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Matrice di transizione della tipologia di località dal 2001 al 2011 (valori percentuali) Tipo località

Nel documento 6 La valutazione della qualità (pagine 71-74)

Applicazioni geografiche per la rilevazione 48

Tavola 4.5 Matrice di transizione della tipologia di località dal 2001 al 2011 (valori percentuali) Tipo località

1 - Centro 270.926 1.234,53 64.899,97

2 - Nucleo 41.307 1.201,58 42.890,81

3 - Località produttiva 3.397 2.499,81 277.988,88

4 - Case sparse 86.151 10.479,22 3.270.682,89

Italia 401.781 3.224,11 751.831,75

aumento consistente della popolazione residente in quell’area. Al contrario se il passaggio è inverso ci si trova di fronte un miglioramento dei perimetri delle località e quindi all’assegnazione alle case sparse di un’area vuota presumibilmente vuota in partenza. Una parte delle superfici non è sovrapponibile, soprattutto lungo le coste, ciò è dovuto a miglioramenti della risoluzione grafica. Nonostante l’evoluzione urbana, la situazione complessiva nel corso dell’ultimo decennio è abbastanza stabile, considerando che la somma delle percentuali lungo la direttrice principali è pari al 99.116 per cento, a rappresentare una sostanziale stabilità nel corso dell’ultimo decennio (Tavola 4.4).

Tavola 4.4 - Matrice di transizione della tipologia di località dal 2001 al 2011 per Kmq (valori assoluti) Tipo località 2011 Totale non sovrapponibile 1 2 3 4 20 01 non sovrapponibile 0,00 5,89 0,59 0,28 13,37 20,14 1 - Centro 5,10 16.339,61 18,44 13,24 629,92 17.006,30 2 - Nucleo 0,27 58,73 1.441,30 5,26 96,88 1.602,44 3 - Località produttiva 0,20 73,03 19,76 636,25 29,27 758,51 4 - Case sparse 13,01 1.106,01 291,26 288,04 280.846,82 282.545,13 Totale 18,57 17.583,27 1.771,35 943,07 281.616,26 301.932,52

Tavola 4.5 - Matrice di transizione della tipologia di località dal 2001 al 2011 (valori percentuali) Tipo località 2011 Totale non sovrapponibile 1 2 3 4 20 01 non sovrapponibile 0,000% 0,002% 0,000% 0,000% 0,004% 0,007% 1 - Centro 0,002% 5,412% 0,006% 0,004% 0,209% 5,632% 2 - Nucleo 0,000% 0,019% 0,477% 0,002% 0,032% 0,531% 3 - Località produttiva 0,000% 0,024% 0,007% 0,211% 0,010% 0,251% 4 - Case sparse 0,004% 0,366% 0,096% 0,095% 93,016% 93,579% Totale 0,006% 5,824% 0,587% 0,312% 93,271% 100,000%

Il problema informativo ai fini del campionamento

Nonostante la stabilità nell’evoluzione temporale del territorio, il confronto dei dati per sezione di censimento non può avvenire passando esclusivamente attraverso un record-linkage tabellare, in quanto una parte delle sezioni, pur non essendo mutate nella forma, hanno mutato il loro codice in seguito a variazioni amministrative. Ragionando, quindi, in termini geografici, il record-linkage si trasforma in sovrapposizione delle sezioni, infatti, se si conoscesse l’esatta ubicazione della popolazione all’interno della sezione, si potrebbe sovrapporla al nuovo tracciato delle basi territoriali. Purtroppo, avendo a disposizione un dato areale, la certezza dei risultati si ha solo nei casi di invarianza delle sezioni, oppure in quelli di fusione di intere sezioni del 2001, ma questi casi sono pochissimi rispetto a quelli di scissione. Nello specifico, le sezioni che non hanno subito variazioni di superficie, né cambiamento di codice sono appena 1.106 su 401.781 sezioni complessive; alle 1.106 sezioni se ne possono aggiungere 6 che, pur avendo cambiato il codice, identificano la stessa area. Solo 208 casi contemplano nuove sezioni generate da fusione di vecchie, ma in realtà in appena 5 casi la superficie della nuova sezione corrisponde al 90 per cento della somma di quelle originarie. È evidente che si è dovuto procedere ad un’imputazione della popolazione seguendo altre vie.

Sono state vagliate una serie d’ipotesi per rendere il più verosimile possibile la stima effettuata, in considerazione delle procedure di aggiornamento delle basi territoriali e della necessità di mantenere costanti i totali per comune ai fini del campionamento.

a) Partendo dalla considerazione che la maggior parte delle nuove sezioni si ottiene per gemmazione, si potrebbe lasciare inalterata la popolazione della sezione madre per attribuire alla sezione figlia la popolazione media della località di centro abitato del comune. Questo modo di ragionare sarebbe molto aderente alla realtà dei luoghi, perché la nuova sezione potrebbe essere un nuovo edificato, ma bisogna considerare che questa metodologia altera i totali comunali del 2001 in modo imprevedibile, non potendo decurtare dalla sezione madre la parte di popolazione residente nella sezione figlia, creando una duplicazione;

b) L’introduzione di una sovrapposizione geografica risolve il problema dell’attribuzione della sezione 2001 al 2011 a condizione di stabilire una soglia di verosimiglianza tra le due. Vale a dire utilizzando la superficie di massima sovrapposizione delle aree attribuendo la popolazione intera della sezione 2001 a quella che risulta maggiormente aderente, escludendo i casi di sovrapposizione inferiore all’85 per cento. La popolazione non attribuita del comune sarebbe ripartita per superficie tra le sezioni rimanenti. Anche questa metodologia altera il totale comunale che per esigenze di stratificazione deve rimanere inalterato;

c) In assenza di archivi amministrativi capaci di stabilire l’esatta ubicazione della popolazione residente all’interno della sezione, si sarebbero potute applicare delle tecniche di downscaling utilizzando, ad esempio, la densità media per uso del suolo. Tuttavia, a questa risoluzione geografica non sono ancora disponibili dati geografici così dettagliati. Ad esempio il progetto Corine Land Cover utilizza una risoluzione con dettaglio in scala 1:100 mila mentre, le sezioni di censimento sono prossime a 1:20 mila, vale a dire 5 volte più dettagliate. Da ciò deriva che non sarebbe corretto ripartire la popolazione media per unità spaziale per uso del suolo su una sezione con un dettaglio più elevato perché, inevitabilmente, si commette un errore di stima. Si commette un errore logicamente minore se si considera l’assenza di concentrazione di popolazione all’interno della sezione, infatti per la costruzione della sezione è indispensabile operare secondo criteri di omogeneità del territorio e di conseguenza il fatto che la popolazione sia uniformemente distribuita all’interno della sezione è determinato dall’esigenza precensuaria;

d) Se così non fosse, si rileverebbe una carenza di rappresentatività della forma della sezione che include situazioni non omogenee al suo interno. Ad esempio una sezione di case sparse che contenesse un nucleo al suo interno conterrebbe un errore non sanabile. In questo caso l’informazione sarebbe perduta perché non è ricavabile se non attraverso un esame visivo dell’ortofoto, quindi ogni sezione ha una sua densità caratteristica;

e) La sovrapposizione delle sezioni del 2011 a quelle del 2001 consente di individuare le porzioni di superficie del Censimento precedente che, moltiplicate per la densità media della popolazione della sezione al 2001, offrono una stima dei residenti nel confine di quella al 2011 che lascia inalterato il totale comunale. Le potenzialità del metodo sono ravvisabili nella velocità di applicazione, nel mantenimento dei totali, nel rispetto della corrispondenza geografica delle sezioni e della loro sovrapposizione. È evidente che anche piccole variazioni della forma incidano sul risultato. Il metodo proposto non è scevro di errate interpretazioni.

Figura 4.2 - Confronto tra le basi territoriali del 2001 e quelle del 2011 per la sezione 1522 del comune di Varese

Esemplificazione del calcolo della popolazione stimata su una sezione tipo

A mero scopo esemplificativo si rappresenta l’applicazione del metodo utilizzato sulla sezione 1522 del comune di Varese (cod Istat 12133), che risulta in gran parte proveniente dalla sezione con il medesimo codice del 2001 integrata da porzioni di altre sezioni come si vede in Figura 4.2. Nel 2011 la sezione 1522 è stata ampliata aggregando parti delle sezioni limitrofe, infatti se il 65 per cento della sezione 2011 è costituito dalla sezione 1522, questa porzione corrisponde quasi

per intero alla sezione iniziale. Conseguentemente la popolazione stimata viene ripartita sulla base della corrispondenza dei poligoni che compongono la sezione in percentuale della superficie iniziale (b/a di Tavola 4-6). Si suppone che al raddoppio della superficie iniziale non corrisponda un aumento della popolazione, alle 10 unità iniziali se ne aggiungono solamente 3 sulla base della densità 2001 (d di Tavola 4-6) per le superfici annesse.

Nel documento 6 La valutazione della qualità (pagine 71-74)