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Elaborati cartografici

Nel documento 6 La valutazione della qualità (pagine 84-87)

Applicazioni geografiche per la rilevazione 48

Tavola 4.7 - Ripartizione della superficie della sezione 720050000964 del 2001 nelle diverse sezioni del 2011 cui si sovrappone

4.4 Elaborati cartografici

Per la fase di produzione delle mappe ci si è avvalsi di procedure automatiche appositamente sviluppate. La fase di controllo di eventuali anomalie presenti in mappa è stata invece condotta in modo manuale, andando ad intervenire, lì dove necessitava una correzione, sui parametri da modificare nelle procedure per la generazione della nuova mappa.

Si è scelto di creare tutte le mappe e di renderle scaricabili in formato file PDF da SGRPES, piuttosto che dare la possibilità ai comuni di richiedere online la generazione contestuale delle mappe. Ciò per rendere disponibili in maniera immediata, a richiesta, gli strumenti geografici di supporto alla rilevazione eliminando ogni attesa dovuta all’elaborazione del processo.

L’ambiente di sviluppo delle procedure di elaborazione delle mappe è costituito dal software ArcGIS, il sistema informativo geografico (GIS) della società Esri. Tale sistema viene impiegato per la creazione di cartografia digitale, la condivisione di informazioni geografiche e la loro gestione ed organizzazione, l’analisi spaziale per l’estrazione di nuove informazioni da una base di dati geografici.

Nel pacchetto ArcGIS sono disponibili diversi ambienti di sviluppo software; quello utilizzato in questo caso è Visual Basic. Le procedure richiamano al loro interno le funzioni primitive di ArcGIS per realizzare le elaborazioni cartografiche necessarie.

Le procedure sono richiamabili tramite un “Pulsante di controllo” presente sulla barra degli strumenti del modulo ArcMap e, a partire da due file di input, esse implementano un ciclo principale che esplora le unità di elaborazione. Il primo file di input è costituito dalle unità di primo stadio e di secondo stadio del campione (comuni e sezioni di censimento) ed il secondo da codici e parametri relativi agli elementi geografici, propri di ciascun comune, utilizzati dalle procedure per la produzione cartografica.

All’interno del ciclo principale, le due procedure realizzate rispettivamente per la creazione della mappa di inquadramento territoriale e per le due mappe di dettaglio della sezione, implementano le fasi di elaborazione descritte di seguito.

La prima operazione consiste nel caricamento dei diversi strati geografici (layer): il file vettoriale52

delle sezioni di censimento definite dalle Basi Territoriali Istat; il grafo stradale commerciale; le ortofoto del catalogo Istat e del Portale Cartografico Nazionale (PCN). Nel caso della “Mappa dei Limiti Comunali e delle Sezioni” viene caricato anche lo strato relativo ai limiti amministrativi comunali. Nel caso della “Mappa della Sezione di Censimento” vengono caricati, oltre a quelli già citati, anche gli strati “Ferrovie”, “Laghi e mari” e “Fiumi”. L’accesso ai dati sul PCN avviene tramite tecnica Web Map Service (WMS), ossia tramite un protocollo standard di interscambio, definito a livello internazionale dall'Open Gis Consortium (OGC), per la visualizzazione dinamica di dati geografici residenti su server, senza occupare spazio disco sul PC dell’utente. Questo servizio consente agli utenti finali di effettuare sui dataset geografici selezionati le operazioni più elementari quali visualizzare, navigare, effettuare zoom, sovrapporre altri layer, consentendo anche di esplorare i relativi metadati.

Per rappresentare graficamente i diversi strati geografici sulle mappe, si utilizzano tematismi di colori e forme diverse, riportati in una legenda pubblicata su SGRPES e disponibile per la consultazione ed il download unitamente alle mappe.

Una volta caricati tutti i layer si procede dapprima alla selezione spaziale della/e unità di visualizzazione (limiti comunali o sezione di censimento) e poi allo zoom effettuato alla relativa estensione territoriale.

Per evidenziare la sezione su cui si punta l’attenzione e distinguerla dalle sezioni circostanti presenti nelle mappe, oltre all’adozione di uno specifico colore per la selezione del suo perimetro, le procedure appongono una etichetta standard che riporta il codice della sezione.

Al termine di ogni operazione le procedure effettuano opportune azioni di refresh delle mappe. Queste consistono nell’aggiornamento delle strutture di rappresentazione dei dati di ArcMap e della visualizzazione, all’interno dell’area di lavoro (Data View), degli esiti delle operazioni (Figura 4.15).

Figura 4.15 - Visualizzazione di una fase di produzione delle mappe

Le mappe elaborate a questo punto devono essere stampate, operazione che viene compiuta passando tramite la procedura all’area di stampa di ArcMap (Layout View) ed effettuando la preparazione del layout tramite la definizione delle proprietà di stampa. Il formato di stampa previ-       

52 I dati vettoriali sono costituiti dagli elementi geometrici, punti, linee e poligoni, codificati e memorizzati sulla base delle loro coordinate. A ciascun elemento è associato un record del database geografico che contiene tutti gli attributi dell'oggetto rappresentato, compresi quelli geometrici (posizione, lunghezza, area, ecc.).

sto è A4. In base alle dimensioni dell’entità territoriale da rappresentare, si definisce l’orientamento orizzontale o verticale e viene determinata la risoluzione grafica in funzione della quantità di informazioni geografiche riportate in mappa. Viene quindi impostato il titolo della mappa, composto da una parte costante che specifica il tipo di mappa e da una parte dinamica che specifica la denominazione del comune, il codice Istat del comune ed il codice di sezione cui si riferisce. Infine la mappa viene esportata in formato PDF. Al termine della produzione dei file PDF delle mappe, prima di iniziare il ciclo per un’altra sezione e/o comune, le procedure effettuano l’operazione di deselezione di tutte le feature (Clear selected features) per preparare il sistema ad un nuovo ciclo. A valle della creazione delle mappe è seguita una fase di controllo ed eventuale correzione delle stesse. Si è trattato di un controllo a video, effettuato tramite un software open source di visualizzazione delle anteprime di stampa (IrfanView Thumbnails). Si sono riscontrate diverse problematiche. Le più frequenti sono state: la mancanza di ortofoto del catalogo Istat, la bassa risoluzione dell’immagine, la creazione dell’etichetta della sezione al di fuori dell’area di stampa. Il caso della mancanza di ortofoto è stato risolto tramite l’acquisizione delle stesse attraverso il servizio WMS del portale PCN, come già descritto in precedenza. Poiché oltre una certa scala il servizio non offre la visualizzazione delle immagini, in alcuni casi è stato necessario “fissare” manualmente la scala dei limiti comunali, così da rendere visibile l’immagine acquisita via web. Anche nel caso della risoluzione non soddisfacente di alcune immagini dovuta ad uno zoom ad una scala troppo grande, ad esempio nel caso di sezioni di limitate dimensioni, si è intervenuti manualmente sull’impostazione dello zoom, così da rendere significativa la produzione della mappa (Figura 4.16).

Figura 4.16 - Esempio di controllo e correzione delle mappe. Passaggio dalla impostazione automatica dello zoom (poco chiara) a quella manuale (più chiara).

Per quanto riguarda l’ultimo aspetto, essendo fissata automaticamente la posizione dell’etichetta del codice della sezione all’interno dei limiti comunali, si è proceduto alla modifica manuale di tale posizione, così da renderla visibile anche per quelle sezioni poste al margine dei confini del territorio comunale.

Per ciascuna di tali modifiche sono state ri-eseguite le procedure a seconda dell’intervento descritto o per l’intera regione o per provincia, o per comune o anche per una o più sezioni.

Infine, le 7.521 mappe prodotte e verificate sono state rese disponibili per il popolamento di SGRPES e la loro pubblicazione on line.

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