il disegno iniziale delle basi territoriali, suddividendo le sezioni con nuove partizioni più piccole. Il caso in esame è abbastanza critico da stimare, perché è evidente la concentrazione a sud-est dell’edificato urbano che sarebbe ripartita omogeneamente, falsando la restituzione della realtà con conseguenze negative sul piano di campionamento.

Fusione di sezioni originarie

Quando la fusione aggrega per intero sezioni del 2001 la popolazione complessiva non risulta alterata. Si verificano pochi casi di questo tipo e il metodo adottato non altera i totali poiché si

considerano per intero le sezioni del 2001. Nell’esempio l’area in esame è troppo frammentata, per cui si è reso necessario procedere alla fusione delle sezioni.

Figura 4.3 - Esempio di riduzione di località di centro abitato a seguito di revisione delle basi territoriali del 2011, evidenziato con retinato blu.

Figura 4.4 - Processo di gemmazione di una sezione di località di centro abitato da una di case sparse.

Figura 4.6 - Scomposizione di una sezione del 2001 in una moltitudine di sezioni al 2011 (comune di Firenze)

Figura 4.7 - Esempio di fusione di sezioni 2001 (blu) nell’unica sezione 2011 (rosso)

Variazioni amministrative, riattribuzione spaziale della popolazione ai nuovi confini amministrativi

È noto che nel codice identificativo della sezione è presente il riferimento alla provincia e al comune (PROCOM). Ne deriva che ad ogni mutamento territoriale o ad ogni costituzione di nuovi enti locali (provincie e comuni) il nuovo codice identificativo non corrisponderà al precedente49. Considerando, inoltre, che potrebbero verificarsi anche mutamenti geometrici delle sezioni, si comprende che per il confronto territoriale intercensuario a livello di sezione non è sufficiente adottare una tabella di transcodifica dei PROCOM, ma è necessario effettuare l’aggancio attraverso sovrapposizione geografica. Ad esempio la nuova provincia di Barletta-Andria-Trani deriva in parte dalla provincia di Foggia (codice provincia: 71) e di parte della provincia di Bari (codice provincia: 72), come visibile in Figura 4.8.

Figura 4.8 - Esempio di variazione di limiti provinciali

Ad una risoluzione più elevata, entrando nello specifico, la superficie della sezione n. 720050000964 apparteneva nel 2001 al comune Andria (PROCOM 72005), trasformato nel 2011 in 110001. Inoltre, le nuove basi territoriali non consentono di attribuire la superficie della sezione 964 alla nuova omonima , la sezione in esame si sovrappone a 6 sezioni del 2011, con diverse superfici, come visibile in Tavola 4.6. Esaminando l’urbanizzato del 2001 nel dettaglio questo ricade principalmente nell’intersezione 2001-2011 A e B.

In questa situazione, l’attribuzione della popolazione in misura proporzionale alle superfici è condivisibile.

 

      

49 Per assurdo lo spostamento di una intera provincia da una regione all’altra non comporterebbe un mutamento di PROCOM, mentre è evidente che il passaggio di un comune da una regione all’altra produce il cambiamento perché inevitabilmente viene assegnato ad una provincia diversa da quella originaria.

Figura 4.9 - Sezioni del 2011 sovrapponibili alla 720050000964 del 2001

Figura 4.10 - Analisi visiva dell’edificato urbano del 2001 rispetto il tracciato delle sezioni del 2011

Tavola 4.7 - Ripartizione della superficie della sezione 720050000964 del 2001 nelle diverse sezioni del 2011 cui

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